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Totò '50

Totò '50

Autore: Massimo Moscati

La collana "Cinema del '900" si arricchisce di un altro volume imprescindibile sul cinema italiano. Il principe Antonio De Curtis, in arte Totò, e i film interpretati nel corso degli anni '50, quelli della sua consacrazione sul grande schermo.

Lettera a un Maestro

Lettera a un Maestro

Autore: Bruno Portesan

Numero di pagine: 221

Bruno Portesan, diplomatosi all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ha collaborato come attore con diverse compagnie e teatri stabili. Tra le esperienze alla regia si segnala una miscellanea di testi brechtiani Discorso sulla guerra, il cotone, ecc. ecc., prodotta da un consorzio di comuni dell’hinterland milanese.Col Maestro Strehler ha sostenuto due audizioni, partecipando alla Santa Giovanna dei Macelli. Ha ottenuto poi il permesso per assistere alle prove de L’Anima buona del Sezuan. Una sorta di assistente senza esserlo: un assistente-ombra. Alla stregua di quello che avveniva al Berliner negli anni ‘50.Nella Lettera inviata a Giorgio Strehler, uno dei primissimi a mettere in scena con passione e competenza le opere di Bertolt Brecht, l’autore esamina il rapporto tra il regista e il teatro epico o non aristotelico. E, in special modo, si sofferma sulle cure dedicate dal Maestro alla recitazione epica o dialettica, identificando Totò quale esempio di attore epico naturaliter.

Le donne, la famiglia, il lavoro nel cinema di Pietro Germi

Le donne, la famiglia, il lavoro nel cinema di Pietro Germi

Autore: Carlo Carotti

Numero di pagine: 232

La donna, la famiglia e il lavoro sono temi strettamente connessi. Pietro Germi li ha coltivati, soprattutto la donna e la famiglia, in tutta la sua opera. Considerato un moralista conservatore dalla critica, è stato dimenticato e sottovalutato negli anni Settanta e Ottanta. Le sue posizioni personali sono state confuse con quelle del regista che, al contrario, ha preceduto l’evoluzione sociale non solo nella trilogia satirica ma anche nei suoi ultimi film dove si è interrogato, magari contraddittoriamente, sul rapporto uomo/donna, diventato, come lo ha definito un recensore, la sua (magnifica) ossessione.

La commedia all'italiana

La commedia all'italiana

Autore: Masolino D'Amico

Una storia del cinema comico nel nostro paese nel suo periodo più luminoso, dal dopoguerra alla metà degli anni settanta, sette capitoli che ripercorrono le tappe più importanti di un’arte solo apparentemente d’evasione, che, dopo la censura e le limitazioni del periodo fascista, si fa specchio dell’Italia e diventa uno strumento per raccontare in chiave umoristica la società. Autobiografia di un popolo, la commedia all’italiana descrive passioni, sogni, necessità, vizi e virtù di una intera nazione. Nel racconto di Masolino d’Amico accanto ai mostri sacri – attori come Totò, Sordi, Gassman, Mastroianni, Tognazzi, Manfredi, diretti dai maestri Monicelli, Risi, Germi, Comencini, Scola – trovano spazio storie e personaggi, vissuti in prima persona dall’autore e spesso trascurati dalla critica ufficiale, che hanno contribuito a fare grande il cinema italiano, trasformando lo sguardo sul presente in un genere cinematografico, per strappare un sorriso sulle piccole grandi miserie e fortune italiche.

Sergio Tofano e il surrealismo all'italiana

Sergio Tofano e il surrealismo all'italiana

Autore: Pamela Michelis

Numero di pagine: 256

Tofano ha rappresentato la possibilità per l’Italia di avere una forma di surrealismo non ufficiale, una sorta di parasurrealismo a livello di recitazione, di scrittura e di disegno, non solo con lui come esponente, ma anche con altri autori in parte a egli collegati. L’intento è dimostrare l’esistenza in Italia di un nutrito gruppo di artisti che partendo dall’esperienza dell’avanguardia del Surrealismo e unitamente ad alcuni influssi del Futurismo italiano hanno sviluppato opere che più si accostano alla sensibilità francese, che pare invece non essere mai giunta in Italia, neanche ufficiosamente. Per questo, oltre a Sergio Tofano dedicheremo delle pagine al Teatro degli Indipendenti e ai fratelli Bragaglia che lo fondarono e che portarono avanti un discorso sull’avanguardia molto particolare.

