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Il profumo del jazz

Il profumo del jazz

Autore: Arrigo Cappelletti

Qual è il ruolo dell’improvvisazione nella musica jazz? Qual è il rapporto tra scrittura e improvvisazione? Come si ascolta jazz nel modo “giusto” e perché chiamiamo l’ascolto del jazz ascolto “attivo”, “strutturale”, “globale”? Esiste un modello specifico di didattica jazzistica, per quanto la definizione sembri apparentemente un ossimoro? Qual è il rapporto tra jazz e altri generi musicali, tra jazz e teatro, tra jazz e poesia e letteratura? Questi e altri temi, insieme ad alcuni sintetici profili di musicisti amati dall’autore, sono affrontati qui in modo concreto e avvincente da Arrigo Cappelletti, pianista, didatta e compositore che il jazz lo fa e lo vive ogni giorno. Il presente libretto sfugge al modello della classica storia del jazz, così come a quello dell’arido manuale didattico, e riesce a far “sentire” il particolare “profumo” di questa musica: quel carattere di esplorazione gioiosa e non pre-ordinata senza cui il jazz scadrebbe nel manieristico e nel cerebrale.

Storie di Rock

Storie di Rock

Autore: Innocenzo Alfano

Numero di pagine: 192

Con Storie di Rock (2011) era stata compiuta un’importante ed originale opera di analisi degli anni ’60 e ’70, attraverso un approccio alla materia rigoroso e, soprattutto, lontanissimo dal caratteristico taglio agiografico — e di conseguenza superficiale — dominante, da sempre, nella musica rock. Con Storie di Rock. Volume 2 il percorso intrapreso quattro anni prima prosegue, anche perché, come sottolinea l’autore del libro nella parte introduttiva del testo, di cose da dire ce n’erano ancora… Prosegue e, probabilmente, si conclude anche, in compagnia, come al solito, di nomi sia noti sia (ingiustamente) dimenticati. Alla compagnia dei nomi va aggiunta quella di dischi, libri, luoghi, festival, concerti, curiosità, riflessioni critiche e, più in generale, dello spirito con il quale un simile progetto è stato portato a termine, ricordando ancora una volta che il rock è, o dovrebbe essere, principalmente un fenomeno musicale.

Il jazz e le cose

Il jazz e le cose

Autore: Guido Michelone

Numero di pagine: 336

Le “cose”, nel senso di storie ricorrenti, sono quelle dei luoghi, dei fatti, della gente che suona, ama, vive il jazz portandolo sulla sommità dell’intero universo suono, perché improvvisare o swingare risulta ormai una parte fondamentale della nostra vita tra musica, cronaca, realtà, perché insomma il jazz è anche il perno della cultura, dell’arte, dello spettacolo, del trascendente, dell’industria, della politica, del quotidiano, della società dei secoli XX e XXI. Le cose fondanti del jazz medesimo – come pure le arti o le idee sul jazz – appaiono in questo libro via via importanti, decisive, utopistiche, tenere, rabbiose, furenti, sensuali, fino a spostare il discorso su tutto ciò che effettivamente il jazz richiama quando tutti noi il jazz lo ascoltiamo, lo suoniamo, lo viviamo. Il jazz dunque come “cose” di annate (2020, 1970, 1920), supporti (Album, Cd), identità (Giovani, Natività), criticità (Anoressia, Guerra, Prigione), geografia (Luna, Umbria, Zulu), istituzioni (Scuola, unesco), curiosità (Domande, Proust), dualismi (Eco/Marx, Storia/Geografia), ciclicità (Nascita, Stagioni), concetti (Improvvisazione, Teoria, Tragico), musiche...

La storia del jazz

La storia del jazz

Autore: Luigi Onori , Riccardo Brazzale , Maurizio Franco

Numero di pagine: 512

La storia del jazz, con prefazione di Pupi Avati, racconta oltre un secolo di musica, dalle “radici” fino alla contemporaneità, attraverso personaggi, stili, tecnologie. La novità di questo volume sta nell’affiancare nella trattazione in modo organico Stati Uniti, Europa e Italia, mostrando in parallelo come il linguaggio jazzistico - nato in Nordamerica - si sia radicato e modificato sulle due sponde dell’Atlantico. Lo spazio per le vicende europee ed italiane è, infatti, presente in modo caratterizzante, con una sezione interamente dedicata alle scene del jazz continentale, dalla Scandinavia al Mediterraneo. Altra novità è il taglio divulgativo della narrazione, rivolta a lettori interessati sì alla musica ma non necessariamente specialisti. Informazione, analisi, riferimenti storico-sociali, tendenze sono infatti proposti in capitoli godibili sia da neofiti sia da appassionati. L’opera è costituita da undici sezioni corredate di box di approfondimento (fra cui schede tecniche sul linguaggio musicale), discografia (oltre 250 album consigliati) e cronologia. Uno testorivolto a chi si avvicina per la prima volta al Jazz, come a chi già lo conosce e lo ama.

