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Venezia chiama Boston

Autore: Maurizio Busacca , Lucio Rubini , Michelangelo Savino , Agostino Riitano , Cristina Alga , Chiara Galloni , Marco Liberatore , Francesca Gelli

Numero di pagine: 140

Fare a Venezia il modello Boston è una frase dell'attuale sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. A partire da questo slogan, gli autori fanno dialogare il caso di Venezia con quattro progetti di innovazione culturale di Milano, Bologna, Matera e Palermo, che operano nei campi della ricerca, dell'Università, dell'innovazione sociale e del turismo. Il volume conclude con un invito all'azione: rimettere la cultura e la comunità locale al centro del rilancio dello spazio pubblico come spazio politico.

Storie di perdono

Autore: Mattia Mossali

Qual è il senso, se un senso esiste, della melanconia? Si tratta forse di un dolore interminabile, devastante, senza alcuna possibilità di significazione? In questo libro, che procede in bilico tra rigorosa riflessione teorica e piacere della sorpresa narrativa, l’autore compie un viaggio attraverso la psicoanalisi, l’estetica letteraria e la filosofia con l’obiettivo di comprendere che cosa dica il sentimento melanconico dell’esistenza umana, quale posto occupino il dolore e la sofferenza nella costante costruzione della soggettività e come possa tale dolore essere attraversato, se non anche trasformato. Una via d’uscita possibile, a lungo trascurata anche dalla psicoanalisi, viene rintracciata nel perdono, qui discusso nei termini di un processo alternativo a quello del lutto e da cui può emergere il lato inedito e combattivo dell’afflizione melanconica. Dopo un’attenta lettura del saggio Lutto e melanconia di Freud, per evidenziarne i pregi ma anche le possibilità di espansione, l’itinerario procede con l’analisi di storie letterarie in cui il perdono viene evocato nelle sue molteplici sfumature, che l’autore analizza a partire dalle nuove modalità di...

Oltre lo specismo

Autore: Valerio Pocar

Numero di pagine: 304

Il volume raccoglie saggi in gran parte inediti su temi che hanno sollecitato l’attenzione dell’autore negli ultimi trent’anni: riflessioni sui rapporti tra l’etica animalista e quella ambientalista, tra i diritti umani e quelli degli animali, nell’intento di proporre argomenti utili a superare le discriminazioni fondate sulle differenze, anzitutto quelle di specie, e a costruire un’etica capace di riconoscere i diritti di tutti gli esseri senzienti.

Un oscuro riflettere

Autore: Claudia Attimonelli , Vincenzo Susca

Black Mirror è uno show, un museo, una prigione, un’opera d’arte e un videogioco privo di discontinuità tra l’esterno e l’interno, il sé e l’altro, l’organico e l’inorganico. È il mondo in cui abitiamo, dove tecnica, algoritmi e reti sociali prevalgono sugli individui annichilendo l’autonomia, la razionalità e l’antropocentrismo su cui si è fondata la cultura occidentale. La società del futuro descritta dal serial televisivo inglese con fosche e visionarie premonizioni esprime in modo parossistico quello che stiamo già vivendo: la distopia nel nostro quotidiano. Si tratta di una fantascienza più reale della realtà. Un suo esame approfondito consente non solo di scorgere il nostro tempo in quanto catastrofe, ma soprattutto di comprendere ciò che sta sorgendo dalle ceneri dell’umanesimo e della modernità: troll, sexting, cancel culture, predictive analytics e surrogati dell’umano. Siamo nel cuore della tragedia, ma qualcosa resiste, nasce e prolifera tra i frammenti del passato... Piaccia o meno, l’opera di Charlie Brooker svela i primi bagliori dell’aurora digitale.

Per una narratologia interculturale

Autore: Valentina Conti

Negli ultimi decenni, gli studi condotti dalle neuroscienze e dalla psicologia sociale hanno riscontrato che gli stili cognitivi sono influenzati da fattori bioculturali, dai quali dipendono anche i diversi modi di concepire il singolo individuo e di correlare il Self al contesto in cui assume consistenza la sua identità. Nello specifico: la natura collettivista delle società asiatiche promuove una concezione interdipendente del Sé ed è compatibile con una visione del mondo focalizzata sul contesto; viceversa, la natura individualista delle società occidentali enfatizza una concezione indipendente del Sé e comporta una visione del mondo focalizzata su singole entità isolate dal loro contesto. Tutto questo ha necessariamente delle conseguenze anche a livello di formattazione del racconto; di qui l’enucleazione delle differenze morfologiche sussistenti tra due macroaree geo-narratologiche del mondo: Occidente ed Estremo Oriente.

