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Napoleone il piccolo. Con un saggio di Eugenio Di Rienzo

Autore: Victor Hugo

Numero di pagine: 300

“Non sperate di liberarvi dei libri”. Victor Hugo Quanti piccoli napoleoni ci sono nel mondo? Troppi! Piccoli napoleoni che invocano poteri supremi in nome dell’interesse generale. Guai a rimanere imparziali di fronte ai liberticidi di qualsiasi risma, scriveva Victor Hugo, un secolo e mezzo fa, schernendo il colpo di Stato di Napoleone iii visto come un atto di delinquenza politica. In Napoleone il piccolo e I Castighi, “due libelli feroci”, Hugo, scrive qualcosa di definitivo contro ogni colpo di Stato. E lo scrive come solo un grande narratore poteva scriverlo: una enorme slavina di parole, nomi, luoghi, liste, epiteti e descrizioni che richiamano, spesso, I Miserabili. Si viene travolti dalla vertigine del racconto. Per questo Napoleone il piccolo è anche un sopraffino saggio di storia militante. Quelle di Hugo rimangono pagine di grandissima attualità anche nel mondo contemporaneo cavalcato da innumerevoli piccoli napoleoni. Un saggio introduttivo dello storico Eugenio Di Rienzo ricostruisce il colpo di Stato di Luigi Bonaparte. È stata approntata un’ampia sezione di extra a commento del testo e della personalità di Hugo.

Eugenio Cefis

Autore: Paolo Morando

Numero di pagine: 392

Eugenio Cefis è stato per anni uno degli uomini più potenti d'Italia. Secondo molti, il più potente: la politica al suo servizio, i rapporti con i servizi segreti, le accuse di progettare disegni eversivi, fondi neri, dossier e intercettazioni telefoniche. Un grande burattinaio della Repubblica, capace di nutrire per oltre mezzo secolo una inarrestabile leggenda nera. Ma che cosa c'è di vero? Tenente dell'esercito del Regno, capo partigiano in Val d'Ossola, braccio destro all'Eni di Enrico Mattei, di cui divenne successore. E poi la scalata a Montedison. Fino al colpo di scena del 1977: le dimissioni da presidente del colosso chimico e l'espatrio in Svizzera, con un immenso patrimonio personale. Un improvviso abbandono della scena pubblica di cui era stato a lungo uno dei principali protagonisti. In mezzo, una miriade di polemiche giornalistiche, scandali e inchieste, da cui uscì miracolosamente indenne. Una coltre di sospetti alimentati dalla sua leggendaria riservatezza: le sue interviste si contano sulle dita di una mano, rarissime le foto, inesistenti i filmati in cui compare. La leggenda nera, che da sempre lo avvolge, dopo la sua morte nel 2004 si è arricchita a...

Il mestiere di storico (2015) vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 233

Editoriale, di Adriano Roccucci Riflessioni Yaroslav Hrytsak, Ukraine. 1914-2014: unfinished war Giorgio Del Zanna, World history e religioni: appunti per una riflessione Discussioni Michele Battini, Marie-Anne Matard-Bonucci, Alessandra Tarquini, Arturo Marzano, Enzo Traverso, Histoire et Lumières (a cura di Simon Levis Sullam) Rassegne e letture Andrea Scartabellati, Dal manicomio alla società e ritorno Edoardo Bressan, Salute e medicina dall’Ancien Régime all’Europa novecentesca Daniela Luigia Caglioti, Una guerra grande e italiana Paolo Mattera, La radicalità del riformismo: Riccardo Lombardi Mario Isnenghi, L’Italia linguistica in cammino Elena Dundovich, Afghanistan: due secoli al centro di un grande gioco Massimo De Giuseppe, Conflitti «periferici» e guerra fredda Altri linguaggi Mostre e musei Francesca Billiani, The Sensory War 1914-2014 e From Street to Trench Valeria Galimi, La collaboration 1940-1945 Carlo Spagnolo, Palmiro Togliatti un padre della Costituzione Storia in movimento Aldo Carera, «La zuppa del demonio» Carlo Spagnolo, Togliatti Massimo De Giuseppe, Concerning Violence Antoine Germa, The Act of Killing Serge Noiret, The Americans Letteratura...

