
Gilgul, nella Qabbalah ebraica, è il frenetico movimento delle anime vagabonde che ruotano intorno a noi quando la separazione dal corpo è dovuta a circostanze ingiuste o dolorose. Tanto violenti possono essere i conflitti che attendono gli spiriti rimasti sulla terra, che la tradizione parla addirittura di “scintille d’anime” prodotte dalla loro frantumazione. Con questo libro inatteso, di straordinaria intensità e autenticità, Gad Lerner ha deciso di addentrarsi nel suo gilgul familiare, nelle “scintille d’anime” della sua storia personale. Suo padre Moshé reca il trauma della Galizia yiddish spazzata via dalla furia della guerra, e mai davvero trapiantata in Medio Oriente. Dietro di lui si staglia enigmatica la figura di nonna Teta, incompresa e dileggiata perché estranea alla raffinatezza levantina della Beirut in cui è cresciuta Tali, la moglie di Moshé. Ma anche la Beirut degli anni Quaranta, luogo d’incanto senza pari, si rivela un recinto di beatitudine illusoria. Vano è il tentativo di rimuovere lo sterminio degli ebrei d’Europa e la Guerra d’indipendenza nella nativa Palestina: anche se taciuti, questi eventi si ripercuotono nella vicenda...
Raccolta di ricordi, episodi e gesti, Un uomo così è un ritratto intimo e commovente attraverso cui Agnese Moro svela il lato domestico e privato di suo padre. Accanto allo statista, simbolo dolente degli anni più difficili e tragici della storia italiana, trova così spazio l'uomo, il padre, il marito. Questa struggente collezione di 'istantanee', pubblicata per la prima volta nel 2003 e ora riproposta in un'edizione notevolmente ampliata, ha portato Agnese sulle tracce lasciate da Aldo Moro nella gente comune, per parlare di lui e sentirne parlare. Un viaggio tra luoghi e persone, incontro inaspettato con un'Italia che continua a ricordare e si adopera per raccogliere il messaggio più profondo di un personaggio che ha segnato la memoria del Paese. Un percorso collettivo, da cui emerge un mosaico di racconti, contributi, aneddoti, resoconto a più voci di un uomo e di un'epoca. Nella nuova edizione BUR, arricchita dalla narrazione del viaggio, Agnese Moro condivide questo ritratto corale e individua snodi fondamentali e senso di una vita che appartiene alla Storia.
Dal 1992 al 2017 Michele Serra, prima dalle pagine dell’“Unità” con la rubrica Che tempo fa, poi da quelle della “Repubblica” con le sue amache, ci ha abituato ogni giorno a un suo corsivo. Per ridere, per riflettere, per lasciarci appesi una domanda, un dubbio. E venticinque anni di consuetudine quotidiana sono un anniversario che merita un regalo. Nasce così l’idea di selezionare e raccogliere in questo volume cento corsivi per ciascuno di questi anni: duemilacinquecento opinioni, che Serra qui si diverte a rileggere, commentare e reinterpretare, aggiungendo qui e là la sua voce di oggi a quella di ieri e aprendo ogni anno con un riassunto dei principali avvenimenti (ma non solo) che diviene sintesi fulminante in grado di restituire la complessità del nostro vivere e delle nostre insensatezze. In fondo al volume una serie di apparati consente al lettore più curioso un’indagine trasversale dei testi – attraverso i protagonisti, i partiti, le tematiche che ci hanno scosso per un quarto di secolo –, per tutti gli altri resta il gusto di sfogliare le pagine, come si sfoglia un album di fotografie. Per ricordarci chi siamo guardandoci allo specchio.
