
Domande (e risposte) per scoprire la storia del capoluogo lombardo Ci sono molti modi per conoscere una città densa di storia e di cultura come Milano, e questo libro rappresenta sicuramente uno dei più divertenti! 1001 domande curiose e interessanti che spaziano su tutto ciò che può essere considerato “milanese”: la storia della città, il suo contributo alle arti, i luoghi più celebri o più curiosi, fino ai fatti di cronaca più eclatanti. Questo libro fornisce una miriade di notizie e aneddoti, che sapranno fare la felicità di ogni amante di Milano e non solo. Quattro opzioni tra cui scegliere: mettiti alla prova e scopri quanto davvero ne sai sul capoluogo lombardo! Dalla storia al cinema, dalla letteratura alla tradizione: domande curiose e interessanti per conoscere Milano divertendosi Qual è l'altitudine sul livello del mare di Milano? A) 12 metri B) 120 metri C) 50 metri D) 1200 metri Quale generale romano assediò e conquistò la Medelhan celtica? A) Giulio Cesare B) Gneo Cornelio Scipione C) Belloveso D) Massimiano In quale splendido edificio il regista Michelangelo Antonioni girò Cronaca di un amore? A) Palazzo Sormani B) Palazzo di Brera C) Palazzo...
Il volume restituisce un quadro complesso delle diverse forme di cultura del dissenso che dagli anni Cinquanta in poi interessano l’Ovest e l’Est europeo, come l’area francoitaliana e quella slavo-orientale (Russia, Bielorussia e Ucraina Sovietiche). Queste aree risultano contraddistinte dalla nascita di forme di contestazione nei confronti dell’establishment culturale e politico che si manifestano in modo antitetico (e con conseguenze diverse) sia in rapporto agli eventi storici che segnano il periodo 1956-1991, sia al tipo di stato in cui tali forme si diffondono. In una prospettiva analitica che privilegia la descrizione della nascita e dello sviluppo dei fenomeni controculturali, si propone per la prima volta un “atlante del dissenso”, propedeutico alla comprensione di un periodo nevralgico della storia europea, caratterizzato, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi, dall’asse che separa l’Europa occidentale da quella orientale, compresa nella sfera di influenza del blocco sovietico.
'Mio padre faceva l'operaio e ripeteva di non avere padroni, solo principali'. Così ricorda Enzo Biagi, che ha sempre detto di riconoscere un solo padrone, il lettore, e ha sempre rifiutato di scendere a compromessi con i potenti del momento. Rifiuto che dimostrò anche nel maggio 2002 quando, in conseguenza del cosiddetto 'editto bulgaro' del presidente del Consiglio Berlusconi, venne bruscamente chiusa la sua trasmissione televisiva, Il fatto, che andava in onda su RaiUno da otto edizioni con straordinario successo. Dopo tre anni, Biagi per la prima volta scrive tutto quello che è accaduto attorno e dentro di lui in quell'occasione. E proprio da lì sceglie di partire per raccontarci la sua vita - l'infanzia passata sui monti dell'Appennino emiliano, il sogno di diventare una firma del giornalismo, gli inizi professionali durante la guerra e la scelta di battersi per la giustizia e la libertà. E, ancora, gli anni in cui diresse periodici e quotidiani, realizzò indimenticabili programmi televisivi, e cercò intervistando sia i grandi della terra sia la gente comune coinvolta suo malgrado in avvenimenti epocali di far venire alla luce una cosa soltanto - la verità. Anche a...
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...
“È sicuramente un romanzo storico, ma anche sicuramente un romanzo d’amore, amore non solo tra i due protagonisti: Umberto e Chiara, ma amore in famiglia tra i suoi componenti, anche quando si presentano difficoltà che potrebbero metterli in crisi e amore per la storia, tutta quella dell’uomo, ma nello specifico quella che riguarda il Medioevo. Questo è il raggio storico che, anche se velocemente accennato, si aggancia e si sviluppa nella vita di questo importante periodo. Appare chiaro il tentativo di metterlo in rilievo nel racconto della storia soprattutto quando si cerca di fotografare l’aspetto geofisico del territorio, quello antropologico e quello artistico-culturale... Il mare... e, naturalmente il Mar Mediterraneo, sono grandi testimoni di questa vita che non si ferma. Le Repubbliche Marinare sono soprattutto questo... vita, amicizia, civiltà, scambio, esperienza, conoscenza e apertura, ma anche rivoluzione che, saggiamente, si permettono di dire che l’unica ribellione ammessa è quella per proteggere la propria vita, la propria libertà e, nel rispetto reciproco, la propria identità e bellezza.”
