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Un'altra parte del mondo

Autore: Massimo Cirri

Numero di pagine: 352

Questa è la storia di Aldo, figlio di Palmiro Togliatti, il Migliore. Una storia di solitudine, timidezza e gentile follia. La storia di un uomo che non ha lasciato memoria in un mondo pieno di memoria. Lo chiamano Aldino, anche quando è un uomo adulto. Dal 1926 al 1944 ha vissuto in Russia e ha frequentato la scuola di Ivanovo (destinata ai figli dei dirigenti di tutti i partiti comunisti del mondo). Dopo i funerali del padre, Aldo scompare. Sappiamo che ha già avuto problemi di salute mentale, che vive con la madre, a Torino. Immaginiamo una stretta vicinanza tra lui e la madre, Rita Montagnana, come in tante vicende di vite che non riescono a distendersi e si aggrovigliano intorno a un genitore. Una volta lo trovano a Civitavecchia, sul molo. Sembra un barbone, vuole salire su una nave, partire. Più tardi succede ancora, a Le Havre. Aldo sembra spiare, in fondo all’orizzonte, un’altra parte del mondo. Per la seconda volta viene riportato a casa. Più tardi lo ritroviamo in una casa di cura privata, villa Igea, a Modena, dove resta per 31 anni, fino alla morte nel 2011 a 86 anni. In clinica, per via di quel cognome pesante, è menzionato solo come “il signor Aldo”....

Il ragazzo del bar Roberto

Autore: Michele Dell’Aiera

Numero di pagine: 204

È possibile attraverso il romanzo autobiografico raccontare uno spaccato della storia del Belpaese? L’autore ripercorre la propria vita dal momento della sua nascita fino ai giorni nostri con un procedere narrativo introspettivo. Sono gli anni del dopoguerra, quelli della sua infanzia, gli anni delle lotte contadine per la riforma agraria e lo spezzamento dei latifondi. Suo padre era un contadino del Sud che per sfuggire alla durezza della vita grama della sua condizione e per non condannare la famiglia alla povertà, come molte famiglie siciliane, lascia la casa natìa per andare a vivere nel Nord Italia. L’inizio è duro per tutta la famiglia che si ritrova piombata in una realtà che li condanna e non li accetta e li appella “napoli e terrun”. Ma la forza e l’orgoglio del padre e la fierezza della madre, aiutano la famiglia nel corso degli anni a ritrovare un proprio spazio nella nuova realtà emancipata. Il protagonista sin da piccolo, e avendo come maestro suo padre, non accetta i soprusi e sin dalla giovinezza lotta per inseguire i propri ideali e la giustizia. Questa sua indole lo porta a scrivere anche a personalità che hanno operato nella classe dirigente e...

La sinistra sociale. Storia, testimonianze, ereditità

Autore: Giorgio Merlo

Numero di pagine: 241

La rilettura della storia politica e culturale della sinistra sociale democristiana non è un'operazione nostalgica o datata. Soprattutto se la si affronta dall'angolatura del suo progetto politico, della sua rappresentanza sociale e della qualità della sua classe dirigente, nazionale e locale. E in questa pubblicazione, curata da Giorgio Merlo e Gianfranco Morgando, emerge come la sinistra sociale della De, in particolare quella di Forze Nuove e del suo leader storico Carlo Donat-Cattin, ha svolto un ruolo politico decisivo non solo nel partito di riferimento, ma nel tessuto vivo della società civile e nella stessa area cattolica italiana. Un ruolo riconosciuto in questo libro da molti protagonisti dell'epoca e che non provengono solo dalla sinistra della Dc ma anche, e soprattutto, dalla sinistra ex socialista ed ex comunista. Ne emerge, quindi, un quadro di particolare interesse che può essere utile anche per la politica contemporanea così dominata dalla personalizzazione dei leader e da un progressivo inaridimento dei partiti e delle rispettive classi dirigenti. Ma, ed è quel che più conta, emerge anche la necessità di rileggere oggi un patrimonio culturale, quello del...

