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16 ottobre 1943. La razzia

16 ottobre 1943. La razzia

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 194

Catalogo della mostra presso la Casina dei Vallati, Roma Venne il 16 ottobre e scappassimo tutti. Fu un macello. Raimondo Di Neris 16 ottobre 1943: una data impressa nella memoria, uno degli avvenimenti più drammatici della storia della città di Roma, dell’Italia e del mondo intero. Questa data, nella quale più di mille ebrei residenti a Roma subirono il rastrellamento da parte di unità tedesche, viene ricordata con una mostra che riporta proprio questa data: “16 ottobre 1943. La razzia. Nella stessa collana: 1938 LEGGI RAZZIALI. Una tragedia italiana AUSCHWITZ – BIRKENAU. A 65 anni dalla Liberazione I GHETTI NAZISTI 16 OTTOBRE 1943. La razzia degli ebrei di Roma LA LIBERAZIONE DEI CAMPI NAZISTI

Nuovi Argomenti (21)

Nuovi Argomenti (21)

Autore: AA.VV.,

Numero di pagine: 384

Hanno collaborato: Enzo Siciliano, Francesca Serra, Simone Casini, Gianluca Lauta, Paola Frandini, Mario Dondero, Enzo Siciliano, Massimo Raffaeli, Marco Belpoliti, Rocco Ronchi, Wallace Stevens, Camillo Pennati, Francesco Scarabicchi, Flavio Santi, Emanuele Trevi, Marco Mantello, Douglas Glover, Aldo Gerbino, Roberto Amato, Stefano Simoncelli, Barbara Edelman, Alessandro Riva, Marco Aliprandini, Paolo Jedlowski, Sebastiano Mondadori, Francesca Sanvitale, Mauro Martini, Lucia Sgueglia, Sandro Dell'Orco, Eva Baratta.

Testi, cotesti e contesti del franco-italiano

Testi, cotesti e contesti del franco-italiano

Autore: Günter Holtus , 1987, Homburg, Höhe> Simposio Franco-Italiano

Numero di pagine: 349
Critica del testo (2014) Vol. 17/3

Critica del testo (2014) Vol. 17/3

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 261

Presentazione di Maria Luisa Meneghetti e Stefano Resconi Il Medioevo contaminato: letterature, lingue, testi in contatto Michel Zink, Contamination, influence et pureté Simon Gaunt, La “contaminazione originale” del testo medievale: l’esempio del Devisement du Monde Simone Marcenaro, Il galego-portoghese dei canzonieri medievali. Lingua d’autore o di copista? Dario Mantovani, Un’“officina” di genere, tra cantare e poema in ottava rima Luca Sacchi, Contaminazioni dardaniche in Castiglia Eleonora Stoppino, Contamination, contagion and the animal function in Boccaccio’s Decameron Riflessioni sulla contaminazione in campo ecdotico fra Antichità e Medioevo Stefano Martinelli Tempesta, Contaminazioni nella trasmissione dei testi greci antichi. Qualche riflessione Rossana Guglielmetti, Navigando con Brendano: le mille rotte di una tradizione contaminata Alfonso D’Agostino, La contaminazione: logica e contraddizioni Stefano Resconi, Sulla contaminazione in ambito trobadorico: fenomenologia e implicazioni testuali Summaries Biografie degli autori

La Guerra di Troia in Ottava Rima

La Guerra di Troia in Ottava Rima

Autore: Collectif

Numero di pagine: 480

A partire dalla metà del Trecento, una gran parte dei temi narrativi della grande letteratura europea, ma anche molti materiali folclorici, storici e religiosi, furono tradotti in versi nelle ottave canterine. Tra i cantari antichi, databili cioè entro il XIV secolo, la Guerra di Troia è un esempio del tutto singolare, per le sue ampie dimensioni e per la sua dipendenza da fonti scritte. Quasi un poema, pur nelle vesti di un cantare, essa è prova del grande impatto che ebbero, non solo presso il pubblico dei mercanti, ma anche presso uditorî piú vasti, materie fortunatissime come quella troiana, che a partire dal Roman de Troie di Benoît de Sainte-Maure (XII secolo) si sono spinte dal centro alla periferia della letteratura romanza medievale.