Sociologia della maternità

Autore: Davide De Sanctis , Sara Fariello , Irene Strazzeri

La maternità è un vissuto femminile del tutto personale o una questione sociologica di carattere generale? Il volume offre un’attenta disamina delle principali dimensioni sociali interessate da tale esperienza: medicalizzazione, violenza, surrogacy, servizi alla persona, lavoro, Welfare e diritti. Prescindendo da ogni interpretazione moralistica, intimistica, patologica e/o psicologizzante, è possibile fare della maternità un interessante crocevia della teoria sociale a partire dal quale leggere le criticità che investono la condizione delle donne, delle madri e delle lavoratrici nella nostra contemporaneità.

Geografia sportiva del nordamerica

Autore: Simone Betti

Muovendo dai nickname e dai luoghi che ospitano le centoventitré squadre delle quattro principali leghe professionistiche nordamericane (NBA, NFL, NHL, MLB), il volume offre una particolare narrazione geografi ca degli Stati Uniti e del Canada. Suddiviso secondo la tripartizione propria dei tradizionali studi regionali (ambiente, popolazione, economia), il testo propone però una chiave di lettura pop inconsueta. Le vicende e le passioni sportive, con il loro carico storico, sociale, economico e culturale, riflettono e sedimentano i caratteri del territorio. La dinamicità dello sport rivela un paesaggio iconico e incerto, quasi impossibile da fissare, eppure vero e reale. Le squadre blasonate, punti fermi che giocano nei “templi” noti a tutti gli appassionati, coesistono con le franchigie “variabili”, quelle suscettibili, modificate, dissolte, che non rimangono ferme e composte. Alcune giocano persino nello stesso impianto, ma la condivisione delle coordinate spaziali può condurre a luoghi diversi in tempi diversi: una geografi a dinamica.

Giovanni Hautmann e la passione del pensiero

Autore: AA. VV.

La passione del pensiero di un maestro della psicoanalisi viene raccontata da uno dei suoi scritti più significativi e dalle riflessioni e memorie di colleghi e allievi. I contributi che compongono questo libro, ci accompagnano ad approfondire il pensiero di Giovanni Hautmann mettendo in luce i concetti precursori della psicoanalisi contemporanea: elementi gamma, pellicola di pensiero, splitting cognitivo primario. Al contempo prende rilievo il riverbero che questi concetti possono avere nelle culture psicoanalitiche europee, creando uno spazio di dialogo. Si commenta inoltre quella che Hautmann chiama la natura estetica della funzione psicoanalitica della mente, soffermandosi a descrivere come il pensiero, che si va organizzando dalla profondità delle sue radici, possa esprimersi sia in un linguaggio teorico che in un linguaggio narrativo-poetico.

Violenza delle parole parole della violenza

Autore: Rossana Barcellona , Teresa Sardella

La tematizzazione della violenza comporta l’assunzione della sua dimensione culturale, mutevole nello spazio e nel tempo, e della sua connaturata ambiguità, poiché la violenza si ascrive spontaneamente alla categoria del “male” ma può essere giustificata in nome di un “bene” o del “Bene”. Superato il concetto di “civiltà” pregiudizialmente etnocentrico (prerequisito necessario ma non scontato), al cui vaglio ancora soggiace certa lettura dei fatti umani, la violenza perde i connotati dell’eccezionalità. Appare come elemento permanente e invasivo della storia umana, come una componente intrinseca ai comportamenti pubblici e privati, individuali e collettivi, quasi un dato impresso nel patrimonio genetico dell’umanità. In quest’ottica ogni cultura non può che incontrare varie forme di violenza e con esse variamente relazionarsi, per gestirle, neutralizzarle, indirizzarle, istituzionalizzarle, eventualmente fruirle. D’altra parte la violenza dell’essere umano non può essere ricondotta, in nome della sua riconosciuta generale pervasività, a mero fatto biologico, ad attitudine istintuale e animalesca, né liquidata come silenzio della coscienza,...

Tracce dell’informe

Autore: Sergio Genovesi

In questo saggio vengono analizzati i motivi della genesi del tema dell’indecostruibile nella filosofi a di Derrida, investigando le conseguenze teoriche che la sua introduzione ha avuto sul pensiero della decostruzione e approfondendo il suo rapporto specifico con la nozione di evento. Nel corso della trattazione vengono avanzate tre tesi. La prima è che nella filosofia derridiana non vi sia alcuna “svolta etica” e che i temi etici presentati più marcatamente nella tarda produzione dell’autore siano già contenuti in nuce nelle prime opere. In secondo luogo si sostiene che l’emergere di nuovi campi d’applicazione del discorso decostruttivo a partire dagli anni ’80 sia in parte dovuto alla reazione di Derrida al misreading del suo pensiero a opera degli studiosi statunitensi e dei critici del postmoderno. Infi ne si dimostra che la scomparsa del termine différance in favore della maggiore attestazione degli “indecostruibili” – così vengono caratterizzate per esempio la chora e la giustizia – è dovuta alla comune referenza di questi termini alla nozione di spaziatura. Sulla base di queste tre tesi si propone che l’indecostruibile sia il nome che Derrida ...

