Scarica Libri Gratuiti

Scarica libri ed ebooks (I migliori libri in formato PDF, EPUB, etc)

Cerca negli ebook:

Numero totale di libri trovati 40 per la tua ricerca. Scarica gli ebook e divertiti!
La furia di Maigret

La furia di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 145

«La matassa era ingarbugliata, senza dubbio. Ernest Malik aveva ragione a guardare Maigret con quel sorrisetto tra il sarcastico e lo sprezzante. Quella faccenda non faceva per lui. Si sentiva a disagio. Era un mondo a lui estraneo, che stentava a ricostruire.«Anche l’ambiente gli dava ai nervi per quel tanto di artificioso che vi avvertiva. Ville imponenti con parchi deserti e persiane chiuse, giardinieri che andavano e venivano per i viali, e il pontile, le barche minuscole dalla vernice impeccabile, le auto lucide come specchi ferme nei garage...«E quei tipi pieni di sussiego, quei fratelli e quelle cognate che probabilmente si detestavano ma che, fiutato il pericolo, facevano quadrato contro di lui». (Le inchieste di Maigret 35 di 75)

Maigret e il ministro

Maigret e il ministro

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 177

Allora Maigret fece qualcosa che avrebbe potuto costargli caro. Perché non aveva niente da guadagnare, e semmai tutto da perdere, a misurarsi con un avversario potente e scaltro come Mascoulin.Quello, in piedi, gli stava tendendo la mano. In un lampo il commissario si ricordò di Point e della storia delle mani sporche.Non stette a considerare i pro e i contro, prese la tazza del caffè ormai vuota e se la portò alle labbra, ignorando la mano che gli veniva offerta.Lo sguardo del deputato si incupì e il fremito all’angolo della bocca, lungi dall’attenuarsi, si accentuò.Disse soltanto: «Arrivederla, signor Maigret».Aveva intenzionalmente calcato sul «signor», come parve al commissario? Se sì, era una minaccia appena camuffata, perché significava che Maigret non si sarebbe fregiato ancora a lungo del titolo di commissario. (Le inchieste di Maigret 46 di 75)

Maigret si confida

Maigret si confida

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 152

«E se quella sera Maigret aveva iniziato di colpo a parlare era per distogliere l’amico dai suoi pensieri, certo, ma soprattutto perché la telefonata ricevuta da Pardon aveva risvegliato in lui sentimenti non dissimili da quelli che agitavano il dottore. Non era senso di colpa: Maigret, del resto, detestava quell’espressione. Ma neppure rimorso. Entrambi erano a volte costretti, in virtù del mestiere che avevano scelto, a prendere una decisione da cui dipendeva il destino degli altri. Nel caso di Pardon un destino di vita o di morte. Nel loro atteggiamento non c’era nulla di romantico. Né sconforto, né ribellione. Solo una certa serietà venata di malinconia». (Le inchieste di Maigret 55 di 75)

Maigret

Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 134

Maigret accese la pipa, lasciò che il fiammifero bruciasse fino in fondo e poi si alzò chiamando: «Cameriere!». Ritto in mezzo alla sala con la sua mole imponente, aspettava il resto guardandosi tranquillamente attorno. «Dove andiamo?» gli chiese Philippe quando furono usciti. Maigret si voltò a guardarlo come se fosse stupito di trovarselo davanti. «Tu vai a dormire» rispose. «E tu, zio?». Il commissario alzò le spalle, si ficcò le mani in tasca e si allontanò senza rispondere. Aveva trascorso una delle peggiori giornate della sua vita. Per tutte quelle ore, seduto nel suo angolo, si era sentito vecchio e rammollito, privo di risorse e di idee. Ma adesso dentro di lui era scattato qualcosa, si era accesa una fiammella. Doveva approfittarne subito. «La vedremo, perdio, eccome se la vedremo!» borbottò per farsi coraggio. (Le inchieste di Maigret 20 di 75)

