
Sociologia Italiana - AIS Journal of Sociology n. 16
Autore: AA.VV.
Numero di pagine: 308Rivista dell'Associazione Italiana di Sociologia.
Rivista dell'Associazione Italiana di Sociologia.
Buona parte della corrente retorica concernente i "diritti dei bambini" presenta, secondo l'autore di questo volume, non solo una intrinseca debolezza argomentativa, ma rischia di generare effetti perversi proprio laddove si propone di promuovere il benessere dell'infanzia: l'obiettivo è perciò quello di individuare le possibili conseguenze negative degli atti e delle decisioni espresse da tribunali e altre istituzioni che operano in questo campo, indagando le relazioni tra giudici ed esperti, e i rapporti tra sistema giuridico, psichiatria e servizio sociale. Sottolineando i limiti di tale approccio retorico al problema della tutela dei diritti, attraverso un'analisi comparativa, Michael King descrive "terapie", approcci e interventi innovativi destinati alle famiglie e all'infanzia. Il testo si caratterizza per le sue particolari qualità critiche e la novità del punto di vista, decisamente lontano dagli schemi drammatizzanti, attraverso cui viene letta oggi la condizione dell'infanzia. Un tratto distintivo che si apprezza in anni di ansie collettive per i bambini e di inquieto dibattito teorico, giuridico e sociale sui significati da attribuire all'infanzia e sulle tipologie ...
Il testo propone una panoramica sui cambiamenti socio-demografici e sulle esigenze educative per la prima infanzia, anche attraverso una ricerca quantitativa sui bisogni delle famiglie. La ricerca ha coinvolto 260 soggetti, genitori di bambini in fascia d
Il volume affronta, in una prospettiva storica e teoretica, le tappe fondamentali della riflessione psicopedagogica sull'infanzia con un itinerario che si snoda tra i classici dell'educazione: da Comenio a Rousseau, da Pestalozzi a Aporti e Froebel, da Itard e Séguin a Montessori, da Neill a Freud, da Piaget a Vigotskij, da Bruner a Gardner.
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La struttura sociale fa capo agli elementi più permanenti e invariabili della concezione del "sociale". Nonostante ciò, bisogna tener presente che anche le strutture sociali concrete sono soggette a processi storici di cambiamento. Le strutture sociali attuali, ad esempio, sono diverse rispetto a quelle delle società preindustriali, quindi è innegabile il carattere dinamico delle strutture sociali.
Divenuta spazio sociale, adultocentrico e antidemocratico, la città contemporanea è risorsa e vincolo per l’azione sociale. La città, dunque, rappresenta un limite nello sviluppo biografico del bambino, violando i suoi diritti. Il tema del rapporto tra bambino e ambiente urbano è presente in questo volume sollecitando il lettore a guardare l’infanzia come una categoria sociale alla pari di tutte le altre e a ripensare al discorso urbanistico sulle pratiche di progettazione della città. Questo libro insiste, infatti, sull’importanza della metodologia della progettazione partecipata con l’obiettivo di ripensare ad una pianificazione democratica capace di rivendicare il diritto alla città soprattutto dei bambini. In sintesi, il lavoro mette in luce la competenza creativa di questi ultimi quale capacità di proporre soluzioni sostenibili e innovative, attraverso prassi e metodologie partecipative.
Diventare musicista professionista non è impresa semplice, né apprezzata in Italia. Più che in altri Paesi, il percorso storico di riconoscimento sociale della professione si è rivelato incompiuto e ancora oggi la pratica musicale e artistica risulta prevalentemente associata - dall'opinione pubblica, dai media, ma anche dagli studi accademici - alla sfera del tempo libero e dell'intrattenimento, piuttosto che a una dimensione lavorativa e a un sapere specialistico. Eppure la tradizione musicale dei secoli passati e la fama di celebri compositori, cantanti, direttori, strumentisti, è annoverata tra i principali miti che alimentano l'orgoglio identitario dell'Italia in ambito mondiale. Tale paradosso è riconducibile alla storia moderna e contemporanea dell'apprendimento musicale in Italia. Qual è lo sviluppo storico di questa istituzione? Quali strutture sono state previste per organizzare la formazione musicale pre-accademica degli allievi? Quali sono stati i risultati? Queste sono solo alcune delle domande a cui risponde il presente studio.
Fanno le stesse cose degli adulti, si vestono come loro, guardano la tv, giocano con i videogiochi, navigano su internet, praticano gli stessi sport, parlano con un uguale numero di vocaboli, usano gli stessi gesti, hanno pochi giocattoli ma moltissimi gadget. Sono i bambini dei nostri giorni, i bambini adulti, figli di adulti bambini. Più imparano, più rapidamente crescono, meno responsabilità hanno coloro che se ne dovrebbero prendere cura. Divorati dall'ansia, i genitori preferiscono delegare alla scuola, ai vecchi e nuovi media, alle tecnologie, all'associazionismo, il compito di accudire, crescere ed educare alla vita adulta. Perché esistono i bambini ma è scomparsa l'infanzia? Come sono e come dovrebbero essere gli adulti che hanno il compito di farli diventare grandi?
