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Cavalieri e popoli in armi

Cavalieri e popoli in armi

Autore: Paolo Grillo

Numero di pagine: 240

Il lettore troverà in queste pagine i modi in cui venivano organizzate, ricompensate e controllate le forze armate destinate a garantire la sicurezza e l’espansione delle diverse dominazioni che si sono avvicendate in Italia nell’arco di un millennio, fra il V e il XV secolo. Non dunque una storia della guerra o delle armi, ma una storia delle istituzioni militari che, muovendo dagli eserciti di popolo di Goti e Longobardi, giunge alle prime guarnigioni permanenti quattrocentesche, passando per i professionisti della guerra bizantini, i cavalieri carolingi, sassoni, normanni e svevi, le fanterie comunali, le turbolente bande di soldati di ventura tedeschi, inglesi e bretoni e, infine, i condottieri italiani.

Legnano 1176

Legnano 1176

Autore: Paolo Grillo

Numero di pagine: 264

Ha ispirato una delle opere giovanili di Giuseppe Verdi e riecheggia nellinno di Mameli, a ricordare la vittoria degli italici sugli stranieri; è stata messa in scena nei kolossal cinematografici ed è uno dei simboli del partito della Lega Nord, che ha come eroe Alberto da Giussano. Miti, leggende e fantasie letterarie hanno costruito limmaginario della battaglia di Legnano che ha segnato la storia dItalia e dellintera Europa. I fatti però andarono diversamente. 29 maggio 1176: nelle campagne a nord-ovest di Milano, limperatore Federico Barbarossa affronta lesercito delle città italiane raccolte nella Lega Lombarda con un esito che allepoca pochi si sarebbero aspettati. Perché avvenne lo scontro, come si svolse la battaglia, quali furono le ragioni dei contendenti, quali eventi precedettero il conflitto? Quale disegno politico aveva Federico Barbarossa e cosa rivendicavano i Comuni? Con gli strumenti della storia militare, Paolo Grillo segue passo passo le fasi della battaglia, scende fra le linee dei combattenti e svela cosa cè dietro quellamara sconfitta: a Legnano si affrontarono in realtà due forme contrapposte di organizzazione militare. LImpero, da una parte, con la...

L’ordine della città

L’ordine della città

Autore: Paolo Grillo

Numero di pagine: 149

La pattuglia di guardie che alla luce di una lanterna controlla di notte le strade delle città è un’immagine frequente nella novellistica del tardo Medioevo ed è stata resa mainstream da innumerevoli romanzi, film e fumetti. Essa, però, ha una data di nascita ben precisa: fu infatti tra la fine del Duecento e i primi decenni del Trecento che nei principali centri urbani italiani e europei si decise di creare vere e proprie forze di “polizia” alle dipendenze delle autorità pubbliche, che affiancassero il tradizionale sistema detto dell’Accorruomo, in base al quale erano gli abitanti delle contrade e delle parrocchie a dover intervenire in caso di violenze e di furti per cercare di catturare i colpevoli e assicurarli alla giustizia. Questo libro indaga il primo costituirsi di queste forze nell’Italia comunale, sia nei rapporti, spesso conflittuali, con le organizzazioni preesistenti, sia in quelli con i nuovi poteri – popolari o signorili – che intendevano imporre alle collettività una nuova e più stringente nozione di “ordine”.

Milano guelfa (1302-1310)

Milano guelfa (1302-1310)

Autore: Paolo Grillo

Numero di pagine: 269

Il volume analizza la vita politica, istituzionale e sociale di Milano nell’arco di un decennio, dal giugno del 1302 al gennaio del 1311, quando in città, allontanati Matteo Visconti e i suoi principali seguaci, dominarono i popolari e la famiglia della Torre, che aderirono con decisione allo schieramento guelfo «radicale», allora capeggiato dai «neri» fiorentini.Si tratta di un arco di tempo limitato ma di grande interesse: Milano per alcuni anni propose un atteggiamento politico innovativo e differente da quello che avrebbe poi caratterizzato il successivo regime dei Visconti. Infatti il comune di popolo rinato nel 1302 puntò con decisione non alla creazione di un’area di dominio regionale, ma all’inserimento della città in una solida e vasta rete di alleanze che coinvolgeva tutta la penisola, che portò a un periodo di pace quasi decennale e permise una momentanea ma rigogliosa fioritura della vita economica.Il progetto fallì a causa delle ambizioni egemoniche di Guido della Torre, che fra il 1307 e il 1308, sfruttando la sua rete di clientele, prese il potere creando una signoria personale. Quando scese in Italia l’imperatore Enrico VII la popolazione,...

