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Ghetti

Autore: Goffredo Buccini

Numero di pagine: 332

In Italia si combatte ormai da anni una guerriglia civile tra cittadini dimenticati. Lo Stato sembra aver perso sovranità su vaste aree del territori nazionale: ghetti urbani dove tutto può accadere, buchi neri della nostra convivenza nei quali gli unici vincitori sono il degrado e la criminalità vecchia e nuova. Solo quando il conflitto sociale tra ultimi e penultimi è deflagrato, la politica ha cominciato a prestarvi attenzione: e soltanto perché alla miscela esplosiva di povertà e isolamento s’è aggiunta nel tempo la difficile integrazione degli immigrati, resa ancora più evidente da casi di cronaca come l’omicidio di Pamela Mastropietro, un anno fa a Macerata, o la tragica fine di Desirée Mariottini, in un palazzo di Roma abbandonato in mano a spacciatori africani. Dove non arrivava la visione strategica è arrivato il calcolo elettorale. Destra e sinistra per vent’anni non hanno neppure provato a intervenire seriamente, come se non fosse chiaro che le periferie (non solo geografiche) sono la vera trincea della democrazia. Le nuove forze populiste hanno infine evocato il problema, ma i primi atti del loro governo sembrano andare in senso contrario alla...

L'immagine sociale della malattia mentale

Autore: Bruno Frick

Numero di pagine: 192

Contributi di: Giuseppe Carrà, Massimo Clerici, Luciano Bonuzzi, Antonio Balestrieri, Ehrig Lange, Rodolfo Tomasi, Alberto Degiorgis, Raoul Schindler, Siegfried Springsguth, Martina Huber, Gustav Hofmann, Burkhardt Voges, Wulf Rössler, Ullrich Meise, Martin Kurz, Roger Pycha, Verena Günther, Hartmann Hinterhuber, Regina Prunnlechner-Neumann, Friedrich Lieder, Barbara Bierdermann, Heinz Schubert, Matthias Angermayer, Herbert Matschinger, Walter Schöny, Alex Grausgruber, Thomas Platz, Christine Zwitter, Simone Vender, Heinz Häfner, Davide Manghi, Luigi Frighi, Wolfang Pfeiffer, Piero Benassi, Claudio Angelo, Elda Toffol, Egidia Albertini, Beltz Jutta, Paolo Bertrando, Claudio Mencacci, Carlo Cazzullo, Giacomo Di Marco, Klaus Ernst.

Atti della Società italiana di scienze naturali e del Museo civico di storia naturale in Milano

Autore: Società italiana di scienze naturali

Per una donna e la sua vita

Autore: Anna Valmen Bolognesi

Numero di pagine: 526

1992. Sono passati dodici anni e Giulio Daini è convocato a Lione per conoscere Enlise David, una donna malata, liberata da un manicomio francese, e sottoposta alle cure dello psichiatra Paul Riviere. Giulio farà una scoperta che sconvolgerà nuovamente la famiglia Serra e che li obbligherà a scrutare nel profondo di se stessi. Comincia in questo modo un inseguirsi dei personaggi tra Parigi, Dakar e Firenze, alla ricerca di due bambini e di una donna scomparsa. I fantasmi torneranno dal passato per costruire un futuro senza ombre né paure, rivelando trame oscure e nuove speranze, ma anche una nuova generazione di Serra. Giulio affronterà ogni ostacolo con qualunque mezzo lecito e illecito pur di raggiungere il suo scopo e ridonare a una donna la sua vita.

