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L'Arte nelle mostre italiane

Autore: Domenico Cucchiari , Oreste Bogliardi , Enrico Paulucci , Giannino Marchig , Pietro Barillà , Benedetto de Lisi , Teo Giannotti

Numero di pagine: 24

Depliant numero 1, anno III, Gennaio - Febbraio, Venezia 1936 - XIV. In copertina ritratto di Mario Mirko Vucetich, Ritratto di Corrado Alvaro. 16,8x23,9 cm, 24 pagine.

Catalogo Maurizio Fagiolo dell'Arco

Autore: Viglione Miriam

Numero di pagine: 804

Il Catalogo a stampa del Fondo librario Maurizio Fagiolo dell'Arco intende rendere omaggio alla donazione fatta alla Biblioteca della Pontificia Università Gregoriana da Maria Beatrice Mirri. La raccolta, costituita da circa 3.000 volumi, illustra gli interessi culturali e artistici di Maurizio Fagiolo dell'Arco, insigne studioso d'arte, appassionato collezionista e bibliofilo, che ha dato vita, in anni di intensa attività di lavoro e di studio, a una ricca biblioteca che trova nel Barocco, ripercorso nelle sue molteplici sfumature, il suo centro tematico. Maurizio Fagiolo dell'Arco (1939-2002) storico dell’arte, professore e giornalista, allievo di Giulio Carlo Argan, con cui ha lavorato a lungo all'Università "La Sapienza", docente presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, è stato uno dei massimi esperti del Barocco romano. Ha dedicato studi anche al Manierismo, a Caravaggio, al Futurismo e al Realismo magico, oltre che a de Chirico e Balla. Grande collezionista d'arte seicentesca, nel 1999 ha donato la sua collezione d'arte barocca al Museo di Palazzo Chigi di Ariccia. Ideatore e curatore di mostre e cataloghi, ha collaborato a varie mostre di rilievo internazionale. Ha...

Reiscriviamo all'Albo i giornalisti ebrei radiati dal fascismo

Autore: Vittorio Roidi (a cura di)

Numero di pagine: 80

Il 16 febbraio 1940, 30 giornalisti di religione ebraica vennero radiati dall'Albo dei giornalisti in seguito all'applicazione delle leggi razziali. A distanza di 80 anni, la Fondazione sul giornalismo "Paolo Murialdi", in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma, ha voluto ricordare quell’evento nella sede della Fondazione, a Roma.

Alessandro Bruschetti. Futurismo aeropittorico e purilumetria

Autore: Andrea Baffoni , Caterina Bizzarri , Francesca Duranti , Antonella Pesola , Leo Strozzieri

Numero di pagine: 226

Nell'anno del centenario del Futurismo, la critica e la storiografia più avvedute celebrano il movimento marinettiano in tutta la sua estensione temporale (1909-1944) e tematica (pittura, pittura murale, scultura, arti applicate, design...). In questa ottica si sono anche riproposte figure di artisti attivi nella stagione degli sviluppi futuristi dagli anni Trenta - quella più comunemente nota, ma impropriamente, come "secondo futurismo" - che dopo attente ricerche si sono rivelati interessanti, per avere anche loro, lasciato un segno autonomo nella grande avventura futurista. In questo volume si analizza a fondo la figura e l'opera di Alessandro Bruschetti (Perugia, 1910-Brugherio, 1980), pittore, muralista, eccelso restauratore e insegnante che, seguendo apparentemente il linguaggio aeropittorico del suo concittadino, il più anziano Gerardo Dottori, uno dei protagonisti del Futurismo, seppe invece dare un'impronta di originalità al suo linguaggio futurista. Tant'è che F.T. Marinetti in persona, vedendo il suo Dinamismo di cavalli dei primi anni Trenta, ne decretò l'ingresso nel suo movimento. La sua pittura d'avanguardia è intrisa di misticismo e lirismo come quella di...

