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La guerra dei nostri nonni

La guerra dei nostri nonni

Autore: Aldo Cazzullo

Numero di pagine: 264

La Grande Guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini: i nostri nonni. Aldo Cazzullo racconta il conflitto '15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Perché la guerra è l'inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, La guerra dei nostri nonniconduce nell'abisso del dolore: i mutilati al volto, di cui si è persa la memoria; le decimazioni di innocenti; l'«esercito dei folli», come il soldato che in manicomio proseguiva all'infinito il suo compito di contare i morti in trincea; le donne friulane e venete violentate dagli invasori; l'istituto degli «orfani dei vivi», dove le mamme andavano di nascosto a vedere i «piccoli tedeschi» che erano pur sempre loro figli. Ma sia le testimonianze di...

La guerra dei nostri nonni. (1915-1918): storie di uomini, donne, famiglie. Ediz. illustrata

La guerra dei nostri nonni. (1915-1918): storie di uomini, donne, famiglie. Ediz. illustrata

Autore: Aldo Cazzullo

Numero di pagine: 235
La guerra dei nostri nonni - Edizione illustrata

La guerra dei nostri nonni - Edizione illustrata

Autore: Aldo Cazzullo

Numero di pagine: 240

Per il centenario di Caporetto sono usciti libri a decine. Sul Piave e sul Grappa neanche uno. La sconfitta ci ispira. Ci raccontiamo di aver perso anche le poche guerre che abbiamo vinto. Oppure ci rifugiamo nella retorica, come il mito della «Razza Piave», caro al secessionismo veneto; ma sul Piave accanto ai veneti morirono lombardi e lucani, napoletani e genovesi. Certo, la guerra del '15-18 è stata un'immane carneficina. Era meglio non farla. L'Italia avrebbe dovuto restarne fuori. Invece fu decisa con un colpo di Stato che esautorò il Parlamento, e fu condotta in modo sbagliato quando non criminale. Il tradimento delle classi dirigenti però non toglie nulla al sacrificio dei nostri nonni. Anzi, lo rende se possibile ancora più valoroso. Della Grande Guerra ci resta il Piave. Con il 1918, dopo Caporetto, il conflitto cambia segno. Si tratta di difendere la patria, di badare alla terra, di proteggere la famiglia, di evitare che pure alle altre donne italiane venga fatto quello che stavano subendo le friulane e le venete al di là del fiume. Fu allora che i nostri nonni, fanti contadini, salvarono il Paese, e con il Paese noi, loro discendenti. L'Italia nacque allora....

La guerra bianca

La guerra bianca

Autore: Mark Thompson

Numero di pagine: 502

Agli albori del 1915 l'Italia è una nazione ancora da forgiare. Il popolo è diviso da irriducibili differenze: non c'è una lingua, non c'è un sentimento comune. Gli italiani devono temprarsi in una solida unità nazionale. La soluzione è la guerra, la fucina il campo di battaglia. Più alto sarà il sacrificio, più nobili saranno i risultati. A pagarne il prezzo saranno i giovani costretti in un fronte che corre per seicento chilometri, dalle Dolomiti all'Adriatico. Combatteranno in un biancore di pietre e di neve che dura tutto l'anno, saranno uniti nella paura e nell'angoscia, uccideranno. Intorno a loro l'assordante fuoco di sbarramento, l'insostenibile tensione prima dell'"ora zero", l'inferno della terra di nessuno. Luigi Cadorna avrà in pugno le vite dei suoi soldati. Nel 1919 chi alla patria aveva dato tutto si lascia conquistare dalla "trincerocrazia" di Mussolini e dall'idea che la Grande guerra costituisca il fondamento della nazione. Si prepara così la scena per l'avvento del fascismo. Valorizzando fonti come i diari dell'epoca e le interviste ai veterani, lo storico inglese Mark Thompson con "La guerra bianca" restituisce il pathos degli assalti alle trincee,...

