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Bise

Bise

Autore: Rosanna Spadini , Rossana Ricci , Manuela Potiti , Anna Delle Noci , Grazia Brandi , Timoty Bertolucci

Numero di pagine: 124

"Il titolo dell'opera, 'Bise', implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di 'Bise' (vento di tramontana che coinvolge diverse regioni, dalla Savioia, alla Svizzera, alla Lorena fino all'Alsazia. La bise è un vento freddo, vigoroso, spesso persistente, da nord o nordest, che soffia dalle montagne alpine verso la Svizzera e la Francia) si susseguono, in ordine alfabetico: Timoty Bertolucci con Gli arcobaleni dell'anima, Grazia Brandi con Al centro... il cuore, Anna Delle Noci con Canto all'Amore e alla Speranza, Manuela Potiti con Luceombra, Rossana Ricci con Rime di sabbia, Rosanna Spadini con Le parole dell'anima." (dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

Grégal

Grégal

Autore: Anna Risi , Maria Botticelli , Aida Bonacic , Timoty Bertolucci , Maria Teresa Barnabei Bonaduce , Erika Andreucci

Numero di pagine: 124

"Il titolo dell'opera, Grégal, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di Grégal (nome che tanta importanza ha rivestito nella letteratura italiana, a partire da Dante) si susseguono, in ordine alfabetico: Erika Andreucci con Riflessi di altra vita; Maria Teresa Barnabei Bonaduce con Muretti; Timoty Bertolucci con Comete; Aida Bonacic con Fenice; Maria Botticelli con Oltre lo sguardo...; Anna Risi con Riflessioni del cuore." (tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

Petali di speranza

Petali di speranza

Autore: Timoty Bertolucci

Numero di pagine: 44

Timoty Bertolucci nasce a Barga (Lu) il 14 Settembre 1990. Non termina gli studi di Ragioneria sentendosi a disagio con quelle materie che non si confacevano al suo spirito intellettuale ed al suo animo sensibile. Autodidatta, inizia a scrivere poesie attraverso le quali capisce di poter realizzare se stesso e di poter raggiungere gli altri con la profondità, a tratti pessimistica, del suo essere. Vive e scrive a Popiglio, Comune di Piteglio (Pt). Ha pubblicato una poesia con il Vajo de Libro nell’Antologia In Vita Poesia contemporanea e altre in varie raccolte edite da Aletti, “Verrà il mattino e avrà un tuo verso” vol. XII; “Dedicato a... Poesie per ricordare” vol XIII; “Tra un fiore colto e l’altro donato” e una silloge nel volume “Bise” della collana Parole in Fuga - Poeti del Nuovo Millennio a Confronto.

C'era una volta la letterina di Natale

C'era una volta la letterina di Natale

Autore: Nina Miselli

Numero di pagine: 84

Nel periodo di Natale i bimbi a scuola usano preparare lavoretti da portare a casa e tra questi la famosa letterina di Natale per mamma e papà costituita da un disegno e una poesia a tema. Quando ero piccola la mia mamma usava mettere la mia letterina sotto il piatto di papà durante il pranzo di natale, così quando il piatto veniva tolto da tavola, lui la trovava fingendosi sorpreso e io balzavo in piedi e recitavo la poesia per lui e per tutta la famiglia. La tradizione si è ripetuta nel tempo con fratelli e cugini. La poesia di solito era dedicata a Gesù Bambino del quale si raccontava la nascita e al quale si prometteva di essere più buoni e studiosi. Ed è proprio la nostalgia che mi ha condotto a creare il concorso letterario: "C'era una volta la letterina di Natale"...

Fata Morgana 30. Italia

Fata Morgana 30. Italia

Autore: Aa.Vv.

