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I quarantanove gradini

I quarantanove gradini

Autore: Roberto Calasso

Numero di pagine: 500

Nietzsche, Kraus, Robert Walser, Adorno, Bazlen, Céline, Benjamin, Freud, Benn, Brecht, Schreber, Wedekind, Bloy, Reich, Léautaud, Heidegger, Michelet, Stendhal, Marx, Weininger, Simone Weil, Stirner, Flaubert, Hofmannsthal: di loro – e di altri (tutti appartenenti a quell’età arcaica che fu chiamata «il moderno») – si parla in questo libro. Sono incontri che hanno lasciato traccia in saggi, indagini, articoli composti nel corso di più di vent’anni e qui presentati nell’ordine in cui sono stati scritti. Le connessioni sono molto fitte – e dovrebbero affiorare strada facendo. Così, se all’inizio incontriamo la tesi di Nietzsche su «come il “mondo vero” finì per diventare favola», alla fine le risponderà un saggio su quel «terrore delle favole» che sta sul fondo della disputa teologica di Platone contro Omero e ancora oggi opera fra le quinte della nostra mente. Come anche: percorre il libro da capo a fondo, ma già è accennato nel titolo, un simultaneo omaggio ai mani di Walter Benjamin e di Alfred Hitchcock.

Guerre senza limite

Guerre senza limite

Autore: Marie-Hélène Brousse

Numero di pagine: 320

Fin dai suoi esordi la psicoanalisi si è interessata ai conflitti e la sua storia è legata alle vicissitudini dell’impatto della guerra sui soggetti, nella forma specifica del trauma, nonché alla guerra come modalità del legame sociale. Questo volume raccoglie i contributi di psicoanalisti che si interrogano su quello che la guerra può insegnare alla psicoanalisi e su cosa la psicoanalisi può dire su di essa, provando a decifrarne le coordinate, e sul posto che essa ha nel discorso, cioè nella civiltà. La guerra infatti accompagna, e forse determina, lo sviluppo delle civiltà. Le sue forme si modificano e, oggi, essa appare nella forma del “senza limite”, conformemente alla modalità predominante nei nostri legami, configurando scenari inediti. Gli effetti sui soggetti, oggi come ieri, e il modo con cui questi possono essere trattati, sono ciò di cui si occupano gli analisti, orientati da Freud e da Lacan, considerando il trauma un fatto singolare, che non si presta a soluzioni universali, né tantomeno standardizzabili. Ma è compito degli psicoanalisti anche quello di delineare le coordinate fondamentali del nostro attuale “disagio della civiltà”, per poter...

Une œuvre originale de poésie

Une œuvre originale de poésie

Autore: Isabel Violante Picon

Numero di pagine: 348

Cette première étude d'ensemble de l'œuvre de traducteur du poète italien Giuseppe Ungaretti est aussi une réflexion sur les conditions de possibilité de la traduction poétique. Giuseppe Ungaretti, né en 1888, mort en 1970, poète majeur du XXe siècle italien, a traduit l'Après-midi d'un Faune de Mallarmé, Phèdre de Racine, Anabase de Saint-John Perse, mais également Shakespeare et Blake, Gongora et des poètes brésiliens. Toutes ces traductions n'ont pas le même statut : si parfois Ungaretti propose la première version italienne d'un poète étranger, dans le cas de Mallarmé déjà traduit à plusieurs reprises, sa traduction, publiée en 1948, est le révélateur et l'aboutissement de sa propre réflexion sur le langage et la poésie. Dès lors, si son œuvre poétique se développe sur la ligne austère de la réactivation de mythes classiques, la traduction de textes populaires et de poètes d'avant-garde brésiliens, de poèmes de Rimbaud, de textes isolés de ses amis français (Frénaud, Ponge, Michaux) ou (le passages de l'Odyssée indique chez lui une voie orphique souterraine. La pratique de la traduction est pour Ungaretti l'autre de la pratique...

Persona, personalità, personaggio tra XIX e XX secolo

Persona, personalità, personaggio tra XIX e XX secolo

Autore: Ugo M. Olivieri

Numero di pagine: 168

Se per essere una “persona” occorre avere una personalità, tale concetto si connette a quel complesso di percezioni, pulsioni e passioni che occorre governare attraverso un sottile gioco di controllo e di conoscenza a cui cooperano, nel XIX secolo, le nascenti scienze sociali, tra psicologia, antropologia e sociologia. Sin dal loro momento aurorale, tra la fine del XIX e i primi anni del XX secolo, queste scienze hanno mostrato una contiguità con i paradigmi e i topoi delle narrazioni messe in campo dalla filosofia, dalla letteratura, dalla teoria letteraria per denominare l’esperienza individuale rispetto all'astrazione degli universali

