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La mutazione antiegualitaria

La mutazione antiegualitaria

Autore: Nadia Urbinati , Zampaglione Arturo

Numero di pagine: 176

La nostra democrazia sta subendo un processo di mutazione molecolare di cui non riusciamo ancora a cogliere la direzione. Nel suo aspetto più visibile la mutazione è politica ed economica. Riguarda la composizione sociale della cittadinanza, il rapporto tra le classi e il governo dell'economia pubblica e si manifesta come una mutazione in senso antiegualitario. Nel suo aspetto meno visibile la mutazione è culturale e ideale e si presenta come appropriazione identitaria della libertà e dell'eguaglianza dei diritti civili. Se volgiamo poi lo sguardo alla sfera della vita privata, ai cambiamenti intellettuali, sociali e politici, scopriamo che esiste una maggiore distanza tra le persone in relazione alle opportunità che hanno di acquisire beni effettivi e simbolici.Siamo forse alla vigilia di un cambiamento epocale dei paradigmi sociali e politici?

Democrazia sfigurata

Democrazia sfigurata

Autore: Nadia Urbinati

Numero di pagine: 341

Ognuno di noi ha il proprio fenotipo ed è grazie a esso che gli altri ci riconoscono. Allo stesso modo, una società democratica ha caratteristiche proprie che la rendono esteriormente riconoscibile. La democrazia rappresentativa è un sistema diarchico fondato sulla volontà (diritto di voto, procedure e istituzioni che regolano la formazione di decisioni volontarie o sovrane) e sull’opinione (sfera extraistituzionale delle opinioni politiche), che si influenzano e collaborano, senza mai fondersi. Questo è il volto che oggi appare sfigurato. Tre le deformazioni: la tendenza a letture apolitiche della deliberazione pubblica (il mito del governo tecnico); la promozione di soluzioni populiste; la spinta al plebiscito e dunque la democrazia dell’audience. Riaffermare il potere della diarchia, tutelando la funzione dell’opinione, è essenziale alla sopravvivenza della democrazia.

Democrazia in diretta

Democrazia in diretta

Autore: Nadia Urbinati

Numero di pagine: 208

In Ungheria il primo ministro fa approvare una riforma che restringe libertà e diritti civili; in Islanda i cittadini ricorrono al sorteggio per eleggere un’assemblea che riscriva la Costituzione; in Italia un movimento antipartito cerca con il web di trasportare la democrazia “in diretta” all’interno della democrazia rappresentativa. C’è da chiedersi che cosa stia succedendo in questi anni alla democrazia. Si può parlare di una vera crisi, nonostante la democrazia sia per definizione un governo della crisi? O non si tratta invece soltanto di una delle molte metamorfosi che questa forma politica ha conosciuto nella sua ricca storia? Nadia Urbinati parte dall’analisi delle mutazioni in atto per capire come sia possibile realizzare oggi la promessa democratica di tenere assieme uguaglianza e libertà politica. La democrazia moderna ha oscillato tra il rischio di degenerazione oligarchica delle sue leadership elette e l’impossibilità di garantire a tutti lo stesso diritto di contare o un’uguale opportunità di voce. Dall’antica polis ateniese fino al contemporaneo videopopulismo, la democrazia è sempre stata un regime instabile, precario, in perpetuo movimento, ...

Individualismo democratico. Emerson, Dewey e la cultura politica americana

Individualismo democratico. Emerson, Dewey e la cultura politica americana

Autore: Nadia Urbinati

Numero di pagine: 199
La democrazia del sorteggio

La democrazia del sorteggio

Autore: Nadia Urbinati , Luciano Vandelli

Numero di pagine: 192

È meglio la sorte o il voto, per rispondere alla crisi delle istituzioni? Può il caso restituire spessore alla responsabilità politica? Il dibattito pubblico e lo sviluppo tecnologico impongono una riflessione.