SAGGIO (86 pagine) - SCRITTURA CREATIVA - Un agile manuale rivolto agli studenti delle scuole di scrittura creativa di cinema e televisione, agli aspiranti sceneggiatori, drammaturghi, copywriter e autori televisivi "Scrittura creativa e produzione per lo spettacolo" è un agile manuale rivolto agli studenti delle scuole di scrittura creativa di cinema e televisione, agli aspiranti sceneggiatori, drammaturghi, copywriter e autori televisivi, contenente i principi teorici di base delle principali forme di scrittura per lo spettacolo. In particolare si prendono in esame i "generi televisivi" (cioè tutte le forme di spettacolo televisivo che non hanno a che fare con l'informazione), la sceneggiatura cinematografica, il testo teatrale, il testo radiofonico, il documentario, la sceneggiatura fumettistica e il testo pubblicitario. Gianluca Vivacqua, storico, scrittore e giornalista freelance, è stato allievo della Luiss Writing School for Cinema and Television con Alessandro Bencivenni, Sefano Balassone, Maurizio Gianotti e Diego Cugia, e della scuola di cinema "Sentieri selvaggi" di Roma con Massimo Latini. Ha all'attivo la produzione di mini-documentari di attualità e un quiz...
Atti del Convegno del 2015 nell'ambito della Scuola estiva di Arcevia. Dopo le due tematiche tra loro intrecciate sulla comprensione dei testi storici e sulla loro produzione, la scuola estiva procede la sua importante attività di ricerca con l’analisi, l’utilizzo e l’applicazione didattica dei graphic novel e dei testi di finzione, con l’incrocio di linguaggi artistici nelle loro varie forme dall’infanzia alla secondaria superiore, la loro sperimentazione e l’analisi di esperienze scolastiche oltre che teoriche che aprono agli insegnanti innumerevoli possibilità di insegnamento e di approcci didattici innovativi ed efficaci. Per non parlare poi degli spunti bibliografici, di lettura, di studio che le relazioni e i laboratori offrono ai docenti.
Triora, borgo medioevale fortificato nell’entroterra di Sanremo, è conosciuto per il processo alle streghe avvenuto nel 1587. Sulla nomea di “paese delle streghe” Triora ha costruito la sua fama e la sua fortuna turistica. Esiste però una Triora completamente sconosciuta, fatta di antiche cisterne, acquedotti, passaggi sotterranei e antichi sepolcreti. Nessuno fino ad oggi aveva mai condotto uno studio su queste secolari cavità artificiali che nascondono segreti che tali sarebbero dovuti rimanere. Una forza oscura e terribile che affonda la propria origine nella storia del paese e nel suo sottosuolo sta per essere liberata. Spetterà a Leonardo Fiorentini rivestire, suo malgrado, i panni di sgangherato e approssimativo investigatore e speleologo per affrontare la grande calamità che rischia di travolgere il borgo.
QUE VIVA BOBO! Il divano di Bobo Simpson di Alberto Piccinini Volver di Sergio Satino Bobo, Tolstoj e il mio tinello marron di Francesco Piccolo FUMETTI Peanuts di Charles M. Schulz Doonesbury di Garry B. Trudeau WuMo di Wulff & Morgenthaler Perle ai porci di Stephan Pastis Monty di Jim Meddick Dilbert di Scott Adams Mr Lowe di Mark Pett PUGNI Renzi è ora di governare di Beppe Benvenuto Di lavoro non ce n’è più bisogno di Bifo Il gufo di Giacomo Papi Anche i grillini bussano a San Pietro di Francesco Maesano SATIRA La fuga dagli imbecilli di Giorgio Capozzo Consigli non richiesti al viaggiatore cubano di Daniele Zaccaria La scossa estiva di Alessandro Gori Prima che sia troppo tardi. Last minute nella Storia di Stefano Andreoli (Spinoza.it) Due giorni a Milano e quindici a Las Vegas di Maurizio Milani Vado in Molise con avventure nel mondo di Alessandro Antonelli SUL FUMETTO Fumetti di Valerio Mattioli 50 DI QUESTI LINUS! Fumettisti ragguardevoli: Copi di Tuono Pettinato Copi POSTER La porti un bacione a Kobane di Bruno Ballardini Poster Kobane di MP5 STIVALONE Libri di Beppe Benvenuto Libri di Piero Gelli Cinema di Filippo Mazzarella Musica di Alberto Piccinini Teatro di...
