La prima catalogazione delle fondazioni degli Ordini Cavallereschi in Sardegna durante il medioevo
Nuova edizione del testo "Ipotesi sui Templari in Sardegna".
Edificato intorno al 1272 dai Doria nella regione del Nurcara (nella Sardegna nord-occidentale, alle spalle di Bosa), il castello di Monteleone costituisce un significativo esempio del fenomeno dell'incastellamento, che nell’isola è più tardo rispetto a quello documentato nell'Italia centrale e settentrionale (secoli X-XII). Già durante il periodo giudicale il Nurcara è oggetto delle strategie dei giudici e dell'aristocrazia locale, sia in ambito interno che in relazione con gli ordini monastici e con gli stessi Doria. L’affermazione di questi ultimi, nella seconda metà del Duecento, detta il cambiamento: la costruzione del castrum su un colle disabitato ha l’effetto di catalizzare il popolamento, mentre nel distretto l'insediamento, prima di carattere sparso, si concentra in una serie di villaggi. Monteleone, con il relativo borgo retto da un podestà, diventa così il fulcro politico-militare ed economico di un ampio territorio, guadagnandosi anche il ruolo di baluardo della signoria dei Doria dopo la conquista catalano-aragonese di Alghero nel 1354, accogliendo probabilmente parte delle popolazioni espulse dalla stessa Alghero a favore dei nuovi pobladors iberici....
Nel 1065 i giudici di Torres donavano all’ordine di San Benedetto le chiese di S. Maria di Bubalis e S. Elia di Monte Santo con l’intero monte, costituendo così la dotazione del primo cenobio cassinese dell’isola. Quel gesto significava la loro fedeltà al papa e il loro schierarsi dalla parte della riforma ecclesiastica. Il loro diploma di donazione, ancora oggi conservato a Montecassino, costituisce il più antico documento scritto del Medioevo sardo, ma la vicenda ci è testimoniata anche nelle suggestive pagine della Chronica Casinensis di Leone Marsicano. I nomi delle chiese di S. Elia e S. Maria, presso l’attuale Siligo, vennero incisi assieme a quelle degli altri beni posseduti dai Cassinesi sul portone bronzeo del monastero laziale, come ad affermarne l’eterna stabilità. Il presente volume, che raccoglie saggi di specialisti di diverse discipline, descrive il territorio di Monte Santo e le sue chiese dalla fase di età bizantina fino a quella tardo-medievale, con un’incursione nella storia otto-novecentesca relativa alle dispute per la gestione della festa campestre di Sant’Elies.
«Archeologia Medievale» pubblica contributi originali riguardanti l’archeologia postclassica, la storia della cultura materiale in età pre-industriale e le scienze applicate nella forma di saggi e studi originali; relazioni preliminari di scavo; contributi critici su libri, articoli, ritrovamenti, ecc. Vengono pubblicati sia testi in italiano che in altre lingue.
Curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti e luoghi sconosciuti di un’isola ancestrale Dalle case delle fate all’Ustica sarda, un viaggio insolito nella terra dei nuraghi. Della Sardegna non si conosce molto, in compenso tante delle cose che pensiamo di sapere sull’isola sono false. La seadas, per esempio, non esiste, come non esiste la “buona aria”, né alcuna location di Sergio Leone (sono di altri i film western girati qui). E i nuraghi? Oggi sembrano rozze capanne di pietra, ma erano spesso mastio di imponenti strutture murarie, simili a regge preistoriche. Con un taglio a volte leggero ma una ricerca sempre rigorosa, questo libro sfata alcuni luoghi comuni e credenze errate, racconta storie di personaggi dimenticati e di altri che andrebbero scoperti, e ancora battaglie e casi insoluti. Un testo destinato a tutti i lettori: dal turista curioso al sardo che vuole conoscere meglio la sua amata terra. Forse non tutti sanno che in Sardegna... ...tra i bronzi d’inferno ce n’è uno maleducato ...grazie a Cicerone, Scauro aveva licenza di uccidere ...nacquero un papa che costruiva biblioteche e un altro che le bruciava ...è dipinto il più grande murale d’Europa...
Un viaggio alla scoperta dell’isola più misteriosa e affascinante del Mediterraneo La Sardegna è una delle regioni con più storie da raccontare, perché è un’isola ancora troppo poco studiata, nonostante sia la terra della prima grande civiltà dell’Occidente mediterraneo. Nonostante sia, ad oggi, la regione geografica con il maggior numero di siti archeologici al mondo, ben un quinto dell’intero territorio nazionale. Ma oltre all’archeologia e ai suoi monumenti senza confronti nel Mediterraneo occidentale, come l’altare preistorico di Monte d’Accoddi o quello rupestre di Santo Stefano, troviamo tra le pieghe della storia locale aneddoti e peculiarità tutti da scoprire, che hanno coinvolto personaggi più o meno noti, da Napoleone Bonaparte, sconfitto in battaglia nell’arcipelago di La Maddalena da Domenico Millelire, ad Augusto Bissiri, geniale inventore di Seui trasferitosi con grande successo negli Stati Uniti d’America. E ancora le grandi donne dell’isola, come Elena di Gallura, prima “regina” della storia sarda, o Adelasia Cocco, la sassarese passata alla Storia come il primo medico condotto donna d’Italia, e tante altre ancora... Tra le...