Le origini del flauto nella musica Jazz

Le origini del flauto nella musica Jazz

Autore: Kristian Sensini

Numero di pagine: 88

Un affascinante viaggio alle origini del Jazz e delle culture musicali che hanno contribuito a dare vita alla musica Afro-americana. In questo saggio vengono analizzate le vicende che hanno portato all'inevitabile comparsa di uno degli strumenti più antichi creati dall'uomo, all'interno della storia della Musica Jazz.

Supreme Kind of Brew

Supreme Kind of Brew

Autore: Carlo Pasceri

Numero di pagine: 134

Perché Kind of Blue, A Love Supreme e Bitches Brew? Perché questi non sono solo i tre dischi più celebri della storia del Jazz, sono molto di più. Sono più di un’eccellente sequenza ben composta e combinata di superbe, individuali, estemporanee interpretazioni. Sono opere più intricate di quanto si ricava anche da ascolti attenti. Questi tre dischi sono allo stesso tempo seminali e punti di arrivo; sono assoluto stato dell’arte della musica. Ed è solo una piccolissima parte delle infinite possibilità che il dio della musica ci ha donato. Questo testo ha un taglio diverso da tutti gli altri poiché l’autore oltre ad analizzare singolarmente i capolavori di Davis e Coltrane, li mette in relazione tra loro e l’ambiente musicale, sia quello del tempo che quello di là a venire, individuando diversi e importanti punti di adesione e successive germinazioni, fornendo infine qualche suggerimento per il futuro. Perché Kind of Blue, A Love Supreme e Bitches Brew hanno in loro, la musica di ogni tempo. Indice dei contenuti: - Introduzione - Kind of Blue - A Love Supreme - Bitches Brew - L’eredità di tre capolavori - Universalismo sonoro - Moderno elementarismo - Linee...

Il mestiere di storico (2013) vol. 1

Il mestiere di storico (2013) vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 289

Riflessioni Fiammetta Balestracci, Zeitgeschichte: nuove interpretazioni sulla RFT (p. 5-14) Giuliano Garavini, Storie da una società fondata sul petrolio (p. 15-23) Discussioni James L. Gelvin, Daniela Melfa, Karim Mezran, Olivier Roy, Alberto Ventura, Le rivolte arabe in prospettiva storica (a cura di Arturo Marzano e Paola Pizzo) (p. 25-48) Rassegne e letture Marcella Aglietti, Consoli pre-unitari (p. 49-50) Mario Isnenghi, Biografie del lungo ’800 (p. 51-52) Maria Luisa Betri, Editori italiani (p. 53-56) David Bidussa, Gramsci (p. 57-60) Maurizio Zinni, Cinema e fascismo (p. 61-63) Gustavo Corni, L’esercito tedesco nell’Italia occupata (p. 64-66) Renate Siebert, Soldati d’Algeria (p. 67-69) Francesco Bonini, Olimpiadi (p. 70-72) Fabio Bettanin, Comunismo e rivoluzione globale (p. 73-74) Andrea Ricciardi, Jazz (p. 75-76) Altri linguaggi Mario Del Pero, Lincoln (p. 77-78) Adolfo Scotto di Luzio, Da Pinocchio a Harry Potter (p. 79-80) Maddalena Carli, Novecento italiano (p. 81-82) Barbara Spadaro, Libia in mostra (p. 83-84) Paolo Jedlowski, Timira (p. 85-86) Tania Rusca, Typographie des Terrors (p. 87-88) Marta Baiardi, Il processo Eichmann (p. 89-90) Guido Panvini,...