Donne e povertà nell’Europa mediterranea medievale

Donne e povertà nell’Europa mediterranea medievale

Autore: AA. VV. , Laurent Feller , Paolo Grillo , Maddalena Moglia

Numero di pagine: 257

Vedove e immigrate, lavoratrici e schiave, religiose e criminali: i molti volti delle donne povere nel Medioevo tra Spagna, Francia e Germania sono presentati in questa raccolta di saggi, con un’attenzione particolare verso i drammatici fattori di vulnerabilità della condizione femminile (inferiorità sociale, tutele familiari, discriminazioni di genere), ma anche verso il tenace desiderio di resistenza e riscatto che animava queste figure.

Le guerre del Barbarossa

Le guerre del Barbarossa

Autore: Paolo Grillo

Numero di pagine: 278

Paolo Grillo si sofferma con precisione da storico e con verve di romanziere su battaglie, papi, sogni bizantini, epidemie, violenze sui civili e mastri costruttori di macchine d'assedio. Bruno Ventavoli, "Tuttolibri" Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, vuole riacquisire il controllo perduto sul Regno d'Italia per poi assoggettare il Mezzogiorno normanno. Ma durante l'assenza del potere imperiale le città italiane sono cambiate: sono città ricche, militarmente potenti, che pensano a se stesse come collettività di uomini liberi. Quando l'esercito teutonico cala sulla penisola si trova a fronteggiare i comuni italiani. Sarà uno scontro fisico ma anche ideologico tra due società agli antipodi. È la guerra, durata oltre vent'anni – dal 1154 al 1176, prima di giungere a una pace definitiva nel 1183 – che vede Federico Barbarossa tentare di piegare i comuni italiani. Una aristocratica cavalleria teutonica contro masse di fanti comunali appiedati. Un ambizioso progetto di governo universale contro l'autogoverno di città libere. Una società fortemente gerarchizzata contro comunità di uomini eguali in grado di autodeterminarsi.

Signorie cittadine nell’Italia comunale

Signorie cittadine nell’Italia comunale

Autore: Jean-Claude Maire Vigueur

Numero di pagine: 651

Tra il XIII e il XV secolo, la maggior parte delle città dell’Italia comunale sperimenta, per periodi più o meno lunghi, forme di governo autoritarie o comunque segnate dalla leadership di una forte personalità o di una potente famiglia. Alcune di queste esperienze si allontanano gradualmente dal sistema comunale e finiscono per partorire una forma di potere del tutto nuova, quella della signoria cittadina. Altre, pur conservando interi pezzi del sistema comunale, portano all’adozione di nuove tecniche di governo e cambiano progressivamente le regole della partecipazione alla vita politica.L’Italia comunale degli ultimi secoli del Medioevo si presenta dunque come uno straordinario laboratorio di esperienze politiche, esaminate in questo volume partendo da tre diverse angolature. Si è cercato con la prima di offrire una mappatura più completa possibile della diffusione di queste esperienze nell’Italia centro-settentrionale, con la seconda di ricostruire il profilo delle diverse categorie di signori, con la terza di osservare l’adeguamento dell’apparato comunale alle esigenze dei nuovi sistemi di governo.Alle vecchie tesi di un’Italia divisa in due...

