Il sentiero dei nidi di ragno
Autore: Italo Calvino
Numero di pagine: 224La storia di Pin, bambino sbandato, passato come per caso dai giochi violenti dell'infanzia alla dura realtà della guerra partigiana. Il primo romanzo di Italo Calvino.
La storia di Pin, bambino sbandato, passato come per caso dai giochi violenti dell'infanzia alla dura realtà della guerra partigiana. Il primo romanzo di Italo Calvino.
Germania, 1944. Iris ha undici anni, quando si trasferisce con la famiglia in un paese vicino a Berlino. Il padre è un capitano delle SS promosso a vicecomandante del campo di concentramento che sorge laggiù, mentre la madre è una donna autoritaria con una grande passione per i fiori. La nuova casa è bellissima, grande e circondata da un immenso giardino, di cui si prende cura un giardiniere. Di lui Iris sa ben poco, sa solo che è ebreo e che tutte le mattine arriva dal campo, per poi tornarci dopo il tramonto. A Iris è vietato rivolgergli la parola perché è pericoloso, ma la curiosità è più forte di lei. Comincia ad avvicinarsi di nascosto a quello sconosciuto con la testa rasata e la divisa a righe. Comincia anche a lasciargli piccoli regali nel capanno degli attrezzi, in un cassetto segreto, e lui ricambia con disegni abbozzati su un quaderno. Così, giorno dopo giorno, tra i due nasce un'amicizia clandestina fatta di gesti nascosti e occhiate fugaci, un'amicizia in grado di far crollare il muro invisibile che li separa e di capovolgere il mondo perfetto in cui Iris credeva di vivere.
Un ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all'altra, decide che non scenderà più. L'autore del libro non ha fatto che sviluppare questa immagine e portarla alle estreme conseguenze: il protagonista trascorre l'intera vita sugli alberi...
"Mio padre la rivoluzione" è una raccolta di racconti, ritratti, biografie impossibili e reportage di viaggio attorno alla storia e al mito della Rivoluzione russa, dai protagonisti dell’ottobre 1917 (Lenin, Stalin e Trockij) a personaggi minori ma non per questo meno affascinanti. Davide Orecchio lavora sulla storia con gli strumenti della letteratura, ne racconta versioni altre e ne esplora possibilità non accadute: in questo libro Trockij è ancora vivo nel 1956 e medita sull’invasione sovietica dell’Ungheria e su Chrušcˇëv che rinnega Stalin. Qualche anno dopo, il giovane Robert Zimmerman entra in una libreria di Hibbing, Minnesota, e scopre i testi di Trockij, non diventa Bob Dylan ma compone altre bellissime canzoni rivoluzionarie come «The End of Dreams». Qui, proprio come nella realtà e oltre essa, il poeta Gianni Rodari che «ha il problema della fantasia» scrive un reportage dalla Russia per il centenario della nascita di Lenin. In Mio padre la rivoluzione la «controstoria» è una chiave offerta al presente per scardinare il passato, per fare i conti coi mostri politici e le speranze tradite del Novecento, ed è anche una guida per immaginare i futuri...
Contiene: -- Il sentiero dei nidi di ragno ; Ultimo viene il corvo ; Il visconte dimezzato ; La formica argentina ; L'entrata in guerra ; Il barone rampante ; La speculazione edilizia ; La nuvola di smog ; il cavaliere inesistente ; Marcovaldo ovvero le stagioni in città.
Ogni cosmicomica trae il suo primo spunto da una frase letta in un libro scientifico, là dove un'imagine riesce a prender forma e svilupparsi e vivere d'una sua vita autonoma. In genere si tratta di libri di cosmologia, di fisica, di genetica, ma potrebbero nascere anche da lettura più astratte, di matematica o filosofia
La piú bella tra le storie d'amore possibili e impossibili.
L'avventura personale e intellettuale di Eleonora de Fonseca Pimentel sullo sfondo della Napoli settecentesca.