La società orizzontale

La società orizzontale

Autore: Marco Marzano , Nadia Urbinati

Numero di pagine: 112

C’è un falso mito nella nostra società che deve essere sfatato. È l’idea apocalittica che sia in corso una crisi d’autorità che ha portato la democrazia all’eccesso, avvelenandola. Come se la democrazia, per funzionare, avesse bisogno di un principio d’ordine autoritario. Marco Marzano e Nadia Urbinati rispondono con l’acuta descrizione di un modello orizzontale di società, in cui non esistono gerarchie di valori e non c’è devozione nei confronti di alcun potere autoritario: “L’opposto di questo quadro di comandanti, che sanno decidere per tutti senza dover rendere conto a chi ha bisogno di loro, è la società orizzontale, la società degli eguali”. Ma la società orizzontale è molto più che una teoria: lo sviluppo della società orizzontale è un processo già in atto. Con una dettagliata indagine sociologica, i due autori analizzano le sfere strutturali della società, quali la religione, la politica e la famiglia, e vi individuano la tendenza a costituirsi secondo un’eguaglianza reale dei diritti e delle opportunità. E al posto di un principio d’ordine gerarchico il motore della comunità diventa la diversità, un elemento che non omologa e non ...

Liberi e uguali

Liberi e uguali

Autore: Nadia Urbinati

Numero di pagine: 192

Nadia Urbinati argomenta efficacemente da un lato contro l'isolamento degli individui, dall'altro contro l'uguaglianza gregaria o quella escludente dei privilegiati. Per non trasformare le differenze in disuguaglianze, sostiene l'uguaglianza dei diversi, una società di individui normali ma dotati di inalienabile dignità per il semplice fatto di esistere e capaci di esercitare sia il dissenso che il controllo del potere politico.Remo Bodei, "Il Sole 24 Ore"Un'affascinante immersione all'interno della storia, delle tipologie e delle aporie dell'individualismo, compiuta sotto la stella polare delle riflessioni di Tocqueville.Massimiliano Panarari, "la Repubblica"Nella sua ricca argomentazione densa di rimandi alla storia delle idee, Nadia Urbinati indica la frattura tra cultura democratica dell'individualità cioè dei diritti e individualismo economico come base per la tecnica del potere.Titti Marrone, "Il Mattino" La relazione tra libertà ed eguaglianza è il nodo tematico cruciale per intendere il significato dell'individualismo nella democrazia moderna e non confondere il senso di indipendenza personale con l'egoismo e l'indifferenza verso le sorti della società.La modernità ...

Lo scettro senza il re. Partecipazione e rappresentanza nelle democrazie moderne

Lo scettro senza il re. Partecipazione e rappresentanza nelle democrazie moderne

Autore: Nadia Urbinati

Numero di pagine: 131
La democrazia dei populisti tra Europa e Americhe

La democrazia dei populisti tra Europa e Americhe

Autore: AA. VV. , Marco Bresciani , Guri Schwarz

Numero di pagine: 189

Negli ultimi anni si è discusso molto di populismo e di populisti, spesso enfatizzandone il carattere antidemocratico e proponendo inefficaci analogie con gli anni Trenta e i fascismi. Attraverso gli strumenti della teoria e della scienza politica, delle scienze storiche e sociali, i diversi saggi qui raccolti pensano il populismo in rapporto alla democrazia, gettando luce sulle differenze tra fascismi e populismi, sul nesso tra populismi e neoliberismi, sulle varie culture e pratiche populiste dall’America settentrionale e meridionale all’Europa orientale, fino all’Italia.

Pochi contro molti

Pochi contro molti

Autore: Nadia Urbinati

Numero di pagine: 120

Nadia Urbinati esplora il cuore del meccanismo democratico: la scossa conflittuale tra i 'pochi' e i 'molti', le élites e il popolo. Il XXI secolo è punteggiato da una serie ininterrotta di manifestazioni popolari che hanno portato in piazza un diffuso scontento: le primavere arabe, Occupy Wall Street, gli indignados, i Vaffa Days, i gilet gialli, le manifestazioni sul clima, le rivolte in Cile, a Hong Kong, in Libano. Quello a cui assistiamo è un conflitto nuovo rispetto a quello rappresentato e organizzato da partiti e sindacati: è contrapposizione tra pochi e molti, tra chi detiene il potere e chi sente di non contare nulla. La frattura sociale profonda che questi antagonismi evidenziano mette in crisi l'idea stessa di democrazia e la espone al rischio di pulsioni autoritarie. Ma questo non è un esito scontato: come scriveva Machiavelli, il conflitto tra pochi e molti può essere anche un lievito di libertà, se il nuovo ordine che ne può risultare riequilibra il potere nella società.