Un'arma poderosissima. Industria cinematografica e Stato durante il fascismo 1922-1943

Un'arma poderosissima. Industria cinematografica e Stato durante il fascismo 1922-1943

Autore: Daniela Manetti

Numero di pagine: 272

1792.176

Il cinema italiano contemporaneo

Il cinema italiano contemporaneo

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 838

«La storia che mi accingo a raccontare abbraccia quasi metà dell’intera esistenza del cinema italiano, parte dal momento più alto del suo intero sviluppo e ne segue i fasti, le trasformazioni, l’avvicendarsi generazionale e le crisi che ne hanno reso difficile il cammino degli ultimi decenni.» La parola più ricorrente in tutti i tentativi di osservare il cinema italiano dalla fine degli anni Sessanta a oggi è «crisi». Quello che era stato il decennio più innovativo per qualità, quantità, forme di sperimentazione, innovazione ed espansione della cinematografia italiana nel mondo, a un tratto cambia pelle, segna il passo, si frantuma. Mutamenti strutturali modificano economia, mercato, modi di produzione, modelli narrativi, tematiche e poetiche autoriali. Ma non è la fine della corsa. Nel pieno della «crisi» si producono anche svolte positive: grandi nomi si impongono sulla scena internazionale, emerge una nuova ondata di comici, si compie il ricambio generazionale di attori e registi, continua l’esplorazione di scenari e mondi possibili. Gian Piero Brunetta racconta un cinquantennio di cinema italiano. Il lettore vi troverà non solo le trame, i personaggi, i...

Sotto queste forme quasi infinite

Sotto queste forme quasi infinite

Autore: Francesca Cecconi , Caterina Diotto , Paola Zeni

Sotto queste forme quasi infinite, espressione di Roland Barthes presa in prestito per titolare la presente raccolta di saggi dedicati al tema della narrazione, equivale a una dichiarazione d’intenti: gli studi qui riuniti – accomunati da un’aspirazione euristica, analitica e investigativa di ampio raggio nel campo della narrazione – sono stati selezionati puntando all’eterogeneità delle discipline, delle metodologie e delle forme narrative indagate. Si accostano così fra loro saggi di letteratura, filosofia, teatro, cinema: dal confronto fra le specifiche narratologie e dal dialogo fra i metodi di ricerca emerge un panorama composito, fervido, che proprio nella dimensione interdisciplinare trova occasione di essere restituito nella propria complessità.

Italian Pop

Italian Pop

Autore: AA. VV.

Negli anni Cinquanta e Sessanta si assiste in Italia a una significativa trasformazione del panorama mass-mediale che ha nella musica (in modo particolare popular) una delle forze motrici. Il volume prende in esame, in una prospettiva multidisciplinare, le forme e le modalità di questo mutamento di panorama, ponendo attenzione da un lato ai media, dall’altro ai contenuti e ai modelli comunicativi veicolati dalla musica. Vengono così affrontati, attraverso ricostruzioni di scenario e studi di caso, i processi di mediatizzazione, il mutamento tecnologico, i nuovi modelli comunicativi e performativi rappresentati dai cantanti (maschili e femminili), come pure l’emergere della categoria dei giovani (sia tra i cantanti sia tra il pubblico). Parallelamente viene indagata l’evoluzione del gusto attraverso l’articolato rapporto con la tradizione melodica, ma anche tramite gli arrangiamenti e il fenomeno delle cover.