L’eclisse, grande allegoria della sospensione conseguente al confinamento pandemico, apre una crepa nel compatto tempo dell’Utile. In questo intervallo di luce scorrono quindici anni che attraversano la storia del Paese dalla indulgenza papale urbi et orbi concessa nella piazza vuota del 2020, a ritroso fino a quella stessa piazza colma per i funerali di Giovanni Paolo ii, in un dettagliato excursus interiore e geografico, tra luoghi poco battuti e sconfinamenti transnazionali (Stati Uniti, Grecia, Russia, Turchia...), riflessioni sulla musica popolare e considerazioni sul rapporto tra Storia e mondo fuori della storia. E poi il mito indagato nell’opera-destino Marinai, profeti e balene, i mostri interiori esposti nel freak show di Da solo, le ferite inferte dalla bellezza nelle Lamentazioni per Michelangelo, il lungo viaggio tra i prodigi degli insonni dai Carnevali barbaricini all’Uomo Vivo di Scicli, il volo di Gagarin nello spazio e le molte altre figure e luoghi di Ovunque proteggi, fino alle più recenti allegorie neomedievali di Ballate per uomini e bestie, con le sue pestilenze contemporanee, gli abusi della Rete, la caccia agli untori e l’enigma animale come...
Questa edizione riproduce i trenta racconti del 1949, compresi quelli rifiutati dall'autore nelle raccolte successive. Tra essi, come testimonianza d'epoca, sono i primi racconti che Italo Calvino scrisse nel 1945, nei mesi seguenti alla liberazione.
'La nuvola di smog' è un racconto continuamente tentato di diventare qualcos'altro: saggio sociologico o diario intimo. Immagine e ideogramma del mondo cui ci troviamo a far fronte è lo smog. La nebbia fumosa è carica di detriti chimici delle città industriali. Questo volume comprende anche un racconto di qualche anno prima e molto diverso, 'La formica argentina', che l'autore ha voluto affiancare a 'La nuvola di smog' per un'affinità strutturale e morale. Qui il male di vivere viene dalla natura: le formiche che infestano la riviera.
È un lunedì mattina come tanti, sul treno che porta i pendolari da Brighton a Londra. Nei vagoni, visi assonnati, preoccupati, speranzosi. Qualcuno finisce di truccarsi, qualcuno legge, c'è chi chiacchiera e chi ascolta musica dall'iPod pensando alla giornata che lo aspetta. Per Karen e suo marito è una giornata felice: stanno andando a firmare per il mutuo della nuova casa, che accoglierà loro e i due figli. Lou, dal sedile accanto, li osserva e la loro evidente complicità la mette di buon umore, anche se prova un pizzico di invidia per quell'amore sereno e totale che a lei sembra negato. Anna, invece, qualche carrozza più in là, sogna di acquistare la giacca di cui ha visto la foto sulla rivista che sta sfogliando, e piega l'angolo della pagina per ricordarsene. È tutto normale, è tutto tranquillo? ma poi qualcosa, di colpo, rimescola le carte della vita e quel mattino come tanti diventa il punto di svolta, l'inizio di una settimana drammatica. Legate da una tragica casualità, le tre donne affronteranno insieme i giorni seguenti e troveranno nella loro amicizia la forza per superare il dolore. Insieme scopriranno che, se davvero basta un attimo perché tutto vada in...
L’Enciclopedia Sociologica dei Luoghi (ESL) si pone come occasione di ricerca e riflessione sul ruolo che i luoghi hanno avuto in passato e hanno tutt’ora nel dare forma alle città e segnare i destini dei suoi abitanti e fruitori. Il volume offre chiavi di lettura e coordinate teoriche, nonché presentazioni di casi utili a sviluppare ricerche situate, riducendo il livello di indifferenza nei confronti dei contesti spaziali che spesso caratterizza le ricerche sociologiche. Il termine enciclopedia sembra il più adatto a trasmettere l’idea di un lavoro in grado di toccare tanti luoghi: da quelli riguardanti i trasporti a quelli relativi il tempo libero, da quelli riferiti alla sicurezza pubblica a quelli inerenti il consumo, e via dicendo.
