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Il mestiere di storico (2016) vol. 1

Il mestiere di storico (2016) vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 257

Riflessioni Giuseppe Berta, L’Iri e il capitalismo italiano Fabio Giomi, I musulmani del Sud-est europeo Discussioni Andrea Graziosi, Susanne Weigelin-Schwiedrzik, Nicolas Werth, Guido Samarani e Lucien Bianco, Rivoluzioni a confronto. L’Urss di Stalin e la Cina di Mao (a cura di Adriano Roccucci) Rassegne e letture Angelo Matteo Caglioti, Il «tempo universale» Arianna Arisi Rota, Storie ambivalenti di fedeltà violate Francesco Guida, Romania Jean Meyer, Rivoluzioni messicane tra world history e macrostoria Santo Peli, Partigiani nel Palas piemontese Filippo Focardi, Resistenza e Repubblica Antonella Salomoni, Rileggere Hitler in chiave «ecologica» Altri linguaggi Mostre e musei Nicola Labanca, La guerra che verrà Brunello Mantelli, Deutsch-Russisches Museum Serge Noiret, Firenze in guerra Storia in movimento Barbara Bracco, Torneranno i prati Massimo De Giuseppe, La danza de la realidad Antonio Soggia, Selma Valeria Galimi, The Stone River Bruno Maida, Bambini nel tempo Peppino Ortoleva, Storie di voci e fotogrammi Sheyla Moroni, Downton Abbey Vanessa Roghi, 1992 Letteratura e storia Paolo Borruso, Africa di Wole Soyinka Marcello Flores, L’impostore di Javier Cercas...

La questione

La questione

Autore: Salvatore Lupo

«In questi centocinquant’anni il Sud è effettivamente rimasto indietro (rispetto al Nord), ma nel contempo è anche andato avanti (rispetto al suo passato). Il punto è che, delle due affermazioni, la prima occulta la seconda e, possiamo dire, l’ha sempre occultata. Perché? Per il fascino della grande metafora dualista che sta dietro e sotto la questione meridionale: progresso contro arretratezza, modernità contro arcaismo, civilizzazione contro barbarie. A contro B. Nord contro Sud». Quando si parla dell’Italia contemporanea, la «questione» per antonomasia non può che essere quella meridionale. E la questione è tale – così di solito si pensa – proprio perché è sempre la stessa, proprio perché da centocinquant’anni il Mezzogiorno è fermo, è «rimasto sempre lì». Ma è davvero così? E il fatto di continuare a riproporre la questione ci è davvero di aiuto per comprendere la storia del Mezzogiorno e quella del nostro paese? In effetti, se è innegabile che per molti versi il Sud è rimasto indietro (rispetto al Nord), d’altro canto sembra difficile non vedere che nel contempo esso è anche andato avanti (rispetto al suo passato). In realtà, quando...

Storia del Banco di Sicilia

Storia del Banco di Sicilia

Autore: Pier Francesco Asso

Saggi di: Manfredi Alberti, Pier Francesco Asso, Laura Azzolina, Antonino Blando, Leandra D’Antone, Sebastiano Nerozzi, Giandomenico Piluso, Aurora Romano. Il Banco di Sicilia è stato una delle più importanti banche italiane. Fin dalle sue origini (1867) ha esercitato un ruolo centrale nella vita dell’Isola, non solo influenzando i processi di sviluppo economico e di trasformazione produttiva, ma anche concorrendo a determinarne i mutevoli equilibri negli assetti sociali e politici. Utilizzando fonti in larga parte inedite, il volume esamina per la prima volta le vicende di una banca che fino al 1926 godette del diritto di emissione monetaria, operando come banca delle banche, in un rapporto di cooperazione-competizione con gli altri istituti di emissione, al cui vertice era posta la Banca d’Italia. Fra le due guerre, il Banco trasformò radicalmente il suo modello di attività, impiantando quasi da zero i servizi di credito commerciale, ampliando la sua presenza in Italia e all’estero, estendendo la sua operatività nel credito speciale a lungo termine. Nel secondo dopoguerra, nel quadro dell’autonomia regionale siciliana, esso esercitò la funzione di una vera e...

La rivoluzione entra a suon di banda

La rivoluzione entra a suon di banda

Autore: Tommaso Petrucciani

Numero di pagine: 544

Nel corso dell’800 i Castelli Romani conoscono un robusto movimento democratico che produce diverse amministrazioni rosse e riesce ad espugnare il collegio elettorale. Prima d’Azeglio e poi Salvemini li presentano però all’opinione pubblica italiana come un caso meridionale, estraneo a una modernità politica “fisiologica”. L’a-normalità trova le sue ragioni non già in un tirocinio inadeguato, bensì nei conflitti attorno agli istituti stessi dell’integrazione politica e nel loro uso improprio ad opera di tutti i protagonisti. Adottando una prospettiva intersoggettiva che tiene conto dei punti di vista dei diversi attori e del loro reciproco condizionamento, il volume ricostruisce la scoperta della politica da parte delle popolazioni dell’area nel primo quarantennio di vita nazionale nel suo prender corpo all’interno del confronto/scontro tra, da un lato, il progetto di modernizzazione liberale che guida i funzionari che posero mano alla costruzione della nazione in provincia e le contraddizioni entro cui si mosse la loro loro azione, e, dall’altro, i pregiudizi, gli stereotipi e gli interessi dei diversi segmenti della società locale attraverso cui vennero ...