La società italiana e l’immigrazione: storia, leggi e rappresentazioni.

La società italiana e l’immigrazione: storia, leggi e rappresentazioni.

Autore: Leonardo Casalino , Carolina Simoncini

Numero di pagine: 128

Paese fortemente caratterizzato dall'emigrazione verso l'estero, l'Italia dalla fine degli anni Ottanta è diventato anche un luogo d'immigrazione. Si tratta di uno dei cambiamenti più rilevanti della società italiana negli ultimi decenni. Questo libro vuole essere uno strumento didattico per coloro che vogliono comprendere meglio la storia dell'immigrazione in Italia dalla fine degli anni Ottanta ad oggi, sia attraverso lo studio delle diverse leggi che hanno cercato di regolare il fenomeno sia attraverso la ricostruzione del dibattito pubblico su questo tema e i suoi legami con altre questioni cruciali dell'Italia di oggi: la nuova emigrazione, la crisi demografica, il potere sempre più forte e inquietante delle organizzazioni criminali.

La malattia dell'Occidente

La malattia dell'Occidente

Autore: Marco Panara

Numero di pagine: 168

Medico più attento e meno pietoso: Marco Panara suggerisce di guardare in faccia e più da vicino il morbo che nasce dalla perdita progressiva del valore del lavoro.Massimo Riva, «l'Espresso»Si parla continuamente di lavoro. Si cita chi l'ha perduto, i giovani per i quali è precario. Più raramente si ragiona su cosa sia diventato il lavoro, quale sia il suo valore sociale, quale il metro con cui lo valutiamo. Marco Panara ha colmato questa lacuna: una sua analisi, molto acuta, riguarda il rapporto diretto tra libero lavoro e democrazia. Lì s'è aperta in tempi storici la prima crepa nell'assolutismo del potere. Lì, per sventura, potrebbe richiudersi.Corrado Augias, «il Venerdì di Repubblica»La diagnosi di Marco Panara potrebbe sembrare eccessivamente pessimistica, invece è realistica per tanti aspetti. A meno che non si manifesti una sterzata sul piano politico, prima che la perdita di valore del lavoro divenga un morbo endemico.Valerio Castronovo, «Il Sole 24 Ore»C'è una nuova minaccia sui Paesi industrializzati: il lavoro povero, sempre più precario e svalutato, a basso e bassissimo reddito, che schiaccia ampie fasce di popolazione sotto le soglie minime di...

Le guerre e i sociologi. Dal primo conflitto totale alle crisi contemporanee

Le guerre e i sociologi. Dal primo conflitto totale alle crisi contemporanee

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 225

1781.1

La fionda (2021) vol.1. Nulla sarà più come prima?

La fionda (2021) vol.1. Nulla sarà più come prima?

Autore: AA. VV. , Aa. Vv.

Numero di pagine: 390

L'emergenza sanitaria legata al Covid-19 rappresenta un fattore di accelerazione di tendenze e processi già in atto da tempo. E questo vale soprattutto per la sfera politico-istituzionale, per quella economica e per quella politico-internazionale. Quali saranno gli sviluppi della crisi di funzionalità e legittimità delle nostre democrazie? In che modo si andrà riarticolando la dialettica Stato-mercato? Si guarderà ad una forma di keynesismo di tipo nuovo? Assisteremo al rilancio del progetto di integrazione europea o a una sua inesorabile agonia? Infine, a livello internazionale, andrà consolidandosi un assetto multipolare, si aprirà un nuovo ciclo egemonico o, al contrario, si troveranno forme nuove di governance globale condivisa? Interventi di Pino Arlacchi, Gaetano Azzariti, Richard Bellamy, Alessandro Bonetti, Alberto Bradanini, Paolo Desogus, Giulio Di Donato, Monica Di Sisto, Pierluigi Fagan, Valeria Finocchiaro, Carlo Galli, Álvaro García Linera, Vladimiro Giacché, Federico Lauri, Andrea Muratore, Damiano Palano, Laura Pennacchi, Alessandra Pioggia, Mimmo Porcaro, Geminello Preterossi, Alessandro Somma, Wolfgang Streeck, Umberto Vincenti, Alessandro Volpi, Sirio...

