
Herman Melville, Edgar Lee Masters, Jack Kerouac, Ernest Hemingway, Charles Bukowski, J.D. Salinger. Ma anche Raymond Carver, John Fante, Kurt Vonnegut. Fino a Philip Roth, Chuck Palahniuk, Don DeLillo, Bret Easton Ellis, David Foster Wallace, Jonathan Safran Foer... Questo è un libro sulla libertà, la libertà che si conquista attraverso la lettura. E questi sono i suoi alfieri disarmati, i suoi profanissimi santi protettori. Questo è un libro sui libri, un'ultima lezione di Fernanda Pivano a tutte le nuove generazioni, un testamento di speranza proiettato verso il futuro. È la biblioteca ideale della Nanda, i cento titoli che i ragazzi di tutte le età dovrebbero leggere per scoprire, godere, crescere, ognuno descritto da una scheda introduttiva. In alcuni casi sono riprodotti gli originali (e inediti) giudizi di lettura. Era il 1957 quando Fernanda Pivano, giovane come è sempre stata, in un giudizio di lettura caldeggiò con forza e passione la pubblicazione di On the Road, scritto da un allora sconosciuto Jack Kerouac: "Il libro non è forse un capolavoro ed è pieno di difetti... Eppure c'è qualcosa di strano: forse è davvero il libro della nuova generazione". Da...
L’economia è come il calcio: tutti ne parlano, molti ripetono meccanicamente le idee di altri, pochi sanno descriverne davvero i meccanismi. Nicola Porro ci mette in guardia dai rischi di un pensiero unico che non accetta voci fuori dal coro riscoprendo gli insegnamenti dei più importanti pensatori liberali, molti dei quali oggi ingiustamente trascurati. Parliamo di economisti, filosofi, statisti, persino romanzieri best seller, che nelle loro opere hanno spiegato, e in certi casi previsto, fenomeni con cui abbiamo a che fare quotidianamente. Le tasse e l’istruzione, il falso mito dell’uguaglianza e le profezie apocalittiche degli ambientalisti: in questo libro l’economia torna una disciplina che ci riguarda molto da vicino grazie ai grandi uomini che l’hanno raccontata. Da Thomas Jefferson a Vilfredo Pareto, dalla scuola austriaca di Mises e Hayek agli eroi nazionali Ricossa e Martino, da Houellebecq a Piketty, Nicola Porro ci conduce con linguaggio semplice, tono ironico e una punta di veleno politico, in un viaggio dentro l’attualità, che è anche un viaggio parallelo alla riscoperta dei nomi dimenticati di quella cultura liberale che ha contribuito in modo...
RIVISTA (0 pagine) - RIVISTE - Paolo Bacigalupi - Mary Robinette Kowal - Prosperi - Guarnieri - Neuromante - John W. Campbell - Anthony Burgess - Game of Thrones Conoscenza, comunicazione, informazione a disposizione di tutti, gratis, istantanea. Pochi scrittori di fantascienza hanno immaginato un traguardo ambizioso come quello raggiunto nella realtà quotidiana grazie a internet. Ma qualcuno sta cominciando a ragionare sugli sviluppi e le conseguenze di questa rivoluzione. Che porta la conoscenza e l'informazione a tutti, ma rischia anche di ridurla al minimo comune denominatore, capace di portare più clic ma incapace di comunicare davvero qualcosa. Lo stesso problema visto in due modi diversi: da una parte l'autore Paolo Bacigalupi con lo splendido racconto "Gioco d'azzardo", dall'altro Gianfranco de Turris ospite della rubrica "Polemiche". Dai temi sociali a quelli umani: difficile dimenticare l'anziana astronauta del racconto finalista al premio Hugo di Mary Robinette Kowal o gli strani genitori del racconto finalista al premio Robot di Luca Prati. E finalmente anche su "Robot" un po' di spazio allo "steampunk", con una versione dell'evento più famoso del risorgimento...
RIVISTE - Racconti di Ted Chiang (Premio Nebula e Hugo 2008), Ken MacLeod, Laird Long - Interviste con Frank Miller, Ken MacLeod - Speciale su Theodore Sturgeon C’è uno scrittore che a quarant’anni ha già vinto una dozzina dei maggiori premi del campo, tra i quali due premi Hugo e quattro Nebula. Forse è l’unico scrittore ad avere più premi vinti che racconti scritti. Ogni volta che viene pubblicata una sua nuova storia è un evento. È Ted Chiang, e se per malaugurata sfortuna non doveste aver mai letto nulla di suo, ora avete modo di riparare. Il mercante e il portale dell’alchimista, Premio Nebula e Premio Hugo 2008, ci porta nel magico mondo delle Mille e una notte (ora milledue?) per fare la conoscenza con un misterioso inventore di macchine capaci di svelare il segreto del tempo. Un segreto dovrà svelarlo anche il protagonista di Chi ha paura di Wolf 359, mandato a scoprire cosa è accaduto a un’antica colonia umana che da qualche secolo ha smesso di comunicare. L’autore è Ken MacLeod, insieme ai Iain Banks uno degli scrittori di punta della nuova fantascienza inglese: lo abbiamo anche intervistato. Uno speciale sul grande autore Theodore Sturgeon, con...
Consists of a science fiction short story written in an attempt to synthesize the various currents of the science fiction genre, followed by a dialogue about the genre and its history.
Ci sono motel, grattacieli, diner, drive-in, fast food, ponti, parchi, battelli a vapore. Ci sono metropoli, ghetti, piccole città e città fantasma. Ci sono treni, taxi gialli e aquile solitarie. Ci sono orsi, orsetti, trote e alligatori. Ci sono toffolette, apple pie, hamburger e hot dog, ziti e zeppole. Ci sono cowboy, telepredicatori, wobblies e flappers, quaccheri e mormoni. Ci sono Peanuts, Simpson, Barbie, nerd, supereroi e ufo. Ci sono i re Elvis e Michael, Charlie Parker, Dolly Parton e Billie Holiday. Ci sono Hollywood e Broadway, Dallas e E.R., Walker Evans e Edward Hopper, Dean Moriarty, Huck Finn, Gatsby, Achab e Rossella. E poi femministe tenaci, capi tribù, intellettuali radical, esploratori coraggiosi, scienziati visionari... Ma anche ammutinamenti di schiavi, massacri di indiani, battaglie coloniali, guerre sanguinose, lotte operaie, movimenti di protesta, scandali politici, armi, stragi, catastrofi ambientali. L’avete riconosciuta? È l’America che avete sognato nei film, letto nei romanzi, ascoltato nel rock e nel blues, amato di un amore totale oppure odiato senza riserve: l’avete vista, fotografata, perduta, ritrovata. È l’America delle grandi...
1365.1.11
"Tutto quello che sai è sbagliato. Alzati, via le lacrime, lascia il tuo paese. Cos'è che vedi? Né passato né futuro, bottiglie frantumate sotto i piedi dei bambini, l'angelo senza nome che precipita a terra da un cielo rosso sangue: l'affascinante discarica della storia. Forse è una telefonata dall'inferno, ma non è un addio... non provarci. Il più grande di tutti è chi attende l'impossibile e la tua ora sta per arrivare, quindi sogna ad alta voce perché io ti ho messo sulle labbra un canto nuovo. Sai che è tempo di andare e stanotte diventeremo una cosa sola, finalmente faccia a faccia: l'amore è questo."
Vedi maggiori dettagli