Caravaggio tra naturalismo e realismo

Autore: Alessandra Casati

La figura e l’opera di Caravaggio sono state oggetto, nel corso del XIX e del XX secolo, di molteplici revisioni e riletture, a partire dalle accuse di trivialità rivolte al pittore da Bellori sino alla sua progressiva rivalutazione, agli inizi del Novecento, da parte di studiosi italiani e stranieri. Occasioni di verifica e indagine storico-critica, ma anche momenti di esaltazione collettiva furono le mostre: dalla grande esposizione fiorentina del 1922, dedicata alla pittura italiana del Seicento e Settecento, per giungere alla mostra monografica di Milano del 1951, curata da Roberto Longhi. Questo libro approfondisce mezzo secolo di dibattiti, revisioni attributive, scontri, sia nel campo degli specialisti sia sul fronte, sinora meno indagato, della militanza e della ricezione del pubblico.

Lo specchio della produzione

Autore: Jean Baudrillard

Già negli anni Sessanta del Novecento Jean Baudrillard scrive alcuni testi di critica della società dei consumi, e lo fa in una prospettiva di marxismo eretico che prende le mosse sia da Henri Lefebvre sia da Guy Debord e dai situazionisti. Il suo intento fin dai primi lavori è allargare il raggio d’applicazione della critica dell’economia politica di Marx agli effetti sociali della circolazione delle merci. Baudrillard mira a trascendere la produzione e lo scambio economico delle merci, inserendo a pieno titolo nella produzione stessa ambiti invece considerati da Marx come residuali o sovrastrutturali, quali la cultura, l’informazione, la sessualità. E ciò perché tali ambiti, acquisiti nel ciclo della valorizzazione del capitale, rendono immediatamente produttivo anche il consumo. In questa logica, Lo specchio della produzione ipotizza una forma/segno che identifica la stessa forma/merce e che è ancor più influente nella determinazione del valore rispetto al mero calcolo del costo economico dato dal rapporto tra salario, prezzo e profitto. Alla critica della forma/merce Baudrillard intende sostituire una critica dell’economia politica del segno e della sua...

Genesi dell’opera d’arte

Autore: Chiara Bassetti

Numero di pagine: 178

Il libro considera la danza di teatro occidentale e analizza il processo creativo che conduce dal “nulla” all’opera d’arte performativa. Guarda dunque a quell’attività artistica che consiste nel “fare danza assieme”, considerando il continuum improvvisazione-composizione, la messa in atto di un saper(far)e corporeo e cinestetico culturalmente specifico, le modalità pratiche e collettive di lavoro quotidiano, e il modo in cui l’opera d’arte prende progressivamente forma. Sulla base di una lunga ricerca etnografica condotta dall’autrice, il volume fornisce dunque un’analisi delle condizioni di esistenza e messa in atto dell’opera d’arte scenica tersicorea.

il dossier Majorana in Vaticano

Autore: Stefano Roncoroni

Il 2 marzo 2020 l’Archivio Apostolico Vaticano ha aperto alla consultazione pubblica i documenti relativi al Pontificato di Pio XII. Tra questi c’era, ma non molti lo sapevano, un piccolo dossier sull’allontanamento da casa e dall’Università di Napoli, dove insegnava, del fisico Ettore Majorana nel marzo 1938. Il dossier Majorana in Vaticano racconta cosa contiene quel dossier integrandolo con documenti e notizie di altra provenienza e confermando che Ettore Majorana è morto nel 1939, alcuni mesi prima che il dossier Vaticano fosse chiuso per la fine del suo scopo: Circa la sua scomparsa. Il dossier Vaticano è stato attivo per circa due anni, più o meno quanto è durata la fuga del fisico. La notizia ha raggiunto la famiglia Majorana e la Santa Sede con gli stessi modi e tempi; la Santa Sede non si è più occupata del piccolo caso; la famiglia Majorana, invece, lo ha fatto divenire grande, dimenticandosi di dire, per più di ottanta anni, che il suo congiunto era morto in una struttura religiosa d’accoglienza in condizioni che non ha ritenuto necessario o utile comunicare. Un libro, breve, monotematico; una bussola seria per districarsi nella misteriosa vicenda di...