Il libro affronta il tema dell'autopercezione, da parte dei minori, dei propri diritti e bisogni, con riferimento al rapporto che i ragazzi hanno con gli adulti, con le autorità e con le istituzioni. Ciò è possibile attraverso l'analisi di studi teorici sull'argomento, ma anche, e sopratutto, grazie ad indagini effettuate su campioni di adolescenti italiani.
Rileggere la metodologia della ricerca sociale finalizzandola alla pratica nei contesti socio-educativi: questo è l’obiettivo del volume che rappresenta uno strumento per chi non è professionista della ricerca ma opera nell’ambito educativo e formativo, dove la ricerca è ormai indispensabile per programmare, realizzare, valutare gli interventi. La nuova edizione 2014 mantiene lo stesso impianto ma si propone di fornire una visione aggiornata sia dei metodi e delle tecniche di ricerca, sia dei numerosi mutamenti intervenuti nel panorama della socializzazione odierna. Dopo aver esplorato le motivazioni e i principi di base della ricerca sociale, le autrici percorrono passo dopo passo l’itinerario metodologico della ricerca, dalla formulazione del problema, alla raccolta e analisi dei dati, alla consegna del report. Vengono poi presentate le diverse tecniche di ricerca , quantitative e qualitative. Si va delle più tradizionali (inchiesta e indicatori sociali) alle più recenti (ricerca valutativa, ricerca azione, sociologia visuale, analisi documentaria). L’ultimo capitolo presenta la ricerca sul campo con riferimento ai singoli contesti da studiare: famiglia, servizio...
Pinkizzazione è la recente tendenza a colorare di rosa tutto ciò che appartiene al territorio femminile: rosa i vestiti e i giocattoli delle bambine, rosa gli oggetti e gli accessori delle donne; ma rosa è anche il colore scelto dalle donne in marcia nello sciopero globale dell’8 marzo 2017. Il rosa è diventato un significante che serve a delimitare i confini di genere solo nel secolo scorso. Quando e perché è successo? Quando e perché è divenuto così di moda? La divisione dei colori - rosa per le femmine e blu per i maschi - è uno dei tanti dispositivi per il mantenimento dell’ordine di genere, un ordine rigorosamente binario che non prevede sconfinamenti e che ingabbia non solo il femminile, ma anche, o forse soprattutto, il maschile. Ancora oggi, i maschi devono mostrarsi diversi dalle femmine, ma si iniziano a intravvedere significativi segnali di cambiamento, che generano forme di resistenza. Perché le sfide all’ordine di genere fanno paura? Attraverso una ricerca sugli stereotipi di genere nelle scuole di infanzia genovesi, si è provato a rispondere a queste e altre domande, entrando nelle scuole, parlando con le insegnanti, facendo osservazione nelle...
Come analizzare per poter prevedere ciò che accade nella società contemporanea ove “cultura” e “mutamento” sono divenuti sinonimi? Come interpretare i grandi sconvolgimenti contemporanei (conflitti, migrazioni, oscillazioni del mercato…) senza far riferimento alle motivazioni più profonde degli individui? Come comprendere nel riflesso del reale che i media ci offrono, la realtà di ciò che accade? Il testo, con più voci, tenta di rispondere a questi interrogativi mettendo al centro dell’indagine la portata dei sentimenti che animano la nostra postmodernità. In un contesto sociale comprensibile solo nell’interconnessione della sua trasformazione, si fa spazio così una nuova prospettiva di indagine: quella che coniuga le emozioni, le percezioni, l’apparato simbolico ed i valori, i sentimenti, con le possibilità di analisi politica, economica, storica, letteraria, artistica e sociale di tipo tradizionale. Sempre più oggi, la struttura politica, economica e finanziaria del mondo si regge su rapporti personali, affettivi, dominati da interessi e influenzati da relazioni di scambio interindividuali; l’ideologia, che storicamente ha determinato le differenze,...
Sino a che punto le ricerche pubblicate nelle maggiori riviste scientifiche delle diverse scienze dell’educazione vengono effettivamente realizzate facendo riferimento alla research with children e ai fattori (partecipazione, ascolto e attenzione etica) che definiscono tale approccio di ricerca? Il volume di Valentina Montù documenta i risultati di una ricerca triennale di analisi sistematica della letteratura scientifica, volta a rispondere a tale interrogativo, offrendo alla comunità di ricercatori un luogo di riflessione interdisciplinare che amplia lo sguardo su un orizzonte di conoscenza che va oltre i singoli studi realizzati sull’infanzia.
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