Amate Opere Prime

Autore: Sandro Dorna

Numero di pagine: 150

a cura di massimo gatta prefazione di mauro chiabrando “[...] i collezionisti di libri un po’ li invidio. Vivendo nell’attesa di ciò che cercano e bramano, e occupandosi di dettagli infinitesi- mali che faranno la differenza, pur scavando nel passato sono le persone più proiettate nel futuro che conosco. Sempre alla ricerca di quel simulacro di Eden che non possono lasciarsi sfuggire e che di certo un giorno riusciranno a possedere”. Enrica Dorna

Quarant’anni di architettura sacra in Italia 1900-1940

Autore: Giuseppe Meduri

Numero di pagine: 242

L’architettura sacra dei primi del Novecento è stata al centro di un vero e proprio dibattito, che ha interessato non solo l’ambiente architettonico, ma anche quello culturale e religioso. Quella dell’architettura sacra del secolo scorso è una storia che va letta per esaminare in modo parallelo le connessioni con le esperienze laiche e soprattutto, in un secolo dominato dai nazionalismi e da due guerre, con il potere politico. La tradizione cattolica quasi bimillenaria sembra essere minacciata dalle nuove dottrine architettoniche, al punto tale che si assiste quasi ad una sorta di ostracismo, da parte della Chiesa, del “moderno” in quanto tale, al limite quasi della scomunica. Ne sono riprova i due concorsi per la cattedrale di La Spezia e di Messina, così diversi fra di loro nei risultati, che dimostrano, pur nella loro vicinanza temporale di appena tre anni (1929 e 1932), il clima che si respirava in quel periodo. Questa ricerca dimostra come la definitiva rottura con la tradizione sia avvenuta proprio a cavallo di quegli anni cruciali, durante i quali avviene una commistione fra la politica e la cultura architettonica talmente stretta da non lasciare insensibili...

Visioni di Sardegna

Autore: Maria Paola Dettori

Numero di pagine: 98

Terra di “parenti poveri” per quanto riguardava la pittura, la Sardegna seppe esprimere all’inizio del XX secolo, nel giro di pochi anni, una scuola di straordinari incisori; l’esordio vincente fu come xilografi, ma alcuni di essi raggiunsero presto l’eccellenza anche nelle altre tecniche. Ci fu allora chi attribuì questo fatto a innate tendenze di razza, chi lo lesse come evolversi del tradizionale intaglio dei pastori, chi più lucidamente, come Stanis Dessy, uno dei più grandi tra loro, ricostruì i momenti iniziali della xilografia in Sardegna legandoli alla stessa circostanza che portò alla sua diffusione anche altrove in Italia, cioè al debutto del gruppo della rivista spezzina “L’Eroica”, cui due sardi – Giuseppe Biasi e, in misura minore, Mario Mossa Demurtas – parteciparono quasi sin dal principio. Privi di una tradizione artistica consolidata i sardi raggiunsero perciò la vetta in una branca dell’arte che in quel momento nel nostro paese doveva anch’essa, in qualche modo, ripartire da zero: affacciatisi solo allora a quel mondo, là dove le condizioni di partenza erano uguali per tutti essi non esitarono a cogliere l’occasione, seppero...