Il ladro di Maigret

Il ladro di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 173

«Fece per voltarsi, e intravide un giovane sul cui volto si leggeva un’emozione che, lì per lì, non riuscì a capire». «Doveva avere meno di venticinque anni ed era senza cappello, con i capelli scuri in disordine, mal rasato. Aveva l’aria di uno che non ha dormito, che è reduce da ore difficili o penose». «Sgusciando verso il predellino, saltò giù dall’autobus in corsa. In quel momento erano all’angolo di rue Rambuteau, non lontano dalle Halles, di cui si percepiva l’odore intenso. Il giovane si mise a camminare svelto, voltandosi come se avesse paura di qualcosa, e imboccò rue des Blancs-Manteaux». «D’un tratto, senza una ragione precisa, Maigret portò la mano alla tasca posteriore dei pantaloni, dove teneva il portafoglio». «Per poco non si precipitò anche lui giù dall’autobus: il portafoglio era sparito». (Le inchieste di Maigret 65 di 75)

La pazienza di Maigret

La pazienza di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 153

«Maigret si sentiva meno leggero di quando si era svegliato quel mattino nell’appartamento inondato di sole, o di quando, sulla piattaforma dell’autobus, assaporava le immagini di una Parigi variopinta come le illustrazioni di un libro per bambini». «La gente aveva la mania di interrogarlo sui suoi metodi. Alcuni sostenevano addirittura di saperli analizzare, e allora li guardava con una sorta di beffarda curiosità, visto che lui, il più delle volte, improvvisava, basandosi semplicemente sull’istinto». (Le inchieste di Maigret 63 di 75)

Maigret è prudente

Maigret è prudente

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 170

«Signor Maigret, ha sbagliato a venire prima di ricevere la seconda lettera. Adesso tutti sono in allarme, il che rischia di far precipitare gli eventi. Ormai il delitto può essere commesso da un momento all’altro, e sarà anche per colpa sua». «La credevo più paziente, più riflessivo. Pensa davvero di poter scoprire i segreti di una famiglia in un pomeriggio?» «È più ingenuo e forse più vanitoso di quanto pensassi. A questo punto non posso più aiutarLa. L’unica cosa che posso consigliarLe è di proseguire l’inchiesta senza prestar fede a quello che le diranno. «La saluto, malgrado tutto, con ammirazione». (Le inchieste di Maigret 67 di 75)

Maigret a scuola

Maigret a scuola

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 158

Maigret procedeva con estrema cautela e aveva l’impressione di camminare sulle sabbie mobili. Non poteva andare troppo in fretta. Una parola sbagliata e il ragazzino si sarebbe irrigidito, e a quel punto non gli avrebbe più cavato fuori niente.«Soffri perché non sei come gli altri?».«E perché sarei diverso dagli altri? Chi gliel’ha detto?».«Immagina che io abbia un figlio che va a scuola, che gioca per le strade del quartiere. I suoi compagni direbbero:«“È il figlio del commissario!”.«E lo tratterebbero in modo diverso dagli altri. Mi capisci?«Tu sei il figlio del maestro».Il ragazzino lo guardò più a lungo, con maggiore insistenza. (Le inchieste di Maigret 41 di 75)

Maigret ha paura

Maigret ha paura

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 163

«L’atmosfera della città restava inquietante. La gente sbrigava le faccende di sempre, ma nello sguardo dei passanti si coglieva una certa angoscia: sembrava che camminassero più in fretta, come per paura di veder spuntare di colpo l’assassino. Maigret avrebbe giurato che di solito le casalinghe non stavano in gruppo sulle porte, come facevano adesso, a parlare sottovoce tra di loro.«Tutti lo seguivano con lo sguardo e a lui sembrava di leggere sui visi una domanda silenziosa. Avrebbe fatto qualcosa? O lo sconosciuto avrebbe potuto continuare a uccidere impunemente?«Alcuni gli rivolgevano un saluto timido, come per dirgli: «“Sappiamo chi è lei. Ha fama di condurre in porto le inchieste più difficili. E non si lascerà impressionare da certi personaggi, lei”». (Le inchieste di Maigret 43 di 75)