L'arte di leggere la vita

Autore: Alfred Adler , Klarerl Macht

L’opera presenta integralmente e organicamente l’autobiografia di una paziente con nevrosi ossessiva e l’interpretazione che di essa, brano dopo brano, ne dà Adler. Egli, così facendo, illustra il lavoro artistico che paziente e analista compiono per ricostruire la formazione dello stile di vita, l’esordio e l’evoluzione della malattia, tracciando nel contempo una felice sintesi della sua teoria. La scelta della forma morbosa presentata non è casuale, perché è quella che meglio si presta a esemplificare la logica privata presente anche in tutte le altre nevrosi e psicosi. Le dinamiche interpersonali del rapporto analitico sono ampiamente trattate nella postfazione, puntuale e di ampio respiro, di Gian Giacomo Rovera che, così, ci aggiorna sullo stato dell’arte delle analisi e delle psicoterapie adleriane.

Dio in progress

Autore: Roberto Bertoldo

Numero di pagine: 234

In questo saggio, l’analisi religiosa condotta in chiave materialistica porta l’autore a delineare una particolare visione del Dio cristiano e della fede. La difesa dello scetticismo, dello psicologismo e del relativismo, anche di quello della morale vista come piacere in contrapposizione al dovere etico, integrano l’indagine antidogmatica riguardante la complessa struttura della metafisica.

Il principe nero

Autore: Fabio Galimberti

Cosa rappresenta Don Giovanni per una donna? E cosa per un uomo? Come ha fatto a diventare il seduttore per eccellenza, pur essendo un impostore e un infame poco incline – a leggere bene i testi – all’arte del corteggiamento? Perché mai allora è un sogno femminile e non un incubo? L’autore, con una scrittura coinvolgente e rivolta anche ai non addetti ai lavori, risponde a queste e ad altre domande, proponendo una lettura psicoanalitica innovativa. Considerato per quello che è, ossia una creatura di finzione, il cavaliere spagnolo non è analizzato in quanto individuo concreto, com’è stato fatto finora da quegli interpreti che lo hanno steso sul lettino di Freud. Don Giovanni, mito della modernità, suscita interesse non per la sua psicologia – ammesso che ne abbia una – ma per l’impatto che ha avuto sulla psicologia femminile e, di conseguenza, su quella maschile; è interessante in quanto fantasia e realtà mentale, per quello che dice di essenziale del rapporto tra uomo e donna. Va preso come personaggio immaginario, per l’archetipo che è diventato e dunque per le cruciali funzioni psichiche che svolge. Prima fra tutte quella formidabile indicata nel...

Zygmunt Bauman sociologo della modernità

Autore: AA. VV.

Zygmunt Bauman, il pensatore della modernità liquida, si è spento il 9 gennaio 2017, lasciandoci una mole sterminata di libri, articoli, lezioni, appunti e interviste che continuano a essere pubblicati e ripubblicati con inesauribile interesse. Queste confermano la complessità del suo pensiero, non riducibile alla sola idea della liquidità, che pure è stata la sua intuizione più felice e di più vasta risonanza mediatica. Questo volume a cura di Carlo Bordoni raccoglie una serie di contributi critici di Massimo Arcangeli, Peter Beilharz, Andrea Borghini, Vanni Codeluppi, Luca Corchia, Gustavo Dessal, Maria Caterina Federici, Per Bjørn Foros, Chiara Giaccardi, Michael H. Jacobsen, Aleksandra Jasi n ́ska-Kania, Carmen Leccardi, David Lyon, Mauro Magatti, Gerardo Pastore, Rein Raud, Keith Tester, Arne Johan Vetlesen, Jerzy J. Wiatr e un inedito dello stesso Bauman.

We Will Survive!

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 264

Quando si parla del movimento LGBTIQ+ e delle tappe che hanno segnato la sua nascita e crescita, si fa riferimento quasi sempre ai paesi precursori e a episodi balzati agli onori delle cronache internazionali. La notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 a New York, con i moti di Stonewall, segnò certamente la storia della battaglia per i diritti civili, ma l’emancipazione della comunità LGBTIQ+ nel mondo è passata anche attraverso storie peculiari, tra loro molto differenti, e non solo attraverso modelli condivisi. Questo volume è uno strumento fondamentale per conoscere l’evoluzione del movimento per i diritti delle persone omosessuali e transessuali in Italia. Una sfida culturale e sociale cominciata oltre quarant’anni fa – e che oggi ha ancora pregiudizi da estirpare –, raccontata attraverso le biografie, le pratiche, le difficoltà e le conquiste di chi ha preso parte alla lotta alla discriminazione omo/lesbo/transfobica.