Franco D'Andrea. Un ritratto

Franco D'Andrea. Un ritratto

Autore: Flavio Caprera

Numero di pagine: 232

Franco D’Andrea, pianista, compositore, arrangiatore e leader, è uno dei più importanti musicisti della storia del jazz europeo: un modernizzatore autentico, capace di traghettare il jazz da una concezione orientata alla ripetizione delle forme e dei generi americani al nuovo stile che ha contraddistinto la sensibilità italiana nel mondo. Flavio Caprera racconta per la prima volta in questo libro l’intera evoluzione della personalità e del linguaggio di D’Andrea attraverso le sue numerose e diverse fasi artistiche e progettuali, concretizzate anche nella corposa produzione discografica: dagli anni giovanili al Modern Art Trio, passando per l’esperienza jazz-rock del Perigeo e le molte illustri collaborazioni artistiche successive, per arrivare infine ai recenti, fertilissimi anni.

A lezione dai Maestri

A lezione dai Maestri

Autore: John Mauceri

Numero di pagine: 288

Dalla reale esperienza e dalla viva voce di uno dei grandi Maestri della scena internazionale, un compendio di tutto quello che c’è da dire e da sapere sul mestiere del direttore d’orchestra: quali studi deve fare, come si prepara, come prepara i suoi materiali, come si connette all’orchestra, quale tipo di vita effettivamente conduce, quali sono le grandi scelte, come funziona la tecnica del gesto, come si conducono le prove e moltissimo altro. Il tutto con un tono preciso, molto onesto, divertente e vagamente pettegolo (gli aneddoti sui colleghi del passato e del presente si sprecano).Un libro affascinante e utile per qualsiasi appassionato, e uno strumento di studio e di confronto prezioso per i futuri professionisti della musica.

Le età del jazz. I contemporanei

Le età del jazz. I contemporanei

Autore: Sessa Claudio

Numero di pagine: 252

Scorre via con l'intensità di un brano musicale "Le età del jazz", il saggio con cui Claudio Sessa disegna il quadro della musica jazz degli ultimi decenni. Straordinariamente aperta a ogni forma di sperimentalismo, l'epoca contemporanea viene spesso ignorata nelle storie del jazz. Da Wynton Marsalis a Brad Mehldau, da Steve Coleman a Dave Douglas, senza dimenticare gli sviluppi dei musicisti più creativi delle precedenti generazioni, Claudio Sessa riempie questo vuoto riportando in un quadro generale le varie sfaccettature di una realtà musicale ricca di tendenze e personalità. Lasciando sempre sullo sfondo il mondo americano, che ha contraddistinto la nascita di questo genere musicale, "Le età del jazz" analizza la scena attuale da molteplici punti di vista. Si aprono così porte nascoste dietro le quali il lettore scorge alcune importanti peculiarità del jazz: con l'attenzione verso la tradizione americana e l'esperienza accademica del Vecchio continente acquistano importanza anche le radici popolari delle molte etnie approdate nel Nuovo mondo. Attraverso l'analisi dell'integrazione tra stili e tradizione, questa indagine mette a confronto il manierismo dei giovani leoni ...

Claude Debussy

Claude Debussy

Autore: Stephen Walsh

Numero di pagine: 384

“In ultima analisi, a Debussy toccò definire la propria musica praticamente ex novo, dettaglio per dettaglio, mentre la creava, dovendo giudicare coerenza e continuità, saldezza strutturale ed equilibrio per ogni pezzo. Fu la modalità che sarebbe a poco a poco diventata la norma nel Novecento. Ma Debussy fu il primo: dopo di lui nessuno l’ha più fatto con uguale abilità, o con risultati di simile bellezza”. In questo libro, Stephen Walsh, uno dei più acuti e rispettati critici e storici della musica della scena inglese, intesse con grande abilità la biografia e l’opera del compositore, per raccontare un’altra storia. Quella di un Debussy “pittore dei suoni” non tanto per le qualità immaginifiche della sua opera o per la vicinanza alle atmosfere degli impressionisti, quanto per il modo in cui lavora ai suoi soggetti, ai loro sviluppi e alle loro cornici, creando la forma musicale dalla sua pura necessità interna, senza curarsi di una sintassi o di una tecnica narrativa preconfezionata, classica o wagneriana che sia.