Numero di pagine: 240

Prestigiosi studiosi di diversi ambiti scelgono e scrivono del loro “più grande film italiano”. Importanti artisti, registi, fotografi rispondono a una domanda sul loro rapporto con il cinema italiano, sui loro amori, sulle immagini e sui loro film preferiti. Un numero speciale per i 10 anni della rivista, al quale partecipano: Gianni Amelio, Roberto Andò, Giorgio Barberio Corsetti, Marco Bellocchio, Gianni Berengo Gardin, Maurizio Bettini, Maurizio Braucci, Gianni Canova, Giovanni Careri, Romeo Castellucci, Felice Cimatti, Emma Dante, Tonino De Bernardi, Roberto De Gaetano, Pippo Delbono, Massimo Donà, Paolo Fabbri, Jan Fabre, Francesco Faeta, Michelangelo Frammartino, Massimo Fusillo, Nadia Fusini, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Peter Greenaway, Mariangela Gualtieri, Paolo Jedlowski, Emir Kusturica, Franco Maresco, Pietro Marcello, Valerio Magrelli, Salvatore Mereu, Pietro Montani, Tim Parks, Alfredo Pirri, Paul Schrader, Ferdinando Scianna, Toni Servillo, Susan Stewart-Steinberg, Bob Wilson.

Tess dei d'Urberville

Tess dei d'Urberville

Autore: Thomas Hardy

Numero di pagine: 405

Un'indimenticabile storia d'amore e morte fiorita nella magica atmosfera della brughiera inglese, ora dolce, ora crudele. Le vicende di un'eroina purissima travolta dale forze del male e del destino.

The quaternary entrepreneur. The avant garde of non-material capitalism

The quaternary entrepreneur. The avant garde of non-material capitalism

Autore: Gian Paolo Prandstraller

Numero di pagine: 132

2000.1254

Cinema e Poesia

Cinema e Poesia

Autore: Franca Oliva Fusco

«Cosa sarebbe la nostra vita senza un soffio di poesia?» (dal film Pane, amore e..., di Dino Risi). Cinema e Poesia: quanti imprevisti incroci si creano, non soltanto per la vastità di questi due campi dello spirito ma anche, vorrei dire, per la loro necessità. Incroci mutevoli e fecondi, di cui Franca Olivo Fusco ci offre una disamina accurata, un catalogo utile e istruttivo: poesie inserite nei film, versi citati o parafrasati nei titoli, biografie cinematografiche di poeti, poeti-registi, o attori o sceneggiatori o anche critici cinematografici…

Il mistero del cinema

Il mistero del cinema

Autore: Bernardo Bertolucci

In questo testo inedito, scritto in occasione della laurea honoris causa ricevuta dall’Università di Parma nel 2014, Bernardo Bertolucci ricostruisce la sua autobiografia artistica, tra cinema e memorie private. Pagine di sfolgorante e semplice grazia, ritrovate dalla moglie Clare Peploe e da Michele Guerra, in cui il regista premio Oscar, autore di capolavori acclamati in tutto il mondo, fa luce su se stesso, sulla propria personalità, sulla propria arte. A partire dall’infanzia in un’Emilia di provincia che non sarà mai dimenticata, educato alla bellezza e alla poesia dal padre poeta Attilio. Poi l’incontro da predestinato con la macchina da presa: i primi esperimenti da ragazzo, la vicinanza con Pasolini e Moravia, la scoperta di Godard e della Nouvelle Vague francese. E ancora i ricordi intimi di famiglia, nelle valli sperdute di Casarola, i luoghi vicini da cui partire per esplorazioni esotiche, la fatica di emergere convincendo i produttori, l’orgoglio di essere invitato e premiato dai festival più importanti: al centro, come uno specchio attraverso cui guardare il mondo, la seduzione e il mistero del suo cinema.

Splendor

Splendor

Autore: Steve Della Casa

Numero di pagine: 140

Colpisce, leggendo Splendor, la sua capacità di suscitare il desiderio immediato di rivedere i film di cui parla. Steve Della Casa racconta il cinema d'autore e quello popolare, gli aneddoti poco noti, le dinamiche industriali e i profili biografici, ma sempre come se chiacchierasse con un amico, con uno stile curioso e ironico. Michele Marangi, "L'Indice" Un libro pieno di rivelazioni divertenti. Per esempio, non tutti sanno che star dell'impegno come Antonioni e Maselli prestarono la loro opera (rinunciando al proprio nome) nelle pellicole 'dei forzuti' come Orazi e Curiazi e Arrivano i Titani. Che Per un pugno di dollari, prima di uscire in piena estate in un'unica sala di Firenze, era stato girato usando armi e costumi riciclati da un altro western. O che il protagonista di I pugni in tasca di Marco Bellocchio avrebbe dovuto essere Gianni Morandi e non Lou Castel. Fulvia Caprara, "Tuttolibri" Splendorracconta il peggio, e il meglio, dell''essere italiani': straordinari nella capacità di arrangiarsi e altrettanto in quella di voltare gabbana, detentori di un gusto unico per raffinatezza e anche per volgarità, da Senso al Monnezza, così come di un talento assoluto nel creare ...

