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Mussolini segreto

Mussolini segreto

Autore: Claretta Petacci , Mauro Suttora

Numero di pagine: 517

A settant'anni dalla loro stesura e dopo una serie di vicissitudini travagliate che ne hanno in passato ostacolato la pubblicazione, i diari di Claretta Petacci raggiungono finalmente il pubblico italiano. E rivelano ben più di quanto ci si potrebbe aspettare dalla donna nota a molti solo come l'ultima e più famosa amante di Mussolini. Claretta Petacci si dimostra infatti testimone d'eccezione dell'Italia fascista: nei suoi scritti registra con minuzia e attenzione ogni mossa, ogni parola, ogni preoccupazione del Duce. Il lettore scopre così, accanto a resoconti di pomeriggi d'amore a Palazzo Venezia o sulla spiaggia di Castel Porziano, le considerazioni di Mussolini a proposito di Hitler, i suoi discorsi contro gli ebrei, i francesi, gli spagnoli e gli inglesi, le sue critiche al papa e ai Savoia. Nel corso degli anni narrati in questi diari, che vanno dal 1932 al 1938, in Italia e in Europa maturavano eventi gravissimi: la nascita dell'Asse fra il nostro Paese e la Germania, la promulgazione delle leggi razziali, l'annessione nazista dell'Austria. Di questi e di molti altri episodi Mussolini discute con Clara, non solo amante, ma anche confidente e consigliera. E forse, come...

Mussolini socialista

Mussolini socialista

Autore: Emilio Gentile , Spencer Di Scala

Numero di pagine: 264

«Voi credete di perdermi, ma io vi dico che vi illudete. Voi non mi perderete: dodici anni della mia vita di partito sono o dovrebbero essere una sufficiente garanzia della mia fede socialista. Il socialismo è qualche cosa che si radica nel sangue»: con queste parole Mussolini teneva il suo ultimo discorso nella tumultuosa assemblea della sezione socialista milanese che l'avrebbe espulso dal Partito il giorno stesso, il 24 novembre 1914. Con una sorta di profezia retrospettiva molti biografi di Mussolini hanno interpretato la militanza del socialista rivoluzionario come la matrice del futuro duce fascista, e hanno visto nell'ideologia interventista mussoliniana l'espressione già elaborata e definitiva dell'ideologia totalitaria fascista. In contrasto con questo antistorico metodo storiografico, i curatori e gli autori di questo volume propongono un'approfondita, e per molti versi originale, analisi dell'esperienza socialista di Mussolini nei suoi aspetti più significativi, dall'esordio svizzero nel 1902 all'entrata dell'Italia nella Grande Guerra, situandola nel suo contesto, come capitolo importante nella storia del socialismo e dell'Italia contemporanea.

Canale Mussolini

Canale Mussolini

Autore: Antonio Pennacchi

Numero di pagine: 468

Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. I suoi argini sono scanditi da eucalypti immensi che assorbono l'acqua e prosciugano i campi, alle sue cascatelle i ragazzini fanno il bagno e aironi bianchissimi trovano rifugio.

Mussolini e la storia

Mussolini e la storia

Autore: Paola S. Salvatori

Numero di pagine: 225

L’uso dell’analogia storica fu uno dei principali strumenti politici ai quali il duce ricorse durante il ventennio fascista per ottenere e mantenere il consenso. Ma già nei vent’anni precedenti la conquista del potere il giovane Mussolini adoperò la storia per interpretare e rappresentare gli avvenimenti presenti: evocare la Roma antica, ragionare sulla Rivoluzione francese, ricordare particolari episodi del Risorgimento italiano, storicizzare la Grande Guerra già durante il suo svolgimento significava riflettere prima di tutto sui contrasti sociali e politici attuali. In questo libro si analizzano i riferimenti culturali e le modalità retoriche attraverso i quali il Mussolini socialista e poi interventista utilizzò la storia nei discorsi pubblici e negli interventi giornalistici, proponendo una particolare e innovativa chiave di analisi del suo percorso ideologico.

Mussolini

Mussolini

Autore: Denis Mack Smith

Numero di pagine: 688

Questa è una biografia politica di Benito Mussolini, non una storia dell'Italia fascista. Mussolini non nacque grande, né la grandezza gli fu imposta dal corso degli eventi. La strada che lo portò fuori dall'oscurità dovette aprirsela con la sua ambizione, traendo il massimo partito dalle occasioni che la fortuna pose sul suo cammino. Morendo, nel 1945, lasciò il suo Paese distrutto dalla sconfitta militare e dalla guerra civile; per sua stessa ammissione, era divenuto l'uomo più odiato d'Italia.

