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Storia della Strage di Stato

Storia della "Strage di Stato"

Autore: Aldo Giannuli

Numero di pagine: 176

La storia di una strage e di uno straordinario libro anonimo. Può un libro cambiare la storia giudiziaria e politica di un Paese? Può un’inchiesta (una «controinchiesta») giornalistica, condotta da un anonimo gruppo di militanti e pubblicata da un minuscolo editore «eretico», modificare la percezione collettiva di vicende rilevantissime per lo Stato? Anzi, la percezione collettiva dello Stato stesso? Talvolta accade. E in Italia il caso senza alcun dubbio più significativo è quello de La strage di Stato, libro uscito nel 1970 che per primo indagò sulla strage di piazza Fontana e sul coinvolgimento dei movimenti di estrema destra e delle istituzioni, che finì per vendere centinaia di migliaia di copie. Oggi, a cinquant’anni dalla strage, Aldo Giannuli riprende in mano quel libro e ci offre una straordinaria «inchiesta sull’inchiesta», con tutta la passione e la competenza del ricercatore che proprio allora iniziò a investigare nei meandri più oscuri della nostra Repubblica. Con la consueta acribia, Giannuli esamina La strage di Stato, con le sue rivelazioni e i suoi errori, e ci reimmerge in una storia molto meno lontana di quel che potrebbe sembrare,...

Ragione e tradimento

Ragione e tradimento

Autore: Luigi Di Stefano

Numero di pagine: 208

Il 27 giugno del 1980, alle ore 20.59, il Douglas DC-9 della compagnia Itavia, volo di linea IH870, sparì dai radar, in prossimità di Ustica, con tutto il suo carico. Ottantuno viaggiatori, tra passeggeri ed equipaggio, persero la vita. Tredici di loro erano bambini. Solo trentaquattro corpi furono recuperati. Da quel giorno una commissione parlamentare di inchiesta, migliaia di pagine per perizie tecniche, decine di periti incaricati, centinaia di udienze in tribunale, decine di ipotesi di reati – e di indagati – che vanno dall’alto tradimento, alla falsa testimonianza, dall’abuso d’ufficio al favoreggiamento, non sono state sufficienti a diradare la spessa cortina fumogena che ha avvolto la verità dei fatti. A quaranta anni di distanza dalla tragedia, non esiste una causa concordemente accettata. Quando l’ipotesi di una bomba a bordo – tutt’ora sostenuta da membri dell’aeronautica militare – divenne residuale, improbabili scenari di battaglie aeree in cielo italiano, costrinsero gli inquirenti a “ripassare dal via”. Luigi Di Stefano, perito sul caso dal 1989 al 1999, ci racconta come e quante volte magistrati e tecnici siano stati costretti, o abbiano...

Portella della ginestra

Portella della ginestra

Autore: Emanuele Macaluso

Numero di pagine: 76

Quali sono le ragioni nascoste dietro la strage di Portella della Gi­nestra? Quali gli intrecci tra mafia e poteri politici? Con prosa nitida e avvincente, Emanuele Macaluso indaga i retroscena di quella che può essere definita la prima strage di Stato italiana. Lo sbarco degli Alleati in Sicilia nel 1943 risveglia una mafia dormiente che si sosti­tuisce al fascismo come strumento di controllo sociale e politico. La Sicilia del dopoguerra, in preda a turbolenze sociali, è attraversata da correnti separatiste che inglobano tutte le forze antistatali. Crisi sociale, miseria estrema, mercato nero, banditismo: si susseguono morti e feriti, si spara sui cittadini inermi. Testimone diretto delle spa­ratorie di piazza a Villalba, il 16 settembre 1944, Macaluso vi scorge l’inizio di una storia sanguinosa di cui la strage di Portella è solo un momento: non un atto isolato attribuibile alla sola spietatezza del bandito Giuliano, ma un tassello di un mosaico più ampio che que­sto libro mira a ricostruire.

Cosa Nostra Cosa di Stato

Cosa Nostra Cosa di Stato

Autore: Benito Li Vigni

Numero di pagine: 288

È stato storicamente provato che nel sud, nell’800, l’esercito italiano venne, vinse, decimò e ammazzò più contadini di quanti soldati perirono in tutte e tre le guerre di indipendenza nazionale. Da tutto ciò nacque l’endemica emarginazione delle masse popolari e l’affermazione di un sistema di sfruttamento di mafia e potere. E in molti casi “Cosa Nostra” divenne “Cosa di Stato”.