Arte di questo mondo

Arte di questo mondo

Autore: Micla Petrelli

Questo libro di saggi osserva con disposizione fenomenologica il modificarsi di conformazioni e comportamenti dell’arte di questo mondo in relazione ai mutamenti della sfera sociale, tecnologica, più generalmente culturale. Vengono indagati alcuni fenomeni estetici e linguistici che attraversano quest’ultimo secolo in tutta la sua irriducibile, anche drammatica, complessità: gli esiti del divorzio tra parola poetica e mondo, le miserie e gli splendori della lingua, la fisionomia della parola nel mondo dell’immagine. Si esplorano teorie (il ruolo della visione e della tattilità, intese come forme del sapere, nell’attività artistica) ed esperienze di fruizione (la lettura contesa tra la pagina e il display), poetiche esemplari (nel cinema di pittura), pratiche dell’arte negli spazi pubblici (lo status del museo contemporaneo e il destino della memoria collettiva) e in quelli individuali (il gesto della citazione). Nel percorso, vengono rimessi in questione alcuni nodi teorici ritornanti che hanno contribuito ad allestire il cantiere concettuale critico ed estetico di questi ultimi cento anni.

Ungaretti, poeta

Ungaretti, poeta

Autore: Carlo Ossola

Numero di pagine: 192

«Sono un frutto/ d’innumerevoli contrasti d’innesti». Così si definisce Giuseppe Ungaretti nella poesia Italia, manifesto del Porto Sepolto, 1916. Tale l’origine, e pari il destino: nato ad Alessandria d’Egitto nel 1888 da genitori lucchesi emigrati al momento delle opere di scavo del canale di Suez; studente a Parigi, alla Sorbona e al Collège de France, nel crogiolo delle avanguardie e della lezione di Henri Bergson; soldato e poeta sul fronte del Carso (1915-1918), e poi in Francia e nuovamente in Italia, indi in Brasile (1936-1942), e infine per sempre a Roma. In questo libro Carlo Ossola presenta ai lettori del XXI secolo l’opera poetica di un autore che è stato un classico del Novecento europeo e la consegna alle nuove generazioni. Il volume abbraccia l’intero arco della creazione letteraria di Ungaretti, ricostruendo la lezione dei classici – soprattutto Petrarca, Racine, Shakespeare –, ripercorrendo l’attività di traduttore e i rapporti con i contemporanei, da Saint-John Perse a Henri Michaux, da Murilo Mendes a Francis Ponge. Di Ungaretti richiama infine il «ruolo essenziale che svolge nella poesia del Novecento italiano, quello di aver fatto –...

Incontri con uomini di qualità

Incontri con uomini di qualità

Autore: Guido Davico Bonino

Numero di pagine: 140

Fra il 1961 e il 1977 Guido Davico Bonino ebbel’occasione di dialogare e confrontarsi con colleghi, intellettuali, autori che oggi, a più di quarant’annidai fatti narrati in questo libro, rappresentano il cuore della cultura italiana ed europea del Novecento. Montale, Pasolini, Morante, Sciascia, Gadda, Ginzburg, Fenoglio, De Filippo... Furono gli anni in cui, giovanissimo, Guido Davico Bonino lavorò all’Einaudi. Suo coach era Italo Calvino, con cui nei primi tempi condivise l’ufficio e che fu il destinatario delle sue molte domande, che spaziavano dai mestieri dell’editoria alle curiosità sugli scrittori che passavano da via Biancamano. Insieme a Calvino c’erano Giulio Bollati, fervido ideatore di sempre nuovi progetti editoriali, ma anche Norberto Bobbio, Massimo Mila, Elio Vittorini. Molti degli incontri che Davico Bonino rievoca in questo libro hanno l’aura di tante piccole epifanie, colme di sorprese e rivelatrici di aspetti singolari della personalità e dell’ope ra di «uomini di qualità»: Adorno fi losofo galante, Barthes analista e vittima della seduzione amorosa, Beckett cultore della pittura classica italiana, Fellini ossessionato dallo spiritismo,...

