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Una famiglia in guerra

Una famiglia in guerra

Autore: Piero Calamandrei , Alessandro Casellato , Franco Calamandrei

Numero di pagine: 328

Piero, il giurista liberal-socialista che era stato amico dei fratelli Rosselli e che battezzerà la Costituzione repubblicana. Franco, il gappista che aveva comandato il gruppo di fuoco di via Rasella e che diventerà un dirigente del Pci. Sembra una storia ispirata alla continuità dei sentimenti e delle memorie, tra generazioni diverse, all’interno di una delle famiglie protagoniste dell’Italia del Novecento. Invece è una storia di incomprensioni, lacerazioni, sofferenze, vicenda privata che diventa vicenda politica, specchio ideale di un conflitto tra generazioni che ha plasmato la sofferta transizione dal regime alla Repubblica. Questa è la storia raccontata da Una famiglia in guerra, così come emerge da un’ampia selezione di documenti inediti. Le parole di Piero e Franco Calamandrei scrivono e descrivono pagine decisive per l’Italia, dal comunismo ‘esistenziale’ della guerra partigiana alla difesa degli ideali della Resistenza nel dopoguerra, dalla crisi del ’56 al disciplinamento delle coscienze attuato all’interno del Pci.

Bibliografia degli scritti di Piero Calamandrei (1906-1958)

Bibliografia degli scritti di Piero Calamandrei (1906-1958)

Autore: Anita Mondolfo , Mauro Cappelletti

Numero di pagine: 108
Uomini e città della Resistenza

Uomini e città della Resistenza

Autore: Sergio Luzzatto , Piero Calamandrei

Numero di pagine: 13

È una testimonianza diretta, e al tempo stesso una riflessione su quella che fu l’ispirazione profonda della Resistenza, il carattere «religioso e morale, prima che sociale e politico» che essa ebbe, nella concezione e nell’esperienza di Piero Calamandrei; il suo essere stata, «più che un movimento militare, un movimento civile». Carlo Azeglio Ciampi "Fin dal titolo il libro di Calamandrei ha il merito di individuare una fra le dimensioni fondamentali della Resistenza: la sua natura tellurica, il legame dei partigiani con una specifica terra, con un preciso paesaggio. Non si trattava semplicemente di ancorare le lotte resistenziali al loro hic et nunc politico e militare, alla mossa geografia dell’insediamento sul territorio dell’una o dell’altra brigata, alla virtuosa storiografia degli scontri tra le fragili compagini partigiane e le blindate divisioni tedesche. Si trattava, più profondamente, di ritrovare il pathos del luogo che era stato proprio della Resistenza: quella «fusione tra paesaggio e persone» di cui avrebbe splendidamente testimoniato la narrativa dei Fenoglio e dei Meneghello." Dall’Introduzione di Sergio Luzzatto Pubblicato una prima volta nel ...

Scritti in onore di Marco Comporti

Scritti in onore di Marco Comporti

Autore: Stefano Pagliantini , Domenico Sinesio , Elena Quadri

Numero di pagine: 2926
Fede nel diritto

Fede nel diritto

Autore: Piero Calamandrei , Silvia Clamandrei

Numero di pagine: 148

La certezza del diritto e il culto della legalità sono la trincea presidiata da Piero Calamandrei all'indomani dell'invasione nazista della Polonia. Negli anni oscuri della guerra e della dittatura il giurista si interroga: «il diritto qual è, quello del vincitore o quello del vinto, quello di chi vuol mantenere le proprie leggi, o quello di chi vuol instaurare un ordine nuovo in luogo delle leggi abbattute?». In queste pagine, il testo inedito di una appassionata conferenza di Calamandrei sui confini tra politica e scienza giuridica, ‘diritto libero' dei totalitarismi e tradizione giuridica romana.

I fantasmi del fascismo

I fantasmi del fascismo

Autore: Simon Levis Sullam

Numero di pagine: 208

Questa storia ha quattro protagonisti: lo storico Federico Chabod, il giurista Piero Calamandrei, il critico letterario Luigi Russo e lo scrittore Alberto Moravia. Quattro grandi intellettuali che, noti antifascisti nel dopoguerra, mantennero durante il fascismo un atteggiamento perlopiù di cautela e inazione politica, talora con cedimenti rispetto alla collaborazione al regime. Nell’immediato dopoguerra essi tesero invece a ridefinire e riscrivere il proprio precedente percorso rappresentandolo sempre coerentemente improntato all’antifascismo. Se l’intellettuale viene solitamente immaginato come anticonformista e critico del potere, in realtà tende spesso ad adeguarsi alla maggioranza e a esprimerne gli orientamenti. Contano i condizionamenti politici e istituzionali, per esempio del sistema universitario, o delle istituzioni culturali in cui operano; conta l’esigenza di affermarsi sul piano culturale o artistico. Conta, in ogni tempo, anche la tendenza dell’intellettuale a dar voce e interpretare i sentimenti della maggioranza e talora cedere al potere. L’autoassoluzione degli intellettuali italiani rispetto alla propria implicazione con il fascismo ha tuttavia...

