
Politica economica II edizione
Autore: Maurizio Franzini
Numero di pagine: 155Serve l'intervento dello Stato nell'economia? Pixel, la risposta a ogni esigenza di sapere.
Serve l'intervento dello Stato nell'economia? Pixel, la risposta a ogni esigenza di sapere.
Lo storico Braudel annota che la parola capitalismo appare per la prima volta in lingua francese ai tempi degli enciclopedisti. Da allora questa parola ha generato una vera e propria babele narrativa. Abbiamo anche una Cambridge history of capitalism. Questi scritti di Filippo Cavazzuti intendono dare all’espressione “capitalismo finanziario” i connotati propri del capitalismo finanziario italiano sia a livello teorico che politico. Si inizia con gli atti della commissione economica per l’Assemblea Costituente ricca di proposte di politica economica per lo sviluppo dell’Italia nel dopoguerra. Si prosegue analizzando i decenni che hanno portato l’Italia nell’euro. Sono anni che vedono la marginalità dei mercati dei capitali di rischio e la preponderanza del capitale di debito, insieme alla progressiva scomparsa della grande impresa pubblica o privata che sia. Una scomparsa che è la causa, non ultima, della stagnazione economica secolare dell’economia italiana. Completano il volume alcuni profili di eminenti economisti (Andreatta, Carli, Spaventa, Sylos-Labini, Albertini) che l’autore ha avuto la fortuna e il privilegio di conoscere e dai quali ha molto imparato. ...
La politica economica studia le ragioni, le modalità e gli effetti dell’intervento dei poteri pubblici sul sistema economico. In questo quadro, il libro privilegia un approccio alla disciplina che parte da alcune questioni di grande attualità: il ruolo dello Stato per la crescita economica, il suo rapporto con il mercato e gli ostacoli con cui deve fare i conti; le potenzialità e i limiti del Welfare State; le implicazioni dell’integrazione finanziaria internazionale sulla crescita dei singoli paesi e sull’autonomia delle politiche economiche nazionali; la necessità di un coordinamento internazionale delle politiche economiche in un contesto globalizzato in cui i benefici della cooperazione tra Stati sovrani risultano sensibilmente accresciuti. Anche la dialettica tra l’opportunità di lasciare ampia discrezionalità ai responsabili della politica economica o la necessità per contro di vincolarne il comportamento attraverso l’imposizione di rigide regole è argomento di riflessione specifica.
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Uno spaccato illuminante dell'economia del nostro paese dal 1968 a oggi: la storia degli interventi pubblici nell'economia italiana ma anche la loro relazione con la trama dei principali eventi politici, istituzionali, internazionali e sociali di quegli anni. Ne emerge il racconto avvincente di una stagione di illusioni ed errori, culminata dieci anni fa in una crisi economica gravissima, da cui l'Italia stenta a riprendersi. Una guida utile per chi – anche se non addetto ai lavori nelle discipline economiche – voglia orientarsi nella storia recente della politica e dell'economia in Italia.
L’obiettivo della crescita economica, misurata in termini di PIL (Prodotto Interno Lordo), accumuna tutti i Paesi. Dalla rivoluzione industriale e fino al 2008, il PIL globale ha mostrato tassi di crescita positivi; il modello di produzione e consumo affermatosi con essa ha dunque “funzionato” molto bene. Oggi però prendiamo atto che esso ha avuto, ed ha, un costo in termini di emissioni di gas ad effetto serra, il più importante dei quali è la CO2 (biossido di carbonio). Se non vogliamo che la crescita si arresti e che i cambiamenti climatici dovuti alla crescente concentrazione dei gas serra siano irreversibili, occorre modificare il modello di produzione e consumo attraverso l’intervento pubblico concordato tra tutti paesi. Dopo aver messo in evidenza i legami tra la crescita e la disponibilità qualitativa e quantitativa delle risorse naturali, le maggiori criticità e il ruolo del progresso tecnico, viene affrontato il problema degli strumenti economici di intervento pubblico utilizzabili per la transizione verso un modello di crescita sostenibile. Tra gli strumenti ampio spazio è dato ai permessi negoziabili, e al sistema europeo oggi in funzione (ETS), le cui...
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