Manifesto per riabitare l'Italia

Manifesto per riabitare l'Italia

Autore: Domenico Cersosimo , Carmine Donzelli

Nel dicembre del 2018 Donzelli pubblicava il volume Riabitare l’Italia, frutto dell’originale lavoro di studiosi di diverse discipline, di intellettuali e di decisori pubblici. L’idea di fondo era dare evidenza ai nuovi termini della questione territoriale nel nostro paese, spostando l’asse dalla tradizionale centralità del punto di vista metropolitano per porre al centro quelle fasce di popolazione e quei territori coinvolti in un processo di sofferenza demografica e di contrazione insediativa. L’uscita del volume ha suscitato un interesse e un dibattito così intensi da convincere il gruppo di progetto a dare continuità e organizzazione al cantiere originario. «Riabitare l’Italia» diventa così un’associazione, un progetto editoriale, un «marchio» che si impegna a condurre un itinerario di conoscenza e di condivisione civile. La strada è tracciata nel Manifesto che apre il volume, un documento programmatico che riunisce temi e filoni di ricerca del gruppo. Per ampliare la discussione e testare la «sostenibilità» analitica del documento, il Manifesto è stato sottoposto al vaglio di cinque autorevoli commentatori. Il patrimonio di idee condivise del...

Controllare il potere

Controllare il potere

Autore: Marco Fioravanti

Numero di pagine: 245

Al centro delle rivendicazioni costituzionali democratiche, dal periodo giacobino fino alla Comune di Parigi, passando attraverso la temperie rivoluzionaria del 1848, vi furono il mandato imperativo e la revoca degli eletti, istituti giuridici che permettono di ripercorrere la vicenda della rappresentanza politica e di tracciarne una sorta di controstoria. Vengono così ricostruite le origini del sistema rappresentativo, partendo dalla crisi dell’Ancien régime e dalla critica illuministica attraverso la cesura delle Rivoluzioni americana e francese, per inoltrarsi nel lungo Ottocento e giungere, dopo una riflessione su esperienze e teorie novecentesche di autogoverno e sui lavori dell’Assemblea costituente italiana, a mo’ di epilogo, ai giorni nostri. L’affermazione del sistema rappresentativo avvenne proprio sulle ceneri delle dottrine e delle prassi del mandato imperativo e della revoca degli eletti, che indicavano un’alternativa alla democrazia liberale. Questa alternativa sarebbe riemersa, in un mutato contesto istituzionale, nel corso del XX secolo, quando in Europa si fece sempre più stringente la necessità di “democratizzare la democrazia”. Un’esigenza...

Perché disturbarsi a votare?

Perché disturbarsi a votare?

Autore: Adam Przeworski

Numero di pagine: 189

Con il crollo dei partiti tradizionali in tutto il mondo e con gli esperti che predicono una crisi della democrazia, il valore delle elezioni come metodo per selezionare da chi e come siamo governati è messo in discussione. Quali sono le virtù e le debolezze delle elezioni? Ci sono limiti a ciò che possono realisticamente farci ottenere? Le elezioni, sostiene l’autore, sono intrinsecamente imperfette ma restano il modo meno sbagliato di scegliere i nostri governanti. Anche se le loro imperfezioni potessero essere affrontate, sarebbe ingenuo presumere che esse possano risolvere tutti i mali della società. Il più grande valore delle elezioni, di per sé suffi ciente a difenderle, è che elaborano qualsiasi confl itto possa sorgere nella società in termini di libertà e di pace. Resta da vedere se riescano a farlo nel clima politico turbolento di oggi.

