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Umano, troppo umano, II

Umano, troppo umano, II

Autore: Friedrich Nietzsche

Numero di pagine: 314

Scritti in poco più di un anno, le "Opinioni e sentenze diverse" e "Il viandante e la sua ombra" (riuniti nell’edizione del 1886 col titolo di "Umano, troppo umano, II") sono testimonianze, nell’attività di Nietzsche, di un ripiegamento su se stesso: è uno stato d’animo ciclico nella sua vita, anche se talora viene mascherato, come in questo caso. Le cose non lo sospingono e gli uomini lo hanno lasciato solo, cosicché l’autore può interessarsi più di se stesso, come fa qui il viandante, costretto a parlare con la propria ombra. Discorrendo con sé, si parla più facilmente di sé. Questo fatto tuttavia non appare in primo piano, e il lettore si trova di fronte a concreti argomenti di storia, arte, morale, com’era naturale, del resto, perché nell’opera di Nietzsche questo risulta il periodo più imparziale, scientifico, obiettivo. Tale oggettività è però raggiunta paradossalmente, ossia attraverso una concentrazione e una speculazione interiore. Lo dice chiaramente egli stesso: «Il mio modo di riportare le cose della storia consiste propriamente nel raccontare "esperienze" personali, prendendo a spunto epoche e uomini del passato. Non è qualcosa di organico...

I Umano, troppo umano

I Umano, troppo umano

Autore: Friedrich Nietzsche

Numero di pagine: 345

"Umano, troppo umano, I" (1878) è la prima opera di Nietzsche presentata in quella forma aforistica che si rivelerà poi essere la sua più peculiare. Con questo libro Nietzsche sentì di avere compiuto «un vero progresso –, verso me stesso», collegato innanzitutto al suo graduale svincolarsi dalle due esperienze decisive della sua giovinezza: la filosofia di Schopenhauer e l’arte di Wagner. Liberazione necessariamente dolorosa, per cui queste pagine possono anche essere viste come «il monumento di una crisi». Ma anche percorso segnato da scoperte sorprendenti, dal momento in cui tutta una serie di impulsi conoscitivi, accantonati o repressi per la vicinanza di Wagner e del suo ambiente, vengono lasciati liberi di espandersi in una meditazione solitaria. Qui appare già, con tutta la sua potenza corrosiva, il Nietzsche che dubita, che mina ogni certezza, che si addestra allo stile tagliente dei grandi moralisti francesi – in breve il Nietzsche stilisticamente più moderno. E non si tratta solo di una conquista stilistica. Con l’aforisma si manifesta una nuova fase della conoscenza: esso induce a una sorta di lampeggiamento razionale, all’analisi come incursione...

Umano troppo umano, Così parlò Zarathustra, Al di là del bene e del male, Crepuscolo degli idoli, L’Anticristo e Ecce Homo

Umano troppo umano, Così parlò Zarathustra, Al di là del bene e del male, Crepuscolo degli idoli, L’Anticristo e Ecce Homo

Autore: Friedrich Wilhelm Nietzsche

Numero di pagine: 1252

Introduzione generale di Fabrizio DesideriEdizioni integrali«Quando Zarathustra ebbe trent’anni, abbandonò il suo paese e il lago del suo paese e andò sulla montagna. Qui godette del proprio spirito e della propria solitudine, e per dieci anni non se ne stancò. Ma alla fine il suo cuore si trasformò e un mattino egli si levò all’aurora, si pose di fronte al sole e così gli parlò.» Questo è l’inizio di quel grandioso mito che è Così parlò Zarathustra, forse il più noto tra i saggi di Nietzsche. Insieme con le altre opere qui raccolte, da Umano troppo umano a Al di là del bene e del male, dal Crepuscolo degli idoli a L’Anticristo e Ecce Homo, compone per il lettore un efficace attraversamento del pensiero nietszcheano e della sua scrittura fluida e magmatica, spesso animata da immagini drammatiche e quasi liriche, scolpite nella roccia eppure mobili, danzanti, in continuo ribollire. Nella parabola dell’idealismo tedesco Nietzsche rappresenta una sorta di spartiacque, un punto di non ritorno della filosofia. Le sue riflessioni, a partire dall’elaborazione sulla “morte di Dio” e sulla “volontà di potenza”, mettono l’uomo moderno di fronte alla...