Il cinema muto italiano

Il cinema muto italiano

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 486

Tra dive e colossal, intellettuali e masse popolari, ambizioni universali e superomismo dannunziano, Quo Vadis e La signora delle camelie, Gian Piero Brunetta traccia la sfolgorante parabola di ascesa e tramonto del cinema made in Italy degli albori. Il cinematografo arriva da noi nel 1896, a pochi mesi dall'invenzione dei fratelli Lumière, ma bisogna attendere il 1905 – con la proiezione romana del film che, in dieci minuti e sette quadri, ricostruisce la Presa di Porta Pia – per festeggiare la nascita ufficiale del cinema italiano. Le nostrane ‘fabbriche delle films’, come vengono chiamate, sono piccole imprese a conduzione familiare che cullano tuttavia ambizioni industriali. Nella scelta dei soggetti si attinge al meglio della letteratura, dell'arte e del teatro, e grandi nomi della cultura del tempo – uno su tutti, Gabriele D'Annunzio – vengono coinvolti nell'ideazione di trame e musiche, o nella riduzione delle proprie opere. Le produzioni sono grandiose: Quo Vadis?, Marcantonio e Cleopatra, Giulio Cesare, Gli ultimi giorni di Pompei e Cabiria. Il cinema fa sognare, infiamma il patriottismo popolare alla vigilia della Grande Guerra, conquista il pubblico...

e172 | Marco Bellocchio. L’arte della messa in scena

e172 | Marco Bellocchio. L’arte della messa in scena

Autore: Marina Pellanda , Gianni Canova , Silvia De Laude , Marzia Gandolfi , Farah Polato , Rosamaria Salvatore , Denis Brotto , Francesco Verona , Anton Giulio Mancino

Numero di pagine: 182

Marco Bellocchio. L’arte della messa in scena. Editoriale a cura di Marina Pellanda e Stefania Rimini Gianni Canova, Quando le immagini ci guardano Silvia De Laude, “Cinema di prosa” e “cinema di poesia”, tertium datur Marina Pellanda, Panoramiche di interni: l’unità di luogo nel cinema di Marco Bellocchio Farah Polato e Rosamaria Salvatore, Il melodramma della nazione Marzia Gandolfi 105 La parola, lo spazio Denis Brotto, Larus ridibundus. Marco Bellocchio e Il gabbiano di Čechov Francesco Verona, Tempo e memoria in “... addio del passato...” Anton Giulio Mancino, Pagliacci, sorvegliati speciali, traditori Marina Pellanda, Sei domande a Marco Bellocchio Marina Pellanda, Le regie di Marco Bellocchio

Mirroring Myths. Miti allo specchio tra cinema americano ed europeo

Mirroring Myths. Miti allo specchio tra cinema americano ed europeo

Autore: Vito Zagarrio

Numero di pagine: 250

Il volume analizza i rapporti tra i due miti “allo specchio”: il mito americano per il cinema italiano e, viceversa, il mito europeo (e italiano) per il cinema americano. Dagli anni trenta al nuovo millennio, la cultura e il cinema italiani sono stati fortemente influenzati dall’immaginario americano. Si vedano Ossessione o C’era una volta il west. Basta pensare all’immagine forte della Monument Valley, che produce infinite sequenze del road movie o del western; o al romanzo americano, che viene amato da varie generazioni di scrittori e registi. Viceversa, alcuni stereotipi italiani (la “grande bellezza” di Roma e del paesaggio italiano, il cibo, la sensualità, Fellini ecc.) influenzano fortemente il cinema statunitense (basta pensare a Vancanze romane)