La Cassa per il Mezzogiorno e la politica

La Cassa per il Mezzogiorno e la politica

Autore: Luigi Scoppola Iacopini

Numero di pagine: 352

Questo libro, frutto di una lunga ricerca su fonti archivistiche inedite, ricostruisce la storia della Cassa per il Mezzogiorno alla luce dei suoi rapporti con la politica italiana. Dalle fonti raccolte emerge che se in un primo ventennio – dall'inizio degli anni Cinquanta alla fine dei Sessanta – a predominare nella Cassa furono nettamente le luci, nei suoi ultimi lustri, cioè fino alla metà degli anni Ottanta, ebbero il sopravvento le ombre. L'analisi non si occupa tanto della ricostruzione tecnico-economica dell'ente, quanto piuttosto dei suoi rapporti con la politica e delle influenze che da essa subì. Emerge così il quadro interessante di una struttura tecnocratica in origine snella ed efficace, per assurdo fin troppo all'avanguardia per la realtà in cui si trovò a operare, la cui spesa divenne col tempo, da aggiuntiva, sostitutiva di quella ordinaria dei vari ministeri, e che finirà per essere snaturata nei suoi compiti originari anche da parte delle nascenti regioni a statuto ordinario.

Meridiana 94: Meridiana

Meridiana 94: Meridiana

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 253

A distanza di trent’anni dalla nascita di «Meridiana» abbiamo deciso di riunire le forze che, in questo periodo, hanno consentito alla rivista di continuare a vivere e a pubblicare studi e ricerche in un incontro intitolato Il Sud che vorremmo, che si è svolto a Napoli nel settembre 2018. Questo numero propone alcuni contributi presentati in questa occasione. Il convegno è stato un momento di confronto e di discussione intorno alla storia di «Meridiana» in rapporto a uno dei suoi principali campi di osservazione: il Mezzogiorno d’Italia. Molte sono state le domande che hanno ispirato l’iniziativa: qual è l’eredità della rivista? Quali le categorie interpretative che possiamo considerare ancora valide e quali, al contrario, quelle obsolete? Quali le prospettive di ricerca future? Ha ancora senso studiare il Sud d’Italia? E se sì, da quali punti di osservazione e con quali chiavi di lettura? Tutti i contributi sembrano convergere nel riconoscere il valore della proposta «decostruzionista» della rivista, e cioè della presa in considerazione del Mezzogiorno come realtà plurale e fortemente differenziata al proprio interno, come uno spazio di analisi intorno al...

Mezzogiorno tra identità e storia

Mezzogiorno tra identità e storia

Autore: Costantino Felice

«Come suole dirsi della disgrazia per un individuo, così della catastrofe per una comunità: è allora che se ne disvela la vera tempra umana. Questo adagio sembra trovare ampio riscontro con lo spaventoso terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009. È quanto di solito accade di fronte a ogni sventura, che si tratti di scuotimenti tellurici o di guerre. Ma non si era mai assistito, nel sistema mediatico su scala globale, a un’esplosione così enfatica e insistita di stereotipi identitari». È di fronte a catastrofi come la guerra e i terremoti che massimamente esplodono le retoriche identitarie. L’Abruzzo e il Molise, con le loro peculiarità storiche, ne forniscono lo scenario più spettacolare e rappresentativo. Soprattutto con il sisma aquilano del l’aprile 2009 la loro notorietà si proietta su scala globale. Ma con quale immagine? Quali le trame narrative – il discorso pubblico – che vi hanno intessuto sopra il potere politico e il sistema mediatico? Non si era mai assistito, né qui né altrove, a un’enfatizzazione così insistita di certi stereotipi: non solo lo stucchevole «Abruzzo forte e gentile», ma anche il «pastore» dannunziano e il «cafone» di...