La «ringhiera» in Spagna

Autore: Augusto Cantaluppi

Numero di pagine: 278

Questo libro racconta le vite di oltre un centinaio di antifascisti, in buona parte lavoratori, che sono nati o hanno vissuto nella Milano dei primi anni del Novecento. Perseguitati, esuli, migranti; persone che hanno pagato cara la ribellione al regime e che hanno scelto di partecipare a quello straordinario momento di lotta antifascista e rivoluzionaria internazionale che è stata la guerra di Spagna, nella quale hanno vissuto momenti eroici ma anche le contraddizioni di quel conflitto, di cui alcuni di loro sono stati vittime. Si tratta talvolta di personaggi noti, comunisti, socialisti, anarchici, che hanno fatto la storia del movimento antifascista italiano e internazionale, in altri casi di quasi sconosciuti. Tra loro si contano anche cinque donne. Cantaluppi racconta questa epopea dal basso, partendo dagli individui, dalle loro esperienze, mostrando in che modo, attraverso le loro vite, siano riusciti a costruire un ponte tra la Milano antifascista, democratica, rivoluzionaria, e la Spagna repubblicana.

Le ragioni del Disegno / The reasons of Drawing

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 1590

Volume di grande formato di oltre 1.500 pagine in edizione italiano e inglese riccamente illustrato a cura della segreteria del 38° CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI DELLE DISCIPLINE PER LA RAPPRESENTAZIONE - TREDICESIMO CONGRESSO UID - FIRENZE 15 • 15 • 17 SETTEMBRE 2016 - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE – AULA MAGNA DEL RETTORATO | La funzione del disegno è [...] di assegnare agli edifici e alle parti che li compongono una posizione appropriata, un’esatta proporzione, una disposizione conveniente e un ordinamento armonioso, di modo che tutta la forma della costruzione riposi interamente nel disegno stesso. Ciò premesso, il disegno sarà un tracciato preciso e uniforme, concepito nella mente, eseguito per mezzo di linee ed angoli, e condotto a compimento da persona dotata d’ingegno e di cultura”. Leon Battista Alberti, De re aedificatoria | La tradizione accademica fiorentina nell'ambito del DISEGNO, quale mezzo per l'analisi, l'espressione e la figurazione dell'architettura e del suo ambiente, vanta per privilegio storico molti illustri rappresentanti. Ne sono testimonianza due antiche istituzioni: l’Accademia delle Arti del Disegno ed il Gabinetto Disegni...

Dio ridotto al silenzio. Pensieri inattuali su Bergman

Autore: Davide Bersan

La critica recente, figlia dei nostri giorni, pare stia tralasciando se non dimenticando del tutto quel messaggio unico e sconvolgente che il regista Ingmar Bergman seppe imporre sulla scena culturale e cinematografica dalla metà degli anni ‘50 ai primi anni ‘60 del secolo scorso. Si tratta di un’interrogazione acuta, dolorosa, incandescente rivolta al silenzio di Dio. Forse mai nessuno, almeno nel mondo del cinema, aveva osato spingersi così avanti nel mettere il Trascendente al centro della scena a partire da una propria domanda interiore, che nei film di quel periodo avvertiamo vivida e lacerante. Bergman non faceva mistero di esserci lui dietro al cavaliere Antonius Block de Il settimo sigillo o dietro al professor Isac Borg de Il posto delle fragole. La sua ricerca angosciata, i suoi dubbi, le sue domande assumevano la forma di un’eco che dalle sale cinematografiche svedesi si diffondeva nella società attraverso un fervente dibattito culturale. Il libro ripercorre questa stagione irripetibile, pur tenendo fermo lo sguardo sul nostro tempo.

Psicanalisi senza cura

Autore: Moreno Manghi , Vania Ori

Numero di pagine: 219

Il primo dei due “fili rossi” che collega gli scritti di questa raccolta è la necessità di svincolare la terminologia psicanalitica da quella medico-psichiatrica che la parassita fin dalle sue origini, ma senza cadere nella tentazione di un linguaggio psicanalitico sui generis. È necessario denunciare il peccato originale della psicanalisi (una terapia che si richiama ai principi della cura medica) per smascherare un linguaggio fuorviante che non si è ancora emendato dal suo peccato di gioventù. Il secondo e conseguente “filo rosso”, che passa per una serrata disamina della legge 56 del 1989 (“Ossicini”) presa come un’avvisaglia del rischio di degradazione di tutto il diritto, è che l’impossibilità di inquadrare giuridicamente la psicanalisi in una professione medico-sanitaria non dipende dal fatto che essa non è una cura medica, ma dal fatto che non è una cura, in qualsiasi accezione del termine. In quanto alla vexata quaestio se la psicanalisi è una psicoterapia, la conclusione del libro lo nega per due motivi fondamentali: 1. l’atto psicanalitico – ce n’è uno solo: l’interpretazione – non agisce mai direttamente sul soggetto (come l’atto...