Pavia alla fine del Duecento

Pavia alla fine del Duecento

Autore: Bertoni Laura

Numero di pagine: 284

La seconda metà del Duecento è stata interpretata dagli storici come una fase di trasformazione della civiltà comunale, con l’inversione di un secolare trend di crescita verso la cosiddetta «crisi del Trecento». Gli studi dedicati a questo importante snodo non ne hanno tuttavia esaurito la complessità, lasciando ampi margini di approfondimento, in particolare per ciò che riguarda la stretta connessione tra riassetto produttivo e commerciale, mutamento del tessuto sociale e cambiamenti politici. Pavia, nei decenni finali del secolo, stava affrontando una fase di rallentamento della propria economia e significative trasformazioni del profilo istituzionale. Lo studio di questa città ha costituito un valido terreno di ricerca per indagare questo controverso periodo: i segnali dei lenti mutamenti in atto sono emersi dalla lettura delle fonti, svelando il manifestarsi di un nuovo atteggiamento adottato dai cittadini nelle loro strategie d’investimento e di un più attento intervento da parte delle istituzioni, il Comune e la Mercanzia. Di fronte ai primi segnali di cambiamento, la reazione pavese si orientò verso l’intensificazione nello sfruttamento delle risorse del...

Gubbio nel Trecento

Gubbio nel Trecento

Autore: Alberto Luongo

Numero di pagine: 761

Tradizionalmente diviso a metà fra gli ultimi sussulti comunali e le premesse signorili del Rinascimento, con al centro una crisi demografica di portata epocale dovuta alla Peste Nera, il Trecento italiano è stato raramente oggetto di monografie che abbiano provato a considerarlo nel suo insieme. Il finora poco conosciuto caso di Gubbio, con la sua ricca documentazione, si presta bene ad un tentativo del genere, che tenga conto di prospettive storiografiche aggiornate. La città umbra fu infatti il teatro di molti fenomeni caratteristici del periodo: il massimo sviluppo del comune di Popolo, i tentativi di governo personale, la soggezione diretta allo Stato pontificio, fino alla “mutazione signorile” con la dedizione della città al conte Antonio da Montefeltro, che inaugurò il dominio secolare della sua stirpe.

La mobilità sociale nel Medioevo italiano 2

La mobilità sociale nel Medioevo italiano 2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 421

L’ipotesi di ricerca che il volume sottopone a verifica individua nei primi decenni del Trecento una sorta di tornante, in cui le dinamiche socio-economiche, fino ad allora preponderanti nel definire le opportunità di mobilità, cedono il primato al fattore politico-istituzionale, ovvero al protagonismo delle nuove e più ampie formazioni che vanno adesso prendendo piede. In questa chiave la Lombardia, regione storicamente molto eterogenea, costituisce un caso di studio particolarmente interessante, dove l’avvento dello stato regionale impatta sui percorsi di ascesa e discesa sociale, dischiudendo canali e favorendo nuove rappresentazioni culturali della mobilità. Nel complesso quello che emerge dalle ricerche che qui si presentano è un quadro ricco di suggestioni, che consente di ritematizzare su basi nuove e originali una grande questione della storia medievale.

Tecniche di potere nel tardo medioevo

Tecniche di potere nel tardo medioevo

Autore: Massimo Vallerani

Numero di pagine: 217

Tra XIV e XV secolo il panorama politico delle città italiane muta radicalmente. L’Italia dei comuni si trasforma in un insieme disomogeneo di stati territoriali in formazione, cambiano la natura delle istituzioni e gli strumenti di governo usati per inquadrare le società locali. Superando il tradizionale dibattito sul passaggio dal «comune» alla «signoria», basato su una semplice contrapposizione di modelli istituzionali, gli studi riuniti in questo volume privilegiano l’esame, in chiave comparativa, di alcune specifiche tecniche di potere dell’Italia centro-settentrionale: l’uso strategico dei podestà forestieri da parte dei signori sovracittadini; il sostegno delle società di Popolo alle prime signorie cittadine; la disciplina dell’arbitrium del giudice nelle normative delle città comunali e signorili; la natura dei poteri eccezionali nelle città “repubblicane” della Toscana; la propaganda signorile nello stato Visconteo; e la diffusione della grazia come sistema di governo extra-istituzionale nella Lombardia quattrocentesca. Si tratta di strumenti tecnici che hanno matrici culturali e ideologiche diverse, ma che sono combinati in forme nuove e adattati...