La definizione identitaria di un territorio rurale. Benessere e antichi mestieri nell'Alta Irpinia

La definizione identitaria di un territorio rurale. Benessere e antichi mestieri nell'Alta Irpinia

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 237

1810.2.38

Il paese diviso

Il paese diviso

Autore: Vittorio Daniele

Numero di pagine: 260

Dalla fine dell’Ottocento, il divario economico tra Nord e Sud si è allargato e l’Italia è diventata un paese diviso. Perché il Sud non è sviluppato come il Nord? Partendo dalle condizioni economiche e sociali delle due aree alla data dell’Unità, il volume ne esamina il percorso di sviluppo fino ai nostri giorni. Affronta, poi, le diverse spiegazioni del ritardo meridionale: quella antropologica e genetica, quella socio-culturale e quella istituzionale. Inizialmente aggravato da scelte politiche, il divario Nord-Sud è cresciuto anche per l’azione di forze di mercato: per la peculiare geografia dell’Italia, il Mezzogiorno è diventato un’area economicamente periferica. Oggi, nell’epoca della globalizzazione, il divario sembra accentuarsi.

La questione meridionale in breve

La questione meridionale in breve

Autore: Guido Pescosolido

«Problema antico e irrisolto, quello del Mezzogiorno d’Italia. Negli oltre 150 anni di vita dello Stato unitario la questione meridionale è stata sempre presente nella vita economica, sociale e politica del paese, attraverso tutti i regimi politici, tutte le forme di governo e tutte le stagioni. I suoi termini sono più volte cambiati, e anche radicalmente. Ma è convinzione dell’autore che la storia del Mezzogiorno nello Stato unitario, nonostante le attese deluse, sia stata comunque una delle più dinamiche e positive dell’area mediterranea, e sicuramente migliore di quella che sarebbe stata se avesse continuato a svolgersi nell’isolamento “tra l’acqua santa e l’acqua salata” di borbonica memoria». Evocata, brandita, rivendicata, vituperata... si sprecano gli aggettivi per la questione più discussa e irrisolta della nostra storia contemporanea, la questione per antonomasia: quella meridionale; vale a dire la problematica di natura economica, sociale, antropologica e politica che corrisponde a una delle principali manifestazioni d’incompiutezza dell’Italia unita. Quella che qui si propone, in un numero limitato di pagine, è una sintesi essenziale ma...

Incióu sü tüt

Incióu sü tüt

Autore: Gilberto Serravalli

Numero di pagine: 384

Questa è la storia di una dinastia industriale. Partendo dal niente, i Rivetti furono capaci in tre generazioni di costruire la maggiore azienda laniera del Biellese, facendo ricorso a spregiudicati comportamenti padronali, dalla disumana disciplina imposta agli operai, alla costante minaccia ricattatoria di chiudere, già agitata dal personaggio centrale che portò l’azienda al culmine del successo, Oreste Rivetti: «incióu sü tüt», inchiodo tutto. E almeno in parte così alla fine è avvenuto: con i soldi pubblici i Rivetti portarono alcune attività al Sud, dove protagonista fu Stefano, figlio di Oreste, la cui vicenda si intrecciò con quella della Cassa per il Mezzogiorno e coinvolse comunità locali in Calabria e Basilicata. La parabola dei Rivetti permette così di seguire lo svolgersi di una vicenda in cui l’imprenditore si afferma con strenua determinazione, ma subisce anche per questo la tentazione di tradire la “missione” che il capitalismo ha assegnato ai capitalisti, nello specifico contesto italiano di fragilità dello sviluppo economico, sociale e politico.

Inchieste sulla casa in Italia

Inchieste sulla casa in Italia

Autore: Daniela Adorni , Davide Tabor

Numero di pagine: 409

Dalla fine della Seconda guerra mondiale e per diversi decenni, il permanere di tradizionali forme di disagio abitativo e il nuovo fabbisogno di alloggi alimentato soprattutto dalla pressione demografica esercitata dai flussi migratori sui principali centri urbani hanno spesso posto la casa al centro del dibattito pubblico italiano. Grazie al contributo di studiosi di diverse discipline, il libro analizza la condizione abitativa dei ceti popolari in Italia nel secondo dopoguerra attraverso le varie inchieste sulla casa condotte nel tempo da differenti soggetti e con varie modalità e scopi. Queste inchieste permettono di esaminare il vivere urbano da diverse prospettive – dal bisogno di un tetto all’opinione pubblica, dalle immagini soggettive alle rappresentazioni letterarie e cinematografiche, dalla fotografia alle culture domestiche – e consentono così di ridefinire i contesti in cui si elaborarono e realizzarono le politiche pubbliche a livello nazionale e locale.

