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Meridiana 67: Donne di mafia

Meridiana 67: Donne di mafia

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 240

Indice Donne di mafia Gabriella Gribaudi e Marcella Marmo, Che differenza fa (p. 9-20) Renate Siebert, Tendenze e prospettive (p. 21-33) 1. Il nesso tra famiglia parentale e famiglia/clan criminale, tra affetti e affari criminali. 2. Parole pronunciate in prima persona, il ruolo del linguaggio, della comunicazione e di una certa «diversità cognitiva». 3. La questione della violenza in un’ottica di genere. 4. La questione dell’emancipazione. Ombretta Ingrascì, Donne, ’ndrangheta, ’ndrine. Gli spazi femminili nelle fonti giudiziarie (p. 35-54) 1. La ’ndrangheta, una struttura in trasformazione. 2. Donne e ’ndrangheta. La sorella d’omertà. 3. Donne e ’ndrine: agenti della violenza privata. 4. Il fuori e il dentro. La soglia del potere ’ndranghetista. Alessandra Dino, Narrazioni al femminile di Cosa nostra (p. 55-78) 1. Premessa. 2. Prospettive di genere. 3. I tanti volti di Giusy Vitale. 4. Carmela Rosalia Iuculano: la ricerca di un’identità. Monica Massari, «È la giustizia che mette in mezzo le donne»: il carcere, la mafia, le donne (p. 79-93) 1. La questione delle fonti e delle rappresentazioni molteplici della «realtà». 2. Alla ricerca di un senso....

L'ora delle ragazze Alfa

L'ora delle ragazze Alfa

Autore: Valeria Palumbo

Numero di pagine: 348

La prima ondata del femminismo ha conquistato il diritto di voto. La seconda la libertà sessuale. Adesso è il momento della terza: negli Stati Uniti e in gran parte d'Europa le donne stanno ottenendo la parità anche sul lavoro, nello sport e nei posti chiave della politica, della cultura e dell'economia. La spallata definitiva? A 60 anni dal saggio fondamentale di Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, parrebbe proprio di sì, nonostante le brusche frenate, le violenze, i pregiudizi e gli ostacoli che ancora si pongono sul cammino di metà dell'umanità. Protagoniste di questa nuova epoca, le cosiddette ragazze Alfa, colte, decise, poco ideoligizzate, perfino poco solidali, ma molto determinate a prendersi il loro posto nel mondo.

Fuori Luogo. Rivista di Sociologia del Territorio, Turismo, Tecnologia

Fuori Luogo. Rivista di Sociologia del Territorio, Turismo, Tecnologia

Numero di pagine: 140

Fuori Luogo. Rivista di Sociologia del Territorio, Turismo, Tecnologia. La Rivista “Fuori Luogo” – fondata nel 2016 – discute e approfondisce le logiche e i paradossi delle relazioni che si configurano negli spazi, nei luoghi e nei territori dell’esperienza sociale. La Rivista comprende la prospettiva critica della sociologia nel suo complesso e si interroga su convergenze e differenze, conformità e non conformità, opportunità e inopportunità dell’agire sociale, attraverso l’imprescindibile connessione tra comportamento umano e contesto spaziale. Fuori luogo è un paradigma sociologico che pone l’accento su distinzione e differenza nei fenomeni sociali e nei contesti territoriali. Per questi motivi, la Rivista accoglie principalmente studi e ricerche fondate su analisi sociali contestualizzate. Sulla base della loro aderenza agli obiettivi della rivista e in base alla loro rilevanza all’interno del dibattito nazionale ed internazionale, le proposte di pubblicazione, nel rispetto delle indicazioni dell’ANVUR, sono valutate da due referee anonimi esterni al comitato scientifico attraverso un sistema di referaggio doppio cieco (double-blind peer review).

Vittime e Ribelli

Vittime e Ribelli

Autore: Umberto Ursetta

Non si può capire la particolare natura della ’ndrangheta, se non si comprende il ruolo delle donne. Un importante aspetto che Umberto Ursetta riesce a cogliere con questo libro che va ad aggiungersi nella storiografia sulla ’ndrangheta a un altro testo fondamentale, quello di Renate Siebert. Ursetta, una vita a insegnare diritto, ricostruisce in modo scrupoloso fatti, circostanze, indagini e processi. Quello che ha scritto è un libro di cui si sentiva il bisogno e che merita di essere letto.

