Utopia e tirannide
Autore: Michele Battini
Numero di pagine: 316Resiste nel senso comune un sillogismo dato per scontato: l’utopia conduce inevitabilmente alla tirannia. I sogni perseguiti nelle rivoluzioni moderne – dal 1789 in poi – avrebbero partorito solo mostri, regimi autoritari, tirannici, totalitari. Dall’epoca della guerra fredda sino al trionfo attuale del pensiero neoliberale, al miraggio della giustizia sociale si è addebitato il peccato mortale dell’intrusione dello Stato nella sfera dell’autonomia personale, e nella legislazione sociale si è vista la minaccia più grave per la libertà. L’illusione di realizzare la giustizia sociale attraverso la legge sarebbe stata la colpa fondamentale degli illuministi, degli utopisti, dei socialisti. I maggiori giuristi, economisti, storici, filosofi neoliberali – Mises, Talmon, Aron, Hayek, Berlin, Furet – lo hanno ripetuto per decenni e hanno invocato come proprio maestro uno dei più grandi studiosi dell’utilitarismo, del liberalismo britannico e del socialismo europeo, Élie Halévy. Michele Battini ha scavato nei suoi archivi, conservati a Parigi, e ha riportato alla luce testi inediti o dimenticati, scoprendo che il maestro non la pensava così e che, sino alla...