Maigret si diverte

Maigret si diverte

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 159

Sui giornali del mattino non c’era nulla. Si accontentavano di riproporre, con minori dettagli, quanto pubblicato il giorno prima sui fogli della sera. Improvvisamente si era creato un vuoto, come se il caso fosse giunto a un punto morto. Si sentiva frustrato. Il suo primo pensiero fu: «Ma che diavolo fanno?». Pensava a Janvier e agli altri del Quai des Orfèvres: risolvere il problema era il loro mestiere, no? Passarono diversi minuti prima che il suo senso dello humour riprendesse il sopravvento e lui riuscisse a farsi beffe di se stesso.Aveva reagito da lettore medio: non gli avevano servito la sua sbobba biquotidiana e ne era indispettito. Per un momento, al pari del grande pubblico, aveva avuto l’impressione che la polizia non facesse il suo dovere... (Le inchieste di Maigret 50 di 75)

Maigret si difende

Maigret si difende

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 150

«Leggi...» disse mettendo davanti a Janvier la deposizione della ragazza.Alla ventesima riga Janvier arrossì, così come era arrossito Maigret al mattino in questura. «Chi mai si è permesso di...». Bravo Janvier! Lui e Lucas erano i più vecchi collaboratori di Maigret e fra loro tre non servivano tante parole per capirsi. Subito, senza bisogno di pensarci sopra, Janvier era arrivato alla stessa domanda, quella che Maigret, essendo direttamente coinvolto, ci aveva messo più tempo a formulare. «Chi c’è dietro?». «È proprio quello che vorrei sapere... Chi c’è dietro...». (Le inchieste di Maigret 62 di 75)

Maigret si sbaglia

Maigret si sbaglia

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 161

Nel corso della sua carriera Maigret aveva interrogato migliaia, decine di migliaia di persone: alcune occupavano posizioni di prestigio, altre erano famose per la loro ricchezza e altre ancora figuravano tra i più intelligenti criminali internazionali.Eppure attribuiva a quell’interrogatorio un’importanza che non aveva mai attribuito a nessun altro, e non per la posizione sociale di Gouin né per la fama di cui godeva in tutto il mondo.Capiva che Lucas fin dall’inizio del caso si chiedeva perché non andasse direttamente a fare delle domande precise al professore, e che ancora adesso il brav’uomo era sconcertato dal malumore del capo.Maigret non poteva confessare la verità né al suo ispettore né ad altri, e nemmeno a sua moglie. A essere sinceri, non osava formularla chiaramente neanche a se stesso. (Le inchieste di Maigret 42 di 75)

Le inchieste di Maigret 6-10

Le inchieste di Maigret 6-10

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 727

Il volume contiene cinque inchieste del commissario Maigret: "Il cane giallo", "Il pazzo di Bergerac", "Una testa in gioco", "La balera da due soldi" e "Un delitto in Olanda".

Maigret si mette in viaggio

Maigret si mette in viaggio

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 159

Quella gente gli dava sui nervi, c’era poco da fare. Di fronte a loro era nella stessa posizione dell’ultimo arrivato in un club, per esempio, o in una classe, che si sente impacciato perché non conosce ancora le regole, le abitudini, le parole d’ordine, ha vergogna e pensa sempre che gli altri lo prendano in giro. Era convinto che John T. Arnold, così disinvolto, a suo agio con banchieri e re in esilio, a Londra come a Roma, a Berlino come a New York, si fosse divertito della sua goffaggine e l’avesse trattato con una condiscendenza lievemente compassionevole. Al pari di tutti, forse anzi meglio di tanti altri visto il mestiere che faceva, Maigret sapeva come si trattano certi affari e come si vive in certi ambienti.Ma era una conoscenza teorica, non vissuta in prima persona. E c’erano dei particolari che lo disorientavano. Per la prima volta aveva l’occasione di entrare in contatto con un mondo a parte, di cui la gente comune apprende qualcosa solo grazie ai pettegolezzi dei giornali. (Le inchieste di Maigret 56 di 75)