La sonnambula

La sonnambula

Autore: Luciano Marrocu

Numero di pagine: 496

Il Novecento in Italia è stato un secolo imprevedibile e drammatico come i passi di una sonnambula, sempre sul filo di cadute rovinose, risvegli improvvisi e svolte impreviste. Un racconto originale e appassionante di una storia nella quale tutti noi siamo i protagonisti. L'Italia nel Novecento ha spesso camminato come una sonnambula, inconsapevole dei rischi e delle difficoltà a cui andava incontro. Salvo risvegliarsi all'improvviso sull'orlo del precipizio o mentre cadeva. Così anche chi voglia farne il ritratto si trova a inseguire un'ombra sfuggente, affascinante e difficile da definire. Così abbiamo l'Italia di Cadorna a Caporetto che si desta sulla linea del Piave, l'Italia sonnambula sotto il balcone del duce che si sveglia mentre passeggia sui tetti delle città bombardate; l'Italia narcotizzata dalla corruzione che apre gli occhi con l'inchiesta Mani pulite, l'Italia illusa dall'idea di un progresso inarrestabile e di un benessere inattaccabile che si risveglia di soprassalto con la recessione del 2009. E allora, forse, l'unico modo che abbiamo per conoscere e comprendere meglio questa sonnambula è quello di realizzare un grande affresco. Un dipinto, capace di tenere ...

La guerra per il Mezzogiorno

La guerra per il Mezzogiorno

Autore: Carmine Pinto

Numero di pagine: 512

Il brigantaggio fu l'eroica resistenza meridionale al colonialismo sabaudo o la sfida allo Stato di bande criminali? La guerra per il Mezzogiorno concluse la crisi del Regno delle Due Sicilie, determinò il successo dell'unificazione italiana e marcò la complicata partecipazione del Mezzogiorno alla nazione risorgimentale. Iniziò nel settembre del 1860, dopo il successo della rivoluzione unitaria e garibaldina, e si protrasse per un decennio, mobilitando re e generali, politici e vescovi, soldati e briganti, intellettuali e artisti. Non fu uno scontro locale, perché coinvolse attori politici e militari di tutta la penisola e d'Europa, ma non fu neppure una guerra tradizionale: i briganti, le truppe regolari italiane, i volontari meridionali si sfidarono nelle valli e nelle montagne in una guerriglia sanguinosa, del tutto priva dei fasti risorgimentali. Si mescolarono la competizione politico-ideologica tra il movimento nazionale italiano e l'autonomismo borbonico; l'antico conflitto civile tra liberalismo costituzionale e assolutismo; la lotta intestina tra gruppi di potere, fazioni locali, interessi sociali che avevano frammentato le città e le campagne meridionali. Questo...

Classi dirigenti nell'Italia unita : tra gruppi e territori

Classi dirigenti nell'Italia unita : tra gruppi e territori

Autore: Mario De Prospo

Numero di pagine: 376

[Italiano]: Quest’opera nasce a partire dagli interventi presentati nel corso del seminario di ricerca della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO) dal titolo Classi dirigenti e territori in età contemporanea. Asimmetrie tra centri e periferie, continuità e discontinuità. Il caso italiano (1861-2015), organizzato tra fine 2016 e inizio 2017, con il coordinamento del Centro di ricerca “Guido Dorso” per lo studio del pensiero meridionalistico di Avellino. Il volume è stato concepito come un’opportunità per saggiare la vitalità di un settore specifico della storiografia relativa all’Italia contemporanea: quello degli studi dei vari segmenti della classe dirigente del nostro Paese dal Risorgimento ai nostri giorni, attraverso un confronto diretto tra ricercatori, con un’attenzione alle peculiarità territoriali e alle fratture politico-istituzionali vissute nel corso della vicenda unitaria. Il lavoro offre al lettore un quadro ricco e variegato di ricerche sia per i differenti focus su territori e settori delle classi dirigenti italiane, sia per i differenti approcci proposti e le tipologie di fonti utilizzate dagli autori./ [English]....

Meridiana 88: Cause perdute

Meridiana 88: Cause perdute

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 241

Il passato ritorna sempre più forte e in forme originali. Negli ultimi anni si è moltiplicato il numero di programmi dei media tradizionali, la produzione di materiali sui social e su internet, l’attività di appassionati di storie locali e regionali, l’impegno di cultori di ricostruzioni storiche. Un fenomeno spinto da tendenze e obiettivi diversi, se non opposti, sempre mosso dalla ricerca, all’interno dei processi storici, di miti ed eroi, momenti gloriosi o primati, episodi importanti o semplicemente fatti colorati dal fascino dell’antico. Negli anni ottanta e soprattutto nei novanta, il fenomeno è diventato visibile in grandi dimensioni, stimolato dal declino delle appartenenze ideologiche della guerra fredda e dalla rivoluzione della comunicazione e del digitale, che ha moltiplicato la forza narrativa e di spettacolarizzazione del passato. Lo spazio pubblico è invaso dal recupero, o dallo scontro, sulla memoria. Le cause perdute sono una forma di queste rielaborazioni del passato. Molte società, stati, gruppi politici hanno conosciuto situazioni drammatiche o fratture radicali che hanno segnato la distruzione o la sconfitta irrimediabile di alcuni attori. Per...