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Collana Chiaroscuro. Ricerche di storia e storia dell'arte diretta da Tommaso di Carpegna Falconieri e Grazia Maria Fachechi L'Italia ha una lunga tradizione medievistica. Sono infatti numerosi e autorevoli gli studiosi italiani che hanno dedicato la loro attività di ricerca all'indagine dell'affascinante e complesso millennio medievale. Tra questi, diversi hanno tentato di decifrare non solo il medioevo ‘storico' a partire dalle fonti dell'epoca, ma anche il medioevo ‘immaginato', cioè le rappresentazioni e reinvenzioni del periodo medievale nel mondo contemporaneo. Questo ampio fenomeno, che porta il nome di ‘medievalismo', influenza profondamente le società occidentali in molti aspetti, dall'arte alla politica, dalla cultura di massa alla religione, e l'apporto dato in particolare dall'Italia è stato ed è tuttora cospicuo. Nel presente volume, studiosi affermati e giovani ricercatori offrono il loro contributo sul tema con una serie di indagini focalizzate sul ruolo ricoperto dall'idea di medioevo nella genesi e nello sviluppo di alcuni fondamentali processi socio-politici italiani dal XIX al XXI secolo. Il volume contiene abstract in italiano e in inglese. Italy has ...
Tutti i testi relativi alla presente Storia Illustrata delle Crociate sono nel pubblico dominio. Allora viene spontaneo domandarsi: perché comprare il presente eBook? La risposta è semplice. Per trovare questi testi dovreste perdere ore di ricerche e coordinare tutto il materiale in modo logico e sequenziale. Questo lavoro è stato fatto per voi. Inoltre vi è anche del materiale che sul web non trovereste mai come La Storia della Marina Araba di Schriftsteller Verschiedene. Sono più di 1200 pagine di testo suddivise in tre parti riccamente illustrate. La prima parte, di 277 pagine, contiene la storia di tutte le crociate con l’iconografia completa della Storia delle Crociate di Gustave Doré (circa 100 immagini, molte con didascalie particolareggiate). La seconda parte, di 407 pagine, con 90 immagini nel testo e fuori testo, contiene la storia delle crociate minori e quelle svolte in Europa, nonché la storia dei principali protagonisti delle crociate. Completa questa seconda parte La Storia della Marina Araba. La terza parte, di 667 pagine, contiene la Storia dei Mussulmani di Sicilia di Michele Amari, in quattro libri, e degli accenni alla Letteratura e Filosofia Araba,...
Un pamphlet acido, beffardo e scanzonato, scritto a quattro mani da Lukha B. Kremo e Pee Gee Daniel, che vuole restituire lo scenario politico attuale, nazionale e internazionale, tentando di cogliere l’essenza e le contraddizioni dei suoi principali protagonisti.
Quest'opera non è un dizionario nel senso tradizionale del termine. Non pretende di presentare l'intero, e per certi aspetti, inesauribile universo garibaldino. Come sarebbe possibile infatti ridurre un personaggio cosí ricco e complesso, per tanti versi cosí esorbitante - tante volte raccontato, oggetto dei giudizi e dei commenti più diversificati - nelle pagine di un dizionario? Questo è un repertorio di parole chiave, volto ad attestare, da un lato, il progredire delle ricerche sul personaggio, dall'altro ad aprire, nei limiti del possibile, un nuovo orizzonte di tematiche e questioni critiche. Suo obiettivo primario è, in altri termini, quello di rimarcare la singolarità e la valenza di un personaggio di assoluto rilievo non solo nella storia del nostro paese, ma, per dirla con Victor Hugo, significativo per il mondo intero. Per questo al termine dizionario è stato aggiunto quello di "critico", perché scegliere tra i diversi aspetti e gli innumerevoli temi che si intrecciano nella vita e nell'esperienza garibaldina, riandare alle molteplici letture che ne hanno offerto, nel tempo, storici e interpreti non vuol dire certo collocarsi in una posizione di neutralità, ma...