I romanzi arturiani in Italia

I romanzi arturiani in Italia

Autore: Ilaria Molteni

Numero di pagine: 445

Tra la seconda metà del Duecento e la fine del Trecento, la diffusione dei romanzi arturiani nella penisola italiana dà vita a un fenomeno culturale di lunga durata e dalle molteplici sfaccettature. Le storie della Tavola Rotonda catturano l’interesse di categorie di pubblico disparate, dai lettori delle Repubbliche marinare toscane e liguri ai sovrani angioini, fino agli esponenti dei regimi signorili, che ne fanno l’oggetto di trascrizioni, traduzioni, compilazioni, elaborazioni originali. In Italia, il nutrito numero di manoscritti arturiani copiati e miniati e la varietà di soluzioni testuali e figurative adottate dai vari codici testimoniano quanto il fenomeno sia stato vivace e trasversale. Questo libro, tramite lo studio dell’interazione tra contenuti testuali, corredi illustrativi e dinamiche di ricezione, mette in luce il ruolo centrale del mito arturiano e delle sue tante “appropriazioni” nei processi di costruzione identitaria e nelle politiche culturali dell’Italia dei comuni e delle corti.

Leyendas Negras e leggende auree. Ediz. italiana e spagnola

Leyendas Negras e leggende auree. Ediz. italiana e spagnola

Autore: Maria Grazia Profeti , Donatella Pini

Numero di pagine: 496

l Seminario del dottorato in Lingue e culture del Mediterraneo -- Firenze 21-23 giugno 2010 -- si proponeva di riflettere, nella scia di precedenti filoni di indagine (si veda Giudizi e pregiudizi, Alinea 2010), sulle 'leyendas negras' che si aggirano per l'Europa: le storie che sono inventate per squalificare l'altro, per bandirlo dal nostro orizzonte, per proiettare le nostre paure fuori di noi, attribuendole a un nemico che diventa così una vittima sacrificale. Il percorso si è mosso tra Spagna, Francia, Prussia, Germania, Italia, con ovvi sondaggi americani; si è cercato di seguire un filo cronologico, dopo tre interventi iniziali che problematizzano le linee di analisi.

La battaglia nel Rinascimento meridionale

La battaglia nel Rinascimento meridionale

Autore: Giancarlo Abbamonte , Joana Barreto , Teresa D’Urso , Alessandra Perriccioli Saggese , Francesco Senatore

Numero di pagine: 617

Fra Tre e Cinquecento il Mezzogiorno d’Italia diviene il teatro dello scontro tra le dinastie che si disputano il possesso del Regno, e con esso del Mediterraneo centrale: prima le case regnanti angioina ed aragonese, poi le nascenti monarchie nazionali di Francia e Spagna, ma anche i poteri locali, ostili ad ogni forma di centralizzazione, diedero vita ad una lunga serie di battaglie: più di trenta studiosi provenienti da varie nazioni e di diversi ambiti scientifici (storici, filologi classici e umanistici, italianisti, storici della lingua italiana, dell’arte, dell’architettura e della miniatura) hanno indagato la vasta documentazione letteraria ed artistica prodotta intorno a questi eventi bellici. Descritte in miniature, in affreschi, negli arazzi, nel bronzo o nel marmo, nel latino forbito degli umanisti o nel volgare schietto degli ambasciatori, nei capolavori di Machiavelli o di Guicciardini, le battaglie forniscono un’interessante chiave di lettura per una più approfondita conoscenza del Rinascimento meridionale. Al centro dell’indagine non sono tanto le battaglie in sé, pur qui ricostruite, quanto le loro differenti narrazioni, dove lo svolgimento reale...

