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Paura della libertà

Autore: Carlo Levi

Numero di pagine: 160

Sulla spiaggia di Le Baule, mentre le divisioni corazzate tedesche corrono le pianure della Polonia e si preparano a invadere la Francia, l’autore trentasettenne cerca di fissare lo sguardo sulla crisi della cultura europea e di interrogare le ragioni che hanno condotto un’intera civiltà al suo esito catastrofico. Con una scrittura insieme fresca e ambiziosa, Levi sottopone a una critica implacabile la religione (che trasforma il sacro in sacrificio), lo Stato (l’idolo sociale per eccellenza, da cui la politica occidentale in tutte le sue forme non riesce a liberarsi), la guerra, il sangue, la massa, l’amore e l’arte. Ed è solo a partire dalla libertà dischiusa da questo percorso allucinato e quasi profetico che le opere successive di Levi, da Cristo si è fermato a Eboli a L’orologio acquistano il loro vero senso, che è quello di una testimonianza che non riguarda il passato, ma il nostro presente.

Il filo e le tracce

Autore: Carlo Ginzburg

Numero di pagine: 352

“Oggi nessuno dei termini di questa definizione (raccontare, tracce, storie, vere, falso) mi appare scontato” Questo libro esplora il mutevole rapporto tra verità storica, finzione e menzogna attraverso una serie di casi. Contro la tendenza dello scetticismo postmoderno a sfumare il confine tra narrazioni di finzione e narrazioni storiche in nome dell’elemento costruttivo che le accomuna, il rapporto tra le une e le altre viene visto in questo libro come una contesa per la rappresentazione della realtà. Scavando dentro i testi, contro le intenzioni di chi li ha prodotti, si possono far emergere voci incontrollate: per esempio quelle delle donne o degli uomini che, nei processi di stregoneria, si sottraevano agli stereotipi suggeriti dai giudici. Nei romanzi medioevali si possono rintracciare testimonianze storiche involontarie su usi o costumi, isolando all’interno della finzione frammenti di verità: una scoperta che oggi ci sembra quasi banale, ma che aveva un suono paradossale quando verso la metà del Seicento, a Parigi, venne formulata per la prima volta esplicitamente. Realtà, immaginazione, falsificazione si contrappongono, s’intrecciano, si alimentano a...

Il vocabolario italiano-tedesco di Cristo si e' fermato a Eboli di Carlo Levi

Autore: Sergio Pastore , Carlo Levi (Médecin, Peintre, Ecrivain, Italie)

Numero di pagine: 28

Margini d'Italia

Autore: David Forgacs

Numero di pagine: 398

I 'margini d'Italia' sono tutto ciò che si è scelto di relegare alla periferia fisica o simbolica della nazione: le popolazioni africane delle colonie, le zone meno sviluppate del meridione, i manicomi prima della loro chiusura, le baraccopoli delle grandi città e i campi nomadi di oggi. È indubbio che l'esclusione di alcuni soggetti e alcuni luoghi contribuisce a determinare l'identità culturale di una nazione. Nel nostro paese l'esclusione sociale non è sempre passata attraverso un progetto politico preciso, ma è sempre stata contrassegnata da un discorso pubblico che ha rappresentato luoghi e persone come marginali. Nel libro, le voci e le fotografie di coloro che hanno contribuito alla segregazione politica e sociale, o l'hanno combattuta, ci raccontano molto sul processo di formazione dell'Italia moderna. Il risultato è un ribaltamento di prospettiva nella considerazione della nostra identità, destinato a lasciare il segno nella storiografia italiana.

The Voices of Carlo Levi- Le Voci Di Carlo Levi

Autore: Joseph Farrell

Numero di pagine: 211

As a writer, Carlo Levi has had the misfortune to be known as the author of one book, Christ Stopped at Eboli, the account of his years of internal banishment by the Fascist authorities to a remote village in the south of Italy. That book was recognised as a masterpiece of anti-Fascist literature and as a sensitive investigation of the way of life of a people at the margins of European civilisation. It enjoyed enormous success in the post-war period not only in Italy but also in Britain and the USA, and has been continuously in print since its first publication. However, Levi was also a painter of some repute, a novelist, a journalist, a critic of art and society, a political commentator, and above all, a wholly idiosyncratic travel writer whose reports on the countries and regions he visited, including Sicily, Sardinia, Germany, the USSR and India, were also reflections on Italy. This book attempts to assess the totality of Levi's achievement. Come scrittore, Carlo Levi ha avuto la sfortuna di essere celebrato come autore di un libro solo, Cristo si è fermato ad Eboli, la narrativa dei suoi anni di confino nel Mezzogiorno sotto il regime fascista. Sin dal momento della sua...

Annali della Fondazione Ugo La Malfa XXVII - 2012

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 354

Indice La Fondazione Ugo La Malfa. Attività 2012 Il centro è la periferia. Il PRI a Torino nel secondo dopoguerra Paolo Soddu, Introduzione Giorgio La Malfa, Paolo Soddu Dialogo sul PRI a Torino Marco Maffioletti La terza forza: l'ingresso di radicali e Comunità (1953-1964) Cesare Panizza Il partito repubblicano a Torino nel secondo dopoguerra Daniele Pipitone Il PRI nel consiglio comunale di Torino (1945-1993) Gli azionisti e la religione civile degli italiani Giuseppe Ricuperati Il Partito d'Azione, le sue radici e la religione civile Ersilia Alessandrone Perona Piero Gobetti. Una religione civile? Leonardo Casalino Leone Ginzburg, un filologo della libertà Paolo Soddu La religione civile in Ugo La Malfa Mezzogiorno nell'Occidente Introduzione Andrea Becherucci Mezzogiorno ed Europa nel pensiero di Renato Giordano Roberto Ricciuti - Luca Sandonà Mezzogiorno e apertura internazionale nella “Riforma sociale”, 1894-1927 Andrea Frangioni Questione meridionale e collocazione internazionale dell'Italia nella “prima globalizzazione”: Stefano Jacini e Giustino Fortunato alla luce di alcuni recenti studi Antonio Bonatesta La Puglia nel processo di integrazione europea....

