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Enrico Filippini a trent’anni dalla morte

Autore: Massimo Danzi , Marino Fuchs

Un’indagine a tutto campo sul lavoro culturale di Enrico Filippini (Cevio 1932 - Roma 1988), sullo sfondo di anni decisivi (1950-1990) per l’apertura dell’Italia a un orizzonte internazionale. I dodici contributi esplorano gli esordi di Filippini in Ticino; l’incontro a Milano con Antonio Banfi, Enzo Paci e la fenomenologia; il lavoro nell’editoria; la sua importante mediazione tra la cultura mitteleuropea e quella italiana, attraverso la traduzione di Husserl, Benjamin, Binswanger. Meno noti, e qui per la prima volta approfonditi, i rapporti con la Francia, la Spagna e l’America latina. Documenti e testimonianze inedite chiariscono l’attività letteraria di Filippini e il ruolo d’intermediario che ebbe tra l’editoria e la Neoavanguardia, importante per la fondazione del Gruppo 63. Emergono inoltre nuovi elementi sulla produzione giornalistica di Filippini a “la Repubblica”, articoli che, come pochi altri, hanno saputo raccontare la “cultura della crisi” e il “moderno”.

Mai più grassi!

Autore: Prof. Dr. Enrico Filippini

Numero di pagine: 176

Perchè le diete falliscono?perchè non dimagriamo nei punti più odiosi? Il saggio del prof Enrico Filippini endocrinologo a Brescia risponde a queste e ad altre domande offrendovi le innovative e semplici soluzioni per il vostro definitivo dimagrimento

Cosa capita nel mondo

Autore: Edoardo Sanguineti , Enrico Filippini

Le lettere tra Edoardo Sanguineti ed Enrico Filippini testimoniano una collaborazione che incise notevolmente sulla stagione culturale degli anni Sessanta, toccando gli ambiti dell’editoria, della neoavanguardia e del Gruppo 63, della traduzione e della critica militante. Filippini, eccezionale mediatore culturale tra l’Italia e la cultura mitteleuropea, lavorando presso Feltrinelli si impegnò ad aggiornare il panorama letterario italiano attraverso la traduzione della letteratura tedesca del Gruppo 47.

Frammenti di una conversazione interrotta

Autore: Enrico Filippini

Numero di pagine: 420

Da Barthes a Foucault, da Sanguineti a García Márquez, da Laing a Habermas, da Bobbio a Luhmann, da Guttuso a Frisch e Gregotti, le conversazioni di Enrico Filippini indagano su un tema cruciale del periodo che dalla fine degli anni Sessanta si estende fino alle soglie degli anni Novanta, ossia la «fine» o la «crisi» della Modernità. Primo di due volumi dedicati agli scritti di Filippini, questo libro raccoglie un’ampia scelta commentata delle interviste, realizzate prevalentemente per «la Repubblica», con alcuni dei più importanti protagonisti della scena culturale occidentale del secondo Novecento. Attraverso i più vari ambiti, anche disciplinari (dall’arte e la letteratura all’architettura, passando per la psicologia, la filosofia, la politica, ecc.), la ricerca filippiniana trova nell’Altro un momento di verifica che si traduce essenzialmente in una continua interrogazione dei linguaggi. Questa tensione conoscitiva si rispecchia in una scrittura pungente, ironica, irrequieta, che raggiunge vette di autentica intensità letteraria, in cui i confini tra il ritratto dell’Altro e la sagoma dello scrivente paiono dissolversi in un diario filosofico costellato...

Enrico Filippini editore e scrittore. La letteratura sperimentale tra Feltrinelli e il Gruppo 63

Autore: Marino Fuchs

Numero di pagine: 303

Alla fine dell’Illuminismo

Autore: Max Frisch

Il grande scrittore svizzero Max Frisch si racconta in una serie di interviste che coprono l’intero arco della sua vita creativa, dai primi anni Trenta alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso. Ragione e utopia, ideologia e critica, potere e morale, odio e violenza, sfera politica e sfera privata, l’io e gli altri, verità e menzogna, fatti e finzione, morte e suicidio: Frisch si sofferma sui grandi problemi dell’esistenza e sull’odiata-amata Svizzera, alla quale è stato legato da un rapporto molto difficile e controverso. Nel dialogo su questi temi rivive non solo la persona di Max Frisch, ma anche un’intera epoca, con tutte le sue contraddizioni. E con domande che, malgrado i cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni, si sono conservate più che mai attuali.