ANNO 2021 IL GOVERNO PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Il mestiere di storico (2009) vol. 2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 289

Indice Questo numero (p. 5) Discussioni Mark P. Bradley, Giovanni Gozzini, Erez Manela, Emily S. Rosenberg e Matthew J. Connelly, Demografia e politica: una storia transnazionale (p. 7-27). Rassegne e letture Salvatore Adorno, Fascismo e architettura (p. 29-33). Claudio Zanier, La guerra in Vietnam: una storia controversa (p. 34-36). Stefano Luconi, La mafia in America (p. 37-39). Anna Jellamo, Il lungo cammino dei diritti umani (p. 40-44). Nicolas Werth, Autopsie de l‘expérience soviétique (p. 45-47). Le riviste del 2008 (p. 49-106) I libri del 2008/2 (p. 107-283) Indice dei recensori (p. 286)

Il mestiere di storico (2011) vol. 2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 297

Indice Andrea Graziosi, Considerazioni di fine mandato (p. 5-12) Saggi Mark Philip Bradley, Writing Human Rights History (p. 13-30). Daniel Sargent, Human Rights and U.S. Foreign Policy in the 1970s (p. 31-50). Discussioni Federico Romero, Silvia Salvatici, Tony Smith e Samuel Moyn, Quando nascono i diritti umani? Una proposta controversa (p. 51-64). Rassegne e letture Roberto Pertici, Cavour e il Piemonte del suo tempo (p. 65-66). Sergio Luzzatto, Riprese mazziniane (p. 67-71). Tommaso Dell’Era, Antisemitismo e razzismo (p. 72-77). Antonella Salomoni, L’eredità della Shoah in Italia (p. 78-80). Antonello Venturi, Comunismo e comunisti (p. 81-85). Fabio Bettanin, Utopie di sangue (p. 86-90). Monica De Togni, Modernità cinese (p. 91-93). Simone Neri Serneri, Violenza politica e terrorismo di sinistra nell’Italia degli anni ’70 (p. 94-98). Barbara Curli, Storici italiani e integrazione europea (p. 99-105). Emilio Franzina, L’Italia in musica (p. 106-108). Mauro Moretti, Storia di un declino: l’università in Italia (p. 109-110). Le riviste del 2010 (p. 111-173) I libri del 2010 / 2 (p. 175-291) Indice dei recensori (p. 293-294)

Fascismo

Autore: Paolo Mieli

Numero di pagine: 240

Cento anni fa, il 1921, fu un anno fondamentale nella storia del fascismo. Il movimento politico dei Fasci italiani di combattimento, fondato il 23 marzo del 1919, completò allora il suo processo di "istituzionalizzazione" e si trasformò nel Partito Nazionale Fascista, dando inizio al cosiddetto Ventennio. Una parabola, dagli esordi fino al regime, passando per la marcia su Roma, che ha segnato la storia dell'Italia del Novecento. In questo libro, in occasione del centenario della fondazione del partito, il 9 novembre 1921 a Roma, Paolo Mieli, erede della migliore storiografia italiana, da De Felice a Rosario Romeo, mette in luce i momenti fondamentali di questa storia, evidenziandone le ombre ma soprattutto mettendo in rilievo le vicende chiave dimenticate o mistificate nel tempo: dall'immagine ambigua del primo fascismo all'esercizio del potere, dalle opposizioni al rapporto con gli intellettuali, dal crollo del regime alle verità ancora nascoste di un periodo storico che continua a influenzare e a far dibattere il nostro Paese. Un'analisi profondamente documentata, che restituisce al lettore il ritratto delle contraddizioni di un'Italia che ancora oggi, dopo un secolo, non...