L'archivio segreto di Mussolini

L'archivio segreto di Mussolini

Autore: Arrigo Petacco

Numero di pagine: 208

I carteggi personali, i dossier dell’OVRA, i ricatti, le richieste di favori, le intercettazioni, i documenti riservati: un’indagine avvincente nell’archivio personale di Benito Mussolini. Dongo, 27 aprile 1945: il partigiano Pedro sequestra una borsa di cuoio rossiccio dalle mani di Benito Mussolini, che l’ha custodita gelosamente fin dall’inizio della fuga. Il Duce lo mette in guardia: «Fate attenzione. Badate che fra questi documenti ve ne sono alcuni importanti per il domani dell’Italia». Molto si sarebbe poi favoleggiato su quella borsa, scatenando un intrigo a tratti parossistico di spie, falsari, sciacalli e truffatori, una baruffa di vero e falso che lascia aperti molti interrogativi ancora oggi. Ma il suo archivio segreto si estendeva ben oltre le carte della borsa di Dongo, poiché il Duce nascondeva un’indole meticolosa e classificatoria, forse ai limiti del maniacale – di quanto passava sul suo tavolo non buttava mai via nulla, neppure un invito a pranzo o una partecipazione di nozze. Negli anni ha così accumulato centinaia di dossier in cui, attraverso lettere, denunce anonime e intercettazioni telefoniche, l’intera attività politico-erotico...

I carristi di Mussolini

I carristi di Mussolini

Autore: Paolo Crippa

Numero di pagine: 221

Il Gruppo Corazzato “M” "Leonessa" della G.N.R. costituì un unicum tra le Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana. Infatti, fu il più consistente e operativo dei pochi reparti dotati di mezzi corazzati, anche di circostanza, operando soprattutto nella lotta antipartigiana. Ma il "Leonessa" discendeva direttamente dall'omonimo Gruppo Carri che, prima dell’Armistizio, faceva parte della 1ª Divisione Corazzata "M" della M.V.S.N., costituita da personale fedele al Duce, rinominata dopo il 25 luglio 136ª Divisione Corazzata "Centauro II". Dopo la resa italiana, tutto il materiale della Divisione fu incamerato dai tedeschi, inclusi i Panzer III, i Panzer IV e gli Stug.III del “Leonessa”. Ma parte degli effettivi della Divisione rifiutarono di combattere contro gli ex-alleati e, rimesse le "M" rosse e la camicia nera si misero in cerca di armi e carri armati nelle caserme italiane ormai vuote, per continuare la guerra accanto ai tedeschi.

La Chiesa di Mussolini

La Chiesa di Mussolini

Autore: Giovanni Sale

Numero di pagine: 304

“Pregare, se non aiuta certamente non nuoce": così Benito Mussolini riassumeva il suo rapporto volutamente ambiguo con il cattolicesimo. Ateo convinto, si era conquistato il favore degli squadristi grazie alla sua veemente retorica anticlericale, ma una volta salito al potere nel 1922 non esitò a cambiare rotta pur di assicurarsi il sostegno e la legittimazione delle gerarchie vaticane. Concesse agevolazioni non richieste, intavolò delicate trattative diplomatiche per risolvere la questione romana, mitigò cinquant’anni di legislazione separatista, arrivò a fingersi rispettoso delle tradizioni portando all’altare donna Rachele: un’avveduta politica della “mano tesa” che aveva il duplice obiettivo di guadagnare credibilità nazionale e internazionale e di rassicurare il diffidente elettorato cattolico. Ma allo stesso tempo il Duce esautorava il Partito popolare di don Sturzo e soddisfaceva le istanze dei fascisti della prima ora incoraggiando le aggressioni al clero locale e alle cooperative bianche (atti di violenza che in pubblico condannava). Intanto, il Papa si barcamenava in una strategia prudente e attendista che, nell’intento di assicurarsi maggiori...

