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Stanislavskij

Autore: Franco Ruffini

Numero di pagine: 184

A chi serve il sistema Stanislavskij? Si afferma, generalmente, che serve all’attore di ispirazione naturalista. Questo libro consente invece di ampliare la risposta in due direzioni. La prima è quella del ‘lavoro dell’attore’. Quale che sia la sua poetica o il suo stile, il sistema serve all’attore per conquistare la ‘credibilità’: che non vuol dire verosimiglianza naturalistica, ma corpo-in-vita, come ha chiarito l’Antropologia Teatrale di Eugenio Barba. La seconda direzione è quella del ‘lavoro su di sé’. Il sistema costituisce oggettivamente – in parte oltre le intenzioni dello stesso Stanislavskij – uno yoga per il lavoro su se stessi. Da Stanislavskij prende avvio il lavoro di Jerzy Grotowski, che appunto usa l’arte dello spettacolo come ‘veicolo’.

La nascita della regia teatrale

Autore: Mirella Schino

Numero di pagine: 240

La nascita della regia, snodo essenziale della storia del teatro, fa del Novecento una delle età d'oro delle arti sceniche. Questo libro ricostruisce il percorso tecnico ed esistenziale che ha rivoluzionato il teatro e lo ha reso una delle grandi avventure dell'età contemporanea.

Il teatro e la crudeltà

Autore: Antonin Artaud

Numero di pagine: 160

In un tempo in cui tutto appare teatro, e tanta la crudeltà, il saggio di Artaud ci consegna strumenti potenti per capire il presente. Il teatro e la crudeltà è un'antologia selezionata dei testi teorici e filosofici di uno tra i maggiori drammaturghi del secolo scorso. Esponente del surrealismo e inventore del "teatro della crudeltà", Artaud in questi testi approfondisce e teorizza il concetto di catarsi e provocazione del teatro, facendo entrare nella modernità questo linguaggio.

La cultura storica dell’Italia unita

Autore: Roberto Pertici

Numero di pagine: 353

Nella migliore storiografia italiana è prevalso, per molti decenni, un modello: quello dello «storico-filosofo-filologo-educatore-combattente politico». Non sempre anche i maggiori dei nostri studiosi sono riusciti a incarnarlo compiutamente, ma quello è stato il loro ideale. Questi sono gli storici che interessano maggiormente all’autore di questo volume. Protagonisti della cultura italiana come Giovanni Gentile, Gioacchino Volpe, Federico Chabod, Rosario Romeo, Giovanni Miccoli, Luisa Mangoni, Roberto Vivarelli... Ricostruire le loro fisionomie, i loro rapporti, la loro varia operosità gli consente di comporre quadri non scontati della più generale cultura italiana ed europea, nei suoi rapporti con le vicende politiche dell’ultimo secolo. Un approccio necessariamente critico, ma in cui si avverte una schietta gratitudine per il lavoro di tante generazioni di studiosi italiani.

Antonin Artaud: il corpo esploso

Autore: Florinda Cambria

«... vedrete il mio corpo attuale / esplodere / e rapprendersi / in diecimila forme / manifeste / un corpo nuovo / dove non potrete / mai più / dimenticarmi». Così Antonin Artaud (1896-1948) congedava la sua sterminata opera teatrale, poetica, intellettuale, affidando il proprio corpo a un destino di disseminazione in germinazioni imprevedibili. Scrivere di Artaud è testimoniare in quali forme quel corpo viva muoia e rinasca moltiplicato, come un reiterato sussulto nel cuore della civiltà occidentale. Moltiplicazioni raccoglie gli itinerari svolti dall’autrice attraverso la materia grafica di Antonin Artaud, spaziando dai testi surrealisti ai manifesti del Teatro della Crudeltà, dai «messaggi rivoluzionari» messicani alla scrittura sinestetica degli ultimi anni di vita. Le due sezioni che compongono il volume (Lectio e Ruminatio) scandiscono così un esercizio di meditazione ventennale, nel quale il corpus artaudiano si frantuma e si rapprende in plurivoche figure di senso: traiettorie d’azione conoscitiva sulla scena limite di un corpo esploso, la scena cangiante e metamorfica di Antonin Artaud, «uomo-teatro». In Appendice, le traduzioni inedite di alcuni suoi...