La mobilità sociale nel Medioevo italiano 1

La mobilità sociale nel Medioevo italiano 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 461

Conoscere un mestiere, possedere un titolo di studio, disporre delle abilità tecniche di una professione o dell’esperienza maturata in terre lontane erano nell’Italia del basso medioevo non soltanto caratteristiche personali o contrassegni di ruoli sociali: erano anche strumenti da mettere a frutto per migliorare la propria posizione nella società, sia a livello materiale sia a quello della considerazione e del prestigio. All’interno di un vasto progetto di ricerca collettiva sulla mobilità sociale nel medioevo italiano, questo volume pone il problema della misura in cui le conoscenze professionali operarono in quella fase storica come fattori di mobilità, focalizzando attraverso percorsi storici concreti le potenzialità più o meno reali del know-how ai molteplici livelli della cultura giuridica, delle pratiche mercantili e di mediazione politica, delle capacità tecniche o artistiche.

Signorie italiane e modelli monarchici (secoli XIII-XIV)

Signorie italiane e modelli monarchici (secoli XIII-XIV)

Autore: Paolo Grillo , Autori Vari

Numero di pagine: 361

Una delle chiavi di lettura più fruttuose per analizzare l’avvento dei regimi signorili nelle città italiane è quella del contrasto fra il mandato popolare di cui molti domini inizialmente godevano e le ambizioni autocratiche di questi ultimi e delle loro famiglie, che li portarono spesso a travalicare gli originari limiti del loro potere in seno alle magistrature comunali.Spesso, per analizzare questo passaggio, si è fatto ricorso a categorie politiche contemporanee, senza considerare che i comuni italiani erano un’eccezione repubblicana in seno a un Occidente quasi uniformemente monarchico. La personalizzazione e la dinastizzazione dei domini signorili rappresentavano dunque una sorta di omologazione dell’Italia centro-settentrionale al più ampio quadro euromediterraneo.Attraverso l’analisi di una serie di esempi, questo volume vuole mettere in luce e approfondire proprio la perdurante influenza dei modelli e degli ideali monarchici nelle città italiane e l’uso che di questi modelli seppero fare i signori per consolidare e legittimare il loro governo.

Il ducato di Filippo Maria Visconti, 1412-1447. Economia, politica, cultura

Il ducato di Filippo Maria Visconti, 1412-1447. Economia, politica, cultura

Autore: Cengarle, Federica , Covini, Maria Nadia

Numero di pagine: 374

La dominazione di Filippo Maria Visconti in Lombardia (1412-1447) fu il risultato di un tentativo, solo parzialmente riuscito, di ricomporre i vasti territori già dominati dal primo duca, Giangaleazzo Visconti. Per trentacinque anni, il terzo duca di Milano governò uno stato ampio, ricco e prospero, ne rafforzò le istituzioni, coltivò alte ambizioni monarchiche e proclamò idee di pace, di concordia e di giustizia. L’uso delle armi e della diplomazia e il serrato confronto con gli attori politici, sociali ed economici del dominio furono gli strumenti adottati per rafforzare e consolidare il dominio ducale. Gli autori di questo volume illustrano i modelli politici sottostanti all’esercizio dell’autorità del duca, i modi di relazione che si stabilirono tra autorità e sudditi, la costruzione dell’apparato simbolico e ideologico, la committenza artistica del principe, la politica ecclesiastica e le vicende religiose del ducato sullo sfondo dei concili di Costanza e Basilea. Sono inoltre analizzati alcuni specifici momenti della politica ducale: gli atti di dedizione del 1412, l’assetto geopolitico fissato nel 1435 dopo la vittoria di Ponza, la crisi degli ultimi anni...