I conti con la storia

Autore: Paolo Mieli

Numero di pagine: 432

Lo storico ha il compito di trasmettere la memoria. Quando, invece, dimenticare diventa una virtù essenziale a ricomporre una comunità? Nell'Atene del V secolo, dopo il regime dei Trenta Tiranni, venne imposto il Patto dell'oblio, che vietava di rivangare il passato al fine di anteporre "alle rivalse private la salvezza della città". Da allora la storia ci ha imposto molte volte di concederci una sospensione della memoria per rimettere le cose in ordine, sia pure provvisorio. Oggi, dopo la fine del Novecento - il secolo delle febbri ideologiche -, fare i conti con la nostra memoria condivisa è diventato più che mai necessario. Perché la scomparsa di fascismo e comunismo non ha significato la fine dell'uso politico del passato: queste pagine attraversano oltre due millenni di storia, di interpretazioni, errori di valutazione e menzogne. Dalla Firenze di Savonarola alla Roma fascista, da Giuda a Napoleone, l'autore intraprende un viaggio coraggioso nella memoria intermittente, con la convinzione che, se saremo capaci di fare i conti con la storia senza preconcetti, saremo finalmente in grado di "ritrovare una base comune da cui avventurarci nella ricerca sul passato".

Storica (2002) Vol. 24

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 185

Indice Primo piano Salvatore Lupo, Regione e nazione nel Risorgimento in Sicilia di Rosario Romeo (p. 7-30) 1. La regione e la nazione. 2. Dentro e fuori la questione siciliana. 3. Sovversivismo risorgimentale. 4. Meridionalismo e storicismo. Filo rosso Eugenio Di Rienzo, Un dopoguerra storiografico, 1943-60 (p. 31-74) 1. Il convitato di pietra. 2. Storici e maestri. 3. Passato prossimo. Questioni Serenella Pegna, Malessere e ambizioni della storia delle migrazioni (p. 75-89) Amedeo De Vincentiis, Papato, Stato e Curia nel XV secolo: il problema della discontinuità (p. 91-115) 1. Transizioni. 2. Riassetti. Contrappunti Sicilia islamica, Nef legge Johns (p. 117-123) Milano comunale, Barbero legge Grillo (p. 125-132) Francesi nei Nuovi Mondi, Ricci legge Carile (p. 133-138) Divertimento e disciplina, Landi legge Addobbati (p. 139-146) Sacrificio e sovranità, Benigno legge Sacerdoti (p. 147-158) Capitalismo e nazione, Ciriacono legge Greenfeld (p. 159-168) La Grande Guerra, Mondini legge Audoin-Rouzeau e Becker (p. 169-178) Gli autori di questo numero (p. 179).

Storiografia e decadenza

Autore: Gennaro Sasso

Numero di pagine: 353

Le indagini contenute in questo libro, benché di natura storiografica, secondo Gennaro Sasso sono segnate (qualcuno dirà contaminate) dalla filosofia che è nella testa dell’autore; il quale tuttavia confida di avere evitato di scrivere una «filosofia della storiografia», cercando, per contro, di ascoltare e capire storici e filosofi, ciascuno nel suo specifico universo di pensiero. Oggetto di considerazione è, in primo luogo, il revisionismo, che da parti diverse dello schieramento politico e culturale si è esercitato su uomini, problemi e avvenimenti del passato recente e meno recente. Vengono così ripercorse, a proposito di Chabod, di Croce, di Gentile, di Cantimori, e di altri, questioni relative alle ideologie e alle pagine più tragiche del secolo che si è da poco concluso. In secondo luogo, è presa in esame l’idea della decadenza, che Gennaro Sasso ha indagato a vari livelli sia nella riflessione intrinseca alla storiografia di Chabod, sia nelle pieghe più riposte del pensiero di Croce, sia nelle indagini sul mondo antico condotte da Santo Mazzarino, sia infine in una riflessione posta a conclusione del volume che consente di cogliere, in una sintesi...

