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La quarta rivoluzione

Autore: Gino Roncaglia

Numero di pagine: 304

Nel 1951, Isaac Asimov pubblicava su una rivista per ragazzi un breve racconto: Chissà come si divertivano! Il racconto ambientato nel futuro si apre con una descrizione stupita del libro a stampa, residuo di unepoca ormai superata e quasi dimenticata: «Margie lo scrisse perfino nel suo diario, quella sera. Sulla pagina che portava la data 17 maggio 2157, scrisse: Oggi Tommy ha trovato un vero libro! Era un libro antichissimo. Il nonno di Margie aveva detto una volta che, quandera bambino lui, suo nonno gli aveva detto che cera stata unepoca in cui tutte le storie e i racconti erano stampati su carta. Si voltavano le pagine, che erano gialle e fruscianti, ed era buffissimo leggere parole che se ne stavano ferme invece di muoversi, comera previsto che facessero: su uno schermo, è logico.» La descrizione proposta da Asimov sembra oggi straordinariamente attuale. Lo schermo è quello, piccolo e portatile, di dispositivi dai nomi strani: Kindle, iPad, Nook… È davvero questo il futuro che aspetta il libro? Gli e-book riusciranno a raggiungere e superare la perfezione e la comodità dei libri su carta? E quali conseguenze avrà, sul libro come oggetto culturale e sulle abitudini...

Decameron

Autore: Giovanni Boccaccio

Numero di pagine: 1835

È il 1348: mentre la peste infuria a Firenze, dieci giovani si rifugiano in campagna e per passare piacevolmente il tempo si raccontano per dieci giornate una novella ciascuno. Questa la nota "cornice" che racchiude la più celebre raccolta di novelle della letteratura europea: un capolavoro che ancora affascina per la pluralità dei toni, per la capacità di dipingere l'infinita varietà della vita. Per i settecento anni dalla nascita di Boccaccio, i massimi esperti italiani della sua opera danno vita a un'edizione innovativa, fondante di una nuova tradizione interpretativa, in cui il massimo rigore filologico è associato a una inedita apertura verso i lettori d'oggi. Il nuovo testo critico stabilito da Maurizio Fiorilla è preceduto dalla rigorosa e appassionata introduzione di Amedeo Quondam, cui si deve anche il ricchissimo apparato di note; le introduzioni alle singole giornate di Giancarlo Alfano approfondiscono i rapporti che legano tra loro le novelle.

Nel laboratorio della finzione

Autore: Elena Porciani

Numero di pagine: 298

Questo volume prende in esame la parabola letteraria di Elsa Morante mirando a coniugare filologia e teoria della letteratura. L’indagine di alcuni materiali giovanili conservati nell’Archivio Morante presso la Biblioteca centrale nazionale di Roma costituisce il punto di partenza per un’interpretazione del lavoro della scrittrice che si basa sull’interazione dei concetti critici di memoria poietica e modo narrativo. La continua riproposizione di immagini, oggetti, motivi, temi dalla giovinezza alla maturità mostra infatti come sia attiva in Morante una memoria del fare letterario che si sviluppa in riprese variate di un immaginario modulare; al contempo, il transitare nei testi di costanti e varianti si distribuisce in una formazione di compromesso fra i modi del romance e del novel che è la più intima cifra della scrittura dell’autrice. Pagina dopo pagina, emerge così una Morante svincolata da vari cliché critico-biografici che hanno limitato il riconoscimento della sua consapevolezza metaletteraria, e intenta, piuttosto, a sperimentare in un autentico ‘laboratorio della finzione’ nuovi percorsi del romanzo novecentesco.

Introduzione alla lettura del «Decameron» di Boccaccio

Autore: Giancarlo Alfano

Numero di pagine: 224

«Comincia il libro chiamato Decameron cognominato prencipe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle in diece dì dette da sette donne e da tre giovani uomini». Questo libro introduce all'opera che ha mutato il cammino dell'intera narrativa occidentale attraversandone la storia compositiva, l'architettura della narrazione, i temi e il sistema dei personaggi, le coordinate della lingua e dello stile, così da proporne una nuova interpretazione complessiva.

Critica clandestina?