Introduzione a Nietzsche

Introduzione a Nietzsche

Autore: Sossio Giametta

Numero di pagine: 580

A partire dalla visione metafisica ispirata da Schopenhauer e Wagner fino alla scepsi sconvolgente che percorre le opere da Umano, troppo umano a Ecce homo, Nietzsche persegue l'ideale dell'indipendenza umana e l'educazione di sé e degli altri alla grandezza, abbattendo sistemi, religioni, morali, istituzioni, tradizioni e costumi, e rivestendo di alta poesia la multiforme tragedia del vivere. Come dinamite, il suo pensiero fa saltare certezze e stabilità e apre interrogativi drammatici, ancora oggi privi di risposta. I saggi introduttivi di Sossio Giametta, qui raccolti in volume, illustrano, nelle sue innumerevoli sfaccettature, l'intera parabola della produzione nietzschiana e mostrano come il filosofo tedesco, per combattere la decadenza nel suo aspetto morboso-estetizzante rappresentato soprattutto da Wagner, ne sviluppi e trasfiguri l'altra faccia, quella del vitalismo amorale e della violenza, dando corpo e accelerazione all'involuzione della civiltà cristiano-europea giunta al suo tramonto. Un inedito ritratto di Nietzsche moralista, filosofo, poeta, psicologo e profeta, martire dello spirito e Giano bifronte, nel quale la crisi della filosofia coincide con la crisi...

Vedere «da cento occhi»

Vedere «da cento occhi»

Autore: Nicola Comerci

Numero di pagine: 480

Nietzsche impone alla filosofia un pensiero della relazione che pensa la relazione oggettiva senza cessare di esserne a favore della sostanza, né sorgendo in opposizione dialettica ad essa. Un pensiero della relazione consapevole che è soltanto attraverso “un” pensiero della relazione che la relazione può essere pensata, ma che rifugge tuttavia la tentazione di porsi come “il” pensiero della relazione che si pensa mediante “un” pensiero della relazione. Un pensiero che riconosce così l’impossibilità di porsi come nient’altro che “un” pensiero della relazione, e quindi un pensiero finito che, assumendola, tenta comunque di distanziarsi da tale finitudine, pur permanendo in essa. Quasi un pensiero interno ed esterno a se stesso, poiché nel pensare, e tramite il pensare, prende atto che sta pensando e mette in questione gli strumenti a cui ricorre per pensare. Ciò rinvia alla necessità per la filosofia di vedere «da cento occhi», secondo una traiettoria che dal mondo inorganico e organico raggiunge la socialità umana, in cui la relazione si apre alla sfera della politica. In vista di una democrazia che Nietzsche intende come «qualcosa di futuro», in...

Lettere da Torino

Lettere da Torino

Autore: Friedrich Nietzsche

Numero di pagine: 269

Se tutta la vita di Nietzsche ha un aspetto voraginoso, questo vale in misura suprema per l’ultimo periodo della sua attività di scrittore. In una effervescenza creativa senza precedenti, ogni testo annuncia un passaggio irreversibile, come se ciò che egli è stato fino a quel momento si preparasse a manifestarsi in una forma nuova. E parte essenziale di questi testi, che devono essere considerati come un corpo unico, sono le ultime lettere, scritte a Torino in un crescendo di euforia prima di perdersi per sempre nel silenzio. Ogni pagina è retta dallo stesso gesto: l’irrompere di una selvaggia teatralità, il presentarsi sulla scena raccogliendo nella forma più intensa tutto il proprio essere. Fino al culmine dei numinosi «biglietti della follia», inviati ad amici e potenti della terra e firmati «Dioniso» o «il Crocifisso», dove sembra riecheggiare l’intera opera di Nietzsche – e palesarsi una pratica a cui tutto il suo precedente pensiero doveva fatalmente condurre.

