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Una Costituzione amica

Autore: Elvio Fassone

Numero di pagine: 434

L'Italia repubblicana sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia. In questa situazione solo l'unità del paese e un forte senso di solidarietà sociale possono offrire speranza di un futuro accettabile per tutti. A infondere questa convinzione è la Costituzione, il patto su cui è fondata la nostra repubblica. Tuttavia in questi decenni la Costituzione non ha avuto vita facile. Nata in una stagione di generosi entusiasmi e alimentata dalla volontà di rompere con il passato, all'inizio apparve a molti una testa di ponte lanciata verso l'utopia: dunque per molti aspetti cruciali la sua attuazione fu assai lenta. Negli ultimi trent'anni è stata invece costantemente sotto attacco, per vari motivi: l'ansia di governabilità, le spinte federaliste o addirittura secessioniste, infine le ansie del «cittadino globale» e la debolezza degli stati di fronte a entità sovranazionali, quali la globalizzazione, la pressione della finanza e dei mercati, e la stessa Unione europea. Con competenza, lucidità e passione civile, Elvio Fassone ci trasmette il senso profondo della carta che fa di noi dei cittadini, e che per questo è definita «amica». Ne evidenzia la...

Fine pena: ora

Autore: Elvio Fassone

Numero di pagine: 224

Una corrispondenza durata ventisei anni tra un ergastolano e il suo giudice. Non è un romanzo di invenzione, né un saggio sulle carceri, non enuncia teorie, ma si chiede come conciliare la domanda di sicurezza sociale e la detenzione a vita con il dettato costituzionale del valore riabilitativo della pena, senza dimenticare l’attenzione al percorso umano di qualsiasi condannato. Una storia vera, un’opera che scuote e commuove.

Piccola grammatica della grande crisi

Autore: Elvio Fassone

Numero di pagine: 80

Perché?Nulla di scientifico, nulla di impegnativo, in queste poche pagine. Solo il tentativo di rispondere con semplicità alle domande dei semplici: «Ma come è potuto capitare?». All’altra domanda: «E adesso che cosa fare?» la risposta è incerta, ma...

Africo

Autore: Corrado Stajano

Numero di pagine: 190

Africo è il nome di un paese montano che una alluvione, nel 1951, travolse in una frana di terra e di pietre e rese inabitabile. In questo libro di Corrado Stajano si racconta la storia di una comunità di contadini e di pastori che un diluvio sradicò e costrinse a migrare in un nuovo Africo, sorto dal nulla in riva al mare. Un evento quasi impercettibile, tra i mille che la cronaca italiana accumula sospesi tra catastrofi bibliche e tecnologie ad alto rischio, smottamenti, terrore organizzato, degradazione sociale, malgoverno. Ma con questa particolarità: che nella sua «dinamica», come direbbe il verbale di un brigadiere, la vicenda di Africo illumina di una luce improvvisa i segreti di una cultura e di un modo di vita, i rapporti tra sudditi e potenti, tra società locale e governo centrale, e l'inganno e la sopraffazione che stanno alla base di un patto sociale coatto; e insieme, nonostante tutto, la speranza e la volontà di opposizione e di lotta di gruppi e di singoli il cui coraggio solitario sollecita qualcosa di più della nostra ammirazione. Questo libro – storia politica, narrazione, testimonianza, documento, inchiesta – non è soltanto il racconto corale di un ...

Il silenzio e lo spazio

Autore: Antonio Piva

Il testo affronta alcuni temi legati al silenzio in rapporto allo spazio architettonico, temi e problemi che riguardano la complessità a volte ambigua che ogni epoca, con la propria cultura, tenta di risolvere in modo provvisorio. Luoghi di detenzione, cimiteri, ospedali, lager, sono luoghi poetici che sottolineano le infinite valenze del silenzio che diventa spazio: spazio del pensiero.

LA SICILIA PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 766

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Dialogo e modelli di mediazione

Autore: ALESSANDRA PERA (a cura di)

Un dibattito interdisciplinare, a più voci, mostra la possibilità di diversi approcci, indicando però un comune denominatore tra i vari tipi di mediazione possibile, che qui, tutti insieme, sono resi e declinati attraverso l’endiadi “dialogo e modelli di mediazione”. In questo volume, gli Autori cercano di individuare i diversi piani in cui l’endiadi “dialogo-mediazione” rileva, ovvero ad un livello che attiene al dialogo tra privati (micro-dialogo) cioè tra parti e mediatore e ad un livello istituzionale e di sistema (macro-dialogo), che caratterizza i rapporti tra attori istituzionali della mediazione, cioè il livello in cui il dialogo sulla mediazione attiene a scelte di policy, di rapporti tra sistema giustizia e cittadino, tra giudici, avvocati, mediatori ed altri stakeholders qualificati, ordinamenti giuridici statali e minoranze culturali (minority legal orders) all’interno dei singoli Stati.