BOLOGNA: UNA STRAGE PARTIGIANA

BOLOGNA: UNA STRAGE PARTIGIANA

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

La strage di Ustica

La strage di Ustica

Autore: Laura Picchi

Un maresciallo radarista. Un capitano pilota. Un tenente colonnello pilota. Un'associazione antimafia intitolata a Rita Atria. Un viaggio spesso in solitudine di 36 anni irto di ostacoli enormi alla ricerca della verità sulla Strage di Ustica. Prove sparite, testimoni morti in circostanze tutte da indagare , il capitano Ciancarella radiato con la falsificazione della firma dell'allora Presidente Pertini. Chi e perchè ha commesso la strage di Ustica? Con una lunga e approfondita ricerca sugli atti processuali l'autrice ha provato a rispondere alle molte domande che in Italia ci si pone da quasi quattro decenni su uno dei più atroci crimini della storia italiana. Per amore della verità, dei compagni e delle compagne di lotta, delle vittime morte forse uccise e vive che hanno perso tutto. Con amore.

Storia d’Italia dal 1968 al 1982

Storia d’Italia dal 1968 al 1982

Autore: Francesco Zagami

Numero di pagine: 760

Personaggi ed eventi che hanno segnato l’Italia in maniera indelebile, in quelli che ne sono stati gli anni più bui e controversi: i grandi uomini dello Stato e quelli che si sono mossi nella sua ombra, prese di posizione e repentini cambi di direzione, ambiguità e responsabilità nelle vicende più oscure di quasi quindici anni della storia italiana. Un’analisi puntuale, precisa, che non fa sconti a nessuna delle parti coinvolte e che permette di guardare sotto una nuova luce anche i tempi più recenti. Francesco Zagami nasce nel 1971 a San Gavino Monreale (Ca). Autodidatta, ha da sempre una passione per la storia, nata nel 1979 in terza elementare, per caso: avevano da studiare gli Orazi ed i Curiazi. Non che la cosa lo entusiasmasse, ma suo padre gli raccontò la vicenda (in realtà leggendaria) in maniera talmente plastica che la disciplina storica in definitiva si è trasformata come d’incanto nella sua curiosità principale, “per sempre” per citare Tucidide. Il suo interesse si concentra soprattutto sugli anni ’70 del Novecento e sulla destra. Ha all’attivo una pubblicazione nel 2020 di una Storia del Movimento Sociale Italiano per questa stessa casa editrice.

L'eco del boato

L'eco del boato

Autore: Mirco Dondi

Numero di pagine: 456

Le 'stragi nere' iniziano il 12 dicembre 1969 con Piazza Fontana e terminano il 4 agosto 1974 con l'attentato al treno Italicus. Alcuni giorni dopo la bomba di Milano, il settimanale britannico "The Observer" parlerà di 'strategia della tensione', riferendosi non solo alle bombe ma al modo in cui sono stati strumentalizzati attentati e disordini sociali, chiamando in causa la stampa e i politici. La stagione dello stragismo, ignota ai Paesi dell'Europa occidentale, ha minato le istituzioni democratiche e la convivenza sociale dell'Italia, con l'aggravante che in quarant'anni non sono stati condannati né i mandanti né gran parte degli esecutori. Solo in sede storica si è fatto un po' di ordine. Mirco Dondi ricostruisce gli episodi stragisti, soffermandosi in particolare sul loro impatto immediato.

Il quarto livello

Il quarto livello

Autore: Maurizio Torrealta

Numero di pagine: 393

All'inizio degli anni Novanta Stato e mafia hanno condotto una trattativa di cui le indagini stanno finalmente svelando i contorni. Ma quali ne furono gli obiettivi? Chi i partecipanti? E, soprattutto, quale l'organizzazione? Ne hanno fatto parte gli esecutori materiali di intimidazionie stragi; i boss mafiosi decisi a ricattare il governo; una politica collusa che tentava in vario modo di usare Cosa Nostra. E, in cima alla piramide, c'è stato un Quarto livello: quello di chi ha mosso fili nell'ombra, depistato indagini, inquinato prove, corrotto o ricattato. A dare inizio a tutto un elenco di nomi che Vito Ciancimino appuntò su una cartolina e spedì a se stesso nel 1990, scomparsa assieme al famoso papello. Ne restano una fotocopia e i racconti del figlio Massimo. Vi sono indicati personaggi di alto livello professionale e istituzionale che avrebbero agito, in maniera organica, al di fuori delle proprie funzioni. Maurizio Torrealta cerca per primo di fare luce su queste figure e ne ricostruisce le vicende, per capire se e a quale interesse superiore sarebbe stata sacrificata la società italiana, con azioni di cui solo ora si comincia a chiedere conto.

