Diritto e teatro in Grecia e a Roma
Autore: AA. VV.
Numero di pagine: 287Premessa di Eva Cantarella: Secondo una definizione di moda (e come tale non di rado abusata) siamo nell'epoca del postmoderno. Inevitabile che i giuristi non volessero essere esclusi di questa fase della modernità: ed ecco, tra i "Postmodern Legal Movements", trovare spazio quell'approccio ai testi letterari noto sotto il nome di "Law and Literature", diffusosi come sempre dapprima negli Stati Uniti d'America, e a seguire nei diversi paesi occidentali. Ovviamente, l'attenzione alle fonti letterarie e la consapevolezza della loro importanza per gli studi di diritto non era cosa nuova, quando il movimento "postmoderno" cominciò ad avere successo. Il ricorso alla letteratura (più o meno ampio a seconda delle diverse sensibilità e dei diversi approcci metodologici) era pratica comune, per limitarci ai mondi che qui interessano, tanto tra gli storici del diritto romano che tra quelli del diritto greco. I romanisti, questo è vero, usavano - e a volte, anche se sempre più raramente, usano ancora - separare puntigliosamente, nei loro "Indici delle fonti", le "fonti giuridiche" (o "tecniche") da quelle "non giuridiche" ("atecniche", o "letterarie"). Implicitamente, la divisione...