Tipi sinistri

Autore: Giampaolo Pansa

Numero di pagine: 395

Esiste ancora la sinistra in Italia? Sembra di sì, ed è difficile dire se sia un bene o un male. Dopo avere a lungo osservato e raccontato la politica italiana nel corso della sua carriera giornalistica, in Tipi sinistri Giampaolo Pansa traccia un ritratto ironico e sferzante dei capi e capetti che hanno causato la rovina della sinistra italiana, e colloca i big rossi in una sequenza di gironi infernali che spiega molte delle loro disgrazie: tra Sconfitti e Invincibili, Bolliti e Rinati, Superstiti e Isterici, Pansa costruisce un racconto documentato e divertente della lunga serie di vizi, progetti falliti, pregiudizi e vendette che hannocondotto il progressismo italiano a una crisi senza precedenti. E grazie alla sua analisi beffarda e irrispettosa, non solo smaschera l'inettitudine delle "eccellenze" rosse e rossicce, ma ci offre anche un'illuminante via di fuga per liberarci dalle disgrazie del sinistrismo italico.

Dalla parte degli ultimi

Autore: Autori vari

Numero di pagine: 204

Lia Varesio: una piccola gracile donna dalla volontà di ferro che, con i volontari dell’associazione Bartolomeo & C. di cui è stata promotrice, si è prodigata, a Torino, per gli “ultimi”, barboni, prostitute, tossicodipendenti, ex carcerati. Diego Novelli, il sindaco che la volle responsabile dell’Ufficio che doveva occuparsi in Comune dei senza fissa dimora, così la ricorda nell’Introduzione: «Tutto questo a Torino è stato possibile grazie all’“Angelo dei barboni”, una categoria di persone a cui Lia ha dedicato la vita».

Qualcuno era comunista

Autore: Luca Telese

Numero di pagine: 756

Vent'anni dopo, il racconto della fine del Pci: tra nostalgia e ricordo le vicende note e meno note dell'ultima grande storia comunista italiana.

Aspettando il Sessantotto

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 424

Nei contributi qui presentati, vengono analizzati alcuni momenti e figure della vita e del dibattito politico in Italia, nel dodicennio che precede l’esplosione del 1968. Sono evidenziati – nella continuità delle diverse culture politiche – gli elementi di discontinuità, le incrinature, i dissensi, le eterodossie, le polemiche: tutto ciò che in qualche modo, può essere considerato un dato “preparatorio” del sommovimento di fine decennio.

Togliatti

Autore: Giorgio Bocca

Numero di pagine: 656

La vita e il mondo del “Migliore”, il leader comunista italiano. Il racconto vivo e provocatorio di un grande cronista senza timori reverenziali. “Un libro che fece epoca.” Luciano Canfora

Carlo Donat-Cattin

Autore: Giorgio Aimetti

Numero di pagine: 540

Democristiano atipico la cui vita, drammatica ed esaltante è ricca di episodi curiosi e paradossali. Carlo Donat-Cattin è stato il leader Dc che ha anticipato l’impeto e la schiettezza di un modo nuovo di fare politica, scalzando riti avvolti da veli curiali e dalla retorica di un progressismo di maniera. Un uomo politico, un cristiano scomodo, descritto attraverso i suoi discorsi e i suoi scritti, le parole degli amici e degli avversari dentro e fuori della Dc. Protagonista politico nei mesi dell’autunno caldo che portano all’approvazione dello Statuto dei Lavoratori, persona di grande concretezza (uno dei migliori ministri della storia repubblicana), dall’intuito acuto, dalla visione ricca di presagi, descrive prima di altri il declino di un’Italia ferita dalla caduta dei suoi valori fondanti. Lottando fino all’ultimo per una libertà incarnata nei diritti dei subalterni e per l’etica del lavoro.