Sociologia

Sociologia

Autore: Camilla Rumi , Marina Lalatta Costerbosa , Andrea Tagliapietra , Paola Persano , Nicola Riva , Lorella Cedroni , Celso Fernandes Campilongo , Giovanni Ziccardi , Debora Viviani , Francesca Ieracitano

Numero di pagine: 100

MARINA LALATTA COSTERBOSA Menzogna, tra verità e giustizia. Per una presentazione ANDREA TAGLIAPIETRA La menzogna come critica dell'idea di verità. Le filosofie di Stirner e Nietzsche PAOLA PERSANO Politica della verità e verità della politica. Breve itinerario nella Francia del XVIII secolo MARINA LALATTA COSTERBOSA Riflessioni sul mentire. A partire da una rilettura della vecchia polemica tra Kant e Constant NICOLA RIVA La libertà di mentire e il diritto alla verità LORELLA CEDRONI Menzogna e politica nell'età contemporanea Note CELSO FERNANDES CAMPILONGO L'abuso del diritto come strumento di autocorrezione e di evoluzione del sistema giuridico (traduzione di Alberto Febbrajo) GIOVANNI ZICCARDI Il rapporto tra politica, raccolta del consenso online e nuove tecnologie: alcune considerazioni informatico-giuridiche DEBORA VIVIANI Struttura e forma sociale: un legame estetico FRANCESCA IERACITANO, CAMILLA RUMI La rappresentazione mediale dell'emergenza: il caso degli sbarchi a Lampedusa Recensioni ROBERTO ESPOSITO Due. La macchina teologico-politica e il posto del pensiero (Sergio Marotta)

La menzogna come critica dell'idea di verità. Le filosofie di Stirner e Nietzsche

La menzogna come critica dell'idea di verità. Le filosofie di Stirner e Nietzsche

Autore: Andrea Tagliapietra

Questo saggio tratta della fondamentale questione filosofica del rapporto tra verità e menzogna. Si concentra sulla filosofia di Max Stirner e di Friedrich Nietzsche mostrando la funzione ideologica della verità. In questa prospettiva la menzogna diventa una sorta di genealogia della verità, e svolge un ruolo positivo e di emancipazione.

Quaderni appiadiani Vol. 2

Quaderni appiadiani Vol. 2

Autore: Lorenzo Leone

Numero di pagine: 61

Il secondo numero dei Quaderni appiadiani è dedicato interamente a Michel Foucault. È venuto il momento di Foucault? Difficile rispondere. Il 25 giugno scorso è caduto il trentesimo anniversario della sua morte. È stata l’occasione per commemorazioni facili e urbane... Nessuna celebrazione in questo opuscolo che raccoglie vecchie recensioni già apparse e altro materiale ancora. Perché riproporre qui questi piccoli testi? Perché affrontano due o tre questioni cruciali per nulla datate. A trent’anni dalla morte del filosofo francese - tempo largamente sufficiente a mutare faccia al mondo e a rimpiazzarne le cosiddette visioni (le Weltanschauungen) - pare ancora attualissimo l’invito di Foucault ad adottare l’andatura (la marcia) di una basilare diffidenza, lo sguardo esploratore del sospetto.

Eco/Logiche

Eco/Logiche

Autore: Tiziana Villani , Ubaldo Fadini

Numero di pagine: 162

Questo volume risponde a un’urgenza propria dell’ecologia politica contemporanea: approfondire l’indagine che attraversa il nostro presente in tensione e le sue dinamiche di crisi radicale, di cui è sempre più difficile immaginare il superamento. Una possibilità data solo dall’esperienza degli intrecci e delle connessioni dei diversi piani dell’esistere – ambientale, sociale, tecnologico, ecc. – sfilandosi da approcci schematici e consolatori. In tale ottica, al di là dei richiami ai diversi fronti di pensiero critico che a partire dagli anni Settanta del secolo scorso si sono impegnati ad affrontare il delinearsi della crisi ecologica, pare essenziale rinnovare gli strumenti dell’indagine davanti ad una accelerazione totalizzante dei nostri modi di vita, di carattere pure emergenziale che, se lasciata libera di delineare un orizzonte unico del comando, non potrà che conficcare altre «spine», per dirla con Elias Canetti, nel vivente complessivo, segnalando così lo sviluppo devastante di nuovi processi selettivi e discriminatori.