Milena Pavlovic Barilli. La moda nella stanza di un'artista

Milena Pavlovic Barilli. La moda nella stanza di un'artista

Autore: Elisa Tosi Brandi , Alessandra Vaccari

Numero di pagine: 68
Il dilemma dell'aragosta

Il dilemma dell'aragosta

Autore: Stefano De Matteis

Non tutti sanno che l’aragosta nasce nuda e solo successivamente la natura le fornisce un abito su misura. Ma questo non cresce con lei: col tempo si trasforma in una gabbia e poi in una tortura. Così, quando la corazza diventa opprimente, l’aragosta la getta via e resta nuda: senza protezione, sola, in attesa di crearsene una nuova. È questo il dilemma dell’aragosta, ripreso da Stefano De Matteis in chiave metaforica per una lettura antropologica dell’attualità: lasciare le proprie corazze, identità di ferro o monolitiche, smettere di trincerarsi in certezze che si trasformano in gabbie e procurano sofferenze, per esporsi invece al rischio, mettendosi a nudo, creando uno spazio di riflessione e di elaborazione, di dialogo e di confronto. La vulnerabilità si trasforma così in un punto di forza: produce il cambiamento e prelude alla ricostruzione di una nuova vita, tanto sul piano individuale quanto su quello collettivo.

L’occhio del regista. 25 lezioni dei maestri del cinema contemporaneo

L’occhio del regista. 25 lezioni dei maestri del cinema contemporaneo

Autore: Laurent Tirard

Numero di pagine: 260

Quello del regista è uno dei mestieri più complessi e affascinanti del mondo dell’arte, pericolosamente sospeso tra la cura del dettaglio e la visione d’insieme, tra la libertà della creazione individuale e le limitazioni del lavoro collettivo. Un mestiere in cui non esistono regole scritte, e per comprendere il quale non si può dunque prescindere dall’insegnamento dei grandi maestri. In questo volume Laurent Tirard, critico cinematografico e regista lui stesso, ha raccolto le confessioni, le rivelazioni, i consigli pratici di venticinque tra i più grandi registi contemporanei, offrendo al lettore altrettante «lezioni di cinema». L’approccio alla sceneggiatura, il rapporto con gli attori, il posizionamento della macchina da presa, il montaggio: ogni regista racconta le sue predilezioni e i motivi delle proprie scelte artistiche, svelando con insospettabile candore tutti i segreti che si nascondono dietro la creazione di un grande film. Riproposto in una nuova edizione ampliata, L’occhio del regista è una guida indispensabile per chi vuole addentrarsi, da neofita o da semplice curioso, nel mondo della regia cinematografica.

L'immagine politica

L'immagine politica

Autore: Christian Uva

Il libro propone una riflessione sulle articolazioni assunte dall’immagine, in quanto strumento e terreno di lotta politica, nel periodo delle grandi mobilitazioni sociali compreso tra la fine degli anni Sessanta e le ultime fasi del decennio successivo, con particolare riguardo per il ’77. Calandosi all’interno di tale contesto storico, l’indagine approfondisce la processualità e le possibili maniere d’essere dell’immagine politica in quanto modo d’espressione di un’istanza di “contropotere”, prendendo come riferimento case studies tratti dal cinema, dal video e dalla fotografi a (campi di ricerca al centro, ognuno, di uno specifico capitolo). Da questi orizzonti distinti ma non distanti emergono, in una continua dialettica tra immagini politiche e politica delle immagini, frammenti iconici e schegge audiovisive ora capaci di imporsi, nel bene e nel male, nel cosiddetto “immaginario collettivo”, diventando veri e propri simboli di quegli anni, ora in grado di veicolare, in maniera più indiretta ma non per questo meno efficace, un’autentica carica eversiva situata sul terreno dei linguaggi e delle estetiche prima ancora che su quello dei contenuti.