Lo spartito del mondo

Lo spartito del mondo

Autore: Giovanni Bietti

Numero di pagine: 192

Le note musicali formano l'alfabeto della lingua del mondo. A ogni angolo della terra tutti le riconoscono, tutti le sanno leggere allo stesso modo. Stanno lì, sulle cinque righe del pentagramma, e risuonano in quella misteriosa orchestra che è la nostra anima, come avrebbe detto il poeta Fernando Pessoa. Le ritroviamo in questo libro, straordinario sin dal titolo, di Giovanni Bietti. Marco Filoni, "il venerdì di Repubblica" Con Lo spartito del mondo, Giovanni Bietti conferma senz'altro le sue grandi doti divulgative e, nello stesso tempo, propone al lettore una chiave di lettura precisa per indagare il tema dell'alterità nell'esperienza musicale dell'Occidente. Marco Gatto, "Alias – il manifesto" La musica è sempre confronto e mescolanza, 'multiculturalità'. E va ascoltata come racconto dell'umanità profonda di ognuno di noi, come creatività che nasce da sintesi di dialoghi e nuove aperture. Antonio Calabrò, "Giornale di Sicilia" L'arte dei suoni è 'linguaggio universale'. Dalla Suite di Händel alla world music contemporanea, la storia multiculturale degli ultimi cinquecento anni in musica. Tracce audio

Delta Blues

Delta Blues

Autore: Ted Gioia

Numero di pagine: 504

“Altre città come Chicago, Memphis o Detroit possono vantarsi delle loro orchestre di blues ma qui, nel Delta, una band è un lusso raro. In generale basta un solo strumento, una chitarra accarezzata dal cantante o trattata con ruvida amorevolezza. Se c’è un suono capace di disegnare la mappa della notte scura dell’anima, e del suo mare in tempesta, certamente si trova in queste dense melodie.”

La musica dell'assenza

La musica dell'assenza

Autore: Gianluca Grossi

Numero di pagine: 256

Chalga, fado, lavarti, rebetiko, morna... Sono musiche che abbiamo a malapena sentito nominare. In realtà nascondono mondi incredibilmente variegati, microcosmi esistenziali dove l'umanità trova il suo più ampio respiro. Non hanno nulla a che vedere con l'universo mainstream, ma proprio per questo conservano caratteristiche uniche, perfettamente in linea con il concetto di musica pura e incontaminata. Molte di esse sono figlie della sofferenza e dell'emarginazione e riguardano figure leggendarie che hanno segnato percorsi storici epocali. I musicisti ra'f, per esempio, patiscono il dominio dei colonizzatori francesi (e poi quello degli integralisti); quelli csangó non si sono ancora liberati dall'ansia di far parte di un paese che è e non è il loro. La musica che abbiamo ascoltato fino a oggi potrebbe non essere quella che meglio mette a fuoco la nostra quotidianità. L'alternativa, allora, può essere quella ricamata da uno strumento che non abbiamo mai ascoltato, come lo shamisen giapponese, la cobza moldava o lo zither austriaco. Contrariamente a quanto si creda, queste musiche non sono morte, ma vive e vegete, e in certi casi addirittura in espansione. La musica...

Il jazz-film

Il jazz-film

Autore: Guido Michelone

Numero di pagine: 352

Jazz e cinema, due fenomeni, due arti, due linguaggi che hanno attraversato burrascosamente il ventesimo secolo per proiettarsi, con immutata forza creatrice, nel secolo nuovo. Due forme espressive e artistiche coeve – nascono quasi simultaneamente – da intendersi quali grandissimi fenomeni del nostro tempo, perché in poco più di cent’anni hanno compiuto sul piano evolutivo un’accelerazione non paragonabile a quella delle altre discipline. Ma jazz e cinema non condividono soltanto questi aggiustamenti da studi teorici o da categorizzazioni archetipe: il rapporto più o meno diretto tra loro, con reciproche influenze, per quanto poco manifeste, e ancor meno evidenziate da ricerche, analisi o metodologie, risulta invece alquanto costruttivo e stimolante. Un terreno di studi, appunto, sostanzialmente inesplorato, se non in questo profondo e innovativo studio che torna in libreria in edizione ampliata e aggiornata. L’argomento di questo libro riguarda soprattutto il cinema che si impadronisce del jazz e non viceversa; e proprio perché il cinema si dedica al jazz in svariatissime maniere, il testo di Michelone ne scruta – a parte all’inizio l’esaustivo compendio...