Mussolini contro Lenin

Mussolini contro Lenin

Autore: Emilio Gentile

Numero di pagine: 272

Gentile ripercorre le strade parallele e diverse che Lenin e Mussolini seguirono all'interno del movimento socialista e rivoluzionario europeo del primo Novecento, il radicalismo che entrambi manifestarono e la divergente biforcazione che produsse tra loro la Prima guerra mondiale. L'analisi dello sguardo mussoliniano sulla rivoluzione russa e sulla figura di Lenin è un tassello indispensabile per comprendere l'evoluzione del pensiero del futuro Duce. Marcello Flores, "la Lettura - Corriere della Sera" Emilio Gentile ricostruisce i percorsi verso il potere dei due futuri dittatori. Una lettura originale che riflette sul rapporto tra guerra e rivoluzione e sul ruolo del leader carismatico nella nuova politica di massa Mario Toscano, "La Stampa" I primi due capi rivoluzionari del ventesimo secolo, artefici dei primi regimi totalitari, l'un contro l'altro armati per imprimere il proprio modello sulla civiltà moderna. Una nuova, radicale, interpretazione di due miti della storia.

Mussolini e Hitler

Mussolini e Hitler

Autore: Renzo De Felice

Numero di pagine: 300

Qual è stato il rapporto tra l’Italia fascista e la Germania nazista? Quali differenze e quali somiglianze tra i due totalitarismi? L’Asse e il Patto d’acciaio erano insiti nella logica di una comune natura dei due regimi o furono solo atti politici, rispondenti a esigenze particolari, sostanzialmente tattiche e contingenti? Renzo De Felice scopre documenti inediti in archivi italiani mentre lavora alla sua biografia di Mussolini. Sono dispacci segreti, lettere, relazioni tra il duce e Hitler, dalla marcia su Roma alla salita al potere del nazionalsocialismo. Alla loro luce, è inequivocabile – i documenti di questo libro lo dimostrano – che l’Italia fascista fu il primo regime totalitario al mondo e che la strategia con la quale i fascisti arrivarono al potere servì da significativo punto di riferimento per l’affermazione del regime nazista. I documenti, i dispacci segreti, le lettere, le relazioni tra Mussolini e Hitler, dalla marcia su Roma alla salita al potere del nazionalsocialismo, raccolti e introdotti dallo storico più noto del fascismo.

L'Italia di Mussolini

L'Italia di Mussolini

Autore: Richard J.B. Bosworth

Numero di pagine: 672

Perché, dopo l'irresistibile ascesa, il duce mancò l'obiettivo più ambizioso del suo progetto politico: la «fascistizzazione» della società e la costruzione dell'«uomo nuovo fascista»? Richard J.B. Bosworth cerca di rispondere a questa domanda indagando la vita quotidiana degli italiani di ogni status sociale e culturale, nelle città e nelle campagne, sotto la dittatura, e offrendo al lettore l'immagine di un Paese così variegato e frammentato in una miriade di reti clientelari e centri di potere locali da trasformare l'imposizione del totalitarismo in un fallimento. Le tante storie di eminenti gerarchi e di semplici cittadini raccolte nel libro, frutto di una ricerca capillare condotta negli archivi dei comuni e delle prefetture di ogni parte della penisola, testimoniano che gli italiani, a dispetto del formale ossequio al fascismo e di una generica ammirazione per Mussolini, conservarono il senso della propria identità, fondata su valori estranei, se non antitetici, all'ideologia fascista: il cattolicesimo, la famiglia, il particolarismo regionale, l'orgoglio campanilistico.

La massoneria italiana da Giolitti a Mussolini

La massoneria italiana da Giolitti a Mussolini

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 213

All’epoca della prima guerra mondiale, forte di circa venticinquemila affiliati, molti dei quali figure di spicco del mondo politico e istituzionale, dei vertici militari, degli ambienti economici e di quelli accademici, la massoneria rappresentava un attore importante della scena pubblica italiana. Utilizzando la straordinaria documentazione inedita conservata nell’archivio di Domizio Torrigiani, gran maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1919 al 1925, il volume ripercorre le vicende della massoneria nel periodo cruciale che va dall’età giolittiana agli anni Trenta, gettando nuova luce sul suo ruolo nella grande guerra, nell’impresa di Fiume e fino all’avvento del fascismo (tra l’altro confermando in modo pressoché definitivo un finanziamento diretto della massoneria al Pnf all’indomani della marcia su Roma). Analizza poi il sostegno all’opposizione antifascista durante l’Aventino e negli anni successivi, soffermandosi sull’attentato Zaniboni-Capello del novembre 1925 che costò a Torrigiani, accusato di complicità, la condanna a cinque anni di confino scontati a Lipari e a Ponza. Il volume arricchisce per più aspetti le conoscenze sulla storia...

