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Bartleby, lo scrivano - Chicchirichì! - Billy Budd, marinaio

Autore: Herman Melville

Numero di pagine: 184

Cura e traduzione di Riccardo Reim (Bartleby, lo scrivano e Chicchirichì!)Traduzione di Flaminio Di Biagi (Billy Budd, marinaio)Edizioni integraliBartleby è il nome di un grigio, sparuto impiegato di Wall Street che, senza fornire spiegazione alcuna, man mano rinuncia al suo lavoro di copista e rimane immobile in silenzio a fissare un muro, impervio a ogni tentativo di persuasione, mite e rispettoso ma graniticamente risoluto... In questo straordinario racconto (fra i più belli dell’intera letteratura americana) Melville dimostra da grande maestro di saper trattare con sottile humour e felice leggerezza anche temi angosciosi e ossessionanti come la follia, la predestinazione, l’incomunicabilità, l’alienazione; temi che tornano anche nel racconto “speculare” Chicchirichì, che con Bartleby viene a formare una sorta di bizzarro dittico, ovvero l’inquietante confronto con l’estremo della disperazione e l’estremo della gioia. Completa il volume Billy Budd, capolavoro incompiuto, riflessione sull’ingiustizia, parabola dell’innocenza offesa in cui la figura del marinaio semplice Billy brilla come un «Cristo marino... un angelo condannato»: in fondo lui e...

...SCRIVANO? Preferirei di No...

Autore: Antonio Chiummo

STUDI SULLA SCRITTURA TRATTI DAL ROMANZO DI HERMAN MELVILLE "BARTLEBY LO SCRIVANO" ED IMMAGINATI IN UN SOGGETTO CINEMATOGRAFICO

Mio fratello

Autore: Daniel Pennac

Numero di pagine: 128

“Non so niente di mio fratello morto, se non che gli ho voluto bene. Sento moltissimo la sua mancanza, e tuttavia non so chi ho perso.” Poco tempo dopo la morte del fratello Bernard, Daniel Pennac allestisce una lettura scenica di un celebre racconto di Melville, Bartleby lo scrivano. Per il personaggio di Bartleby, lui e Bernard avevano la medesima predilezione. Alternando le pagine dell’adattamento teatrale di Bartleby agli aneddoti su Bernard, ricordi affettuosi, divertenti o spietati e battute piene di humour, Daniel Pennac tratteggia il ricordo del fratello scomparso, vero e proprio complice, insostituibile compagno di vita. Come Bartleby, Bernard era sempre più incline a ritirarsi deliberatamente dalla vita sociale. Un singolare libro d’amore, insieme profondo, lucido e toccante.

Mio fratello

Autore: Daniel Pennac

Numero di pagine: 128

“Non so niente di mio fratello morto, se non che gli ho voluto bene. Sento moltissimo la sua mancanza, e tuttavia non so chi ho perso. Ho perso il piacere della sua compagnia, la gratuità del suo affetto, la serenità dei suoi giudizi, la complicità del suo senso dell’umorismo, ho perso la quiete. Ho perso quel po’ di tenerezza che c’era ancora al mondo. Ma chi ho perso?” Poco tempo dopo la morte del fratello Bernard, Daniel Pennac allestisce una lettura scenica di un celebre racconto di Melville, Bartleby lo scrivano. Per il personaggio di Bartleby, lui e Bernard avevano la medesima predilezione. Alternando le pagine dell’adattamento teatrale di Bartleby agli aneddoti su Bernard, ricordi affettuosi, divertenti o spietati e battute piene di humour, Daniel Pennac tratteggia il ricordo del fratello scomparso, vero e proprio complice, insostituibile compagno di vita. E mette contemporaneamente in luce una singolare affinità tra i due personaggi. Come Bartleby, Bernard era sempre più incline a ritrarsi deliberatamente dalla vita sociale, a un rifiuto categorico di aggravare l’entropia. Un singolare libro d’amore, insieme profondo, lucido e toccante.