La Calabria spiegata agli italiani

La Calabria spiegata agli italiani

Autore: Mimmo Nunnari

Numero di pagine: 198

Ma perché la Calabria è così? Metà inferno e metà paradiso, terra di misteri e ombre nere, scenario di bellezze ineguagliabili, territorio accogliente, teatro di violenze mafiose. L’autore analizza ogni cosa pezzo a pezzo, partendo da memorie lontane, per spiegare la misteriosa trasformazione di una antica regione da erede della civiltà ellenica a simbolo di degrado e sottosviluppo. L’aver tenuto separati Sud e Nord dopo l’Unità, con l’egoistico e calcolato scopo di favorire il progresso di una sola parte d’Italia, è il “vizio d’origine” di un’anomalia unica in tutto l’Occidente, che vede un Settentrione progredito e un Meridione arretrato nell’ambito di una stessa nazione e sotto il manto “garantista” di una stessa Costituzione. Solo in una prospettiva di riconciliazione del Paese, che batta pregiudizi e rassegnazione, sarà possibile affrontare la “questione”. Ma bisogna fare presto. Se una parte d’Italia s’inabissa, l’altra – con le sue fragilità, i populismi, la corruzione diffusa – corre il rischio di ridursi al vecchio incerto destino preunitario di semplice espressione geografica.

Migrazioni. Diritto e Società

Migrazioni. Diritto e Società

Autore: CIAFFI , PARISI , PATTI

Numero di pagine: 256

L’immigrazione è un tema al centro del dibattito pubblico, spesso oggetto di aspre contese, di differenti visioni del mondo. Comunque la si veda, le migrazioni sono una costante storica, non una mera eccezione. Il loro presentarsi in modo massivo ha carattere ciclico e la multiculturalità delle nostre società è una realtà con la quale fare i conti. Interrogarsi sul tema dell’immigrazione significa anzitutto porsi delle domande su cosa dobbiamo intendere con termini quali potere politico, cittadinanza, territorio, identità, tolleranza, convivenza fra culture differenti e fra soggetti semplicemente accomunati dal fatto di essere, allo stesso modo, umani. Nel tentare di rispondere a queste domande, le scienze sociali – e in particolare la storia, il pensiero politico, la sociologia e il diritto – possono apportare un significativo contributo alla comprensione del fenomeno migratorio

La mafia

La mafia

Autore: Salvatore Lupo

Se c’è un autore che ha dedicato allo studio delle organizzazioni criminali mafiose, tra Sicilia e America, libri che hanno rappresentato il punto di riferimento per gli storici, gli operatori di giustizia, il ceto politico, un più vasto mondo intellettuale e il grande pubblico, questi è senz’altro Salvatore Lupo. La sua Storia della mafia, pubblicata per la prima volta nel 1993, è rimasta per oltre vent’anni uno strumento insostituibile per larghi strati di lettori italiani e stranieri, grazie anche alle numerose traduzioni in tutto il mondo. Era giunto per l’autore il momento di compiere un nuovo sforzo di sintesi dell’intera materia, facendo tesoro degli studi passati, della documentazione e delle testimonianze nel frattempo venute alla luce. Partendo da questa consapevolezza, il libro ricostruisce centosessant’anni di storia della mafia. Parla della mafia siciliana e insieme della sua figlia legittima, la mafia americana. Ne coglie le interrelazioni, le reciproche interferenze. Pone i conflitti tra cosche, fazioni e gruppi affaristici in questa dimensione transcontinentale. La mafia ha rappresentato un fenomeno criminale caratterizzato da una costante...

Calendario civile

Calendario civile

Autore: Alessandro Portelli

27 gennaio Giorno della memoria (A. Zevi). 9 febbraio Proclamazione della Repubblica romana (A. Arru). 10 febbraio Giorno del ricordo (R. Pupo). 8 marzo Giornata internazionale della donna (V. Franco). 24 marzo Eccidio delle Fosse Ardeatine (A. Portelli). 25 aprile Liberazione dal fascismo (G. Santomassimo). 1° maggio Festa del lavoro (C. Bermani). 9 maggio Giorno delle vittime del terrorismo (B. Tobagi). 12 maggio Introduzione del divorzio (N. Urbinati). 23 maggio Strage di Capaci (S. Lupo). 2 giugno Festa della Repubblica (G. Crainz). 19 luglio Bombardamento di Roma (U. Gentiloni). 21 luglio Fatti del G8 di Genova (L. Manconi e F. Graziani). 2 agosto Strage di Bologna (V. Roghi). 1° settembre Occupazione delle fabbriche (C. Natoli). 8 settembre Armistizio (A. Bravo). 20 settembre Breccia di Porta Pia (R. Ago). 29 settembre Quattro giornate di Napoli (G. Gribaudi). 3 ottobre Giornata delle vittime dell’immigrazione (A. Triulzi). 16 ottobre Deportazione degli ebrei di Roma (A. Foa). 4 novembre Fine della prima guerra mondiale (Q. Antonelli) 12 dicembre Strage di piazza Fontana (G. Lerner). Un originalissimo progetto collettivo all'insegna della storia e dell’impegno civile,...