George Gershwin e il jazz contemporaneo

George Gershwin e il jazz contemporaneo

Autore: Guido Michelone

Un innovatore Arnold Schonberg, il padre indiscusso della musica dodecafonica, quando dalla Germania nazista fugge negli Stati Uniti, trova decine di ammiratori fra i musicisti che gli chiedono che impartisca lezioni di armonia o altro ancora. Schonberg è severissimo e ai suoi corsi boccia persino un allievo geniale (poi rivelatosi un genio davvero) quale John Cage, ritenendolo un millantatore per le posizioni troppo estremiste. La visione musicale di Schonberg è altrettanto austera: ritiene ad esempio Igor Stravinskij troppo convenzionale; tuttavia nei confronti di George Gershwin ha parole di sincero encomio: “Che Gershwin sia stato un innovatore – dice infatti Schonberg – mi sembra evidente. Ciò che ha saputo trarre dal ritmo, dall’armonia e dalla melodia non costituiscono solo uno stile: è qualcosa di fondamentalmente diverso dal manierismo di tanti compositori cosiddetti “colti”. Basterebbero queste parole a chiudere (o aprire?) un discorso, anche perché George Gershwin per il sottoscritto è, anzitutto, un grande musicista che dovrebbe essere conosciuto, amato e rispettato da tutti: in primis quelli che si occupano di jazz e poi via via fans, appassionati,...

Massimo Barbiero - Enten eller e odwalla

Massimo Barbiero - Enten eller e odwalla

Autore: Guido Michelone

Numero di pagine: 144

La musica di Massimo Barbiero che, esattamente da vent'anni in qua, compone, esegue, dirige, improvvisa, variamente attraverso gruppi fondamentali come Enten Eller, Odwalla, Silence Quartet, Water Dreams, è ormai una realtà nel panorama musicale contemporaneo: la fama si è consolidata nel contesto jazzistico internazionale, come mostrano le attestazioni di stima di tante riviste specializzate al di là e al di qua dell'Oceano. E Guido Michelone, mediologo, saggista, letterato a 360 gradi, racconta un ventennio di jazz e ricerca di Massimo Barbiero che, dietro una batteria o un set di percussioni, ha rinnovato la scena italiana: e lo racconta identificandosi con il linguaggio sonoro trattato: in entrambi i casi dominano lo sperimentalismo e l'interdisciplinarietà, perché Guido Michelone, nel parlare di Massimo Barbiero, evita la scontata autobiografia o la cronistoria ufficiale per ricreare simbolicamente le performance discografiche o concertiste di Enten Eller e Odwalla, mediante un libro a flash, aforismi, frammenti, dove a parlare è soprattutto la voce del protagonista. Attraverso un paziente taglia-e-incolla sul materiale di repertorio attorno all'opera di Massimo...

Didascalia(e) di architettura

Didascalia(e) di architettura

Autore: Luigi Calcagnile

Numero di pagine: 262

Alla domanda di cosa si debba intendere per ‘stringa architettonica’, penso di poter ancora rispondere: «una porzione minima di architettura (morfema architettonico), dotata di tettonicità abitabilità e accessibilità, avente valore grammaticale e, perciò, capace – a partire da un numero limitato di elementi – di produrre, attraverso ‘regole di trasformazione’, un numero infinito di stringhe-altre (stringhe architettoniche-altre, architetture-altre) ». (Luigi Calcagnile) Allo stesso modo, alla domanda di cosa si debba intendere per ‘stringa urbana’, credo di poter rispondere: «una porzione minima di commesso fisico-spaziale (‘morfema urbano’), dotata di tettonicità abitabilità e accessibilità, avente valore grammaticale e, perciò, capace – a partire da un numero limitato di stringhe architettoniche – di produrre, attraverso ‘regole di trasformazione’, un numero infinito di stringhe-altre (stringhe urbane-altre, commessi urbani-altri)». (Luigi Calcagnile)

Musica dentro

Musica dentro

Autore: Paolo Fresu

Numero di pagine: 192

Questo libro è un atto d’amore. Per la musica. Per i suoni. Per lo strumento, la tromba, compagno di strada di una vita. Dentro c’è tutto l’universo di un artista sempre più apprezzato e conosciuto sia in Italia sia all’estero. C’è il legame con le radici sarde, i silenzi di una campagna selvaggia rotti dal fruscio delle foglie e dai belati delle pecore. C’è la scoperta della vocazione musicale e il severo tirocinio di un artista. C’è l’incontro con Miles Davis, modello e ispiratore di sempre. E c’è un’idea della musica come esplorazione incessante di paesaggi sonori. La tromba di Fresu ha dato lustro alla nouvelle vague del jazz europeo, le sue incursioni nel pop e nella musica colta hanno contribuito ad aprirle nuove strade, la sua passione e generosità hanno aiutato ad avvicinarla a un pubblico sempre più ampio. Fresu si narra qui con voce semplice e intensa, rivelandoci oltre al musicista il maestro, l’organizzatore culturale, il viaggiatore innamorato dell’Africa e di Parigi, il tessitore di magie, di incontri e di storie.

