
Andrea Chenier in Full Score
Autore: Umberto Giordano
Numero di pagine: 359Composed in 1896 by a leader in the verismo (realistic) school of opera, this intense and dramatic tale centers upon a poet caught up in the tumult of the French Revolution.

Composed in 1896 by a leader in the verismo (realistic) school of opera, this intense and dramatic tale centers upon a poet caught up in the tumult of the French Revolution.


Friedrich Spiro, nato da una famiglia ebraica berlinese nel 1863, fu musicista, critico musicale e filologo classico, allievo di Wilamowitz e Robert. Esperto di poesia ellenistica e metrica, si dedicò allo studio di Pausania, di cui produsse una nuova edizione critica per la Teubner. Dal 1891 si era trasferito a Roma, dove visse per un venticinquennio assieme alla moglie di dieci anni più giovane, la brillante violinista nata nell'impero russo e di formazione cosmopolita Assia Rombro: assieme a lei svolse ampia attività di critico musicale e di musicista, finché lo scoppio della prima guerra mondiale non li costrinse a tornare in Germania. Qui continuarono l'attività musicale, mentre Spiro insegnava al ginnasio. Lo stesso avvento del nazismo non li convinse subito ad emigrare: solo nel 1939 si stabiliranno in Svizzera, dove Friedrich morirà l'anno dopo, mentre Assia sopravvisse fino al 1956. In contatto, soprattutto negli anni romani, con grandi esponenti della cultura europea, Friedrich e Assia Spiro furono raffinati intellettuali, dotati di ricca sensibilità artistica. Friedrich, in particolare, mostrò presto insofferenza per la pura filologia, subendo la fascinazione di ...




La questione del tempo come mezzo per l'esatta realizzazione dell'opera musicale ha sempre interessato Wagner. Facendo un confronto tra le cronache di Porges e le annotazioni di Dannreuther (due tra i più autorevoli testimoni del Ring del 1876), è evidente che già nella prima esecuzione a Bayreuth si era creato un intenso «rapporto tra tempo e rappresentazione musicale sia a livello locale sia a livello complessivo del dramma musicale»; mettendo da subito in luce l'«immediata percezione dell'insieme e l'efficace motivazione del particolare», ritenuti dal musicologo Carl Dahlhaus i due capisaldi dell'intelligibilità drammatico-musicale delle opere di Wagner. Dopo un'accurata introduzione sul festival tra il 1876 e la seconda guerra mondiale, Davide Bartolucci (musicologo e baritono) analizza la prassi esecutiva wagneriana della Neu-Bayreuth, tra il 1951 ed il 1975. Il testo è corredato da numerosi esempi musicali, tabelle inerenti i metronomi annotati da Dannreuther alla prima del Ring a da un'interessante appendice che riporta un testo di Wieland Wagner su Loge (presentato sia in lingua originale che in italiano, a cura di Bettina Block).


Berlino, estate 1936. Adolf Hitler è cancelliere del Reich da tre anni, le persecuzioni contro gli ebrei e le minoranze avanzano inesorabilmente e la Germania nazista si sta preparando a una guerra devastante. Ma poi cominciano le Olimpiadi: gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla capitale tedesca invasa da una folla di sportivi, delegazioni olimpiche, personalità e giornalisti di ogni paese e orientamento politico. Oliver Hilmes racconta quei sedici straordinari giorni seguendo la vita quotidiana di una moltitudine di personaggi famosi e di uomini della strada, intrecciando i loro destini, in quelle ore apparentemente sospese ma piene di sussulti e presentimenti, come in un grande thriller psicologico. Gerarchi nazisti e diplomatici stranieri, gestori di locali notturni, attrici, scrittori, travestiti, turisti e prostitute: tutti coinvolti, volenti o meno, nella costruzione di una colossale illusione a orologeria. Di ciascuno di loro, nel capitolo finale, Hilmes racconta il destino ultimo, oltre la conclusione dei Giochi. Un affresco corale di forte impatto emotivo, in cui alla grande storia politica e sociale fa da contrappunto la quotidianità e la molteplicità delle...

Un libro di divagazioni sulla bellezza, a partire da un fatto del giorno: notizie, curiosità, spunti per leggere, guardare un film, osservare un'opera d'arte, ascoltare un brano musicale. Da Almanacco di Bellezza, la trasmissione che, nelle parole di Aldo Grasso, "ricorda alcuni momenti di Match di Arbasino o di L'arte di non leggere di Fruttero & Lucentini, le sole trasmissioni snobistiche che la storia della tv annoveri con orgoglio", un libro che ci accompagnerà per tutto l'anno e anche oltre, per raccontare e commentare, senza prendersi troppo sul serio, il giorno della settimana, i suoi anniversari, le sue storie, come pretesto di divagazioni infinite all'insegna della scoperta e della curiosità. Una miniera di indicazioni e spunti per iniziare un nuovo libro, guardare un film, osservare un'opera d'arte, ascoltare un brano musicale, e andare alla ricerca della bellezza in tutti i campi della vita e del sapere. Un florilegio di fatti e di notizie con cui stupire gli amici a cena o a cui ispirarsi in ogni occasione. In onda ogni giorno su Sky Classica HD e nata nell'aprile del 2020, in pieno lockdown, la trasmissione Almanacco di Bellezza ha trovato migliaia di appassionati...




Il “Canto della terra” (titolo dell’ultima composizione di Mahler) è espressione che accomuna idealmente i due pur differenti percorsi musicali tracciati nel volume. La “terra” evoca l’imprescindibile e necessaria materialità del teatro della vita, che però talora – come accade nel periodo postromantico – può irretire la persona e ancorarla al limite del finito, che caratterizza ogni contingenz scavando un abisso incolmabile tra l’individuo e le più elevanti aspirazioni del suo spirito. Ma la “terra” è anche il luogo fisico dove affondano tenacente le radici e misteriosamente si perpetuano valori interiori, come quelli legati al patrimonio culturale, che le Scuole Nazionali europee, sempre nella seconda metà dell’Ottocento, riscoprono e valorizzano al massimo grado. In ogni caso, la chiave per accedere al cuore dell’esperienza testimoniata, qualunque essa sia, di ripiegamento o di pienezza, di caduta di resurrezione, è sempre il “canto”, il linguaggio musicale, avvicinato come autentico strumento di conoscenza dell’universo “uomo”.

These 39 secular madrigals are essential to the repertoire of serious vocal students. Amateurs and professionals alike will enjoy the new English translations printed alongside the most reliable Italian text.


Per gli appassionati e gli studiosi di musica, Carlos Kleiber è una figura leggendaria. Un uomo che ha diretto solo 89 concerti e registrato soli 12 dischi, che aveva un repertorio molto esiguo, ma che nonostante ciò è ritenuto da colleghi, critica e pubblico uno dei più grandi direttori d’orchestra di sempre. Negli ultimi anni della sua vita Kleiber intrattenne una lunga e fitta corrispondenza con il musicologo Charles Barber: il libro parte proprio da queste lettere e traccia una biografia esaustiva del Maestro, dal difficile rapporto col padre e dagli anni in Sud America, fino al grande successo internazionale. Un ritratto che rende giustizia anche all’affabilità di un artista che la vulgata vuole sprezzante e austero. Un tributo a un grande della musica e un prezioso regalo per tutti i musicofili.


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