Meridiana 91: Immigrazione

Meridiana 91: Immigrazione

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 273

Il tema dell’immigrazione è entrato negli ultimi anni prepotentemente all’ordine del giorno della discussione politica nazionale e internazionale. Gli Stati nazionali, i governi, le organizzazioni umanitarie, le istituzioni internazionali, gli attori economici, la società civile si confrontano ogni giorno con il nodo della politica migratoria, declinata di volta in volta a seconda delle rispettive esigenze, dei rapporti di forza, degli equilibri, degli assetti che le classi dirigenti scelgono di privilegiare. In Italia il dibattito pubblico è dominato dalla cosiddetta «emergenza sbarchi», con tutto il corollario di provvedimenti di urgenza, di circuiti assistenziali, di rigurgiti razzisti che sono ampiamente documentabili quantomeno per il periodo che corre dalle «primavere arabe» del 2011 fino a oggi. La ricerca scientifica fatica a individuare uno spazio di riflessione e di sperimentazione capace di affinare lo sguardo e di ragionare sulla lunga durata dei fenomeni. Questo numero della rivista affronta il tema dell’immigrazione in una prospettiva di lungo periodo con una particolare attenzione alla sua dimensione politica. L’ottica adottata consente di cogliere...

L’immaginario devoto tra mafie e antimafia 1

L’immaginario devoto tra mafie e antimafia 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 376

Dal controllo dei culti patronali ai riti di affiliazione fino alla promozione di un’immagine sacralizzata del capomafia: le organizzazioni criminali attingono spesso al repertorio devozionale cattolico. Il controllo dell’immaginario devoto consacra il ruolo dei boss come depositari di valori tradizionali, promuove un’immagine del capomafia che si fonda su un presunto rapporto privilegiato con il sacro, dimostra il suo potere sul territorio. Ma all’indomani della stagione dello stragismo mafioso, con la visita di Giovanni Paolo II in Sicilia nel maggio del 1993 e con l’assassinio di don Puglisi nel settembre dello stesso anno, la Chiesa cattolica ha intrapreso un’opera di riconquista e di risemantizzazione dello spazio devozionale che si è intrecciata con la formazione di modelli e riti di carattere civile. Questi i temi al centro del volume che nell’ultima parte si apre a scenari di comparazione attraverso l’avvio di un’analisi dei rapporti tra pratiche religiose e malavita organizzata nelle realtà messicana, russa e statunitense.

Dopo Falcone e Borsellino, perché lo Stato trattò con la mafia? Sul documento inabissato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle mafie

Dopo Falcone e Borsellino, perché lo Stato trattò con la mafia? Sul documento inabissato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle mafie

Autore: Salvatore Sechi

Numero di pagine: 217

Inabissato, questo il destino di Stragi e trattativa, importante documento della Commissione parlamentare antimafia.Redatto per lo più da magistrati coraggiosi, è qui pubblicato per la prima volta. Non viene esclusa un’ipotesi impressionante, cioè che l’assassinio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino abbia avuto un interesse convergente o sia servito a ripristinare un secolare compromesso tra Stato e mafia. Stragi e trattativa non è né ambiguo né reticente. Fa i nomi di chi si è prestato al cedimento a Totò Riina alla sommità dei palazzi del potere politico, della giustizia e della Polizia. Viene anche assecondato un sospetto del premier Giuliano Amato: nelle stragi del 1992-1993 ci fu la “manina” di poteri criminali estranei a Cosa nostra? La verità in un documento che fa tremare le vene e i polsi.

Non c'è più la Sicilia di una volta

Non c'è più la Sicilia di una volta

Autore: Gaetano Savatteri

Numero di pagine: 280

La Sicilia di oggi non è più quella degli stereotipi incrostatisi sulla Trinacria nel corso dei secoli. E di storie e di voci nuove che la raccontano, questo libro ne contiene davvero tantissime. Giuseppe Culicchia «Non ne posso più di Verga, di Pirandello, di Tomasi di Lampedusa, di Sciascia. Non ne posso più di vinti; di uno, nessuno e centomila; di gattopardi; di uomini, mezz'uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà. E sono stanco di Godfather, prima e seconda parte, di Sedotta e abbandonata, di Divorzio all'italiana, di marescialli sudati e baroni in lino bianco. Non ne posso più della Sicilia. Non quella reale, ché ancora mi piace percorrerla con la stessa frenesia che afferrava Vincenzo Consolo ad ogni suo ritorno. Non ne posso più della Sicilia immaginaria, costruita e ricostruita dai libri, dai film, dalla fotografia in bianco e nero. Oggi c'è una Sicilia diversa. Basta solo raccontarla.» Con buona pace del Gattopardo, non è vero che in Sicilia tutto cambia perché tutto rimanga com'è: sull'isola, negli ultimi anni, quasi tutto è cambiato.

