
War Horse
Autore: Michael Morpurgo
Numero di pagine: 252“Uno s traordinario grido pacifista.” —New York Times “Una storia a cinque stelle!” —The Guardian
“Uno s traordinario grido pacifista.” —New York Times “Una storia a cinque stelle!” —The Guardian
Un padre e un figlio. Due cavalli fedeli e infaticabili. Una scommessa impossibile.
"Vidi i soldati con le divise grigie di fronte a noi puntare i fucili e sentii lo sferragliare delle mitragliatrici. A un tratto mi accorsi di essere senza cavaliere: non sentivo più il suo peso sulla schiena ed ero solo in testa allo squadrone." Una commovente storia di lealtà, coraggio e amicizia tra un ragazzo e il suo cavallo, divisi dalla guerra ma determinati a ritrovarsi, a qualunque costo.
The central theme The Ubaldini and the City is the classic confrontation between feudal society and a resurgent urban form as the central instrument of organisation of European society, which is crucial to the origins of Europe as we know it today.
Il 26 gennaio 1915 alcuni reparti della quarta armata ottomana, comandati dal generale tedesco Kress von Kressenstein, attaccarono il canale di Suez. Iniziava la Grande Guerra anche in quello strategico scacchiere. In un primo momento gli Alleati organizzarono una difesa passiva del canale, limitata al respingimento degli attacchi nemici ma dopo la fine della fallimentare campagna di Gallipoli, per la quale l’Egitto era stato una base di fondamentale importanza, la difesa di quel settore divenne attiva. Nell’agosto del 1916, infatti, le forze Alleate si lanciarono al contrattacco, sbaragliarono le forze turco-tedesche in Sinai e giunsero alle porte della Palestina. Nella tarda primavera del 1917, arrivò a Rafah il Distaccamento Italiano composto di trecento bersaglieri e un centinaio di carabinieri reali. Gli uomini, guidati dal maggiore D’Agostino, presero parte alla terza battaglia di Gaza, difesero valorosamente il settore di Khan Yunis ed entrarono, a seguito del generale britannico Allenby, trionfalmente a Gerusalemme. Dal 1918 furono impiegati nelle retrovie in servizi di polizia, vigilanza dei depositi, presidio degli snodi ferroviari, smistamento e sorveglianza dei...
Il primo libro di una nuova serie di monografie di storia militare, intitolato "Warriors and soldiers of Italy" e interamente prodotto con materiali originali nel nostro Paese: un testo agile e molto informativo, adatto a qualsiasi tipo di lettore e avulsione da parte del "mondo accademico" pesantezza, con tavole a colori originali, realizzate appositamente a supporto del testo e raffiguranti i soldati descritti nel libro, un ampio apparato iconografico che combina immagini vintage con ricostruzioni moderne prodotte fedelmente dai migliori gruppi di reenactors e riprodotte in foto ad alta definizione. Il volume analizza gli eventi centrali dello scontro tra l'Impero italiano ei Comuni, seguendo il leitmotiv di quattro grandi battaglie, esemplari per comprendere il panorama degli eserciti descritti: Legnano (1176), Cortenuova (1237), Montaperti (1260) e Benevento (1266). È in italiano con una sinossi inglese di ogni sezione.
Un viaggio di esplorazione fra trasformazioni, evoluzioni e nuove tendenze del cinema statunitense degli anni Dieci del XXI secolo. L’immersione sensoriale e il fotorealismo permessi dal digitale. La breve parabola del 3D e il consolidamento dell’impero Disney. L’omologazione e il successo del superhero movie. Il piano sequenza nel cinema mainstream. Il rinnovamento del western e il revival della fantascienza. Il Novecento come orizzonte mitico, tra celebrazioni americane e scavo alla ricerca delle radici del tradimento dell’american dream. La violenza che torna a rimandare alla realtà prima che al cinema. Il graduale superamento delle forme postmoderne. L’horror e la fantascienza specchio di mutamenti sociali, generazionali e di gender. Black Lives Matter e cinema afroamericano. Innovazioni di linguaggio, maturità e nuove sfi de dei grandi autori, da Malick a Lynch, da Scorsese a P.T. Anderson. L’affermazione e le rivoluzioni dello streaming.