60 jazzisti

60 jazzisti

Autore: Guido Michelone

Numero di pagine: 307

Bianchi e neri, americani ed europei, giovani e adulti, illustri e semisconosciuti, classici e moderni, tutti comunque di grande rilievo artistico: sono i 60 jazzisti, swingers, bluesmen, boppers, freemen, crooners, eccetera, descritti nel nuovo entusiasmante libro di Guido Michelone: il noto critico musicale, per festeggiare un triplice compleanno, sceglie di raccogliere appunto sessanta rapide biografie, scritte nel corso del tempo, raccontando gli artisti che, ieri come oggi, rappresentano un’immensa cultura popolare: quel sound afroamericano ribelle, intrepido, romantico, audace, sognatore, trasgressivo, che semplicemente risponde al nome “jazz”.

Dizionario del jazz italiano

Dizionario del jazz italiano

Autore: Flavio Caprera

Numero di pagine: 384

“Una guida che rappresenta, attraverso i protagonisti, le diverse aree geografiche italiane e il tipo di jazz suonato” A partire dagli anni settanta il jazz italiano ha acquisito un peso e un ruolo importante, ben considerato persino sull’arena internazionale. Sulle tracce di alcuni interpreti di assoluto valore mondiale, oggi è nata una nuova scena di musicisti più giovani, che si sta già imponendo, non solo nel nostro paese, per la rigorosa preparazione musicale e le capacità creative. Questo è dovuto anche al lavoro sostenuto dalle scuole di jazz e dai conservatori, all’azione di jazzisti stranieri di passaggio in Italia che, collaborando e insegnando, hanno fatto crescere dal punto di vista tecnico e artistico i nostri musicisti. La necessità di un esaustivo Dizionario del jazz italiano era dunque sentita da tempo: era urgente la necessità di monitorare i movimenti presenti sulla scena italiana, ricostruendo i fili delle relazioni e delle collaborazioni tra i diversi musicisti. Questo Dizionario dedica spazio non solo alle figure più note del jazz italiano, ma anche ai musicisti più giovani. Una guida che cerca di rappresentare, attraverso i suoi protagonisti, ...

Storia culturale della canzone italiana

Storia culturale della canzone italiana

Autore: Jacopo Tomatis

Numero di pagine: 816

Tutti sappiamo – o pensiamo di sapere – che cos’è la canzone italiana. Ne parliamo con gli amici guardando Sanremo, la ascoltiamo su Spotify o su vinile, la cantiamo sotto la doccia, la amiamo, la odiamo, o tutt’e due le cose insieme. Ma che cosa rende «italiana» una canzone? «Felicità», siamo tutti d’accordo, suona come una tipica «canzone italiana», al punto che potremmo definirla «all’italiana». E allora «Via con me» di Paolo Conte, coeva eppure lontana miglia e miglia dal successo sanremese di Al Bano e Romina, non lo è? O forse lo è meno, con quello swing americano e quella voce roca?Jacopo Tomatis parte da qui, dal ripensamento delle idee più diffuse sulla canzone italiana («canzone italiana come melodia», «canzone italiana come specchio della nazione», «canzone italiana come colonna sonora del suo tempo»), per scriverne una nuova storia. Fatta circolare su spartito o su rivista, trasmessa dalla radio, suonata da dischi e juke box, al cinema e alla tv, in concerti e festival, la canzone è stata, per un pubblico sempre più giovane, il punto di partenza per definire la propria identità (su una pista da ballo come nell’intimità della...