Sullo statuto giuridico dello psicanalista

Autore: Moreno Manghi

Numero di pagine: 20

Questo breve opuscolo è una recensione-commento all’importante libro di Roberto Cheloni e Riccardo Mazzariol, frutto di molti anni di ricerche, Lo statuto giuridico dell’attività di psicoanalista (ETS, Pisa 2020). L’autore ne isola quella che, a suo giudizio, è la tesi fondamentale: «L’obiettivo della pratica analitica è lo studio dell’inconscio e dei suoi processi che, solo di riflesso, può avere effetti curativi. Non vi è alcuna prescrizione terapeutica al cliente da parte dello psicoanalista, né alcun intento curativo: la tutela del diritto alla salute non può dirsi allora venire in rilievo, se non in modo secondario, riflesso e marginale, tale da non giustificare la previsione di una riserva di attività. […] Risulta perciò avvalorata la conclusione secondo cui la c.d. Ossicini non regola la pratica analitica, la quale deve ritenersi liberamente esercitabile in conformità ai principi e alla normativa esistenti in materia. […] In quanto professione non organizzata in ordini, quella analitica non è destinataria di riserve di attività, né è sottoposta a un sistema di controlli, preventivi e successivi, ma consiste in un’attività libera, sottoposta...

Decidere Freud

Autore: Moreno Manghi

Sono essenzialmente due le questioni su cui questo opuscolo vuole richiamare l’attenzione. 1. L’abuso della professione di psicoterapeuta, da strumento giuridico di cui può avvalersi un Ordine professionale per difendere i propri interessi, è diventato uno strumento politico di condanna degli psicanalisti “laici”. Il giudice si presta a sancire questo disegno, rispetto a cui sembra completamente cieco: non tanto per la sua ignoranza (comprensibile) della materia su cui è chiamato a giudicare, quanto per la sua presunzione di sapere. 2. Non è più possibile parlare della psicanalisi. Al di là delle sue declinazioni di scuola (freudiana, kleiniana, lacaniana, ecc.), esistono ormai di fatto (e di diritto) due psicanalisi: la psicanalisi come metodo di cura e la psicanalisi come ascolto dell’inconscio. A lungo, da Freud a Lacan, indissolubilmente unite, queste due facce della stessa moneta – la psicanalisi – a partire dalla legge 56 del 1989 (legge Ossicini) e dai suoi effetti si sono separate. Ecco perché oggi siamo chiamati a decidere per l’una o per l’altra.

Navigare necesse est, vivere non necesse. La psicanalisi al rischio della ricerca

Autore: Giovanni Sias

Numero di pagine: 94

La ricerca nel campo psicanalitico soffre ormai da almeno cinquant’anni di un’asfissia evidente determinata da alcuni fattori che queste mie considerazioni vogliono prendere in esame. Il tentativo dichiarato, ma soprattutto auspicato, è di sollecitare un dibattito che rilanci, a livello europeo, e soprattutto fra le giovani generazioni, la passione per la ricerca in un dominio occupato ormai quasi esclusivamente da epigoni e da asfittiche scuole che solo sembrano essere in grado di obbligare alla standardizzazione del linguaggio e a pegni di fedeltà e sottomissione. Le associazioni psicanalitiche hanno rinunciato alla ricerca, a ogni avventura conoscitiva, per ricuperare una più acquietante dimensione religiosa che confermi il loro potere sul “gruppo” degli adepti, rinnovando continuamente le icone della sottomissione.