L'Italia vista dalla luna

Autore: Marco Antonio Bazzocchi

Numero di pagine: 160

L’Italia si è trasformata, e parecchie volte, lungo il Novecento: tra la prima e la seconda guerra mondiale, nel dopoguerra, durante il boom economico, alla ne degli anni sessanta, tra i settanta e gli ottanta. Gli scrittori, così come gli artisti e gli autori di cinema, hanno rappresentato in forme diverse, da territori vicini, l’incessante mutazione del paese di fronte agli sviluppi della modernità. Questo libro ricostruisce, in cinque percorsi solo apparentemente distanti, cinque tappe della mutazione, incrociando le esperienze della letteratura, del cinema e dell’arte, in una panoramica che accosta punti di vista differenti ma in intensa e reciproca comunicazione: come quelli di Carlo Levi, Guttuso e Vittorini, oppure di Fellini, Pasolini, Celati e Francesco Arcangeli. Si delinea così, tra cultura, società e immaginario, una visione inedita e profonda del nostro paese, e dei suoi tanti cambiamenti. Guardata dalla luna, l’Italia si rivela un luogo pieno di memorie e di arcana bellezza.

Nuova introduzione a Carlo Levi

Autore: Giovanni Caserta

Numero di pagine: 160

Rileggere Carlo Levi a vent’anni dalla morte (1975) con la volontà di rimettersi a tu per tu con il testo, volutamente ignorando quanto – di valido, ma anche, e non di rado, di rievocativo e commemorativo o elogiativo – su di lui è stato scritto; sgombrare il campo da quella cortina di luoghi comuni che inevitabilmente fanno ombra intorno a scrittori che, come Levi (ma è stato il destino comune a tanti, da Pasolini a Sciascia, da Montale a Calvino: per citarne alcuni), protagonisti della vita sociale, politica e letteraria del loro tempo, hanno finito poi per “fare moda”, sono i presupposti che danno vita a questa Nuova introduzione a Carlo Levi. Nuova, anche perché si rilegge, finalmente, Carlo Levi senza lo schermo della ideologia, che, al di là di ogni considerazione, è parte non indispensabile alla sopravvivenza di un Autore, soprattutto se questi volle, prima d’ogni cosa, essere un poeta. Quello che resta sono le intenzioni e le tensioni etiche, sempre indiscusse e indiscutibili nel caso di Carlo Levi. E restano, se restano, i risultati poetici. SULL'AUTORE Giovanni Caserta, noto per essere uno dei più aggiornati conoscitori della storia e della cultura...

Il 36esimo confinato

Autore: Emilio Salierno

Numero di pagine: 116

“Il 36esimo confinato” è don Pierino Dilenge, prete rivoluzionario, mandato negli anni Settanta ad Aliano, in Basilicata, paese che ha ospitato numerosi esiliati politici – non meno di 35, tra gli anni Trenta e Quaranta – tra cui Carlo Levi. Era il luogo più adatto ad annichilire un uomo punito per essere fuori dagli schemi della Chiesa. Lo strano sacerdote, però, assume il ruolo di Masaniello del sovvertimento sociale ed economico. Lotta contro la gerarchia ecclesiastica e i partiti politici, tiene in vita il ricordo di Levi. Occupa le terre abbandonate, insieme ai suoi giovani, e diventa un riferimento del cooperativismo italiano. Viene nominato presidente di una banca e dà vita ad una piccola guerra con la sindaca comunista. Un'attività frenetica che, spesso, lo ha portato nei tribunali per storie giudiziarie che hanno fatto parlare la stampa nazionale. La storia di don Pierino è simile a quella di Carlo Levi: confinati perché non in sintonia con il “sistema”, ma entrambi capaci di ribaltare una condanna in occasione di denuncia e protagonismo. L'esperienza visionaria del prete-imprenditore ha consentito di trasformare una terra del dolore in un luogo che...

Io lo chiamo cinematografo

Autore: Francesco Rosi , Giuseppe Tornatore

Numero di pagine: 480

"Il cinema, allora, era una grande famiglia, è vero. C'era un rapporto di comprensione, anche di affetto. Poi ci sentivamo tutti parte di una grande avventura, far rivivere sullo schermo la vita. Il nostro è un mestiere particolare. Se lo fai con passione non te ne puoi liberare. Ti rimane dentro, non c'è niente da fare." Proprio di "grande avventura" è il caso di parlare a proposito di Francesco Rosi, classe 1922, maestro indiscusso del cinema italiano che ha deciso di raccontare la propria vita e i segreti del suo mestiere a un altro straordinario regista, il suo amico Giuseppe Tornatore. È in famiglia, nella Napoli degli anni Trenta, "legata a doppio filo con il suo mare", che tutto comincia: papà Sebastiano, appassionato di cinematografo, lo riprende con la sua Pathé Baby a passo ridotto e gli scatta magnifici fotoritratti, ispirandosi anche a Jackie Coogan, il celebre protagonista del Monello di Charlie Chaplin. Poi ci sono zio Pasqualino, "capoclaque " nei teatri di rivista, e zia Margherita, che oltre a somigliare a Ginger Rogers, lo accompagna ogni giovedì al cinema, dove il piccolo Francesco scopre la magia dei primi film muti. Nell'immediato dopoguerra Rosi si...

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