Charles Mingus: composition versus improvisation

Charles Mingus: composition versus improvisation

Autore: Donatello D'Attoma

Numero di pagine: 116

Donatello D'Attoma, organista, musicologo e pianista con studi nell'ambito del jazz e dei nuovi linguaggi musicali, compila un lavoro di analisi sulla musica di Charles Mingus e sul processo improvvisativo come fenomeno narrativo e culturale analizzato attraverso lo strumento della trascrizione. Il libro include le trascrizioni degli assoli di contrabbasso di ""Fables of Faubus,"" Original Fables of Faubus e di ""Bass-ically speaking""

Come Sostakovic mi ha salvato la vita

Come Sostakovic mi ha salvato la vita

Autore: Stephen Johnson

Numero di pagine: 156

Perché l’ascolto di una musica triste o cupa ha spesso il potere di mostrare un raggio di luce alla mente incagliata fra le secche della depressione? Da dove viene questa misteriosa capacità di una composizione musicale di suggerire all’umanità sofferente un invito alla resistenza e alla speranza? Sono alcune delle domande a cui lo scrittore e musicista Stephen Johnson cerca di dare una risposta attraverso un’originale ricerca che prende spunto dalla sua battaglia personale contro il disagio psichico, e dal ruolo decisivo che in essa ha giocato la conoscenza del percorso creativo e biografico di Dmitrij Šostakovic. La musica del compositore russo è a tratti fra le più intense, aspre e strazianti scritte nel Ventesimo secolo, eppure la sua capacità di riflettere con tanta esattezza e autenticità i traumi della psiche e, più in generale, della condizione umana, spinge l’ascoltatore a una insperata presa di coscienza della propria capacità di emozionarsi nonostante tutto. E riesce nel miracolo di inserire la sofferenza personale in un grande racconto collettivo. Facendo appello alle conoscenze della neurologia e della psichiatria, alla letteratura e alla filosofia,...

BASSO ELETTRICO JAZZ

BASSO ELETTRICO JAZZ

Autore: Alex Carreri

Numero di pagine: 138

Suonare il basso elettrico dalla tradizione al jazz contemporaneo

Il jazz. L'era dello swing. I grandi maestri. Goodman, Ellington, Armstrong

Il jazz. L'era dello swing. I grandi maestri. Goodman, Ellington, Armstrong

Autore: Gunther Schuller

Numero di pagine: 280
La cultura musicale degli italiani

La cultura musicale degli italiani

Autore: Andrea Estero

Una riflessione del tutto inedita sull’entità e la qualità della consapevolezza musicale degli italiani lungo tutto il Novecento, che va oltre le limitazioni di “genere” e abbraccia una definizione il più ampia possibile di “cultura”: si prende in considerazione infatti non solo il “sapere” musicale strettamente inteso, dunque, ma - allargandosi su una declinazione di campo culturale più aggiornata dal punto di vista teoretico e storiografico – ogni tipo di esperienza che può configurarsi come pratica culturale. Le grandi direttrici di ricerca individuate sono tre: 1) la formazione musicale all’interno dei percorsi educativi istituzionali e i percorsi formativi non istituzionali; 2) le pratiche musicali non professionali e partecipative (dilettantismo, associazionismo, usi sociali della musica); 3) la fruizione collettiva e individuale di musica, con particolare accento sul ruolo svolto dai mezzi di comunicazione di massa lungo il corso del Novecento. Dai Conservatori alle bande di paese ai cori amatoriali, dalla programmazione dei teatri e delle istituzioni musicali alle trasmissioni radiofoniche e televisive e all'editoria musicale, fino alla musica in...

Perché non c’è più rispetto?!

Perché non c’è più rispetto?!

Autore: Gianluigi Carpeggiani

Numero di pagine: 208

Questo saggio approfondisce l’esame di una problematica fondamentale sullo scopo e i fini della sanzione. La funzione educativa della pena è prevista dalla Costituzione ma, se l’utilizzo della pena non segue i suoi scopi educativi, essa è immorale e addirittura incostituzionale. Così l’Autore esamina molteplici casi nei quali lo Stato non punisce i reati, che pure il Legislatore ha previsto come tali nelle sue leggi, diseducando i cittadini e facendo loro credere di poter delinquere impunemente. Inoltre, vengono evidenziati casi in cui lo Stato punisce le semplici opinioni contrarie, realizzando la “dittatura delle idee”. Così facendo lo Stato conferisce alla magistratura un potere non costituzionalmente previsto e le consente di sostituirsi al Legislatore nella previsione dei reati. Il mancato rispetto dei valori fondamentali della società provoca sommovimenti anche rivoluzionari e comunque altera gli equilibri indispensabili per il necessario progredire della stessa. Gianluigi Carpeggiani è stato per quaranta anni docente ricercatore in Diritto Penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara e avvocato davanti alle...

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