Francis Ford Coppola

Francis Ford Coppola

Autore: Vito Zagarrio

Numero di pagine: 376

ll libro analizza l'opera di Francis Ford Coppola, uno dei massimi Autori del cinema americano, tra New e New-New Hollywood. Un regista che ha avuto un enorme successo internazionale e la cui parabola appare oggi in declino, anche se dai film meno fortunati o apparentemente minori emergono testi sempre molto interessanti. Coppola ha firmato capolavori come Il padrino e i suoi sequels – che hanno molto a che fare con un “mito” italiano –, o come Apocalypse Now – che resta un turning point nel cinema americano e un imprescindibile modello di film sul Vietnam. Il volume racconta i film di questo grande regista che ha oscillato “mercurialmente” tra film “commerciali” (a volte su committenza degli Studios) e film personali (spesso con la produzione indipendente della sua Zoetrope). Affronta le sue ossessioni tematiche e stilistiche, lo mette a confronto con altri grandi registi, come Capra, Bertolucci, Syberberg, Kurosawa e Kubrick.

Bellezza è verità

Bellezza è verità

Autore: Marco Rossitti

Numero di pagine: 248

La Puglia, e il Salento in particolare, come finis terrae, porta d’Europa, cerniera effervescente tra mondo greco e mondo latino, tra Oriente e Occidente. Prototipo di una nuova socialità interculturale, “metafora totale” di una resistenza a un mondo (a un’Italia) sempre più disumano e volgare, e contro la globalizzazione e il livellamento culturale. “La mia è una continua e spasmodica ricerca di bellezza, poesia e civiltà nel paesaggio, nella musica, nei volti, nei gesti, nella vita delle genti del Salento, una terra che nonostante gli inevitabili imbarbarimenti di una modernità senza progresso non ha ancora svenduto del tutto l’anima alla cultura dominante del mercato. Non penso che sia migliore di altri posti, ma è il mio posto. Non mi sento isolato. Racconto il Salento perché ne so cogliere sfumature e toni." Portavoce autorevole del cosiddetto “rinascimento pugliese”, Edoardo Winspeare è un vero e proprio “agitatore” culturale a tutto campo. Non solo sceneggiatore e regista, ma anche talent scout e produttore di giovani cineasti, promotore di rassegne cinematografiche ed eventi musicali e paladino della tutela paesaggistica e ambientale.

Blow-up e le forme potenziali del mondo

Blow-up e le forme potenziali del mondo

Autore: Davide Persico

Interpretare Blow-up significa attivare un discorso filosofico complesso, attraversare quell’universo d’immagini molteplici e ambigue, che costituisce il film nella sua interezza. La centralità del presente lavoro è mostrare come il testo filmico lavori con concetti teorici forti come quelli di illusione, falso, percezione, ecc. Emerge così una struttura che configura, oggettiva e risolve concetti mutuati dal pensiero ermeneutico e dalla decostruzione. Con una particolare focalizzazione sullo sguardo, l’analisi mette in evidenza la dimensione auto-decostruita del film, risultando essere estremamente significativa e di importanza fondamentale per comprendere i discorsi che il testo attiva. Ma anche i problemi dello spazio e dell’immaginario sono studiati in maniera ampia, in una riflessione costante sulla messa in scena di Antonioni, anche e soprattutto nella misteriosa sequenza del Maryon Park che costituisce tutta la parte centrale del libro.

L’opera di Paolo Sorrentino tra le immagini di Federico Fellini e di Martin Scorsese

L’opera di Paolo Sorrentino tra le immagini di Federico Fellini e di Martin Scorsese

Autore: Vittoriano Gallico

Paolo Sorrentino ha spesso parlato di Federico Fellini e di Martin Scorsese come fonti di ispirazione per il proprio cinema. Il successo mediatico e le ricompense de La grande bellezza hanno incoraggiato il parallelo con il regista de La dolce vita spesso a scapito di Scorsese. Eppure, entrambi i maestri sembrano aver lasciato una traccia significativa sull’opera del più giovane regista, un influsso ravvisabile sia secondo lo schema dell’analogia, sia secondo quello più problematico del contrasto. Il presente lavoro tenta di cogliere le peculiarità dell’opera sorrentiniana individuando affinità e dissonanze con il cinema di Fellini e Scorsese.

