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Prima lezione di metodo storico

Prima lezione di metodo storico

Autore: Sergio Luzzatto

Numero di pagine: 210

Come si studia la storia? E come si racconta? Domande difficili ma appassionanti, se soltanto gli storici si impegnano a non avere segreti, e a parlare chiaro. Se invitano il pubblico dentro la loro officina e spiegano come maneggiarne gli attrezzi. Se una tecnica, il buon uso delle 'fonti', diventa un'arte di ricostruzione del passato. Qui, dieci storici italiani – Alessandro Barbero, Roberto Bizzocchi, Alessandro Casellato, Antonio Gibelli, Miguel Gotor, Giovanni Levi, Salvatore Lupo, Sergio Luzzatto, Ottavia Niccoli, Lisa Roscioni – hanno scelto ciascuno una singola fonte, l'hanno lavorata con i ferri del mestiere, ne hanno fatto la base di un racconto esemplare. Sergio Luzzatto ospite del Programma Le Storie di Corrado Augias: guarda il video

Bonbon Robespierre

Bonbon Robespierre

Autore: Sergio Luzzatto

Numero di pagine: 136

Scoprendo la figura di Bonbon Robespierre, questo piccolo libro racconta una grande storia. La storia di un'altra Rivoluzione francese: minore, minoritaria, migliore.

1872. I funerali di Mazzini

1872. I funerali di Mazzini

Autore: Sergio Luzzatto

Numero di pagine: 20

Rivoluzionario di professione, Giuseppe Mazzini muore a Pisa da clandestino, il 10 marzo 1872. Appena sette giorni dopo, Genova ospita i suoi grandiosi funerali. Unimpressionante manifestazione di popolo, decine di migliaia di persone accalcate lungo il percorso del feretro dalla stazione ferroviaria alla collina del cimitero, da piazza dellAcquaverde a Staglieno. Quei funerali di massa significano tante cose: la resistenza dellideale repubblicano nellItalia dei Savoia trionfanti; la vitalità della Genova operaia e democratica, pur nella crisi del movimento mazziniano; lavvento di una moderna politica dellimmagine, o forse già dello spettacolo. In effetti, i funerali di Mazzini sono straordinari anche perché il cadavere è stato sottoposto a un trattamento particolare di imbalsamazione, la pietrificazione. I mazziniani volevano trasformare i resti del leader in «un monumento di continua rivelazione»: un corpo-statua, da venerare religiosamente. Così, ritrovando la Genova del 17 marzo 1872 ci si scopre ben dentro una storia italiana (molto italiana) di leader carismatici, santi laici, meravigliosi crismi e ineffabili carismi.

La bella morte

La bella morte

Autore: Gianni Oliva

Numero di pagine: 312

Per la vulgata dell'Italia repubblicana i «ragazzi di Salò» hanno rappresentato il «male assoluto». Hanno assorbito su di sé tutte le colpe storiche del fascismo, facendo da schermo ai tanti opportunisti che durante il Ventennio hanno accumulato ricchezze e onori, ma non si sono compromessi con la Repubblica sociale. Settant'anni fa Italo Calvino, partigiano combattente, scriveva invece: «Quel furore antico che è in tutti noi è lo stesso che fa sparare i fascisti, con la stessa speranza di riscatto. Ma allora c'è la storia. C'è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra». Sdoganata prima dal presidente della Camera Luciano Violante, poi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la questione dei «ragazzi di Salò» anima da due decenni un dibattito spesso strumentale, sospeso tra demonizzazioni e riabilitazioni ugualmente improprie. Gianni Oliva ne propone quindi una lettura storiograficamente equilibrata, rintracciando le motivazioni dei volontari che scelsero di continuare a combattere accanto a Mussolini una guerra persa: i valori sedimentati dall'educazione di regime (la sacralità della patria e dell'onore, la lealtà alla...