Breve storia di Milano

Breve storia di Milano

Autore: Riccardo Ferrigato

Numero di pagine: 352

La città meneghina come in un romanzo: eventi, curiosità e personaggi Milano ha una storia sorprendente, che le permette di guardare al futuro con speranza e fiducia. Milano, però, ha anche scarsa memoria e raccontarne le vicende, evocare i grandi personaggi e gli eventi che ne hanno determinato fortune o sfortune, riserva sempre qualcosa di inatteso. Questo libro è un viaggio che tocca con leggerezza ogni corda dell’anima cittadina. Non manca l’indispensabile – dall’impero romano alle guerre mondiali, dal vescovo Ambrogio a Leonardo, da Napoleone a Bettino Craxi –, ma una città non è solo questo. Bisogna narrare le leggende, svelare le storie dei luoghi nascosti e amati, tornare alle bellezze dell’arte, della letteratura, della musica; si deve raccontare come a Milano, nei secoli, si abitava, si lavorava, come si faceva musica o si cucinava, cosa si sperava e perché ci si innamorava. Così queste pagine scoprono soprattutto – tra una cotoletta, un’aria di Giuseppe Verdi e una partita allo stadio Meazza – cos’è che ancora fa brillare gli occhi ai milanesi quando dicono «Milano». La grandezza di Milano dalla fondazione a oggi Tra gli argomenti...

Storica (2012) Vol. 53

Storica (2012) Vol. 53

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 193

Primo piano Sara Lorenzini, Sviluppo e strategie di guerra fredda. Il contagio difficile (p. 7-37) 1. La storiografia della guerra fredda e la questione dello sviluppo. 2. L’ideologizzazione dello sviluppo negli anni venti e trenta. 3. Lo sviluppo come progetto per l’Occidente. L’iniziativa statunitense dal piano Marshall al point four. 4. L’esportazione del point four e la retorica della guerra fredda: il caso italiano. 5. Un salto di qualità: l’ingresso dell’Unione Sovietica nella guerra degli aiuti. 6. La prudenza dell’Europa Centro-orientale nel pensare la solidarietà socialista Filo rosso Paolo Grillo, La fenice comunale. Le città lombarde alla morte di Gian Galeazze Visconti (p. 39-62) 1. Città e signori nel Trecento lombardo. 2. Milano 1403-05: un ducato di popolo. 3. Le città del dominio fra restaurazione comunale e signorie locali. 4. L’eredità di un’esperienza. Paolo Pombeni, Un sistema politico liberale senza ideologia liberale? Italia 1860-1970 (p. 63-92) 1. Il liberalismo del «comando impossibile». 2. Debolezza del liberalismo come cultura diffusa? 3. Il liberalismo senza ideologia liberale della Costituzione italiana del 1948. Marco Mondini, ...

Signori di popolo. Signoria cittadina e società comunale nell'Italia nord-occidentale 1275-1350

Signori di popolo. Signoria cittadina e società comunale nell'Italia nord-occidentale 1275-1350

Autore: Riccardo Rao

Numero di pagine: 257

1573.412

Letteratura italiana: Storia e geografia. pt. 1. L'età medievale ; pt. 2. L'età moderna ; pt. 3. L'età contemporanea

Letteratura italiana: Storia e geografia. pt. 1. L'età medievale ; pt. 2. L'età moderna ; pt. 3. L'età contemporanea

La vita segreta del Medioevo

La vita segreta del Medioevo

Autore: Elena Percivaldi

Numero di pagine: 419

Tutto quello che volevate sapere sul millennio più buio della storiaCome si viveva davvero mille anni fa?“Età oscura” e “millennio della superstizione” sono solo due delle tante definizioni date, nel tempo, al Medioevo.Ma questo periodo storico fu davvero “buio” come si è ormai cristallizzato nell’immaginario collettivo? In realtà, la maggior parte degli studiosi del Nuovo Millennio afferma che quel periodo della storia dell’umanità contenga già, in embrione, molti degli aspetti determinanti dell’Europa moderna. Questo libro, lasciando sullo sfondo le grandi vicende militari, gli scontri epocali tra Impero e Papato, i nomi e le date che hanno fatto la Storia e che si trovano sui manuali, cerca di cogliere gli aspetti più insoliti e curiosi dell’epoca: cosa si mangiava, come ci si vestiva, come si impiegava il tempo libero, come si faceva l’amore... Mille anni di storia, dalla caduta dell’impero romano d’occidente (476) alla scoperta dell’America (1492), che hanno plasmato una delle civiltà più ricche, affascinanti e contraddittorie di tutti i tempi.Come hanno vissuto realmente i nostri antenati?Frutto di lunghe ricerche, finalmente questo libro ...