Donne di Chosŏn. The Ladies From the Past

Autore: Jo Hye-Ran

Nel saggio rivivono quindici figure femminili dei classici coreani. Si tratta di donne che rappresentano la società dell’epoca Chosŏn. Scaturite dalla fantasia di vari importanti autori, esse ci svelano i desideri e le fantasie che si celano nel cuore di ogni donna. L’autrice, Jo Hye-Ran, ci spiega come esse hanno vissuto il loro tempo e cosa avrebbero potuto rappresentare nella società odierna. Cinque i punti di vista: il mondo umano, l’ambizione, il patriarcato, la sensualità e le riflessioni sulle donne abbandonate.

Spazi del femminile

Autore: C. Bruna Mancini

Numero di pagine: 200

Cosa si intende per “femminilità”? Quali spazi e quali luoghi vi sono associati? Per quale ragione avvengono queste connessioni? Ma, soprattutto, spazi e luoghi possono contribuire a delimitare, restringere o allargare i confini dei concetti di genere/gender dei corpi? Passando in rassegna alcuni tra gli spazi e i luoghi più ricorrenti nella letteratura inglese tra Settecento e Ottocento – nei testi (canonici e non) scritti da uomini e soprattutto da donne, più o meno famose – possiamo forse seguire le tracce di questi mutamenti. Case, boudoir, salotti, focolari, postriboli, prigioni, tribunali, scuole, librerie, manicomi e soffitte, ma anche luoghi all’aperto, en plein air, fino a raggiungere le nuvole, possono diventare “maniglie teoriche” o puntelli ideologici cui afferrarsi per delineare questo percorso letterario e culturale nella costruzione del concetto di “femminile”: un costrutto culturale mutevole, complesso, fluido, determinante dal punto di vista sociale ed economico, che va a interagire con le categorie – altrettanto significative – di classe, ruolo sociale e sessuale, istruzione/educazione e potere.

L'avventura della permanenza

Autore: AA. VV.

L’opera di Milo De Angelis è una delle più significative della poesia europea contemporanea. Fin dall’inizio, essa è stata animata da un ritorno deciso alle ragioni più profonde del poetico, al di là degli sperimentalismi avanguardistici. La sua forza risiede innanzitutto nell’esplorazione agonistica delle relazioni che si stabiliscono tra le dimensioni più intime del vissuto soggettivo. Questa raccolta di saggi offre un’analisi degli aspetti centrali di tale esplorazione: l’immersione nei desideri e nel ricordo, il confronto con la tradizione letteraria, l’apertura alle corrispondenze tra gli elementi del reale; dalle contingenze dello spazio urbano alle forze cosmiche, attraverso le vertigini del senso e della traduzione, nell’inesauribilità della somiglianza. Il volume delinea così un profi lo critico generale della poesia di De Angelis, soffermandosi su ciò che, in essa, vi è di più peculiare e decisivo: l’esposizione alle relazioni fondanti, chiamata dal poeta “l’avventura della permanenza”.

A mezzi termini

Autore: Lorenzo Donghi , Elisa Enrile , Giorgia Ghersi

Parlare “senza mezzi termini”. Esprimersi con parole piene, decise e non equivoche. Oppure, ribaltare l’espressione per affermare con forza la volontà di fare il contrario: parlare con-fondendo, prediligere le forme ibride, praticare sconfinamenti. A partire dal XX secolo, il panorama delle arti ha vissuto una nuova fase di emancipazione dalle soluzioni tradizionali aprendosi a inedite possibilità espressive, sempre più eterogenee e contaminate. Nasce da questo assunto l’intento di riunire un insieme di voci che ha scelto di indagare l’orizzonte della contaminazione artistica spaziando tra letteratura, fumetto, fotografia, cinema e performance: i contributi qui inclusi, che procedono da un’impronta letteraria a un carattere via via più visivo-performativo, restituiscono gli interventi discussi nell’ambito del convegno che al volume presta il titolo, svoltosi a Pavia il 12 aprile 2018 presso il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra ed Enea Mattei, che ha contribuito anche alla pubblicazione di questo volume. Saggi di Paolo Giovannetti, Pietro Benzoni, Niccolò Scaffai, Giuliano Cenati, Giuliana Benvenuti, Roberto Pinto, Elio Grazioli, Paolo Campiglio, Lorenzo...