Partigia

Partigia

Autore: Sergio Luzzatto

Numero di pagine: 384

I «partigia» erano - secondo un modo di dire piemontese - i combattenti della Resistenza spregiudicati nell'uso nelle armi: decisi, e svelti di mano. A loro Primo Levi ha intitolato una poesia del 1981. Narratore formidabile, Levi ha steso però un velo di silenzio sulle settimane da lui trascorse come ribelle nella valle d'Aosta dell'autunno 1943, prima della cattura e della deportazione ad Auschwitz. Non ha alluso che di sfuggita a un «segreto brutto». Scavando in questo segreto, e allargando lo sguardo dalla valle d'Aosta all'Italia del Nord-Ovest, Sergio Luzzatto racconta - attraverso una storia della Resistenza - la storia della Resistenza. Il dilemma della scelta, quale si pose dopo l'8 settembre ai giovani di una nazione allo sbando. L'amalgama di passioni e di ragioni dei refrattari all'ordine nazifascista. Il problema della legittimità e della moralità della violenza. Luzzatto restituisce figure vere, non santini della Resistenza o mostri di Salò. Eppure i protagonisti di Partigia si rivelano essi stessi, a loro modo, figure esemplari. E personaggi memorabili. Così un partigiano come Mario Pelizzari, l'«Alimiro » che da Ivrea combatté una personalissima sua...

La montagna di Quentin

La montagna di Quentin

Autore: Vincenzo Agostini

Numero di pagine: 238

In montagna ci sono sentieri facili, sentieri difficili e anche sentieri sconosciuti. La montagna di Quentin è uno di questi. A percorrerlo, ogni tanto, vengono pure le vertigini. Epperò, riga dopo riga, idea dopo idea, a mo’ di guida alpina, l’autore conduce il lettore all’incontro con Quentin Tarantino e Leni Riefenstahl, con Luis Trenker e Gustav Mahler, con Klaus Theweleit e Citto Maselli, con Arnold Fanck e Susan Sontag: personalità che hanno portato avanti – chi con i libri, chi con il cinema, chi con la musica – idee sulla montagna rivelatesi fondamentali nel nostro Novecento e oltre. Punto di partenza è una scena di Bastardi senza gloria, film capolavoro di Quentin Tarantino; punto di arrivo è un’idea tanto antica quanto necessaria di montagna, unita alla consapevolezza che ancora oggi sulle montagne, e sulle Dolomiti in particolare, si sta combattendo una battaglia dall’altissimo valore simbolico.

25 aprile 1945. La Liberazione

25 aprile 1945. La Liberazione

Autore: Sergio Luzzatto

Numero di pagine: 20

Milano, 24 aprile 1945, dal diario di Andrea Damiano, giornalista, già redattore capo del Corriere della Sera, nascosto in città per non collaborare con il regime di Salò: «La vita di Milano è apparentemente normale, ma laria è secca, i volti seri, dalle vie affollate e animate sale come un ronzare di api inquiete che un nonnulla può rendere furiose».Milano, 29 aprile 1945, dallo stesso diario: «Fa uno splendido sole, e laria è mossa. Dalla mia finestra si vedono nette le montagne azzurre nel sereno. Laggiù nella calca di piazzale Loreto i volti sono sudati, molte le donne, unaria di kermesse, di fiera paesana. Camion fermi brulicanti di partigiani affiorano come isole tra il ribollire della marea umana, intrisi di vessilli rossi, di luccicanti canne di mitra, di caschi dacciaio e di coccarde».Tra queste due date, quella del 25 aprile 1945. La Liberazione. Milano che insorge, memore di se stessa e della sua storia. Milano che sospinge verso il lago di Como un Mussolini fuggiasco, nellattesa di violarne il cadavere in piazzale Loreto. Milano operaia, che accoglie dalla pianura e dalle montagne i partigiani delle brigate Garibaldi. Milano violenta, che si prepara a...