I raffinati metodi d’indagine e il mestiere dello storico

Autore: Luigi Andrea Berto

Numero di pagine: 328

Negli ultimi vent’anni vari studiosi, traendo ispirazione dalla sociologia, dall’antropologia e dalla critica testuale, hanno proposto nuove interpretazioni sui primi secoli del Medioevo italiano, in particolare sull’identità dei Longobardi e sulle conseguenze del loro insediamento in Italia. In alcuni casi tali posizioni sono state criticate perché ritenute essere il frutto della reazione alla convinzione che l’identità etnica e le qualità ad essa connesse fossero trasmesse geneticamente e quindi immutabili – teoria che ha condotto ad esasperate forme di nazionalismo, di cui la Germania nazista ha costituito uno dei peggiori esempi –. Questo volume mira a fornire una riflessione sulle nuove posizioni storiografiche, non esprimendo ulteriori opinioni su influenze politiche e culturali e su quanto raffinati siano quegli strumenti di ricerca, ma analizzando i risultati ottenuti alla luce di quanto riportato nelle fonti, le grandi assenti in questi dibattiti.

Il banchiere del mondo. Eugene Robert Black e l'ascesa della cultura dello sviluppo in Italia

Autore: Giovanni Farese , Paolo Savona

Numero di pagine: 165

COMUNISTI E POST COMUNISTI PARTE PRIMA SE LI CONOSCI LI EVITI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 600

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Il conflitto russo-ucraino

Autore: Eugenio Di Rienzo

Numero di pagine: 106

Il recente colpo di Stato di Kiev è stato l’ultimo atto di una strategia messa in atto per spingere l’Ucraina nella Nato e quindi per preparare il terreno alla definitiva disintegrazione della Russia come Grande Potenza. Dopo aver assistito a questo tentativo di minare le basi geostrategiche della sicurezza russa, Putin è tornato con maggior forza a promuovere un’azione in grado di ricostituire la sfera d’influenza di Mosca nelle regioni dell’ex Unione Sovietica e di dimostrare alla comunità internazionale che l’«Orso russo» possiede ancora artigli forti che gli consentono di tenere a bada i suoi avversari. Sfidando la Russia nel suo cortile di casa l’Occidente ha dato il via a una crisi globale destinata a minare per i prossimi anni la possibilità di costruire un pacifico ordine mondiale.

Italiani per forza

Autore: Dino Messina

Fu colonizzazione del Mezzogiorno o nascita di un Paese moderno? A centosessant’anni dall’Unità d’Italia, un’inchiesta storica che prende le distanze dal mito dell’impresa eroica e senza macchie ma ridimensiona soprattutto le ricostruzioni di un Meridione felice e florido sotto i Borbone, aggredito a tradimento dai Savoia. Il Regno delle due Sicilie era davvero una grande potenza economica in ascesa tra cantieristica, acciaierie, tessile e agroalimentare? Quali erano effettivamente il tenore di vita di un abitante del Regno e il suo livello di istruzione? E nell’impresa dei Mille quanti furono i patrioti di origine meridionale? Quanti i liberali che insorsero e si unirono ai garibaldini? Quale fu in quegli anni il vero ruolo della malavita organizzata e quello del brigantaggio? I capitoli controversi analizzati e «rivoltati» dall’autore sono molti: dai fatti di Fenestrelle agli incendi di Pontelandolfo e Casalduni sul cui fuoco continuano a soffiare i «neoborbonici». Tappe cruciali per sgombrare il campo dai molti equivoci di parte e comprendere come avvenne il processo di unificazione della Penisola e come si integrarono le regioni meridionali nel nuovo Stato...

