Vivaverdi
Autore: Eduardo Rescigno
Numero di pagine: 1100“Eduardo Rescigno è pioniere e maestro della divulgazione musicale.” – il Giornale
“Eduardo Rescigno è pioniere e maestro della divulgazione musicale.” – il Giornale
Sebbene il nome di Arturo Rossato (Vicenza, 1882 – Milano, 1942) sia stato quasi del tutto rimosso dalla memoria culturale collettiva, appare incontestabile, analizzando la sua vasta produzione nonché le sue vicende biografiche, il ruolo di primissimo piano da lui assunto nel panorama drammatico musicale e teatrale italiano. Autore fecondo e poliedrico, egli ebbe nello stile, del tutto personale, uno dei punti di forza: la sua penna, sempre ficcante, diede il meglio in quella acutissima capacità descrittiva di situazioni e caratteri tipica della scrittura del teatro dialettale otto-novecentesco: lo si riscontra, oltre che nelle commedie, anche negli articoli giornalistici e nella produzione memorialistica, di cui qui si presenta un saggio di assoluto interesse. Si tratta del “romanzo musicale” Basso ostinato, una sorta di carrellata di ricordi relativi a musicisti, librettisti, poeti ed editori che Rossato conobbe e con cui ebbe a che fare nel corso della sua lunga attività lavorativa: da Mascagni a Puccini, da Alfano a Franchetti a Zandonai a Tito II Ricordi a Casella e a Malipiero, passando per i meno noti Lattuada, Giachetti, Schinelli, Robbiani, Catalano. Un testo...
"Farfui" di Luciano von Ingenheim. Pubblicato da Good Press. Good Press pubblica un grande numero di titoli, di ogni tipo e genere letterario. Dai classici della letteratura, alla saggistica, fino a libri più di nicchia o capolavori dimenticati (o ancora da scoprire) della letteratura mondiale. Vi proponiamo libri per tutti e per tutti i gusti. Ogni edizione di Good Press è adattata e formattata per migliorarne la fruibilità, facilitando la leggibilità su ogni tipo di dispositivo. Il nostro obiettivo è produrre eBook che siano facili da usare e accessibili a tutti in un formato digitale di alta qualità.
«Non ci girerò attorno: io ho iniziato a suonare rock con l’idea di rimorchiare. Infatti si cuccava tantissimo. Era come stare in paradiso: attorno a me c’erano soltanto ormoni femminili. Non pensate che abbia combinato chissà che. Parlavamo e basta. Del resto non c’è nulla di più bello che far nascere rapporti. Pensate all’India, dove i religiosi hanno accesso a tutte le caste. Fatte le debite proporzioni, per un musicista più o meno è lo stesso: lui riesce a dialogare anche con persone che all’apparenza potrebbero sembrare ostili. L’elemento aggregante è la passione per la musica». L’autobiografia fuori dagli schemi del celebre braccio destro di Lorenzo Jovanotti, scritta insieme a uno dei più autorevoli giornalisti musicali italiani. Oltre al ‘dietro le quinte’ dello spettacolo, Saturnino racconta le sue incursioni nel mondo della moda, del cinema, dell’arte e dello sport. Protagonisti sono i tanti personaggi che il ‘sensational bassist’ ha incontrato nel corso della sua carriera: Sting, Lou Reed, Franco Battiato, Luciano Pavarotti, Pino Daniele, Valentino Rossi, Ligabue, Eros Ramazzotti, Gabriele Muccino, Renzo Rosso, Davide Oldani, Claudio...
Il rock progressivo italiano ha vissuto anni di intenso splendore, soprattutto lungo gli anni Settanta del secolo scorso. Molti i gruppi che ne hanno decretato l’altissimo livello espressivo: PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Le Orme, Area e altri. In genere gli osservatori e gli storici concordano nel sancirne la fine nel 1980, anno fatidico in cui tutte le spinte di quella meravigliosa stagione sembrerebbero essersi definitivamente sopite. Massimo «Max» Salari, invece, prova a dimostrare che il prog italiano è vivo e vegeto, e lo fa con questo sontuoso studio in cui traccia un percorso che parte proprio dalla fine degli anni Settanta per giungere ai nostri giorni, in una narrazione unica nel panorama musicale italiano. Un terzo ricostruzione storica, un terzo interviste ai protagonisti di una scena tutta da scoprire, un terzo dizionario enciclopedico: miscelando gli ingredienti, il risultato è un volume straordinario per dimensioni e contenuti, nel quale l’appassionato e il neofita potranno rinvenire notizie inedite, discografie dettagliate, descrizioni stilistiche. Un libro da leggere, consultare e ascoltare, che si candida a diventare il punto di riferimento per ogni...
Quindici opere, venti interviste: venti conversazioni con alcuni dei più grandi interpreti dell’Opera contemporanea – direttori d’orchestra, registi, cantanti – che si sono confrontati con il Maestro di Busseto. Leonetta Bentivoglio, critico teatrale e musicale di «Repubblica», ha chiesto ad ognuno di raccontare la propria opera verdiana di elezione, quella che lo ha coinvolto di più, professionalmente e affettivamente, che lo ha portato più lontano. «Musicista indispensabile, Giuseppe Verdi sospinge e modella i talenti che si applicano al suo genio» scrive l’autrice, e per ciascuno di questi artisti, così diversi tra loro nell’attitudine e nei percorsi, Verdi si dimostra un potente catalizzatore di memorie e di pensieri, un banco di prova che coinvolge in profondità la propria visione del teatro, della musica, del canto. Il mio Verdi è così una perfetta introduzione ai maggiori melodrammi del compositore – ogni intervista è accompagnata da una nota e ne illustra i temi, lo stile e lo svolgimento – ma anche un occasione di dibattito sulla sua attualità, sulla diffusione della sua musica, sulle più recenti innovazioni nella messa in scena. E infine una ...