Gli anni di Genova

Gli anni di Genova

Autore: Franco Cardini , Sergio Luzzatto , Giovanni Assereto , Michel Balard , Giuseppe Felloni , Arturo Pacini , Carlo Bitossi , Bianca Montale , Antonio Gibelli

Numero di pagine: 276

Nove grandi storici raccontano gli anni e gli uomini che hanno cambiato la storia di Genova e del mondo. Dalle crociate al trattato di Ninfeo, dalla fondazione del Banco di San Giorgio alla congiura Fieschi, dalla sfida al regno di Francia all'eroico moto di popolo contro gli austriaci, dalla rivolta contro i Savoia ai funerali di Mazzini, fino al dibattito sull'interventismo alla vigilia della prima guerra mondiale.

La storia di Papa Giovanni

La storia di Papa Giovanni

Autore: Renzo Allegri

Numero di pagine: 360

Papa Giovanni XXIII, al secolo Angelo Roncalli, nato a Sotto il Monte in provincia di Bergamo il 25 novembre 1881 e morto nella Città del Vaticano il 3 giugno 1963, ora fa parte dell’albo dei santi della Chiesa cattolica. Così ha voluto e decretato Papa Francesco. Giovanni XXIII è rimasto alla guida della Chiesa soltanto per cinque anni, dal 1958 al 1963. Ma sono stati anni storici, che hanno portato una drastica svolta, soprattutto grazie al Concilio Vaticano II, ideato, voluto, organizzato da Papa Giovanni contro il parere di molti. Per questo, Roncalli è stato definito dagli studiosi «il Papa del grande cambiamento» e anche «il Papa rivoluzionario». Ma per la gente semplice, per il popolo di Dio egli era solo «il Papa buono», «il Papa santo». Renzo Allegri ripercorre la vita di Giovanni XXIII utilizzando testimonianze esclusive, lettere private, documenti poco noti al pubblico. Ne esce un ritratto «intimo», familiare, quotidiano, che offre la chiave di lettura dell’operato di un Pontefice capace di cambiare per sempre il significato e il ruolo del papato romano. Non si va lontani dal vero se si afferma che la «rivoluzione» di Papa Francesco affonda le sue...

ANNO 2019 LE RELIGIONI

ANNO 2019 LE RELIGIONI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.

Nobiltà e miserie di Clio. Gli abusi della storia contemporanea

Nobiltà e miserie di Clio. Gli abusi della storia contemporanea

Autore: Guido Panico

Numero di pagine: 145

1391.2.3

Carta straccia (VINTAGE)

Carta straccia (VINTAGE)

Autore: Giampaolo Pansa

Numero di pagine: 399

La faziosità politica. Gli errori a raffica. Le interviste ruffiane. Le vendette tra colleghi. Lo schierarsi in campi contrapposti, divisi da un'ostilità profonda. Dopo cinquant'anni trascorsi nei giornali, lavorando in molte testate con incarichi diversi, Giampaolo Pansa fa di quel mondo un racconto all'arma bianca, implacabile, che non fa sconti a nessuno. Tra passato e presente, mette in scena una quantità di personaggi, tutti attori di una recita spesso ingannevole e deviata: l'informazione stampata e televisiva, di volta in volta commedia o tragedia.

Parole al potere

Parole al potere

Autore: AA.VV.,

Numero di pagine: 1116

Cosa è stata l'Italia nei decenni che vanno dall'Unità alla fine della "Prima repubblica"? Dal conte di Cavour a Silvio Berlusconi, come è cambiato il modo di parlare della nostra classe dirigente? Gabriele Pedullà antologizza i sessanta discorsi più significativi pronunciati dai nostri politici tra il 1861 e il 1994, e ripercorre un secolo e mezzo di storia unitaria attraverso i duelli oratori che l'hanno contrassegnata. Il suo viaggio nei programmi di governo e negli appelli al voto racconta anche una vicenda parallela: quella di una parola letteraria che si è offerta, alternativamente, come modello autorevole per la lingua della politica e come diretta antitesi agli slogan di partiti e movimenti. Emerge così il filo rosso di un tormentato rapporto tra cultura e potere che, muovendo dalla stagione del poeta vate dannunziano, conduce sino alla generazione di narratori degli anni Venti e Trenta: intellettuali come Bianciardi e Pasolini, Calvino e Manganelli, la cui opera ha sovente preso di mira vezzi e vizi della classe dirigente, rivelando agli italiani quanti e quali non detti contenga anche il più cristallino dei proclami politici.