L’episcopato di Brescia nel basso medioevo

L’episcopato di Brescia nel basso medioevo

Autore: Fabrizio Pagnoni

Facendo leva su una documentazione notevole, per quantità e qualità, questo libro propone un’analisi ad ampio spettro sul governo della diocesi di Brescia dalla seconda metà del Duecento fino agli inizi del XV secolo, fornendo così una nuova luce grazie a cui guardare, dal punto di vista privilegiato di un documentatissimo “caso di studio”, zone ancora poco illuminate del nostro basso medioevo. Nel solco di un importante filone storiografico, il volume si concentra sull’articolato gruppo di notai, vicari e collaboratori che affiancava il presule alla guida della diocesi, dando voce anche a tematiche inedite, come ad esempio l’analisi degli spazi “fisici” entro cui le diverse funzioni del governo diocesano erano espletate, oppure lo studio delle pratiche e culture contabili espresse dagli operatori di curia. Particolare attenzione è rivolta alla gestione del patrimonio, anche in relazione alla costituzione di sistemi basati su un impiego massiccio della scrittura: una questione rispetto alla quale, nel corso del Trecento, i presuli cercarono di dare risposte via via differenti.

La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo. 3 L’azione politica locale

La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo. 3 L’azione politica locale

Autore: Alessio Fiore , Luigi Provero

Numero di pagine: 252

La signoria rurale è uno dei temi classici della medievistica degli ultimi decenni, ma i suoi specifici sviluppi del tardo medioevo sono stati a lungo trascurati dalle ricerche, attente soprattutto a considerare processi come la costruzione degli stati regionali, le dinamiche economiche, le rivolte. Il volume, nel quadro di un ampio progetto di ricerca coordinato da Sandro Carocci, intende contribuire a colmare questa lacuna, offrendo un’ampia campionatura di casi, indagati da una prospettiva ben specifica, ovvero nella loro dimensione propriamente politica: pur tenendo conto dei diversi contesti in cui si situano le signorie rurali, le domande portanti di questo volume si concentrano sulle forme del dominio signorile e sulle relazioni con i sudditi, con gli stati regionali e con gli altri poteri signorili.

Arezzo nel Medioevo

Arezzo nel Medioevo

Autore: G. Cherubini , F. Franceschi , A. Barlucchi , G. Firpo

Numero di pagine: 350

Dopo «Arezzo nell’antichità», pubblicato all’inizio del 2010, l’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze di Arezzo presenta «Arezzo nel Medioevo», seconda tappa di una storia complessiva della città, a tutt’oggi mancante. In questo volume vengono prese in esame le vicende di storia politica, istituzionale, sociale, economica, culturale, artistica e religiosa di Arezzo dal VII a tutto il XV secolo. Come nel primo volume, il lavoro si compone di una trentina di capitoli, affidati a studiosi di riconosciuto livello nazionale e internazionale negli specifici settori di competenza. Il testo è destinato sia agli studiosi, sia a un pubblico più ampio: non vi sono note, e i rinvii alla bibliografia moderna e alle fonti medievali sono inseriti nel testo. Ciascun capitolo è corredato, alla fine, del rispettivo apparato bibliografico. La cura scientifica è affidata a Giovanni Cherubini (Università di Firenze), Franco Franceschi (Università di Siena) e Andrea Barlucchi (Università di Siena).

Ve lo do io Beppe Grillo

Ve lo do io Beppe Grillo

Autore: Andrea Scanzi

Numero di pagine: 400

Come è stato possibile che un comico, da solo e contro tutti, abbia messo in scacco un'intera classe politica? Qual è la strada che conduce dal Festival di Sanremo al blog www.beppegrillo.it, tra i più cliccati al mondo, e al recente boom elettorale? Perché Grillo è assurto al rango di "leader" politico?