Bibbia e letteratura: un binomio che parte da molto lontano, nella storia che ha fatto la nostra civiltà e la nostra cultura, e che si confonde con la scientificità degli antichi Padri, dei Cantori, dei Filosofi e la fantasia dei Poeti, dei Narratori, degli appassionati di sacre rappresentazioni. Quel che rimane e rimarrà della Parola di Dio e della parola dell’uomo che vuole accostarsi, calato nella sua storia, alle pagine bibliche. Il volume analizza grandi opere letterarie di tutti i tempi che hanno preso lo spunto dalle pagine bibliche, nella passione, nell’estasi, nell’inquietudine, nella lotta spirituale, negli ambiti insomma che sono vitali per l’uomo. Quella po- esia dell’infinito, dei grandi spazi, del tempo immemorabile, delle vuote latitudini, delle solitudini attraversate da voci che colloquiano con Dio, che aprono le primissime pagine bibliche, si riversano in opere di poesia, di narrativa, nate nell’animo, nel cuore e nella fantasia di grandi scrittori. In tal senso il volume, seguendo la classica divisione biblica – Antico e Nuovo Testamento – ripercorre Il paradiso perduto di John Milton, il ciclo de Le storie di Giuseppe di Thomas Mann, Il...
Nato sulle pagine di «Linus» nel 1979, Bobo è ancora oggi la più fedele, umana, divertente, consapevole e impietosa rappresentazione dell'elettore di sinistra italiano. Nato come alter ego del proprio autore (che nel mondo di Bobo ricreerà un ritratto piuttosto fedele della propria famiglia), il personaggio approda su «l'Unità» e si impone all'attenzione dei lettori: per la prima volta la satira di sinistra punta sistematicamente la propria artiglieria contro gli elettori del Pci, contro le piccolezze di uomini non ancora pronti a mettere in pratica nella vita di ogni giorno gli ideali di libertà, femminismo e progressismo che amano professare. Ed è proprio nella contraddizione tra vizi privati e pubbliche virtù che Bobo dà il meglio di sé, come dimostra questa corposa raccolta di oltre quarant'anni di storie. Un'antologia densa di splendide rarità, intervallata da pagine in cui Staino affida alla parola scritta il racconto di momenti cruciali della propria vita: la nascita di Bobo, la giornata epocale dei funerali di Berlinguer e il suo addio a «l'Unità». Un libro divertente e amaro, perfetto per ricostruire la storia recente del nostro Paese e quella del...
Sono un Doblò FIAT: 1910 di cilindrata, motore diesel, blu metallizzato. Ho percorso 363.104 chilometri, e tutto mi sarei aspettato di sentire quella mattina di gennaio in cui mi scelsero, tranne le parole: “Questo Doblò ci porterà sulla Luna”. È l’inizio di un lungo viaggio… esattamente la distanza al perigeo che separa la Terra dalla Luna, in cui vengono raccontate dalle voce narrante del Doblò le vicissitudini di Barbara e Giorgio: una coppia ormai non tanto giovane, che ha fatto della solidarietà e impegno sociale un vero e proprio stile di vita. Nel corso del viaggio, Doblò, partendo da una visione semplice e lineare della vita, scoprirà le diverse sfumature e complessità che la compongono. Una complicità con i due che gli darà la certezza di essere un elemento importante nella loro vita, con la consapevolezza che ognuno, a suo modo, può fare la sua parte. Un crescendo di scoperte e pensieri che lo porteranno ad arrivare alla fine del viaggio insieme ai due, con un bagagliaio pieno di esperienze e saggezza. Attraverso episodi di “viaggio” a volte divertenti, a volte drammatici, con colpi di scena inaspettati, il libro si prefigge di accompagnare il...
5 settembre 1972, ore 4:30, villaggio olimpico di Monaco di Baviera. Un commando di terroristi palestinesi di Settembre nero fa irruzione negli alloggi della squadra israeliana. Comincia così la pagina più tragica della storia delle Olimpiadi e si concluderà solo 20 ore dopo con le cifre di una strage: 17 morti tra cui 11 israeliani, 5 palestinesi e un poliziotto tedesco. In quella squadra c'è anche Shaul Ladany, marciatore, l'unico sportivo israeliano che era sopravvissuto, bambino, a un campo di concentramento: Bergen-Belsen, lo stesso in cui morì Anna Frank. Per la seconda volta Ladany riesce a sopravvivere alla storia. Ladany è un docente di ingegneria prestato all'atletica, capace di incastrare allenamenti estenuanti tra una lezione e l'altra. La sua vita è stata un'infinita sequenza di chilometri, quasi un Forrest Gump che ha attraversato il XX secolo lasciando un segno a ogni passaggio. Vive il '68 a New York da studente della Columbia, combatte la Guerra dei Sei Giorni e quella di Yom Kippur, nel 1973, quando per difendere Israele rientra dagli Stati Uniti pagandosi il biglietto dell'aereo. Da Eichmann a Sharon, da Bikila agli All Blacks, da Nixon alla Thatcher: ci...