26 gennaio 1994

26 gennaio 1994

Autore: Antonio Gibelli

Numero di pagine: 272

Nove minuti. In nove minuti si condensa un passaggio chiave della storia italiana, definito di volta in volta come transizione dalla Prima alla Seconda Repubblica, o dalla 'repubblica dei partiti' all'epoca dei movimenti dominati da leader carismatici e improntati alla 'demagogia'. Da questo momento il sistema politico italiano cessa di essere quello che è stato per circa mezzo secolo. Gli stessi fondamenti etico-politici dell'Italia repubblicana nata dalla tragedia della seconda guerra mondiale, dal crollo del regime fascista e dalla Resistenza sembrano per la prima volta messi in discussione alla radice, oscurati se non proprio manomessi. Alle 17.30 del 26 gennaio 1994, Silvio Berlusconi fa la sua apparizione sugli schermi tv attraverso una delle tre grandi reti di sua proprietà. Esibendo un sorriso affabile, seduto dietro una scrivania, sullo sfondo una libreria con foto di famiglia, pronuncia un appello rivolto a tutti gli italiani. Il discorso dura circa 9 minuti e 30 secondi. Oltre 26 milioni di telespettatori sono raggiunti dal messaggio. È l'esordio di un terremoto politico. Di lì a poco l'imprenditore lombardo, proprietario di una mitica squadra di calcio e padrone di ...

Sull’orlo dell’abisso

Sull’orlo dell’abisso

Autore: Ruggero D'Alessandro

La Shoah, a quasi settantacinque anni dalla sua conclusione, rimane un evento unico nella storia umana per portata, tecnologia, ideologia razzista biologica, durata. Dagli anni ’80 e ’90 si produce un intenso dibattito fra due gruppi di storici: gli “intenzionalisti”, convinti che sin dalle pagine del Mein Kampf Hitler covasse l’idea di sterminare il popolo ebraico; i “funzionalisti”, che invece considerano la distruzione degli Ebrei europei un progetto scandito dagli eventi della Seconda guerra mondiale, anzitutto dall’invasione dell’Unione Sovietica (22 giugno 1941). Esistono poi posizioni più sfumate, come ben esemplificato dallo studioso statunitense Cristopher Browning, che si autodefinisce “funzionalista moderato”. Dagli anni 2000 si è passati a concentrarsi su altre tematiche, ma la querelle resta comunque una pagina fondamentale nello svilupparsi della coscienza storica, della conoscenza culturale e della dimensione inumana di un evento che dovrebbe restare all’insegna del “mai più”.

Camminare per l'Italia fascista

Camminare per l'Italia fascista

Autore: Riccardo Affinati

Numero di pagine: 140

Percorrere le strade del fascismo ci porterà per luoghi affascinanti e tristi, spesso sconosciuti, rappresentativi di momenti della nostra storia, delle nostre radici, dove i nostri padri e le nostre madri si sono battuti e con sangue e rabbia si sono uccisi, depredati, fucilati, violentati, torturati, bruciati, sacrificati, talvolta eroicamente immolati e altre volte traditi e rinnegati. Camminare lungo i luoghi storici di avvenimenti passati, non ci porta verità storiche, bensì rinnova sensazioni ed emozioni che provengono da assai lontano. Le località, le città, le regioni e i paesi ci vengono incontro, spesso immagini devastate dall’abusivismo, dalle oscene costruzioni di palazzinari in combutta con le mafie politiche locali e nazionali. I musei si sgretolano nelle burocrazie di una cultura che tenta ogni strada nel tentativo di sorprendere la propria coscienza e, qualche volta, il viandante che percorre strade poco note, si sorprende nell’incontrare piccoli paradisi e oasi felici.