Galere d'Italia

Autore: Antigone Onlus

Numero di pagine: 128

Più di cinquanta osservatori sul campo, oltre 150 istituti di pena visitati: sono alcuni dei numeri di questo rapporto sulle condizioni detentive in Italia. Cui si aggiungono storie, vicende, dati e immagini di una realtà penitenziaria che, nonostante i proclami e i progetti di riforma, resta impenetrabile e complessa. Ci si chiede se si è usciti dall’emergenza del sovraffollamento delle carceri, si indaga sull’idea – ancora ben radicata nel pensiero collettivo – che una società sicura sia una società con più carcere. Focus del lavoro sono la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, la sorveglianza dinamica, lo stigma che resta dopo il periodo di restrizione della libertà personale, il rapporto tra i detenuti e i loro cari, i casi di violenza e di rivolta dietro le sbarre su cui non si accendono i riflettori e la detenzione di chi è ancora presunto innocente. “È necessario vedere cosa accade in una qualsiasi delle carceri italiane – le eccezioni sono pochissime – dove i detenuti non hanno spazio vitale, non hanno acqua calda, non lavorano, non hanno prospettive e sono in balìa delle organizzazioni criminali, che tendono a strutturarsi ovunque, e tra ...

La stanza numero 30

Autore: Ilda Boccassini

Arrivata nel 1979 alla procura di Milano, Ilda Boccassini capisce subito che la vita non sarà facile. Raccogliendo il palese malumore dell’allora procuratore, il “Corriere della Sera” commenta il giorno stesso che “il lavoro inquirente poco si adatta alle donne: maternità e preoccupazioni famigliari male si conciliano con un lavoro duro, stressante e anche pericoloso”. Inizia così per “Ilda la rossa” un corpo a corpo dentro e fuori la procura, che durerà fino al giorno della pensione, nel dicembre 2019. Il lavoro è duro, certo, ma entusiasmante già dal primo periodo, a partire dai successi ottenuti insieme a Giovanni Falcone nell’indagine “Duomo connection”, che svela la presenza di Cosa nostra a Milano. Fino al giorno in cui tutto finisce e tutto comincia: il 23 maggio 1992, lo squarcio sull’autostrada, la strage di Capaci. Si parte allora per la Sicilia, bisogna indagare su quelle morti, sconsigliata da tutti, perseguitata dal senso di colpa per i figli lasciati a Milano. Ma è necessario capire, dare giustizia. Il ritorno in procura, nella stessa stanza numero 30, è già Seconda repubblica e sarà segnato dai processi Imi-Sir, Lodo Mondadori,...

Il processo al processo

Autore: Caferra Vito Marino

Numero di pagine: 204

Giusto processo e responsabilità dei magistrati nello squilibrio dei poteri e tutela “multilivello” dei diritti fondamentali.

Il Signore è veramente risorto

Autore: Giorgio Bouchard

Numero di pagine: 160

Il libro ripercorre l’idea dell’immortalità che si sviluppa nel mondo greco, rivisita l’attesa messianica che nasce nel mondo ebraico, affronta poi il tema della risurrezione nel Nuovo Testamento, con particolare attenzione ai racconti evangelici...

Buone regole per la casta

Autore: Luciano Violante , Pierluigi Mantini

Numero di pagine: 176

Dalla "Casta" alla "Deriva", dal "lodo Alfano" a Piazza Navona, dall'antipolitica alle proposte per la buona politica. Il libro ripercorre i principali fenomeni di critica della politica, dalla letteratura di genere al "grillismo", soffermandosi in corso d'opera su luci e ombre. Ma la tesi di fondo è che l'etica pubblica, fondata sulla laicità inclusiva dei valori religiosi, sia essenziale per il buon funzionamento della politica e la credibilità delle istituzioni e che il corretto equilibrio tra i poteri sia necessario per superare "l'anomalia italiana". Vengono perciò presentate analisi ricostruttive e proposte innovative su alcuni nodi essenziali quali le garanzie dei parlamentari, l'insindacabilità, il conflitto di interessi, la disciplina dei partiti politici e del finanziamento pubblico, che costituiscono il cuore della democrazia parlamentare. Le "regole per la casta", appunto, quelle fatte dalla politica per se stessa, prima sfida affinché il potere democratico non produca ingiustificati ed odiosi privilegi e non alimenti l'antipolitica. Un libro denso di dati, materiali, proposte specifiche, un banco di riflessione necessario per il recupero di valore della...

