CATALOGO SUPER 2016 - PDF COMPLETO
Autore: UNIFICATO
Numero di pagine: 960Il catalogo SUPER 2016 in pdf completo.
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L'Orlando furioso è un libro unico nel suo genere e può esser letto senza far riferimento a nessun altro libro precedente o seguente; è un universo a sé in cui si può viaggiare in lungo e in largo, entrare, uscire, perdercisi.
Chi era veramente Piergiovanni Salimbeni? A tal fine si è posto l’accento oltre che sulle sue opere, sulle sue origini e sul contesto storico in cui egli visse e operò. Si inizia con la trattazione delle vicende dei protagonisti della vita politica del Regno di Napoli, dello “Stato di Arena†e dei suoi casali nel secolo XVIII, e nel prosieguo ci si muove su diversi piani avendo sempre come fulcro centrale l’uomo e il poeta. Sul piano della ricerca sono poi presenti importanti elementi di novità che testimoniano la rilevanza e la fama che il Salimbeni ebbe. Sono riprodotte nel testo le dieci ottave scritte di proprio conio e inserite dal poeta nella sua traduzione dell'Odissea, la versione integrale dello Scudo di Enea e il VII canto del “Rabbino†. Il libro è un’opera duttile copiosa di notizie, curiosità e corredata da splendide immagini fotografiche e iconografiche. Ha un pregio ulteriore, ossia offrire ai lettori nuovi spunti per approfondire le indagini sull'eccentrico poeta.
Bellezza e utilità. Cosa si può chiedere di più a una lingua? Le opere d'arte, che siano fatte di linee e di colori o che siano fatte d'inchiostro e di parole, devono produrre bellezza. Di qui il titolo La grande bellezza dell'italiano, di qui l'organizzazione del libro in sale, come accade nelle mostre e nei musei. In ciascuna è esposto il magnifico italiano di Pietro Bembo, Ludovico Ariosto e Niccolò Machiavelli. Ascoltando il suono delle loro parole, che echeggia da una parete all'altra, rincorrendo il ritmo dei loro versi, che scivola sul marmo dei pavimenti, ammirando la forma delle loro frasi, che adorna volte, colonne e soffitti, compiamo un atto d'amore per la nostra lingua. E lanciamo al tempo stesso un atto di accusa nei confronti di chi la sta progressivamente trasformando in una lingua violenta, rozza, insultante. In una parola: brutta.
Il lettore si ritrova a leggere un interessante saggio in cui l’autore, coadiuvato da brani di letteratura e brani della Sacra Bibbia, ci spiega quanto l’amore e il dolore siano spesso facce della stessa medaglia. L’autore, con uno stile semplice, colloquiale e privo di fronzoli, ci accompagna tra anni e anni di pensieri e scritture dedicate all’argomento da lui preso in considerazione: leggendo le citazioni e la testimonianza dell’autore non possiamo che essere d’accordo con il suo pensiero e ritrovare un po’ di noi stessi nelle sue parole. Il lettore apprezza il grande lavoro di ricerca bibliografica effettuato dall’autore, ogni pagina del testo ci offre spunti di riflessione e ci indica testi che potremmo consultare in privato per approfondire l’argomento. Non è difficile che molti lettori troveranno nero su bianco ciò che hanno sempre pensato ma non sono mai stati capaci di spiegare a se stessi o agli altri. Leggere questo testo significa aprire gli occhi su noi stessi e sui nostri sentimenti, dare voce ai nostri pensieri e farsi catturare dalla passione con cui l’autore ha lavorato sul testo. La lettura risulta piacevole e ci regala una interessante...
`I sing of knights and ladies, of love and arms, of courtly chivalry, of courageous deeds.' So begins Ariosto's Orlando Furioso (1532), the culmination of the chivalric legends of Charlemagne and the Saracen invasion of France. It is a brilliantly witty parody of the medieval romances, and a fitting monument to the court society of the Italian Renaissance which gave them birth. This unabridged prose translation faithfully captures the narrative entire and is a kaleidoscope of scenes and emotions of fact and fantasy. ABOUT THE SERIES: For over 100 years Oxford World's Classics has made available the widest range of literature from around the globe. Each affordable volume reflects Oxford's commitment to scholarship, providing the most accurate text plus a wealth of other valuable features, including expert introductions by leading authorities, helpful notes to clarify the text, up-to-date bibliographies for further study, and much more.
VIVA TUTTO! è un libro che nessuno definirà mai minimalista; è un libro che non sta dentro nessuno schema, nessun genere, perché i generi vuole abbracciarli più o meno tutti. Lorenzo Jovanotti Cherubini e Franco Bolelli lo hanno scritto mescolando slanci vitali, riflessioni paradigmatiche, racconti personali, appunti di viaggio, linguaggio scritto e linguaggio parlato. È un libro che segue passo dopo passo la preparazione del nuovo disco di Lorenzo Jovanotti. In uscita a gennaio 2011È un libro mentale e sentimentale che parla di maschile e femminile, di biologico e tecnologico, di Italia e California, di musica (naturalmente) e di libri, di social media e di un sacco di altre cose.