A grandezza naturale

Autore: Erri De Luca

Numero di pagine: 112

“In queste pagine unisco,” chiarisce De Luca nell’Introduzione, “storie estreme di genitori e figli.” La narrazione si rinsalda nelle radici della storia tramandata: si inizia da Isacco, naturalmente, dalla mancanza di legittima difesa contro il padre – la legatura di Isacco, in ebraico così ci si riferisce a quello che noi di solito chiamiamo “il sacrificio”, perché quel nodo stretto fra lui e Abramo è irreparabile. Nodo che sembra potersi sciogliere solamente diventando a propria volta genitori, “passaggio che fa scordare e slega dallo stato di figlio”. Come succederà a Chagall, dopo aver dipinto il ritratto del padre – struggente il racconto dell’opera in queste pagine –, e come invece non potrà fare la figlia del vecchio nazista, nel tentativo estremo di mettersi al riparo dal torto del soldato scegliendo di non procreare. E come non succederà a chi racconta, rimasto figlio – nelle orecchie ancora il suono della camicia lacerata del padre come atto di dolore, rumore “amplificato a squarcio”, reazione al suo allontanamento da casa. Tuttavia proprio per ciò egli è il narratore ideale di queste storie: “Ne sono estraneo a metà: senza...

Bartleby il punter

Autore: Wakii Reader , Brutus Grigliadiferro

Numero di pagine: 36

Questo racconto prende il celebre “Bartleby lo scrivano” di Hermann Melville, lo rimescola con l’ambiente del football americano liceale e ne trae una storia piuttosto folle in cui un giovane giocatore fa uscire completamente di testa il suo allenatore. Se avete praticato il football, o magari il rugby, o qualunque altro sport, questo libro vi piacerà sicuramente. Il libro include un questionario. Dedico quest’opera ai miei allenatori di football, specialmente quelli a cui ho accelerato la calvizie e che mi hanno urlato contro quando me lo meritavo. I personaggi ripresi e modificati includono: Bartleby, Ginger Nut, Grubman, Nippers, Turkey, Achab, Ismaele, Stubb, Queequeg, Starbuck, padre Mapple, Tashtego, Daggoo, Flask e Yorpy.

Novelle agrodolci

Autore: Ferdinando Paolieri

Numero di pagine: 70

"Novelle agrodolci" è una raccolta di brevi racconti ricchi di vivacità e sapore. L’opera si situa nell’ambito di un tenace conservatorismo letterario e culturale di tradizione toscana, da cui l'autore riprende il gusto per una lingua ricca di compiacimenti dialettali, di ornamenti e di preziosismi. Tutto questo sullo sfondo di paesaggi e di contorni descritti con compiacimento come primitivi e selvaggi: la maremma, l’Isola del Giglio, l’Impruneta. Ferdinando Paolieri è stato uno scrittore, poeta e commediografo italiano. Restò sempre al di fuori delle mode letterarie del primo Novecento (futurismo, realismo magico, parnassianesimo) mantenendo quasi costantemente la sua opera nel solco della tradizione letteraria regionale, in quegli anni segnata soprattutto da Fucini. Appassionato anticlericale, fondò a Siena nel 1913 con Federigo Tozzi e Domenico Giuliotti il settimanale "La Torre", che si autodefinì «organo della reazione cattolica». Partecipò alla prima guerra mondiale distinguendosi per atti di valore.

Note 2015

Autore: Carmelo Sciascia

Numero di pagine: 106

Questo libro che, a prima vista, potrebbe essere considerato un’opera di assemblaggio, raccolta di semplici note, è in realtà un’opera avveduta, c’è un filo conduttore, la consapevolezza dell’Autore che attraverso semplici articoli di giornale divulga le proprie concezioni politiche ed estetiche: Come i veri filosofi!

L'uomo di fiducia

Autore: Herman Melville

Numero di pagine: 400

Pubblicato nello stesso giorno in cui si svolge la vicenda – il 1° aprile 1857 – L’uomo di fiducia racconta un viaggio a bordo del Fidèle, un battello a vapore che naviga il Mississippi in direzione New Orleans. I passeggeri – dame, commercianti, uomini d’affari, tutti i tipi della società americana dell’Ottocento – vengono diversamente avvicinati e messi alla prova da un uomo enigmatico e misterioso che continuamente scompare e ricompare sulla scena sfruttando travestimenti e inganni. Un fine psicologo? Un mestatore d’animi? O solo un imbroglione della peggior specie? Criticato e misconosciuto all’uscita, L’uomo di fiducia è il più inafferrabile e oscuro romanzo di Melville, destinato negli anni a rappresentare il cinico contraltare al sogno americano di una società basata sugli ideali di fiducia e verità.