Dopo la 180

Autore: Silvia D’Autilia

Il manicomio chiude. È il 13 maggio 1978. Oltre 100.000 internati devono trovare una nuova collocazione istituzionale e sociale: Alda Merini, poetessa che ha portato nella sua poesia i segni inesorabili di questa riforma, ha attraversato l’intera parabola storica della psichiatria italiana degli ultimi cinquanta anni. Franco Basaglia è generalmente considerato il principale propulsore del cambiamento. Da autodidatta si dedica alla lettura dei classici della fenomenologia e dell’esistenzialismo, ma anche ai testi di Foucault e Goffman, in una radicale messa in discussione del sapere psichiatrico. Le sue riflessioni sfociano in un confronto robusto con la domanda filosofica: cos’è la storia? O meglio la storia della scienza? I suoi frutti si collocano in un orizzonte di senso nel quale è sempre l’uomo la condizione di possibilità della ricerca? La psichiatria, se vale l’etimologia che rivendica, deve delle risposte, per dimostrare con quale risonanza “i matti” son tornati tra “i sani” e quali nodi si celano ancora oggi dietro al dualismo ragione/follia.

Curare la psiche. La relazione come fattore di cambiamento

Autore: Giorgio Foresti

L’autore espone le esperienze, le ricerche e le strategie di intervento maturate in quarant’anni di lavoro come terapeuta delle “patologie difficili”, psicosi e altre forme severe. Il concetto base per una buona terapia è che, qualsiasi sia il modello di intervento utilizzato – psicoterapia, psicofarmaci, assistenza –, è necessaria una relazione di fiducia tra paziente e terapeuta quale condizione indispensabile per ottenere miglioramenti clinici. La qualità della relazione paziente-terapeuta è il fattore terapeutico più efficace, un mezzo di cambiamento aspecifico che agisce accanto ai fattori specifici propri di ciascun modello utilizzato. Le “patologie difficili” richiedono l’utilizzo integrato di più modalità di intervento, scelte sulla base del bisogno specifico del paziente, nella ricerca del quale egli diventa nostro prezioso collega e insegnante. Gli assunti teorici sono suffragati da esemplificazioni cliniche tratte dalla casistica personale dell’autore.

La gioia sovrana

Autore: Bruno Dal Bon

È la musica che occupa i centri vitali del pensiero e dell’agire filosofico di Nietzsche, l’unica esperienza sensibile nella quale il filosofo ritrova un sapere ancestrale dove, a credere all’emozione musicale, tutto sembra già scritto: “Ora sono musicista solo quel tanto che mi basta per l’uso quotidiano nella mia filosofia” (EP II, 242). Tra le molte musiche che attraversano la sua esistenza l’operetta è quella che cadenza i suoi momenti di piena adesione alla vita, dalle prime scorribande studentesche a Lipsia fino alla beffarda irruzione nella follia. Lontana dai grandi sentimenti ed estranea all’arte realista, l’operetta è l’arte del quotidiano, del provvisorio che deforma e incide con ironia e sarcasmo ed è lì che Nietzsche si cala senza timori, smarrendosi in un fl uire musicale che lo allontana dalla gravità e lo salva.

La società totale

Autore: Franz Foti

La “società totale” è quella dei nuovi mercati globali, apparentemente liberale, dei nuovi modelli esistenziali e di consumo. Per fronteggiarla bisognerebbe ricostituire il tessuto sociale partendo dalla ricomposizione dei valori secondo una nuova concezione di democrazia orizzontale, alla cui base si collocherebbero il cittadino bene comune, l’impresa bene comune e l’interesse generale condiviso e alla cui testa troveremmo l’ambiente, la salute, l’istruzione, il lavoro e la conoscenza. Il Coronavirus forse cambierà molte cose, ma dentro e non oltre il perimetro ferreo e invisibile del mercato e del profitto. È quello della “società totale”, che ci rumina e ci risputa nel mercato come semplici prodotti, imbottiti d’immagini e di slogan, in versione esistenziale postmoderna. Serve un processo di responsabilizzazione in termini di valori, di partecipazione e di conoscenza, e ciò all’insegna di un antrocapitalismo solidale che ponga al centro dell’esistenza il valore del cittadino e della comunità.

L’onda nera nel Lambro

Autore: Marco Fraceti

Numero di pagine: 154

Nella notte fra il 22 e il 23 febbraio del 2010 una marea nera fatta di tremila tonnellate di idrocarburi fuoriuscì dai serbatoi della Lombarda Petroli a Villasanta, in provincia di Monza e Brianza, riversandosi nel depuratore e, da lì, nel fiume Lambro. Quella tragica data segnò uno dei disastri ambientali più gravi del nostro paese e a bruciare ancora di più, a distanza di dieci anni, è l’assenza di responsabili. L’inchiesta di Marco Fraceti affronta un vero e proprio labirinto giudiziario alla ricerca della verità: tre gradi di giudizio, conclusi con sentenze contraddittorie e condanne lievi, e infine la Cassazione che, in un altro dibattimento, si esprime ritenendo le prove non valide. Percorrendo piste non ancora battute, l’indagine dell’autore prova a illuminare una storia intricata e a dare finalmente una risposta alla semplice domanda: “Chi è stato?”.