Il giornalismo fatto in pezzi

Autore: Massimo Fini

Numero di pagine: 832

Trent’anni di storia d’Italia, dai Settanta al Duemila e oltre. Uno spaccato di vita e degli eventi cruciali che hanno trasformato la nostra società in senso antropologico, sociologico, psicologico e, più ampiamente, culturale. Attraverso la sua attività di cronista e di inviato Massimo Fini ci racconta storie di vita, testimonianze di uomini e donne dall’estrazione sociale e dalle esperienze più diverse, ritratti di personaggi famosi, politici ma soprattutto artisti e letterati, la cui memoria affonda spesso ancora più lontano, nel periodo fascista e della guerra. Se, come afferma Benedetto Croce, «la Storia è il passato visto con gli occhi del presente», chi legge questo libro potrà, con gli occhi dell’uomo di oggi, trovarvi cosa rimane di quelle stagioni, di quelle speranze, di quelle illusioni e delusioni. Ci sono infine alcuni reportage internazionali – e qui il giornalista si salda con lo scrittore – che nel raffronto fra culture e società a volte omologhe, altre molto diverse, ci aiutano a capire meglio qual è stato, qual è e quale potrà essere il ruolo dell’Italia in un mondo divenuto globale.

Il CONI nella storia dello sport e dell'Italia contemporanea

Autore: Francesco Bonini , Antonio Lombardo

Numero di pagine: 200

«Si è tenuto a Roma, nel salone d’onore del CONI, con la partecipazione del presidente Malagò, proprio in corrispondenza del centenario, il 12 giugno 2014, il convegno da cui prendono spunto le relazioni pubblicate in questo volume. Aperto con i saluti del presidente Giovanni Malagò, del quale qui si è riprodotto l’intervento alla celebrazione ufficiale alla presenza del Presidente della Repubblica, e dei rappresentati delle istituzioni che hanno sostenuto il lungo percorso, la presidente della Siss, Angela Teja, e il presidente dell’Aoni, Mario Checcoli, il convegno ha inteso rappresentare un punto di arrivo e un punto di partenza. Da un lato ha fatto il punto di una feconda stagione di studi sulle origini e lo sviluppo dello sport e delle istituzioni sportive italiane, sottolineando l’originalità dell’istituzione, della cui fondazione Antonio Lombardo ha proposto “una nuova interpretazione”. Dall’altro sono state segnalate piste ulteriori di lavoro e di ricerca» (Dall’Introduzione dei curatori).

Eugenio Cefis

Autore: Paolo Morando

Numero di pagine: 392

Eugenio Cefis è stato per anni uno degli uomini più potenti d'Italia. Secondo molti, il più potente: la politica al suo servizio, i rapporti con i servizi segreti, le accuse di progettare disegni eversivi, fondi neri, dossier e intercettazioni telefoniche. Un grande burattinaio della Repubblica, capace di nutrire per oltre mezzo secolo una inarrestabile leggenda nera. Ma che cosa c'è di vero? Tenente dell'esercito del Regno, capo partigiano in Val d'Ossola, braccio destro all'Eni di Enrico Mattei, di cui divenne successore. E poi la scalata a Montedison. Fino al colpo di scena del 1977: le dimissioni da presidente del colosso chimico e l'espatrio in Svizzera, con un immenso patrimonio personale. Un improvviso abbandono della scena pubblica di cui era stato a lungo uno dei principali protagonisti. In mezzo, una miriade di polemiche giornalistiche, scandali e inchieste, da cui uscì miracolosamente indenne. Una coltre di sospetti alimentati dalla sua leggendaria riservatezza: le sue interviste si contano sulle dita di una mano, rarissime le foto, inesistenti i filmati in cui compare. La leggenda nera, che da sempre lo avvolge, dopo la sua morte nel 2004 si è arricchita a...

Tutti i nemici del Procuratore

Autore: Paola Bellone

Numero di pagine: 248

26 giugno 1983. Alcuni sicari uccidono a colpi di pistola il Procuratore capo di Torino. Il delitto viene archiviato come omicidio di 'ndrangheta, ma le indagini portano alla luce una fitta trama di relazioni pericolose tra esponenti della criminalità organizzata, indagati eccellenti delle inchieste 'scandalo' coordinate da Bruno Caccia e – ciò che è più grave – pezzi della magistratura. Un capitolo sconcertante della recente storia giudiziaria italiana, su cui pesano i silenzi del CSM. Bruno Caccia fu ucciso dalla 'ndrangheta, senza alcun dubbio. Ma nell'anomala vicenda dell'unico omicidio di un magistrato commesso da un'associazione mafiosa nel Nord Italia rimangono molte ombre. Come sancì la seconda sentenza di appello per il delitto, infatti, e come confermò la Cassazione, il Procuratore fu ucciso in quanto «ostacolava la disponibilità altrui», cioè la disponibilità di altri magistrati verso i malavitosi. Esistono dunque, al di là degli esiti processuali, ben più ampie responsabilità che spiegano anche l'oblio a cui la vicenda è stata destinata. Il libro passa in rassegna le inchieste aperte da Caccia e prende in esame documenti inediti e nuove...

