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Oltre la legalità
Autore: Paolo Grossi ,
Numero di pagine: 136
Ripensare criticamente i due pilastri fondamentali del moderno 'Stato di diritto': la separazione dei poteri e il principio di legalità. Paolo Grossi – uno dei più grandi giuristi italiani – ritiene assolutamente indispensabile una loro non marginale revisione. È necessaria una innovata visione di un ordine giuridico italiano che non si riduca e non si risolva soltanto in leggi dello Stato. Solo così si può attuare il pluralismo giuridico della nostra Costituzione: ritrovando la sua naturale complessità quale specchio fedele della realtà complessa della società.
La legalità amministrativa (comunitaria ed interna) e certezza del diritto: riflessi sui rapporti amministrativi ed istituzionali
Autore: Francesco Siciliano ,
Numero di pagine: 284
Per Napoli e la legalità
Autore: Fulvio Tessitore ,
Numero di pagine: 104
La crisi della legalità
Autore: Sergio Fois ,
Numero di pagine: 772
I patti per la legalità
Numero di pagine: 285
Educazione alla legalità
Autore: Salvatore G. Santagata ,
Numero di pagine: 152
La legalità della norma e il potere giudiziario
Autore: Carlo Lessona ,
Numero di pagine: 70
La legalità del male
Autore: Saverio Gentile ,
Numero di pagine: 632
La presente monografia intende ricostruire, anche attraverso l’utilizzo di numerosi documenti inediti frutto di lunghe ricerche effettuate nei principali archivi italiani, le complesse vicende giuridiche di cui furono protagonisti i cittadini italiani “considerati di razza ebraica” tra il 1938 ed il 1945. II prisma della persecuzione giuridica voluta da Benito Mussolini è analizzato secondo una pluralità di prospettive: dallo studio della normativa, di cui si indaga l’elaborazione ed il contenuto, fino ai devastanti effetti prodotti dalle circolari amministrative, preludio del periodo repubblichino; dalle ripercussioni sul codice civile del 1942 alla gestione della politica discriminatoria ad opera della Direzione Generale per la Demografia e la Razza istituita presso il ministero dell’Interno; dall’atteggiamento dei giuristi (docenti universitari, magistrati e avvocati) alle trattative del governo fascista con la Santa Sede; dai tentativi dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane di limitare, per quanto possibile, la portata dei provvedimenti alle pratiche elusive della normativa e ai tentativi, da parte fascista, di colmare quelle che apparivano quali...
Legalità, territorio, sviluppo. Partecipazione e servizi civili
Autore: AA. VV. ,
Numero di pagine: 162
613.2.10
Legalità e populismo
Autore: Ettore Gliozzi ,
Numero di pagine: 137
Educare alla legalità
Autore: Irene Di Dedda ,
Numero di pagine: 238
Rappresentazioni e pratiche della legalità negli adolescenti. Una comparazione nord-sud
Costruire legalità con gli adolescenti. Dalle percezioni alla peer education in ambito scolastico ed extrascolastico
Autore: Maddalena Colombo , Vera Lomazzi ,
Numero di pagine: 195
Riserva di legge e legalità penale europea
Autore: Ciro Grandi ,
Numero di pagine: 142
Legalità e credito. L'investimento in sicurezza per la libera attività d'impresa
Autore: Giovanni Maria Mazzanti , Sara Rago ,
Numero di pagine: 160
La legge penale. Problemi e prassi applicative
Autore: Luigi De Liguori ,
Numero di pagine: 402
Sulla legalità della cattura del Cagliari risposta dell'avvocato Ferdinando Starace alla consultazione del signor Roberto Phillimore
Autore: Ferdinando Starace ,
Numero di pagine: 56
La frammentazione della fattispecie nel diritto amministrativo a conformazione europea
Autore: Sara Valaguzza ,
Numero di pagine: 426
Principii di filosofia del diritto sulle basi dell'etica nozioni di etica Giuseppe Prisco
Autore: Giuseppe Prisco ,
Numero di pagine: 302
FOGGIA
Autore: Antonio Giangrande ,
Numero di pagine: 572
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...
Lezioni scolastiche. Quando l'insegnante è veramente «unico»
Autore: Pasquale Scarpitta ,
Numero di pagine: 80
Che sia il plimutismo studio storico-polemico di Alessandro Gavazzi
Autore: Alessandro Gavazzi ,
Numero di pagine: 255
Principii di filosofia del diritto sulle basi dell'etica del professore ab. Giuseppe Prisco ...
Autore: Cardinal Giuseppe Prisco ,
In memoria di Giovanni Nicotera
Autore: Jessie White Mario ,
Numero di pagine: 268
Istituzioni di dritto di natura e delle genti
Autore: Francesco Melillo ,
MANETTOPOLI
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...
Introduzione ad un'opera intitolata la sfinge o La nomotetica seeliana
Autore: Józef Maria Hoene-Wroński ,
Numero di pagine: 34
La sfinge, o La nomotetica seeliana [Hoene wronski]
Autore: Józef Maria Hoene-Wroński ,
Numero di pagine: 89
Il cimento rivista di scienze, lettere ed arti
La cura del corretto e razionale svolgimento delle procedure di gara
Autore: Bruno E. Fuoco ,
Numero di pagine: 566
Atti del Parlamento Subalpino. Discussioni della Camera dei Deputati
Lettere di politica e letteratura edite ed inedite
Autore: Cesare Balbo ,
Numero di pagine: 468
Thomas Hobbes nel decisionismo giuridico di Carl Schmitt
Autore: Giuseppe Antonio Di Marco ,
Numero di pagine: 871
Principii di filosofia del diritto sulle basi dell'etica del professore Ab. G. Prisco
Autore: Giuseppe PRISCO (Professore di Filosofia nel Liceo Arcivescovale di Napoli.) ,
Occhi aperti sul lavoro sociale
Autore: Giacomo Panizza ,
Numero di pagine: 262
CASTOPOLI
Autore: Antonio Giangrande ,
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...
MAFIOPOLI PRIMA PARTE
Autore: Antonio Giangrande ,
Numero di pagine: 582
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...
Promuovere la responsabilità. Percorsi di cittadinanza attiva