Citrus

Autore: Gianni Mela

Numero di pagine: 240

Questo romanzo di formazione naif, ironico e avventuroso, racconta la storia di Lisa e Aida, due ragazze come tante, arrivate alla fine delle scuole superiori e legate da una solidissima amicizia di lunga data. Lisa è un po’ infantile, ma anche seria e responsabile, sa quello che vuole nella vita: continuare la sua semplice e felice routine quotidiana, studiare agraria e girare il mondo coltivando frutta. Aida, di origini iraniane, appassionata di pasticceria e melanzane, è quasi il suo esatto opposto: non pensa mai alle conseguenze delle sue azioni e ha una fastidiosa tendenza a cacciarsi sempre nei guai. Quando quest’ultima scopre di essere incinta, le due saranno a poco a poco risucchiate in un vortice di avventure sempre più incredibili e pericolose, che le porteranno fino al limite, e poi ancora oltre.

Una leggera indifferenza, un certo disinganno, un lieve disincanto

Autore: Sergio Contardi

Numero di pagine: 195

Nonostante Sergio Contardi dichiarasse: «Non ho fiori», a buon diritto si può considerare quest’opera un florilegio degli interventi parlati di un autore che in vita non ha mai voluto pubblicare un libro. Per fortuna era tuttavia aduso preparare o riassumere su fogli dattiloscritti o manoscritti i testi di seminari, conferenze, convegni, a cui si aggiungono le “sbobinature”, grazie a cui i curatori hanno potuto operare una cernita da un vasto materiale che copre oltre un ventennio. L’intento non è per nulla commemorativo: a cominciare dal rifiuto dell’ordine cronologico, si è voluto proporre dei saggi attuali, usufruibili, curiosi, fecondi, piacevoli da leggere e aperti alla “trouvaille”, incentrati sui fili conduttori della laicità della psicanalisi, transfuga da ogni professionismo che ne mortifica l’eros; della radicale differenza della sua cura – formativa, etica, civilizzatrice – dalla psicoterapia che la adatta alle esigenze politiche della medicalizzazione e la immola alla teologia della competenza; e infine della strana, difficile passione dell’analista per il neutro, «un concetto tanto essenziale quanto non ritenuto degno di elaborazione...

Psicanalisi, cura, libertà

Autore: Marco Nicastro

Numero di pagine: 21

Questo breve ma denso testo raccoglie l’invito a riflettere intorno alle questioni sollevate dai Quaderni di Polimnia, in particolare alla decisiva affermazione di Giovanni Sias: «Se lo psicanalista non coglie che ha di fronte un uomo, senza alcuna aggettivazione che lo qualifica dal punto di vista psichico, può solo impedire quell’evento che è l’esperienza psicanalitica, anche se la chiamerà psicanalisi». Ne consegue che uno psicanalista che non sa mettere in discussione continuamente la propria identità professionale, senza aderire a nessun “significante-teoria” se non a quelli creati all’interno del suo specifico legame col paziente, non può far bene questo mestiere. Ripeterà infatti, come un semplice epigono, modelli che sono stati validi in altre epoche o in altre situazioni cliniche, e collaborerà col paziente, magari inavvertitamente, alla costruzione di una falsa identità basata su concetti che non vengono dal soggetto in cura ma dalle teorie di riferimento dell’analista. O, ancora più gravemente, specie se lavora in apparati sanitari, si limiterà a “somministrare” la stessa tecnica, ormai ridotta a un protocollo, in base al problema mostrato, ...