Eppure non sono un pessimista

Autore: Jürgen Habermas , Filippini Enrico

Numero di pagine: 128

Questo libro raccoglie due conversazioni di Enrico Filippini con Jürgen Habermas pubblicate rispettivamente sull’«Espresso» nel 1979 e su «Repubblica» nel 1986. Non semplici interviste, ma un lungo dialogo interrotto e poi ripreso, narrato con sensibilità letteraria e tessuto di silenzi, provocazioni, immagini. Al centro della discussione ci sono la crisi della Modernità e la dissoluzione della cultura di sinistra, i temi habermasiani della colonizzazione del «mondo della vita» operata dagli apparati di controllo sociale e della necessità di un nuovo «agire comunicativo» che ne ristabilisca lo spazio e la possibilità. Un dialogo, in costante tensione tra la proposta del filosofo tedesco e i dubbi incalzanti di Filippini, che si situa in un passaggio cruciale della recente storia culturale europea e che conserva intatta la sua carica epistemologica di riflessione sul presente.

La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale

Autore: Edmund Husserl

Numero di pagine: 506

Scritta negli anni immediatamente precedenti la Seconda guerra mondiale ma apparsa postuma nel 1954, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale è un’opera decisiva nella storia del pensiero occidentale, nata da un’urgenza profonda di Edmund Husserl: recuperare il senso più autentico della filosofia, in opposizione al rigido obiettivismo delle scienze di meri fatti, astratte dai soggetti, le quali, nelle sue parole, non possono che creare «meri uomini di fatto».Se difettano a queste scienze gli strumenti e le risorse per rispondere ai problemi più importanti dell’uomo – primo fra tutti il problema del senso dell’esistenza –, spetta al pensiero filosofico di guidare l’uomo moderno, ricostruendo la fiducia in una ragione assoluta che dia senso al mondo, alla storia, all’umanità. La scienza non ha sempre fondato la propria verità nell’obiettività che ne domina il metodo a partire dal Positivismo, ma all’alba del Novecento sembra ormai aver messo da parte tutti i problemi di ordine metafisico, e in particolare le questioni ultime e supreme, come quella della ragione, che dovrebbero rappresentarne il cardine.Testo imprescindibile per...

Sentire e scrivere la natura

Autore: Chiara Zamboni

Abbiamo un legame di fiducia con la terra che ci sostiene nella vita quotidiana e ci permette di conoscerla. Possiamo parlare autenticamente della terra solo dall’interno di questa relazione reciproca, sottraendoci al dispositivo soggetto-oggetto. L’intenzione del libro è di dare spazio ad alcune questioni del dibattito ecologico attraverso il ragionamento filosofico che ci aiuta a trovare strade non convenzionali per esprimere il legame con la natura. Sentire ed esprimere la natura: questo è un circolo che coinvolge esperienza, trasformazione soggettiva sessuata, linguaggio storico-politico. Nel sentire gioca il lato inconscio della nostra relazione con il mondo naturale. Un inconscio non rimosso che orienta l’esperienza. Quando vivere il mondo si intensifica nel sentire, allora avvertiamo che la natura, che ci avvolge e avvolgiamo, è eccedente il patto storico linguistico che rinnoviamo parlando. La scommessa filosofica e politica è di trasformare la lingua per dare spazio a tale esperienza. Ingeborg Bachmann, Anna Maria Ortese, María Zambrano, Maurice Merleau-Ponty fanno da guida in questo percorso.

Catalogazione e organizzazione del Fondo Enrico Filippini settori linguistica/letteratura e scienze soziali presso la Biblioteca cantonale di Locarno

Autore: Renata Maggini

Numero di pagine: 60

L'ultimo viaggio

Autore: Enrico Filippini

Numero di pagine: 200

"Come mai Filippini ha scritto così pochi racconti, essendogli la vocazione a narrare altrettanto naturale della vocazione a filosofare?" si chiedeva Alfredo Giuliani recensendo nel 1991 la pubblicazione postuma dell'Ultimo viaggio, il racconto che viene qui finalmente riproposto in una nuova edizione interamente rivista. Una domanda che si sono fatti in molti, a cominciare da quello straordinario racconto d'esordio che fu Settembre, uscito nel '62 sul "Menabò" di Vittorini e Calvino. L'Ultimo viaggio, specie se visto alla luce degli altri testi qui raccolti e nati dal fermento avanguardistico degli anni sessanta, segna la tappa estrema di un percorso di ricerca letteraria, filosofica ed esistenziale condotto nel e attraverso il linguaggio: gli alberi, il lago, le montagne sono le immagini ricorrenti di questi racconti, così come la costante presenza di una figura femminile, muta protagonista di una scrittura votata al dialogo con se stessa. In questo volume sono raccolte per la prima volta tutte le opere letterarie pubblicate da Enrico Filippini. Oltre a L'ultimo viaggio, anche i testi apparsi in rivista negli anni sessanta, ossia i due racconti Settembre e In negativo...