Di donne e cavallier

Di donne e cavallier

Autore: Cristina Zampese

Numero di pagine: 240

Da tempo la critica ariostesca va richiamando l’attenzione sui caratteri peculiari della prima edizione (1516) dell’Orlando Furioso, un «capolavoro assoluto» (Dionisotti) che va considerato per il suo valore autonomo, subito riconosciutogli dai lettori, e non solo in funzione dell’approdo finale del 1532. Questo volume, che raccoglie i contributi di otto specialisti di Ariosto e della cultura cinquecentesca, attivi in Italia e all’estero (Marco Dorigatti, Claudio Vela, Tina Matarrese, Neil Harris, Alberto Casadei, Anna Maria Cabrini, Eleonora Stoppino, Maria Pavlova), propone una riflessione mirata sulla princeps, sulla sua specifica fortuna e sull’attività dell’autore negli anni della prima elaborazione del poema, allargando lo sguardo al panorama culturale a lui contemporaneo.

Valacchi e valacchie nella letteratura francese medievale

Valacchi e valacchie nella letteratura francese medievale

Autore: Giuseppe Stabile

Numero di pagine: 266

Le attestazioni dell’etnonimo “Valacco” e del corrispondente toponimo “Valacchia” in fonti medievali sono, con ogni probabilità, la principale testimonianza rimastaci della sopravvivenza di una romanità sud-est europea (balcanica e danubiana) dopo l’età antica, almeno fino agli albori dell’età moderna. Non è un caso che soltanto nelle fonti antico e medio-francesi, secc. XI-XV, tali attestazioni si registrino con una frequenza paragonabile alle fonti medio-latine, ma anche bizantine e slave ecclesiastiche, dato il ruolo di tramite che per tutto il Medioevo e oltre la Francia, la sua lingua e la sua letteratura hanno ricoperto tra l’Europa e il suo perennemente vulnerabile e semi-incognito Limes orientale. Di questa liminarità affascinante e paurosa ma ben presente nell’immaginario medievale europeo, i Valacchi, prima come alleati dei “Saraceni” o “Saraceni” essi stessi, poi addirittura come difensori della Cristianità, costituiscono una delle ipostasi più significative eppure più complesse e sfuggenti. Lungi dal voler fornire risposte conclusive, il presente libro offre una panoramica delle principali questioni tuttora aperte sui Valacchi e...

Critica del testo (1999) Vol. 2/3

Critica del testo (1999) Vol. 2/3

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 431

Lavori in corso Maddalena Signorini, Riflessioni paleografiche sui canzonieri provenzali veneti (p. 837-859) Luigino Pizzaleo, La tecnica della citazione nelle Novas di Ramon Vidal (p. 861-883) Gianni Vinciguerra, Petra / Aqua. Della funzionalità di alcuni salmi nella Commedia (p. 885-923) Teresa Nocita, Per una nuova paragrafatura del testo del Decameron. Appunti sulle maiuscole del cod. Hamilton 90 (Berlin, Staatsbibliothek Preußischer Kulturbesitz) (p. 925-934) Questioni Elisabetta Sarmati, L’utilità dei supporti magnetici nello studio di testi letterari: il Don Quijote de la Mancha di M. de Cervantes in versione CD-Rom (p. 935-950) Giorgio Inglese, Epistola a Cangrande: questione aperta (p. 951-974) Giuseppe Tavani, A proposito di alcune pubblicazioni recenti sulla lirica galego-portoghese (p. 975-984) Rassegne Arianna Punzi, Arturiana italiana. In margine ad un libro recente (p. 985-1007) Il testo ritrovato Lino Leonardi, Pio Rajna, Scritti di filologia e linguistica italiana e romanza (p. 1009-1020) Recensioni Dominique Billy, Wilhelm Pötters, Nascita del sonetto. Metrica e matematica al tempo di Federico II (p. 1021). Wilhelm Pötters, Le problème du premier sonnet....

Innovazione linguistica e storia della tradizione

Innovazione linguistica e storia della tradizione

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 434

Il volume propone una variegata casistica di studi in cui le peculiarità linguistiche di singoli manoscritti o insiemi di codici romanzi medievali vengono interpretate anche alla luce del più ampio contesto costituito dalle tradizioni testuali alle quali essi appartengono, o con le quali vengono in contatto. La ricchezza dei generi letterari e degli ambienti socio-culturali studiati in questi contributi permette di ragionare in maniera comparata su alcuni dei metodi e degli ambiti più produttivi per una prospettiva di ricerca che, indagando l’innovazione linguistica come elemento connaturato alla trasmissione manoscritta dei testi romanzi, la valorizzi in quanto fenomeno particolarmente rappresentativo del fitto interscambio culturale proprio dell’Europa medievale.

