
L’esistenza si riassume in tre semplici domande: Che cos’è la nascita? Che cos’è la morte? E che cosa facciamo tra di mezzo? La terza domanda si risolve da sé, poiché è la storia dell’uomo, di ogni singolo individuo. Anche se l’uomo è libero di scegliersi il percorso, l’esperienza lo porta prima o poi a seguire valori precisi e preesistenti nella sua mente. Poiché l’evoluzione è la realizzazione dell’impossibile, si pone la domanda: che cosa succederebbe, se si seguissero questi valori già da subito e con determinazione? Il libro narra sei storie nelle quali la femminilità ha in questo percorso un ruolo decisivo. Condurranno il lettore a un finale a sorpresa, dove lui stesso è parte della soluzione.
Martino Rebowsky è uno dei dodici uomini più felici sulla faccia della terra. Ormai sempre più grasso, più misogino, più pigro, più strafatto, più allo sbando e più rock ’n’ roll, passa le sue giornate a dormire e a guardare serie tv su Netflix, mentre di notte – come un moderno guru della Genova by night – va in giro a filosofeggiare per i locali del centro storico o a suonare la sua tromba nei peggiori club della città. Ma qualcosa sta per cambiare. Quando improvvisamente sparisce nel nulla Bianca, una delle spogliarelliste del Perciò, gli equilibri zen della sua vita sballano radicalmente. Rebowsky, assoldato da Lele “il fighetto”, proprietario del night, dovrà cercare la ragazza scomparsa e farlo alla svelta; Lele non vuole sbirri tra i piedi, quindi, in cambio di una discreta somma di grano, dovrà trovare Bianca senza fare troppo chiasso in giro. Aiutato come sempre dalla sua amica Marilù – ricca e naïf – Martino, improvvisandosi maldestramente investigatore privato, si troverà improvvisamente catapultato in una surreale e bizzarra indagine, contornata da folli nottate, Porsche fiammanti, musicisti ossessivo compulsivi, hipster vegani,...
Inizialmente non destinato alla pubblicazione e scritto in buona parte da un famiglio di Montaigne, Il viaggio in Italia è considerato un classico della letteratura di viaggio, l'emblema dello spirito rinascimentale europeo. All'avventura italiana, a cui dedica pagine di ineguagliabile potenza evocativa, l'autore attribuisce un ruolo determinante nella propria formazione personale per la ricezione di paesaggi territoriali e dell'anima, per le considerazioni e le letture effettuate, per i molti ingegni incontrati. Imbevuto di cultura classica, Montaigne scrive un libro che è il manifesto del cittadino del mondo, ma anche dell'uomo interiore, dell'uomo che non è dotato di un possesso preciso e vasto di nozioni e conoscenze, ma di talento, di predisposizione al saper vivere con se stesso e con gli altri. Poiché "l'utilità del vivere non è nella durata ma nell'uso, e l'aver vissuto abbastanza dipende non dal numero degli anni ma dalla nostra volontà".
«Un grande narratore capace di cogliere i dettagli più profondi nel magistrale artigianato del raccontare.» La Stampa «Sepúlveda ha il senso della narrazione concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell’evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati.» Le Monde UNA FAVOLA DI LUIS SEPÚLVEDA PER I LETTORI DI TUTTE LE ETA’. Le lumache che vivono nel prato chiamato Paese del Dente di Leone, sotto la frondosa pianta del calicanto, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo avido degli altri animali, e a chiamarsi tra loro semplicemente «lumaca». Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome, e soprattutto è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende un viaggio che la porterà a conoscere un gufo malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria e la vera natura del coraggio, e a guidare le compagne in un’avventura ardita verso la libertà. Un nuovo indimenticabile personaggio entra nella galleria del grande scrittore cileno....
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