Moby Dick

Autore: Herman Melville

Numero di pagine: 783

Cura e traduzione di Pietro MeneghelliEdizione integraleMoby Dick è l’opera più celebre dell’Ottocento americano. Questo grande romanzo del mare narra la drammatica sfida del Capitano Achab alla Balena Bianca, colosso marino ma anche creatura metafisica, figurazione dell’inconoscibile. A bordo del Pequod, la nave condannata, uomini di razze, fedi e culture profondamente diverse vengono trascinati verso un unico destino, in questa epopea tragica che è anche una fra le più intense opere poetiche di tutti i tempi. Resa con un vigore espressivo che assurge alla potenza di un richiamo biblico e in un linguaggio che, nella sua asciutta incisività, rispecchia le esperienze autenticamente vissute dell’autore a bordo delle baleniere, la storia della caccia alla Balena Bianca diviene così un’allegoria del destino dell’uomo, del suo perenne confronto con gli aspetti oscuri della Creazione. Ha ispirato la stupenda interpretazione cinematografica di Gregory Peck/Achab.«Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa – non importa esattamente quanti – avendo in tasca poco denaro, o forse non avendone affatto, e non avendo nulla di particolare che mi trattenesse a terra, pensai di...

Figure della leggerezza. Anoressia - Bulimia - Psicanalisi

Autore: Gabriella Ripa di Meana

Numero di pagine: 245

L’elaborazione di una teoria e di una clinica psicanalitica dell’anoressia e della bulimia si articola, in questo volume, con un’indagine sulla struttura discorsiva e funzionale della medicina, della psicoterapia e della psicanalisi. Le lacune dell'identità, la trama della psicopatologia, la posizione soggettiva ed etica di chi cura sono punti nodali della ricerca. L’analisi di alcune immagini pittoriche e di tre testi letterari arricchisce il lavoro suggerendo prospettive originali. Il libro, completamente rivisto dall'Autrice, contiene una breve quanto importante “Postilla” scritta appositamente per questa edizione digitale, 23 anni dopo la prima pubblicazione a stampa.

L'arte di riposare

Autore: Claudia Hammond

Numero di pagine: 264

Se c’è qualcosa che manca nelle nostre giornate è il riposo: troppi impegni, una vita frenetica, sollecitazioni continue. Eppure siamo così assuefatti a questi meccanismi stritolanti che l’idea stessa del riposo viene vista con sospetto, come se fosse tempo sprecato o rubato a attività più produttive. Il pensiero di riservare più tempo a noi stessi ci provoca sensi di colpa, quasi fosse un desiderio proibito e irrealizzabile. Claudia Hammond ha scritto la guida definitiva alla sottile arte del riposo, accompagnandoci alla scoperta delle dieci attività più rilassanti di tutte. C’è chi ama camminare, godersi un bagno caldo, ascoltare musica o leggere un libro. C’è chi preferisce immergersi nella natura, perdendosi nella bellezza del paesaggio, e chi immergersi in una comoda poltrona perdendosi nella visione di serie televisive. E poi c’è chi trova piacevole passare il tempo in modi apparentemente dispersivi come sognare a occhi aperti, restare da solo e, una volta tanto, non fare assolutamente nulla.Il riposo non è la semplice assenza, temporanea, di lavoro o incombenze: anzi, paradossalmente richiede un certo impegno. È una filosofia di vita, un’arte che va ...

Un cane di resto

Autore: Guido Sperandio

Numero di pagine: 72

Hanno detto di quest'ebook: «Piccoli e brevi pensieri, note od osservazioni che ci fanno riflettere con simpatia e molta ironia su molto di ciò che ci circonda e che non notiamo o non osserviamo con la giusta attenzione. Davvero una bella lettura.» «"Un cane di resto" è una simpatica raccolta di racconti ambientati in epoche diverse, scritti in modo ironico e simpatico. Lettura molto piacevole.» L'autore ringrazia.