Scène, évolution, sort de la langue et de la littérature d’oc

Scène, évolution, sort de la langue et de la littérature d’oc

Autore: Rossana Castano , Saverio Guida , Fortunata Latella

Numero di pagine: 1407

Carlos Alvar, Reyes trovadores (p. 15-24). -Gemma Avenoza, Poetas catalanes del XV y trovadores. Pere Torroella y el Perilhos tractat (p. 25-40). -Pietro G. Beltrami, Per una rilettura di Deiostals breus jorns els loncs sers (p. 41-70). -Roberto Benedetti, Un terzo foglio del canzoniere provenzale A’ (p. 71-98). -Maria Pia Betti, Propaggini provenzali alla corte di Alfonso X di Castiglia: suggestioni metriche (p. 99-108). -Eduardo Blasco Ferrer, La désinence de la 3p. du présent de l’indicatif en occitan médiéval (estai, fai, plai, vei). Étude typologique, textuelle et étymologique (p. 109-132). -Luciana Borghi Cedrini, Nuove indagini sulla antica letteratura valdese (p. 133-141). -Michel-André Bossy, Les Capétiens épiés par Guiraut Riquier (p. 143-155). -William E. Burgwinkle, Raimbaut de Vaqueiras et les rites de l’identité (p. 157-165). -Danielle Buschinger, Les troubadours et l’Allemagne à la fin du Moyen Age. Un exemple: la légende du «cour mangé» de Guilhem de Cabestanh à Boccace et Hans Sachs (p. 167-177). -Miriam Cabré, Mors et vita in manibus linguae: la metafora della lingua nei trovatori (p. 179-199). -Francesco Carapezza, Per...

Moralitas Sancti Heustacii

Moralitas Sancti Heustacii

Autore: Giuseppe Marrani

Numero di pagine: 356

La Moralitas Sancti Heustacii è esponente tra i più autorevoli del corpus dei Misteri alpini, pregevole repertorio di otto testi drammatici provenzali tardo-medievali redatti e successivamente messi in scena in alcuni villaggi nei dintorni di Briançon in una forbice cronologica assai ristretta (tra la fine del Quattrocento e l’inizio del secolo successivo) e in un’area sorprendentemente circoscritta. L’edizione critica che qui si presenta si fonda su «un ritorno al testo nella prospettiva di una nuova e rigorosa trascrizione, maggiormente attenta alla fenomenologia grafica del copista, integrata da indagini particolareggiate volte ad accertare, con piglio scientifico, veste linguistica, connotati metrico-stilistici [e] modelli di riferimento», e acquisisce un particolare rilievo soprattutto se raffrontata alla recente ristampa anastatica (Kessinger Publishing, 2010) della prima e, fino a ora, unica edizione della sacra rappresentazione (1883).

La tradizione epica e cavalleresca in Italia (XII-XVI sec.)

La tradizione epica e cavalleresca in Italia (XII-XVI sec.)

Autore: Claudio Gigante , Giovanni Palumbo

Numero di pagine: 357

In uno studio pubblicato nel 1970, Carlo Dionisotti scriveva: «la ricerca sulla poesia cavalleresca [...] è ancora tutta da fare». Questo giudizio inappellabile è riaffermato anche nel bilancio più recente sulla Letteratura cavalleresca, pubblicato da Marco Villoresi nel 2000. Le ricerche qui riunite sono state presentate da specialisti belgi, francesi e italiani in occasione di un Convegno internazionale che si è tenuto presso le Facultés Universitaires Notre-Dame de la Paix de Namur e l'Université Libre de Bruxelles dal 19 al 21 dicembre 2007. Gli interventi seguono il cammino di quella tradizione narrativa che va dai testi francesi circolanti nella Penisola fino ai grandi autori del Rinascimento, passando per la letteratura franco-italiana. Tale percorso offre nuove interpretazioni d'opere ben conosciute, permette di scoprire dei testi a torto trascurati e solleva importanti questioni metodologiche d'ordine linguistico, filologico e letterario. Il presente volume si propone così di contribuire alla costruzione di un edificio storiografico ancora in cantiere: la storia della letteratura cavalleresca in Italia.