Così piangevano

Così piangevano

Autore: Emiliano Morreale

Numero di pagine: 336

Nel cinema italiano non si è mai pianto così tanto come negli anni cinquanta. E mai si sono viste tante protagoniste femminili. Le platee del nostro paese sono conquistate dai mélo di Raffaello Matarazzo, con Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson, nei quali confluiscono le eredità della sceneggiata napoletana e del romanzo d’appendice, gli scenari del neorealismo e la novità del fotoromanzo. Donne piangenti o perdute, mariti emigrati o reduci: personaggi che parlano a un pubblico che è l’ultimo dell’Italia contadina. Eppure, in questi film non solo si dà vita a un nuovo divismo, quello delle Mangano, delle Bosè e delle Loren, ma matura anche il grande cinema moderno: le eroine di Antonioni nascono qui,mentre registi come Lattuada, Comencini, Cottafavi caricano il mélo di spinte trasgressive. E su questo immaginario lavorerà astutamente, da subito, un nuovo mezzo: la tv. Il cinema strappalacrime è al centro di un gioco di incroci e di mutazioni: tra autori e genere, tra film e aspettative del pubblico, tra nuovo sistema dei media e antiche forme di spettacolo popolare,mentre si affaccia la «prima generazione» di giovani. Il saggio di Emiliano Morreale parla di film e...

Pier Paolo Pasolini sconosciuto

Pier Paolo Pasolini sconosciuto

Autore: Fabio Francione (a cura di)

Numero di pagine: 200

“Ancor oggi più di ieri, e con l’intera opera letteraria edita e il susseguirsi ininterrotto di studi, saggi, polemiche, retrospettive cinematografiche, è sembrato apparirci un Pasolini “sconosciuto”, come fosse risucchiato e appiattito dalla sua stessa innaturale morte e dalla triste sorte toccatagli di vivere in modo postumo in un mondo ormai a lui già incomprensibile. L’affaire “Petrolio” è caso sintomatico di tale condizione. Per l’appunto, scantonando tale prospettiva, e fermando il tempo idealmente a una settimana prima il tragico evento - per intenderci dalla conferenza “Volgar’Eloquio” al profetico monito di “Siamo tutti in pericolo” - è partita l’idea di ricordare e in più tappe, dalle celebrazioni del trentennale del 2005 alla pubblicazione di questo volume, il poeta e regista friulano e lo si è fatto proprio andando a scovare parole che lo raccontassero come altri mai l’avevano fatto. A tal scopo sono stati raccolti contributi, editi e originali, che divisi in capitoli riuscissero in qualche modo a fotografare tutti i campi dell’attività teorica e artistica toccati dalla sua multiforme genialità. Pertanto, il tentativo...

Scrivere la storia, costruire l’archivio

Scrivere la storia, costruire l’archivio

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 576

A partire dal Convegno di Brighton del 1978 e dalle elaborazioni della New Film History, la ricerca storica ha progressivamente spostato il proprio baricentro dalla ricognizione critica a forme che ricordano lo scavo archeologico e che hanno come proprio luogo d’elezione l’archivio. Esso si presta così a essere un sistema di organizzazione e di canonizzazione della memoria collettiva che ha trovato nel XX secolo uno straordinario momento di sistematizzazione teorico-epistemologica. In altri termini, l’archivio è la condizione di possibilità di una sfera culturale e della riflessione storica che a essa si lega: stabilisce che cosa sia dentro o fuori rispetto ai dibattiti che le dominano, che cosa sia possibile conservare a livello storico e che cosa non lo sia. All’interno di questo volume, si indagheranno attraverso più prospettive le principali questioni relative alla storiografia del cinema e dei media: il suo orizzonte istituzionale, il rapporto tra materialità ed elaborazione storica, “l’allargamento dell’archivio” dovuto all’inclusione di “oggetti storici” prima trascurati, le diverse forme che può assumere un archivio e la sua funzione per...

Nanni Moretti. Lo smarrimento del presente

Nanni Moretti. Lo smarrimento del presente

Autore: Roberto De Gaetano

Numero di pagine: 248

Nanni Moretti è l’autore che più di ogni altri ha saputo leggere il presente, percepirne gli smarrimenti, rappresentarne le fratture. Da Io sono un autarchico ad Habemus Papam, nel cinema di Moretti è in gioco una radicale crisi della presenza del soggetto al mondo, che assume e prende le forme della nevrosi e dello spaesamento, e che trova copertura nella costruzione di maschere comiche, esagerate, idiosincratiche, sempre comunque capaci di cogliere profonde verità. È in un intreccio di dramma e grottesco, di dolore e gioia, che si condensano i caratteri di un cinema che ha saputo raccontare come nessun altro lo stato di crisi di un soggetto, di una nazione, di un’epoca. Il saggio di Roberto De Gaetano entra nel corpo vivo del cinema di Moretti, misurandone tutta l’incandescenza nel suo rapporto con l’attualità italiana, e con un presente inquieto, irrisolto, molte volte doloroso, spesso comico.

