In a strange land where people must buy and swallow the words they wish to speak, Phileas hopes to communicate his love to Cybele using the small vocabulary he has been able to afford.
La scena musicale italiana con cui si apre il ventesimo secolo è ancorata, agli occhi di alcuni interpreti e critici coevi, a un sentimento di tradizione melodrammatica e a una provincialità «piccolo borghese» che ne rende impossibile qualsiasi evoluzione. Una forte opposizione votata al progresso inizia però a essere esercitata da coloro che per primi presentono il respiro internazionale che di lì a breve investirà il paese. Fra questi profeti, nessuno avvertì la necessità del cambiamento con la stessa intensità e profondità di Alfredo Casella.Compositore, musicista e uomo d’azione, Casella è stato un artista eclettico, impegnato non solo nella teorizzazione e nell’esecuzione della musica, ma anche nella sua rifondazione; ha misurato le temperature culturali europee, instaurando profondi rapporti di stima e amicizia con alcuni dei protagonisti del Novecento, come Schönberg e Stravinskij; ha militato con passione sul territorio italiano, fondando insieme a Gian Francesco Malipiero e Gabriele D’Annunzio la Corporazione delle nuove musiche, e dando alla luce opere come La giara e La favola di Orfeo.Nei Segreti della giara, che il Saggiatore propone in una nuova...
Questo libro è dedicato agli sgobboni e non ai bravi per un giorno. È un libro per chi vuole correre il rischio di diventarlo e non si accontenta dei successi facili. È per chi ritiene che le imprese eccezionali siano il frutto dell'impegno quotidiano, è per chi fa anche quando piove e il traguardo è ancora lontano. È' dedicato anche a chi, pur non avendo più l'età o il tempo per diventare un atleta di alto livello, vuole comunque coltivare la sua passione sportiva e allenarsi a migliorare le sue abilità psicologiche seguendo un sistema che gli permetta di conoscersi meglio e di sviluppare quelle competenze mentali che gli faranno vivere questo suo impegno in maniera gratificante e positiva per il suo benessere.
L'alcova d'acciaio è un romanzo futurista composto da Filippo Tommaso Marinetti tra il 1919 e il 1920 e pubblicato nel 1921 dall'editore Vitigliano. Il romanzo è la cronaca trionfale dell'ultimo anno della prima guerra mondiale, dall'indomani della controffensiva del Piave fino alla Battaglia di Vittorio Veneto, vista dagli occhi dell'autore, poeta futurista, artigliere e poi pilota di autoblindo. Malgrado gli occasionali inserti di parole in libertà, il testo è scritto con una sintassi e un lessico sostanzialmente tradizionali.
Daniel Odier, oggi considerato uno dei principali maestri di tantra in Occidente, ha trent’anni quando incontra per la prima volta il suo maestro kashmiro, la yogini Lalita. Parte degli insegnamenti di Lalita sono racchiusi nel libro Tantra. L’iniziazione di un occidentale all’amore assoluto. Un libro che, in Occidente, ha permesso ai seguaci del tantra, del tutto ignari delle fonti e alla ricerca della naturalezza sessuale, di rendersi conto che esisteva una tradizione di profondità ineguagliabile, del tutto estranea ai cliché occidentali che passano sotto l’appellativo di «tantra». Se in Tantra Daniel Odier ha cercato di delineare la bellezza, la potenza, la chiarezza di un insegnamento totalmente fuori dell’ordinario, il compito di raccontare la libertà e la folle saggezza, ma anche l’anima più profonda e segreta della sua yogini, spetta a questo volume. Quello di Lalita è lo stesso approccio di Matsyendranath, il primo e l’unico a diffondere il sistema di visualizzazione della via Kaula, trasmessa solo a yogin e yogini molto avanzati nel cammino, prima della loro partenza verso le solitudini himalayane, e culminante nello stato di Sahaja,...
L’avventura spirituale di Fiore, figura leggendaria, dalla nascita all’adolescenza, tra la natura e le scoperte dell’anima; poi la fuga da casa, i primi incontri e i primi pensieri; le tracce della religione d’infanzia rimaste anche d’adulto (come baciare il pane avanzato e sgranare il rosario). Il suo viaggio senza ritorno, dall’Isola delle donne al lungo cammino in Oriente, verso la Luce– la tigre cavalcata, gli incontri straordinari, tra cui un ex papa ritiratosi nella foresta – la visione del Fiore d’oro. La svolta della sua vita è segnata da un contagio che lo porta sul punto di morire: restituito alla vita, in un convento, Fiore decide di dedicarla a un compito e a una ricerca. Nomen omen, Fiore risale a Gioacchino da Fiore, l’eremita dei sette sigilli che annunciò l’avvento dell’età dello Spirito Santo: ebbe in custodia il suo libro segreto che si riteneva perduto. Comincia allora la sua vita nuova, tra digiuni di cibo e di parole, preghiera e alchimia; veste una tunica, un cappello a forma di cono, si ritira in un trullo. Viaggia nel futuro, con un caleidoscopio che è la sua sfera di cristallo, e nel passato, tramite un album di ricordi. Suona...