Destini personali

Destini personali

Autore: Remo Bodei

Numero di pagine: 424

“Esiste il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, paghi di soddisfare bisogni primari e secondari” Ognuno di noi è il risultato di un corpo ricevuto per eredità biologica e di stampi anonimi (lingua, cultura, istituzioni) le cui impronte rielabora in forma inconfondibilmente personale. A lungo, in Occidente, questi processi d’individuazione sono stati garantiti dalla fede nel loro inamovibile fondamento: l’anima immortale. Con la progressiva erosione di tale sostegno, ha inizio la consapevole costruzione dell’individualità mediante gli strumenti artificiali della politica e dei saperi scientifici. Attraverso tecniche di ingegneria umana il potere, interiorizzandosi, rende il singolo più facilmente plasmabile, invadendone la coscienza. Nello stesso tempo, la disarticolazione e la scissione del presunto carattere monolitico della personalità permettono una sua diversa ricomposizione entro inediti orizzonti di libertà. Un’evoluzione che seguiamo dalla fine del Seicento fino alle soglie del presente e che trova un punto focale nella fase politica d’incubazione e sviluppo dei fascismi e in quella filosofica, scientifica e letteraria del fiorire di...

Termini della Politica vol. 2

Termini della Politica vol. 2

Autore: Roberto Esposito

“Termini” sono le grandi parole che per secoli hanno definito il senso della politica, adesso investiti da una sempre più rapida mutazione che rischia di esaurirne il significato. Ma sono anche i confini della politica, oltre i quali si situa quello che di volta in volta si è considerato la sua alterità – la sfera privata, lo stato di natura, la vita biologica. A lungo è stato questo “fuori” a indicare per contrasto cosa dovesse intendersi per “politica”. Ma cosa accade quando tale fuori penetra all’interno di essa, fino a diventarne il contenuto prevalente? Che rapporto si determina, nel tempo della biopolitica, tra politica e corpi umani – diversi sia dalla figura giuridica della persona sia dalla realtà materiale della cosa? E quale ruolo gioca, in tale rapporto, il pensiero? I saggi che compongono questo volume rendono conto, nel loro insieme, di un laboratorio filosofico – quello di Roberto Esposito – ormai al centro di un interesse internazionale sempre più esteso nel panorama della filosofia contemporanea.

Metafisica dell’immanenza - Volume I - Ontologia e storia

Metafisica dell’immanenza - Volume I - Ontologia e storia

Autore: AA. VV.

In occasione del suo settantesimo compleanno, amici, colleghi e allievi esplorano – in tre volumi che restituiscono il panorama del dibattito filosofico contemporaneo non solo italiano – i molteplici sentieri che caratterizzano l’impegno teorico di Eugenio Mazzarella. L’opera è organizzata attorno a tre diadi: ontologia e storia, etica e politica, poesia e natura, ciascuna indagata nel suo sviluppo storiografico e nella sua articolazione concettuale. Occasione più di confronto che di celebrazione, Metafisica dell’immanenza ben rappresenta il magistero di Mazzarella, che dell’incontro tra prospettive, talora all’apparenza anche poco compatibili, ha fatto il centro del suo pensiero, della sua poesia e della sua prassi politica.

Nietzsche

Nietzsche

Autore: Katja Galimberti

Numero di pagine: 240

“Tutto ciò che esiste, per Nietzsche, esiste perché ha avuto la forza di imporre le condizioni della propria esistenza” È molto diffusa l’idea che identifica Nietzsche come il grande demolitore della metafisica occidentale, e delle abitudini di pensiero da essa derivate. Ma questo ritratto del filosofo è, nella migliore delle ipotesi, incompleto: la sua opera di decostruzione è infatti funzionale alla liberazione di nuovi sensi e significati, che non avrebbero potuto esprimersi sotto il giogo metafisico; di qui l’esigenza di spezzarlo “filosofando con il martello”. Tuttavia l’etichetta affibbiata a Nietzsche ha avuto un’ampia fortuna, e questo spiega perché la sua filosofia continui a essere accolta con un certo sospetto, amplificato dallo stile appassionato e non imparziale, spesso violento, e dalla forma frammentaria di molte delle sue opere. Nietzsche. Una guida tenta la ricostruzione organica e sistematica di un pensiero che, sparso in aforismi, è spesso stato utilizzato in maniera enfatica e oracolare oppure ridotto a un generico nichilismo senza prospettive. Analizzata l’idea di volontà e le sue espressioni nella conoscenza, nella natura, nella...