Cittadinanza e sogno europeo

Autore: Antonio Campati

I sette contributi qui presentati affrontano da diverse prospettive disciplinari il tema della cittadinanza in relazione al “sogno europeo”: non si indugia semplicemente in un’analisi di ciò che il riconoscimento della cittadinanza europea avrebbe dovuto produrre e che, invece, non ha concretamente realizzato. L’intento alla base dei contributi è più problematico: la cittadinanza europea viene esaminata soprattutto in merito alle questioni ancora aperte che sfidano il corretto funzionamento delle istituzioni politiche, economiche e sociali dell’Unione.

Così si è fatto il Brasile

Autore: Pedro Almeida Vieira

Un minuscolo Stato marinaro ai margini dell’Europa, il regno del Portogallo, nel 1500 aveva “scoperto” e fatto suo un enorme territorio sulle coste meridionali del continente americano. I nuovi arrivati portoghesi fecero strage di indigeni, ma in parte si mescolarono con loro. Per disporre di forza lavoro, deportarono dall’Africa intere popolazioni in schiavitù che gradualmente, tra grandi sofferenze, si amalgamarono con altri abitanti. Per diffondere la parola del Dio dei cristiani, fecero giungere dall’Europa i gesuiti che penetrarono nelle zone più recondite. Con l’intento di stabilirsi in quelle terre, crearono insediamenti e coltivazioni, vagarono per il sertão, navigarono su fiumi che sembravano mari, combatterono infinite battaglie anche contro pirati francesi, invasori olandesi, coloni ispanici, come loro assetati di conquista. La corsa allo sfruttamento delle miniere e i conflitti sociali lasceranno il segno e infine nascerà uno Stato indipendente, smisurato e pieno di risorse, che all’inizio dell’Ottocento inizierà il suo percorso autonomo dalla madrepatria, per diventare un protagonista sulla scena mondiale.

Scritti d’arte 1889-1892

Autore: Gabriel Albert Aurier

Gabriel Albert Aurier (1865-1892), benché scomparso giovanissimo a soli 27 anni, è stato uno degli intellettuali più importanti della fin-de-siècle. Poeta, filosofo, scrittore, teorico e critico d’arte, ha collaborato con le maggiori testate del suo tempo: “Le Moderniste Illustré”, “La Revue Encyclopédique”, “La Revue indépendante”, “Le Décadent” e il famoso “Mercure de France”. Tra i suoi numerosi testi, particolare importanza rivestono gli scritti d’arte, qui presentati per la prima volta in italiano, i quali affrontano con spirito acuto e spregiudicato (da critico militante) i principali movimenti artistici a lui contemporanei, dall’Impressionismo al Simbolismo, singole personalità d’eccezione come, per esempio, Vincent Van Gogh, oltreché alcune importanti manifestazioni artistiche quali l’Exposition Universelle de Paris del 1899 e i Salon del 1891. Ogni testo è preceduto da un saggio critico che introduce il lettore alla “scoperta” della prosa suggestiva dell’autore francese.

Visual Studies

Autore: Tommaso Gatti , Dalia Maini

Proporre oggi una riflessione a più voci su cosa stiano diventando i Visual Studies all’interno del panorama italiano e, in particolar modo, delle accademie di belle arti significa sottoporre a un questionamento radicale la suddivisione disciplinare classica tanto tra le varie metodologie storico-critiche quanto tra i differenti approcci (storiografici, sociologici, filosofici, ecc.) alle immagini. L’intento è stato, quindi, quello di chiamare a raccolta un numero significativo di voci differenti per interrogarsi su cosa significhi oggi occuparsi di Visual Studies, quali siano le poste in gioco e le potenzialità di questi studi. Sul fondo della ricerca si staglia il panorama di una proliferazione di immagini mai conosciuta dalla storia dell’umanità e la trasformazione antropologica che questa iperproduzione porta con sé. Sul crinale di questo nuovo e oscuro sapere sembrano convivere la fine dell’arte e la nascita di una società dell’immagine (o iconosfera), le quali, sovrapponendosi l’una all’altra, inizio e fine indistinguibili e confusi, danno vita a una “scienza senza nome” capace, forse, di indagare le culture visive del nuovo millennio e l’uomo che...