Enzo Paci

Autore: Carlo Sini

Numero di pagine: 144

Come si definisce l’eredità nel campo del pensiero e della filosofia? Qual è il lascito ideale di uno dei più importanti filosofi italiani del secolo scorso come Enzo Paci? Il rapporto tra maestro e allievo rivive nel ricordo dell’erede Carlo Sini, per il quale Enzo Paci (1911-1976) è stato uno dei più significativi e originali filosofi italiani della seconda metà del Novecento. Allievo di Antonio Banfi, ha insegnato nelle Università di Pavia e di Milano. Già nei primi anni quaranta si segnalò, con Luigi Pareyson e Nicola Abbagnano, come protagonista dell’esistenzialismo italiano. Seguì la fase del “relazionismo” con la fondazione della rivista “aut aut” nella quale la filosofia dialogava a tutto campo con l’arte, la letteratura, l’architettura, la scienza, l’economia. Fu allora che Paci ripropose la fenomenologia husserliana come filosofia guida del nostro tempo, coniugandola negli anni sessanta con il marxismo umanistico, in collaborazione con Jean-Paul Sartre e Maurice Merleau-Ponty. In questa fase, culminata con la pubblicazione del capolavoro di Paci (Funzione delle scienze e significato dell’uomo, del 1963), si colloca la collaborazione di...

La fenomenologia in Italia

Autore: Federica Buongiorno , Vincenzo Costa , Roberta Lanfredini

Il volume ricostruisce le vicende della ricezione e rielaborazione della fenomenologia husserliana in Italia a partire dai primi studi di Antonio Banfi negli anni Venti del secolo scorso, passando per l’interpretazione di Enzo Paci e dalla sua scuola negli anni Sessanta, per arrivare sino ad oggi – al perdurare e complicarsi di un interesse fenomenologico che, nelle sue varie evoluzioni e trasformazioni, appare più che mai vivo e produttivo nel nostro Paese. Chiamando a scrivere, sui loro maestri, gli allievi e gli studiosi più vicini ai vari esponenti delle diverse scuole e tradizioni fenomenologiche italiane, i curatori hanno voluto offrire non soltanto una ricostruzione storica e una valutazione teoretica, ma un vero e proprio esercizio fenomenologico, in cui gli odierni studiosi riflettono sugli “antichi” studiosi di fenomenologia, delineando – in questo duplice passaggio interpretativo – una lettura tanto più ricca e critica del pensiero husserliano, quanto più nutrita dei risultati sedimentati nella plurivoca e mai (del tutto) interrottasi tradizione fenomenologica italiana.

Il codice gestuale nella Commedia

Autore: Mario Cimini

Punto centrale di questa raccolta di studi è l’indagine sulla comunicazione non verbale, ossia sul codice gestuale e prossemico nella Commedia. Si tratta di un tema solo marginalmente toccato dalla critica, che tuttavia può fornire utili indicazioni per illuminare sotto una luce nuova aspetti non trascurabili della poesia di Dante, senza dimenticarne i valori estetico-culturali e il senso della sua attualità. L’analisi si avvale di una metodologia fondamentalmente semiotica, ma che contamina liberamente categorie ermeneutiche a sfondo psicologico, antropologico e linguistico. Cimini inoltre fornisce un’interessante lettura dell’XI canto del Paradiso e propone alcuni interventi che insistono sulla ricezione della Commedia nella cultura italiana ed europea dell’Ottocento. In particolare si sofferma sulla cosiddetta interpretazione esoterica del poema, con un’attenzione precipua alle teorie del suo maggiore sostenitore, Gabriele Rossetti.