La Sardegna è una regione che non si finisce mai di esplorare L'idea che la Sardegna sia quasi un continente si è consolidata, diventando un luogo comune: quello di una terra in cui è possibile trovare “tutto”, dalle montagne con boschi appenninici al mare caraibico. Attraversandola, nel giro di qualche manciata di chilometri si incontrano scenari tra loro diversissimi. In alcuni paesaggi rivediamo il vecchio West americano, in certi tratti di costa i colori dell’Oceania, tra le dune desertiche di Piscinas, ad Arbus, si respira l’Africa; l'altare preistorico di Monte d'Accoddi a Sassari, con la sua architettura da ziqqurat, ci porta nell'Asia Occidentale, e ancora Sa Stiddiosa, nella Barbagia di Seulo, offre scorci tailandesi, mentre Alghero, detta la Barceloneta, con la sua parlata catalana e i suoi monumenti ci fa sentire in Spagna. Questo percorso – attraversando tutte le zone storico-geografiche Dell’isola – offre una sorta di giro del mondo in Sardegna, tra natura, archeologia, architettura, arte, tradizioni, cinema, letteratura e tanto altro ancora. Tra foreste, campagne e coste di una bellezza stupefacente, alla ricerca di angoli e storie ancora ignoti Tra...
Atti della Giornata di Studi in ricordo di Graziella Berti, a sette anni dalla scomparsa. 29 Ottobre 2020 – Meeting virtuale in diretta streaming “Storie (di) Ceramiche” è una giornata di studi dedicata alla memoria di Graziella Berti, studiosa di ceramica e figura importante per gli studi storici sulla Pisa medievale e moderna, venuta a mancare l’11 Giugno del 2013. Questa occasione, giunta alla sua settima edizione, vuole ricordarla nella maniera che lei stessa avrebbe apprezzato di più: attraverso i temi a lei cari, l’innovazione della ricerca e le nuove generazioni di studiosi. La settima edizione, svoltasi online a sette anni dalla scomparsa della studiosa il 29 Ottobre 2020 in diretta streaming su Facebook e YouTube a causa della pandemia COVID-19, è stata dedicata al tema dei “Bacini Ceramici” posti sulle facciate di edifici religiosi e civili. Poiché negli ultimi anni le ricerche riguardanti i Bacini ceramici hanno registrato un rallentamento, si è scelto di dedicare l’edizione 2020 per rilanciare questa tipologia di studi e tornare anche alle origini degli interessi che hanno avvicinato Graziella Berti alla ceramologia. Le ricerche contenute in questo ...
«Archeologia Medievale» pubblica contributi originali riguardanti l’archeologia postclassica, la storia della cultura materiale in età pre-industriale e le scienze applicate nella forma di saggi e studi originali; relazioni preliminari di scavo; contributi critici su libri, articoli, ritrovamenti, ecc. Vengono pubblicati sia testi in italiano che in altre lingue.
Questo libro raccoglie gli atti del secondo Convegno nazionale dei dottorati italiani dell’architettura, della pianificazione e del design La ricerca che cambia, svoltosi il 1° e il 2 dicembre 2016 presso la Scuola di dottorato dell’Università Iuav di Venezia. L'obiettivo che si pone è duplice: da una parte lasciare una traccia, sia pur sintetica, di quanto è stato esposto e dibattuto nelle sessioni plenarie del convegno e nei workshop dei coordinatori, dall’altra dare ampio spazio alle questioni affrontate dalle tesi di dottorato selezionate attraverso un processo di selezione anonima e presentate in tavoli di discussione paralleli. Sono otto i temi che, in maniera trasversale alle diverse discipline, costituiscono i fuochi di interesse intorno a cui si articolano i vari capitoli di questo e-book: cambiamenti, luoghi, modelli, narrazioni, riusi, spazi, storie, strutture. I saggi affrontano questioni che attengono a tali temi secondo gli specifici punti di vista dei molti settori disciplinari che spaziano dall'ICAR/10 all'ICAR/21. Per quanto distanti possano sembrare specializzazioni e competenze di questi settori, essi hanno le stesse radici e sono sicuramente ancora...