LA LOMBARDIA

LA LOMBARDIA

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Una storia quasi soltanto mia

Una storia quasi soltanto mia

Autore: Piero Scaramucci , Licia Pinelli

Numero di pagine: 224

Licia e Pino si conobbero nel 1952 a un corso di esperanto, a Milano. Lei voleva imparare la "lingua universale" che avrebbe facilitato la comprensione tra i popoli e portato la pace; lui voleva prendere il diploma e insegnarlo. Comincia così la loro storia d'amore. Licia, che ha cominciato a lavorare come dattilografa a tredici anni, fa la segretaria e abita in un palazzo popolare in viale Monza. Quando finisce il lavoro fa a piedi il tragitto fino a casa con Pino. Parlano tanto, hanno ideali comuni e amano leggere. Dopo due anni di fidanzamento si sposano, nonostante le diffidenze dei genitori, e conducono una vita bohémien. Pino fa il ferroviere, è anarchico e, dato che con la nascita delle due figlie Licia lo spinge a uscire, si butta nella politica attiva. Per casa c'è sempre gente, e a Licia piace. Poi arriva la notizia della morte di Pino, che si sarebbe suicidato gettandosi dalla finestra della questura, nell'ufficio del commissario Calabresi. Licia non ci crede. Secondo lei, il marito è stato picchiato, creduto morto e buttato giù. Poi arriva l'omicidio Calabresi. Licia prova orrore alla notizia ma vuole sapere la verità e avere giustizia perché ha fiducia nello...

ANNO 2021 LA GIUSTIZIA DECIMA PARTE

ANNO 2021 LA GIUSTIZIA DECIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

La strage di Stato. Controinchiesta. Con un'intervista al giudice Guido Salvini

La strage di Stato. Controinchiesta. Con un'intervista al giudice Guido Salvini

Autore: Eduardo M. Di Giovanni , Marco Ligini

Numero di pagine: 181
Stragi

Stragi

Autore: Rita Di Giovacchino

Numero di pagine: 384

Passione, nostalgia, voglia di verità. Con Stragi, Quello che Stato e mafia non possono confessare, la giornalista Rita Di Giovacchino ci consegna l’inchiesta più aggiornata sulla catena di avvenimenti drammatici che ha accompagnato il violento passaggio tra Prima e Seconda Repubblica. Chi ha deciso le stragi, quale obiettivo politico si nascondeva dietro la barbara uccisione di Falcone e Borsellino o dietro il crepitio di bombe dell’estate 1993? Fu davvero «guerra di mafia» o un golpe messo in atto da un sistema criminale troppo potente in Italia per essere liquidato alla fine della Guerra Fredda? L’autrice, senza far sconti a nessuno, scava nei buchi neri delle indagini, nei depistaggi processuali, nelle tante trattative intercorse tra boss e uomini di Stato. Un viaggio negli anni più torbidi del nostro Paese, in cui il lettore viene catapultato tra le macerie di Capaci e via D’Amelio a caccia di impronte e tracce di T4 lasciate da «operatori distratti», artificieri addestrati in zone di guerra, misteriosi telefonisti della Falange armata, mafiosi ed ex terroristi protetti dalla stessa struttura parallela che ha firmato tutte le stragi d’Italia.

