La vita di Rita Pavone ha accompagnato la storia del nostro Paese, disegnandone, come un sismografo fedele, il profilo delle evoluzioni politiche, sociali, di costume: la guerra, la ricostruzione, l’emigrazione, il boom, le nuove culture giovanili, la società di massa, la neotelevisione... Questo libro, ripercorrendone le tappe private e pubbliche, prova a scrivere di Rita Pavone come metafora o, se si preferisce, come una sorta di scanzonata (è il caso di dirlo) biografia della nazione. Una storia leggera (ma non troppo).
«Un libro da leggere perché racconta storie che tutti dovrebbero conoscere, specialmente i più giovani. E colpisce il fatto che a realizzarlo siano stati proprio dei ragazzi, impegnati nel fare memoria, nel conoscere la storia, nel voler cambiare il nostro Paese.» NICOLA MORRA, Presidente della Commissione parlamentare antimafia La memoria non si cancella, recita il sottotitolo di questo volume. E la memoria siamo noi: le vite che viviamo, gli incontri, le parole dette, lette e ascoltate. Doni inestimabili, risorse straordinarie. La memoria è un diritto e un dovere che siamo chiamati a esercitare, soprattutto quando parliamo di Mafia. È questa la convinzione alla base della realizzazione del volume Morire di Mafia, edito da Sperling & Kupfer - il primo di un progetto più ampio -, nel quale vengono rievocate le storie di oltre duecento vittime del crimine organizzato dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Sono donne, uomini e bambini; magistrati, imprenditori, politici, giornalisti, membri delle forze dell'ordine e comuni cittadini; sono nomi dietro ai quali si celano esistenze spezzate, legami recisi, sogni infranti. Questo libro - che non ha alcuna pretesa di...
NADIA MURAD è PREMIO NOBEL per LA PACE 2018. Nell'agosto 2014 la tranquilla esistenza di Nadia Murad, ventunenne yazida del Sinjar, nell'Iraq settentrionale, viene improvvisamente sconvolta: con la ferocia che li contraddistingue, i militanti dello Stato Islamico irrompono nel suo villaggio, incendiano le case, radunano i maschi adulti uccidendone 600 a colpi di kalashnikov e rapiscono le donne, caricandole su autobus dai vetri oscurati. Per Nadia e centinaia di ragazze come lei, giovanissime e vergini, inizia un vero calvario. Separate dalle madri e dalle sorelle sposate, scontando l'unica colpa di appartenere a una minoranza che non professa la religione islamica, vengono private di ogni dignità di esseri umani: per i terroristi dell'ISIS saranno soltanto sabaya, schiave, merce da vendere o scambiare per soddisfare le voglie dei loro padroni. L'abisso della prigionia, gli stupri selvaggi, le torture fisiche e psicologiche, le continue umiliazioni, insieme al dolore per la perdita di quasi tutti i parenti, vengono raccontati da Nadia - miracolosamente sfuggita agli artigli dei suoi aguzzini - con parole semplici e dirette, e proprio per questo di straordinaria efficacia. Le...
Nero&Zagara sono una coppia nella vita e nel lavoro. Lavoro che consiste nel risolvere dietro compenso situazioni difficili, all'ombra dei conflitti che negli ultimi quindici anni hanno messo a ferro e fuoco i territori mediorientali. Negli ambienti dei servizi segreti mondiali, così come nel sottobosco della criminalità organizzata del Mediterraneo orientale, il nome del loro sodalizio viene sussurrato con timore reverenziale ed è sinonimo di efficienza. La CIA li ha ingaggiati per una missione in Iraq. L'annunciato referendum per l'indipendenza del Kurdistan ha scatenato la reazione del governo centrale, deciso a impedire la secessione. Per evitare che la situazione precipiti, i due devono rintracciare per conto degli americani Asso Nebez, un combattente peshmerga. L'uomo che può impedire a questa polveriera di esplodere. O che può far saltare in aria l'intera regione. Stando alle notizie disponibili, è recentemente scomparso a Baghdad durante un tumulto. Ed è là che avrà inizio la caccia. Nella città che nonostante gli attentati e la distruzione riesce a stare ancora in piedi, ad andare avanti tutti i giorni come se niente fosse.