Psyché

Psyché

Autore: Jacques Derrida

Il termine «decostruzione», solitamente associato all’opera di Jacques Derrida, è forse uno dei più equivocati della filosofia del Novecento. In questo secondo volume di Psyché. Invenzioni dell’altro è possibile verificare in che senso la decostruzione non è né un’analisi né una critica tecnicamente intese come scomposizioni padroneggiabili, ma un esercizio del pensiero che si produce come lettura esigente e rigorosa, capace di svelare le domande e le genealogie insospettate o nascoste che hanno strutturato e legittimato la tradizione filosofica occidentale. I saggi qui radunati – inaugurati dall’ormai famosa (ma non per questo conosciuta) Lettera a un amico giapponese – interrogano Heidegger, Kant, Michel de Certeau e attraversano campi del sapere quali l’architettura, la storia, la teologia, il diritto e la politica. Senza scorciatoie o facili contaminazioni si profilano, dunque, domande che la filosofia pone anzitutto a sé stessa e agli statuti metodologici che hanno segnato la sua storia, perché, se pure si tratta sempre di «disfare, scomporre, desedimentare delle strutture» senza cedere a consolatorie iconoclastie o a ornamentali nichilismi, si...

Storia della filosofia del diritto. III. Ottocento e Novecento

Storia della filosofia del diritto. III. Ottocento e Novecento

Autore: Guido Fassò

Numero di pagine: 584

Un classico della cultura giuridica che ha fatto dire a Norberto Bobbio: «Finalmente esiste in Italia (dico in Italia, ma potrei dire sulla faccia della terra) una storia della filosofia del diritto, non angustamente scolastica, non puramente nozionistica e per di più completa». Il lettore vi troverà un panorama rapido, ma chiaramente delineato, della storia della filosofia del diritto occidentale; il ricercatore potrà farne il punto di partenza di una ricerca approfondita. Carla Faralli, allieva di Fassò, ha curato quest'edizione aggiornandola fino ai giorni nostri.

Carmelo Bene: fonti della poetica

Carmelo Bene: fonti della poetica

Autore: Leonardo Mancini

All’apice della sua multiforme carriera, estesa dal teatro alla letteratura, dalla radio al cinema e alla televisione, Carmelo Bene propose sulle scene italiane un genere ibrido che era stato senz’altro minore nella storia del teatro europeo, ma sempre presente e gravido di conseguenze per gli sviluppi delle arti della scena e della musica. La stagione dei melologhi fu, da un lato, frutto di intuizioni e di sensibilità condivise con alcuni protagonisti della scena musicale di quegli anni; dall’altro, fu l’esito di percorsi storici e di eredità culturali, oggetto di scavo in questo studio, che consentono di rintracciare alcune fonti inattese nella poetica dell’attore salentino. Il libro si conclude con una sezione dedicata alla rielaborazione da parte di Bene del Manfred di Byron-Schumann, esaminata attraverso l’ampio ventaglio degli strumenti dispiegati dall’attore per esaltare la presenza vocale e la forza espressiva del poema drammatico con musica.

Espressione, movimento, poesia

Espressione, movimento, poesia

Autore: Davide Di Maio

La “Scienza dell’espressione” rappresenta uno degli ambiti nei quali Ludwig Klages ha investito molti dei suoi sforzi teorici che meritano ancora di essere esplorati, tanto nel settore filosofico, quanto in quello letterario. Questo studio si propone di indagare i fondamenti della “Ausdruckskunde” di Klages con l’intento di isolare e analizzare i maggiori precipitati teorici in ambito estetologico e poetologico attorno ai due paradigmi centrali di “espressione” e “movimento”. Tenendo altresì conto della biografia segnata dalla figura di Stefan George, si è infine proceduto a individuare l’essenza della definizione klagesiana di poesia sulla base della differenza tra “lingua espressiva” e “lingua comunicativa”.

Dizionario dei vizi e delle virtù

Dizionario dei vizi e delle virtù

Autore: Salvatore Natoli

Numero di pagine: 176

“Per sciogliere quel che più ci lega, per instaurare rapporti più giusti con gli altri. Per vivere meglio” Cosa ha a che fare l’infinito con i vizi e le virtù? E la giustizia? In che senso si può parlare oggi di paganesimo e di fede? L’ascesi e la castità sono davvero concetti anacronistici per l’uomo di oggi? La speranza, la tolleranza, l’umiltà esistono ancora? In che senso l’orgoglio e la malinconia nascondono anche potenzialità positive? Salvatore Natoli risponde con un’opera originale che, attraverso un’inedita terminologia della morale, ci orienta, voce per voce, nel marasma di una realtà orfana di dottrine e ideologia.