Possa il mio sangue servire VINTAGE

Possa il mio sangue servire VINTAGE

Autore: Aldo Cazzullo

Numero di pagine: 200

La Resistenza a lungo è stata considerata solo una "cosa di sinistra": fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, i "ragazzi di Salò". Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione; è un patrimonio della nazione. Aldo Cazzullo lo dimostra raccontando la Resistenza che non si trova nei libri. Storie di case che si aprono nella notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il proprio corpo ai figli. Le storie delle suore di Firenze, Giuste tra le Nazioni per aver salvato centinaia di ebrei; dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che sceglie di morire con i suoi parrocchiani dicendo "vi accompagno io davanti al Signore"; degli alpini della Val Chisone che rifiutano di arrendersi ai nazisti perché "le nostre montagne sono nostre"; dei tre carabinieri di Fiesole che si fanno uccidere per salvare gli ostaggi; dei 600 mila internati in Germania che come Giovanni Guareschi restano nei lager a patire la fame e le botte, pur di non andare a Salò a combattere altri...

La mia anima è ovunque tu sia

La mia anima è ovunque tu sia

Autore: Aldo Cazzullo

Numero di pagine: 132

Cazzullo costruisce un romanzo che è al tempo stesso un avvincente noir, una grande storia d'amore e un racconto simbolico che getta una luce inattesa sulla nascita di una nazione, la nostra. Una storia che tiene insieme la guerra mondiale e le piccole guerre di famiglia, passioni collettive e brucianti 'questioni private'.

La Grande Guerra degli ultimi

La Grande Guerra degli ultimi

Autore: Chiara Polita

Numero di pagine: 360

Una “grandezza” della guerra dal basso: non dal punto di vista ufficiale delle imprese, ma da quello sociale degli ultimi, di coloro che tra capo e collo, nelle terre anfibie del Basso Piave, si trovarono a vivere quell’esperienza, scorticati di ogni certezza, forma e sostanza come moderno, inatteso e terribile supplizio di Marsia. Il corso d’acqua, prima sacro per la vita, lo divenne poi per la morte agli occhi dell’Italia intera, caratterizzandosi come nuovo asse che spartì innanzitutto un perimetro emotivo. Ultimi furono coloro che restarono “di qua del Piave”, in terra occupata; furono i profughi “di là del Piave”, ultimi arrivati in altre città italiane; furono gli indifesi di fronte alla violenza, alla fame, agli stenti: bambini e anziani. Ultime e prime furono le donne, con la loro fragilità e al tempo stesso sorprendente forza e coraggio. Ultimi accanto alla popolazione in zona occupata furono i religiosi, spesso unico punto di riferimento per la comunità, straniera nella sua stessa terra. Ultimi a restare nei luoghi del conflitto, ultimi a partire per un ritorno a casa in Italia, in Europa o verso solenni sacrari furono i soldati che riposavano nei...

A riveder le stelle

A riveder le stelle

Autore: www.beppegrillo.it, , Beppe Grillo , M5S,

Numero di pagine: 186

Ormai lo pensano milioni di cittadini: l'attuale classe politica ha riportato in quindici anni il Paese al dopoguerra, arrestandone lo sviluppo economico e sociale. Le priorità della gente comune sono distanti anni luce dai dibattiti in Parlamento: mentre la crisi ci costringe a lottare ogni giorno, i nostri dipendenti - che dovrebbero gestire la cosa pubblica nell'interesse di tutti - si preoccupano di restare impuniti, di garantire un posto al sole a parenti e amici e di assicurarsi una pensione milionaria. Il catalogo delle vergogne che gli italiani continuano a inghiottire non smette di crescere. Ma la denuncia, anche quella satirica e infiammata, non basta più: Grillo e il suo MoVimento hanno cominciato ad agire, con un programma e una proposta politica nati attraverso la Rete, e raccontati in questo libro, che nel 2010 ha portato i primi candidati 5 Stelle nella vita politica del Paese. Una politica finalmente intesa come servizio a noi tutti, e non come privilegio, che ha già cominciato a cambiare l'Italia

Muovete il culo!

Muovete il culo!