Lo scarabeo sacro è un simbolo che attraversa non solo la storia religiosa dell’Egitto, ma che si ritrova in diverse civiltà del mondo antico. Abbiamo scarabei provenienti da Canaan, fenici, greci e finanche etruschi. Scarabei scolpiti sulle pietre, come le centinaia ritrovati in Sardegna e in particolare, quello della penisola del Sinis. Si tratta di simboli che attestano un legame tra l’Egitto e civiltà diverse, ma soprattutto, la diffusione di misteri appartenenti a una religione esoterica, che in Egitto fiorisce e di cui prima l’Ebraismo e il Cristianesimo, ma anche l’Illuminismo e la Massoneria in seguito, sono stati grandi veicoli. Il seguente lavoro permette di cogliere come lo scarabeo sia il simbolo dell’omoerotismo, dell’amore dello stesso, del Sé: l’amore originario e fondante ogni altra forma di amore. Esso rappresenta l’amore della divinità per Sé, con Sé e in Sé, generante tutte le cose. Ma è anche l’amore indomito del portatore di luce, Lucifero, che annuncia all’alba l’arrivo del sole, come Stella del Mattino, e che ribelle si stacca al vespro dal suo sole per attraversare le tenebre.
Da dove viene la malapianta del fondamentalismo, chi sono i guerrieri di Allah nei ranghi dell'Isis, che legame c'è tra la campagna dell'Iraq del 2003 e i conflitti del Medio Oriente? Un viaggio alla scoperta delle radici dei miti e delle false notizie che ci circondano quando parliamo di Islam. "la Repubblica" «Ma davvero abbiamo la memoria tanto corta? Davvero abbiamo dimenticato che fin dagli anni Settanta sono stati gli statunitensi che in Afghanistan, in funzione antisovietica, si sono serviti dei guerrieri-missionari fondamentalisti provenienti dall'Arabia Saudita e dallo Yemen? Davvero ignoriamo che la malapianta del fondamentalismo l'abbiamo innaffiata e coltivata per anni noi occidentali? Sul serio non sappiamo nulla del fatto che ancor oggi il jihadismo – quello di al-Qaeda e quello, rivale e concorrente, dell'Islamic State – è sostenuto, e neppure in modo troppo nascosto, da alcuni emirati della penisola arabica che pur sono tra i nostri più sicuri alleati nonché – e soprattutto – partner finanziari e commerciali?» Dietro lo scontro di civiltà, usato strumentalmente, si nascondono interessi precisi. Al servizio di questo mito cooperano più o meno...
Moira non si sarebbe mai aspettata di essere travolta da una forza mistica dopo aver aiutato sua sorella e suo fratello durante un rituale Wicca per Halloween. Circondata dalle antiche pietre di Penmaenmawr, in Galles, è convinta che si tratti solo di un’illusione. Ma il bellissimo uomo dai capelli scuri e privo di memoria che Moira incontra durante il suo stato di trance, non svanisce come un sogno. Hayko, il misterioso straniero, non vuole andare via. Dopo essere tornata a casa dalla sua avventura, Moira è trasportata ogni notte in un mondo fantastico. Tuttavia, la parte più difficile non è affrontare le creature dei suoi incubi --- ma la realizzazione di essere sul punto di innamorarsi di un uomo il cui passato non è reale. E se potesse davvero incontrare l’uomo dei suoi sogni?