Maigret e i testimoni recalcitranti

Maigret e i testimoni recalcitranti

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 155

«Dopo tanti anni nella polizia, certo non credeva più a Babbo Natale, né alla morale edificante dei libri di favole e alle illustrazioni di Épinal, con i ricchi da una parte e i poveri dall’altra, gli onesti e i mascalzoni, e le famiglie modello riunite, come dal fotografo, attorno al patriarca sorridente. «Eppure, senza rendersene conto, ritornava spesso con la memoria alla sua infanzia, e davanti a certe realtà rimaneva scosso come un ragazzino. «Raramente lo era stato altrettanto. In casa Lachaume si era davvero sentito mancare il terreno sotto i piedi e ancora adesso aveva in bocca un sapore amaro e provava il bisogno di riprendere possesso del suo ufficio, di installarsi pesantemente dietro la sua scrivania, di accarezzare le sue pipe – come per assicurarsi dell’esistenza di una realtà quotidiana». (Le inchieste di Maigret 52 di 75)

Il morto di Maigret

Il morto di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 185

Era ridicolo quel piede senza scarpa, lì sul marciapiede, accanto all’altro con la scarpa di capretto nero. Era nudo, intimo. Non pareva appartenere a un morto. Maigret si allontanò e andò a raccogliere la seconda scarpa, rimasta a sei o sette metri dal corpo. Dopo non disse più niente. Aspettava fumando. Altri curiosi si avvicinarono al gruppo, commentando a voce bassa. Poi il furgone si fermò vicino al marciapiede e due uomini sollevarono il cadavere. Sotto, il suolo era pulito, senza tracce di sangue. «Lei ha finito, Lequeux, aspetto il suo rapporto». Fu allora che Maigret prese possesso del morto. Salì sul furgone accanto all’autista e piantò in asso tutti. Si comportò così per tutta la notte, e per tutta la mattina seguente: si sarebbe detto che il corpo gli appartenesse, che quel morto fosse il suo morto. (Le inchieste di Maigret 29 di 75)

Maigret e la Stangona

Maigret e la Stangona

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 163

Quel giorno, nella casa di rue de la Ferme, tutti i collaboratori di Maigret rimasero stupiti del suo comportamento. Fin dal mattino avevano notato qualcosa di inusuale nel modo in cui dirigeva le operazioni ... Quando aveva dato le disposizioni iniziali, il commissario aveva nello sguardo un lampo di gioia addirittura feroce; poi aveva sguinzagliato i suoi uomini per tutta la casa come se lanciasse una muta di cani su una pista fresca, incitandoli con l’atteggiamento più che a parole. Ormai sembrava trattarsi di una questione personale fra lui e Guillaume Serre. Anzi, veniva quasi il sospetto che gli eventi avrebbero seguito un altro corso, che il commissario avrebbe preso una decisione diversa, e in un momento diverso, se il dentista di rue de la Ferme non fosse stato più vigoroso di lui, sia fisicamente che moralmente. (Le inchieste di Maigret 38 di 75)

Le vacanze di Maigret

Le vacanze di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 256

In quale momento della giornata avevano potuto infilargli quel foglietto in tasca, nella tasca sinistra della giacca? Era un foglietto qualunque, di carta lucida a quadretti, probabilmente una pagina strappata da un blocchetto. Le parole erano scritte a matita, e la scrittura, regolare, gli sembrava femminile. «Per pietà, chieda di vedere la malata del 15». Niente firma. Solo quelle parole. Dunque: la cartolina della moglie se l’era infilata nella tasca sinistra. Era già lì, il foglietto? Possibilissimo, perché non aveva spinto la mano fino in fondo. Ma dopo, quando aveva imbucato la cartolina nella cassetta delle lettere di fronte al mercato? Due paroline, soprattutto, lo irritavano: «per pietà». Perché «per pietà»? Se qualcuno voleva parlargli, poteva dirlo, semplicemente. Non era mica il papa, lui. Chiunque era libero di rivolgergli la parola. (Le inchieste di Maigret 23 di 75)