La Giustizia e i suoi nemici

Autore: Caferra Vito Marino

Numero di pagine: 302

In Italia non è fuori luogo parlare di nemici della Giustizia, annoverando tra questi anche i “falsi amici” che pure, nelle sedi più diverse, si dichiarano fautori della legalità e del giusto processo. Tra i nemici dichiarati si collocano le forze della criminalità organizzata, che contendono allo Stato il controllo del territorio in vaste zone del Paese, dove non è improprio parlare di una vera e propria guerra con le sue vittime e i suoi eroi. Quanto ai falsi amici della Giustizia, è facile incontrarli tra i c.d. signori del diritto.

Giustizia e carceri secondo papa Francesco

Autore: Patrizio Gonnella , Marco Ruotolo

Numero di pagine: 190

Un discorso potente e radicale quello di papa Francesco sulla giustizia e sulle carceri. Indignata è la sua critica alla giustizia, definita selettiva, populista con tendenze razziste. Il carcere viene definito luogo di produzione di dolore. La tortura è un plus di sofferenza, l'ergastolo una pena di morte nascosta. Papa Francesco non si accontenta di offrire una prospettiva di salvezza, come spesso la Chiesa si è limitata a fare. Non si affida alla retorica della rieducazione del reo. Il suo è un manifesto contro le derive securitarie degli ultimi decenni e contro un diritto penale che tratta le persone come nemici. La giustizia per papa Francesco deve essere sempre una giustizia "pro homine". In questo volume i curatori e altri ventuno autori, tra loro molto diversi per storia e professione, commentano le parole del Pontefice.

Processi di selezione del crimine. Procure della Repubblica e organizzazione giudiziaria

Autore: Claudio Sarzotti

Numero di pagine: 370

Dei relitti e delle pene

Autore: Stefano Natoli

Numero di pagine: 188

Prefazione di Giuliano Pisapia Oggi di carcere si parla poco e male, spesso a sproposito. Non tanto per raccontarne le condizioni effettive, quanto per far leva sulle paure (anche legittime) di quella parte dell’opinione pubblica malata di agnosìa e incline a un populismo giustizialista che in nome della sicurezza chiede che i cattivi vengano presi e “buttati in galera”. Galera che ci costa ogni anno tre miliardi di euro e produce solo in minima parte il risultato che le assegna la Costituzione: «reinserire, a fine pena, i detenuti nella comunità ». Attualmente nelle carceri ne sono stipati oltre 61mila (al febbraio 2020), 15mila in più rispetto alla capienza effettiva: un sovraffollamento disumano e indegno di un Paese civile. Una buona parte potrebbe beneficiare di misure alternative alla detenzione, che trovano però ancora scarsa applicazione. La causa del problema è a monte dell'esecuzione penale, in un sistema giudiziario carcero-centrico che va smontato pezzo a pezzo e rimontato con strumenti innovativi come la giustizia riparativa.

Doppia pena

Autore: AA. VV.

Nel dibattito pubblico la parola carcere rimanda all’assioma pena uguale carcere. Ma poco si conosce della concreta vita dei detenuti. Ancora meno delle detenute, un doppio silenzio che corrisponde a una doppia pena: il carcere per le donne è più duro, implica peggiori condizioni anche di trattamento; secondo gli stereotipi, la donna criminale tradisce femminilità e vocazione materna; in assenza delle donne rischiano di disfarsi le reti familiari. I testi che compongono questo libro sono l’opera di autrici che in forma e titolo diverso hanno sperimentato, nei fatti, il carcere e le sue problematiche: testimoni attive che hanno raccolto sul campo materiale per le proprie riflessioni. Il filo rosso dei loro interventi è la parola responsabilità, è lo sguardo rivolto alla soggettività delle donne, alla loro forza e resilienza, alle strategie di tenuta, alla riaffermazione dei propri diritti. La società che offre opportunità a chi ha condannato si dà un’opportunità di diventare migliore.