Siamo negli anni ’90, il muro di Berlino è appena crollato portandosi dietro l’impero sovietico. Con la fine della Guerra Fredda e il progressivo disarmo, si diffonde l’idea che il mondo sia un luogo più sicuro, destinato a un futuro migliore, più democratico e più tecnologico, grazie all’informatica, che in quegli anni è in pieno sviluppo. E, invece, l’Inghilterra si trova ad affrontare il disastro più grande della storia dell’aviazione civile inglese. Nella confusione generale che ne segue, l’agente dell’MI6 Jack Russell, moderno James Bond, si mette sulle tracce di uno scienziato scomparso in Marocco. Così si ritroverà a fare i conti con un misterioso libro e un mondo antico, popolato da criminali che si stanno preparando al DIES IRAE, il giorno dell’ira, ossia quello del Giudizio Universale. Mi chiamo Donato Zambelli, mi sono laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano e per quasi quarant’anni ho svolto la professione di ingegnere, occupandomi soprattutto di energia e ambiente. Una volta in pensione, mi sono dedicato al completamento di un progetto iniziato anni or sono, quando mi trovai a trascorrere le ferie senza un libro da leggere. Decisi...
Primo in Italia e tra i primi in Europa, questo libro racconta la storia e la cultura di un’antica minoranza religiosa, quella degli yazidi, e il genocidio compiuto contro di loro. Nell’agosto 2014 lo Stato Islamico si lancia alla conquista della regione del Sinjar, nell’Iraq nord occidentale, massacrando in pochi giorni più di tremila yazidi. Definito dall’ONU e da diverse organizzazioni internazionali come un genocidio ancora in corso, questo sterminio coincide con il rapimento di oltre seimila persone, in prevalenza bambini e donne, ridotte in stato di schiavitù sessuale dagli uomini dell’Isis.
Guidati dall’Autrice, un viaggio alla scoperta delle minoranze del Medio Oriente, alla scoperta di terre affascinanti dai colori e profumi inconfondibili, all’incontro di persone con un ricco passato, una quotidianità spesso difficile ma un futuro colmo di speranze. Perseguitati, discriminati, vittime. Sui media e nel discorso pubblico, i popoli minoritari del Medio Oriente vengono spesso associati a categorie che sono diventate ormai quasi delle etichette. Ma in questo sguardo manca qualcosa di molto importante. Perché le numerose e sfaccettate minoranze che abitano la zona mediorientale sono, prima di tutto, resistenti, “anime fiere”. Comunità eccezionali e preziose, che nel corso dei secoli hanno saputo conservare intatta la propria identità. Qualche volta nel nascondimento, altre combattendo a viso aperto, non solo hanno difeso usanze e anche religioni considerate blasfeme dal potere di turno, ma hanno rivendicato il proprio insostituibile contributo alla prosperità delle loro società. E continuano a farlo. Dai copti agli aleviti, dai curdi ai maroniti, sono questi popoli indomiti, più di tutti, a tenere alta oggi la bandiera di chi è convinto che la convivenza ...
Sono stati compiuti significativi progressi in materia di diritti delle donne a livello internazionale, eppure ogni giorno le donne sono vittime di atrocità di guerra che raramente vengono registrate, tanto meno punite. Per Christina Lamb, giornalista impegnata da oltre trent'anni in zone di conflitto, le voci femminili sono troppo spesso dimenticate, e quando vengono ascoltate accade sempre in qualità di vedove e madri in lutto. «Sentiamo solo metà della storia.» Sin dall'antichità, invece, le donne hanno pagato un prezzo altissimo e i loro corpi sono stati trattati come bottino di guerra. Da tempo immemore, infatti, gli stupri in zone di guerra sono commessi in piena impunità, soprattutto là dove le rappresaglie sono all'ordine del giorno e la stigmatizzazione sociale delle vittime è molto forte. Basti pensare che il primo processo in assoluto per stupro di guerra risale soltanto al 1997 e tuttavia da allora poche sono state le condanne. In questo libro, Lamb dà voce a quelle donne dimenticate, raccogliendo testimonianze intime e private, incredibili storie di eroismo e resistenza: dalle rifugiate yazide sfuggite all'ISIS alle profughe rohingya dello Stato di Rakhine,...