Storia criminale

Storia criminale

Autore: Enzo Ciconte

Numero di pagine: 440

La storia criminale di mafia, ‘ndrangheta e camorra costituisce un fenomeno unitario finora mai raccontato. Il libro mette in luce somiglianze e differenze tra le tre organizzazioni, nonché il ruolo da esse svolto in determinati momenti della storia d’Italia. Particolare attenzione è dedicata alle origini delle mafie e alle loro successive trasformazioni, all’importanza delle gerarchie, delle cerimonie di affiliazione e dei regolamenti interni. Vengono passate in rassegna e analizzate le attività criminali; dai traffici internazionali di droga ai sequestri di persona, dai rapporti con la politica a quelli con il mondo dell’economia e dell’industria. L’autore spiega infine le ragioni del successo di questo modello di organizzazione mafiosa su tutti gli altri e della sua eccezionale capacità di resistere alle trasformazioni sociali e all’azione di contrasto delle forze dell’ordine e della magistratura.

Passaggio a Nord

Passaggio a Nord

Autore: Nando dalla Chiesa

Numero di pagine: 268

«La mafia fa parte integrante della storia d’Italia. Vi ha messo lunghe e larghe radici. Ma la storia lontana e recente d’Italia viene scritta ignorando la sua esistenza. Come se la mafia non l’avesse attraversata dalla nascita del Regno unitario fino a oggi. La Grande Rimozione di cui si parlerà in questo libro incomincia qui. Dai libri di storia. […] Questa rimozione vale esponenzialmente per il Nord, dove le organizzazioni mafiose stanno attivamente partecipando alla costruzione della storia presente, dopo averne gettato la loro parte di fondamenta nei decenni passati. Mafia, camorra e soprattutto ’ndrangheta muovono e condizionano oggi la storia civile e culturale, economica e amministrativa, politica e urbanistica, delle regioni settentrionali. Al Nord stanno anzi provando a verificare la loro capacità di produrre storia in tutto il Paese dopo averla già prodotta per tutto il Paese. Già la Regione più importante, la Lombardia, ha visto franare la sua amministrazione, andando a nuove elezioni, per vicende di mafia. Già nei partiti politici figurano e crescono a ogni livello esponenti in rapporti elettorali con i clan. Già amministrazioni comunali (sempre meno ...

Le 101 donne più malvagie della storia

Le 101 donne più malvagie della storia

Autore: Stefania Bonura

Numero di pagine: 464

Eroine nere, sciagurate, perdute e diabolicheUna lista nera di eroine assetate di potere e di sangue, di vendetta e di denaro: maghe, streghe, tessitrici di intrighi, efferate criminali, vedove per vocazione, contesse annoiate e nevrotiche. Dalle regine intriganti alle criminali armate di calibro 38, dalle infermiere assassine alle guardiane naziste, e poi serial killer, avvelenatrici, mafiose, gangster e casalinghe disturbate... cui si aggiungono personaggi di un composito mondo irreale, dalle vampire dell’epoca romantica alle vendicatrici in tuta gialla del cinema pulp, dalla letteratura al fumetto, da Euripide a Hitchcock: l’elenco delle donne fatali è lungo.Da Isabella di Castiglia e la sua Inquisizione a Maria I Tudor la“sanguinaria”, dalle sevizie della contessa Bathory ai colpi di scure di Lizzie Borden, da Ilse Koch e le sue torture a Buchenwald alla saponificatrice di Correggio: 101 ritratti di donne che, dall’antichità fino ai giorni nostri, hanno delineato un bizzarro percorso storico della malvagità di genere femminile. Uno straordinario affresco noir dove “mani gentili” disegnano trame oscure e finali tragicamente a sorpresa.«Un “catalogo” delle...

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2011) Vol. 10/1

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2011) Vol. 10/1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 273

Il tema: Plastiche, a cura di Vinzia Fiorino e Alessandra Gissi Vinzia Fiorino e Alessandra Gissi, Introduzione (p. 7-17) - pdf full text Ida Brancaccio, Ordinare il corpo secondo misura. L’immaginario femminile pitagorico (p. 19-37) Elena Lazzarini, Alle origini della chirurgia plastica nei “Libri dei segreti” e nei trattati del XVI secolo (p. 39-62) Michela Fusaschi, “Designer vagina”: immaginari dell’indecenza o ritorno all’età dell’innocenza? (p. 63 Beatrice Boldrin e Greta Travagliati, Plastic Body: la metamorfosi del corpo nell’arte di ORLAN (p. 85-84) Anna Vanzan, Naso e libertà. L’ossessione per la rinoplastica nell’Iran contemporaneo (p. 99-110) Giovanni Vassallo, Desideri di bianchezza. La cosmetica depigmentante tra le donne africane in Italia e in Congo (p. 111-124) Ricerche Tamar Herzig, Le “sante vive” italiane tra propaganda antiereticale, appello alla crociata e critica luterana (p. 125-146) Serenella Pegna, La menopausa in pubblico. Una ricerca su «la Repubblica» (1984-2008) (p. 147-175) Interventi “Se non ora, quando?”. Tavola rotonda con Francesca Izzo, Elena Davoglio, Serena Sapegno, Andreina De Clementi e Vinzia Fiorino (p....