Dialogo sui tre principi della scienza - Perché una fondazione etica è necessaria all’epistemologia

Autore: Ettore Perrella

La scienza, derivando in ultima istanza dalle risorse del linguaggio, si trasmette. Essa ha quindi sempre un valore educativo. Occorre però distinguere l’educazione come semplice passaggio d’informazione dai meccanismi molto più complessi e sfumati della formazione. Infatti, ridurre l’educazione a trasmissione d’informazione riduce gli esseri umani a macchine. È ciò che pretende la teoria dell’intelligenza artificiale: noi in nulla saremmo diversi da un computer o da una macchina di Turing. E forse domani – o magari già oggi – la tecnologia potrebbe costruire delle coscienze che funzionerebbero molto meglio delle nostre. Il problema è che, se noi, grazie al linguaggio, riusciamo talvolta a funzionare davvero come delle macchine, è invece escluso che una macchina possa mai capire alcunché, visto che non vive. Quindi nessuna macchina potrà mai dipingere gli affreschi della Sistina o comporre la IX Sinfonia. Solo gli esseri umani, infatti, vivono, e quindi si confrontano con le illusioni del desiderio e con l’orrore della morte. Questo ci fa capire quanto grande sia la nostra responsabilità, quando aiutiamo qualcuno a formarsi: dai nostri figli, ai nostri...

Il sogno e l'errore

Autore: Gabriella Ripa di Meana , Massimo Cuzzolaro , Giuseppe Bertolucci

Numero di pagine: 218

Dove vanno a finire i nostri sogni, le nostre amnesie, i nostri errori? Vengono minimizzati dalle urgenze tecniche dell’attualità, dal tempo concreto e pressante della produttività. Sono ammessi solo in quanto fenomeni involontari che per lo più disturbano e complicano, con la loro irragionevolezza, la vita corrente. Invece, proprio in quella logica che non pare una logica, in quell’invenzione di segni che ci spiazza ogni volta, in quegli enigmi che ci disorientano, si rivelano e si applicano le leggi generali dell’inconscio. Un atto mancato, un sogno, un errore sono occasioni che il soggetto, nel corso della sua esistenza, non dovrebbe dissipare. Sono occasioni eversive di conoscenza. Così l’analisi di un testo onirico, di un sintomo, di un lapsus o di un qualsiasi altro atto mancato può mostrare come il contatto con sé sia fondamentalmente un incontro con l’altro e con l’altro da sé.

Quale avvenire per la psicanalisi?

Autore: Ettore Perrella

Questi Pensieri sono stati scritti in vista del convegno su La psicoanalisi come arte liberale, che la Comunità internazionale di Psicoanalisi sta organizzando per l’ottobre 2022. Per quanto possa sembrare paradossale dirlo, vista la sproporzione dei termini paragonati, possiamo dire che la legge 56 del 1989, quando viene interpretata come se togliesse la libertà d’esercitare liberamente la psicanalisi a chi è in grado di farlo, se questo qualcuno non è dotato di alcune caratteristiche professionali, che non sono di nessuna rilevanza nella psicanalisi, potrebbe essere paragonata solo alle leggi antiebraiche naziste e fasciste. Che il diritto costituzionale, a trent’anni dall’approvazione di quella legge, non se ne sia accorto, pone un serio dubbio sul diritto costituzionale, non sulla psicanalisi. Un diritto totalitario contrasta non solo con l’etica, ma anche con la morale e con il diritto. Tuttavia nessuno può pretendere che il diritto – vale a dire la legge, con l’intero apparato giudiziario – possa rispondere dell’etica e della morale. Crederlo non sarebbe meno totalitario che pretendere che l’etica e la morale si debbano adeguare al diritto. Per...

A fior di pelle

Autore: Marcelo Pakman

Numero di pagine: 76

Sono ormai numerosi i libri che hanno provato a “pensare la pandemia”. L’originalità di A flor de piel – che ha suscitato un grosso dibattito nella cultura di lingua spagnola – consiste nell’avere assunto come focus centrale l’incidenza con cui i miti mobilitati dal fenomeno virale ne hanno determinato la configurazione. L’attenzione al contributo dei miti che questo libro rievoca si è rapidamente trasformata in un dibattimento generale sui come e sui perché la mitofilia della nostra specie si sia radicata nel complicato rapporto che essa intrattiene con la sua stessa appartenenza al mondo biologico e fisico-chimico. Valga questa riflessione come tributo alla nostra capacità di rispondere a questa esperienza che non smette mai di esporci alla nostra stessa condizione, così come ad altre singolarità che indubbiamente ci attendono.