Maigret Lognon e i gangster

Maigret Lognon e i gangster

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 169

In fondo Maigret non era poi così arrabbiato come voleva far credere. Pozzo era un osso duro, e la cosa non gli dispiaceva. Non gli dispiaceva neppure doversela vedere con dei tizi contro i quali la polizia americana si era rotta le corna. Veri duri, che giocavano pesante. MacDonald non aveva forse detto che Cinaglia era un killer? Non sarebbe stato male, di lì a qualche giorno, telefonare a Washington e dire, con aria distaccata: «Hello, Jimmy!... Li ho incastrati!». (Le inchieste di Maigret 39 di 75)

La pazza di Maigret

La pazza di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 156

«Sembrava ancora più piccola mentre gli trotterellava accanto». «“Vede, commissario, la cosa più importante è che lei sappia che non sono pazza. So come i giovani considerano le persone anziane, e io sono una donna molto anziana”». «“Ha ottantasei anni, giusto?”». «“Vedo che il giovanotto che mi ha ricevuta le ha parlato di me. È parecchio giovane per il mestiere che fa, ma è molto beneducato e gentile”». «“Era tanto che mi aspettava, qui sul lungosenna?”». «“Dalle sei meno cinque. Pensavo che uscisse dal­l'ufficio alle sei. Ho visto andar via parecchi signori, ma lei non c'era”». «Sicché era rimasta per un'ora intera ad aspettare, in piedi, sotto lo sguardo impassibile degli agenti». «“Sento di essere in pericolo. Ci sarà pure un motivo se qualcuno entra in casa mia e rovista fra la mia roba”». «“E come lo sa che rovistano fra la sua roba?”. «“Perché non la ritrovo al posto giusto. Io sono una maniaca dell'ordine. In casa mia ogni oggetto ha il suo posto preciso da più di quarant'anni”». (Le inchieste di Maigret 73 di 75)

Maigret e il barbone

Maigret e il barbone

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 142

«Un barbone era stato aggredito sotto il pont Marie e gettato nella Senna in piena, ma per miracolo se l’era cavata e il professor Magnin non riusciva a capacitarsi della sua rapida ripresa». «Era un delitto senza vittima, insomma, si sarebbe quasi potuto dire senza assassino, e nessuno si preoccupava del Dottore, tranne Léa la cicciona e, forse, due o tre barboni». «Eppure Maigret dedicava a quel caso lo stesso tempo che avrebbe dedicato a un dramma da prima pagina. Sembrava ne facesse una questione personale, e dal modo in cui aveva appena annunciato il suo colloquio con Keller si sarebbe potuto credere che si trattava di qualcuno che lui e sua moglie desideravano incontrare da tempo». (Le inchieste di Maigret 61 di 75)

Le memorie di Maigret

Le memorie di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 143

«Lo so benissimo che questi libri sono pieni zeppi di imprecisioni tecniche. Inutile star lì a elencarle. Sappia che sono volute e gliene spiegherò la ragione ... Provi a raccontare a qualcuno una storia qualsiasi. Se non la ritocca un po', apparirà inverosimile, inventata. Con qualche aggiustatina, invece, sembrerà più vera di quanto non sia». Enfatizzava queste ultime parole come se si trattasse di una scoperta sensazionale. «Rendere le cose più vere di quanto non siano, tutto qua. Ed è proprio così che ho fatto con lei, Maigret: l'ho resa più vero di quanto non sia!». Sulle prime restai senza fiato. Da quel povero commissario che ero (quello «meno vero di quanto non fosse»), non seppi cosa rispondere. Nel frattempo il giovanotto, con ampi gesti e una punta di accento belga, cercava di dimostrarmi che le mie inchieste, così come le aveva raccontate lui, erano più plausibili – non escludo che abbia detto «più esatte» – di come le avevo vissute io. (Le inchieste di Maigret 34 di 75)