Le ragioni di un decennio

Le ragioni di un decennio

Autore: Giovanni De Luna

Numero di pagine: 272

"Anni di piombo". Con questa espressione un po' spettrale si è creduto – e tuttora spesso si crede – di poter riassumere un intero decennio della nostra storia, quello che va dalla strage di Piazza Fontana del dicembre 1969 al "riflusso" degli anni ottanta. Eppure sotto quella coltre di piombo restano ancora seppellite le tracce e le storie di troppi protagonisti, in primo luogo le vittime innocenti ma non inconsapevoli di una violenza che le ha travolte insieme ai movimenti e alle idee alle quali avevano deciso di dedicare la propria vita. È un passato che in Italia non riesce ancora a passare, ma su cui non si riesce a costruire una memoria pubblica condivisa.Le "ragioni" degli anni settanta vengono ora esplorate da Giovanni De Luna in questa ricostruzione appassionata e coinvolgente. Non si tratta di difendere il decennio dai suoi detrattori. Piuttosto, il tentativo è quello di smontarlo, di sottrarlo a immagini troppo univoche. Solo così possono riemergere le coordinate di uno straordinario impegno politico e i contorni di una militanza dai tratti profondamente originali, solo così riesce a rivivere uno "spirito del tempo" fatto non solo di violenza, ma di canzoni,...

ANNO 2019 LA GIUSTIZIA SECONDA PARTE

ANNO 2019 LA GIUSTIZIA SECONDA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.Se si è omologati (uguali) o conformati (simili) e si sta sempre dietro alla massa, non si sarà mai primi nella vita, perché ci sarà sempre il più furbo o il più fortunato a precederti.

Piazza Fontana, noi sapevamo

Piazza Fontana, noi sapevamo

Autore: Maria Elena Scandaliato , Nicola Palma , Andrea Sceresini

Cosa accadde veramente in piazza Fontana alle 16.37 di quel 12 dicembre 1969? Per quale motivo i servizi segreti intervennero per depistare le indagini? Chi furono i responsabili di questa e delle molte altre stragi che si susseguirono in una micidiale escalation di violenza a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e dei Settanta? Perché lo Stato, pur sapendo, non reagì? Dopo oltre 35 anni di latitanza sudafricana, l’ex generale del S.I.D. (Servizio Informazioni Difesa) Gian Adelio Maletti, unico condannato in via definitiva nei processi per la strage di piazza Fontana, accetta finalmente di raccontare la sua verità ai giornalisti Andrea Sceresini, Maria Elena Scandaliato e Nicola Palma. Superata la soglia dei novant’anni, Maletti rende noti per la prima volta nomi e cognomi di mandanti ed esecutori, complici e conniventi, sfogliando le pagine più oscure di un album di ricordi che attraversa un’intera, tragica stagione della storia italiana. I sette chili di tritolo alla Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana, la bomba nel cestino di piazza della Loggia, i quattro colpi di pistola con cui venne freddato Mino Pecorelli, si intrecciano alle trame della...

ANNO 2019 MAFIOSITA' PRIMA PARTE

ANNO 2019 MAFIOSITA' PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.

LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA SECONDA PARTE

LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 450

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Piazza Fontana

Piazza Fontana

Autore: Francesco Barilli , Matteo Fenoglio

Numero di pagine: 192

Milano, 12 dicembre 1969. A metà pomeriggio la Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana è ancora affollata per le contrattazioni del mercato agricolo e del bestiame, che per tradizione si tengono di venerdì. Alle 16 e 37, nel salone principale dell’edificio, esplode una bomba collocata per provocare il più alto numero di vittime: al piano terra, sotto il tavolo che si trova al centro della stanza, di fronte agli sportelli. Il bilancio finale è di 17 morti e decine di feriti. L’esplosione segna l’inizio della strategia della tensione e apre il sipario sui dieci anni più controversi e bui della più recente storia italiana. La ricostruzione dei fatti a fumetti.

12 dicembre 1969

12 dicembre 1969

Autore: Mirco Dondi

Numero di pagine: 256

Per riallacciare i fili della memoria può essere utile leggere questo libro, che ha per titolo una data iconica: 12 dicembre 1969. Una nitida enunciazione di ciò che non possiamo più far finta di non sapere. Gianni Barbacetto, "il Fatto Quotidiano" Mirco Dondi con il suo 12 dicembre 1969 ha la capacità di ricollocarci in quel tempo e di farci prendere la misura con ciò che di quel tempo è rimasto attaccato al nostro presente, aperto, spesso non risolto. David Bidussa, "Domenica – Il Sole 24 Ore" Milano, Piazza Fontana, sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Alle 16,37 del 12 dicembre 1969 esplode un ordigno che provoca 17 morti e 88 feriti. È il più grave atto terroristico sino a quel momento compiuto nel nostro Paese. Un giorno che segna un'epoca e apre una fase nuova, piena di misteri che non troveranno mai piena soluzione.