Autore: Maria Serena Sapegno , Annalisa Perrotta , Ilenia De Bernardis

Numero di pagine: 276

Questo volume pone una domanda provocatoria, chiama in causa l’idea di clandestinità almeno in due diverse accezioni: una clandestinità subita, nel mancato riconoscimento di legittimità istituzionale e una clandestinità cercata ed esibita, nel rifiuto programmatico di riconoscere all’istituzione un potere legittimante. In entrambi i casi si tratta di un dialogo mancato, che ormai mostra i suoi limiti e i danni provocati, una peculiarità italiana che configura un grave ritardo rispetto agli altri paesi europei ed extraeuropei. Soprattutto nella distanza tra una tradizione e una pratica di studi ricca e consolidata, la critica femminista e di genere in Italianistica, e la sua presenza e visibilità istituzionale nei luoghi di formazione e di ricerca. Le studiose che contribuiscono al volume – attive nei diversi centri universitari italiani (Roma, Bari, Torino, Padova, Venezia, Catania, Pisa, Bologna, Napoli) e stranieri (Barcellona, Zurigo, Madrid, Parigi) – offrono contributi originali, di respiro internazionale e frutto di una competenza ed esperienza pluriennale nel vasto campo degli studi di genere e del femminismo, ad ulteriore testimonianza concreta della...

Le scritture dell'ira

Autore: Giuseppe Crimi , Cristiano Spila

Numero di pagine: 208

Quando si parla di invettiva, la caratteristica principale sembra essere quella dell’attacco, dell’insulto, della violenza verbale. Si dice infatti “pronunciare un’invettiva”, o “lanciare, scagliare un’invettiva”. L’invettiva è definita nel Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612), con le parole di Francesco da Buti, come «riprensione, che l’huomo fa crucciosamente. E perciò si chiama invettiva, cioè commozione contro altrui». Essa pone a chi se ne occupa numerose questioni, tra le quali fondamentale è quella che riguarda la sua natura di genere letterario o di registro retorico appartenente allo sfogo o all’offesa contro qualcuno (un avversario, un’istituzione). Questo volume indaga proprio la forma invettiva così come si è presentata in alcuni testi della nostra letteratura, nel suo percorso storico dal Trecento al Novecento. Si è perciò trovata la formula di “scritture dell’ira” (enfatizzando le varie esperienze e i diversi contesti), attraverso cui collocare i testi riconosciuti di una tradizione letteraria italiana. In questa prospettiva, l’invettiva si presenta come una forma codificata di indignazione, di maledizione, di...

In dialogo con Simone Weil

Autore: Paolo Farina , Maria Antonietta Vito

Numero di pagine: 224

Una decina di studiosi, con età, storie e competenze diverse, ma una grande passione in comune, Simone Weil, in queste pagine si lasciano provocare dalla Lettera a un religioso e si confrontano con le sue celebri trentacinque tesi.

La fredda bellezza

Autore: André Weil

Numero di pagine: 80

Nel 1940, Simone Weil scrive al fratello André, una delle menti più geniali della matematica novecentesca, per chiedergli di spiegarle l’argomento e l’importanza delle sue ricerche. André risponde in una lunga e densa lettera, qui per la prima volta in traduzione italiana, dove tenta di ricostruire in maniera accessibile la storia della matematica connessa al tema delle sue ricerche. Scrivendo da studioso, protagonista di primo piano di questa stessa storia, Weil non segue un ordine puramente cronologico, ma l’intreccio che lega in tempi diversi le più importanti svolte concettuali che hanno segnato l’evolversi delle conoscenze matematiche. Dalla lettura delle intense considerazioni di André, rivolte alla sorella amata per quanto incompresa, si osservano in controluce alcuni tratti essenziali del rapporto con Simone, che aiutano a capire meglio la genesi e il senso del percorso intellettuale ed esistenziale dei due fratelli. Nel secondo testo, che presenta la traduzione inedita di un testo del 1960, Weil riprende, sviluppandole ulteriormente, alcune riflessioni già presenti nella lettera, cercando di dare una risposta articolata, per quanto non definitiva, alla...

Critica del testo (2012) Vol. 15/2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 391

Ecdotica Roberto Rea, Il descort di Aimeric de Belenoi S’a midons plazia (BdT 9, 20) (p. 9-38) Saggi Lorenzo Lozzi Gallo, La Minne agli albori della letteratura cortese: l’esempio della Kaiserchronik (p. 41-78) Elena Spadini, Il motivo della donna alla fonte nella lirica romanza. Appunti intorno a un corpus poetico (p. 79-113) Sarah Fogagnoli, Alfonso Álvarez de Villasandino e il Cancionero de Baena: la fondazione di una lingua poetica (p. 115-148) Valentina Berardini, Aspetti scenici nella predicazione francescana: la teatralità implicita di Bernardino da Siena (p. 149-182) Radiografie Anatole Pierre Fuksas, Ordine del testo e ordine del racconto nella tradizione manoscritta del Chevalier de la charrette (vv. 400-2023) (p. 185-213) Déborah González Martínez, Contribución ao estudo da cantiga de seguir nos cancioneiros galego-portugueses: os escarnios V1003 e B1559 (p. 215-235) Gioia Paradisi, Una sconosciuta parafrasi in versi del Cantico dei Cantici nel ms. Paris, Sainte-Geneviève 2879 (p. 237-260) Ermeneutica minima Francisco J. Oroz Arizcuren, Amich ez amit: dos motz ab divers sens? (p. 263-284) Discussioni Carlo Pulsoni, Radici comuni dell’Europa e riletture...