Cosa Nostra

Cosa Nostra

Autore: John Dickie

Numero di pagine: 580

Quando ho finito di leggere questa storia di Cosa Nostra non ho saputo se privilegiare l'accuratezza, la precisione, l'intelligenza dello storico o la leggerezza, la scorrevolezza, la fluidità del narratore. Andrea Camilleri Nessun altro libro sulla mafia è insieme così persuasivo, comprensivo e leggibile. Denis Mack Smith Il miglior saggio mai scritto sulla mafia. Dickie è implacabile nella sua chiarezza. Massimo Carlotto Un saggio che scuote ogni certezza. Corrado Augias Una storia narrata con la perizia di uno spregiudicato autore di thriller. Salvatore Ferlita, "la Repubblica" Incalzante. Si legge d'un fiato come un racconto romanzesco, ricco di episodi drammatici, di colpi di scena, di intrecci misteriosi, sullo sfondo della storia politica italiana dall'Unità a oggi. Vittorio Grevi, "Corriere della Sera"

Onorate Società

Onorate Società

Autore: John Dickie

Numero di pagine: 464

Una storia sinottica di mafia, camorra e 'ndrangheta dall'Unità alla metà del Novecento. Le origini, le fasi di crisi e di ripresa, gli intrecci tra malavita e vita istituzionale raccontati e documentati con dovizia di particolari. Una controstoria d'Italia, basata sulla presenza di una macroscopica malavita organizzata come elemento caratterizzante nella storia del Paese. Il risultato è notevole. Giuseppe Galasso, "Corriere della Sera" La storia delle mafie italiane è un giallo in cui bisogna cercare il colpevole, cercare chi sapeva e scoprire perché chi sapeva non fece nulla. "Sette - Corriere della Sera" I miti di fondazione, i primi delitti eccellenti, le guerre intestine, le inchieste giudiziarie e giornalistiche, i pentiti di più di cento anni fa e gli errori di sottovalutazione, le strategie di repressione sbagliate, le collusioni con la politica che fin dalle origini hanno permesso alle ‘onorate società' di arricchirsi e prosperare. "National Geographic Italia"

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2010) Vol. 9/2

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2010) Vol. 9/2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 277

Il tema: Violenza, a cura di Maria Clara Donato e Lucia FerranteMaria Clara Donato e Lucia Ferrante, Introduzione (p. 7-18). - pdf full textMarco Cavina, Per una storia della “cultura della violenza coniugale” (p. 19-37).Cesarina Casanova, Le maschie virtù. Le strategie familiari di una madre del Cinquecento (p. 39-56).Alessio Basilico, La violenza domestica nell’Abruzzo di età moderna (p. 57-74).Anna Vanzan, (Dis)onore e migrazione. In margine ai “delitti d’onore” nella comunità islamica italiana (p. 75-93).Annie Léchenet, La lotta contro la violenza di genere in Francia: una visione dall’interno (p. 95-114).Maria Virgilio, Violenza maschile sulle donne e strumentario giuridico (p. 115-134)I centri antiviolenza, a cura di Maria Clara Donato e Lucia Ferrante. Testimonianze di Anna Pramstrahler, Marisa Guarneri, Maria Rosa Lotti, Giovanna Zitiello, Antonella Veltri, Vera Guida (p. 135-169).RicercheConcetta Pennuto, Trincavelli e i tempi della gravizanza: il “consiglio” di un medico del Cinquecento (p. 171-192).Domenico Rizzo, Interpretare un gesto: maschi esibizionisti tra Otto e Novecento (p. 193-220).InterventiAlessandra Gissi, Il corpo della nazione in...