Filosofia dei beni comuni

Filosofia dei beni comuni

Autore: Laura Pennacchi

Numero di pagine: 192

La questione dei beni comuni sta assumendo un ruolo centrale nel dibattito pubblico e nella mobilitazione politica. In Italia, di recente – per fare un solo esempio – essa ha rappresentato un elemento imprevisto e dirompente di manifestazione della volontà popolare, in sede referendaria. I beni comuni sono quei beni che non sono proprietà di nessuno. Essi non riguardano solo le componenti naturali quali gli ecosistemi e le risorse non riproducibili,ma anche le forme della conoscenza, il capitale sociale, le regole, le norme, le istituzioni. In quanto tali, dunque, i beni comuni si ritrovano per definizione al centro di alcune tra le problematiche cruciali del nostro tempo. Dall’irrompere del dramma ambientale e del riscaldamento climatico al manifestarsi delle conseguenze della globalizzazione sregolata – con i suoi esiti di mercificazione esasperata generati dall’economia neoliberista – all’esplodere della crisi finanziaria globale: tutto impatta sui beni comuni. In senso critico, generando minacce di nuove dissipazioni, che vanno dal degrado allo spreco, dall’abuso alla mancanza di cura .Ma anche in senso positivo, di nuove opportunità che si presentano....

Vulnerabili: come la pandemia sta cambiando la politica e il mondo

Vulnerabili: come la pandemia sta cambiando la politica e il mondo

Autore: Vittorio Emanuele Parsi

Numero di pagine: 160

Con il Covid-19 l'umanità si è riscoperta vulnerabile. Ci siamo risvegliati di colpo, sbandati, come una nave senza timone. Quando si è in mare, la sopravvivenza dell'equipaggio è il punto fondamentale per l'efficienza del "sistema-nave". Al contrario, siamo noi l'anello debole delle catene dell'interdipendenza globale: catene di informazioni, dati, denaro, merci e anche persone. Ma catene pensate per le cose e non per le persone. L'umanità deve sfruttare l'occasione della pandemia per ripensare la sua navigazione e la sua rotta. L'egemonia mondiale americana è al tramonto, oppure la sconfitta di Trump rilancerà gli Stati Uniti? La Cina, da cui si è diffuso il virus, supererà l'Occidente e diventerà il nuovo modello di riferimento? La grande svolta del Recovery fund potrà diventare il volano di una reale trasformazione dell'Unione Europea? Saranno i più deboli a pagare le conseguenze sociali della pandemia, o sapremo rispondere allo shock nel segno dell'equità e della sostenibilità ambientale? La democrazia riuscirà a sopravvivere al rischio di un nuovo autoritarismo, trovando un rapporto più equilibrato tra politica ed economia? Vittorio Emanuele Parsi ci guida...

Controrivoluzione in Spagna

Controrivoluzione in Spagna

Autore: Carlo Verri

Numero di pagine: 129

Il carlismo è argomento assai poco frequentato dagli storici italiani. È un movimento antiliberale spagnolo dalla lunga durata e di grande influenza. Si oppone a radicali tentativi di rottura dell’ordine, come la rivoluzione del settembre 1868 che per sei anni interrompe il regno dei Borbone. Viene eletta un’assemblea che scrive una nuova Carta e designa re il figlio di Vittorio Emanuele II, Amedeo. Il carlismo reagisce – come mai prima – sul terreno della competizione politica non violenta, pur non abbandonando le armi. Il libro guarda al tema da una prospettiva nuova, perché non si occupa delle guerre civili che il gruppo scatena, ma della sua attività istituzionale. Esso, all’interno della Costituente, mostra di saper efficacemente cambiare al mutare dei tempi, per continuare a combattere le novità del secolo XIX: aggiorna le proprie pratiche e avanza una proposta politica molto più articolata di quanto ci si potrebbe aspettare da una formazione reazionaria.