La Chiesa di Roma è stata testimone artefice e responsabile degli eventi di questi ultimi duemila anni. A lei si devono la maggior parte degli episodi che hanno contribuito a mantenere la vita degli uomini su un livello di diversità enorme benché, nei suoi vantati propositi, ci sia sempre stato quello prioritario di rendere l’uguaglianza. Molto spesso ha difeso le sue idee compiendo atti di vero stampo criminale combattendo contro tutti coloro che si misero sulla sua strada, a volte solo per criticare il suo comportamento tutt’altro che conforme a quanto predicato da Gesù Cristo. Li hanno chiamati eretici questi uomini. Li hanno torturati e uccisi in modo violento facendone dei veri martiri.
Se di un evento non si parla in tv è come se non esistesse. Ma quandose ne parla, spesso viene usato e distorto. In altre parole bruciato. Il mondo dell'informazione non conosce mezze misure, e macina la realtàsenza risparmiare niente e nessuno. Loris Mazzetti, che quel mondo loconosce dall'interno, ci conduce tra i fatti e i misfatti dell'Italia di oggiattraverso il filtro della comunicazione, delle voci dei suoi protagonisti, da Enzo Biagi ad Angelo Guglielmi a Roberto Saviano, e di chi ci insegnaa resistere, come il magistrato Raffaele Cantone. Dopo Il libro nero della Rai, un'inchiesta ad ampio raggio che è ancheuna bussola per orientarsi in un mondo dove il potere economico dettalegge e si maschera da editore. Un'incitazione, per chi ci lavora, a tenerela schiena dritta. E a ricordarsi che l'unico vero padrone è il pubblico. Di fronte al rumore dei media, alla costruzione artificiosa degli scandali,a processi fatti in tv, chi vuole informarsi deve continuare a cercare lenotizie. Che, nonostante tutto, non si possono nascondere.
Lungo i Pirenei ha abitato per secoli un misterioso gruppo di persone, spesso colpite da terribili persecuzioni. Conosciute come Cagots, la loro origine resta tuttora ignota. Le fonti medievali ne parlano come di «costruttori», carpentieri, tagliatori di pietre e fabbri. È certo che si tendeva a isolarle e a trattarle come degli «intoccabili», rendendole oggetto di disprezzo e intolleranza. Ma costituirono anche materia di studio per i medici di corte del re Enrico IV di Navarra. Come segno d’infamia dovevano portare cucita sul petto, o sulla spalla destra, una zampa d’oca dipinta in rosso e in testa un berretto tipico delle confraternite e degli iniziati. I piedi dovevano essere ben avvolti in calzature che ne nascondessero la presunta deformità: si raccontava infatti che avessero gli arti inferiori palmati, una caratteristica che li faceva identificare nella religione basca come i figli delle Lamie. Quale segreto nasconde questa «razza maledetta»? La loro vicenda misteriosa e tragica è una ferita ancora aperta nella storia dell’Europa, come dimostra l’enorme fascino che i Cagots ebbero sui nazisti, attratti dalla presunta esistenza di «razze» dotate di un DNA...
Alla metà del XIV secolo Giovanni Boccaccio immaginò che, per sfuggire alla peste che nel 1348 stava decimando Firenze, sette giovani donne e tre giovani uomini si ritirarono in campagna, ingannando il tempo mangiando, danzando e, soprattutto, raccontandosi storie. Nacque così il Decameron, una raccolta di cento straordinari racconti, uno dei testi fondamentali della nascente letteratura italiana ed europea. Oggi, in un periodo tristemente segnato dall’emergenza pandemica e dall’obbligo del confinamento, abbiamo chiesto a sette scrittrici e tre scrittori dei nostri giorni di prendere il posto dei dieci narratori dell’opera di Boccaccio, scrivendo un racconto che prendesse le mosse, con la massima libertà, dal Decameron. Il risultato è una raccolta bellissima, che gioca con l’originale con passione e ironia, tra fedeltà e tradimenti, con meravigliose invenzioni linguistiche (come il dialetto umbro di Barbara Alberti o l’eccezionale falsificazione dell’italiano trecentesco di Michele Mari) o di trama (Jonathan Bazzi, Chiara Valerio), capovolgendo il senso originale (Chiara Barzini, Ilaria Gaspari), o trasportando il Medioevo ai nostri giorni (Antonella Lattanzi,...