Decostruire lo sguardo

Decostruire lo sguardo

Autore: Davide Persico

Il volume indaga il rapporto tra il pensiero di Jacques Derrida (in particolare la decostruzione) e il cinema in tutti i suoi aspetti. L’obbiettivo è dimostrare come il pensiero del filosofo francese sia fondamentale per l’elaborazione di una teoria e di una metodologia che indaghino le componenti strutturali del cinema per poi scomporle e aprirsi così a un’analisi interpretativa radicale. Nella prima parte vengono mostrate tutte le dinamiche che il cinema attiva e le modalità con cui esso dialoga con la filosofia. Emerge da questo studio il carattere totalmente decostruito dell’immagine filmica che anticipa e oggettiva le riflessioni di Derrida sul testo, la scrittura, ecc., il tutto nella costante emersione del senso e nella produzione di concetti filosofici. La seconda parte del libro fornisce tre esempi di film che instaurano un rapporto diretto (L’uomo che mente), ambiguo (Videodrome) e contrapposto (Paisà) con il pensiero del filosofo francese. Gli aspetti che emergono dimostrano la validità della decostruzione per l’analisi del film e la teoria del cinema in generale. Il pensiero di Derrida risulta essere così un orizzonte culturale indispensabile per...

Da Twin Peaks a Twin Peaks

Da Twin Peaks a Twin Peaks

Autore: Andrea Pietrangeli

"Ci rivedremo tra 25 anni". Con questa promessa, nell'estate del 1991, Laura Palmer dava appuntamento all'agente Dale Cooper in un lontano futuro. Era l'ultima puntata della seconda stagione di Twin Peaks, ed è stato necessario aspettare davvero 25 anni o giù di lì, prima che la terza stagione fosse finalmente annunciata. Ma quanti ricordano ancora che cosa era successo nelle prime due stagioni? Quale occasione migliore di questa per rispolverare le vicende di Twin Peaks? Questo libro nasce per fornire una guida pratica al cinema di Lynch, che aiuti a districarsi tra nani, giganti, logge ultraterrene, mostri deformi, sogni, perversioni, tradimenti, misteriosi cowboy, conigli antropomorfi, sedute spiritiche e zingari polacchi. Ma anche dall'idea che, più che realizzare tanti film, nell'arco della sua produzione David Lynch abbia composto un'unica grande opera. Per capire il regista bisogna entrare nel suo mondo. Qui si cerca di spiegare perché e di fornire un riferimento per orientarsi.

Fabbrica di sogni, deposito di incubi

Fabbrica di sogni, deposito di incubi

Autore: Stefano Santoli

Un viaggio di esplorazione fra trasformazioni, evoluzioni e nuove tendenze del cinema statunitense degli anni Dieci del XXI secolo. L’immersione sensoriale e il fotorealismo permessi dal digitale. La breve parabola del 3D e il consolidamento dell’impero Disney. L’omologazione e il successo del superhero movie. Il piano sequenza nel cinema mainstream. Il rinnovamento del western e il revival della fantascienza. Il Novecento come orizzonte mitico, tra celebrazioni americane e scavo alla ricerca delle radici del tradimento dell’american dream. La violenza che torna a rimandare alla realtà prima che al cinema. Il graduale superamento delle forme postmoderne. L’horror e la fantascienza specchio di mutamenti sociali, generazionali e di gender. Black Lives Matter e cinema afroamericano. Innovazioni di linguaggio, maturità e nuove sfi de dei grandi autori, da Malick a Lynch, da Scorsese a P.T. Anderson. L’affermazione e le rivoluzioni dello streaming.

Il bello del cinema? I pop corn

Il bello del cinema? I pop corn

Autore: Ignazio Senatore

Numero di pagine: 180

“Se sei capace di guidare una macchina, puoi anche dirigere un film” (John Landis) “E’ sempre così. Tutte le volte che sto per incominciare un film me ne viene in mente un altro” (Michelangelo Antonioni) “Al montaggio si incontra il destino” (Jean Luc Godard) "Il film è un battello che chiede solo di affondare” (François Truffaut) “Il cinema è crudele. Fotografi i tuoi errori” (Brian De Palma)

Sergio Leone

Sergio Leone

Autore: Antonio Rainone

A trent’anni dalla scomparsa di Sergio Leone (1929-1989), questo breve saggio, in costante confronto con il western americano e con il contesto cinematografico e politico-culturale italiano degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, intende sollecitare a rifl ettere ancora sul suo personale percorso cinematografico. In origine sottovalutato e considerato dalla critica ufficiale per lo più come esempio di una produzione popolare frutto di una moda provinciale (il “western all’italiana”) dalle finalità esclusivamente commerciali, il cinema di Leone presenta invece, dalle prime opere più popolari fino agli ultimi grandi film, notevoli aspetti di originalità, sia stilistici sia contenutistici, il cui riconoscimento ne ha reso possibile una valutazione più oggettiva, consacrando il regista come uno dei maggiori autori del cinema italiano (e non solo).