La necessità dell’altro

La necessità dell’altro

Autore: Aa.Vv.

Numero di pagine: 224

L’usanza di onorare il lavoro e l’esempio di un maestro che, pur cessando la posizione di ruolo nel contesto universitario, prosegue il proprio itinerario di studio e di insegnamento in altre forme ha una lunga storia in ambito accademico e non necessiterebbe di frasi altisonanti per essere motivata e ritenuta pienamente giustificata. Al tempo stesso, il tipo di magistero che nel corso di quasi cinquant’anni è stato promosso e realizzato in concreto da Adone Brandalise, insieme al tipo di rapporto intellettuale, creativo ed emotivo prodottosi con allievi e colleghi, rende questa occasione molto più di un semplice omaggio. Stando entro il linguaggio, si tratta di andare oltre il linguaggio, di aprire a un’esperienza che non è soltanto linguistica: si tocca – anche se solo provvisoriamente – il fondo senza fondo del reale e si incontra un certo tipo di sapere, indefinibile e sfuggente, che non liquida il proprio oggetto riducendolo a un saputo, ma mostra e permette di toccare una quota di felicità autentica, una pienezza d’essere che permette di diventare davvero soggetti.

Io sono dinamite

Io sono dinamite

Autore: Sue Prideaux

Numero di pagine: 536

Quando l’8 gennaio 1889 Franz Overbeck entra nella stanza di Friedrich Nietzsche, lo trova rannicchiato sul divano, impegnato in apparenza a correggere il suo Nietzsche contra Wagner. In realtà non è così: il filosofo ripete i gesti necessari per la lettura – la carta a una certa distanza dal naso, gli occhi che scorrono da sinistra a destra – ma non sembra più in grado di decodificare le sue stesse parole. Overbeck è un uomo silenzioso, solido, poco avvezzo alle manifestazioni emotive, ma quando vede in quello stato mentale il suo amico e collega dei tempi universitari a Basilea si sente mancare le gambe. Solo un anno prima in Ecce Homo, destinato a uscire postumo, Nietzsche si descriveva in tutt’altro tono: «Un giorno sarà legato al mio nome il ricordo di qualcosa di enorme – una crisi quale non si era mai vista sulla terra, la più profonda collisione della coscienza. Io non sono un uomo, sono dinamite». Sembrerebbe solo il passaggio oltre la linea d’ombra della follia, ma tutta la vita di Nietzsche si gioca su questa doppiezza: da un lato il filosofo iconoclasta, l’ordigno umano pronto a far saltare tutti i dogmi morali, religiosi e istituzionali di fine...

Lo scetticismo politico

Lo scetticismo politico

Autore: Spartaco Pupo

Da Pirrone a Rorty, passando per Socrate, Carneade, Cicerone, Giovanni di Salisbury, Guicciardini, Montaigne, Sorbière, Pascal, Bayle, Hume, Nietzsche, Russell, Rensi, Oakeshott e Popper: il volume offre per la prima volta un quadro completo della storia dello scetticismo politico, rappresentato da alcune delle figure intellettuali più influenti del pensiero occidentale ma ritenute politicamente “scomode” per la loro incessante critica alle ideologie, ai dogmatismi dei partiti, ai paradigmi normativi e ai mezzi di persuasione diversi da quelli improntati al buon senso, alla prudenza e alla moderazione. L’autore dimostra che a unire tutti gli scettici politici è uno “stile” che privilegia il saggio al trattato, l’ipotesi alla certezza infallibile, il pluralismo al monismo, la verità conversazionale alla soluzione finale. Benché quasi tutti siano stati additati dai loro contemporanei come infedeli, reprobi, esiliati e gretti, le loro posizioni si sono rivelate essenziali non solo per la teoria politica in senso proprio, ma anche per l’affermazione di idee “altre” di libertà, tolleranza e convivenza civile.