Annali della Fondazione Ugo La Malfa XXVII - 2012

Annali della Fondazione Ugo La Malfa XXVII - 2012

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 354

Indice La Fondazione Ugo La Malfa. Attività 2012 Il centro è la periferia. Il PRI a Torino nel secondo dopoguerra Paolo Soddu, Introduzione Giorgio La Malfa, Paolo Soddu Dialogo sul PRI a Torino Marco Maffioletti La terza forza: l'ingresso di radicali e Comunità (1953-1964) Cesare Panizza Il partito repubblicano a Torino nel secondo dopoguerra Daniele Pipitone Il PRI nel consiglio comunale di Torino (1945-1993) Gli azionisti e la religione civile degli italiani Giuseppe Ricuperati Il Partito d'Azione, le sue radici e la religione civile Ersilia Alessandrone Perona Piero Gobetti. Una religione civile? Leonardo Casalino Leone Ginzburg, un filologo della libertà Paolo Soddu La religione civile in Ugo La Malfa Mezzogiorno nell'Occidente Introduzione Andrea Becherucci Mezzogiorno ed Europa nel pensiero di Renato Giordano Roberto Ricciuti - Luca Sandonà Mezzogiorno e apertura internazionale nella “Riforma sociale”, 1894-1927 Andrea Frangioni Questione meridionale e collocazione internazionale dell'Italia nella “prima globalizzazione”: Stefano Jacini e Giustino Fortunato alla luce di alcuni recenti studi Antonio Bonatesta La Puglia nel processo di integrazione europea....

LA PIETRA NERA DEL RICORDO

LA PIETRA NERA DEL RICORDO

Autore: Giulio Busi

Numero di pagine: 288

Per la Giornata della Memoria la Domenica de Il Sole 24 ORE propone ai suoi lettori la raccolta di articoli della rubrica Giudaica scritti da Giulio Busi, un itinerario critico costruito attraverso episodi del presente e del passato che raccontano in retrospettiva un momento della storia da non dimenticare, oggi più attuale che mai, attraverso la narrazione intensa e puntuale del massimo ebraista italiano. "...Giulio Busi, il massimo ebraista italiano e uno dei più accreditati studiosi nel mondo (non a caso, infatti, invece di insegnare in una università di Pisa o di Venezia o di Roma, insegna a Berlino) ...", Giorgio Montefoschi, «Il Corriere della Sera», 7 September 2007 Giulio Busi si è formato all'Università Ca' Foscari Venezia, dove, dal 1992, ha insegnato Lingua e letteratura ebraica. Nel 1999 è stato chiamato all'Università libera di Berlino per dirigere l'Istituto di Giudaistica. Oltre a collaborare con molte riviste specialistiche, dal 2000 scrive regolarmente, per il supplemento Domenicale del "Il Sole 24 ORE", articoli dedicati alla letteratura e alla storia ebraica. Giulio Busi vive tra Berlino, Milano e Castiglione delle Stiviere.

Il principe

Il principe

Autore: Niccolò Machiavelli

Numero di pagine: 422

Da cinquecento anni il Principe funziona come una sorta di specchio nel quale non cessa di riflettersi la coscienza occidentale, proiettando sulle parole di Machiavelli ansie, ossessioni, speranze, paure. Politica e morale, mezzi e fini, il partito come moderno principe, l’emergere dello Stato, la politica come tecnica, i fantasmi del totalitarismo... In quanto presunto fondatore della modernità politica, Machiavelli entra obbligatoriamente in qualsiasi discorso filosofico sulla vita associata. Eppure, questo successo ha avuto un prezzo considerevole. Chiosato, interpretato, adattato e spesso anche violentato, il Principe ha troppo spesso finito per smarrire la propria fisionomia e assumere quella dei suoi ammiratori o detrattori. Questa edizione del cinquecentennale nasce precisamente dall’auspicio di favorire una nuova intimità con un grande classico più citato che letto, anzitutto giovandosi di una versione in italiano moderno appositamente realizzata da Carmine Donzelli. La traduzione accompagna, a fronte, il testo originale del Principe, mantenendo le idiosincrasie, il procedere spezzato, le peculiarità e – diciamolo pure – la bellezza della prosa machiavelliana,...