Antonio Cavani, nome di battaglia "Tasso", entra nelle fila dei partigiani il 5 dicembre del 1944. Ha sedici anni ed è deciso a combattere per liberare la sua terra dai nazifascisti. Si aggrega al battaglione Autonomo patrioti C guidato dal famoso tenente G.B. Bertagni, che fa parte dell'XI Zona comandata da "Pippo" Manrico Ducceschi dell'E.L.N. (Esercito di Liberazione Nazionale). L'unità partigiana con gli alleati deve difendere le linee nel settore della Linea Gotica nella valle del Serchio tra Gallicano, Vergemoli, Trassilico, Verni, Fornovolasco. Antonio Cavani fu, il 20 aprile del 1945, uno dei primi patrioti a entrare a Castelnuovo di Garfagnana - la sua città natale - completamente distrutta dai bombardamenti alleati e dalle distruzioni operate dai nazisti e dai fascisti in fuga. Con molti altri patrioti "Tasso" vive a fianco di brasiliani, statunitensi, inglesi, condividendo la fame, la paura, la morte. È un patriota di una unità antonoma. Non c'è dunque ideologia partitica tra le fila di queste formazioni, ma spirito di sacrificio patriottico, per un impegno teso a conquistare libertà e democrazia.
“La sete spenta” è un romanzo lungo che si inerpica nei misteri della lingua, della morale e della poesia, come nelle derive tenebrose di ogni processo di immaginazione. C’è un uomo che abbandona di colpo le sue radici, per raggiungere una figura centrale del suo vissuto, ritrovandosi, contro ogni sua previsione, nelle fauci di una voragine infernale, dove comincerà a definirsi, e poi a disfarsi, nella sua sete e nel perimetro di una sua nuova identità. Accanto a lui spasmi di figure mutanti e i confini astratti di un solo territorio; e ancora piccole sere luminose con sfolgorii di biciclette lontane, squarci di bunker e di albe sepolcrali, una locanda, un teatro di drammaturgia contemporanea, le rovine di un vecchio manicomio (dove ancora palpitano i suoi pochi lumi, con le anime degli ultimi internati), fino al mistero terrificante di un duplice delitto, ancora impunito. Dall’ansia catastrofica di questo intarsio, affiora il sabba di una rappresentazione ciclopica, arabesco deflagrante-ideologico sulla spiritualità della lingua, simbolo oscuro di fede e di passione sacrificale per l’ignoto.
Che cos’è la borghesia? Quando e come si costituisce, quali sono le pratiche attraverso le quali si riconosce, quali le concettualizzazioni che ne interrogano l’identità? E in che modo questa classe sociale, stratificata e differenziata nei secoli, precipita nelle elaborazioni dell’immaginario, nei linguaggi, negli stili e nelle immagini della letteratura? Questo dossier di “materiali per lo studio della borghesia” raccoglie i risultati di un lavoro collettivo di ricognizione e schedatura della bibliografia secondaria sulla borghesia, svoltosi a Napoli in sette indimenticabili pomeriggi dell’autunno 2013. Francesco de Cristofaro e Giovanni Maffei, coordinatori scientifici dell’Opificio di letteratura reale (promosso dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e dalla Fondazione Premio Napoli) hanno dapprima individuato cinquanta testi fondamentali, alcuni dei quali suggeriti dal libro che ha fatto da ‘primo motore’ del progetto, The Bourgeois di Franco Moretti (London - New York, 2013); li hanno poi collocati, in modo approssimativo, in sei campi del sapere (Storia, Filosofia, Sociologia, Antropologia, Letteratura, Linguistica), immaginando per...
Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Un orologio dalle lancette blu, un simbolo… del tempo che scorre a volte troppo lentamente a volte troppo velocemente… Momenti sospesi spesso impediscono libere scelte ma svelando la vera natura di un individuo da un altro. Giovanni un uomo che ha attraversato la Seconda Guerra Mondale… affronta durissime prove in luoghi spesso nuovi, trovando sempre la forza e le risorse, nonostante le sue umili origini… di ricominciare, dimostrando il suo valore e il suo rispetto alla vita. Alberto Libeccio è nato a Napoli l’11 luglio 1958. Laureato e specializzato in materie giuridiche all’Università “Federico II” di Napoli, ha intrapreso la carriera nella Pubblica Amministrazione, arrivando a ricoprire incarichi di vertice. Alla sua prima esperienza nello scrivere un libro, ha maturato l’idea nel periodo di vita sospesa per la COVID-19, in cui più forte si è sentito il bisogno di una ripartenza. Così ha dato spazio ad un desiderio provato da tempo, di lasciare uno scritto per raccontare una storia ispirata a fatti realmente accaduti, con l’opera esordio: L’orologio dalle lancette blu.
aut aut - numero 372 (dicembre 2016) della rivista fondata da Enzo Paci."Calvino sospeso"
Salvatore La Moglie è nato a Lauropoli (Cosenza) nel 1958. Si è laureato in “Lettere Moderne” presso l'Università Statale di Milano con una tesi sui “fatti del 1956” visti attraverso l'Avanti!. Insegna Italiano e Storia negli Istituti Superiori. Nel 1998 ha pubblicato, per la Casa Editrice Pellegrini di Cosenza, il suo primo romanzo, La stanza di Pascal; nel 2000, presso la “Calabria letteraria editrice” della Rubbettino, il secondo romanzo Il cocchio alato del tempo. Nel 2007 un racconto I campanelli d'oro e una poesia Tra la terra e il cielo sono stati inseriti rispettivamente nell'antologia Ulivi, edizioni Il Coscile, e nell'antologia Tra cielo e terra - La montagna, Ferrari editore. La stessa poesia citata è stata selezionata e premiata al “1° Premio Internazionale Salvatore Quasimodo” e poi inserita nell'antologia omonima del Premio a cura della Aletti Editore, 2016. Altri testi poetici e raccolte di poesie sono state pubblicate a cura della Aletti Editore nelle antologie Habere Artem (2016) Il Federiciano 2016, Austro 2017- Poeti del nuovo millennio a confronto e “Il Paese della Poesia- Tre poeti a confronto”, 2017, con la raccolta Il poeta è un...
Il progetto del Teatro Potlach non è soltanto un grande evento spettacolare o uno spettacolo itinerante quanto piuttosto un intervento che si struttura e si costruisce sul territorio e da esso dipende. È un intervento non solo artistico ma anche antropologico e sociale che coinvolge in prima persona la realtà in cui si realizza come protagonista stessa dell’evento. L’intento è quello di costringere lo spettatore originario del luogo a rivedere il suo borgo, la sua città o parte di essa sotto un altro aspetto, sottraendola alla routine del quotidiano e mettendo in evidenza le bellezze native dei paesaggi. Un raffinato linguaggio teatrale – videoproiezioni, videomapping, grandi teli – disgrega la normale viabilità delle città e crea passaggi obbligati che dall’esterno conducono a un interno e poi riportano nuovamente all’esterno, davanti a una situazione completamente diversa e a tratti spiazzante. Quindi si costruiscono racconti e situazioni che di volta in volta si legano alle specificità dei luoghi, narrando alle persone del posto la propria storia, le proprie origini che spesso vengono dimenticate o date per scontato. La certezza del ritorno è un tentativo...