Governare l’odio

Governare l’odio

Autore: Paolo Broggio

Numero di pagine: 382

Le paci private sono tra i fenomeni più salienti ma meno appariscenti legati al funzionamento della giustizia d’Antico Regime. Solitamente considerate incompatibili con la modernità giudiziaria, le paci sono l’espressione di una radicata cultura della negoziazione e della transazione che ha sempre guardato con sfiducia al contenzioso giudiziario quale strumento efficace di risoluzione dei conflitti. Da un punto di vista ideale, tale cultura ha convissuto senza particolari difficoltà con il suo esatto speculare, incarnato dalla figura del sovrano come giudice implacabile che, per garantire l’ordine e la concordia sociale, agisce oscillando tra il ricorso a castighi esemplari e l’elargizione della grazia. La realtà delle paci non è tuttavia così benevola e rassicurante come la narrazione prevalente di taglio religioso ha suggerito. Gli strumenti giuridici e le pratiche sociali collegate alle paci, infatti, possiedono inquietanti contiguità con le forme della coercizione istituzionale e con le stesse pratiche della vendetta.

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2003) Vol. 2/1

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2003) Vol. 2/1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 249

Il tema Manìe, a cura di Giovanna Fiume Giovanna Fiume, Introduzione | Open access Valeria Andò, La follia femminile nella Grecia classica tra testi medici e poesia tragica (p. 17-46). Marco Boari, I caratteri del “genere” e gli antefatti della follia femminile nell’esperienza del diritto comune (p. 47-62). Adriana Salviato, Melanconiche d’altri tempi. Le pazienti del manicomio di San Clemente a Venezia (1873-1904) (p. 63-90). Paula Bell Pesce, Un corpo oscuro. Storie cliniche e percorsi di ammissione al manicomio di Palermo (1890-1902) (p. 91-122). Anna Colella, Donne nutrici e disturbi alimentari. Appunti dall’Italia borghese fra Otto e Novecento (p. 123-150). Augusta Molinari, Autobiografie della vita e della mente. Scritture femminili nelle istituzioni psichiatriche del primo Novecento (p. 151-176). Forum: La cittadinanza del feto a cura di Giovanna Fiume e Elisabetta Vezzosi Giovanna Fiume e Elisabetta Vezzosi, La cittadinanza del feto (p. 177-178). Yan Thomas, La rilevanza giuridica del venter (p. 179-182). Nadia Filippini, La personificazione del feto e l’eclisse della madre (p. 182-186). Emmanuel Betta La scena tecnologica del parto (p. 186-192). Barbara...

Mafia Republic

Mafia Republic

Autore: John Dickie

Numero di pagine: 552

«Nelle prime ore del 10 luglio 1943, mezzi da sbarco americani e inglesi approdarono sulle spiagge siciliane, riversando sulla battigia il loro carico di truppe e carri armati. Cinque settimane e mezza più tardi, il 17 agosto, le ultime navi che evacuavano dall'isola soldati ed equipaggiamento delle forze dell'Asse uscirono sotto una pioggia di bombe dalla baia ricurva del porto di Messina. Appena liberata, l'isola scivolava già verso il caos. Nel settembre del 1943 il "New York Times" riferiva che la mafia siciliana giocava un ruolo di primo piano nell'ondata di criminalità che aveva fatto seguito alla liberazione.» Mafia Republic è la prima storia comparata di Cosa Nostra, camorra e 'ndrangheta dal 1946 a oggi. Di come sono entrate nella fase più ricca e sanguinaria della loro storia e come si sono trasformate in una rete criminale globale. «Mafia Republic si basa su due semplici principi: il primo è che fra le tre grandi mafie italiane esistono molte più differenze di quanto potrebbe sembrare a prima vista. L'altro principio è che a dispetto di queste differenze le mafie hanno molto in comune, innanzi tutto il rapporto perverso con lo Stato italiano. Uno Stato in cui ...

ANNO 2017 QUARTA PARTE

ANNO 2017 QUARTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 500

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA PRIMA PARTE

LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 600

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

LA LOMBARDIA

LA LOMBARDIA

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Rosso mafia

Rosso mafia

Autore: Nando Dalla Chiesa , Federica Cabras

Numero di pagine: 256

Era la cosa più difficile da pensare, la mafia a Reggio Emilia. La mafia che nasce e prospera nell’abbandono, nel degrado, nella disoccupazione, e invece mette radici nella città simbolo della cura sociale, degli asili migliori al mondo, del vitalissimo modello di sviluppo emiliano. La mafia che al Nord trova spazio nella corruzione, nella finanza d’avventura e nell’individualismo, e invece attecchisce nella città del partito “dalle mani pulite”, dell’economia industriale e contadina, nella capitale della cooperazione. La mafia che trova spazio nelle società imbelli e irresponsabili, e invece sfonda nella città dei fratelli Cervi, delle lotte antifasciste, della solidarietà con ogni buona causa. Com’è stato possibile questo autentico rovesciamento del senso comune? Dove nasce questo paradosso della democrazia italiana? E come va rivista la nostra teoria del fenomeno mafioso? Il libro risponde a questi interrogativi ripercorrendo, tra affreschi storici e cronache esemplari, una vicenda semisecolare e cercando i passaggi chiave della grande anomalia.

