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Signorie cittadine nell’Italia comunale

Autore: Jean-Claude Maire Vigueur

Numero di pagine: 651

Tra il XIII e il XV secolo, la maggior parte delle città dell’Italia comunale sperimenta, per periodi più o meno lunghi, forme di governo autoritarie o comunque segnate dalla leadership di una forte personalità o di una potente famiglia. Alcune di queste esperienze si allontanano gradualmente dal sistema comunale e finiscono per partorire una forma di potere del tutto nuova, quella della signoria cittadina. Altre, pur conservando interi pezzi del sistema comunale, portano all’adozione di nuove tecniche di governo e cambiano progressivamente le regole della partecipazione alla vita politica.L’Italia comunale degli ultimi secoli del Medioevo si presenta dunque come uno straordinario laboratorio di esperienze politiche, esaminate in questo volume partendo da tre diverse angolature. Si è cercato con la prima di offrire una mappatura più completa possibile della diffusione di queste esperienze nell’Italia centro-settentrionale, con la seconda di ricostruire il profilo delle diverse categorie di signori, con la terza di osservare l’adeguamento dell’apparato comunale alle esigenze dei nuovi sistemi di governo.Alle vecchie tesi di un’Italia divisa in due...

Rivolte urbane e rivolte contadine nell'Europa del Trecento

Autore: Monique Bourin , Giovanni Cherubini , Giuliano Pinto

Numero di pagine: 442

Il volume, che raccoglie gli atti del convegno internazionale tenutosi a Firenze nella primavera del 2005, riprende una tematica, quella delle rivolte urbane e rurali del XIV secolo, che aveva conosciuto un certo oblio negli ultimi tempi rispetto alla straordinaria fortuna di cui aveva goduto soprattutto negli anni '60 e '70 del secolo scorso, sulla spinta delle vicende tormentate di quei decenni. I sedici saggi che lo compongono, opera di specialisti di cinque diversi paesi europei, sviluppano tre diverse forme di analisi all'interno di un taglio cronologico che fa riferimento a un Trecento largo, che va dagli ultimi decenni del XIII secolo sino ai primi del XV, secondo una cronologia consolidata e condivisa.

I comuni di Jean-Claude Maire Vigueur

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 337

La storia dei comuni è il settore più frequentato e più internazionalmente conosciuto della medievistica italiana. Il libro fornisce un quadro a tutto tondo degli studi, ricostruendo i percorsi di una storiografia dinamica, vasta, in continuo rinnovamento. Ciascun contributo affronta un aspetto della storia comunale, illustrando le discussioni più recenti e le interpretazioni apparse negli ultimi decenni. Con quest’opera collettiva, viene reso omaggio a un grande storico, Jean-Claude Maire Vigueur. Fine interprete del mondo comunale, organizzatore di imprese di ricerca collettive, suggeritore di nuove piste di indagine, questo studioso in un quarantennio di attività ha profondamente rinnovato e condizionato le ricerche. Per questa ragione, parlare della recente storiografia sul mondo comunale vuol dire, in primo luogo, parlare de I comuni di Jean-Claude Maire Vigueur. Ne è uscito un libro che è un momento di riflessione e, insieme, uno strumento di conoscenza, opera di alcuni dei massimi medievisti italiani (e non solo).

The Languages of Political Society

Autore: Andrea Gamberini , Andrea Zorzi , Jean-Philippe Genet

Numero di pagine: 497

Studies of the political languages worked out in the late Middle Ages and Early Modern age have investigated up to now above all the role of the discursive practices in the construction of class and community spaces, the definition of the relation between the various institutions, and the shaping of the forms and contents of obedience to higher powers and authorities. Gathering together the papers presented in a symposium on The Languages of the Political Society, this book widens the spectrum of analysis to take in some topics that have received less attention until now in the study of the processes of state-building in late medieval and Early Modern Europe: the formulation of the value of the common good in relation to citizenship; the linguistic, musical and theatrical vectors for expressing political relations; the control and expression of public emotions and collective feelings; and the capacity of some financial and monetary systems to translate ideals and to produce legitimacy. The book thus intends to bring to the reader’s attention some paths of research that appear particularly promising and open to further interesting developments. Le ricerche sui linguaggi politici...

Tecniche di potere nel tardo medioevo

Autore: Massimo Vallerani

Numero di pagine: 217

Tra XIV e XV secolo il panorama politico delle città italiane muta radicalmente. L’Italia dei comuni si trasforma in un insieme disomogeneo di stati territoriali in formazione, cambiano la natura delle istituzioni e gli strumenti di governo usati per inquadrare le società locali. Superando il tradizionale dibattito sul passaggio dal «comune» alla «signoria», basato su una semplice contrapposizione di modelli istituzionali, gli studi riuniti in questo volume privilegiano l’esame, in chiave comparativa, di alcune specifiche tecniche di potere dell’Italia centro-settentrionale: l’uso strategico dei podestà forestieri da parte dei signori sovracittadini; il sostegno delle società di Popolo alle prime signorie cittadine; la disciplina dell’arbitrium del giudice nelle normative delle città comunali e signorili; la natura dei poteri eccezionali nelle città “repubblicane” della Toscana; la propaganda signorile nello stato Visconteo; e la diffusione della grazia come sistema di governo extra-istituzionale nella Lombardia quattrocentesca. Si tratta di strumenti tecnici che hanno matrici culturali e ideologiche diverse, ma che sono combinati in forme nuove e adattati...