L'età dei maestri

Autore: Mirella Schino

Numero di pagine: 333

Fino a che punto il teatro è parte della nostra cultura? Per secoli i professionisti della scena hanno costituito una società separata. Con il Novecento cambia tutto, ma forse non nel modo che è stato sempre immaginato. L’età dei maestri tratta di coloro che a inizio Novecento sono stati designati come modelli, e dei loro spettatori. Pur non essendo mai stati un movimento artistico, i maestri hanno costituito una rete, che ha determinato una trasformazione unica. In Italia è stata chiamata “la nascita della regia”, ma non si è trattato solo di una rivoluzione estetica o produttiva, e ancora ci interroghiamo sul suo senso. Questo libro la osserva da una prospettiva anomala, sovvertendo le gerarchie di importanza dei problemi. La descrive in modo che sia comprensibile per esperti di teatro e per chi non lo conosce, attraverso il racconto di romanzi, spettacoli, riviste, biografie, eventi, guerre, rivoluzioni. È una storia trasversale, con un piede nel teatro e un altro fuori.

Estrosità rigorose di un consulente editoriale

Autore: Giorgio Manganelli

Numero di pagine: 332

Nel 1967 Manganelli dirige la serie italiana di una collana Einaudi. A preoccuparlo è la veste grafica, che con il suo opaco grigio rende i volumetti simili ad «antichi, nobili epitaffi»: «E si veda il bell'egualitarismo del procedimento, che pareggia miopi, presbiti, ipermetropi, daltonici ed astigmatici in una comune, edificante inettitudine a leggervi alcunché» commenta. Basterà questo passaggio di una comunicazione ‘di servizio' per far capire che tipo di consulente editoriale sia stato Manganelli: eccentrico e brillante, sempre pronto a sfoderare uno humour di volta in volta giocoso, paradossale, corrosivo. Ma non ci si inganni: Manganelli è stato un editor (e traduttore) tutt'altro che sedizioso: disciplinatissimo, piuttosto, duttile e minuzioso. Un editor capace di progettare collane e costruire libri, suggerire titoli, periziare traduzioni con estroso rigore: «... qualche volta la traduttrice tende a dar più colore di quanto non competa a questa gelida carne...» scrive di una Ivy Compton-Burnett che gli era stata sottoposta. Ma capace soprattutto di stendere pareri di lettura e risvolti dove astratto furore dello stile, schietta idiosincrasia e verve beffarda...

Atto secondo

Autore: Antonio Attisani

Numero di pagine: 272

Atto secondo, titolo di questo libro e unico superstite di una commedia che, nelle sue altre parti, non verrà mai scritta. Una narrazione che si snoda dal sogno adolescenziale del teatro (chi sa perché?) ai primi passi sulla scena, dalle avventure della formazione al successo professionale, dal Piccolo Teatro al Teatro del Sole e alla cooperazione teatrale. E ancora, nell’Italia degli anni non solo di piombo, il passaggio all’editoria militante, poi alla critica e all’organizzazione culturale. La contrastata direzione di un festival conclude l’atto e prelude al seguente, quello dell’insegnamento universitario. Sempre guidato dall’amore per il teatro.Un amore che non smette di interrogare.

L'ultimo della classe

Autore: Andrea Carandini

Numero di pagine: 792

Ultimo rappresentante di un gruppo sociale ristretto, critico e illuminato, ormai quasi del tutto estinto, Andrea Carandini è uno dei maggiori archeologi contemporanei. Ha scavato per decenni le nostre sepolte civiltà, spinto dal desiderio di toccare con mano e raccontare gli aspetti meno noti di quei mondi perduti. In questa autobiografia, mosso da simile spirito, si fa antropologo e archeologo della sua classe, della sua famiglia e di se stesso. Ma nel suo sguardo rivolto al passato il lettore non troverà traccia di nostalgia. Il suo intento è quello di parlare a chi già si trova sulle rive del nuovo mondo per suggerire qualche orientamento, raccolto tra le rovine, ch'egli ritiene utile per muoversi verso il futuro. Suo padre, Nicolò Carandini, è stato il primo ambasciatore a Londra della neonata Repubblica italiana; sua madre, Elena Albertini, era la figlia del senatore Luigi Albertini, direttore del "Corriere della Sera", fatto rimuovere da Mussolini per il suo antifascismo. Pur essendosi opposto in gioventù alla borghesia "critica" da cui veniva, l'autore ora riconosce negli esempi del suo ambiente modelli ancora validi per una classe dirigente liberale e democratica. ...