Il carteggio tra Giuseppe Toniolo e don Giacomo Vitale

Il carteggio tra Giuseppe Toniolo e don Giacomo Vitale

Autore: Armando pepe

Numero di pagine: 62

Nel breve, ma intenso, carteggio, il sacerdote don Giacomo Vitale informa il professore Giuseppe Toniolo di varie iniziative sociali, volte a migliorare la vita delle classi popolari di Piedimonte Matese agli inizi del Novecento.

Territori dell'abusivismo

Territori dell'abusivismo

Autore: Francesco Curci , Enrico Formato , Federico Zanfi

Il volume fa il punto sul fenomeno dell’abusivismo edilizio nel Mezzogiorno, dopo un periodo di relativo silenzio degli studiosi sul tema, e avanza alcune proposte per l’innovazione dei progetti e delle politiche a esso rivolti. Alla base ci sono le riflessioni sviluppate nell’ambito di una rete di ricerca promossa e coordinata dai tre curatori con il sostegno della Società italiana degli urbanisti. I contributi ospitati nella prima parte del libro descrivono sotto angolature diverse lo sfondo in cui le pratiche dell’abusivismo e i suoi lasciti oggi si collocano. Uno sfondo per molti aspetti mutato rispetto al quadro entro il quale maturò la politica di condono edilizio nei primi anni ottanta, che richiede uno sforzo di rielaborazione critica degli assunti, delle possibilità e delle priorità dell’azione pubblica. Nella parte centrale, quattordici casi studio esplorano le articolazioni fisiche e sociali che l’edilizia non autorizzata ha prodotto nelle regioni meridionali. Un viaggio attraverso territori in cui si intrecciano problemi irrisolti, non di rado aggravatisi nel tempo, e nuove questioni riguardanti la transizione demografica, il dissesto idrogeologico, la...

Storia della mafia

Storia della mafia

Autore: Salvatore Lupo

Numero di pagine: 338

La mafia fa affari ma non è una congrega di affaristi. Traffica, ma non è una banda di trafficanti. Tratta con i politici ma non è un partito politico. È un’organizzazione criminale ma non è solo «criminalità organizzata». Cos’è, dunque, la mafia? Il fortunato saggio di Salvatore Lupo per la prima volta indaga con completezza e rigore storiografico l’intero arco della vicenda più che secolare della mafia siciliana, dalle origini ottocentesche dell’organizzazione mafiosa e delle sue ideologie agli esiti più recenti degli anni novanta del Novecento. Emerge con forza il ritratto di una struttura criminale che aspira a modellarsi sullo Stato prendendone in appalto le funzioni fondamentali, dal monopolio della violenza al controllo territoriale. Ecco allora la necessità di ricostruire la vita secolare delle «signorie territoriali», dei gruppi familiari e criminali operanti innanzitutto nei ristretti territori della città e della provincia di Palermo, vero e stabile fulcro dell’organizzazione mafiosa: da qui ripartendo fino a sciogliere i mille sanguinosi fili che la connettono alla nazione e al più vasto mondo.

L'unificazione italiana

L'unificazione italiana

Autore: Salvatore Lupo

Numero di pagine: 192

«L’unificazione (come quasi tutti i grandi eventi storici) non era ineluttabile. Era un sogno e un progetto di certi movimenti politici che si concretizzò attraverso brusche accelerazioni, guerre, imprevedibili vittorie e repentini collassi. È una storia densa e drammatica quella che proverò in questo mio libro a raccontare». L’ingresso del Mezzogiorno nello Stato- nazione rappresenta il culmine del processo di unificazione. È proprio quell’evento, a ben vedere, il fulcro della celebrazione, e dell’anti-celebrazione revisionista, del centocinquantenario che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Salvatore Lupo – storico tra i più acuti e autorevoli – ragiona di quegli avvenimenti, e del mito che già allora si costruì intorno ad essi, nonché della rielaborazione della memoria che ne seguì di lì a un ventennio. Lupo adopera il termine «Risorgimento», perché è quello che ci è stato consegnato dalla tradizione, consapevole tuttavia che esso ha il difetto di occultare i forti elementi conflittuali che connotarono, e non necessariamente in senso negativo, il percorso unitario. Per restituire appieno la dimensione dei conflitti, il libro fa ricorso al termine ...