Mussolini: Mussolini, il duce. [pt.] 1. Gli anni del concenso, 1929-1936 ; [pt.] 2. Lo Stato totalitario, 1936-1940

Mussolini: Mussolini, il duce. [pt.] 1. Gli anni del concenso, 1929-1936 ; [pt.] 2. Lo Stato totalitario, 1936-1940

Autore: Renzo De Felice

Mussolini e le donne

Mussolini e le donne

Autore: Gian Carlo Fusco

Numero di pagine: 156

Un'interpretazione del fascismo in chiave erotica con al centro il Duce playboy e attorno una sfilata di supremo umorismo: Fusco fece delle sue memorie del regime un genere originale tra la satira e la storia.

Lungo Canale Mussolini

Lungo Canale Mussolini

Autore: AA.VV.,

Numero di pagine: 276

«Per la fame. Siamo venuti giù per la fame. E perché se no?» È questo l'incipit del libro per cui Antonio Pennacchi, per sua stessa ammissione, è «venuto al mondo», questo l'inizio di una saga familiare in grado di evocare e restituirci un universo, quello dei coloni venuti dal Veneto a bonificare le Paludi Pontine, di cui illustri studiosi, italiani e stranieri, hanno voluto esplorare ogni riflesso - linguistico, storico, letterario. Ne è nato questo volume, a cura di Rino Caputo, che raccoglie gli atti del convegno svoltosi a Latina il 5 e 6 ottobre del 2018: un viaggio lungo gli argini di Canale Mussolini, le cui acque raccontano un'epoca, quella vissuta all'insegna del regime fascista, secondo l'ottica di una prospettiva «interna» (Roberta Colombi, Mia Fuller); un viaggio attraverso la tradizione orale del filò, su cui tanto si basa il racconto di Pennacchi, ma anche attraverso gli echi letterari di cui si nutrono la sua lingua e la sua narrazione (Marco Santagata, Valeria Della Valle, Giuseppe Patota, John Thornton); un viaggio nelle terre dell'Agro Pontino, «redente» dalla bonifica voluta dal Duce, e nell'architettura del Ventennio (Massimo Onofri, Gino De...

La questione adriatica e l'allargamento dell'Unione europea

La questione adriatica e l'allargamento dell'Unione europea

Autore: Franco Botta , Italo Garzia , Pasquale Guaragnella

Numero di pagine: 192
Perché non si stava meglio quando si stava peggio

Perché non si stava meglio quando si stava peggio

Autore: Simone Cosimelli

Numero di pagine: 448

Controstoria d’Italia dal fascismo al populismo Manca, all’Italia, una solida coscienza storica. Il Paese ha troppi conti in sospeso con il passato: responsabilità rimosse, fascinazioni nostalgiche, nodi irrisolti. Dall’esperienza del Fascismo fino alla più recente egemonia populista, questo libro intende ricostruire una “storia critica” e mettere in luce limiti e contraddizioni dell’Italia contemporanea. Nel 1922 Piero Gobetti sostenne che il Fascismo era «l’autobiografia della nazione»: il frutto avvelenato di un carattere nazionale estraneo a libertà e democrazia. Il passaggio dalla monarchia alla repubblica, dalla dittatura alla democrazia e da un’economia arretrata a un’economia di mercato ha cambiato orizzonti, costumi e consumi, ma l’eredità fascista ha pesantemente influenzato il percorso intrapreso e l’Italia ha vissuto una pericolosa frizione tra conservazione e progresso. Negli anni Novanta sono poi riemerse sotterranee pulsioni antipolitiche e da allora il distacco tra società civile e classe dirigente ha alimentato rabbia, insicurezze e frustrazioni. È esploso il fenomeno del populismo e la storia e gli storici sono stati marginalizzati...

Il potere tossico

Il potere tossico

Autore: Tania Crasnianski

Per la prima volta la relazione tra gli otto uomini più potenti del XX secolo e i loro medici è al centro di un saggio coinvolgente e originale. Da Hitler a Mussolini, da Stalin a Churchill, il libro apre a nuovi retroscena su coloro che scrissero la storia del Novecento, ma anche sull’influenza che la medicina esercitò sulle loro azioni. Testimoni e custodi di segreti pubblici e debolezze private, i dottori mettevano davvero al primo posto la salute dei loro pazienti? E, nella scelta del medico, quanto influivano le doti di riservatezza? E quanto contava, davvero, la competenza? Uno studio sul passato che solleva inquietanti interrogativi sul tempo presente: conoscere lo stato di salute di un leader politico può mettere in pericolo un paese?