Orson Welles e la new Hollywood

Orson Welles e la new Hollywood

Autore: Massimiliano Studer

Nel novembre 2018 la piattaforma Netflix ha reso disponibile ai suoi abbonati la visione di The Other Side of the Wind, un film a cui Orson Welles aveva dedicato le sue energie dal 1970 al 1985, anno della sua morte. In vita, il cineasta statunitense non era riuscito a portare a termine il progetto a causa di una serie incredibile di traversie, compresa la Rivoluzione Iraniana del 1979, che ne avevano impedito l'uscita nelle sale. Orson Welles e la New Hollywood è il racconto appassionato di un progetto cinematografico iniziato da Welles durante i primi anni della New Hollywood. Per raccontare questa incredibile storia produttiva, Massimiliano Studer ha consultato i documenti inediti dell'archivio Welles del Museo Nazionale di Torino, della University of Michigan e della Cinémathèque française. Il volume è inoltre impreziosito dalla prefazione di Esteve Riambau, considerato il più autorevole studioso europeo del cinema di Welles.

Il sistema dell’impegno nel cinema italiano contemporaneo

Il sistema dell’impegno nel cinema italiano contemporaneo

Autore: AA. VV.

Si può ancora parlare di “cinema d’impegno” in epoca post-moderna? Qual è il ruolo di questo cinema nell’età della disgregazione delle forme di partecipazione politica tradizionali? Il volume affronta questi temi a partire da una riflessione più generale intorno al concetto d’impegno civile, in quanto fenomeno specifico della cultura italiana, e in quanto veicolo di capitali simbolico-culturali riconoscibili. I contributi qui raccolti analizzano da diverse angolature le contingenze produttive, formali ed estetiche, che permettono ancora oggi al cinema di ritenersi impegnato e attivare processi di legittimazione del suo pubblico, delle sue istituzioni, delle sue strutture industriali.

Anestesia di solitudini

Anestesia di solitudini

Autore: Roberto Lasagna , Benedetta Pallavidino

Numero di pagine: 120

Da Kinetta a Kynodontas, da Il sacrificio del cervo sacro a La favorita: l’analisi e il racconto del mondo cinematografico di Yorgos Lanthimos nella prima monografia interamente dedicata al cineasta. È stato protagonista di una velocissima ascesa, che dalla cinematografia greca dei primi anni Duemila lo ha condotto al ruolo di autore riconosciuto dal sistema-cinema, in un periodo storico in cui questa figura, non di rado espulsa dagli studi accademici, è guardata con sospetto perfino dalla saggistica e minata, ultimamente, anche dai festival.

ANNO 2018 SECONDA PARTE

ANNO 2018 SECONDA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra.

Cinema tedesco: i film

Cinema tedesco: i film

Autore: Leonardo Quaresima

Numero di pagine: 487

Lungo l’arco della sua traiettoria, il cinema tedesco ha avuto a più riprese grandissimo rilievo, esercitando anche un ruolo di punta sul piano internazionale. Il volume ripercorre questa storia attraverso una selezione dei film che ne sono stati protagonisti: dalla stagione del “cinema d’autore” degli anni Dieci, in cui il nuovo mezzo si avvalse della collaborazione dei più noti protagonisti della scena letteraria e teatrale dell’epoca, al periodo weimariano, caratterizzato dalle invenzioni del cinema espressionista e dalla messa a punto di un complesso, raffinato sistema linguistico; dalla fase che accompagna gli anni del nazismo, in cui si fa portavoce delle parole d’ordine del regime, ma anche delle sue, ancor oggi dibattute, contraddizioni, al periodo apparentemente più provinciale dell’immediato dopoguerra, oggetto peraltro di riletture e riconsiderazioni in anni recenti; dall’exploit del Neuer Deutscher Film, che riporta il cinema tedesco a una posizione preminente nel contesto europeo, alla situazione degli ultimi decenni, orientata verso gli standard del racconto internazionale, ma non senza varchi verso modelli autoriali e sintesi tra questi due ambiti.