La rivoltella di Maigret

La rivoltella di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 165

Erano tutti troppo disinvolti, troppo sicuri di sé. Il più esasperante era il responsabile della reception, con la sua marsina impeccabile e il colletto duro non sciupato dal sudore. Aveva preso in simpatia Maigret, o forse provava pena per lui, e di tanto in tanto gli rivolgeva un sorriso di complicità e insieme di incoraggiamento, come se, al di sopra del viavai degli anonimi clienti, gli dicesse: «Siamo tutti e due vittime del dovere professionale. Posso fare qualcosa per lei?». Maigret gli avrebbe volentieri risposto: «Portarmi un panino». Aveva sonno, caldo e fame. Quando, pochi minuti dopo le tre, aveva chiesto un altro bicchiere di birra, il cameriere si era mostrato scandalizzato come se l’avesse visto entrare in chiesa in maniche di camicia. «Mi dispiace, sir. Il bar è chiuso fino alle cinque e mezzo, sir!». Il commissario aveva borbottato qualcosa come: «Selvaggi!». (Le inchieste di Maigret 40 di 75)

Maigret e l'affitacamere

Maigret e l'affitacamere

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 164

A tutta prima aveva creduto che fosse un po' svitata. Orasi chiedeva se quella esuberanza non fosse dovuta al fatto che lei recitava, non solo per ingannarlo, non solo per nascondergli qualcosa, ma per il puro piacere di interpretare un ruolo. «Si diverte molto, signorina Clément?». «Mi diverto sempre, Commissario». Questa volta lo guardò con tutto il suo ritrovato candore. Nelle scuole femminili c'è quasi sempre almeno una ragazzina di una spanna più alta delle altre e con quelle stesse forme prosperose. A tredici o quattordici anni assomigliano a enormi bambole di pezza, con gli occhi chiari che non vedono niente della vita e un sorriso trasognato sulle labbra. Ma era la prima volta che Maigret ne conosceva una di quarant'anni. (Le inchieste di Maigret 36 di 75)

Gli scrupoli di Maigret

Gli scrupoli di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 155

Maigret non sapeva da che parte cominciare, un po’ come il tizio di quella mattina. «Anche se lei non è specializzato in psichiatria, mi piacerebbe sentire il suo parere su una storia che mi hanno appena raccontato. È venuto in ufficio da me un uomo sulla quarantina, apparentemente normale. Mi ha parlato senza scalmanarsi, senza esagerare, misurando le parole. È sposato da dodici o tredici anni, se ben ricordo, e da ancora più tempo abita in avenue de Châtillon».Pardon, che si era acceso una sigaretta, ascoltava con attenzione.«Si occupa di treni elettrici». «È ingegnere ferroviario?». «No, intendevo i trenini giocattolo» ... «Che delitto ha commesso?». «Nessuno, almeno credo. È venuto a dirmi che sua moglie, da un po’ di tempo, ha intenzione di ucciderlo». (Le inchieste di Maigret 51 di 75)

Il mio amico Maigret

Il mio amico Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 153

«... Marcellin ha detto che lei era un suo amico. Può darsi che qualcuno avesse espresso dei dubbi sulle sue capacità professionali. Sta di fatto che l’ha difesa a spada tratta». «Era ubriaco?». «Più o meno come sempre. C’era un forte mistral... È proprio perché tirava il mistral che Marcellin, invece di andare a dormire sulla sua barca come faceva di solito, si è diretto a un capanno vicino al porto dove i pescatori ripongono le reti. La mattina dopo l’hanno trovato là dentro con parecchie pallottole nella testa, sparate a bruciapelo, e una nella spalla...». Maigret guardò la Senna attraverso la cortina di pioggia e pensò al sole del Mediterraneo. «Boisvert, il questore, è un tipo come si deve, l’ho conosciuto tempo fa. Non è uno che lavora di fantasia... Come Lechat, pensa che a scatenare il dramma sia stato l’averla nominata in quella conversazione. Anzi, la sua idea è che attraverso Marcellin si sia voluto in qualche modo colpire lei. Capisce? Qualcuno che ce l’ha con lei al punto da prendersela con chi si dichiara suo amico e la difende». (Le inchieste di Maigret 25 di 75)

