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Città tra passato e futuro

Autore: Claudio Saragosa

Numero di pagine: 432

Che cos’è la città? Che cosa è stata nella storia? Cosa è diventata nel XX secolo e, soprattutto, cosa potrà essere nel futuro? «Spazio» ed «ecologia» sono le due parole chiave attraverso cui Claudio Saragosa tenta di rispondere a queste domande, disegnando una mappa, tutt’altro che scontata, degli obiettivi che l’urbanistica storicamente ha perseguito e dei modelli che si è data. Percorrere questo viaggio significa far emergere le qualità della città tradizionale, ma al tempo stesso analizzare le ragioni che, specialmente nel secolo passato, hanno contribuito a demolirne il modello, per arrivare infine a descrivere i nuovi approcci progettuali attraverso i quali si sta tentando di ricostituire le qualità alle quali la città tradizionale ci aveva abituato e che sembravano invece essere irrimediabilmente andate perdute. L’autore non si limita tuttavia a un’analisi retroattiva, ma utilizza la traiettoria eccentrica del panorama storico da lui tracciato per aprire a una proposta concreta, una possibile via di fuga, delineando alcuni metodi utili a ricomporre una disciplina che abbia come obiettivo la ricostruzione di uno spazio urbano denso. Il risultato è...

La vocazione minoritaria

Autore: Goffredo Fofi , Oreste Pivetta

Numero di pagine: 172

«Quel che a me interessa di più sono le minoranze che chiamerei etiche: le persone che scelgono di essere minoranza, che decidono di esserlo per rispondere a un'urgenza morale. Se alla fine ci ritroviamo sempre in un mondo diviso tra poveri e ricchi, oppressi e oppressori, sfruttati e sfruttatori, nelle più diverse forme e sotto le più diverse latitudini, bisogna ogni volta ricominciare, e dire a questo stato di cose il nostro semplice ‘no'». Ritratto di un pensatore libero che non ha smesso di credere nello spirito critico.

Perché le élite ci salveranno dal populismo

Autore: Francesco Giubilei

La politica ha le sue colpe ma la democrazia dal basso è stata un inganno. Per uscire dalla crisi serve il ritorno al governo di una classe dirigente seria e competente.

Dalla parte di Jekyll

Autore: Filippo Rossi

Numero di pagine: 192

Autorevole ma non autoritaria, in grado di dare risposte concrete senza semplificare la realtà in italiani e stranieri, «onesti» e corrotti, quella che Filippo Rossi definisce «la buona destra» è una delle culture politiche che ha contribuito a fare dell’Italia un paese moderno. Eppure, come il rispettabile dottor Jekyll porta sempre con sé il fantasma del temibile Mister Hyde, ancora oggi chi si ispira a un pensiero liberale e conservatore non può non evocare allo stesso tempo immagini di sopraffazione dei più deboli, razzismo e altre barbarie del secolo scorso. All’alter ego capace di ogni nefandezza aizzato da chi sta al governo, e che esprime l’istinto di un paese in disarmo, livido e spaventato, l’autore contrappone nella sua analisi il racconto di una cultura di destra orgogliosa della propria differenza e della propria tradizione, ma che rischia di finire, come il protagonista del romanzo di Stevenson, vittima della sua stessa ombra. In un j’accuse tanto contro xenofobi e populisti quanto contro la sinistra anemica dei nostri tempi, Rossi propone un viaggio alla riscoperta di una politica che accetti la sfida del nuovo e faccia del cambiamento uno stile...

Tra pensieri

Autore: Guido Ceronetti

Numero di pagine: 222

Nel febbraio del 1991 (la coincidenza con la guerra del Golfo è tutto fuorché casuale), Paolo Mieli, allora direttore della «Stampa», affidò a Guido Ceronetti uno spazio quotidiano sulla prima pagina del suo giornale. Con quelle poche righe Ceronetti immetteva, come lui stesso dice, «una goccia di pensiero» proprio là dove, per definizione, il pensiero medesimo tende a latitare: in una sede, dunque, del tutto incongrua e inadatta ad accoglierlo. Era una pausa di refrigerio – per usare ancora le sue parole – destinata a funzionare da «antidoto», e che diventò in brevissimo tempo un appuntamento atteso da tutti i lettori. Ora, ripresi e ampliati (completati, nei casi in cui il pensiero era stato compresso e limitato dalle regole dell’impaginazione), questi pensieri di altri – gli altri più disparati e imprevedibili, da Confucio a Campanile, da Heidegger a Šalamov a Yeats – divenuti per una sorta di osmosi tanto più «ceronettiani» in quanto chiamati a rappresentare, in sintesi, le passioni, gli sdegni, le idiosincrasie del «raccoglitore» di questa singolare antologia, vengono dallo stesso Ceronetti riuniti in volume: li precede una nota in forma di viatico ...