La battaglia di Azincourt è considerata uno dei momenti più cupi della storia della Francia e al contrario uno dei più fulgidi della storia dell'Inghilterra e del suo re Enrico V. Inserita nel più ampio conflitto denominato Guerra dei cent'anni, la battaglia dell'ottobre del 1415, fu un capolavoro del sovrano Lancaster, ma soprattutto dell'arco lungo inglese, che sul terreno pesante dello scontro fece una autentica carneficina della più bella cavalleria di Francia.
La battaglia di Azincourt è considerata uno dei momenti più cupi della storia della Francia e al contrario uno dei più fulgidi della storia dell'Inghilterra e del suo re Enrico V. Inserita nel più ampio conflitto denominato Guerra dei cent'anni, la battaglia dell'ottobre del 1415, fu un capolavoro del sovrano Lancaster, ma soprattutto dell'arco lungo inglese, che sul terreno pesante dello scontro fece una autentica carneficina della più bella cavalleria di Francia
Il volume di Fiorella Simoni analizza alcuni momenti cruciali della vicenda che, lungo i secoli del medioevo, ha dato forma all’Europa moderna e contemporanea in quanto costruzione politica e culturale. L’epica cavalleresca e cortese, le leggende d’origine e la storiografia dei popoli “barbari”, la letteratura delle città precomunali e comunali, i testi della predicazione cristiana e le leggende dei santi offrono all’indagine i materiali che Fiorella Simoni ripercorre in un confronto continuo con le interpretazioni che nel tempo ne hanno dato lettori e studiosi, in particolare durante la stagione romantica. Si delineano così percorsi di tradizioni che attingono variamente alle eredità classica, cristiana e barbarica, capaci di riconfigurarsi attraverso i secoli in risposta alle esigenze di organismi politici e sociali in trasformazione. Il patrimonio di idee, di sentimenti, di giudizi, di rappresentazioni che si viene costituendo imprime all’immagine dell’Europa un duplice carattere, disegnandola da un lato come spazio aperto alla circolazione di motivi comuni e passibili di contaminazione, dall’altro come terreno segnato dalla costruzione di realtà culturali ...
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Perché guardiamo i film? Lo facciamo per vivere mille altre vite oltre alla nostra, per essere uno, nessuno e centomila. Ci sediamo sulle poltroncine rosse delle sale o sul divano di casa per emozionarci, per sentirci degli eroi o vivere una storia d’amore oltre ogni immaginazione. Abbandoniamo gli occhi al fascino dello schermo per ridere, esaltarci, commuoverci, spaventarci, abbandonarci a un vortice variopinto di sentimenti. Ma come decidere quale film vedere? Come vi sentite oggi? Questo libro vi porta a scoprire l’emozione nascosta nella visione. Vi aiuta a scegliere il film adatto al vostro stato d’animo. Vi sentite avventurosi? Ispirati? O vorreste trasformarvi in dei geni delle deduzioni? Scegliete il film e accendete la magia del cinema. A quel punto non potrete più fare a meno di questo piccolo prontuario di 101 emozioni da provare con altrettanti film.