Il fondo del cardinale Michele Pellegrino nella Biblioteca del Seminario di

Autore: Alberto Piola

Numero di pagine: 944

La Biblioteca del Seminario di Torino custodisce il Fondo Pellegrino, lascito del cardinale Michele Pellegrino, già arcivescovo della diocesi di Torino, comprendente una vasta documentazione circa i vari aspetti della sua lunga vita di studioso e di...

La Repubblica di Barbapapà

Autore: Giampaolo Pansa

Numero di pagine: 352

“Basta sfogliarla, La Repubblica di Barbapapà, per sentirsi decisamente a casa tra quelle pagine, da veri Pansa-dipendenti soddisfatti.”Dario Fertilio, Corriere della Sera

Musica solida

Autore: Vito Vita

Numero di pagine: 408

Musica Solida, cioè la musica incisa su supporto fisico, che sia ceralacca, vinile o cd, contrapposta a quella attuale, liquida o, come uno dei discografici intervistati nel volume la definisce efficacemente, gassosa. La musica del passato, che spesso ha rivestito un ruolo rilevante socialmente e culturalmente, raccontata attraverso la storia di chi in Italia l’ha fabbricata, cioè le case discografiche, dalle origini in forme ancora artigianali fino agli sviluppi del secondo dopoguerra e del boom dei 45 giri, per arrivare ai decenni successivi e alle crisi dovute all’evoluzione tecnologica dei supporti, fino ad arrivare alla quasi totale eliminazione di essi e alla sostituzione dei solchi dei vinili con una serie di 1 e 0. Un pretesto per riscoprire, attraverso la ricerca storica, le radici culturali di questo mondo musicale che è stata arte ma anche scienza al servizio dell’arte.

Ali di piombo

Autore: Concetto Vecchio

Numero di pagine: 288

Il 1977, trent'anni dopo.Lotte di piazza e vittime innocenti. Le radio libere, la piaga dell'eroina, il terrorismo.La cronaca, i documenti, le testimonianze.Il 1977 fu l'anno più duro della nostra generazione.— Walter VeltroniQuesto libro è la cronaca appassionata di un caso italiano: il 1977. Un nuovo Sessantotto, culminato nelle morti tragiche di tre militanti: Francesco Lorusso, Giorgiana Masi, Walter Rossi. Ma è anche l'anno che segna la drammatica ascesa delle Brigate rosse, che a Torino uccidono il presidente dell'Ordine degli avvocati Fulvio Croce e il vicedirettore della 'Stampa' Carlo Casalegno. Concetto Vecchio, trent'anni dopo, è tornato a Bologna, Roma, Torino, rivisitando i luoghi di allora, e ha ripercorso gli ultimi mesi di vita di Casalegno e dei suoi assassini. Attraverso quasi quaranta testimonianze, tra cui quelle di Gad Lerner, Ezio Mauro, Diego Novelli, Giancarlo Caselli, Giampaolo Pansa, Gianfranco Bettin, Diego Benecchi, Bifo Berardi, Silvio Viale, Renato Nicolini, racconta l'attacco dei giovani del movimento al Pci, la nascita di Radio Alice, il trionfo della controcultura. Spiccano figure indimenticabili come quella di Carlo Rivolta, giovane promessa ...