Contro la mafia

Contro la mafia

Autore: Nando dalla Chiesa

Numero di pagine: 352

Un'antologia dei testi classici contro la mafia per superare la drammatica «amnesia dei tempi».

Gli ultimi boss

Gli ultimi boss

Autore: John Follain

Numero di pagine: 384

Negli ultimi quarant'anni, i volti della mafia siciliana sono stati per tutti quelli di Salvatore Riina e di Bernardo Provenzano. Ma come sono arrivati questi due uomini privi di cultura a presiedere un'organizzazione criminale di dimensioni mondiali partendo da Corleone?

La mia parola contro la sua

La mia parola contro la sua

Autore: Paola Di Nicola

Numero di pagine: 256

“Le donne mentono sempre”. “Le donne strumentalizzano le denunce di violenza per ottenere benefici”. “Se l’è cercata”. “Le donne usano il sesso per fare carriera”. “Ma tu com’eri vestita?”. Questi sono solo alcuni dei pregiudizi che la nostra società ha interiorizzato. Pregiudizi volti a neutralizzare la donna e a perpetuare una sudditanza e una discriminazione di genere in ogni settore, soprattutto in quello giuridico, che è il settore determinante perché tutto possa rimanere come è sempre stato. Viviamo immersi in questi pregiudizi. Ogni nostro gesto, parola, azione deriva da un'impostazione acquisita per tradizione, storia, cultura, e neanche i giudici ne sono privi. Con la sua attività di magistrata, Paola Di Nicola ha deciso di affrontare il problema dalle aule del tribunale, ovvero dal luogo in cui dovrebbe regnare la verità e invece troppo spesso regna lo stereotipo. Se impariamo a guardare il mondo con lenti di genere, si apriranno nuovi spiragli, nuovi colori e nuove strade, e allora impareremo che una civiltà senza violenza può esistere, che l’armonia fa parte di noi, che uomini e donne possono stare l’uno al fianco dell’altra con...

I 57 giorni che hanno sconvolto l'Italia

I 57 giorni che hanno sconvolto l'Italia

Autore: John Follain

Numero di pagine: 305

Perché Falcone e Borsellino dovevano morire?La storia vera23 maggio 1992: il giudice Falcone muore nella strage di Capaci, il più cruento attentato dinamitardo organizzato dalla mafia negli ultimi anni, in cui persero la vita anche la moglie Francesca e tre uomini della scorta.Cinquantasette giorni dopo, il 19 luglio, la mafia uccide di nuovo: l’amico e collega di Falcone, il giudice Paolo Borsellino, salta in aria insieme ai cinque uomini della scorta in via d’Amelio, a Palermo.John Follain – giornalista inglese inviato in Italia proprio in quegli anni – ricostruisce attentamente la dinamica degli attentati e l’inchiesta che ne seguì: dalla disperata corsa contro il tempo di Borsellino per scoprire chi avesse ucciso Falcone, nella tragica consapevolezza di essere il prossimo della lista, fino alla straordinaria parabola investigativa che portò all’arresto dei padrini Riina e Provenzano. Ma il libro fornisce anche una visione d’insieme senza precedenti sul modo in cui opera la mafia siciliana, descrivendo nel dettaglio la progettazione e la realizzazione degli omicidi dei due eroici magistrati.Sulla base di nuove ed esclusive interviste e delle testimonianze di...

La fiction italiana

La fiction italiana

Autore: Milly Buonanno

Numero di pagine: 208

Dallo sceneggiato alle serie poliziesche, dalle storie di mafia alle biografie religiose e i drammi storici, dal fenomeno di popolarità de La Piovra, risposta italiana al serial statunitense Dallas, alla nascita di un'industria seriale con Un posto al sole, la prima soap opera nostrana: Milly Buonanno, da anni impegnata negli studi sul television drama, indaga la storia, l'evoluzione e i caratteri distintivi della narrazione televisiva italiana. Con una scoperta: la formazione del carattere 'tipicamente nazionale' della fiction è spesso il frutto di processi di commistione fra elementi culturali domestici e stranieri, nativi e di importazione, locali e globali, nella tensione costante fra identità nazionale e influssi internazionali.

LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA SECONDA PARTE

LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 450

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

LA SICILIA SECONDA PARTE

LA SICILIA SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

APPALTOPOLI

APPALTOPOLI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 700

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale.

LA CALABRIA

LA CALABRIA

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

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