Il filosofo in camicia nera

Autore: Mimmo Franzinelli

Numero di pagine: 384

Giovanni Gentile non è stato soltanto l'insigne filosofo dell'«atto puro», autore della «storica» riforma scolastica e direttore dell'Enciclopedia Italiana. Sin dal 1922, subito dopo la Marcia su Roma, si rivelò anche uno dei più influenti intellettuali dell'Italia littoria. Animato da un forte protagonismo politico e da un malcelato desiderio di potere, ricoprì innumerevoli incarichi e ruoli apicali negli anni cruciali della stabilizzazione del consenso al regime: ministro della Pubblica istruzione, senatore, membro del Gran Consiglio del fascismo, estensore del Manifesto degli intellettuali fascisti nel 1925, ideatore del giuramento di fedeltà imposto ai professori universitari nel 1931, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, fondatore e presidente dell'Istituto nazionale fascista di cultura. Pronto a mettere al servizio del duce la sua vasta cultura e abilità di divulgatore, Gentile diventa un suo fidato consigliere, lo smanioso organizzatore di iniziative editoriali a sfondo propagandistico, l'ideologo di guerre a cui non prende parte. A causa di un itinerario così compromettente, perderà per strada molti tra colleghi, amici, discepoli ed estimatori....

Il mestiere di storico (2019) vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 273

Riflessioni Teodoro Tagliaferri, L’espansione europea nella prospettiva della nuova storia globale Antonella Salomoni, Il 1917 dopo il 1991. Note per uno studio della «dimensione umana» nella Rivoluzione russa Discussioni Lucia Ceci, Massimo Faggioli, Agostino Giovagnoli, Giovanni Gozzini, Daniele Menozzi, Cristianesimo globale nel ’900 (a cura di Adriano Roccucci) Rassegne e letture Anna Bravo, Le emozioni tra stratificazioni storiche e neuroscienze Guido Melis, Il moderno Stato nazione Tommaso Detti, L’egemonia mondiale dell’Europa Alberto Petrucciani, Vittorio Ponzani, Libri, almanacchi e biblioteche Guido Samarani, Il protagonismo dell’Asia nel ’900 Claudio Vercelli, La burocrazia dello sterminio Armando Pitassio, Il Sessantotto oltre cortina Stefano Beggiora, Il dibattito sulla fame e la costruzione dell’India contemporanea Paolo Carusi, Musica e storia tra totalitarismi, ricostruzione e società dei consumi Enrico Landoni, Sport e politica Simone Neri Serneri, Un paradigma ambientale per la storia del ’900 Altri linguaggi Mostre e musei Simone Cinotto, Biografia di una città: i musei di storia di New York Nicola Camilleri, Europa und das Meer Arianna Arisi ...

Il mestiere di storico (2020) vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 269

Riflessioni Francesco Cassata, Storie ibride e transnazionali. Per una integrazione di scienza e tecnologia nella storia contemporanea Mario Del Pero, Religione, politica estera statunitense e attività missionaria. Importanza e limiti del global turn Discussioni Fabio Lanza, Subrata Mitra, Elidor Mëhilli, Miguel Ángel Urrego, Rivoluzione senza confini: i viaggi globali del maoismo (a cura di Laura De Giorgi) Rassegne e letture Lucia Ceci, Un labirinto planetario: Santa Sede e Stato italiano durante il fascismo Gustavo Corni, Incontri tra dittatori Simon Levis Sullam, Italia e Europa a processo nel dopoguerra Salvatore Adorno, Storia e antropocene Vittorio H. Beonio Brocchieri, Epidemie e dinamiche del mutamento storico Simona Merlo, Černobyl’ e la crisi dell’ordine sovietico Renato Camurri, L’esilio come necessità e come opportunità Marco Bresciani, L’illusione della pace all’indomani della Grande guerra Filippo Focardi, Ugualmente criminali Fabio Bettanin, Entropia del comunismo globale Paola Pizzo, Complessità e vitalità nella storia del Nord Africa Altri linguaggi Mostre e musei Alice Dolan, Mary Quant Massimo Baioni, Museo M9 Andrea Sangiovanni, Private Lives ...

ANNO 2019 GLI STATISTI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.