Nel labirinto del passato

Nel labirinto del passato

Autore: Tommaso di Carpegna Falconieri

Numero di pagine: 216

Costantino donò l'impero al papa? I Templari hanno scoperto l'America? Un esercito di spettri fermò i tedeschi durante la prima guerra mondiale? Lo sbarco sulla Luna fu un falso ricostruito negli studi televisivi? È vero che i campi di sterminio non sono mai esistiti? E perché le statue di Cristoforo Colombo vengono abbattute? La storia è sempre stata oggetto di manipolazioni e falsificazioni. Oggi sembra proprio essersi smarrita: aiutiamola a ritrovare la strada. «Papà, a che serve la storia?»: questa era la domanda che quasi 80 anni fa Marc Bloch poneva all'apertura di Apologia della storia, un libro che ha segnato generazioni di lettori. Oggi, di fronte a un tempo radicalmente diverso dal passato, dove le categorie di continuità tra le generazioni appaiono saltate, la risposta più semplice sembra essere: «a nulla». La storia sembra diventata nient'altro che un racconto suggestivo, da rendere il più possibile spettacolare, intrigante e misterioso. Se poi ci si inventa qualcosa, pazienza, tanto è sempre più arduo distinguere tra fatto e racconto, tra avvenimento e propaganda, tra vita reale e virtual reality. Ma è proprio per questo che la storia serve, anzi è...

Cento anni del Vittoriano 1911-2011

Cento anni del Vittoriano 1911-2011

Autore: Romano Ugolini

Numero di pagine: 128

Il Vittoriano inaugurato nel 1911 rappresenta uno dei simboli dell’Unità d’Italia. Sorto come monumento commemorativo a Vittorio Emanuele II divenne, nel corso degli anni, l’Altare della Patria e accolse la tomba del Milite Ignoto nel 1921. Questo volume raccoglie gli atti della giornata di studio tenutasi al Vittoriano in occasione del Centenario della sua inaugurazione. Il volume contiene gli interventi di Romano Ugolini, Federica Galloni, Marco Pizzo, Bruno Tobia, Fabio Mangone, Michele Finelli, Anna Villari.

Il mestiere di storico (2009) vol. 1

Il mestiere di storico (2009) vol. 1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 273

Indice Questo numero (p. 5) Saggi Erik-Jan Zürcher, The Late Ottoman Empire as Laboratory of Demographic Engineering (p. 7-18) Roman Szporluk, Mapping Ukraine: From Identity Space to Decision Space (p. 19-29) Timothy Snyder, Galicia (XVIII-XX Century). A Laboratory of European History? (p. 31-36) Rassegne e letture Marta Verginella, Storia del confine orientale e dell’area balcanica (p. 37-46) Sandro Rinauro, Migrazioni (p. 47-51) Marco Meriggi, Come nacque la modernità? (p. 52-54) Piero Craveri, Impero, nation-building e politica di potenza (p. 55-57) Giulio Sapelli, Banche e storia d’Italia (p. 58-61) Musei e mostre (p. 63-76) Film e fiction (p. 77-87) Memorie, carteggi e autobiografie (p. 89-98) I libri del 2008/1 (p. 99-267) Indice dei recensori (p. 269)

Il fascismo e gli ebrei

Il fascismo e gli ebrei

Autore: Angelo Ventura

Numero di pagine: 272

Una vera comprensione dell’Italia repubblicana si può avere solo se si parte da uno studio approfondito del fascismo, e in particolare del ruolo delle élites intellettuali e del grave e delicato nodo del razzismo italiano e della persecuzione antiebraica. Da questa radicata consapevolezza storiografica – e prima ancora etico-civile – prende lemosse Angelo Ventura nei magistrali contributi sul fascismo, l’ideologia antisemita e la persecuzione contro gli ebrei che vengono per la prima volta proposti e organizzati in volume. Storico tra i più valenti e rigorosi della sua generazione, Ventura affronta qui una delle questioni più spinose del nostro Novecento: capire se l’ideologia razzista sia stata il frutto di qualche bellicosa intemperanza dell’ala più intransigente del fascismo militante, o se invece non sia penetrata nei gangli più profondi della cultura nazionale, insediandosi fin nel cuore delle più sofisticate «cittadelle» intellettuali e delle più prestigiose università. In questi saggi, Angelo Ventura disegna un profilo profondamente innovativo dell’antisemitismo italiano e offre al contempo il giudizio più equilibrato e completo sull’opera di un...