Il cinema neorealista italiano

Il cinema neorealista italiano

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 476

«Il cinema italiano rinasce come campo di contraddizioni aperte, per qualche tempo assai produttive. Rinasce come autentico atto di fiducia in un enorme patrimonio intellettuale da scoprire e valorizzare. Rinasce perché l’attesa del momento in cui l’occhio della macchina da presa possa tornare a vedere tutto e a poter esplorare senza limitazioni il visibile si è consumata negli anni di guerra. I registi, per la prima volta nella loro storia, sono liberi di vedere e di guardare l’Italia e gli italiani non come mondi possibili, ma come dimensioni tutte da scoprire e osservare come un territorio vergine. Rinasce – diciamolo pure – come frutto di un capitalismo privo di capitali, ma non privo di idee e a suo modo coraggioso e pieno di iniziative, che riesce a sopravvivere e a vivere delle briciole del mercato. Rinasce, infine, perché intende, almeno nelle ipotesi iniziali, coinvolgere il pubblico nell’operazione creativa e promuovendolo a soggetto creatore di storie e racconti.»Gian Piero Brunetta indaga l’età dell’oro del cinema italiano nel dopoguerra, dalle vicende della produzione a quelle della censura e della critica, dai rapporti con la politica e...

Bisogni e desideri

Bisogni e desideri

Autore: Agnese Agnese

Bisogni e desideri sono le due parole chiave che attraversano questo itinerario sui mutamenti avvenuti nella società italiana nel secondo dopoguerra, indagati e descritti attraverso la lente filmica delle commedie cinematografiche coeve. Gli anni che dalla ricostruzione arrivano al boom si caratterizzano come il passaggio dagli stenti della guerra al desiderio di crescita e benessere: un momento in cui l’Italia vive una stagione complessa, nella quale l’immaginario collettivo ha un’importanza preponderante come vettore della trasformazione e della modernizzazione del Paese. È proprio la produzione cinematografica a registrare e rivelare i cambiamenti avvenuti nella società italiana, definendone l’immaginario collettivo, secondo il denominatore comune dell’evoluzione dei consumi e del mutamento dei costumi.

Oltre l’inetto

Oltre l’inetto

Autore: Angela Bianca Saponari , Federico Zecca

Questo volume raccoglie una serie di contributi che indagano la rappresentazione della mascolinità nel cinema italiano, con l’ambizione di entrare in dialogo con un dibattito che si è fatto negli ultimi vent’anni sempre più ricco, sia in Italia che all’estero. Dalla commedia all’italiana allo zombie movie, da Pietro Germi a Bernardo Bertolucci, da Raf Vallone ad Alessandro Borghi, Oltre l’inetto. Rappresentazioni plurali della mascolinità nel cinema italiano esplora un’ampia varietà di temi e figure, attraverso differenti prospettive di ricerca che concepiscono l’identità maschile come un costrutto complesso, poliedrico e molteplice. Il volume contiene saggi di: Samuel Antichi, Sandro Bellassai, Enrico Biasin, Claudio Bisoni, Francesca Cantore, Mauro Giori, Gabriele Landrini, Fabien Landron, Mirko Lino, Giacomo Manzoli, Nicoletta Marini-Maio, Sara Martin, Dalila Missero, Meris Nicoletto, Catherine O’Rawe, Gabriele Rigola, Sergio Rigoletto, Angela Bianca Saponari, Alberto Scandola, Christian Uva, Federico Zecca.