Gli ultimi cinque secondi di Mussolini. Un'inchiesta giornalistica durata quarant'anni

Gli ultimi cinque secondi di Mussolini. Un'inchiesta giornalistica durata quarant'anni

Autore: Giorgio Pisanò

Numero di pagine: 206
Mussolini

Mussolini

Autore: Paolo Alatri

Numero di pagine: 183

Ascesa e caduta di un dittatoreBenito Mussolini: grande statista o semplice demagogo aiutato dalle circostanze della storia? Uomo politico dalle notevoli qualità o esclusivo prodotto della crisi della società liberale postunitaria? Ancora ai nostri giorni, quando ormai la storia ha fatto giustizia delle biografie smaccatamente apologetiche e dei pamphlet acriticamente polemici e gli studiosi hanno avuto più facile accesso agli archivi pubblici e privati, le passioni non accennano a temperarsi ed è ancora difficile discutere sul personaggio sine ira ac studio. In questo volume Paolo Alatri ricostruisce con rigorosa obiettività la biografia del duce del fascismo senza ignorarne i risvolti psicologici ma in chiave strettamente politica, partendo cioè dalla valutazione del contesto politico in cui il personaggio si affermò e dall'analisi delle forze sociali che in quel contesto interagirono.Paolo Alatrisaggista, giornalista e storico, ha insegnato storia del Risorgimento all'Università di Palermo, storia moderna e storia delle dottrine politiche alle Università di Messina e di Perugia. Deputato al Parlamento dal 1963 al 1968, è autore di importanti saggi storico-politici tra ...

«Ben venga la propaganda»

«Ben venga la propaganda»

Autore: Claudio Siniscalchi

Numero di pagine: 200

Questo lavoro di ricerca prende avvio da una constatazione e da una curiosità. Partiamo dalla constatazione. Studiando la produzione cinematografica realizzata dal nazionalsocialismo tra il 1933 e il 1945, il confronto – estetico produttivo, comunicativo e ideologico – con un film si rivela imprescindibile: Süss, l’ebreo (Jud Süss, 1940) di Veit Harlan. Lo è per l‘evidente qualità formale dell’opera, ma, soprattutto, per l’altrettanto evidente, quanto radicale, carica antisemita. Ed essendo l’antisemitismo uno snodo imprescindibile dell’ideologia nazionalsocialista, studiare Süss, l’ebreo significa, in fondo, studiare il totalitarismo hitleriano attraverso il punto di vista di un’«opera mondo» (un film di finzione), universo visivo di significati che racchiude l’essenza di un’epoca: la lotta tra l’elemento ariano minacciato dal suo nemico storico, l’ebreo. Quando oggi vediamo Süss, l’ebreo in realtà ci troviamo davanti a due differenti rappresentazioni del passato: la storia settecentesca di Süss, manipolata nella finzione cinematografica; e la storia del 1939-1941, quando la risoluzione della «questione ebraica» imboccò la strada che...

La Guerra Di Mussolini

La Guerra Di Mussolini

Autore: silvio tanzi

Numero di pagine: 130

Viaggio nel Ventennio Fascista per scoprire se la scelta dell'entrata di in guerra fu una decisione voluta o obbligata. Parleremo di come molti aspetti del Ventennio sono stati censurati. Di come la storia e stata riscritta a favore dei vincitori, CI porremo insieme delle domande come: Chi volle l'entrata dell'Italia in guerra? Oppure: Chi volle la morte di Mussolini? E ancora: Chi e il vero responsabile del delitto Matteotti? Questo e altro in: ""La Guerra Di Mussolini,"" Ora disponibile in Formato cartaceo e anche in formato Pdf