XIV Congresso Internationale di Linguistica e Filologia Romanza

XIV Congresso Internationale di Linguistica e Filologia Romanza

Autore: Alberto Varvaro

Numero di pagine: 3281

These acts of the 1974 Congresso Internazionale di Linguistica e Filologia Romanza (Naples) were co-published by John Benjamins Publishing Company and Gaetano Macchiaroli. The five volumes are subdivided into sections by linguistic sub-fields. Vol. 1 contains the plenary papers and papers from the round tables. Volume 2 contains sections on I. General problems, II. Geographical linguistics and sociolinguistics, and III. Languages in contact. Volume 3 contains section IV. Grammar, subdivided into Phonology and phonetics, Morphology, and Syntax. Volume 4 contains sections V. Lexicology, VI. Semantics, and VII. Texts and languages. Volume 5 continues section VII. Texts and languages, and further includes sections VIII. Problems of philology, and IX. History of Romance Philology. The papers are written in Italian, French, and Spanish.

Smetto quando voglio. Guida alle ragioni per lasciare l'università italiana (e alle sfide per cambiarla)

Smetto quando voglio. Guida alle ragioni per lasciare l'università italiana (e alle sfide per cambiarla)

Autore: Massimo Piermattei

Numero di pagine: 186
La Virago Evirata

La Virago Evirata

Autore: Serena Lunardi

Numero di pagine: 398

LA DAME ESCOILLEE (NRCF,83) La Dame escoillee è un fabliau anonimo composto nel Nord della Francia intorno alla metà del Duecento: l’autore offre una versione per molti aspetti originale della celeberrima “Bisbetica domata”, un nucleo narrativo assai prolifico nella letteratura e nel folclore, dal quale trae spunto anche la nota commedia di William Shakespeare, The Taming of the Shrew. Il racconto antico-francese è per molti versi affine a un coevo Schwankmäre medio-alto tedesco, la Vrouwen Zuht di Sibote: entrambi gli autori tendono ad accentuare la valenza esemplare della vicenda narrata e ad attenuarne i risvolti comici, attuando trasformazioni profonde rispetto al nucleo narrativo di partenza. La rielaborazione in chiave misogina e moraleggiante proposta dai due racconti raggiunge il culmine nell’episodio conclusivo, tutto giocato sull’ambiguo confine tra violenza e ruse, scherzo e verità, realtà e finzione: se le altre ricorrenze del motivo tendono a fare della megera una figura essenzialmente comica ed esaltano perciò gli aspetti buffi e farseschi del nucleo narrativo di partenza, i due testi medievali si chiudono invece sulla terribile e brutale punizione...

Il veneziano «de là da mar»

Il veneziano «de là da mar»

Autore: Daniele Baglioni

Numero di pagine: 263

«Veneziano de là da mar», ‘Venetian from beyond the sea’, this is how Gianfranco Folena referred to vernaculars of the eastern Mediterranean (Dalmatia, Aegean Sea, western Asia) that were strongly influenced by the Venetian dialect. This volume gathers new contributions by leading specialists which discuss this particularly interesting case of language contact outside of Italy in the Middle Ages and in the beginning of the early modern era.

Orlando innamorato

Orlando innamorato

Autore: Matteo Maria Boiardo , Andrea Canova

Numero di pagine: 1000

Il Boiardo tutto trasforma e rifoggia, e a tutto dà l'impronta sua propria. E dalla sua stessa fantasia trasse tanto, quanto assolutamente nessun altro poeta italiano, all'infuori di Dante. Pio Rajna Poche opere letterarie hanno avuto la forza rivoluzionaria del capolavoro di Matteo Maria Boiardo, noto dal Cinquecento come Orlando innamorato, ma il cui titolo originale più probabile è L'inamoramento de Orlando. Nell'immaginario cavalleresco fa il suo clamoroso ingresso l'amore, che sconvolge il cuore del casto Orlando spingendolo sulle tracce dell'affascinante Angelica, mentre anche altri guerrieri cristiani e saraceni inseguono invano la dama. È l'inizio di una storia nuova, che cambierà per sempre le regole del romanzo cavalleresco. La sorprendente narrazione di Boiardo è nutrita da una ricchissima quantità di influssi che mescolano generi e modelli diversi, dalle letterature classiche al Medioevo più favoloso, in un susseguirsi di invenzioni che aprono la strada al romanzo moderno. Il seguito sarà raccontato da Ludovico Ariosto nell'Orlando furioso.