Il Grillo canta sempre al tramonto

Il Grillo canta sempre al tramonto

Autore: Gianroberto Casaleggio , Beppe Grillo , Dario Fo

Numero di pagine: 208

Tre voci per cambiare. Un dialogo inaspettato che mette in campo esperienze e sensibilità diverse. La sfida è guardare là dove nessuno vuole arrivare, cambiare davvero le regole del gioco e fare della politica non l’arte del potere ma un modo di essere cittadini autentici, responsabili, attivi. Nell’ideale passeggiata tra Atene e il Pireo, richiamandosi alla classicità degli Ateniesi che ci hanno tramandato un modello di democrazia, Dario Fo provoca i suoi interlocutori invitandoli a parlare dei traguardi che si prefigge il MoVimento, affrontando anche le polemiche e le critiche di questi ultimi mesi. Il lavoro, gli immigrati, l’euro, le tasse, una nuova spending review, le elezioni... Per tutte le persone che vogliono saperne di più sul “comico” Grillo e sul misterioso Casaleggio, ecco un documento che fa vedere il MoVimento per quello che è. Basta leggere per farsi un’opinione.

Storia della Basilicata. 2. Il Medioevo

Storia della Basilicata. 2. Il Medioevo

Autore: Antonio Cestaro , Cosimo Damiano Fonseca , Gabriele De Rosa

Numero di pagine: 1108

Il secondo volume di una grande impresa culturale ed editoriale in quattro volumi, un'ampia ricostruzione della storia della Basilicata dall'Antichità all'Età contemporanea.

Archeologia Medievale, XIX, 1992

Archeologia Medievale, XIX, 1992

Numero di pagine: 864

«Archeologia Medievale» pubblica contributi originali riguardanti l’archeologia postclassica, la storia della cultura materiale in età pre-industriale e le scienze applicate nella forma di saggi e studi originali; relazioni preliminari di scavo; contributi critici su libri, articoli, ritrovamenti, ecc. Vengono pubblicati sia testi in italiano che in altre lingue.

Archeologia Medievale, XXXVIII, 2011 - Donne e uomini, parentela e memoria tra storia e archeologia

Archeologia Medievale, XXXVIII, 2011 - Donne e uomini, parentela e memoria tra storia e archeologia

Numero di pagine: 520

Contiene la sezione monografica “Donne e uomini, parentela e memoria tra storia, archeologia e genetica. Un progetto interdisciplinare per il futuro”, a c. di Cristina La Rocca nella quale viene trattato del ruolo delle donne e degli uomini nella società medievale, con particolare attenzione all’Altomedioevo, attraverso i procedimenti propri sia dell’archeologia che di altre discipline, quali la storia, la biologia e la genetica. La sezione Saggi accoglie quattro contributi sull’archeologia del territorio nella penisola iberica e un contributo relativo alle sepolture di età altomedievale rinvenute entro la cinta muraria di Cividale, a cui si possono ricollegare due testi relativi allo stesso ambito cronologico presenti nella sezione Note e Discussioni. Le relazioni accolte nelle Notizie preliminari dall’Italia sono tutte legate a indagini archeologiche in edifici ecclesiastici, mentre quella inserita nelle Notizie preliminari dal bacino del Mediterraneo espone i risultati delle indagini nelle strutture ipogee di un castello (Kale) situato nella Turchia sud-orientale.

Agricoltura e allevamento nell’Italia medievale

Agricoltura e allevamento nell’Italia medievale

Autore: Cortonesi, Alfio , Passigli, Susanna

Numero di pagine: 234

Il contributo bibliografico proposto considera la produzione storiografica di riferimento medievale (secoli VI-XV) degli anni 1950-2010: sessant’anni particolarmente significativi per lo sviluppo e il consolidamento degli studi relativi alla storia agraria italiana (e più generalmente europea). Al fine di agevolare la ricerca, è organizzato in capitoli e sezioni tematiche, preceduti da una breve nota esplicativa che rende conto dei criteri utilizzati per l’individuazione delle opere in elenco. Nell’Introduzione si sviluppano riflessioni sui momenti salienti della vicenda storiografica al centro dell’attenzione.