Stamattina è il 1987, in persona. E dentro uno scenario fatto di Public Enemy e Ricchi e Poveri, bad di Michael Jackson e Al Bano e Romina, tra Umberto Tozzi e CCCP, Fausto Leali e Onda Rossa Posse, tra GoodMorning Vietnam e Rimini, Rimini, Primo Levi e Craxi, le Brigate Rosse e Sanremo, arriva ciò che un simile immaginario non avrebbe mai potuto aspettarsi: un disco alieno e americanissimo che dice "Walking, walking down!". Arriva e si piazza al centro, come fosse più di un'ombra e meno di una persona. Mai dentro, mai fuori. Lo canta uno scappato di casa, un pezzo di legno modellato con le sembianze di un pupazzo colorato e sempre sorridente, che va a salti come una lepre, facendo fracasso. Ha scelto il nome d'arte di Pee Nocchio, ma un giorno il tipografo a cui aveva commissionato una locandina per una serata commise un refuso: scrisse Pinoxxxio. Lui lo trovò provvidenziale e tenne il nome. Quello che accadde dopo è una storia di venticinque anni. Da non potersi credere.
Avete mai sperimentato la frustrazione che deriva dall’incapacità di trovare quello che state cercando? Vi siete sentiti disorientati tra gli scaffali di un nuovo ipermercato, o tra le pagine di un sito web? Se la risposta è sì, allora questo libro fa per voi, perché qui si discute di come mettere ordine per trovare cose, artefatti - fisici o digitali - e informazioni. Non è un libro per tecnici ma questo non vuol dire che non sia un libro pratico, perché insegna a pensare, o meglio a comprendere le strutture, gli strumenti, in definitiva le architetture che stanno dietro a sistemi informativi che funzionano, che non disorientano ma appaiono subito chiari e percorribili, senza dover perdere tempo a imparare nuovi modelli di utilizzo. In quest'ottica la trasversalità di molti concetti di architettura dell’informazione diventa una necessità a cui il designer non può sottrarsi. Un testo agile, scritto senza mai perdere di vista il bisogno di coerenza dei sistemi informativi e delle relative interfacce, requisito base affinché la circolarità dell’informazione si traduca in pratica, e da conoscenza l’utente possa arrivare a nuova conoscenza.
Arcipelago è una mappa che descrive molte isole, reali e immaginarie, fisiche e letterarie, tutte a loro modo esistenti e dotate di una propria personalità. Attraverso racconti, notizie e riflessioni, il lettore percorrerà una rotta che lo porterà ad avvistarle e, in alcuni casi, anche ad approdarvi. Perché le isole sanno essere subdole e nascondersi – magari sotto la superficie dell’acqua, dietro una cortina di parole o sotto una ricaduta radioattiva – o apparire dove non sono. Ecco che allora occorre andarle a stanare, da Antilia a Ortigia, a Zanzibar o a La Soufrière, viaggiando per mare e per terra, all’interno del corpo umano, nel tempo e nello spazio, indovinando correnti e frugando nei libri di bordo di altri naviganti. Le coordinate qui riportate assieme ai porti di partenza permetteranno a ognuno di visitare questo Arcipelago e forniranno ai più intraprendenti una bussola per tracciare una propria carta delle isole.
Il presente lavoro ha lo scopo di esaminare e approfondire il rapporto tra il corpo femminile, la malattia (isteria e anoressia) e le cause scatenanti la malattia. Nel Medioevo uomini e donne vivevano il digiuno come uno strumento di purificazione dalle tentazioni e dai peccati mondani, al punto che si parlò di santa anoressia o di digiuni ascetici, capaci di elevare lo spirito al di sopra dei bisogni della carne. L’anoressia è il sintomo di un forte disagio ed è stata oggetto di varie interpretazioni: attraverso il dominio esercitato sul corpo, l’anoressica crede di trarre la sua forma di benessere, ma soprattutto la titolarità assoluta della propria vita. Questo meccanismo scatta in Fosca, creatura mortifera e dalla sessualità oscura, protagonista dell’omonimo romanzo di uno degli autori simbolo della Scapigliatura italiana, Igino Ugo Tarchetti. Se da un lato la nevrosi diventa la metafora usata da Tarchetti per descrivere l’ideale patologico dell’amore in cui il carnefice è donna, dall’altro, l’anoressia manifesta il disagio di tante altre donne incastrate in rapporti d’amore sbagliati, permeati dal possesso, dall’incapacità di svincolarsi...