Il testo a quattro mani

Autore: Federico Bertoni

Numero di pagine: 347

Questo libro, in linea generale, vorrebbe tentare di rispondere a una domanda. Una domanda semplice, fondamentale, articolata e riprodotta in una sequenza di sotto-domande, lungo una progressione di questo tipo: Che cos’è la lettura? Come funziona? Qual è il suo rapporto con il testo letterario? Qual è il ruolo del lettore? Quali conseguenze critiche può avere uno studio orientato sulla ricezione? Le storie di lettura narrano le imprese multiformi e spesso contrastanti della retorica, della semiotica, dell’estetica della ricezione di Costanza, della sociologia, del reader-response criticism americano o della decostruzione.

Diario italiano

Autore: Herman Melville

Numero di pagine: 110

Turbato dall’insuccesso dei suoi ultimi libri – tra cui Moby Dick, un capolavoro per i posteri, apparso troppo in anticipo sul suo tempo –, Melville nel 1857 progetta un viaggio in Terrasanta. Prima, però, coglie l’occasione per risalire la penisola italiana, partendo dalla Sicilia. È durante questo viaggio che annota scrupolosamente sensazioni e pensieri sul Bel Paese e sui luoghi che visita, confluiti in una narrazione in tempo reale. Ed è proprio tra le pagine di questo diario che emerge l’animo tormentato ma anche geniale del grande scrittore americano che ci regala in poche telegrafiche parole illuminanti squarci del nostro Paese.

La vita delle cose

Autore: Remo Bodei

Numero di pagine: 146

Bodei segue la distinzione tra oggetti e cose, dove le cose sono ciò verso cui si ha un investimento affettivo, mentre gli oggetti sono semplicemente ciò che si contrappone ai soggetti. Le nature morte, cui Bodei dedica alcune tra le pagine più belle di questo libro, sono la massima espressione della caducità, perché gli oggetti trionfano sulla morte, i soggetti no, a meno che si facciano imbalsamare diventando oggetti resistenti. Maurizio Ferraris, "Il Sole 24 Ore" Questo volume ha qualcosa di eccezionale e sorprendente, anche se parte da un'osservazione che tutti in un certo momento della vita abbiamo fatto: gli oggetti vivono dentro di noi ma hanno anche una loro vita indipendentemente da noi. Bodei tocca e scioglie una serie di nodi che spesso impigliano la nostra mente e i nostri pensieri. Eugenio Scalfari, "L'espresso" Semplici cose. Oggetti nudi, ancora nuovi o già logori, intatti o consumati, comunque destinati all'insignificanza e alla distruzione. È questo il destino delle cose? O esiste un altro sguardo su di esse, capace in qualche modo di riscattarle dal loro ruolo anonimo e inerte? È questa la domanda, intensa e originale, che pone Remo Bodei in questo libro. ...

Oroscopo letterario

Autore: Nina Segatori

Numero di pagine: 320

"Leggere i movimenti dei pianeti in chiave astrologica non è prevedere il futuro, ma approfondire la personalità umana, prima di tutto. Per capire chi siamo e cosa possiamo diventare." Dall'astrologa italiana 3.0, un progetto che unisce stelle e cultura. Attraverso le parole di Franco Battiato (ariete), Ken Follett (gemelli), Pablo Neruda (cancro) e tante altre figure cardine della cultura mondiale, Nina Segatori dà nuova voce allo zodiaco e si rivolge a chi ama gli oroscopi ma anche a chi desidera aprirsi nuovi orizzonti. L'autrice, infatti, dà suggerimenti mirati per ciascun segno e personalità, offrendo così la possibilità di esplorare il mondo della letteratura, della musica e del cinema, alla ricerca di ciò che fa al caso proprio.

Orbite vuote

Autore: Brian Maxwell , Stefano Barbarino , Massimiliano Nuzzolo , Gianluca Mercadante , Daniele Pasquini , Enrico Macioci , Angelo Marenzana , Sara Durantini , Matteo Di Giulio , Matteo B. Bianchi , Eva Clesis , Angelo Orlando Meloni , Paola Presciuttini , Gianluca Morozzi , Marco Candida , Michele Turazzi , Jacopo Nacci , Guido Catalano

In qualunque caso, l’orrore ti sbatte davanti alla faccia questa faccenda qui: non c’è soluzione, non c’è via d’uscita, non c’è scampo. Puoi andare dove vuoi. Pensare quello che vuoi. Cercare di fare quello che vuoi. Non c’è scampo. Sono stati selezionati sedici racconti e una poesia: diciassette storie dell’orrore. Senza soluzione e senza via d’uscita.

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