Modernità nelle Americhe

Modernità nelle Americhe

Autore: Veronica Pravadelli

Numero di pagine: 256

La modernità è un topos fondamentale della cultura occidentale, e in particolare è una categoria fondativa per la configurazione del continente americano e del suo rapporto con l’Europa; e al legame fra le Americhe e la modernità sono dedicati gli interventi raccolti in questo volume. Il saggio introduttivo è dedicato all’esplicitazione del rapporto fra modernità e modernismo, fra dimensione sociale e culturale, fra teoria e storia. Il volume è poi dedicato a una riflessione multidisciplinare su questo snodo teorico così essenziale, che permette di interpretare il Novecento americano sotto nuove prospettive. In particolare, è affrontato il rapporto fra urbanistica, urbanizzazione, cinema e modernità, attraverso saggi con prospettive teoriche diverse e casi di studio provenienti dall’intero continente. Si prosegue poi nella riflessione fra teoria, politica ed estetica, andando a considerare il rapporto fra modernità e linguaggi letterari e cinematografici. Infine, il volume si concentra sulla dimensione più prettamente filosofica, non dimenticando di fare riferimento anche alla complessità degli scenari geoeconomici della globalizzazione.

Una lettura perversa del film d’autore

Una lettura perversa del film d’autore

Autore: Slavoj Žižek

Numero di pagine: 280

Lynch e l’oscenità del reale, Tarkovskij e la Cosa, l’horror sociale del nuovo Joker di Todd Phillips. Chi se non Žižek poteva lanciarsi nell’impresa tanto folle quanto affascinante di “smontare” il cinema d’autore per osservarlo nel suo strato più profondo? Con l’irriverenza e la genialità che lo contraddistinguono, il filosofo sloveno mostra come il cinema sia teatro di una straordinaria esperienza del Sublime che, in quanto tale, non può essere colta appieno dalla critica. È nello sguardo che cinema, filosofia e psicoanalisi possono incontrarsi e comprendersi reciprocamente. Questa raccolta di saggi su alcuni dei registi più importanti della storia cinematografica ne è una dimostrazione.

Le strutture del linguaggio cinematografico

Le strutture del linguaggio cinematografico

Autore: Sandro Sandro

Muovendo da un’analisi estetico-semiologica di opere significative nel campo del cinema, il presente volume tenta di mettere in luce le peculiarità strutturali del linguaggio cinematografico nelle sue articolazioni tecniche e retoriche. Dal montaggio al piano-sequenza e ai movimenti di macchina (livello sintattico) fino alle anacronie e alle forme piú complesse di gestione del racconto (livello narratologico), questo studio attraversa le principali modalità di funzionamento del testo audio-visivo in rapporto ai fini diegetici e di costruzione del significato. Il metodo impiegato non è storiografico, né tanto meno storicistico: il volume mira a sondare trasversalmente modalità espressive ricorrenti e dunque a porre le basi per una vera e propria narratologia di marca semiotica della grande arte del cinematografo.

John Ford e il cinema americano

John Ford e il cinema americano

Autore: Andrea Laquidara

Ne La nascita della tragedia, Friedrich Nietzsche indica in Dioniso e Apollo le figure in cui si condensano i due aspetti principali della realtà: un fondo caotico da cui lo sguardo trae forme armoniche, che conferiscono al Caos un ordine – insieme compiuto e provvisorio. Osservata da questa prospettiva, la settima arte risulta arte tragica per eccellenza. Non tutto il cinema, tuttavia, mantiene il medesimo rapporto con la profonda irrazionalità del Reale: a Hollywood, a partire dai primi decenni del XX secolo, è cresciuta una prevalente tendenza (socratico-platonica, direbbe Nietzsche) alla rimozione di Dioniso. Il rapporto problematico che il cinema statunitense ha sempre mantenuto con l’irrappresentabilità del Reale trova in John Ford, il più affidabile dei registi hollywoodiani, la sua espressione più piena e interessante. Interessante anche e soprattutto per la valenza culturale che il cinema fordiano assume come mito di fondazione americano condensato in immagine.

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