Il cinema italiano di regime

Il cinema italiano di regime

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 454

All’inizio degli anni Trenta molti fattori consentono in Italia la rinascita di una cinematografia giunta a toccare quota zero: una legge che incoraggia la ripresa della produzione senza troppo ostacolare la marcia trionfale in atto delle Majors americane, l’avvento del sonoro e un vero e proprio ricambio generazionale, che vede entrare in scena un gruppo di giovani guidati da Alessandro Blasetti e ispirati dalle teorie e pratiche del cinema sovietico. Dai primi anni Trenta alla caduta del regime la parola d’ordine, comune a tutte le voci – fasciste e antifasciste – del cinema italiano è aprire gli occhi sul Paese, fino a quel momento assente dal grande schermo. La fame di realtà unisce e accomuna una serie di film che, da Gli uomini che mascalzoni! di Camerini, attraversano l’intero periodo fino ad approdare a Ossessione di Visconti, il momento più alto nella realizzazione di un nuovo modo di fare cinema. Con l’entrata in guerra le pellicole non celebrano tanto l’eroismo o lo spirito guerresco, quanto piuttosto tradiscono il senso dell’assedio, la caduta delle speranze, il desiderio di pace e l’attesa della fine del conflitto. I venti mesi di Salò...

L'antisemitismo

L'antisemitismo

Autore: Gadi Luzzatto Voghera

Numero di pagine: 152

A survey of antisemitism through the ages, intended for Italian school teachers and pupils in the wake of the antisemitic and racist wave of violence in Europe in 1992. Discusses traditional and modern antisemitism, antisemitic stereotypes (e.g. blood libels, the Jewish conspiracy theory), Nazism, anti-Zionism as antisemitism, and other contemporary anti-Jewish expressions. also discusses the Holocaust, and especially reactions to the Holocaust, revisionist theories, and Holocaust denial. Pp. 131-146 refer to Holocaust-related films (e.g. "Schindler's List").

I generali di Mussolini

I generali di Mussolini

Autore: Giovanni Cecini

Numero di pagine: 544

Da Badoglio a Graziani, la storia segreta degli uomini del Duce Da Pietro Badoglio a Rodolfo Graziani Da Mario Roatta a Ugo Cavallero La storia mai raccontata dei condottieri del regime Pietro Badoglio, Ugo Cavallero, Francesco Saverio Grazioli, e ancora Umberto di Savoia, Ettore Bastico e Carlo Favagrossa: chi erano i generali di mussolini? Come si sono formati e che influenza hanno avuto sulle strategie militari e politiche del Duce? Questo libro ripercorre la carriera dei generali del regime, analizzandone con rigore storico le mosse vincenti, le operazioni riuscite, ma anche gli errori tattici e le cocenti sconfitte. Personaggi come Rodolfo Graziani o Giovanni Messe, figli di una realtà rurale meridionale, sono stati l’esempio di come la prima guerra mondiale abbia mutato l’intero assetto gerarchico degli uomini in divisa, tanto da farli ascendere successivamente ai massimi gradi del Regio esercito. Il fascismo, con la sua spinta di aggregazione interclassista, ha contribuito a un processo già avviato, ereditando l’esperienza della trincea e di una generazione borghese che si sentiva scoraggiata e tradita. Non è quindi un caso se il primo governo Mussolini nobilitò...

IL MALPAESE - Voci dall'Italia che (r)esiste

IL MALPAESE - Voci dall'Italia che (r)esiste

Autore: IL MALPAESE

Nel mal Paese si muore, in un carcere, con otto costole rotte e due buchi in testa, ufficialmente per un infarto oppure picchiati dopo un fermo di polizia: si muore perché chi è stato affidato allo Stato puo’ anche morire per mano dello Stato, come Federico, Marcello, Stefano e la lista, purtroppo, non si ferma qui. Nel mal Paese si muore perché lo Stato non ti mette in condizioni di vivere dignitosamente e ti cerca soltanto tramite Equitalia oppure l’Agenzia delle Entrate. Si muore perché l’abbandono dello Stato porta alcuni cittadini a vedere nella morte l’ultima speranza. Nel mal Paese si muore in una fabbrica dove si lavorava per tre euro l’ora. Si muore perché non esistono piu’ i diritti per i lavoratori ed i governi, invece che diffondere i diritti a tutti, preferiscono toglierli anche a chi ha ancora la fortuna di avere qualcuno. Nel mal Paese si vede ancora lo straniero come il nemico, l’italiano medio non è razzista ma... c’è sempre un “ma”. Alcuni partiti fanno la guerra all’immigrazione ma non dicono che gli immigrati lavorano, producono e sono indispensabili per il futuro di questo Paese. Nel mal Paese c’è ancora un fortissimo...

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