Uomini in grigio

Uomini in grigio

Autore: Carlo Greppi

Numero di pagine: 384

Gino ha undici anni e della guerra sa solo che porta la fame, e che quando arrivano gli aerei si scappa in cantina. L’emigrato Italo vive a Parigi, si è sposato da poco ed è felice, ma stanno arrivando i tedeschi, e con loro le cacce all’uomo. Fiorella è la figlia del maggiore Gastone Serloreti, a capo del famigerato Ufficio politico investigativo della caserma-prigione di via Asti, a Torino, ma lei è lontana dal terrore della Repubblica di Salò. E poi c’è il brigadiere Antonio M, che di quella caserma è l’ultima ruota del carro, e dopo la guerra sarà processato per stabilire se è stato anche lui un carnefice, o soltanto uno che ha lasciato fare. Oppure, addirittura, se cercava di aiutare i perseguitati, per quanto possibile. Ben poche delle persone investite dalla guerra in casa furono senza dubbio carnefici, o divennero vittime senza scampo. La verità è che tutti cercarono, ogni giorno, di prendere decisioni e di sopravvivere in un contesto sempre più difficile, in una dimensione esistenziale che non può coesistere con facili schematismi, ma è immersa nel grigio della nebbia morale. Come hanno fatto loro i conti con quel passato? E come li abbiamo fatti...

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2005) Vol. 4/1

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2005) Vol. 4/1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 237

Il tema: Italia giudicata, a cura di Andreina De Clementi e Dianella Gagliani Andreina De Clementi e Dianella Gagliani | Open access Elisabetta Bini, Dal fascismo alla democrazia. Interpretazioni americane dei ruoli di genere nell’Italia del secondo dopoguerra (p. 23-43). Mark Seymour, Condiscendenza con affetto. Le due culture e la questione del divorzio in Italia vista dagli anglofoni (1900-1974) (p. 45-71). Ricerche Giulia Barrera, Memorie del colonialismo italiano fra le donne eritree: la storia di Frewini (p. 73-98). Giulia Calvi, Mode, modi, mondi. Per un’antropologia delle identità di genere in Europa (XVI secolo) (p. 99-124). Maria Clara Donato, Conquiste, censure, dissimulazioni. Donne cinesi negli anni Cinquanta (p. 125-150). Mirta Zaida Lobato, «Quello non era un concorso di bellezza». Le voci delle regine del lavoro sotto il regime peronista (p. 151-167). Forum: Ancora su Italiane, a cura di Ida Fazio Ida Fazio, Ancora su Italiane (p. 169-172). Michela De Giorgio, Quali Italiane? (p. 173-182). Anna Scattigno, Committenza pubblica e costruzione della memoria negli studi di storia delle donne (p. 182-192). Madel Crasta, La variabile differente (p. 193-195). Marina ...

Lettere a politici e intellettuali. Con un'appendice di contributi storico-religiosi

Lettere a politici e intellettuali. Con un'appendice di contributi storico-religiosi