Nella Milano di primo Ottocento – a quell’epoca la città italiana più attiva nella produzione libraria – collezionisti, bibliotecari, studiosi di letterature antiche e giovani letterati sono protagonisti di un’intensa attività di pubblicazione di testi classici. Nuove edizioni della Divina Commedia, delle Rime di Petrarca, del Decamerone, dell’Orlando Furioso, della Gerusalemme Liberata, di opere di scrittori più vicini nel tempo come Metastasio e Parini, escono per le loro cure nelle collane degli stampatori milanesi, in particolare nella grande collezione della Società Tipografica de’ Classici Italiani. In una stagione ricca di dibattiti culturali e linguistici, anche il confronto sulle modalità di edizione dei testi assumeva un’importanza nuova. Analizzando le dichiarazioni degli editori-curatori, indagando le note in cui presentano le loro scelte testuali, seguendo le loro discussioni e polemiche, Alberto Cadioli, tra i più noti studiosi di filologia delle stampe moderne, individua l’importanza della «sana critica», cioè della pratica filologica con la quale in un grande centro culturale erano pubblicati i classici nei primi decenni del XIX secolo. Il ...
Il mondo della letteratura fantastica riletto attraverso i cultural studies, un viaggio storico-letterario volto a inseguire un percorso immaginifico che si incrocia con il medievalismo, l'esotismo e soprattutto l'orientalismo. Una ricerca concentrata tesa a ridefinire il ruolo dell'Oriente nella narrativa di dell’immaginario, la sua percezione agli occhi del mondo occidentale, che ha posto così le basi per una dimensione distorsiva ricca di preconcetti, stereotipi e tropi di cui il fantastico è una lente d'ingrandimento e uno strumento di indagine. Dai poemi cavallereschi a Salgari, dal romanzo gotico agli orrori lovecraftiani, dalla penna di Robert E. Howard alle profezie del pianeta Dune, dalla Terra di Mezzo per finire alla contemporaneità del Trono di Spade e oltre.
Corrado Bologna pone in risalto i debiti e le innovazioni dell'Ariosto nei confronti della tradizione epico-cavalleresca medievale e moderna. Il Furioso si rivela come il poema dello spazio in movimento, come la storia di un sogno che diviene viaggio iniziatico verso la conoscenza.
La Tavola Ritonda, anonima compilazione toscana trecentesca, rappresenta, nel panorama dei Tristani italiani, la riscrittura più originale del Tristan en prose (XIII secolo). In questa singolare rivisitazione della leggenda tristaniana, la “verità” del messaggio romanzesco discende da un’operazione di razionalizzazione e di moralizzazione del mito di Tristano e Isotta: il merveilleux bretone viene rifunzionalizzato in senso “scientifico”; la società arturiana appare esemplata su quella comunale italiana; si moltiplicano le allusioni alla produzione lirica, filosofica, religiosa dell’Italia due-trecentesca; lo stesso protagonista Tristano viene sottoposto a un processo di agiografizzazione. La Tavola Ritonda si divide insomma tra intrattenimento ed enciclopedismo, officiando ancora una volta, un po’ sul serio e un po’ per gioco, i riti del romanzo cavalleresco, chiamati a farsi veicolo di nuovi ideali e di nuovi saperi, da consegnare a un pubblico che nella letteratura ricerca una rappresentazione di sé, delle proprie aspirazioni sociali, civili e morali. p.p1 {margin: 4.2px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 28.0px 'Frutiger LT Std'} p.p2 {margin:...
Letteratura e arte, sempre più interessate al lato oscuro della produzione, appaiono ormai come un serbatoio di frammenti e rifiuti di ogni sorta. L’attrazione nei confronti degli scarti, concepiti alla stregua di antimerci, testimonia l’esistenza di un mondo parallelo in cui i miti di crescita e produttività mostrano il loro volto tragico. Attraverso testualità e media differenti, il rifiuto emerge come testimonianza di una marginalità sovversiva da cui scaturiscono inattese prospettive in grado di minare l’ordine costituito. Il volume, tramite l’immagine del rifiuto, propone una controstoria occultata o marginalizzata che tuttavia ‘ritorna’ prepotente per donare la sua informe sostanza alla contemporaneità.
Il libro offre suggerimenti e indicazioni per l’utilizzo di Internet, dei social network e dei videogiochi nei processi di insegnamento/apprendimento della lingua e della letteratura. Partendo dalle questioni oggi più dibattute (come il rapporto tra carta e digitale; la ridefinizione degli ambienti, dei processi, dei tempi e degli strumenti della formazione; la presenza e l’utilizzo dei social network e dei videogiochi;il web 2.0 e forme della testualità transmediale; il dominio del virtuale nella vita reale ecc.), l’autore coglie elementi di continuità tra la produzione letteraria del passato (epigrammi, aforismi, distici, poesia centonaria, romanzi epistolari ecc.) con forme, stili, luoghi e tempi della comunicazione postmoderna (tweet, post, e-mail, WhatsApp, testi visivi, meccaniche di videogioco, scrittura wiki ecc.). Il libro suggerisce di accostarsi in modo critico e consapevole allo studio della lingua e della letteratura attraverso l’utilizzo di app e tool del così detto web 2.0, mantenendo fermo lo sguardo al passato (anche più remoto e classico).
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