La notte che Pinelli

La notte che Pinelli

Autore: Adriano Sofri

Numero di pagine: 304

«È la vecchia storia del ferroviere anarchico che venne giù dalla finestra del quarto piano della Questura di Milano. Quarant’anni fa, più o meno. Quelli che allora c’erano, ciascuno a suo modo, credono di saperla. Be’, non la sanno. In nessuno di quei modi. Figurarsi quelli che non c’erano. Figurarsi una ragazza di vent’anni, di quelle che fanno le domande. Anch’io credevo di saperla. Poi ho ricominciato daccapo». A. S.

Gli ultimi padrini

Gli ultimi padrini

Autore: Alessandra Dino

Numero di pagine: 368

Il serpente cambia pelle. Cosa Nostra è in una delicata fase di transizione, con un vuoto di rappresentanza ai livelli più elevati del potere. Chi sarà il prossimo erede di Riina e di Provenzano?Quali sono le strategie per indirizzare i nuovi affari e ridefinire l'immagine del sodalizio?Nel tempo, si sono scontrati due diversi modi di concepire la guida di Cosa Nostra: l'uno, attraverso il terrore e le stragi; l'altro, attraverso la mediazione e un solido, silenzioso, sistema di relazioni di potere. Salvatore Riina e Bernardo Provenzano hanno incarnato le due anime dell'organizzazione; dopo la loro cattura, Cosa Nostra ha la necessità di trovare qualcuno che con altrettanta abilità possa incarnare il carisma e l'autorevolezza dei suoi capi storici, guidando senza strappi il sodalizio mafioso in una difficile fase di trasformazione.L'erede al trono potrebbe essere Matteo Messina Denaro, super latitante con la particolare abilità di sparire nel nulla.Alessandra Dino indaga per la prima volta le vicende riguardanti lo scontro per il potere, descrive una mafia che cerca rapporti sempre più stretti con il mondo della politica e dell'economia e produce essa stessa nuovi modelli...

Il paese mancato

Il paese mancato

Autore: Guido Crainz

Numero di pagine: 638

Dalla fine degli anni sessanta ai primi anni ottanta il paese è attraversato da sommovimenti profondi che coinvolgono le economie e le culture, le produzioni e i consumi, i soggetti sociali e gli immaginari collettivi. Il sopraggiungere del miracolo economico e delle speranze riformatrici del centro-sinistra e il rifluire successivo di entrambi; l’esplosione del movimento studentesco e dell’«autunno caldo», gli anni cupi della «strategia della tensione» e la «stagione del cambiamento» che sembra annunciarsi con il voto del 1974 sul divorzio e che è destinata a declinare all’indomani stesso del suo apparente trionfo, dopo le elezioni del 1975-76. Infine, il delinearsi della «crisi della Repubblica», in anni che vedono un’offensiva terroristica senza paragoni in Europa e l’evolversi di processi profondi di degenerazione delle istituzioni e della politica. Una ricostruzione fatta attraverso le fonti più diverse: i quotidiani e i periodici così come i rapporti di prefetti, polizia e carabinieri conservati nell’Archivio centrale dello Stato; i dibattiti che attraversano partiti e movimenti ma anche i film, le canzoni, la letteratura, i programmi televisivi.

Giorno dopo giorno

Giorno dopo giorno

Autore: Guido Viale

Già protagonista del movimento studentesco del “Sessantotto” e tra i fondatori di “Lotta Continua”, Guido Viale attraversa in questo libro dal taglio fortemente personale alcuni passaggi chiave delle recenti trasformazioni sociali. In un periodo in cui si trova a svolgere il lavoro di traduttore free-lance, Viale è costretto a fare i conti con tutta la precarietà della sua condizione, molto più vicina a quella di un lavoratore a cottimo, che di un libero professionista. Una “vita agra” in cui i ricordi autobiografici e le riflessioni dello scrittore diventano pretesto per raccontare e interpretare situazioni tipiche di una generazione, o forse di un’epoca intera.

L'AMICO TERRORISTA

L'AMICO TERRORISTA

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.

ANNO 2021 LA MAFIOSITA' TERZA PARTE

ANNO 2021 LA MAFIOSITA' TERZA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

MASSONERIOPOLI

MASSONERIOPOLI

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

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