Lo spirito del garantismo

Lo spirito del garantismo

Autore: Dario Ippolito

È un potere tragico, il potere di punire. Protegge, minacciando. Contiene la violenza attraverso l’uso della forza. È uno scudo potente; ma può ferire quanto le armi da cui difende. La sua fonte di legittimazione risiede nella tutela della vita, dell’integrità e della libertà delle persone; che, in assenza di proibizioni legali munite di sanzioni, resterebbero in balìa della legge del più forte. Eppure, esso invade la sfera di immunità che presidia: inquisendo, imputando, costringendo e condannando. È un potere necessario e terribile, il cui esercizio può sempre degenerare in forme oppressive. Per questo, occorre limitarlo e modellarlo attraverso il diritto, al fine di renderlo aderente agli scopi garantistici che ne costituiscono la ragion d’essere. «È dalla bontà delle leggi penali – scrisse Montesquieu, oltre due secoli e mezzo fa – che dipende principalmente la libertà del cittadino»: dalla configurazione della sfera dei reati, dalla composizione dell’arsenale delle pene, dall’organizzazione giurisdizionale e dalle regole del processo. Questa lezione politica ha lasciato una traccia profonda nella civiltà del diritto. Ha ispirato Beccaria, ha...

Cosmopolitismo e nazione

Cosmopolitismo e nazione

Autore: Giuseppe Mazzini

Numero di pagine: 290

Un’affermata political theorist, Nadia Urbinati, e uno studioso di Relazioni internazionali, Stefano Recchia, hanno raccolto in questo volume i lavori fondamentali di Giuseppe Mazzini, che affrontò con incredibile lungimiranza temi quali la democrazia e l’autodeterminazione dei popoli. Secondo gli autori, l’originalità del pensiero di Mazzini fa sì che la sua importanza sia comparabile a quella di altre fondamentali figure politiche dell’Ottocento come Bakunin e Marx. Precursore dell’idea di un’Europa unita, fu un geniale testimone e interprete delle passioni politiche che animarono il XIX secolo, e uno dei personaggi più carismatici e controversi del Risorgimento italiano. Gli scritti raccolti in Cosmopolitismo e nazione confermano la grande modernità della sua visione filosofico-politica, in cui viene mostrato come l’aspirazione universale alla libertà degli esseri umani, l’eguaglianza e la pace possano realizzarsi solo attraverso una visione del mondo basata sul pacifismo e sulla liberal-democrazia, tra nazioni indipendenti che abbiano sviluppato al loro interno istituzioni democratiche.

Italia - Europa

Italia - Europa

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 107

Con il consueto sguardo attento e lungimirante sul mondo della cultura non solo italiano, anche quest’anno l’AICI propone il resoconto di alcuni convegni organizzati nel 2012, nell’intento di consolidare e diffondere le riflessioni comuni emerse in quelle sedi. La ormai storica Associazione, fondata nel 1992, e che è stata a suo tempo protagonista del salvataggio degli archivi dei partiti politici della prima Repubblica, ha voluto riflettere su due temi fondamentali: Politica e cultura. Un divorzio? (Roma, Camera dei deputati, Sala della Regina, 2 ottobre 2012) e Il ruolo degli Istituti di cultura italiani nella strategia europea 2020 (Roma, Istituto Luigi Sturzo, 8 ottobre 2012). La valorizzazione del patrimonio culturale a tutto campo e la fondamentale importanza dell’azione delle istituzioni di cultura e delle riviste culturali nello sviluppo dell’idea di democrazia e del rapporto tra l’Italia e l’Europa sono i punti rilevanti che emergono dai vari interventi e il contenuto forte della politica della cultura, nell’ottica del rafforzamento della strategia europea di Horizon 2020.

Attivarsi!

Attivarsi!

Autore: Francesco Cirillo

La politica tradizionale non funziona più, ha bisogno di essere rigenerata. Come? Le risposte arrivano dalla cittadinanza sempre più consapevole della sua capacità di influire sulle cose e sul proprio destino. Una cittadinanza in grado di attivarsi, di incoraggiare il cambiamento e di fare politica nella sua accezione più nobile, ossia l’arte di governare la vita pubblica. Dal confronto con alcuni protagonisti di eventi epocali che hanno portato alla ribalta il tema della cittadinanza e della partecipazione, emerge una visione politica in grado di argomentare i fatti e andare oltre gli slogan suggerendo nuove soluzioni e prospettive che guardino ai cittadini non solo come portatori di bisogni, ma come i principali protagonisti del processo democratico.