GIOVANNI BERSANI è nato a Bologna nel 1914. Ha partecipato ad Azione Cattolica e FUCI, si è laureato in Giurisprudenza nel 1937 ed è stato militare in Grecia durante la Guerra. Ha partecipato alla Resistenza, alla fondazione delle ACLI bolognesi, della CISL ed è divenuto parlamentare nel 1948. È stato l’ispiratore di molte cooperative, nonché il fondatore di MCL e di CEFA nel 1972. È stato membro del Parlamento Europeo dal 1960 al 1989, nel quale ha promosso l’Assemblea parlamentare paritetica UE-ACP (Africa-Caraibi-Pacifico), di cui è stato per anni presidente; è sempre stato attivo in molti Paesi in via di sviluppo per promuovere la pace. È morto a Bologna nel 2014.
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Tv, network e giornali divorano notizie, fatti e uomini. Li spolpano finché sono freschi e poi li abbandonano per rituffarsi nella caccia del nuovo scoop. In questo tempo dove il new journalism ossequia soltanto il culto della velocità e quello della voracità, Stella Pende prova a recuperare i ricordi perduti restituendo un prima e un dopo agli articoli che di più hanno tatuato la sua memoria. Venti reportage (guerre, carceri e terremoti, Balcani e Medioriente), ma anche incontri fatali. Da Gheddafi a García Márquez, splendente e indimenticabile premio Nobel della letteratura, fino all’eroica maestra dei bambini intrappolati nel fuoco della scuola di Beslan. Ma attenzione: in Confessione reporter si legge soprattutto quello che un inviato non ha mai potuto scrivere. Cioè il dietro le quinte di ogni acrobatica avventura giornalistica: gli appuntamenti e le miserie per portare a casa l’osso, le attese e le buche, i direttori, i colleghi amici e le carogne, ma anche la commozione, gli incontri e i riti della redazione. Tutto ciò che rappresenta il succo e la carne del giornalismo. Questo mestiere così chiacchierato, spesso mitizzato, ma troppo poco capito nelle emozioni...
Gabrielli Sobrino served for forty years as secretary for the Premio Viareggio, "the most important cultural event of the Italian summer." Sobrino was the constant reference and indefatigable witness for the festival, and herein narrates not only numerous stories about the festival's authors and books, but also the behind the scenes sentiments and resentments, expectations and deceptions recorded from her privileged vantage point. Italian text.
Intercultura per adulti e bambini. Diversi "nuovi italiani", provenienti da Africa, Asia e Sudamerica, si raccontano in toccanti testimonianze. Diversi bambini di origine straniera, adottati o figli di migranti, partecipano a laboratori di scrittura e narrano le loro quotidiane esperienze in forma di fiaba, canzone, filastrocca.
'Mio padre faceva l'operaio e ripeteva di non avere padroni, solo principali'. Così ricorda Enzo Biagi, che ha sempre detto di riconoscere un solo padrone, il lettore, e ha sempre rifiutato di scendere a compromessi con i potenti del momento. Rifiuto che dimostrò anche nel maggio 2002 quando, in conseguenza del cosiddetto 'editto bulgaro' del presidente del Consiglio Berlusconi, venne bruscamente chiusa la sua trasmissione televisiva, Il fatto, che andava in onda su RaiUno da otto edizioni con straordinario successo. Dopo tre anni, Biagi per la prima volta scrive tutto quello che è accaduto attorno e dentro di lui in quell'occasione. E proprio da lì sceglie di partire per raccontarci la sua vita - l'infanzia passata sui monti dell'Appennino emiliano, il sogno di diventare una firma del giornalismo, gli inizi professionali durante la guerra e la scelta di battersi per la giustizia e la libertà. E, ancora, gli anni in cui diresse periodici e quotidiani, realizzò indimenticabili programmi televisivi, e cercò intervistando sia i grandi della terra sia la gente comune coinvolta suo malgrado in avvenimenti epocali di far venire alla luce una cosa soltanto - la verità. Anche a...
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