Specchi infiniti

Specchi infiniti

Autore: Andrea Sangiovanni

Viviamo talmente immersi nel flusso dei media da considerarlo come un ambiente «naturale», dimenticandoci spesso del suo carattere storico e culturale. I mass media sono invece prodotti culturali complessi nei quali la dimensione tecnologica e narrativa, la sfera sociale e politica, gli aspetti economici e istituzionali si integrano e si sostengono a vicenda: vanno affrontati, dunque, come un sistema articolato, tenendo insieme le varie dimensioni. Specchi infiniti racconta lo sviluppo del sistema dei media all’indomani della seconda guerra mondiale, analizzando l’evoluzione dei singoli media e la loro interazione con lo sviluppo sociale, economico e politico del paese, oltre che il modo in cui questi due processi hanno contribuito a formare il suo immaginario. Dai rotocalchi ai fumetti, dai giornali ai libri, dalla radio alla televisione, dal cinema all’industria musicale, dai computer alle reti digitali, si ripercorre la rinascita del paese dopo il trauma della guerra, con un sistema mediale raddoppiato, analizzando come le «rivoluzioni» del neorealismo e della televisione convivono con alcuni elementi di continuità degli anni del fascismo. Si attraversa poi il...

Cinema e identità italiana

Cinema e identità italiana

Autore: Stefania Parigi , Christian Uva , Vito Zagarrio

Numero di pagine: 776

Gli atti del Convegno Internazionale di Studi “Cinema e identità italiana” (Roma, 28-29 dicembre 2017) mettono in luce la molteplicità delle prospettive con cui può essere affrontato il problema dell’identità nazionale, in un arco temporale che va dai primordi del cinema fino alla contemporaneità. Un gran numero di studiosi di varia età e provenienza si misura con metodologie e punti di vista differenti, intrecciando le dinamiche cinematografiche con la storia culturale del Paese e con il più vasto panorama intermediale.

Arte cinematografica

Arte cinematografica

Autore: Flavio De Bernardinis

Numero di pagine: 473

Un'indagine sulla collocazione del cinema nell'ambito a cui appartiene da sempre, ma che ciclicamente è costretto a riaffermare: la storia dell'arte.

Il cinema tra le colonne

Il cinema tra le colonne

Autore: Denis Lotti

Numero di pagine: 122

Da almeno un secolo, in Italia, coesistono esperienze eterogenee di critica cinematografica, che disegnano un percorso discontinuo tra passato e presente, tra stampa cartacea e Internet. Dopo un compendio di storia della critica, rivisitata dai pionieri sino ai giorni nostri, l’autore analizza metodi, forme e stili della recensione cinematografica prendendo in esame un ampio ventaglio di quotidiani, periodici, testate, blog e social network. In appendice è presente una antologia di testi scelti, esemplari della vivacità del dibattito italiano sul cinema dall’epoca del muto sino a oggi.

Ciao maschio

Ciao maschio

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 383

Il concetto di mascolinità, ampiamente indagato dai punti di vista politico, antropologico e sociologico, è stato esaminato anche in relazione ai linguaggi dei media e delle arti performative. I contributi raccolti in questo volume restituiscono con attenzione i mutamenti, individuano le peculiarità, e mettono in luce le resistenze e le ambiguità legate alla rappresentazione del maschile dai primi del Novecento fino ai giorni nostri. Attraverso ricognizioni storiche, analisi teoriche e studi di caso, il volume indaga le differenti forme di mascolinità di carattere nazionale e internazionale che emergono all’interno di cinema, televisione, rotocalchi, riviste specializzate, teatro, fotografia, fumetto e musica. I diversi approcci e le differenti metodologie che contraddistinguono i singoli contributi permettono di osservare la costruzione del maschile all’interno degli ambiti e dei contesti storico-culturali più disparati: dalla rappresentazione della mascolinità e del suo rapporto con la femminilità nella ricezione africana del melodramma, fino alla divulgazione e rimediazione dell’immagine divistica nell’era dei social network. Andando oltre una semplicistica e...

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