Cos'è il populismo?

Cos'è il populismo?

Autore: Jan-Werner Müller

Numero di pagine: 137

Donald Trump, Beppe Grillo, Marine Le Pen, Nigel Farage: i populisti sono in ascesa in tutto il mondo. Ma che cosa è esattamente il populismo? Chiunque critichi le élite al potere e i partiti ufficiali dovrebbe essere definito populista? Qual è di preciso la differenza tra populismo di destra e di sinistra? Il populismo avvicina il governo al popolo o costituisce una minaccia per la democrazia? Domande che non sono mai state urgenti come oggi. In questo libro di rottura, Müller sostiene che al cuore del populismo vi è un rifiuto del pluralismo: al contrario di quanto comunemente si crede, ciò in base a cui i populisti possono governare è la loro pretesa di una rappresentanza morale esclusiva del popolo. Se avessero sufficiente potere, finirebbero per creare uno Stato autoritario che esclude tutti coloro che essi non considerano parte del «popolo» vero e proprio. Analitico, accessibile e provocatorio, il libro definisce – sulla base di fatti storici – le caratteristiche del populismo e le ragioni più profonde dei suoi successi elettorali, proponendo alcune strategie concretamente utilizzabili per trattare con i populisti e, in particolare, per replicare alle loro...

Contro-rivoluzione

Contro-rivoluzione

Autore: Jan Zielonka

Numero di pagine: 216

In tutta Europa è in atto una vera e propria contro-rivoluzione che attacca i fondamenti liberali del continente. Alcuni dei 'controrivoluzionari' sono neofascisti, altri sono neocomunisti; alcuni sono contro l'austerità, altri contro i musulmani; alcuni sono secessionisti, altri nazionalisti; alcuni sono moderati, altri estremisti. Ma tutti hanno una cosa in comune: sono contrari all'ordine liberale e ai suoi progetti chiave come l'integrazione europea, il liberalismo costituzionale e l'economia liberista. In tutta l'Europa il sistema liberale pare sgretolarsi. Non solo a Varsavia o Budapest, ma anche a Londra, Roma, Atene e Parigi. I cittadini europei si sentono arrabbiati e in pericolo. La violenza politica è in aumento. Come è possibile che un continente prospero e pacifico stia andando in pezzi? Jan Zielonka, liberale di lungo corso, riflette in modo critico e autocritico sulla caduta del liberalismo e sulla nascita di movimenti populisti in tutto il continente partendo da un dato: i populisti guadagnano voti perché i liberali hanno completamente screditato il loro nobile progetto. La lista delle colpe dei liberali dal 1989 è lunga: le diseguaglianze sono...

La democrazia in azione

La democrazia in azione

Autore: Hélène Balazard

Numero di pagine: 160

Un libro di stringente attualità, che si adatta perfettamente alla nostra realtà e al momento politico che sta vivendo l’Italia. Decidere e cambiare si sta rivelando sempre più diffi cile in tutte le grandi democrazie occidentali. La dicotomia tra ideali e pratica politica quotidiana fa esplodere enormi contraddizioni nelle società e nei partiti tradizionali. Il volume analizza tale biforcazione e cerca di trovare una soluzione su come conciliare effi cacia e democrazia.

Costituzione, diritti e altri pensieri

Costituzione, diritti e altri pensieri

Autore: Marco Foroni

Numero di pagine: 220

La raccolta dei miei articoli. Pubblicati nel tempo su vari blog e siti internet, scritti nell’arco di poco più di un quinquennio, anni importanti di partecipazione associativa, politica. Anni di speranza, di pressione verso un cambiamento possibile nel contrasto della deriva ventennale del berlusconismo. Negazione di diritti alle persone, l’attacco alla Costituzione democratica, la deriva neoliberista portatrice di sempre maggiori diseguaglianze, scarsità di lavoro, disagio relazionale. Di questo si leggerà, ma anche di tanto altro. Pensieri, emozioni anche, e desiderio di condivisione e partecipazione. Per far rivivere dentro di noi quella passione ideale che per molti, troppi, oggi è tristemente e pericolosamente spenta, nel più rassegnato fatalismo. Che non dovrà mai essere.