Estetica ecologica

Autore: Nicola Perullo

A partire dall’idea, antica ma sempre nuova, della filosofia come esercizio della sensibilità e della meraviglia, l’estetica ecologica qui affrontata non è un’estetica dell’ambiente naturale, quanto un approccio percettivo complessivo, integrale e non dualistico, alla corrente dell’esperienza. Si tratta di un sentire/pensare con le cose, più che su di esse; si tratta di un conoscere implicato, intimo e partecipato, più che distante e separato. Questo percepire è chiamato saggio perché sempre sperimentale, nel processo e nel passaggio; un saggiare che significa corrispondere col mondo, secondo il ritmo oscillatorio, attivo e passivo, che ci costituisce. Il volume si compone di sette saggi che declinano questa proposta attraverso diversi temi e argomenti: la conoscenza come movimento e relazione, il mondo come meshwork di linee, l’aptico come sentire/pensare consapevole, il tempo come temperatura, la dietetica della cura, il gusto come compito e impegno, l’educazione come “imparare a imparare”.

Artigiani dell'immaginario

Autore: Agostino Riitano

Il racconto si sviluppa annodando riflessioni e incontri meravigliosi con artisti, maestri, uomini semplici, soprattutto con artigiani dell’immaginario, insieme ai quali l’autore costruisce un coro di visioni e pratiche. Gli artigiani dell’immaginario collocano i propri strumenti di lavoro nella cooperazione creativa, nell’immaginario e nel donarsi ai compiti che gli vengono affidati, scrivono una mappa di luoghi tematici e narrazioni, secondo una prospettiva sospesa tra memoria e slancio verso il futuro. Gli artigiani delle arti e dei mestieri hanno tra le mani il legno, il marmo, la pietra, la seta. L’artigiano dell’immaginario assembla cultura, dialogo, dolore, speranza: all’interno di un mondo complesso, che ci fa sentire perdutamente piccoli, egli fonda mondi nuovi in cui l’uomo parla all’uomo e inventa la sua felicità.

I professionisti chimici

Autore: Renato Soma

Durante tutto il Novecento la scienza e l’industria chimica, correlate al mondo economico, sono state protagoniste dei progressi che hanno contribuito a migliorare la qualità della nostra vita e di tutta la società. Anche in Italia l’azione di consulenza del professionista chimico è stata determinante: nella ricerca, nell’industria e nel sapersi rapportare con gli organismi della società. Questo volume mette a disposizione del lettore un quadro completo delle attività degli Ordini dei Chimici, dal loro apparire e per quasi un secolo di vita italiana, in una complessità di rapporti con le vicende istituzionali, politiche ed economiche del Paese. Presenta una puntuale rassegna cronologica di fatti, una galleria di figure protagoniste, una diligente trascrizione di documenti, tutto raccolto e ordinato con la competenza di chi ha vissuto la propria vita militando nella professione del chimico.

Le pietre e il potere

Autore: Ernesto C. Sferrazza Papa

Nonostante la globalizzazione si sia presentata come la produzione di uno spazio liscio globale ad alta velocità, sempre più i territori si articolano mediante bastioni, muraglie e fili spinati. Oggetto apparentemente semplice, il muro svolge un insieme di funzioni: blocca, filtra, respinge, ordina, gerarchizza, costruisce identità, polarizza, promette felicità e sicurezza. Lavora allo stesso tempo sugli spazi, sui corpi e sulle anime, offrendo l’immagine di una comunità che si protegge respingendo. La ricevibilità pubblica dei muri, simbolo per eccellenza di una forma di vita incentrata sulla difesa e sulla separazione, risiede in ultima istanza negli ordini di discorso che tentano di fondarne la razionalità. Il saggio propone una critica filosofica di tali ordini di discorso e delle logiche che i muri veicolano sin dalla loro preistoria, indagando le implicazioni politiche, etiche e sociali di questa compartimentazione materiale del mondo.

Modernità antiliberale

Autore: Nicolò Addario

Numero di pagine: 328

Perché l’Europa occidentale continentale rispose alle idee e alle sfide dell’Illuminismo con un contropensiero? Perché questo non accadde nei paesi anglosassoni? Per comprendere queste differenze, la storia del pensiero politico dell’epoca va filtrata attraverso la distinzione tra paesi “first comers” e paesi “second comers”, cioè tra quelli in cui il passaggio alla modernità fu un processo spontaneo e quei paesi continentali in cui esso fu introdotto tramite “rivoluzioni dall’alto”, promosse da regimi monarchici autoritari al fine di ottenere quella “potenza” che solo la modernità poteva dare, ma senza le connesse libertà. Il Romanticismo fu infatti una “reazione” prima all’Illuminismo, poi alla modernizzazione che veniva dall’Inghilterra e dalla rivoluzione francese. Da qui scaturirono due movimenti politici antisistema, il comunismo e il fascismo. Ambedue promettevano una società alternativa a quella liberal-democratica, riprendendo in chiave di filosofia della storia tematiche millenaristiche del monoteismo cristiano (l’hegelismo, di sinistra e di destra).

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