
L’uomo che pisciava seduto ♦ (Edward mani di forbice, Tim Burton) ... eran giovani e forti... e sono morti ♦ (300, Zack Snyder) Di mamma ce ne è una sola ♦ (Psycho, Alfred Hitchcock) Esilarante… Unico… L'antidoto ai grandi dizionari di cinema!! Liquidando positivamente o negativamente autori e film in meno di una frase... sfogliando anche distrattamente questo ebook ne ricaviamo il piacere di sfogliare una infinita videoteca. Così comincia un gioco di rimandi, superandosi in arguzia (anche cattiveria a volte) usando il cinema non per quello che raccontano i singoli film ma per i collegamenti che questo forzatamente succinto vademecum suggerisce. Forse, al giorno d’oggi, è l’unico vero modo per scrivere un dizionario di cinema o, quantomeno, di servirsene. Buon divertimento. Lo spettacolo comincia...
I nuovi modelli di riferimento per le strategie di comunicazione delle imprese che stanno emergendo a livello internazionale si caratterizzano sia per la presenza crescente di canali alternativi a quelli tradizionali, sia per l'impiego degli stessi canali già esistenti con modalità non convenzionali. In questa evoluzione il branded entertainment rappresenta oltre il 45% degli investimenti sui mezzi innovativi, con un valore stimato a livello mondiale di oltre 51 miliardi di dollari per il 2006. Questo libro analizza in particolare il fenomeno del product placement, che si colloca alle origini delle moderne strategie di branded entertainment e si sta progressivamente affermando anche in Italia nel settore cinematografico. Il valore complessivo del product placement, stimato per il 2007 in oltre 9 miliardi di dollari con un incremento del 20% rispetto al 2006, registrerà una crescita sostenuta anche nei prossimi anni, grazie allo sviluppo in Europa e in Asia. Il volume esamina le molteplici implicazioni legate all'inserimento dei prodotti di marca all'interno dei contenuti dei mezzi di intrattenimento - dal cinema alla televisione, dal teatro all'editoria, dai videogiochi alla...
Negli ultimi anni la Farmacognosia ha conosciuto una grande evoluzione grazie a nuove tecniche e a nuovi strumenti d’indagine. In particolare si sono notevolmente ampliate le conoscenze scientifiche sulle piante medicinali. Tali nozioni chimiche, botaniche e farmacologiche sono raccolte in quest’opera rivolta non solo agli studenti, ai farmacisti, ai medici e agli erboristi, ma anche ai fitochimici e ai farmacologi impegnati nelle università e nelle industrie farmaceutiche. La nuova edizione conserva la struttura della precedente ma ne aggiorna profondamente i contenuti. Particolare attenzione è stata dedicata all’impiego terapeutico e agli effetti indesiderati delle diverse droghe vegetali. Un formulario fitoterapico, un indice terapeutico e un vasto apparato iconografico arricchiscono il volume in modo chiaro ed esauriente. In questa versione rinnovata i lettori possono trovare l’opera di Farmacognosia più completa e moderna oggi disponibile.
Pharmakopöe / Italien.
Una leggenda circola in Italia da circa sei anni: una ragazza bionda sbuca dal nulla e un automobilista la investe sulla Bologna-Padova alle 5,20 del mattino del 29 dicembre '99. Nello stesso istante in altre autostrade alcuni testimoni dicono di avere evitato per un soffio di travolgere una ragazza bionda che camminava in piena corsia. Su Internet un sito è stato dedicato a questo fantasma battezzato Melissa, e sono apparse delle foto della ragazza. È così che una leggenda può divenire vera. Una Melissa Prigione è scomparsa da Bassavilla nel '25, nella stessa data una ragazza è morta nel suo letto ma con segni di lesioni da incidente d’auto, il virus informatico Melissa ha causato suicidi a catena dal dicembre '99... Romanzo semifinalista al Premio Scerbanenco 2006.
The 1st series is a collection chiefly of medieval documents, supplemented by the Appendice in 9 vols. containing minor documents, letters, bibliographical and biographical notices. Beginning with the new series in 1855 the Archivio contains Documenti e memorie, Rassegna bibliografica, Necrologie correspondenza, annunzi bibliografici, etc.