ANTONIO GIANGRANDE INGIUSTIZIA E RIBELLIONE PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Chi cerca trova

Autore: Alberto Di Segni

Numero di pagine: 704

Il libro propone una vasta selezione di aforismi, proverbi e pensieri, adatti quasi ad ogni circostanza, volti ad ispirare il proprio sviluppo personale. Frutto di oltre un decennio di raccolta, essi sono raggruppati in categorie tematiche, che vengono collegate tra loro secondo quattro schemi originali. All’inizio di ogni categoria sono poste, ove disponibili, appropriate citazioni tratte dalla Bibbia e da poemi cavallereschi che incorniciano ed impreziosiscono gli argomenti presentati. Il lettore troverà opinioni dei saggi di ogni tempo e luogo, a partire da Buddha, Confucio, Aristotele, Seneca, Leonardo da Vinci, fino ad Albert Einstein, il Dalai Lama, Nelson Mandela, Steve Jobs, Luciano De Crescenzo e tantissimi altri. È un libro adatto per isolarsi dal chiasso assordante della nostra epoca e riascoltare le voci di chi ci ha preceduto nel corso della storia fissando le proprie riflessioni su aspetti particolari della vita. È un invito a riflettere, ed in qualche caso anche a sorridere.

La rivoluzione sconosciuta

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 89

Nel presentare «ai cittadini e agli amici» la mostra-spettacolo su quel «mistero della Storia» che fu il 1789 e sulle sue «propaggini materiali ed occulte», Guido Ceronetti, insieme agli attori del Teatro dei Sensibili, decise di porre in epigrafe alla sua scelta di testi una frase di Céline: «Tutto quel che è interessante avviene nell'ombra, decisamente. Nulla si sa dell'autentica storia degli uomini». Quelli che seguono non potranno essere quindi che «pensieri in libertà», erratici e spesso contraddittori. Eppure, se (come in certi giochi enigmistici) si uniscono i puntini di questo percorso, si scopre un disegno nascosto, che spalanca altri percorsi, indica altre vie, e invita a fermarsi e a riflettere su ciascuna di queste pagine. Da Hölderlin («Furono cinque estati in cui fu grande, / Corruscando, la vita...») a Blake («Tigre, tigre, oh bagliore / Nella notte...»), da Massignon (che vede la Regina martire salire al patibolo «con gesti virili, di Walchiria, di amazzone») al Tao-tê-ching («Il mondo, vaso spirituale, non si lascia plasmare»), passando per Bataille, Bloy, Leopardi, Calasso e molti altri, ritroviamo qui gli «spiriti affini» che hanno...

Studi in onore di Antonio Fiorella (volume I)

Autore: Mauro Catenacci , Roberto Rampioni , Vincenzo Nico D’Ascola

Numero di pagine: 1100

L’opera collaziona un consistente numero di saggi, dedicati ad Antonio Fiorella quale testimonianza del significativo contributo da lui fornito alla scienza penalistica e firmati sia da esponenti di chiara fama, italiani e stranieri, dell’Accademia, della Magistratura e dell’Avvocatura, che da giovani studiosi della materia penalistica. Con essa si è inteso offrire un ‘luogo’ di confronto e di approfondimento critico sullo stato del diritto penale e sulle sue possibili prospettive di sviluppo, in un momento storico, come quello attuale, nel quale le categorie fondamentali del diritto penale liberale sembrano messe duramente messe alla prova dall’emergere, sia nel sentire sociale che nella stessa legislazione, di preoccupanti istanze iper-securitarie e iper-punitive.