Antipartiti

Antipartiti

Autore: Salvatore Lupo

Numero di pagine: 264

L’Italia sta vivendo una fase politica di grande incertezza ed è attraversata da una crisi di difficile ricomposizione. Molti prevedono o auspicano l’avvento di una terza Repubblica. In realtà, è difficile dire se ci sia mai stata davvero una seconda Repubblica, e di cosa esattamente si sia trattato. Una nuova Repubblica avrebbe richiesto una nuova Costituzione,ma la legge fondamentale in vigore è a tutt’oggi, nella sostanza, quella varata nel 1948. Non per questo possiamo dire che non sia cambiato niente. Il sistema politico è cambiato radicalmente attraverso la discontinuità del 1989-94. Da allora, non c’è più la Repubblica dei partiti. Non ci sono più la Democrazia cristiana, il Partito comunista, il Partito socialista, con le loro organizzazioni di massa, le loro appartenenze ideologiche, le loro subculture. Con la svolta dei primi anni novanta si è avuto il passaggio da una vecchia a una nuova politica, basata sui referendum, sulla mobilitazione della società civile, sugli appelli all’impresa, alla tecnocrazia o alla magistratura, su neo-partiti che si volevano basati su criteri radicalmente diversi rispetto ai vecchi. Almeno questo dichiaravano di voler...

L'Italia nel mondo contemporaneo

L'Italia nel mondo contemporaneo

Autore: Francesco Barbagallo

Numero di pagine: 176

La storia d'Italia è stata sempre immersa nella storia del mondo. Ma dalla fine della seconda guerra mondiale la sua storia è assolutamente incomprensibile se perdiamo di vista la dimensione internazionale e la analizziamo come una vicenda tutta interna. L'Italia ha saputo superare i traumi di una dittatura e di una disfatta proprio in quanto si è trovata a essere una frontiera della Guerra fredda. In vent'anni il paese è diventato uno dei più sviluppati al mondo e si è costituita una democrazia con una Costituzione molto avanzata. Negli anni '60 e '70 la strada delle riforme, del superamento degli squilibri interni e di una relativa autonomia nazionale incontrerà potenti ostacoli all'interno del paese e da parte delle potenze straniere. E verrà la stagione drammatica delle stragi e dei terrorismi. Il processo di globalizzazione successivo vede l'Italia restare ai margini della nuova fase storica. Mentre si assiste all'ascesa irresistibile delle potenze asiatiche e si completa la rivoluzione informatica e finanziaria, la Penisola affronta un trentennio di lungo declino economico e sociale e il conseguente deperimento delle pratiche democratiche. Sei lezioni che ci...

I nemici intimi della democrazia

I nemici intimi della democrazia

Autore: Tzvetan Todorov

Numero di pagine: 244

Il Novecento è stato segnato dalla lotta della democrazia contro i regimi totalitari: nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, è stato sconfitto il nazifascismo; con la caduta del muro di Berlino nel 1989 si è sgretolato il comunismo. Oggi, per molti osservatori, la sfida alla democrazia arriverebbe dai fondamentalismi religiosi e dal terrorismo, oltre che dalle brutali dittature che li proteggono. Per Todorov questa visione è sbagliata, fuorviante e pericolosa. Oggi la democrazia non ha più nemici esterni in grado di metterla in pericolo. I rischi per la democrazia ora arrivano invece dal suo interno: un individualismo spinto all'eccesso, un neoliberismo avido e senza più regole, la deriva populista. È proprio per questo che oggi la democrazia, per sopravvivere, ha bisogno di rinnovarsi: alla ricerca di un nuovo equilibrio tra i valori su cui è fondata.

La mafia non ha vinto

La mafia non ha vinto

Autore: Giovanni Fiandaca , Salvatore Lupo

Numero di pagine: 168

Se la trattativa fosse un reato, se lo Stato avesse ceduto, se la mafia avesse tratto benefici, allora le istituzioni sarebbero colpevoli. Ma non è così. Giovanni Fiandaca e Salvatore Lupo sostengono una tesi sorprendente: l'impianto accusatorio del pool di magistrati di Palermo non regge, i comportamenti di cui all'accusa non sono reato e Cosa Nostra non è stata salvata. Perché dunque si è scelto di celebrare questo processo? Perché gli italiani hanno bisogno di pensare che la mafia abbia vinto (e debba sempre vincere)? Uno sguardo nuovo su un processo ricco di ambiguità, di coni d'ombra, di nodi tecnici da sciogliere, nel quale si fondono e si confondono tre piani: giudiziario, storico-politico, etico.

Il brigantaggio post-unitario come problema storiografico. In appendice «Analisi politica del brigantaggio attuale nell'Italia meridionale» di Tommaso Cava

Il brigantaggio post-unitario come problema storiografico. In appendice «Analisi politica del brigantaggio attuale nell'Italia meridionale» di Tommaso Cava

Autore: Eugenio Di Rienzo

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