Il pluralismo culturale

Il pluralismo culturale

Autore: Daniele Fiorentino

Numero di pagine: 117

I due saggi qui proposti, scritti da Horace M. Kallen e Randolph S. Bourne nel 1915 e 1916, gettarono le basi per una riflessione sulla complessa situazione internazionale di inizio Novecento. La guerra, che trovava le sue immediate cause nel nazionalismo, nell’imperialismo e nelle rivendicazioni territoriali, aveva avviato una transizione storica che stava coinvolgendo il mondo intero. Negli Stati Uniti si aprì un dibattito che coinvolgeva anche il tema dell’immigrazione e della possibilità di inclusione dei nuovi arrivati. In una “nazione di molte nazioni” era necessario trovare la giusta misura di una convivenza politica e sociale in grado di far superare gli steccati di appartenenza senza annullare le diverse identità e tradizioni culturali. Quel dibattito è ancora attuale e si è rinnovato nella riconsiderazione del fenomeno delle migrazioni, del multiculturalismo e della convivenza sociale.

ANNO 2017 SECONDA PARTE

ANNO 2017 SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 500

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Contagio e libertà

Contagio e libertà

Autore: Piero Ignazi , Nadia Urbinati

Quali sfide pone la pandemia alla democrazia? Quale conseguenze avrà sul rapporto tra cittadini e Stato, tra libertà e autorità? Quali concezioni della vita umana, del suo valore e della sua dignità si sono diffuse in questo periodo? Di fronte ai rischi di diffusione del Covid 19 il mondo ha reagito in maniera diversa: alcuni paesi come il Brasile hanno lasciato agli individui libertà assoluta, come fossimo naufraghi su un'isola deserta come Robinson Crusoe, altri – come la Cina – hanno al contrario decretato l'assoluta dipendenza dell'individuo da regole stringenti imposte dall'autorità centrale. In Italia si è seguita una strada intermedia, che comportava l'uso della paura e delle sanzioni ma anche l'appello al senso di responsabilità dei cittadini attraverso ad esempio l'autocertificazione. Si è così applicata una concezione della libertà come vincolo sociale – propria della tradizione democratica – diversa da quella di libertà come non interferenza (degli altri individui o dello Stato) – propria della tradizione libertaria. Una strada rischiosa, perché in ogni momento si può perdere l'equilibrio tra sicurezza e libertà e – come succede in molti paesi ...

Ulisse legato

Ulisse legato

Autore: Giuseppe Casale

Numero di pagine: 188

Piaccia o non piaccia, l’Unione europea è una realtà, tanto più manifesta quando i governi nazionali lamentano di non potere intervenire come i cittadini richiedono, per via dei divieti e dei vincoli imposti da volontà così impersonali da essere associate a nomi di città: Bruxelles, Francoforte, Lussemburgo. Partendo da quest’evidenza, il libro intende individuare le logiche istituzionali del “tripode dell’impolitica europea” (Commissione, BCE e Corte di Giustizia), esplicitando i coerenti presupposti del paradosso che vede delle istituzioni sovranazionali trovare nella loro natura non elettiva la radice legittima del compito di predeterminare le opzioni di governi democraticamente eletti. L’allegoria di Ulisse che chiede di essere immobilizzato per resistere alla seduzione delle sirene fa da sfondo alle analisi sulla convenienza che lo Stato trova nella “politica delle mani legate”, impedendosi di cedere alle tentazioni del consenso e per esse acconsentire alle domande antieconomiche cui la democrazia espone. Le riforme e le strette sui bilanci imposte in conseguenza dell’“eurocrisi” degli scorsi anni confermerebbero l’utilità di istituzioni che,...

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