La dolce luce del crepuscolo

La dolce luce del crepuscolo

Autore: Richard Seaver

Numero di pagine: 528

L’età d’oro dell’editoria, e non solo di quella americana, ricostruita da uno dei suoi più grandi protagonisti. Richard Seaver si racconta con dovizia di dettagli, ma soprattutto racconta la fisionomia del suo lavoro come uomo di cultura, mediatore culturale e coraggioso imprenditore. Racconta della formazione in Francia (si laurea alla Sorbona con una tesi su James Joyce), del fervido rapporto con la cultura francese e degli incontri che lo condussero a fondare la rivista “Merlin” dove, fra gli altri, pubblicò opere dell’amatissimo Samuel Beckett e di Eugène Ionesco. Tornato negli Stati Uniti, fu editor in chief di Grove Press e in seguito di Viking Press. Con costanza e rigore impose opere di autori letterariamente immensi ma ardui, anticipatori, sempre al limite della provocazione, che spesso scatenarono gli attacchi della censura. Fa conoscere Jean Genet, Henry Miller, William Burroughs. E in seguito Hubert Selby Jr, Robert Coover, Harold Pinter. Dal 1988 alla morte (5 gennaio 2009) ha retto con devoto accanimento le sorti della sua Arcade Publishing. Seaver è stato protagonista di molte battaglie culturali e politiche che in questo libro sono evocate con...

Gli antimoderni

Gli antimoderni

Autore: Antoine Compagnon

Numero di pagine: 512

Non vi è forse epoca che non sia stata attraversata dal rifiuto del cambiamento e dal rimpianto della tradizione perduta. Tuttavia, ed è la tesi che alimenta queste pagine, se i tradizionalisti ci sono sempre stati, lo stesso non si può dire degli antimoderni. Gli antimoderni non sono figure semplicemente mosse dall’eterno pregiudizio contro il cambiamento, e dunque fantasmi del passato che si aggirano in ogni tempo. Gli antimoderni, nel senso proprio, moderno, della parola, hanno una data di nascita preci-sa: il 1798, l’anno in cui la Rivoluzione francese segna una rottura decisiva e una svolta fatale; hanno una casa: la letteratura; e posseggono un’attitudine tutta loro: una relazione particolare con la morte, con la malinconia, con il dandismo, con il disincanto che li fa sembrare più moderni dei moderni, come eroi ultramoderni dell’antimodernità. Da Joseph de Maistre a Roland Barthes, passando per François-René de Chateaubriand, Charles Baudelaire, Léon Bloy, Marcel Proust, Pierre Drieu la Rochelle, André Gide, Jacques Rivière, Jean Paulhan, Julien Gracq, André Breton, Maurice Blanchot e tanti altri, il genio antimoderno si è rifugiato, per Antoine...

Il monaco

Il monaco

Autore: Matthew Gregory Lewis , Antonin Artaud

Numero di pagine: 496

“Voglio la tua anima. Voglio che sia mia, mia per sempre!” Ambrosio, monaco dell’ordine dei Cappuccini di Madrid, è conosciuto in città per la sua saggezza e la condotta virtuosa. Fino al giorno in cui scopre che il discepolo con cui ha un profondo legame è in realtà una fanciulla, Matilda. Caduto in tentazioni sempre più torbide, Ambrosio ricorrerà alla magia e al demonio nel tentativo di celare i propri crimini all’Inquisizione. Considerata uno dei capolavori di quella letteratura nera e sublime che canta il male solo per estenuare il lettore e fargli desiderare il bene per rimedio, l’opera di Lewis viene riscoperta dai surrealisti e Antonin Artaud, nel 1930, decide di farne rivivere la grandezza. La sua non è una traduzione o un adattamento ma, come dice Artaud stesso, “una specie di copia in francese del testo originale”. Egli usa il testo di Lewis come materiale grezzo, modellandolo in profondità per rendere il ritmo più incalzante, l’intreccio più intricato, come il dedalo di gallerie sotterranee teatro di alcune delle scene più cruente del romanzo.

Il senso della pittura

Il senso della pittura

Autore: Ruggero Savinio

Numero di pagine: 128

Come si manifesta, anzi, quali sono i caratteri di un’espressione – la pittura – che tiene insieme, di là dai cambiamenti storici, i dipinti e i graffiti di Lascaux, di Piero della Francesca, di Courbet, di Picasso, e anche di Edvard Munch, Richard Gerstl, Bonnard, Balthus, Francis Bacon e Lucien Freud? Tutta questa pittura, dai primordi preistorici al nostro presente, ha qualcosa in comune: la fisicità. La corporeità di cui la pittura è fatta, ma anche quella messa in opera dal pittore. Quindi, la pittura è un fatto fisico. Questo potrebbe essere il primo carattere, ma essenziale e dirimente di ciò che possiamo continuare a chiamare pittura. Ruggero Savinio racconta, attraverso queste illuminanti pagine, del suo rapporto di intimità coi pittori che considera dei maestri, rispondendo, al contempo, a una serie di urgenti domande: che cos’è la pittura? Come è cambiato il concetto di pittura nel corso dei secoli? E cosa diventerà la pittura in futuro?

Studi di teoria e storia letteraria

Studi di teoria e storia letteraria

Autore: Dina Aristodemo , Costantino Maeder , Ronald de Rooy

Numero di pagine: 449

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