Piero Calamandrei e la costruzione dello Stato democratico, 1944-1948

Piero Calamandrei e la costruzione dello Stato democratico, 1944-1948

Autore: Stefano Merlini

Numero di pagine: 207
Lottare per il diritto

Lottare per il diritto

Autore: Paolo Carta

Numero di pagine: 252

L’umanesimo è un fenomeno distintivo e costante dell’intera storia culturale italiana, generatore di una visione del mondo che si compie e si rinnova incessantemente attraverso gli studi. La curiosità accompagnata dal metodo, la volontà di oltrepassare le barriere tra diversi ambiti scientifici, sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono gli umanisti evocati nei saggi raccolti in questo volume. Calamandrei, Satta, Gramsci, Pigliaru, Trentin sono tutti esponenti esemplari dell’umanesimo italiano nel Novecento, personalità capaci di incidere in modo determinante sia negli studi che nella sfera pubblica. Dalle loro pagine giunge ancora forte l’invito a non smettere mai di amare il mondo più di noi stessi, e a lottare per difenderlo, anche attraverso un’educazione che promuova il dialogo costante tra saperi diversi, come la letteratura, la politica, il diritto, la filosofia, la scienza e l’arte. Una condizione che il loro specifico umanesimo considerava indispensabile per affinare il pensiero critico, per superare l’aridità dei formalismi, le comode e facili dicotomie nel diritto e nella politica. (Sommario: Premessa; I. Umanesimo giuridico...

Zona di guerra

Zona di guerra

Autore: Piero Calamandrei , Silvia Clamandrei , Alessandro Casellato

Numero di pagine: 420

«Piero Calamandrei, ragazzo. Abituati a rapportarci a lui come a un padre della patria, sarà per molti una scoperta trovarlo qui giovane innamorato, militare controvoglia, interessato alle fotografie più che alle armi, pieno di rimpianti per una carriera interrotta e spaesato di fronte a un evento impadroneggiabile. Certo, negli anni della Grande Guerra Calamandrei fu contemporaneamente anche altre cose, a prima vista opposte e inconciliabili: intellettuale interventista, ufficiale volontario, funzionario dei servizi di propaganda, mitografo delle ragioni della guerra e subito dopo interprete autentico della sua memoria. Qual è, allora, il suo vero volto? Uno dei tratti più caratteristici della personalità di Calamandrei è il suo modo di stare nella storia, di far interagire vissuto e narrato, di porsi di sbieco davanti alle tragedie della nazione e poi di renderle memorabili.» Questa inedita raccolta degli scritti di Piero Calamandrei affianca lettere private e pubblici discorsi, scritture intime e documenti ufficiali: tratteggia il suo apprendistato di vita e di cultura, per avvicinarsi all’uomo scansando l’ombra del monumento che è diventato.

Annali della Fondazione Ugo La Malfa XXVII - 2012

Annali della Fondazione Ugo La Malfa XXVII - 2012

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 354

Indice La Fondazione Ugo La Malfa. Attività 2012 Il centro è la periferia. Il PRI a Torino nel secondo dopoguerra Paolo Soddu, Introduzione Giorgio La Malfa, Paolo Soddu Dialogo sul PRI a Torino Marco Maffioletti La terza forza: l'ingresso di radicali e Comunità (1953-1964) Cesare Panizza Il partito repubblicano a Torino nel secondo dopoguerra Daniele Pipitone Il PRI nel consiglio comunale di Torino (1945-1993) Gli azionisti e la religione civile degli italiani Giuseppe Ricuperati Il Partito d'Azione, le sue radici e la religione civile Ersilia Alessandrone Perona Piero Gobetti. Una religione civile? Leonardo Casalino Leone Ginzburg, un filologo della libertà Paolo Soddu La religione civile in Ugo La Malfa Mezzogiorno nell'Occidente Introduzione Andrea Becherucci Mezzogiorno ed Europa nel pensiero di Renato Giordano Roberto Ricciuti - Luca Sandonà Mezzogiorno e apertura internazionale nella “Riforma sociale”, 1894-1927 Andrea Frangioni Questione meridionale e collocazione internazionale dell'Italia nella “prima globalizzazione”: Stefano Jacini e Giustino Fortunato alla luce di alcuni recenti studi Antonio Bonatesta La Puglia nel processo di integrazione europea....