Maigret e l'informatore

Maigret e l'informatore

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 154

«Davanti alla casa erano assembrate più di duecento persone, ma quelli che entravano a porgere le condoglianze erano pochi. C'era gente di tutti i tipi, negozianti del quartiere, magnac­cia, proprietari di ristoranti o cabaret». «Prima portarono giù i fiori, e per farceli stare assieme alle corone ci vollero due auto. «Poi scesero quattro uomini con la bara di mogano e la infilarono nel carro funebre». «La chiesa era abbastanza vicina, e comunque sarebbe stato impossibile trovare delle auto per tutti. Quando sulla soglia comparve Line Marcia, in lutto stretto, bionda e pallida, la folla fu percorsa da un fremito, come al passaggio di una star, e ti saresti quasi aspettato uno scroscio di applausi». (Le inchieste di Maigret 74 di 75)

Maigret e il fantasma

Maigret e il fantasma

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 152

«È permesso, cara?... Sto facendo visitare la casa al commissario Maigret, il capo della Squadra Omicidi... Dico bene, commissario?...». Maigret rimase come sbigottito: al centro dell’atelier dalle pareti a vetrata, in piedi davanti a un cavalletto, si ergeva una figura bianca che gli ricordò la parola pronunciata da Lognon: il fantasma... Quello che indossava la signora Jonker non era il solito camice da pittore, somigliava piuttosto alla tonaca di un frate domenicano, ed era di una stoffa morbida e pesante come quella di un accappatoio. Perdipiù, la moglie dell’olandese portava un turbante bianco del medesimo tessuto. Con la mano sinistra teneva una tavolozza e nella destra stringeva un pennello. I suoi occhi neri si posarono su Maigret con curiosità. (Le inchieste di Maigret 64 di 75)

Maigret perde le staffe

Maigret perde le staffe

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 133

Aveva gli occhi spalancati, come persi nel nulla, la schiena curva e il passo lento e pigro.In quei momenti, le persone intorno a lui e soprattutto i suoi collaboratori pensavano che si stesse concentrando. Niente di più falso. Maigret aveva un bel dire, ma nessuno gli credeva. In realtà, ciò che faceva era un po' ridicolo, addirittura infantile. Prendeva un briciolo d'idea, un pezzettino di frase e se lo ripeteva come uno scolaro che cerca di farsi entrare in testa la lezione. Gli capitava anche di muovere le labbra, di parlare a bassa voce, da solo nel bel mezzo dell'ufficio, sul marciapiede, dovunque. E quello che diceva non sempre aveva senso. A volte sembrava una battuta. «Ci sono stati casi di avvocati uccisi da un cliente, ma non ho mai sentito parlare di clienti uccisi dal loro avvocato...». (Le inchieste di Maigret 60 di 75)

La trappola di Maigret

La trappola di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 163

A mano a mano che il tempo passava, tutti cominciavano a dar segni di nervosismo e perfino Maigret perdeva un po' la sua sicurezza. Niente lasciava supporre che proprio quella sera sarebbe successo qualcosa. Anche se l'assassino avesse deciso di uccidere di nuovo per far sapere di essere sempre in libertà, avrebbe benissimo potuto agire la sera seguente, o quella dopo ancora, oppure otto o dieci giorni più tardi. Ed era impensabile tenere mobilitati a lungo tutti quei poliziotti. Altrettanto impensabile era riuscire, per un'intera settimana, a mantenere un segreto condiviso da tante persone. E se invece l'uomo avesse deciso di agire subito?...Quando gli sarebbe scattato il raptus? In quel momento, mentre loro erano occupati a tendergli una trappola, per tutti quelli che avevano a che fare con lui era un uomo come gli altri. C'era chi gli parlava, o lo serviva a tavola, o gli stringeva la mano. E lui rispondeva, sorrideva, forse rideva anche. (Le inchieste di Maigret 45 di 75)