Mattia Preti

Autore: Vincenzo Napolillo

Mattia Preti, detto il Cavaliere Calabrese, figlio di Cesare Preti e Innocenza Schipani, «onorati» cittadini, venne alla luce il 24 febbraio 1613 a Taverna, nel borgo di Portacise, e fu battezzato, due giorni dopo, nella chiesa parrocchiale di San Martino. All’età di 11 anni partì per Roma, dove la vita intellettuale metteva in crisi la cultura laica del Rinascimento ristabilendo, sotto l’influenza della Chiesa cattolica, il principio dell’autorità contro la Riforma protestante e il connubio tra arte e fede. A Roma, Gregorio dello Prete e il fratello Mattia presero alloggio in Via dei Borgognoni presso la famiglia Perro(ne). Rossella Vodret, dall’esame del libro degli Stati delle anime (1624, fol. 25) della chiesa di San Lorenzo in Lacina, ha scoperto che Gregorio fratello maggiore e tutore del «pupillo» Mattia, nella Pasqua del 1624, abitava a Roma con lui e altri calabresi e che ciò impone di riconsiderare la cronologia dei due pittori «accettata finora da tutti gli studiosi». Mattia fu avviato all’arte dal fratello e non già da Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, che proprio nel 1624 lasciò Roma per fare ritorno a Cento e iniziarvi il periodo...

Bollettino dei Musei Comunali N.S. XXV/2011

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 228

MARIA ELISA TITTONI Napoleone III, la Francia e l’Italia: un disegno di Ernest Hébert al Museo Napoleonico CINZIA VIRNO Scelte artistiche di patrioti romani: Carlandi, Gabani e Costa alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale CARLA BENOCCI Antonio Muñoz e il monumento ad Alfredo Oriani di Ercole Drei al Colle Oppio NICOLETTA CARDANO Il Monumento al Bersagliere e la celebrazione della Breccia di Porta Pia CARLA MARANGONI-SPARTACO GIPPOLITI I Savoia e la zoologia a Roma Capitale ANITA MARGIOTTA Ricordo di Piero Becchetti collezionista e studioso di fotografia MARIA ELISA TITTONI Michele Cammarano: una lettera da Massaua 1892 MARGHERITA ALBERTONI-MARIA DELL’ERA Palazzo Senatorio: lavori di restauro.Nuovi dati e contributi per una rilettura della storia dell’edificio ANNA MARIA CERIONI-ALESSANDRO CREMONA La Passeggiata del Gianicolo: “museo all’aperto” della difesa della Repubblica Romana del 1849 MARIA CATALANO-FEDERICA PIRANI La Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale FEDERICA PIRANI-MARA MINASI Il nuovo Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina a Porta San Pancrazio: evocare, coinvolgere, emozionare PATRIZIA MASINI “Roma fuori di Roma” al...

La collezione Cavallini Sgarbi

Autore: AA.VV

Numero di pagine: 366

"Quanto assomiglia una collezione a chi l'ha costituita? Se ripenso alle origini dell'impresa, fatico a credere che mi sia stato consentito, nell'arco di nemmeno quarant'anni di trovare le opere degli autori che hanno vissuto con me che mi hanno accompagnato in un ritmo vertiginoso. Noi siamo quelli che eravamo quando iniziammo questo cammino, o siamo diventati altri? Tutto ciò che ho desiderato ho trovato, con una soddisfazione che la ricchezza non può dare: convivere con gli spiriti di artisti che parlano e respirano con me, anime sensibili e corpi viventi." (Vittorio Sgarbi)

L'elenco

Autore: Giorgio Fabre

Numero di pagine: 499

Delineates the history of the censure in 1934-45 of books written by Jewish authors in Italy. Until 1938, censorship had a preventive character; it was carried out through administrative regulations, which restricted the distribution of the books. The Racial Laws of 1938 created the legislative basis for further restrictions on books by Jews. A series of laws, decrees, and regulations progressively carried out Mussolini's policy of eliminating Jewish books from Italian cultural life. Lists of Jewish authors, Italian and foreign, were established and continuously amended by public officers. Pp. 315-345 compare the situation in Italy to that in Germany, asserting that German influence was less than what is usually thought; Italy even preceded Germany in this regard. The appendix (pp. 437-484) contains the lists of Jewish authors whose works were banned, as well as letters and documents.

Leggi razziali in Puglia

Autore: Vito Antonio Leuzzi , Mariolina Pansini , Giulio Esposito , Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea , Italy. Archivio di Stato (Bari, Italy)

Numero di pagine: 203

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