La formazione delle parole in italiano

La formazione delle parole in italiano

Autore: Maria Grossmann , Franz Rainer

Numero di pagine: 679

This volume presents the first comprehensive description of 20th century Italian word formation in all its non-dialectal aspects. The main focus is on productive patterns. Alongside the central concern with composition and derivation, there is also due reference to frontier areas between word formation proper, semantics, and syntax, as well as to more marginal formation patterns like abbreviations and portmanteau words. The various facets are dealt with by 19 qualified experts from Italy, Austria, Germany, and Switzerland, and a number of them are described in detail here for the first time. Although this description sets out to satisfy the highest standards of scholarship, the authors have been at pains to make their contributions as generally comprehensible as possible. Accordingly, the book can be profitably consulted not only by professional linguists but also by a wider audience.

Manoscritti italiani della collezione berlinese conservati nella Biblioteca Jagellonica di Cracovia (sec. XIII-XVI)

Manoscritti italiani della collezione berlinese conservati nella Biblioteca Jagellonica di Cracovia (sec. XIII-XVI)

Autore: Roman Sosnowski

Critica del testo (2016) Vol. 19/3

Critica del testo (2016) Vol. 19/3

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 433

Premessa di R. Antonelli, A. P. Fuksas e G. Paradisi Luca Gatti, Il lessico delle emozioni nelle redazioni del Roman de Thèbes Silvia De Santis, La polisemia del lessico emozionale: «ire» nel Roman de Troie di Benoît de Sainte-Maure Annalisa Landol , Filippo Petricca, Il re che ride. Le emozioni nel Roman d’Alexandre di Alexandre de Paris Arianna Punzi, Emozioni narrate / emozioni patite: rileggendo il Tristan di Thomas Anatole Pierre Fuksas, Il sistema delle emozioni nei romanzi di Chrétien de Troyes (Erec et Enide, Cligès, Chevalier de la Charrette, Chevalier au Lion) Lucilla Spetia, L’espressione del dolore nel Partenopeus de Blois: una chiave interpretativa del romanzo Giulia Murgia, «Escouter cuer et oreilles cest roumant»: sulle risposte emotive dei personaggi nell’Escoufle Giovanna Perrotta, La frequenza delle emotion words nella rete lessicale del Jaufre Patrizia Serra, La descrizione delle emozioni nel Meraugis de Portlesguez Gaetano Lalomia, Le emozioni di Galvano, tra stupore e meraviglia: la Vengeance Raguidel e il Chevalier à l’épée Maurizio Virdis, Emozioni dominate. Sentimenti liberati. Gauvain nell’Atre Périlleux Giovanna Santini, Emozioni e...

Stile d’autore

Stile d’autore

Autore: Anna Carocci

Numero di pagine: 282

Il Mambriano del Cieco da Ferrara è il più felice risultato della letteratura cavalleresca del Quattro-Cinquecento dopo i capolavori di Ariosto, Boiardo e Pulci. È un poema capace di una caratterizzazione innovativa di personaggi tradizionalissimi come Orlando, Rinaldo e Bradamante, di una gestione originale della trama e dei meccanismi narrativi, e con un sistema ideologico del tutto sui generis nel panorama cavalleresco coevo. Eppure, al di là di una cerchia piuttosto ristretta di studiosi, è ancora poco conosciuto e spesso anche sottovalutato. Il libro indaga gli aspetti centrali del Mambriano (dal rapporto con la tradizione alla figura del personaggio-autore) e le pietre di volta della narrazione cavalleresca (l’ottava, la rima, il lessico), in modo da portare alla luce lo stile d’autore del Cieco da Ferrara e le peculiarità del suo poema.