Eccitazioni mediali

Autore: Vincenzo Cuomo

Numero di pagine: 192

Il libro è un tentativo di risposta a due questioni: la prima riguarda le ragioni della profonda crisi dei processi “simbolici” rintracciabile nelle forme contemporanee di vita umana; la seconda è relativa alle altrettanto profonde trasformazioni nelle sperimentazioni artistiche che si sono imposte a partire dalla seconda metà del Novecento. Il volume cerca innanzitutto di mostrare come gli ambienti mediali della fotografia, del cinema, della televisione e del computer abbiamo accelerato e radicalizzato la crisi del simbolico, ciascuno condizionando specifiche modifiche destrutturanti sia negli assetti sociali sia negli assetti psichici degli individui, ciascuno ri-mediandosi e ibridandosi con gli altri in modalità complesse. In secondo luogo, il libro sostiene che le trasformazioni in senso non-simbolico delle pratiche artistiche tardo novecentesche non sono solo il riflesso del composito “processamento” non-simbolico al quale sono state sottoposte le forme di vita contemporanee, ma contengono anche una risposta artistico-culturale, in buona parte ancora da portare alla luce, alla crisi dei mondi simbolici.

Educazione alla teatralità

Autore: Gaetano Oliva

Numero di pagine: 590

L’Educazione alla Teatralità rivela una molteplicità di finalità e scopi per contribuire al benessere psico-fisico e sociale della persona; in particolare vuole aiutare ciascuno a realizzarsi come individuo e come soggetto sociale; vuole dare la possibilità ad ognuno di esprimere la propria specificità e diversità, in quanto portatore di un messaggio da comunicare mediante il corpo e la voce; vuole stimolare le capacità; vuole accompagnare verso una maggiore consapevolezza delle proprie relazioni interpersonali; vuole concedere spazio al processo di attribuzione dei significati, poiché accanto al fare non trascura la riflessione, che permette di acquisire coscienza di ciò che è stato compiuto.

la rivista di engramma 2017 144-146

Autore: Engramma

Numero di pagine: 462

Raccolta dei numeri di 'La Rivista di Engramma' (www.engramma.it) 144-146 dell'anno 2017. Raccolta della rivista di engramma del Centro studi classicA | Iuav, laboratorio di ricerche costituito da studiosi di diversa formazione e da giovani ricercatori, coordinato da Monica Centanni. Al centro delle ricerche della rivista è la tradizione classica nella cultura occidentale: persistenze, riprese, nuove interpretazioni di forme, temi e motivi dell’arte, dell’architettura e della letteratura antica, nell’età medievale, rinascimentale, moderna e contemporanea.

Colonne infami

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 154

Il libro, oltre a contenere Storia della colonna infame, offre una ricostruzione delle vicende dell’organizzazione russa Memorial, fondata da Andrej Sacharov per promuovere la memoria delle vittime del Gulag e i diritti umani in Russia oggi in crescenti difficoltà. Le vicende di Memorial sono ricostruite in parallelo a quelle più generali della Russia, dagli anni di Gorbačëv a quelli di Putin, dagli anni della speranza di cambiamento democratico a quelli di una nuova involuzione autoritaria. A queste vicende si cerca di guardare con lo spirito del Manzoni e facendo proprio l’invito all’esercizio della responsabilità morale. Il volume inaugura la collana L’Isola di Jura. Storie di dissidenti.

Visioni critiche

Autore: Ferrone, Siro

Numero di pagine: 376

Come un Giano bifronte, Siro Ferrone ha praticato lo studio e la critica teatrale, coniugando ricerca accademica ed esperienza da palcoscenico. L’attività di recensore, svolta con continuità, viene adesso per la prima volta trascritta e organicamente raccolta in volume. Gli articoli, apparsi sulle pagine de «l’Unità-Toscana», costituiscono oggi un’importante fonte per l’analisi di rilevanti spettacoli allestiti nei principali teatri toscani fra il 1975 e il 1983. Ne scaturisce la documentazione di un periodo di fertile e avanguardistica produzione teatrale, qui ripercorso attraverso le consapevoli e illuminanti testimonianze di uno dei principali storici italiani dello spettacolo.

I maestri della ricerca teatrale

Autore: Franco Perrelli

Numero di pagine: 232

«Non recitare. Agisci. / Non ricreare. Crea. / Non imitare la vita. Vivi. / Non scolpire immagini. Sii. / Se non ti piace, cambialo». Le parole del Living Theatre evocano le inquietudini e le irrequietezze di una generazione di innovatori teatrali. In queste pagine, il bilancio delle fondamentali esperienze sceniche prodotte negli anni Sessanta - Ottanta: la grande rivoluzione del teatro introdotta dai maestri contemporanei, gli spettacoli indimenticabili, la sperimentazione d'avanguardia e, in parallelo, il senso storico di un'epoca. Vincitore del Premio Nazionale di Teatro «Luigi Pirandello» per il saggio storico-critico

Il teatro dei registi

Autore: Roberto Alonge

Numero di pagine: 202

Dai precursori della regia teatrale nella Parigi degli anni Trenta dell'Ottocento ai suoi padri fondatori – Stanislavskij, Mejerchol'd –, ai molti interpreti contemporanei, italiani e stranieri – da Strehler a Ronconi, da Kantor alla Mnouchkine, da Grotowski a Eugenio Barba –, Roberto Alonge presenta i grandi maestri che hanno ‘inventato' la regia, ne hanno fatto un'arte e ancora oggi ne rinnovano quotidianamente l'essenza.