Fissando il sole

Fissando il sole

Autore: Irvin D. Yalom

Numero di pagine: 256

«La tristezza mi entra nel cuore. Io ho paura della morte». Così quattromila anni fa Gilgamesh, leroe babilonese, commentava la morte dellamico Enkidu. La paura della morte ci perseguita da sempre. Cè chi la manifesta indirettamente, magari in un sintomo che non ha apparentemente nulla a che fare con essa; cè chi la esplicita, come Gilgamesh, con tragica consapevolezza; cè chi ne è a tal punto paralizzato da non potersi abbandonare ad alcuna felicità. Come unombra oscura, la paura della morte entra nel cuore di ogni uomo, in ogni epoca, sotto ogni condizione. Al punto tale che non vi è stato scrittore degno di questo nome che non labbia affrontata e descritta. Irvin Yalom laffronta anche lui in questo libro, ma non per aggiungere un suo compendio di riflessioni alle illustri opere del passato. Il libro è piuttosto una ricognizione che nasce dal confronto personale con il problema della morte, confronto offerto dal dialogo con i pazienti e dalla frequentazione delle opere di quei pensatori che hanno tracciato la via per avere la meglio sul terrore della morte. Lesperienza mostra come sia davvero arduo vivere ogni istante consapevoli di dover morire. «È come cercare di...

Per una filologia della vita

Per una filologia della vita

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 160

I contributi del secondo numero dei Quaderni Colliani cercano di restituire la ricchezza e la varietà degli scritti postumi raccolti in Apollineo e dionisiaco. Frutto di un seminario tenutosi all’Università di Torino nel 2018 (30-31 ottobre), il presente volume enuclea le considerazioni di Colli sulla filologia, l’arte, la politica, la storia e sulle origini della filosofia, così come l’influenza delle sue letture di Kant, Schopenhauer e Nietzsche. Cardine del libro è l’estensione del campo d’azione della filologia alla vita nella sua interezza. Il logos di cui è questione, infatti, non è solo la parola scritta, ma il “discorso” della vita, l’espressione di altre interiorità che vengono conosciute nella loro intima e nascosta natura. In questo senso, la filologia della vita che Colli qui propone è un metodo di indagine che prima ancora dell’analisi testuale esplora l’affinità che lega il lettore e l’autore e, in ultima istanza, i membri di una stessa comunità.

Curare le emozioni, curare con le emozioni

Curare le emozioni, curare con le emozioni

Autore: Linda Napolitano Valditara

Il libro è dovuto a filosofi, psicologi, sociologi e pedagogisti del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona: seguendo le linee di ricerca dipartimentali e riprendendo le emozioni, tema già assai trattato in sede internazionale e nei singoli campi di ricerca, essi avviano qui un nuovo studio interdisciplinare, paragonando linguaggi, problemi, metodi, soluzioni. Focus è riprendere le emozioni, positive e negative, e approfondirne i modi di possibile “regolazione” o “governo” entro la “cura”, di sé e dell’altro. Il tema suppone questioni complesse, ancora discusse: anzitutto che una simile postura di cura esiga un impegno non solo razionale, ma anche emotivo; e, prima ancora, che un’emozione sia non soltanto passivamente subita (secondo il suo archetipo linguistico, pàthos, da pàschein), ma anche attivamente esperita e dunque trasformabile, in quantità e qualità. Che di curar se stessi, l’altro, il mondo si possa anche “coltivare la passione”.

Crepuscolo degli idoli

Crepuscolo degli idoli

Autore: Friedrich W. Nietzsche

"La mia filosofia in compendio, un sommario buttato giù con grande temerità e precisione di tutte le mie eterodossie filosofiche più essenziali." Così Nietzsche definisce il Crepuscolo degli idoli in cui espone la teoria della "transvalutazione dei valori" fondata sulla dottrina della "volontà della potenza".

Un amore per la vita

Un amore per la vita

Autore: Pietro De Angelis

Numero di pagine: 122

Più che un libro questo scritto è una concezione personale dell’autore nei riguardi dell’amore e della famiglia. L’amore che resta inalterato nel tempo - egli afferma - è quello che supera la tempesta della passione e che termina con i nostri giorni durante la bonaccia. Questo genere di amore non parla solo al corpo, ma soprattutto all’anima, allo spirito del partner, perché da amore edonistico e possessivo si è trasformato in puro "amare". Un amare creato dalla volontà che non si spegne con lo sfiorire della bellezza, né con l‘affievolirsi della sessualità. “L’amare” - secondo l’autore del libro - non viene mai meno, neanche quando, passata l’infatuazione dell’innamoramento ci rendiamo conto che il nostro partner non è quel semidio che avevamo visto allora, ma un misero mortale debole e pieno di difetti e che, malgrado ciò, ci fa esclamare: “Mi stai bene anche così e ti amo come prima!”

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