Obsession

Autore: Luca Ciampallari

Numero di pagine: 506

Obsession... Un approdo, una fine... Neanche qui tal può dirsi. E come gli altri Obsession non è che ancora diramazione, continuità... Parole nella notte, nell'alba come nel buio investono l'anima e da essa nella coscienza inchiodano di questo flusso che dono nitido felice di fare, come dimostrazione di quanto può tormento, afflizione, di quanto è nel tetro funesto l'altra faccia, dignità di quanto ora si mostra e come opaco alla coscienza vile che fugge... Scavare per prendere e portare alla luce quanto è dono delle mie notti, delle nostre notti, vestite d'incanto... Obsession vuol come essere testimonianza di quanto può una notte brillare fino a innamorare chi non più vile ora resta e vi affonda e si lascia attraversare e mai più di vile paura sedotto e fino alla fuga... Obsession è guardare la notte, il vulcano esplodere, è come morire nel fascino di tutto quanto ora una fuga non può, perché sconfitta altrimenti... Diramazione allora, continuità, Flusso, ancora Obsession... Ecco... Ecco... Ecco... Ecco...

La gaia educazione

Autore: Paolo Mottana

La gaia educazione, contrapposta alla triste scienza dell’ortopedia e dell’ingessatura, della mummificazione del cucciolo d’uomo sull’altare del conformismo e della passivizzazione, dell’ascetismo e della rinuncia, dell’immolazione al sacrificio, alla fatica, reali o metaforici, propone l’esaltazione affermativa dell’immaginazione, delle emozioni, del corpo e del piacere.

Musei

Autore: Pietro C. Marani , Rosanna Pavoni

Numero di pagine: 176

Il volume colma una lacuna poiché è mancato finora un testo agile ma allo stesso tempo documentato storicamente che tracciasse l’evoluzione del Museo dalla metà del Settecento a oggi. Dal ruolo del museologo, al cambiamento della definizione di Museo, il concetto di pubblica utilità, la specificità dei Musei americani e di quelli italiani, come esempi di due diverse concezioni e strategie, fino alle differenti opzioni odierne che spaziano dalla spettacolarità allo stretto rapporto del Museo con la comunità locale, dalla concezione del Museo come strumento di marketing territoriale alla conferma del suo ruolo «sacrale». Una serie di schede illustra inoltre sinteticamente casi esemplari di musei, differenti per tipologie e identità, al fine di fornire strumenti di lavoro e approfondimento.

Opere. Scritti Teorici 2

Autore: Franco Ferrarotti

Numero di pagine: 840

Questa pubblicazione contiene: "L'identità dialogica", "L'empatia creatrice", "La conoscenza partecipata" e "Filosofia e ricerca sociale".

Tipi umani e figure dell’esistenza

Autore: Alberto Giacomelli

Attraverso la morfologia di Goethe, la riflessione estetica di Nietzsche e la Lebensphilosophie di Simmel si è inteso sviluppare una filosofia delle “forme di vita” nei termini di un’articolazione di tipi umani, modelli esistenziali, personificazioni esemplari e concrezioni simboliche in cui si concentra, come in una monade, un intero universo storico di pratiche, comportamenti, opzioni morali, attitudini culturali e disposizioni artistiche. Il genio, il poeta, l’eroe, il filisteo, il dotto, il giornalista, lo spirito libero, il buon europeo, lo scienziato, il prete, l’asceta, il criminale, il saggio o ancora l’operaio, l’uomo della folla, il bohémien, il flâneur, il dandy e il blasé diventano l’incarnazione plastica di forme di pensiero e di visioni del mondo di grande (in)attualità. Mentre il goethiano “fenomeno originario”, nella sua relazione con l’archetipo, rivela la presenza di una legge stabile – ancorché fluida e anti-essenzialistica – a fondamento del processo vitale di formazione, la casistica tipologica e psicologica di Nietzsche trova espressione nella stilizzazione provvisoria e nella condensazione dinamica della volontà di potenza in ...

ANNO 2018 PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra.

Il fondamento "patico" dell'ermeneutico

Autore: Chiara Pasqualin

Numero di pagine: 808

Dalla quarta di copertina: Il rapporto complesso tra pathos e logos, tra affettività e comprensione, costituisce ancor oggi uno degli aspetti meno indagati del pensiero di Martin Heidegger. Al suo studio si dedica questo volume, proponendo una rilettura del percorso speculativo del filosofo volta a mettere in luce il rapporto di costante e creativa interazione esistente tra gli stati d’animo e la sfera razionale-conoscitiva, e avanzando una tesi dirimente: il primato ontologico dell’affettività sulla comprensione. Nello specifico, l’analisi del concetto heideggeriano di “situazione emotiva” (Befindlichkeit) rende possibile esplorare una dimensione affettiva fondamentale dell’essere umano, definibile come “patica”. Quest’ultima identifica la modalità più originaria con cui l’uomo si relaziona al “reale”, costituendo la condizione di possibilità della dimensione ermeneutica. Ad essa appartengono la comprensione, l’interpretazione e il linguaggio, vale a dire le strutture che ordinano la realtà in un sistema di significati. Oltre a riferirsi a numerosi testi non ancora presenti in traduzione italiana, il lavoro fa leva su un confronto analitico con due ...