La chiesa e la parrocchia di San Polo

La chiesa e la parrocchia di San Polo

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 433

Per tradizione, la chiesa di San Polo fu fondata nell’837 dal doge Pietro Tradonico e dal figlio Giovanni. L’area che nacque attorno alla chiesa e al suo campo seppe attirare una popolazione variegata ma caratterizzata da un elevato numero di patrizi che giocarono quindi un ruolo sostanziale nella definizione della chiesa e degli spazi limitrofi. Luogo di raccolta della sua comunità, nel corso dei secoli la chiesa di San Polo fu oggetto di donazioni, commissarie e committenze artistiche che si spinsero ben oltre la caduta della Repubblica e che concorsero alla trasformazione, ridefinizione e rinnovamento sia degli spazi interni dell’edificio che del suo aspetto esterno. È alla luce dei segni lasciati nei secoli dai parrocchiani e dal clero che questo volume intende esplorare il contesto socio-culturale, religioso e devozionale nel quale fu fondata e si trovò per secoli la chiesa di San Polo: dalla rilevanza urbana del campo quale centro ludico-aggregativo (cacce dei tori e spettacoli teatrali), commerciale (mercati e fiere) e religioso (processioni), fino alla centralità della chiesa quale perno della devozione confraternale (scuole del Santissimo Sacramento e di San...

Sens e razos d'una escriptura

Sens e razos d'una escriptura

Autore: Alessio Collura

Numero di pagine: 436

Il poema Sens e razos d’una escriptura, noto anche come Vangelo occitano di Nicodemo, è uno dei più interessanti della letteratura religiosa in lingua d’oc, eppure è stato fino a oggi sorprendentemente trascurato. Attingendo a diverse fonti, anche di natura apocrifa, il testo prende avvio dalla passione di Gesù e dai fatti che la seguirono – tra cui lo spettacolare spaccato della Discesa agli inferi del Signore – e prosegue tracciando una storia completa della salvezza, fino al Giudizio Finale. Malgrado la pluralità di materiali eterogenei usati dall’autore, il poema presenta una chiara unità stilistica. Ma si possono soprattutto riconoscervi precise finalità politico-religiose, che ci riportano all’ambiente dei francescani spirituali della Francia meridionale fra XIII e XIV secolo. Il poema sembra essere stato composto proprio nell’area geografica, tra Narbona e Montpellier, in cui operò in quel periodo il più grande esponente del francescanesimo occitano più radicale, Pietro di Giovanni Olivi. Alla sua teologia storica, di ispirazione gioachimita, fa pensare l’idea stessa, assolutamente originale rispetto alle altre rielaborazioni vernacolari del...

Critica del testo (2020) Vol. 23/3

Critica del testo (2020) Vol. 23/3

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 385

Premessa di Paolo Maninchedda Paolo Maninchedda, Lo statuto metodologico di una filologia della contemporaneità Roberto Antonelli, La filologia nel vortice della contemporaneità Antonio Pioletti, La “pienezza del tempo” nella filologia della contemporaneità. Sette tesi su ricerca e formazione oggi Luciano Formisano, Filologia e contenuto degli enunciati Giuseppe Noto, Filologia e sistema formativo nella contemporaneità Stefano Rapisarda, “Declararsi” o perire. Appunti per una filologia della contemporaneità Riccardo Viel, Filologia come spazio del lógos Arianna Punzi, Il ruolo delle “emozioni” nella formazione del filologo Massimo Bonafin, Oltre la filologia e la critica del particolare e dell’universale Patrizia Serra, Etica e estetica medievale vs. contemporaneità: tentativi di dialogo Maurizio Virdis, Medioevo e contemporaneità. Metodo/metodi, consapevolezza e coscienza del filologo Gaetano Lalomia, Quali sono i testi “propri” della filologia? Maria Serena Sapegno, Oltre Auerbach: la questione del Soggetto nella critica della contemporaneità Sara De Simone, L’eroe medievale nel romanzo modernista: permanenze, discontinuità e nuovi respiri Roberto...

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