Lettere sulla psicanalisi

Autore: Giovanni Sias , Salvatore Pace

Le Lettere sulla psicanalisi, che coprono un lasso di quasi vent’anni – la prima del 2000, l’ultima dell’agosto 2019 –, la maggior parte delle quali difficilmente reperibili se non introvabili, sono state tutte precedentemente pubblicate in libri, riviste, siti, blog, ma solo riunite nell’insieme acquistano la loro forza dirompente. Le Lettere attraversano praticamente tutte le questioni “roventi” della psicanalisi di questi ultimi terribili trent’anni: la legge 56/89 (legge “Ossicini”) che ha regolamentato le psicoterapie; la differenza irriducibile tra la psicanalisi e la psicoterapia; i presunti vantaggi di una Realpolitik che ha condotto gli analisti a sacrificare l’inconscio in cambio della rispettabilità professionale e di un posto in società; l’opposizione alla medicalizzazione della psicanalisi e la necessità di emendarla dal suo «peccato di gioventù»: il gergo psichiatrico che la parassita; l’opportunità di rinunciare alla pretesa di «curare presunte psicopatologie» e di «continuare a giocare al dottore» (la psicanalisi non è una cura); le possibili prospettive attuali di una formazione analitica estranea alle scuole di...

Bolo e bezoario

Autore: Giuseppe Preziosi

Numero di pagine: 109

Bolo e Bezoario è, dopo Conserve (Polimnia Digital Editions, Sacile 2020), il secondo di quattro studi che si occupano di corpi. Indaga alcune delle multiformi manifestazioni della capacità umana detta memoria (l’oralità, la scrittura, l’immagine, la statuaria, il sintomo) che, come la polvere, si accumula e si dissolve. Parte dalle suggestive camere delle meraviglie del Cinquecento, dove i reliquiari medioevali iniziarono a trasformarsi nei musei moderni. Si sofferma sulle opere di Giulio Camillo, Giordano Bruno, Pietro Ramo, sull’ambizione di un sapere universale e l’ipotesi di una lingua artificiale comune a tutti gli umani, e prova a chiedersi cosa rimane nel contemporaneo di questo anelito. Il filo comune di questo articolato movimento è la memoria, la polvere dei ricordi, intesa come capacità umana radicata nei corpi, sin dall’antichità allenata, forzata, estesa fino ai suoi limiti, e poi spostata negli oggetti, nelle tacche, nei segni, nella scrittura, nel silicio. Se ormai affidiamo a supporti esterni, sempre più capienti ed efficienti, le informazioni per non “tenerle a mente”, resta della memoria quella componente incarnata che è corpo stesso ed...

La cronaca nera in Italia

Autore: Davide Bagnoli

Numero di pagine: 128

“Questi i casi di cronaca nera che Bagnoli ricostruisce con cura analitica e propone al lettore con una scrittura libera da enfasi retorica e in grado di immetterlo nella drammaticità dei fatti, mentre lo induce a riflettere sul sistema del racconto prodotto dai media e dalla curiosità del pubblico”. Queste parole di Alessandro Bosi, docente di Sociologia Generale all'Università di Parma, racchiudono il senso di un libro che propone una duplice lettura dei fatti di cronaca che hanno appassionato e angosciato il nostro Paese. La spettacolarizzazione sfrenata a cui abbiamo assistito è figlia soltanto di logiche commerciali o anche il giornalista finisce per subire la forte attrazione di quanto racconta? Cosa prova il giornalista mentre tenta di raccontare in modo oggettivo l’accaduto? Quanto spesso è stata varcata la soglia del rispetto del dolore altrui? In questo libro è contenuta la risposta dell’autore, preceduta dall’analisi di come sono stati raccontati i fatti più emblematici della storia della cronaca nera italiana.