Scritti filosofici e politici

Autore: Gianni Vattimo

La vocazione filosofica di Gianni Vattimo, uscito dalla maturità come “proletario alfabetizzato”, trova la sua radice in una educazione religiosa sensibile agli aspetti sociali e politici, in un contesto storico culturale, a metà degli anni ’50 del secolo scorso, contrassegnato soprattutto dall’individualismo liberale e dal collettivismo marxista. Iscrivendosi alla facoltà di Filosofia dell’Università di Torino, Vattimo, sotto la guida di Luigi Pareyson, si pone l’obiettivo di “contribuire alla formazione di un nuovo umanesimo cristiano”. Il suo percorso di ricerca, dopo gli imprescindibili Maritain e Mounier e i diversamente complementari aedi della Scuola di Francoforte, approda a Heidelberg, accanto a H. G. Gadamer, per una piena immersione nel nichilismo di Nietzsche e nell’esistenzialismo di Heidegger. Ambedue antimoderni e anticristiani, lo riconducono “paradossalmente alla fede cristiana o a qualcosa che le assomiglia molto”, una fede, più propriamente, “secolarizzata”, che si identifica con il principio della caritas. Gadamer, come già Pareyson, induce Vattimo ad approfondire il suo interesse per l’ermeneutica, un approccio interpretativo...

Essere e dintorni

Autore: Gianni Vattimo

Numero di pagine: 425

“ I testi che compongono questo volume sono variazioni su un unico tema, il tema di una filosofia che si esercita con il mettere alla prova prospettive, seguendo le occasioni. Il tipo stesso di filosofia che io coltivo – posso dire ‘il mio pensiero’ – è piuttosto retto da una logica della conversazione che da una logica argomentativa serrata. Non si ‘arriva’ da nessuna parte, ci si aggira sempre nei dintorni, si permane dentro un orizzonte. È questo del resto il nostro rapporto con l’essere stesso, esso è l’apertura entro cui stiamo, niente come una struttura sistematica con inizio, mezzo, fine.” Gianni Vattimo torna a percorrere i sentieri di Heidegger in un libro che è il manifesto di una nuova filosofia della prassi. Contro ogni tentazione metafisica, e contro il nuovo realismo molto di moda, Vattimo invita a un’ermeneutica della prassi e richiama la filosofia al suo ruolo primario: interrogare il presente, prendere parte all’oggi, perché l’unico accesso che abbiamo all’essere è nel suo accadimento. La filosofia ha dunque il dovere dell’impegno attivo, politico nel senso più etico del termine, di capire e partecipare alla realtà che...

Spazio pubblico e approccio interdisciplinare al progetto

Autore: Ettore Vadini

Numero di pagine: 186

La crisi dello spazio pubblico nel nostro tempo è una questione che ci riguarda da vicino tutti. La crisi economica, sociale e culturale, che attraversa in particolar modo il Vecchio Continente, si riflette con evidenza e originalità sullo spazio pubblico delle nostre città, con queste ultime sempre più “patrimonio”. Spazio e sfera pubblica, per le loro originali sfaccettature, tornano oggi temi d’interesse di architetti ma anche di filosofi, sociologi e antropologi (Habermas, Innerarity, Bauman, Augé), in quanto “luoghi” complessi da scomporre. Dunque, alcune interpellanze, proprie della call, poste agli autori per affrontare il tema di questo volume: analizzare oggi lo spazio pubblico e affrontare il tema progettuale, in una attualità che vede il concetto di “pubblico” variato rispetto al secolo scorso, comporta un nuovo sguardo? Una nuova nomenclatura urbano-architettonica? Un approccio interdisciplinare al progetto? Il quadro che qui emerge appare abbastanza chiaro rispetto alla concreta necessità oggi di mettere in campo risposte affermative alle questioni poste, prima di occuparsi del progetto (o dell’analisi) dello spazio pubblico contemporaneo.

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