La massoneria nacque a Londra nel 1717 e conobbe un immediato successo: in breve tempo l'organizzazione si diffuse in tutto il mondo, le logge si moltiplicarono e alle porte dei templi massonici bussarono borghesi e nobili, intellettuali e mercanti. Da allora sulla massoneria si è detto e scritto molto; di volta in volta è stata accusata di complotti planetari, guerre, rivoluzioni, culti satanici e crimini di ogni sorta. Questo Ebook solleverà il velo sulle storie sconosciute e le leggende, per raccontarvi la verità dietro tre secoli di segreti e misteri.
«Ogni tanto un murticeddu, vedi che serve! Per dare una calmata a tutti!» Nelle intercettazioni l’ordine è chiaro: Cosa Nostra chiede di uccidere il giornalista che indaga sui suoi affari. Ma questo non ferma Paolo Borrometi, che sul suo sito indipendente La Spia.it denuncia ormai da anni gli intrecci tra mafia e politica e gli affari sporchi che fioriscono all’ombra di quelli legali. Dallo sfruttamento e dalla violenza che si nascondono dietro la filiera del pomodorino Pachino Igp alla compravendita di voti, dal traffico di armi e droga alle guerre tra i clan per il controllo del territorio. Le inchieste raccontate in questo libro compongono il quadro chiaro e allarmante di una mafia sempre sottovalutata, quella della Sicilia sud orientale. Il tutto filtrato dallo sguardo, coraggioso e consapevole, di un giornalista in prima linea, costretto a una vita sotto scorta: alla prima aggressione, che lo ha lasciato menomato, sono seguite intimidazioni, minacce, il furto di documenti importantissimi per il suo lavoro, sino alla recente scoperta di un attentato che avrebbe dovuto far saltare in aria lui e la sua scorta. I nemici dello Stato contano sul silenzio per assicurarsi...
Il volume propone una revisione critica del percorso artistico del Solimena, relativo al periodo della sua crescente affermazione. Partendo da una nuova serie di dipinti giovanili, viene analizzato il rapporto con la bottega del padre Angelo, per ripercorrere le tappe di un fondamentale processo di collaborazione e di progressiva innovazione stilistica. Vengono individuate le figure cardine della committenza, ecclesiastica e nobiliare, che permisero l’inserimento dell’artista nel circuito dei principali ordini religiosi presenti a Napoli. Nella fase di passaggio al nuovo secolo sono state indagate le principali direttrici che segnarono la svolta dei suoi contatti con l’esterno: dai rapporti con i Benedettini di Montecassino e con l’ambiente romano, fino all’apertura verso la committenza europea. Notevole risulta l’apporto dei nuovi documenti prodotti, soprattutto in relazione ai committenti veneti, dei quali sono stati ripercorsi i riferimenti cardine, che hanno contribuito all’individuazione di nuove opere. Ha trovato anche nuova riconsiderazione l’Atelier solimeniano che, partendo dall’ambito dell’Accademia, trovò efficaci diramazioni attraverso la...
I Libri di Enoch sono tra i testi apocrifi più rilevanti della storia religiosa. Vengono qui presentati per la prima volta in un’edizione integrale restaurata, priva di censura, completamente ritradotti sulla base delle edizioni in lingua inglese del XIX Secolo. I contenuti sono stati restaurati nel loro significato originale, basandosi in particolare sulle versioni dei libri biblici in lingua inglese (King James Version), ebraica (Masoretica) e greca (Septuaginta). Il testo è inoltre accompagnato da una ricca analisi teologica e scientifica, che ne spiega dettagliatamente i contenuti.
Ricerca sistematica e minuziosa di Danilo Arona su Pazuzu, il demone mesopotamico che era identificato dal soffio bollente del deserto, che costruisce una tela fittissima in cui il passato si rivela illuminante della nostra condizione umana, mentre sullo sfondo le energie occulte muovono indisturbate le pedine quali noi siamo.