Carmelo Bene: fonti della poetica

Autore: Leonardo Mancini

All’apice della sua multiforme carriera, estesa dal teatro alla letteratura, dalla radio al cinema e alla televisione, Carmelo Bene propose sulle scene italiane un genere ibrido che era stato senz’altro minore nella storia del teatro europeo, ma sempre presente e gravido di conseguenze per gli sviluppi delle arti della scena e della musica. La stagione dei melologhi fu, da un lato, frutto di intuizioni e di sensibilità condivise con alcuni protagonisti della scena musicale di quegli anni; dall’altro, fu l’esito di percorsi storici e di eredità culturali, oggetto di scavo in questo studio, che consentono di rintracciare alcune fonti inattese nella poetica dell’attore salentino. Il libro si conclude con una sezione dedicata alla rielaborazione da parte di Bene del Manfred di Byron-Schumann, esaminata attraverso l’ampio ventaglio degli strumenti dispiegati dall’attore per esaltare la presenza vocale e la forza espressiva del poema drammatico con musica.

Libri in guerra

Autore: Loretta De Franceschi

Numero di pagine: 326

La Grande guerra provocava in Italia molteplici conseguenze anche sul piano della produzione editoriale e della circolazione di materiale da lettura. Da un lato, l’evento bellico si traduceva in nuove iniziative di pubblicazione rivolte al pubblico sia al pubblico civile sia militare, diffondendo una tipologia documentaria estremamente varia per contenuti, forme e autori. Erano in maggioranza volumi e opuscoli con finalità propagandistiche e patriottiche, ma si imponevano anche tematiche prima mai affrontate di natura medica, assistenziale, tecnologica e sociale. Dall’altro, la mobilitazione di bibliotecari e uomini di cultura portava alla costituzione di comitati per l’invio di libri e riviste ai giovani soldati feriti negli ospedali e a quelli dislocati in trincea al fronte, sebbene in gran parte analfabeti. Nell’insieme si tratta di due aspetti complementari che contribuiscono alla ricostruzione di uno spaccato editoriale e culturale poco noto di questo tragico periodo della nostra storia.

Per farla finita con il giudizio di dio

Autore: Antonin Artaud

Concepito per la radio francese nel 1948 e subito colpito da un provvedimento di censura prima della messa in onda, Per farla finita con il giudizio di dio è uno dei più corrosivi lavori di Artaud, e probabilmente la massima espressione di quel “Teatro della crudeltà” da lui teorizzato. Una poesia che prende forma di visione, grido, gesto profetico, performance e rivolta antimetafisica: l’uomo è torturato, costretto in un corpo che non gli appartiene, espropriato e corrotto da un potere di volta in volta politico, giudiziario, psichiatrico. Poco si salva dalla ferocia critica dell’autore: non l’America, né i preti, né tantomeno Dio, principale imputato di questo verdetto senza appello. Un testo di riferimento per tutte le avanguardie del XX e XXI secolo.

Il melodramma a scuola

Autore: Nicola Badolato , Giuseppina La Face

Questo e-book raccoglie nove contributi riguardanti la didattica del melodramma: si tratta di otto percorsi didattici incentrati su opere che vanno da Mozart a Puccini, oltre a un saggio che delinea in sintesi le potenzialità educative dell’opera lirica. Agli insegnanti ogni percorso offre, almeno implicitamente, un ampio spettro di obiettivi formativi ai quali l’argomento trattato si presta, oltre a suggerimenti circa le metodologie di cui essi possono valersi nell’organizzare il proprio insegnamento, unitamente agli eventuali sviluppi in ottica interdisciplinare. Contributi di: Lorenzo Bianconi: Due commedie in una folle giornata: Le nozze di Figaro di Mozart Fabrizio Della Seta: «Quale gioia, nella libera aria». L’amore come liberazione: Fidelio di Beethoven Saverio Lamacchia: Gli «orizzonti immensi» di un’opera rivoluzionaria: Guillaume Tell di Rossini Luca Zoppelli: «Far rivivere la tragedia antica». Classicismo e romanticismo: Norma di Romani e Bellini Giorgio Pagannone: Un amor folle, ardente e sventurato: Lucia di Lammermoor di Donizetti Raffaele Mellace: Notturne passioni incandescenti: Il trovatore di Verdi Paolo Gallarati: Simulazione e disvelamento: Un ...

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