Oltre le città

Oltre le città

Autore: Andrea Gamberini

Numero di pagine: 225

Città e contado sono i termini di un binomio cruciale non solo nella storiografia, ma anche nella riflessione che la cultura italiana ha prodotto sul passato nazionale, cercando nel medioevo le radici dei più durevoli assetti politici del paese. Mentre però la città viene assunta, lo scrisse già Carlo Cattaneo, come il “«principio ideale delle istorie italiane», il mondo rurale è stato in genere ridotto a terreno di conquista per l’economia, la civiltà, i poteri urbani. Il libro pone in questione questa consolidata distribuzione dei ruoli, innanzitutto ripercorrendo il dibattito storiografico su questa problematica, e poi ridefinendo il contenuto della stessa identità cittadina: non un’incrollabile autocoscienza collettiva, bensì una faticosa costruzione, drasticamente appannatasi in certi luoghi e in particolari frangenti. L’analisi si spinge allora oltre le mura delle città. Il contado non fu, infatti, fra Tre e Quattrocento, lo sfondo inerte del dinamismo urbano, ma una realtà differenziata, popolata dai nuclei del potere signorile, villaggi e borghi economicamente floridi, capaci di entrare in concorrenza con i disegni egemonici delle città e dotati di...

Alfabeto Grillo

Alfabeto Grillo

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 256

Di tutto, di più. Tra società dello spettacolo, demagogia, “politica 2.0”, polemica senza see senza ma contro la “casta” e disintermediazione, il MoVimento 5 Stelle è una delle espressioniper eccellenza della “grande mutazione” della politica nell’Italia di inizio Terzo millennio. Nonché,di fatto, il primo movimento-partito italiano nato dalla popolarità di Beppe Grillo, al contempocomico già televisivo, mattatore nei teatri e Savonarola della rete “oltre la destra e la sinistra”.Un movimento, tanto agit-prop della democrazia diretta quanto carente di democrazia interna,in cui si possono trovare tratti riconducibili al paradigma del partito personale carismaticoe a quello dei partiti populisti, ma che si mostra anche molto “mobile” e adattabile;una forma-partito – oppure “non-partito”, come dicono i militanti 5 Stelle – che rappresentail prototipo della postpolitica nell’epoca delle democrazie liquide. E, dunque, una dellemanifestazioni della postmodernità e di quelle sue tendenze che stanno cambiando radicalmente(e forse per sempre) il volto della politica per come l’abbiamo conosciuta nella lunga stagionedel Moderno e della Prima e...

1284 La battaglia della Meloria

1284 La battaglia della Meloria

Autore: Antonio Musarra

Numero di pagine: 252

Musarra riesce a fornirci un quadro tanto largo quanto approfondito del Great Game pisano-genovese nel tempo stesso nel quale ebbe luogo sul Mediterraneo una 'rivoluzione commerciale' che fu anche 'nautica'. Franco Cardini, "Il Secolo XIX" 1284 La battaglia della Meloria è costruito su fonti di prima mano, spesso inedite. Musarra sceglie a tratti di rivolgersi direttamente al pubblico, al fine di rendere la narrazione teatrale e dunque potenzialmente irreale. Marina Montesano, "il manifesto" Una ricostruzione che consente di riportare alla luce il profilo di un Medioevo diverso: quello marittimo e navale, dove gli orizzonti improvvisamente si allargano e dove piccole città si rendono protagoniste di rivoluzioni – da quella commerciale a quella nautica, a quella finanziaria – capaci di mutare il corso della storia. La più grande battaglia navale del Medioevo. L'Aquila contro il Grifo, Pisa contro Genova, in lotta per l'egemonia sul Mediterraneo. Un 'grande gioco' con al centro il controllo dei commerci con l'Asia che parte dalla Terrasanta, passa per la Sicilia e arriva fino alla Corsica e alla Sardegna.

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