Enrico Filippini a trent'anni dalla morte. Scrittura, giornalismo, politica culturale nell'Italia del secondo Novecento

Autore: M. Danzi , M. Fuchs

Numero di pagine: 252

Pubblici esami degli alunni delle Scuole Pie Fiorentine al termine dell'anno scolastico 1864-65

Autore: Scuole Pie

Numero di pagine: 35

Miss Rosselli

Autore: Renzo Paris

Numero di pagine: 240

Amelia Rosselli nasce il 28 marzo del 1930 a Parigi, figlia di Marion Cave, un’attivista del partito laburista britannico, e di Carlo Rosselli, esule antifascista (fondatore di Giustizia e Libertà) e teorico del Socialismo Liberale. Nel 1940, ancora bambina, è costretta a fuggire dalla Francia in seguito all’assassinio, compiuto dalle cagoulards (le milizie fasciste), del padre e dello zio Nello, voluto da Benito Mussolini e da Galeazzo Ciano. Il duplice omicidio la traumatizza e la sconvolge dal punto di vista psicologico: da quel momento Amelia Rosselli comincia a soffrire di ossessioni persecutorie, convinta di essere seguita dai servizi segreti con lo scopo di ucciderla. Esule con i suoi familiari, si trasferisce in un primo momento in Svizzera, per poi spostarsi negli Stati Uniti. Si cimenta in studi di carattere musicale, filosofico e letterario; nel 1946 torna in Italia. Negli anni ’60 si iscrive al PCI e le sue poesie, che iniziano a uscire sulle riviste, attirano l’attenzione di Zanzotto, Raboni e Pasolini. Sarà quest’ultimo a presentarla ufficialmente al mondo letterario con una introduzione alle prime poesie. La morte della madre e altre drammatiche vicende ...

e177**| Bibliography. Works by Aby Warburg and secondary Literature

Autore: Lucrezia Not

Numero di pagine: 201

Gertrud Bing erede di Warburg, a cura di Monica Centanni e Daniela Sacco. Editoriale a cura di Monica Centanni e Daniela Sacco. Gertrud Bing, Notes on the Warburg Library. Gertrud Bing, Il Warburg Institute e gli studi umanistici, a cura di Elisa Del Prete. Gertrud Bing-Eugenio Garin, Epistolario 1949-1963, a cura di Vittoria Magnoler. Gertrud Bing 1892-1964. In memoriam, edited by Ernst Gombrich. Donald Gordon, In memoriam Gertrud Bing, a cura di Chiara Velicogna. Kurt W. Forster, The Unforgettable Gertrud Bing. Gertrud Bing. Bibliografia delle opere e della letteratura critica (con una Nota biografica), a cura di Monica Centanni e Elisa Del Prete Un giunto energetico per la Scienza della cultura. Presentazione di: Kurt W. Forster, Il metodo di Aby Warburg. L’antico dei gesti, il futuro della memoria, traduzione di Giulia Bordignon. Bärbel Hedinger, Michael Diers, Presentazione di: Mary Warburg, geb. Hertz. Ein kurzes Porträt der vergessenen Künstlerin. Bibliography. Works by Aby Warburg and secondary Literature, edited by Lucrezia Not, updated November 2020.

Saggio sul programma scientifico di Marx

Autore: Salvatore Veca

Numero di pagine: 160

La nuova edizione di un'opera apparsa per la prima volta nel 1977, per riscoprire Marx quale scienziato sociale e riabilitarlo dall'oblio in cui è caduto in Italia.

Satura

Autore: Serena Vandi

Numero di pagine: 328

Satura è il primo studio comparativo su Dante e Gadda. Il libro propone una nuova categoria interpretativa che collega le opere dei due autori, innovando la “linea plurilinguistica” Dante-Gadda tracciata da Gianfranco Contini. Adottando il nome originario della “satira” come guida comparativa, l’autrice estende oltre il genere satirico due suoi aspetti chiave – varietà di forma e contenuto e missione di svelamento della verità – per riconoscerli, nella loro connessione, come strutture fondamentali delle opere di Dante e Gadda. Un’analisi retorico-stilistica comparata dei loro testi, unita all’osservazione delle loro riflessioni di poetica, dimostra come i due autori abbiano in comune non solo una tendenza alla varietà, non solo linguistica e stilistica, ma anche un’idea di letteratura quale missione eticognoseologica di rivelazione della verità. Precisamente, Dante e Gadda condividono lo speciale nesso “varietà per verità”, che viene chiamato “satura”.

Adulti con riserva

Autore: Edmondo Berselli

Numero di pagine: 196

C'è stata un'epoca meravigliosa, fra la metà degli anni Cinquanta e il Sessantotto, in cui è sembrato che la società italiana riuscisse a diventare felicemente moderna...

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