Autore: Giancarlo Giardina

Numero di pagine: 150
Falsi e falsari nella Storia

Falsi e falsari nella Storia

Autore: Paolo Preto

Numero di pagine: 621

I falsi percorrono la storia come un filo rosso, a volte impalpabile, a volte capace di modificare il corso degli eventi. Solo a distanza di anni, se e quando vengono svelati, rivelano la loro efficacia: così la Donazione di Costantino per la storia della Chiesa o i Protocolli dei savi anziani di Sion nel diffondere l’antisemitismo. Si falsificano atti diplomatici, lettere, testamenti, documenti storici, ma anche le antiche epigrafi, e non solo per denaro. Anche la letteratura e l’erudizione vengono coinvolte, come nel caso dei falsi ottocenteschi della poesia ceco-medievale. La falsificazione abbonda nell’arte: una legione di imbroglioni pratica una lucrosa professione, che fa il paio con quella dei falsari di merci e di monete. Dietro i falsi ci sono appunto i falsari, ora nascosti nell’ombra, ora proiettati verso una fama spesso ambiguamente ammirata, come nei casi di Annio da Viterbo, che riscrive una falsa storia antica o di George Psalmanazar che offre agli inglesi una Formosa inesistente. Sono solo alcuni dei capifila di un esercito che, con alterna fortuna, ha conquistato la nostra civiltà fin dai tempi antichi.

Caduti e memoria nella lotta politica. Le morti violente della stagione dei movimenti

Caduti e memoria nella lotta politica. Le morti violente della stagione dei movimenti

Autore: Pierluigi Zavaroni

Numero di pagine: 194

222.3.2

PROFUGHI E FOIBE COMUNISMO ED OMERTA'

PROFUGHI E FOIBE COMUNISMO ED OMERTA'

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.

Il rompiscatole

Il rompiscatole

Autore: Giampaolo Pansa

Numero di pagine: 400

"Tutto ciò che resterà della mia vita è quello che ho scritto." Qualcuno l'ha detto pensando a se stesso, però sono parole che si adattano anche a me. Ho sempre voluto scrivere. Alla fine della scuola media, andavo per i tredici anni, mio padre Ernesto mi regalò una macchina Underwood di seconda mano, dicendo: "Vedi un po' se la sai usare". Mia madre Giovanna mi mandò a una scuola di dattilografia. Ma dopo un paio di lezioni, chi la dirigeva le spiegò: "Giampaolo ha imparato subito quanto gli serve. Non butti via i suoi soldi". Ho cominciato a scrivere nell'estate del 1948 e da allora non ho più smesso. Nell'ottobre 2015 di anni ne ho compiuti ottanta. E ho deciso che potevo permettermi questo libro. Non oso definirlo un'autobiografia, parola pomposa. Allora dirò che è il racconto personale di un vecchio ragazzo destinato a fare il giornalista. Non venivo da una famiglia di intellettuali. Mio padre era operaio del telegrafo. Mia madre aveva cominciato a lavorare a dieci anni ed era stata così brava da aprire un negozio di mode. La mia nonna paterna, Caterina, era analfabeta. Rimasta vedova con sei bambini da crescere, aveva vissuto nella miseria più nera. Troverete qui ...

I conti con la storia

I conti con la storia

Autore: Paolo Mieli

Numero di pagine: 432

Lo storico ha il compito di trasmettere la memoria. Quando, invece, dimenticare diventa una virtù essenziale a ricomporre una comunità? Nell'Atene del V secolo, dopo il regime dei Trenta Tiranni, venne imposto il Patto dell'oblio, che vietava di rivangare il passato al fine di anteporre "alle rivalse private la salvezza della città". Da allora la storia ci ha imposto molte volte di concederci una sospensione della memoria per rimettere le cose in ordine, sia pure provvisorio. Oggi, dopo la fine del Novecento - il secolo delle febbri ideologiche -, fare i conti con la nostra memoria condivisa è diventato più che mai necessario. Perché la scomparsa di fascismo e comunismo non ha significato la fine dell'uso politico del passato: queste pagine attraversano oltre due millenni di storia, di interpretazioni, errori di valutazione e menzogne. Dalla Firenze di Savonarola alla Roma fascista, da Giuda a Napoleone, l'autore intraprende un viaggio coraggioso nella memoria intermittente, con la convinzione che, se saremo capaci di fare i conti con la storia senza preconcetti, saremo finalmente in grado di "ritrovare una base comune da cui avventurarci nella ricerca sul passato".

CASTOPOLI

CASTOPOLI

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

IL MOVIMENTO 5 STELLE...CADENTI

IL MOVIMENTO 5 STELLE...CADENTI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 600

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

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