La Resistenza è stata la dimostrazione del meglio di cui gli italiani fossero capaci: un’assunzione di responsabilità, una volontà di riscatto che non riguarda solo la storia del fascismo e della partecipazione italiana alla Seconda guerra mondiale. Si affrontano qui alcuni problemi controversi della storia della Resistenza senza cedere alla sacralità o alla strumentalizzazione politica: si ricostruisce infatti una narrazione anti-eroica, senza aggettivi, ma ricca di colori. L’obiettivo è cercare una via d’uscita alternativa alla ricostruzione spesso rancorosa degli eventi. Non una storia di fatti sanguinosi, di efferatezze, di morti e di corpi violati, ma un tentativo di individuare le motivazioni profonde di un periodo di grandi speranze e di crescita collettiva. E di cogliere le ragioni di una storia, ma anche le ragioni della vita. Un libro per le giovani generazioni che cerca di dare risposte esaurienti a quesiti difficili e spesso trascurati.
Il presente saggio vuole offrire al lettore degli sguardi di approfondimento e dei momenti di riflessione su alcuni dei più grandi poeti e scrittori dell'età contemporanea, senza pretesa alcuna di esaustività ed evidenziare come dietro ogni artista batta il cuore di un uomo, con i suoi pregi e difetti, con fragilità e debolezze, ma anche quello di provare ad analizzare la biografia, il pensiero, la poetica e le opere di questi scrittori in una chiave di lettura diversa, secondo un approccio più ermeneutico e logico-critico. Partendo da Ugo Foscolo si attraverserà l'Ottocento e il Novecento, sino ad arrivare a Italo Calvino e senza dimenticare due figure di immane pregio artistico della letteratura straniera come Kafka e Pessoa. Si proseguirà poi col riflettere in merito all'annosa questione del canone letterario: di come e quali autori scegliere nella pianificazione dei programmi della secondaria di secondo grado; alle funzioni e all'attualità della letteratura e per finire si daranno dei suggerimenti per l'insegnamento della stessa, in relazione ai contenuti da privilegiare, i metodi di insegnamento da adottare e le buone prassi didattiche da attuare.
«Quando in concerto suoniamo la sua canzone, volgo al cielo un saluto. È per David. In quei momenti sento il suono della sua cornamusa che si intona con i nostri strumenti e ci dà la carica per andare all'attacco, con armi che fortunatamente non servono a uccidere ma a unire e far star bene le persone. Le armi della musica. Questa è la sua storia». Massimo Ghiacci Modena City Ramblers Toscana, primi di marzo 1945. Lo scozzese David Kirkpatrick, piper del 2º Highland Light Infantry, si annoia a pelar patate dietro le linee. Carattere bizzarro e burrascoso, non si contano le volte in cui è stato punito per insulti ai superiori, insubordinazione e sbornie. Un giorno, da oltre la Linea Gotica, arriva un messaggio che cambia per sempre la sua vita e il destino di tantissime persone. Il 2º SAS, le truppe scelte di Sua Maestà, chiede l’invio di un suonatore di cornamusa per una missione segreta contro un importantissimo obiettivo nemico. Kirkpatrick si offre volontario e si paracaduta sull’Appennino reggiano indossando il suo kilt. Da allora, per tutti, sarà “the mad piper”, il suonatore matto. Come per magia, la musica della sua cornamusa contribuisce ad evitare la...
"Il corso "Novecento: letteratura e non solo", tenutosi presso il Liceo 'Antonelli' tra gennaio e aprile 2004, ha visto i seguenti interventi: "Barocco", caos del reale e disgregazione del romanzo nel Pasticciaccio (G. Baldi); Primo Levi tra storia e memorialistica (G. Galli); La resistenza nell'opera di Feniglio e Pavese (G. Zaccaria); La rappresentazione della resistenza nel cinema italiano (G. Alonge); Appunti sul canone del Novecento (G. Ladolfi); La poesia di Vittorio Sereni (F. Malvezzi); Dagli anni cinquanta al duemila: voci della narrativa (E. Gioanola)."