L'eterno ritorno del Droit des gens di Emer de Vattel (secc. XVIII-XIX)

Autore: Elisabetta Fiocchi Malaspina

Numero di pagine: 349

A Max Planck Institute for European Legal History Open Access Publication Open Access version (License CC-BY-NC-ND) available at http://dx.doi.org/10.12946/gplh8 Print-on-demand version (paperback) available at epubli https://www.epubli.de/shop/buch/63133 The numerous editions and early translations produced throughout the eighteenth century enabled the broad dissemination of Emer de Vattel’s juridical-political work Droit des gens. This book investigates the global impact of the Droit des gens with regard to the different political realities, the historical and legal contexts as well as the attempts, mechanisms and strategies used to put these ideas into practice and establish new doctrine between the eighteenth and nineteenth centuries.

Storia della storiografia italiana

Autore: Giuseppe Galasso

Numero di pagine: 224

Dalle cronache alle più impegnative scritture storiche medievali, l'Italia si dimostra un laboratorio di innovazioni e riflessioni di grande spessore nel contesto europeo. La storiografia umanistica e storici come Machiavelli e Guicciardini non sorgono, quindi, come estemporanee novità, e neppure è casuale il magistero italiano nell'Europa del Rinascimento. Questo alto profilo viene in parte disperso nella 'decadenza' italiana, finché con Vico, Muratori, Giannone si riapre una nuova grande stagione. Dal Risorgimento alla Repubblica il corso della storiografia italiana si fa molteplice e differenziato, in collegamento crescente con i paralleli sviluppi europei. Nel '900 la storiografia italiana è poi sempre più ricca di voci e di esperienze, che ne fanno un documento notevole della cultura contemporanea, pur mantenendo sempre una sua originale cifra di interessi e di metodi. Un ritratto d'autore del volto cangiante della storiografia italiana. Un profilo che definisce la fisionomia e la metodologia dello scrivere di storia nel nostro paese, sottolineandone l'organico rapporto con l'insieme della vita civile e culturale.

Il mestiere di storico (2013) vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 289

Riflessioni Fiammetta Balestracci, Zeitgeschichte: nuove interpretazioni sulla RFT (p. 5-14) Giuliano Garavini, Storie da una società fondata sul petrolio (p. 15-23) Discussioni James L. Gelvin, Daniela Melfa, Karim Mezran, Olivier Roy, Alberto Ventura, Le rivolte arabe in prospettiva storica (a cura di Arturo Marzano e Paola Pizzo) (p. 25-48) Rassegne e letture Marcella Aglietti, Consoli pre-unitari (p. 49-50) Mario Isnenghi, Biografie del lungo ’800 (p. 51-52) Maria Luisa Betri, Editori italiani (p. 53-56) David Bidussa, Gramsci (p. 57-60) Maurizio Zinni, Cinema e fascismo (p. 61-63) Gustavo Corni, L’esercito tedesco nell’Italia occupata (p. 64-66) Renate Siebert, Soldati d’Algeria (p. 67-69) Francesco Bonini, Olimpiadi (p. 70-72) Fabio Bettanin, Comunismo e rivoluzione globale (p. 73-74) Andrea Ricciardi, Jazz (p. 75-76) Altri linguaggi Mario Del Pero, Lincoln (p. 77-78) Adolfo Scotto di Luzio, Da Pinocchio a Harry Potter (p. 79-80) Maddalena Carli, Novecento italiano (p. 81-82) Barbara Spadaro, Libia in mostra (p. 83-84) Paolo Jedlowski, Timira (p. 85-86) Tania Rusca, Typographie des Terrors (p. 87-88) Marta Baiardi, Il processo Eichmann (p. 89-90) Guido Panvini,...

Delio Cantimori e la cultura politica tedesca (1927-1940)

Autore: Nicola D’Elia

Numero di pagine: 161

Il rapporto di Delio Cantimori con la cultura politica tedesca nel periodo tra le due guerre mondiali si svolge parallelamente alla sua maturazione di storico della vita religiosa del Cinquecento e costituisce un passaggio fondamentale per la comprensione del suo complesso itinerario intellettuale. Muovendo dal riconoscimento dell’importante contributo dato dallo studioso romagnolo al rafforzamento dei legami culturali italo-germanici, il presente lavoro ripercorre le diverse tappe della sua riflessione sulla Germania, dagli interessi giovanili per le correnti della Konservative Revolution al primo incontro con il marxismo, dall’analisi del nazionalsocialismo al confronto con i problemi cruciali della storia tedesca. È su questo terreno che si definisce più chiaramente la posizione di Cantimori nei confronti dell’esperienza totalitaria dell’Europa degli anni Trenta.