«Prostituirsi è uno scambio intrinsecamente morale. È la sublimazione del godimento della propria indipendenza privata». Così Annalisa Chirico, che si definisce «femminista pro sesso, pro porno e pro prostituzione», in questo libro si schiera a favore di chi valorizza un invidiabile décolleté, di chi adopera abilmente un carisma innato, di chi punta su una mente brillante (tratti che, si badi bene, non si escludono tra loro). «L’essere puttana - sostiene l’autrice - è uno stato esistenziale, comune a maschi e femmine. Siamo tutti puttane, in senso figurato, perché cerchiamo, ognuno a suo modo, di districarci nel complicato universo dell’esistente». Dalle Olgettine al «bunga bunga» di Pasolini, dalle Sacerdotesse del Sacro Canone Femminile alle teorie controcorrente di Camille Paglia e Wendy McElroy, dall’icona pop Madonna all’esaltazione di Cleopatra. Il libro smonta con arguzia gli argomenti di chi interpreta la «farfalla di Belén» o l’esibizione del corpo della donna in pubblicità come forme di degradazione della dignità femminile. Sullo sfondo, una visione laica dello scambio libero e volontario tra esseri adulti e consenzienti. Fino...
Esiste oggi un'identità dei romani? «Ma che domande fai?», direbbe qualcuno, «certo che esiste: ci sono la pajata, il Colosseo, Totti, il Papa, il gusto della battuta, Alberto Sordi...». Questa rappresentazione retorica può accontentare solo il turista o qualche politico a caccia di slogan. È vero invece che, se i romani de Roma sono ormai una piccola minoranza, l'identità romana - liquida, leggera, appiccicosa, onnipervasiva, chiacchierona, facile da acquisire come slang e come appartenenza - assale chiunque vada a vivere nella Capitale e si fa veicolo di egemonia sull'immaginario italiano. Quali sono i suoi simboli? Quali sono i tratti di cultura popolare che danno fondamento alla romanità contemporanea? E quali sono i "tipi" che oggi la rappresentano? Come si mischiano il vecchio e il nuovo romano nel frullato mediatico veicolato dalla televisione e dal cinema? Cosa distingue il tifoso laziale da quello romanista? È meglio parlare di romanità o della sua volgarizzazione pop e mediatica, il «romanismo»? I romani sono come i Cesaroni, come i personaggi dei Vanzina, come le rifattone di Dagospia, come le ragazzine della bira&calippo, come il coatto dei film...
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.Se si è omologati (uguali) o conformati (simili) e si sta sempre dietro alla massa, non si sarà mai primi nella vita, perché ci sarà sempre il più furbo o il più fortunato a precederti.
Cosa accadrebbe se a James Joyce venisse rifiutato ogni libro? E qualora Tolstoj fosse ospitato in radio a Roma, per ascoltare il parere di Ilaria da Foggia, come reagirebbe? E se William Shakespeare finisse alla sbarra con l’accusa di plagio? Sono solo alcuni dei ritratti paradossali che questo libro ha in serbo per il lettore. Con una prosa scanzonata, L’unico scrittore buono è quello morto illumina splendori e miserie del mondo letterario, senza risparmiare i mostri sacri. Autori e lettori, editori e traduttori finiscono in un frullatore di racconti e storielle che miscela una metafisica Praga ribattezzata Kafkania (in cui i bordelli si chiamano “Il Castello”, “La Condanna” o “La Colonia Penale”) con una San Francisco iperletteraria dove vagano i sosia dei beat, uno scrittore beone alle prese con una lettrice assatanata e un poetastro in gara nel poetry slam più sgangherato della storia. Una parodia esilarante per aspiranti scrittori e lettori sgamati, che snocciola un’indimenticabile carrellata di personaggi afasici, perduti, smarriti nel tragicomico labirinto delle lettere. Un libro per tutti quelli che vogliono scrivere e per chi questi ultimi li farebbe...
Dalla fine degli anni ’80, non ho mai smesso di appassionarmi alle grandi opere cinematografiche: è nata così una raccolta di “Spunti dell’anima” (pubblicato solo in formato e.book nel 2006 e non più rintracciabile) e di seguito “I film nel mio cuore”, raccolta mai data alle stampe. In “Il mio spirito nel cinema” ho deciso di riversare tutte queste prose originali ispirate da lungometraggi e - in rari casi - da opere teatrali (uno scritto riguarda il Circo). “Spesso mi accade di rimanere estasiato o fortemente colpito dalla visione di un film o di una rappresentazione teatrale. Un profondo sentimento di verità mi pervade e sono costretto a sfogarlo, a volte in poesia e a volte con brevi storie e riflessioni. A dir il vero non so bene come chiamare questo secondo genere letterario: non è poesia, non è recensione, non è propriamente racconto... ho deciso di chiamarlo semplicemente spunto, perché la parola rende l’idea di uno stimolo che porta ad esprimersi liberamente. In alcuni casi lo spunto mi conduce lontano dal tema del soggetto ispiratore, in altri ritraggo una scena o riporto a mio modo le parole dei protagonisti e le frasi più significative; tra...
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