Elsa Morante. Una vita per la letteratura

Autore: René de Ceccatty

Numero di pagine: 416

«La vita privata di uno scrittore è pettegolezzo; e i pettegolezzi, chiunque riguardino, mi offendono»: così Elsa Morante in un’intervista concessa a Enzo Siciliano nel 1972. Una lapidaria affermazione, che René de Ceccatty non manca di citare nelle pagine di questo libro per mostrare quanto sia arduo il compito del biografo se ha come oggetto la vita di una scrittrice che, come scrive Sandra Petrignani nell’introduzione, «ha più di una volta depistato i curiosi, mescolando le acque su fatti e date della propria esistenza». Ogni esperienza vissuta è, com’è noto, ben poca cosa rispetto alle ambizioni della letteratura, che non possono essere mai ricondotte ai meri fatti di un’esistenza. Tuttavia, se la biografia è anch’essa un genere letterario, illuminare l’esistenza di uno scrittore non ha nulla a che fare con il pettegolezzo, ma con quel punto oscuro tra la vita e la forza dell’immaginazione che è il luogo proprio della letteratura. È quanto fa René de Ceccatty in questo libro quando, senza alcun timore, si avventura nell’infanzia di Elsa Morante per descrivere il suo ambivalente rapporto con la madre e quello complicato con i due padri, i fratelli...

Tre studi sul «De mulieribus claris»

Autore: Elsa Filosa

Numero di pagine: 203

Premessa Introduzione La struttura del De mulieribus claris e il rapporto tra mito e storia – Fasi redazionali del De mulieribus claris e quadro storico – Progetto originario del De mulieribus claris, dedica e proemio – La critica moderna e contemporanea STUDIO 1 I modelli letterari 1.1. I modelli letterari per la struttura – 1.2. I sottotesti latini e greci – 1.3. La Familiare XXI 8 di Petrarca – 1.4. De Proba Adelphi coniuge (XCVII) – 1.5. L’utilizzo delle fonti classiche: dal De fide uxorum erga viros di Valerio Massimo al De mulieribus claris – 1.5.1. De Tertia Emilia primi Africani coniuge (LXXIV) – 1.5.2. De Curia Quinti Lucretii coniuge (LXXXIII) – 1.5.3. De Sulpitia Truscellionis coniuge (LXXXV) – 1.6. Antecedenti del De mulieribus claris nell’opera di Boccaccio STUDIO 2 I rapporti con il Decameron 2.1. Intertestualità nelle premesse narrative – 2.1.1. Tisbe (XIII) e Salvestra (Dec. IV 8) – 2.1.2. Didone (XLII) e Lisabetta da Messina (Dec. IV 5) – 2.1.3. Lucretia (XLVIII) e madonna Zinevra (Dec. II 9) – 2.2. Gemmazioni e allusioni – 2.2.1. Lucretia (XLVIII): Catella (Dec. III 6); monna Sismonda (Dec. VII 8) – 2.2.2. Tisbe e Piramo...

La Virago Evirata

Autore: Serena Lunardi

Numero di pagine: 398

LA DAME ESCOILLEE (NRCF,83) La Dame escoillee è un fabliau anonimo composto nel Nord della Francia intorno alla metà del Duecento: l’autore offre una versione per molti aspetti originale della celeberrima “Bisbetica domata”, un nucleo narrativo assai prolifico nella letteratura e nel folclore, dal quale trae spunto anche la nota commedia di William Shakespeare, The Taming of the Shrew. Il racconto antico-francese è per molti versi affine a un coevo Schwankmäre medio-alto tedesco, la Vrouwen Zuht di Sibote: entrambi gli autori tendono ad accentuare la valenza esemplare della vicenda narrata e ad attenuarne i risvolti comici, attuando trasformazioni profonde rispetto al nucleo narrativo di partenza. La rielaborazione in chiave misogina e moraleggiante proposta dai due racconti raggiunge il culmine nell’episodio conclusivo, tutto giocato sull’ambiguo confine tra violenza e ruse, scherzo e verità, realtà e finzione: se le altre ricorrenze del motivo tendono a fare della megera una figura essenzialmente comica ed esaltano perciò gli aspetti buffi e farseschi del nucleo narrativo di partenza, i due testi medievali si chiudono invece sulla terribile e brutale punizione...

