
Aristocratico, arcivescovo e cardinale, Ascanio Filomarino è stata una delle principali figure del XVII secolo napoletano. Creatura dei Barberini, formatosi alla corte di papa Urbano VIII, diede vita a una lunga serie di contrasti con i viceré spagnoli, ma anche con il resto della nobiltà e con varie componenti politiche e sociali del regno di Napoli. Simbolo dei conflitti giurisdizionali che opposero potere civile ed ecclesiastico nell’Italia del Seicento, protagonista della cosiddetta “rivolta di Masaniello”, scampato alla peste del 1656, Filomarino contribuì anche all’elezione di due pontefici, Innocenzo X e Alessandro VII. Questo volume costituisce la prima biografia completa del personaggio, attraverso cui comprendere una fase assai delicata della storia dell’Italia del XVII secolo.
Nel volume, nato da un progetto di ricerca sostenuto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che ha coinvolto studiosi di diversa formazione – storici, archeologi, storici dell'arte, architetti, antropologi, linguisti –, per la prima volta si affronta in modo sistematico il variegato mondo del collezionismo in Calabria, argomento finora in gran parte negletto dalla storiografia. Lo studio del collezionismo è considerato non come mera ricostruzione di un insieme o puntuale riscontro dei passaggi di proprietà delle opere d'arte, ma come fenomeno dalle molteplici implicazioni: vengono presi in esame, ad esempio, la funzione della collezione, la “politica culturale” del collezionista, le forme del mecenatismo, l'identità familiare, individuale civica e sociale che veniva rispecchiata attraverso gli oggetti posseduti. Seguendo l'impostazione che la curatrice ha già sperimentato, con importanti esiti, in altri precedenti studi, il collezionismo è stato considerato in modo innovativo per la Calabria, allargando gli orizzonti di studio alle aree con cui la regione ha avuto storicamente i più stretti legami ovvero non solo Napoli, ma anche Roma,...
Ginger, una splendida gatta Maine coon, si è appena risvegliata nel Giardino dei Musi Eterni, un tranquillo e fiorito cimitero per animali. Anche lei adesso è un Àniman, uno spirito che fa parte dell’anima del mondo, invisibile agli occhi umani. E la vita coi suoi nuovi amici Àniman – il pastore maremmano Orson, il cane poliziotto Ted, la dolce porcellina d’India Trilly, la sacra tartaruga Mama Kurma e decine d’altri – trascorre felice, fra tuffi nella pioggia per diventare immense nuvole animali, corse nel vento in cui si scambiano la pelle, canti notturni con le rane del canale, e visite di un’umana un po’ speciale, la loro amata Nonnina. Ma oscure minacce incombono: le misteriose sparizioni dei fratelli, le lugubri ricerche dell’ambiguo Custode, alcuni strani peluche dei bambini in visita, che hanno sguardi quasi vivi, inquietanti… In questo romanzo mai come prima Bruno Tognolini- due volte premio Andersen - ha raccolto e fuso mirabilmente i temi che più gli sono cari con la creazione di un mondo perfetto di felicità e innocenza in una storia dal ritmo cinematografico e con un sapiente uso di una lingua piena di invenzioni e di poesia. Un grande...
Il volume pubblica i contributi della giornata di studi e della mostra archeologica collegata, aventi per tema le “Sepolture anomale”, ovvero le deposizioni non convenzionali e le loro anomalie cultuali. I testi offrono uno spunto di riflessione su questa tematica e un approfondimento dal punto di vista, non solo archeologico ma anche antropologico, sul modo di seppellire e sui riti funerari attraverso i secoli, dall’età classica al Medioevo. La prima parte, attraverso cinque brevi saggi, offre una necessaria introduzione dell’argomento trattato, offrendo, tra l’altro un quadro generale sul vampirismo e le pratiche ad esso connesse ; la seconda parte presenta lo studio archeologico e antropologico di sepolture anomale in territorio emiliano; mentre la terza è dedicata ad analoghe ricerche in altre aree del territorio italiano. È presente anche un’appendice, con quattro contributi specifici sul tema del rituale funerario.
È una realtà contraddittoria quella che caratterizza Siracusa nel XVII secolo: a un profondo degrado socio-economico – esito del lungo processo che aveva preso avvio all’inizio del Cinquecento con la sua trasformazione da città mercantile a piazzaforte militare – si contrappone un forte dinamismo culturale e artistico, all’interno del quale il patriziato urbano svolge un ruolo di primo piano. Ed è proprio l’élite cittadina la protagonista di questa ricerca, che ne analizza composizione e trasformazioni, ideologie e linguaggi, strategie e logiche politiche, conflitti e fazioni durante gli anni del governo spagnolo dell’Isola. Un’élite che mostra un elevato livello di consapevolezza ideologica e culturale, che le consente di fronteggiare e gestire i cambiamenti politico-istituzionali, fino a ridurne, e in certi casi neutralizzarne, le criticità. Rientrano in questa logica la “riscoperta” del passato eroico dell’età greca, utilizzato a fini propagandistici e politici; l’intensa attività edilizia e urbanistica, secondo i canoni del nascente barocco; o ancora la gestione e il controllo del sacro, in particolare con il culto di santa Lucia, che costituirà ...
Vedi maggiori dettagli