La costruzione della “legalità” fascista negli anni Trenta

La costruzione della “legalità” fascista negli anni Trenta

Autore: Italo Birocchi , Giovanni Chiodi , Mauro Grondona

Numero di pagine: 473

In ideale collegamento con il volume pubblicato dall’Istituto Betti nel 2015 (I giuristi e il fascino del regime [1918-1925]), questo libro focalizza l’attenzione sul regime negli anni Trenta. È l’età del consolidamento del fascismo. Il disegno generale fu quello di riorganizzare la società di massa sull’impronta della cultura fascista e dell’idea corporativa, di modernizzare gli apparati e di proporre una nuova legalità sotto l’egida dello Stato forte. Così, sistemati con il Concordato i rapporti con la Chiesa, quella decade vide il fiorire di proposte alla ricerca della ‘terza via’, ma naturalmente incanalate nell’alveo della politica del regime e dunque tutt’altro che espressione di pluralismo. I contributi si addentrano in diverse aree tematiche anche nell’intento di aprire sentieri di ricerca nuovi attraverso indagini esplorative. Il discorso è spesso trasversale, non solo per la pretesa integralità della cultura giuridica fascista volta a costruire ‘l’uomo nuovo’, ma anche per lo scivolamento verso la caratterizzazione pubblicistica di tutti i paradigmi del diritto che investì la condizione giuridica dei singoli e degli organismi della...

Piero Calamandrei e la Costituzione

Piero Calamandrei e la Costituzione

Autore: Federazione italiana delle associazioni partigiane

Numero di pagine: 160
Civiltà della crisi

Civiltà della crisi

Autore: Luisa Mangoni

Numero di pagine: 413

Una delle maggiori studiose della storia italiana contemporanea mette a fuoco momenti salienti della cultura del nostro Paese – da Cesare Lombroso e la sua lettura della società italiana alle riviste del primo Novecento con la loro reazione al passato positivista; dal fascismo e dalla scelta di una sorta di ritorno all’ordine di cui il fascismo poteva, o voleva, essere considerato strumento al secondo dopoguerra con le sue tensioni e le sue periodizzazioni interne – per cogliere legami e connessioni, continuità e rotture, e infine la perdurante memoria di un passato con cui, al di là delle intenzioni, non si erano fatti completamente i conti. Alcune figure ne sono testimoni esemplari: Delio Cantimori e la sua inquieta e tormentata esperienza degli anni Trenta; Leone Ginzburg con il suo intransigente antifascismo che non gli impediva tuttavia di capire anche se non giustificare; Carlo Levi nel suo passare tra due tempi con apparente distacco e sguardo acuto; Emilio Sereni che del suo significativo percorso porta intero il carico di contraddittorie e irrisolte esperienze.

Non c'è libertà senza legalità

Non c'è libertà senza legalità

Autore: Piero Calamandrei

Numero di pagine: 80

Colla legalità non vi è ancora libertà, ma senza legalità libertà non può esserci… perché solo la legalità assicura, nel modo meno imperfetto possibile, quella certezza del diritto senza la quale praticamente non può sussistere libertà politica.«La legalità è condizione di libertà. Senza certezza del diritto non può sussistere libertà politica». Di fronte allo «spaventoso caos di un mondo in rovina», nel terribile inverno tra il 1943 e il 1944, Piero Calamandrei comprese come ogni speranza di «duratura rinascita» non poteva non fare affidamento sul ripristino del principio di legalità a «metodo di governo». Se il fascismo era stato il regime dell'illegalità dispiegata, una legalità repubblicana non soltanto doveva essere considerata come fondamento essenziale della libertà, ma doveva anche essere «una legalità che può modificare tutte le leggimeno quelle postea priori come condizioni necessarie per il rispetto della libertà».«La libertà di culto, di stampa, di pensiero, di riunione, la uguaglianza dei cittadini nonostante ogni diversità di razza o di religione, sono considerate come estrinsecazioni insopprimibili della personalità umana, che...

Sin imagen

La Mafia, dalle origini ai nostri giorni. ... . Pref. di P. Calamandrei. [Trad. di M. Pacor].

Autore: Ed Reid , Piero Calamandrei , M. Pacor

Numero di pagine: 257
Opere giuridiche – Volume II

Opere giuridiche – Volume II

Autore: Piero Calamandrei

Numero di pagine: 521

Il secondo volume delle opera giuridiche di Piero Calamandrei contiene oltre 30 suoi scritti dedicati al ruolo dell’avvocatura e al suo ruolo nella società e nel processo. Spiccano “L’avvocatura e la riforma del processo civile”, “Troppi avvocati!”, “Idee sulla riforma professionale”. A questi si aggiungono gli scritti sulla università fra cui “L’università di domani”.

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