Le edizioni Laterza

Autore: Michele Sampaolo , Editori Laterza

Numero di pagine: 1524

Il 10 maggio 1901 Giovanni Laterza diffondeva una circolare nella quale annunciava l'esordio della casa editrice Laterza con i volumi della "Piccola biblioteca di cultura moderna" e il cantiere della "Biblioteca di Cultura Moderna". Ai primi, incerti, passi di un'iniziativa con forte matrice locale seguì l'incontro con Croce e il decollo di una sigla che da allora ha acquisito un solido posto nell'editoria italiana ed europea. Nel 2001 è stata realizzata la prima edizione di questo Catalogo storico, per celebrare il centenario della casa editrice ma anche per onorare la memoria di chi l'ha guidata, trasformata, rilanciata, dal secondo dopoguerra alle soglie del Duemila: Vito Laterza, scomparso nel maggio di quell'anno. Questa edizione del Catalogo, aggiornata al 31 dicembre 2020, viene pubblicata vent'anni dopo per testimoniare come l'impegno di Vito Laterza, al pari di quello del fondatore Giovanni Laterza, è stato portato avanti. Con problemi, soluzioni e iniziative nuovi, ma sempre con l'obiettivo di selezionare, dare forma, diffondere contenuti culturali di qualità. Nel Catalogo storico sono contenuti tutti i titoli pubblicati in centoventi anni dalle Edizioni Laterza....

Studium - Carcere e Cultura

Autore: Daniele Bardelli , Fabio Pierangeli , Claudia Villa , Antonio Scornajenghi , Nicolò Lipari , Gero Grassi

Numero di pagine: 160

Ogni ipotesi legislativa in funzione di una società più giusta deve riflettere, per poter intervenire efficacemente in un’opera di riforma, sulle istituzioni detentive e sul sistema penitenziario nel suo complesso. Con una attenzione costante agli uomini e alle donne che vi operano, dalle persone detenute agli agenti della polizia penitenziaria, al direttivo, agli educatori e ai volontari. Questa sezione monografica vuole porre all’attenzione l’esperienza di studio e di attività culturale di alcuni docenti e tutor dell’Università di Roma Tor Vergata che tende a rendere protagonista della propria rieducazione il condannato, che deve riappropriarsi in maniera consapevole dei valori di legalità attraverso una progressiva responsabilizzazione. Un’ipotesi che si scontra con diffidenze, inciampi burocratici, sovraffollamento da una parte, mancanza di personale specializzato dall’altra che grippano i meccanismi di un girone che quotidianamente rischia di trasformarsi, o rimanere, quell’inferno dove il crimine (e la recidiva, ovvero la reiterazione dei crimini dopo un periodo di detenzione) prospera e si alimenta.

M'imbuco a Sambuco!

Autore: Massimo Bosso , Gabriele Maestri

Numero di pagine: 190

Il Piemonte è la regione più ricca di comuni con meno di mille abitanti: dopo la riforma del 1993, in questi enti non servono firme per presentare liste alle elezioni amministrative. Vari soggetti hanno sfruttato l'opportunità: alcuni partiti – soprattutto di destra – hanno cercato a lungo di radicarsi presentando candidature qua e là, a volte con poca logica; in terra piemontese, poi, personaggi in cerca di visibilità si sono specializzati nel partecipare con costanza alle elezioni nei comuni minori. A volte si è esagerato: nel 2000 a Vistrorio si contarono sette aspiranti sindaci (per 436 aventi diritto al voto) e altrettanti furono nel 2005 a Isolabella e nel 2011 a Castelletto Cervo (rispettivamente 339 e 727 elettori); nel 2007 a Sambuco le uniche due liste erano del tutto estranee al comune. Altre volte si è presentata una seconda lista "di comodo" per non doversi preoccupare di quante persone avrebbero deciso di non recarsi al seggio. Il libro di Massimo Bosso e Gabriele Maestri accompagna il lettore in un viaggio alla scoperta di uno degli angoli più interessanti della microItalia che vota, ricco di contraddizioni, controversie, soluzioni discutibili e colpi di ...

ANNO 2019 MAFIOSITA' PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.

MASSONERIOPOLI

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

MAFIOPOLI SECONDA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 475

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

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