Chi comanda Torino

Autore: Maurizio Pagliasotti

Numero di pagine: 192

Torino oggi è la città più indebitata d'Italia, messa sul lastrico dai Grandi eventi - come le Olimpiadi invernali del 2006 - e dalle Grandi opere. Torino è anche una metropoli anomala la cui programmazione economica è decisa a tavolino dagli istituti di credito. E che vede, contemporaneamente, il Comune primo azionista della Compagnia di San Paolo e Intesa Sanpaolo come maggior creditore del Comune stesso. Chi comanda Torino è dunque un grumo di potere stabile da circa venti anni. Un nucleo ristretto di uomini, e qualche donna, che sta tentando di inventare una metropoli moderna che possa vivere senza la Fiat, con solo due risorse a disposizione: il debito e il territorio da edificare. Ma con la crisi economica che ha investito il Paese, il meccanismo si è inceppato, mostrando le sue tante fragilità e, soprattutto, i rischi ad esso connessi. Chi ha deciso e decide le sorti di Torino? Dove sono i veri centri del potere? Un corpuscolo molto, troppo influente, che si confonde tra i Palazzi della politica piemontese, tenendo in pugno i rappresentanti del popolo. Con una sola differenza rispetto al passato: chi ha comandato (e comanda) Torino oggi sta comandando anche...

Trent'anni dopo - Il PCI degli anni '80

Autore: Michelangela Di Giacomo e Novella di Nunzio

Numero di pagine: 318

A quasi trent’anni dalla Bolognina, e dopo analisi e ricostruzioni sovrappostesi a quegli eventi, due autrici trentenni analizzano storia e memoria del Partito Comunista Italiano alla ricerca, nelle pieghe degli anni Ottanta, di alcune chiavi di lettura per la comprensione del presente. Nella prima parte si analizzano gli ultimi cinque anni (1984-1989) del Pci e la crisi dell’auto-rappresentazione del partito portata avanti dal suo gruppo dirigente. La seconda parte sviluppa un’analisi delle ricostruzioni narrative e memoriali dello stesso partito prodotte da intellettuali e militanti dopo il 1989.

Festival e funerali

Autore: Aspesi Natalia

Numero di pagine: 453

Si può fare così la storia d’Italia. Scoprendo ogni giorno il fatto che accade. Sedendo in prima fila e guardandosi intorno. Ascoltando. Catturando. Registrando gli eventi quotidiani con gli occhi curiosi della cronista ironica. Raccontando, attraverso i suoi occhi e la sua mano, una storia, scritta al presente, che diventa Storia. Una storia italiana.Una storia italiana fatta di stelle che splendono, spendono, spandono e si spengono. Divi che fioriscono, sfioriscono, appassiscono; si sposano, sperano, si disperano. Donne che fanno le maestre, le commesse, le operaie.Una storia italiana. L’Italia della moda. Delle gonne che si accorciano, si allungano, si stringono, soffocano il ginocchio, lo liberano. Dei corpi. Dei seni che si gonfiano, si sgonfiano, si nascondono nei push up. Dei visi angelicati, indemoniati, plastificati.Delle sfilate. C’è silenzio lì, tra la folla. Tutti aspettano le modelle, con i loro abiti. Tutti aspettano di sapere come dovranno vestirsi, trasformarsi,camminare domani, oggi pomeriggio. Tra un’ora. Sfilano in passerella le modelle. C’è silenzio sacrale. C’è l’applauso fi nale. Allora: saremo tutti vestiti di viola.Sfilano, tra queste...

Storia del Novecento italiano

Autore: Simona Colarizi

Numero di pagine: 700

Agli inizi del Novecento, nonostante l'unità politica raggiunta nel 1861, gli italiani restavano per lo più estranei tra loro: sudditi dello stesso re, ancora privi dei diritti, delle libertà e dell'istruzione per essere a tutti gli effetti cittadini del nuovo stato. L'Italia era un paese contadino e in gran parte analfabeta. Questo libro narra le tappe del difficile percorso per conquistare una piena cittadinanza: dai primi passi verso la democrazia nell'Italia liberale alla dittatura fascista, dalla costruzione della Repubblica democratica fino a oggi, passando per due conflitti mondiali, una guerra civile e quasi mezzo secolo di guerra fredda. E insieme il passaggio da società rurale a società industriale, i mutamenti di tradizioni, costumi, ideali e ideologie. Un secolo denso di avvenimenti e personaggi, soggetto a interpretazioni controverse. Simona Colarizi tiene presente questo cospicuo patrimonio storiografico e ci presenta un agile racconto rivolto anche a un pubblico di lettori non specialisti, in particolare i giovani che di questo secolo non hanno quasi ricordo diretto.

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