I diciotto saggi qui raccolti, dedicati all’analisi di film e serie TV, intendono tracciare i contorni di una mappa sintomatica dell’America degli anni Zero e oltre. Un insieme di forme narrative e stilistiche, di autori e generi, di strategie produttive e convergenze mediali in grado di raccontare e mostrare alcuni aspetti dell’identità americana all’alba del nuovo secolo. La global Hollywood e la global America, che fanno implicitamente da sfondo ai testi e contesti convocati in queste pagine, non solo non rimuovono la necessità di fare i conti con l’essere americani, con la Storia della Nazione, con la sua ideologia, ma anzi la rilanciano all’ennesima potenza, dopo il trauma dell’11 settembre che viene quasi subito a segnare indelebilmente gli anni Zero; un trauma che si è immediatamente posto come major event, sia in senso fattuale che simbolico, costituendo una soglia rispetto alla quale ogni riflessione e ricognizione sull’americanness, per tutto il decennio successivo, sino a oggi, si è, almeno implicitamente, misurata. Con saggi di: Giaime Alonge, Pier Maria Bocchi, Paola Brembilla, Giulia Carluccio, Andrea Chimento, Lorenzo Donghi, Riccardo Fassone,...
Grandi scrittori e grandi musei: autori come Julian Barnes, William Boyd, Claire Messud, Ali Smith ci raccontano una visita al loro museo preferito, dai più tradizionali e istituzionali alle gallerie più piccole e insolite.
Christopher Krebs, un classicista dell’Università di Stanford, ha definito Germania di Tacito “un libro molto pericoloso” e ha dedicato alla fortuna di questo classico della storiografia latina, di appena 30 pagine, un libro di oltre 300 pagine. Lo scritto di Tacito è divenuto una miniera di tropi. Heine, Herder, Grimm se ne sono occupati ampiamente. Marinetti lo tradusse come un testo futurista e Gramsci si beffò della sua traduzione. Il nazismo ne fece la sua bibbia. Himmler ne era ossessionato al tal punto da mandare nel 1943 un commando delle SS in Italia a trafugare il manoscritto, vanamente. Il paradosso più grande è che Tacito ha scritto Germania senza aver mai conosciuto, né visitato quei luoghi. Ma lui vedeva la storia come un’astrazione. Oggi la Germania è tornata in primo piano nella politica e nella storia europea. Il volto dei suoi leader suscita sentimenti forti. Rileggere oggi questa sintetica monografia antropologica, fuori dalle passate querelle e dagli innumerevoli tropi che l’hanno piagata, può essere un buon impiego del proprio tempo. Oltre al testo originale, un latino che raggiunge i suoi più alti vertici di sinteticità e pregnanza,...
La «Tregua di Natale» del 1914 è un episodio straordinario della Prima guerra mondiale: soldati dalle contrapposte trincee misero da parte le armi, si incontrarono nella terra di nessuno scambiandosi doni, emozioni e persino indirizzi. Forse giocarono anche una partita a pallone. Decisero che in quelle ore non si sarebbe più sparato.Questo libro ha due pregi. Anzitutto, è un’indagine a tutto tondo su quell’avvenimento e sul suo contesto, quel saliente belga di Ypres tristemente noto per le sue sanguinose battaglie marchiate dall’uso del gas. In secondo luogo, è una narrazione avvincente, che parte dal basso, cioè dai resoconti spontanei dei soldati stupefatti per quanto accadde in quel terribile contesto di fango, gelo e fuoco. La voce di quei soldati continua a parlarci intatta da oltre un secolo di distanza grazie alle lettere, alle interviste dell’epoca e al ricchissimo materiale ritrovato dall’autore nei musei di guerra di mezza Europa.C’è di più. C’è la cronaca di un viaggio sul filo della memoria, la mappa dei luoghi, le fotografie, le canzoni, la filmografia, la sitografia, perfino l’elenco delle app che aiutano a orientarsi tra le linee di quello...
La lanterna magica e il taumatropio, le marionette della stop-motion e le creazioni digitali: la storia dell’animazione è un caleidoscopio di invenzioni e concetti studiati per donare vita alle immagini attraverso il genio di poeti del visuale. Realizzato con il contributo di studiosi di fama internazionale e di alcuni tra i più grandi animatori del mondo, Fantasmagoria è uno strumento essenziale per approfondire l’essenza di questa peculiare arte.
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