Maigret a New York

Maigret a New York

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 169

... nel frattempo Maigret non fece che pensare a Little John. Lo aveva visto per pochi istanti, si erano scambiati solo qualche banalità, eppure a un tratto si rese conto con una sorta di stupore che quell’uomo gli aveva fatto una grande impressione. Se lo rivedeva davanti, piccolo e magro, vestito in modo fin troppo inappuntabile, con quella faccia quasi insignificante. Ma allora, che cosa poteva averlo colpito tanto? Incuriosito, si sforzò di ricordare ogni minimo gesto di quell’omino asciutto e nervoso. E improvvisamente ricordò i suoi occhi, e in particolare lo sguardo che Maura gli aveva rivolto all’inizio, quando, non sapendo ancora di essere osservato, aveva socchiuso la porta del salotto. Little John aveva gli occhi freddi! (Le inchieste di Maigret 26 di 75)

Maigret prende un granchio

Maigret prende un granchio

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 154

Mentre si faceva la barba, Maigret si sentiva in colpa. Forse perché provava un astio personale nei confronti di Fumal? A un tratto si domandò se aveva compiuto fino in fondo il suo dovere. Il macellaio all’ingrosso si era presentato per chiedergli protezione. Certo, si era comportato in modo aggressivo, si era fatto raccomandare dal ministro e aveva rivolto al commissario minacce appena velate.Ciò nonostante lui era tenuto a fare il suo mestiere. Aveva davvero fatto tutto il possibile? Si era recato di persona in boulevard de Courcelles, ma non si era preso la briga di controllare ogni porta, ogni uscita, pensando di rimandare quel compito al giorno dopo, così come quello di interrogare i domestici uno per uno ...Avrebbe agito diversamente se l’uomo non gli fosse stato antipatico, se non avesse avuto un vecchio conto in sospeso con lui, se si fosse trattato di qualunque altro importante uomo d’affari di Parigi? (Le inchieste di Maigret 48 di 75)

Le inchieste di Maigret 31-35

Le inchieste di Maigret 31-35

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 782

Il volume contiene cinque inchieste del commissario Maigret: "Félicie", "La prima inchiesta di Maigret", Maigret al Picratt's", "Le memorie di Maigret" e "La furia di Maigret".

Le inchieste di Maigret 56-60

Le inchieste di Maigret 56-60

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 717

Il volume contiene cinque inchieste del commissario Maigret: "Maigret si mette in viaggio", "Maigret e il cliente del sabato", "Maigret e le persone perbene", "Maigret e i vecchi signori" e "Maigret perde le staffe".

La pipa di Maigret

La pipa di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 139

Ora Maigret sapeva come erano andate le cose il giorno precedente nella cappella dell'o­spe­dale. Jus­tin, che batteva i denti ed era allo stremo delle forze, aveva avuto una vera e propria crisi di nervi. La messa non poteva ritardare. Con il consenso della madre superiora, la suora sacrestana aveva preso il posto del chierichetto, che nel frattempo riceveva le cure del ca­so in sacrestia. Erano passati dieci minuti prima che alla madre superiora venisse in mente di avvertire la polizia. Bisognava attraversare la cappella. Tutti avevano intuito che stava succedendo qualcosa. Al commissariato di quartiere, il brigadiere di turno ci aveva messo un po' a capire. «Come dice?... La madre superiora?... Superiora di che?...».

Un Natale di Maigret

Un Natale di Maigret

Autore: Georges Simenon

Numero di pagine: 167

«Nessuno ammazza un poveraccio, che diamine! Oppure li si ammazza in serie, si fa una guerra o una rivoluzione. E se capita che un poveraccio si ammazzi con le proprie mani, non lo fa certo con una carabina ad aria compressa mentre si sta massaggiando i piedi. «Se almeno Tremblet avesse avuto un nome straniero, invece di essere banalmente del Cantal! Si sarebbe potuto supporre che appartenesse a chissà quale società segreta del suo Paese... «Insomma, quel Tremblet non aveva affatto le caratteristiche di uno che muore assassinato! Ed era proprio questo a rendere tutto più angosciante: l'appartamento, la moglie, i ragazzini, il marito in camicia e quel proiettile che aveva fatto psst...».

Ultimi ebook e autori ricercati