Al di là della domanda d'amore

Autore: Moreno Manghi

Numero di pagine: 112

Perché uno studio sulla Versagung nell’insegnamento di Lacan dovrebbe rivestire qualche interesse che non sia strettamente didattico? Forse perché può permettere di abbordare la sua teoria del desiderio per un’altra via, precedente a quella dell’«oggetto a», che Lacan considerava la sua invenzione fondamentale. Questa via, che qui ripropongo all’attenzione, è tracciata dai rapporti che intercorrono fra il bisogno, la domanda, il desiderio, dipanati attraverso il fil rouge del concetto di Versagung (dire di no, rifiutarsi), distinto da quello di frustrazione con cui lo si è voluto confondere. La questione centrale che ho cercato di trattare può essere forse racchiusa in questa citazione di Lacan: «Non può organizzarsi alcunché di una vita mentale che corrisponda a ciò che l’esperienza ci dà nell’analisi, se non c’è, al di là della madre messa primordialmente in posizione di onnipotenza dal suo potere – non di frustrazione, poiché è insufficiente, ma di Versagung – un’esigenza in cui è destituita dal privilegio di dover rispondere sì o no alla domanda del bambino. È il carattere fondamentale del desiderio umano in quanto tale». Non è per un...

Figure del padre in Ozu

Autore: Davide Bersan

Numero di pagine: 179

Yasujiro Ozu (1903-1963), è considerato un maestro per il suo modo peculiare e geniale di saper utilizzare la macchina da presa e per la sensibilità artistica che attinge dalla tradizione filosofica e spirituale giapponese. Il cinema di Ozu narra, in modo toccante e delicato, le storie della gente comune (Shomingeki) in cui è centrale la rappresentazione della vita familiare. La figura del padre è sicuramente in primo piano in quasi tutti i suoi film. La scelta del libro è di seguirne le definizioni e le trasformazioni lungo tutto l’arco dell’opera. Nel dopoguerra la famiglia giapponese (ie) deve confrontarsi con una realtà fortemente mutata e con il passare degli anni la crisi si acuisce fino a farne tremare le stesse fondamenta. Anche il padre “ozuiano” subisce la temperie di una modernità che scuote tutto ciò che trova sul suo passaggio ma, al contrario della sua parabola occidentale (che si conclude con il suo inesorabile declino), la sua funzione è quella di resistere, di non cedere, di non recedere. Il suo rimanere al proprio posto non è tuttavia ostinazione, chiusura mentale o cieco conservatorismo ma – attraverso un’esperienza costante di perdita e di ...

La manna dell'anima, ovvero Esercizio facile insieme e fruttuoso per chi desidera in qualche modo d'attendere all'orazione proposto dal p. Paolo Segneri della comp. di Gesù per tutti i giorni dell'anno

Autore: Paolo Segneri

Numero di pagine: 803

Col volto reclinato sulla sinistra

Autore: Orazio Leotta

Numero di pagine: 226

Col volto reclinato sulla sinistra, di Orazio Leotta (Zerobook 2015): attraverso agili schede, un panorama della pittura Occidentale ed europea. Con linguaggio piano e essenziale, Leotta punta lo sguardo e ci fa ri-amare il meglio della produzione artistica e pittorica. Possiamo così riscoprire i capolavori dell'arte, da Canaletto a Leonardo da Vinci, da Renoir a Gauguin, da Segantini a De Chirico, aprirci a nuove curiosità e spunti, sentire il desiderio di metterci in viaggio per andare a vedere di persona le opere che qui vengono amorevolmente indicate. Come osservava Jacques Bonnet (I fantasmi delle biblioteche, 2009), si va al Louvre e poi di tutti i quadri visti si ricorda solo La Gioconda: è attraverso i libri che noi riusciamo a ricordare meglio, a far sì che ciò che si è visto diventi esperienza e ricordo. Orazio Leotta ha fatto tesoro della sua esperienza di appassionato visitatore di musei e mostre, e riesce a renderci partecipi di questo amore per l'arte e la bellezza.

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