Hanno collaborato: Eraldo Affinati, Antonella Anedda, Giuseppe Antonelli, Enrico Arosio, Corrado Augias, Silvia Avallone, Marco Belpoliti, Filippo Bologna, Silvia Bre, Enrico Brizzi, Franco Buffoni, Errico Buonanno, Pietrangelo Buttafuoco, Luca Canali, Gianrico Carofiglio, Alberto Casadei, Luciana Castellina, Giuseppe Conte, Franco Cordelli, Andrea Cortellessa, Maurizio Cucchi Elisa davoglio, Giancarlo de Cataldo, Roberto Deidier, Erri de Luca, Tullio de Mauro, Antonio d_Orrico, Alain Elkann, Giorgio Falco, Paolo Febbraro, Giulio Ferroni, Marcello Fois, Giorgio Fontana, Mario Fortunato, Ernesto Franco, Nadia Fusini, Alberto Garlini, Vittorio Giacopini, Tommaso Giartosio, Enzo Golino, Massimo Gramellini, Arnaldo Greco, Luigi Guarnieri, Angelo Guglielmi, Helena Janeczek, Andrea Kerbaker, Raffaele La Capria, Nicola Lagioia, Antonella lattanzi, Alessandro Leogrande, Giancarlo Liviano d_Arcangelo, Francesco Longo, Nicola Lusuardi, Raffaele Manica, Federica Manzon, Dacia Maraini, Matteo Marchesini, Franco Marcoaldi, Luca Mastrantonio, Carlo Mazza Galanti, Melania Mazzucco, Mauro F. Minervino, Antonio Monda, Giorgio Montefoschi, Michela Murgia, Matteo Nucci, Massimo Onofri, Massimiliano...
Dopo Uomini e libri (2015), vincitore del premio Estense, del premio Biella della Giuria e del premio Rhegium Julii per la Saggistica, Mario Andreose ritorna, con il suo piglio narrativo, ai vagabondaggi tra editoria e letteratura di una lunga, inimitabile carriera. Il declino di imperi editoriali, visto dietro le quinte, in contrasto con il nascere di nuove coraggiose realtà, le storie di capolavori riproposti, assieme a protagonisti quali Joyce, T.S. Eliot, Warburg, Moravia, Sciascia, Eco, Lévi-Strauss, Tondelli e Woody Allen, sono tra gli ingredienti di un libro che si può aprire con gusto a ogni pagina. “Tutti si chiedono, non solo noi editori, se il nostro modo di lavorare si sia ormai avviato a un punto di non ritorno, aggrappati a computer e telefonini, protagonisti involontari, a distanza, di una mutazione genetica in atto. Il libro per fortuna rimane, come diceva Umberto Eco, uno strumento indispensabile, al pari della ruota e del cucchiaio.”
Con questo lavoro intendo riepilogare gli eventi, ricordare e analizzare quanto del pensiero di Moro sia ancora presente negli ambienti politico sociali. Lavorando su documenti, atti parlamentari, testimonianze delle varie commissioni che hanno indagato sul caso, cercherò di capire, sciogliendo i vari intrecci e collegamenti tra personaggi più o meno potenti, chi fu il mandante che decise il destino di Moro e del corso politico italiano di quegl’anni. Chi ha assassinato Moro? Perché? Chi si nasconde dietro le BR? Chi ha tratto profitto da questa instabilità politica e di Governo?
Il dialogo di due generazioni allo specchio: un'amicizia insolita, un quasi-quarantenne e un ultrasessantenne che si confrontano in un ping pong poco diplomatico, sincero e appassionato, raccontandosi successi e fallimenti, speranze e delusioni, in uno stile sempre sospeso tra il vissuto personale e la storia di “due generazioni che in fondo hanno caratterizzato la seconda parte del secolo scorso e stanno caratterizzando i primi anni del nuovo millennio”, vicine come un padre e un figlio eppure su alcune cose separate da una trincea di drammatiche differenze. Da Andreotti a Maradona, dal presalario al precariato, dai genitori ai nipoti, da Non è mai troppo tardi a Drive In, gli autori si raccontano e raccontano uno spaccato di Italia, senza risparmiarsi colpi e senza prendersi troppo sul serio, con onestà, brio, molta curiosità e un po' di amarezza, cercando di capire come siamo diventati quello che siamo oggi.
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