Alle frontiere della Lombardia

Autore: Claudio Donati

Numero di pagine: 394

Il tema delle frontiere viene qui affrontato in connessione alle vicende storiche della Lombardia spagnola, austriaca e napoleonica, con una prospettiva attenta agli intrecci tra politica, guerra, religione, ma anche alla condizione sociale, professionale, confessionale, linguistica degli individui che vivevano all'interno o si muovevano tra l'interno e l'esterno del territorio preso in esame. In questa direzione assume rilievo lo studio della dimensione soggettiva della frontiera: in che modo la intendevano mercanti e soldati, chierici e uomini di governo? Dai saggi che compongono il volume emerge la pluralità di significati, la prolungata instabilità e la progressiva stabilizzazione del concetto di frontiera.

Linguaggi politici nell’Italia del Rinascimento

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 561

Intorno al tema dei linguaggi politici è in corso ormai da diversi anni un intenso dibattito storiografico, grazie anche al rinnovamento di prospettive scaturito dal dialogo con altre scienze umane e sociali. Proprio l’esigenza di mettere a fuoco questo denso nodo concettuale ha indotto un gruppo di studiosi del tardo Medioevo e del primo Rinascimento a cimentarsi con un progetto di ricerca articolato lungo due direttrici principali. Innanzitutto si è voluto allargare l’analisi oltre il circuito dei testi prodotti da umanisti, filosofi e altri “grandi autori”, valorizzando l’ampio spettro di fonti per convenzione definite “pragmatiche” – capitoli, gravamina, arenghe, missive, statuti, testimoniali, atti notarili, ecc. – solitamente trascurate dagli storici delle idee come da quelli della cultura “alta”. In secondo luogo si è prestata un’attenzione particolare alle circostanze d’uso dei linguaggi, così da cogliere la funzione polemica e rivendicativa: da qui l’importanza dei contesti in cui le idee prendevano corpo e dei rapporti tra gli autori o produttori di testi e i loro destinatari.

La Summa Trium Librorum di Rolando da Lucca (1195-1234)

Autore: Emanuele Conte , Sara Menzinger

Numero di pagine: 845

Il più antico trattato di diritto pubblico che la dottrina giuridica medievale abbia prodotto è la Summa Trium Librorum di Rolando da Lucca, che vede la luce qui per la prima volta in edizione critica. Integrato perfettamente nel gusto e nello stile della scuola dei glossatori del XII secolo, Rolando non è però un professore: è un giudice, impegnato nella pratica dei tribunali cittadini e nella politica comunale. La sua opera induce a riconsiderare complessivamente il rapporto fra dottrina giuridica e prassi istituzionale a ridosso del tornante del 1200, quando il rilancio dell’Impero d’età sveva coincide con l’affermazione progressiva delle autonomie comunali. Un’ampia introduzione al testo si propone di aprire una discussione rinnovata sul diritto pubblico medievale, che trova la sua formulazione teorica proprio nell’ambiente urbano, dove si avvia una riflessione profonda sul rapporto fra Comuni e Impero. Si tratta di un’elaborazione fortemente laica, che costituisce un elemento indispensabile per comprendere le successive teorie pubblicistiche del Duecento, fiorite negli ambienti nazionali europei e da decenni al centro della ricerca medievistica.

Giuristi e politica nei comuni di Popolo

Autore: Sara Menzinger

Numero di pagine: 384

Il libro si concentra sul rapporto che nei Comuni duecenteschi si instaura tra gli esperti di diritto e il governo delle proprie città. L’indagine ha per oggetto una fase specifica della storia comunale, la seconda metà del Duecento, quando molte città italiane danno vita a forme di governo popolari, caratterizzate dall’affermazione istituzionale di quella parte della cittadinanza generalmente dedita all’esercizio di un mestiere, che non si identifica e si oppone alla aristocrazia urbana (militia). L’interesse principalmente per tre aspetti, cioè il rapporto tra uomini di legge e potere, la dialettica tra identità sociale e ruolo politico del ceto dei giuristi, e più in generale la funzione attribuita al diritto nei governi di Popolo, ha suggerito l’importanza di un approccio comparativo, che mettesse al riparo dal rischio di un modello troppo condizionato da fattori locali. Da qui la scelta di lavorare su tre città (Siena, Perugia e Bologna) che, pur presentando affinità da un punto di vista politico-istituzionale, sono inserite in contesti regionali profondamente diversi. Porre al centro della ricerca il funzionamento del sistema comunale e il ruolo del...

Aspetti della condizione giuridica dello straniero negli statuti lombardi dei secoli 14.-15

Autore: Claudia Storti Storchi

Numero di pagine: 57

La pesca alla valsesiana. Tracce di storia della pesca nella tradizione scritta...

Autore: Renzo Dionigi , Claudia Storti Storchi

Numero di pagine: 76

La dignità e l'autonomia del giudice nelle opinioni del ceto giuridico lombardo sull'intervento del pubblico ministero nelle cause civili (1860-1875)

Autore: Claudia Storti Storchi

Numero di pagine: 56

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