Il volume Sarroch, storia, archeologia e arte racconta la storia di una comunità partendo dalle sue remote origini sino agli anni recenti dell'avvento della grande industria ripercorrendo le diverse vicende storiche del suo territorio. Un percorso di ricerca e di studio che ha avuto come obiettivi la riscoperta della storia passata ed a molti sconosciuta del nostro territorio ed il recupero e la salvaguardia della propria identità. Il desiderio di conoscere e raccontare la storia di Sarroch nasce da un'esigenza da tempo sentita dall'amministrazione comunale e dall'intera cittadinanza che finalmente ha potuto trovare risposta grazie alla collaborazione ed all'impegno di tutti coloro che hanno contributo alla realizzazione di questa pubblicazione. In un'epoca contrassegnata da grandi cambiamenti abbiamo ritenuto importante riscoprire la nostra storia passata e conservarne la memoria fissandone i momenti nelle pagine di un libro. Speriamo di avere assolto tale compito cercando di fare cosa gradita ai nostri concittadini ed a quanti vorranno conoscere e approfondire pagine di storia che crediamo rappresentino patrimonio di cultura e di conoscenza da preservare per il futuro. (dalla...
Ceramiche e corredi monacali in epoca moderna, Atti del Convengo (Finale Emilia, 1 ottobre 1998)
Il libro fornisce una dettagliata descrizione della struttura architettonica e delle diverse fasi costruttive del complesso monastico. Particolare attenzione è dedicata al ciclo pittorico, alla disamina delle sculture architettoniche del portico e di quelle erratiche poste all’interno della chiesa, con particolare riferimento ai capitelli binati provenienti dal chiostro. Infine, completa l’opera una lettura accurata sotto il profilo stilistico e iconografico dei Retabli, già appartenenti alla Basilica e attualmente conservati al Ce. Do. C. di Codrongianos.
Il volume riporta i risultati degli scavi del castello di Donoratico, nel territorio di Castagneto Carducci. In tale area, alle importanti testimonianze materiali di epoca etrusca e romana si sovrappongono quelle riferibili al periodo medievale, quando qui si radicò la signoria territoriale di uno dei più potenti rami della famiglia dei Della Gherardesca. In questo contesto i resti del castello di Donoratico, con le monumentali torri e la cortina muraria sono sicuramente le tracce materiali più rappresentative di questa casata che controllò una fitta rete di castelli localizzati lungo la fascia costiera della Maremma settentrionale. Sono pertanto descritte ed interpretate le sequenze pertinenti l’insediamento tra i secoli centrali e quelli finali del medioevo nel tentativo di sciogliere i nodi interpretativi relativi alle fasi di poco precedenti l’impianto del castello, al suo sviluppo ed al suo abbandono, quando questi ultimi cambiamenti avvicinano la storia di Donoratico a quella degli altri castelli del territorio.
Volume 1 Sezioni: 1. Ricordando Tiziano: lezioni e prospettive 2. Produzioni 3. Materiali e tecniche costruttive Come comitato scientifico e organizzativo, il compito che ci siamo assunti non è stato semplicemente rendere omaggio alla memoria di Tiziano Mannoni, e ricordarne l’opera a dieci anni dalla scomparsa, ma evidenziare cosa, e quanto, dei suoi insegnamenti è presente, e vitale, nelle ricerche che conduciamo. L’opera è rivolta soprattutto a chi non ha avuto l’occasione di conoscere l’uomo e il ricercatore che, a nostro avviso, più di altri si è distinto, in Liguria e non solo, per costruire un’archeologia a tutto tondo. Non diciamo ‘globale’ perché, come lo stesso Mannoni sosteneva negli ultimi anni, il termine può dare un’idea sbagliata: di chi eccede in ambizione, non riconosce la complessità dei problemi storici, confonde la propria ricerca con il tutto.
La Sardegna è una terra che possiede la straordinaria capacità di comprimere lo spazio e il tempo: nella sua storia millenaria, questo è fluito via impercettibilmente, salvaguardando ciò che altrove è andato perduto. The solitude of places. Journeys and Architecture on the Edges è un viaggio in luoghi ai margini rispetto alle tradizionali mete del Grand Tour, attraverso lo sguardo esterno di alcuni scrittori che seppero ritrovare in essi la magica topografia necessaria al racconto di un’esperienza autobiografica e di alcuni straordinari fotografi – August Sander, Giuseppe Pagano e Henri Cartier-Bresson – che cercarono di costruire a partire da essi un inedito ‘vocabolario di immagini’ capace di raccontare un mondo arcaico che lentamente si apriva alla modernità e alle sue inevitabili contraddizioni. Alcune piccole architetture completano il percorso conoscitivo di un paesaggio d’ombre e solitudini apparenti, in cui, per citare David Herbert Lawrence, nulla è finito e nulla è definitivo.