Syntagmatia

Autore: Dirk Sacré , Jan Papy

Numero di pagine: 845

This collective volume has been dedicated to two distinguished scholars of Neo-Latin Studies on the occasion of their retirement after a long and fruitful academic career, one at the Université catholique Louvain-la-Neuve, the other at the internationally renowned Seminarium Philologiae Humanisticae of Leuven University. Both the rich variety of subjects dealt with and the international diversity of the scholars authoring contributions reflect the wide interests of the celebrated Neo-Latinists, their international position, and the actual status of the discipline itself. Ranging from the Trecento to the 21st century, and embracing Latin writings from Italy, Hungary, The Netherlands, Germany, France, Poland, the New World, Spain, Scotland, Denmark and China, this volume is as rich and multifaceted as it is voluminous, for it not only offers studies on well-known figures such as Petrarch, Lorenzo Valla, Erasmus, Vives, Thomas More, Eobanus Hessus, Lipsius, Tycho Brahe, Jean de la Fontaine and Jacob Cats, but it also includes new contributions on Renaissance commentaries and editions of classical authors such as Homer, Seneca and Horace; on Neo-Latin novels, epistolography and...

Scritture di maternità, paternità, infanzia

Autore: Université de Paris X: Nanterre. CRIX. Centre de recherches italiennes

Numero di pagine: 176

Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana

Autore: Paola Busonero , Francesco Bianchi , Elisabetta Caldelli , Roberta Casavecchia , Angela Cofrancesco , Angioletta Coletta , Luciana Devoti , Federica Gargano , Nicoletta Giove , Valentina Longo , Sabina Magrini , Mariantonietta Romano , Pasquale Orsini , Elena Palladino , Marco Palma , Simona Perugia , Beatriz Porres de Mateo , Barbara Proietti , Beatrice Quaglieri , Eugenia Russo , Barbara Maria Tarquini , Rodobaldo Tibaldi , Antonella Tomiello , Raffaella Zavalloni

Numero di pagine: 346

Questo numero si apre con l'annuncio di una maggiore disponibilita in rete delle nostre informazioni. Le schede che gia dalla fine del 1997 erano consultabili, rinnovate con cadenza mensile, nel sito della Scuola, sono ora trasferibili, sempre con il consenso dell'Editore e mediante una semplicissima operazione, nel programma di gestione di BMB, che ricercatori e istituzioni possono richiedere gratuitamente, insieme con i dati gia pubblicati, all'Universita di Cassino (bmb@let.unicas.it). Chi lo desidera potra cosi costruirsi un archivio che comprenda e incrementi regolarmente tutta la bibliografia finora raccolta, oppure, in alternativa, selezionare le informazioni utili ai propri interessi di studio. Ulteriori notizie in proposito si possono trovare in Antonio Cartelli Marco Palma, BMB: la bibliografia dei manoscritti beneventani in rete, in corso di stampa negli atti del XLV Congresso Nazionale dell'Associazione Italiana Biblioteche (Roma, 16-19 maggio 1999), a cura di Enzo Frustaci e Mauro Guerrini. Si tratta di un esperimento che, se dara risultati positivi, costituira un opportuno punto di partenza per l'elaborazione di una vera e propria base dati bibliografica disponibile...

I manoscritti della letteratura italiana delle origini

Autore: Biblioteca nazionale centrale di Firenze

Numero di pagine: 260

Questo volume, che comprende la descrizione di 134 manoscritti, databili entro la metà del secolo XIV, conservati presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, costituisce il primo risultato a stampa di un progetto di ricerca, promosso dalla sezione paleografica "Luigi Schiaparelli" del Dipartimento di Studi sul Medioevo e il Rinascimento dell'Università di Firenze, finalizzato al censimento dei manoscritti in volgare italiano presenti nelle maggiori biblioteche fiorentine e in altre biblioteche italiane. La pubblicazione è corredata da 169 tavole in bianco e nero e da 16 tavole a colori, dagli indici, dalla bibliografia, nonché da un'introduzione al progetto e da due saggi di natura codicologica e paleografica.

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