Il vuoto nella memoria

Autore: Bruno Tomasich

Numero di pagine: 300

Dicono che avesse voluto tutte le guerre, anche quelle che ancora oggi stanno insanguinando il mondo e quelle che verranno. Era il 26 settembre del 1938 e nuvole di tempesta oscuravano il cielo mentre a Verona si udivano parole come queste: “L’Europa si trova di fronte a molti bisogni, ma certamente il meno urgente di tutti è quello di aumentare il numero degli ossari che sorgono così frequenti sulle frontiere degli Stati”. Due anni prima metteva la prima pietra per la fondazione dell’E42 Esposizione Universale di Roma che avrebbe dovuto vedere “sorgere la nuova Europa: l’Europa della giustizia per tutti e della riconciliazione fra i popoli”. Bruno Tomasich è nato nel 1929 a Cesena (FC); ha vissuto a Venezia, Verona, Padova, Napoli (ove si è laureato in chimica industriale), poi ancora in Veneto e infine a Roma, dove ha diretto un’industria chimica. È vedovo e padre di sei figli. Durante la seconda guerra mondiale, a 15 anni, ha militato nelle formazioni giovanili della Repubblica Sociale Italiana. In pensione, iscrittosi alla Facoltà di Scienze Biologiche della Sapienza di Roma si è laureato nel 2002 con lode. In morte della figlia Rossella, ha scritto:...

Feudalità economia e società nel Mezzogiorno austriaco

Autore: Vincenzo Naymo

Numero di pagine: 112

Il volume presenta l’edizione integrale dell’apprezzo di Grotteria e dei casali di Martone e San Giovanni nella Calabria Ulteriore, di titolarità della casa Carafa di Roccella, redatto nell’anno 1707 dal regio tavolario Donato Gallarani su ordine della Sommaria, in occasione della complessa successione feudale fra il ramo di Castelvetere dei Carafa e quello dei duchi di Bruzzano. Il testo è preceduto da un’ampia introduzione critica che presenta il manoscritto evidenziandone la genesi, il contenuto e le peculiarità. Emerge, in particolare, il quadro istituzionale, sociale ed economico di una contea calabrese all’inizio del breve dominio asburgico nel Regno di Napoli.

Le verità nascoste

Autore: Paolo Mieli

Numero di pagine: 336

L'eroico ingresso a Fiume del poeta guerriero D'Annunzio è stato usato come mito fondativo dei Fasci di combattimento, eppure molti dei legionari che parteciparono all'impresa non aderirono mai al fascismo. Questo è uno dei trenta episodi di manipolazione della storia che Paolo Mieli smaschera invitando il lettore a diffidare di fonti inattendibili e versioni adulterate. In alcuni casi si tratta di falsi d'autore, come il diario di Galeazzo Ciano corretto ad arte dallo stesso genero del Duce. Altre volte sono invece tentativi, più o meno consapevoli e strumentali, di imporre slittamenti interpretativi e di senso a pagine salienti del nostro passato. Troppo di frequente si riscontra invece un uso politico della - presunta - verità raggiunta. Ecco il filo rosso che collega i saggi qui raccolti: le verità nascoste sono quelle - indicibili, negate e capovolte - che Mieli indaga con il rigore dello storico e l'acume dell'osservatore vigile e inflessibile. Un'analisi che dall'Italia del Novecento, con le sue più ingombranti e fondamentali figure (Mussolini, De Gasperi, Togliatti), attraversa alcuni temi ancora oggi di grande attualità come l'antisemitismo e il populismo. Fino a...

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