Autore: Alberto Forchielli

Numero di pagine: 185

«Voglio fare un’esortazione ai giovani: voglia di studiare, voglia di lavorare (anche usando le mani, anche sporcandole) e poche pugnette in testa vi porteranno lontano, nonostante i populisti-fancazzisti che avrete sempre intorno alle balle. E, soprattutto, per tutti, smettete di lagnarvi e guardate al futuro, che sarà migliore anche grazie al vostro contributo. Perciò viva l’Italia.»

Possa il mio sangue servire

Possa il mio sangue servire

Autore: Aldo Cazzullo

Numero di pagine: 416

La Resistenza a lungo è stata considerata solo una "cosa di sinistra": fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, i "ragazzi di Salò". Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione; è un patrimonio della nazione. Aldo Cazzullo lo dimostra raccontando la Resistenza che non si trova nei libri. Storie di case che si aprono nella notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il proprio corpo ai figli. Le storie delle suore di Firenze, Giuste tra le Nazioni per aver salvato centinaia di ebrei; dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che sceglie di morire con i suoi parrocchiani dicendo "vi accompagno io davanti al Signore"; degli alpini della Val Chisone che rifiutano di arrendersi ai nazisti perché "le nostre montagne sono nostre"; dei tre carabinieri di Fiesole che si fanno uccidere per salvare gli ostaggi; dei 600 mila internati in Germania che come Giovanni Guareschi restano nei lager a patire la fame e le botte, pur di non andare a Salò a combattere altri...

Giuro che non avrò più fame

Giuro che non avrò più fame

Autore: Aldo Cazzullo

Numero di pagine: 264

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non soffrirò mai più la fame!». Quel giuramento collettivo fu ripetuto da milioni di italiane e di italiani. Fu così che settant'anni fa venne ricostruito un Paese distrutto. Come scrive Aldo Cazzullo, «avevamo 16 milioni di mine inesplose nei campi. Oggi abbiamo in tasca 65 milioni di telefonini, più di uno a testa, record mondiale. Solo un italiano su 50 possedeva un'automobile. Oggi sono 37 milioni, oltre uno su due. Eppure eravamo più felici di adesso». Ora l'Italia è di nuovo un Paese da ricostruire. La lunga crisi ha fatto i danni di una guerra. Per questo dovremmo ritrovare l'energia e la fiducia in noi stessi di cui siamo stati capaci allora. Cazzullo racconta l'anno-chiave della Ricostruzione, il 1948. Lo scontro del 18 aprile tra democristiani e comunisti. L'attentato a Togliatti e l'insurrezione che seguì. La vittoria al Tour di Bartali e l'era dei...

Un viaggio nel tempo tra i racconti dei nostri nonni

Un viaggio nel tempo tra i racconti dei nostri nonni

Autore: Marcello Ramacogi

Numero di pagine: 102

In queste pagine leggerete racconti di vita vera che spesso non si trovano nei libri di storia, emozioni e voci di persone che tra volti segnati dal tempo e occhi lucidi prendono vita nell’inchiostro e nei colori di questo libro, facendo riaffiorare valori, stenti, usanze e volontà d’animo sulle quali poggia il nostro benessere di oggi. L’anziano, voce di un passato portatore di un messaggio di insegnamento da prendere come esempio per il nostro futuro.

Nessuno può fermarmi

Nessuno può fermarmi

Autore: Caterina Soffici

Numero di pagine: 256

Bartolomeo, stralunato studente di Filosofia, trova in un cassetto una lettera indirizzata alla nonna: poche righe – “Disperso, presunto annegato” – che smentiscono la storia famigliare di nonno Bart morto al fronte. Nessuno è in grado di dirgli di più. Non la nonna, che si è spenta da poco; non suo padre. Le tracce lo guidano a casa di Florence, una magnifica vecchia signora inglese che frequentava i suoi nonni a Little Italy, il quartiere degli immigrati italiani di Londra. Lei sembra sapere molte cose, anche se per qualche motivo non vuole parlare riannoda per lui i fili del passato. Finché Bartolomeo e Florence partono per un viaggio che li condurrà a illuminare un episodio caduto nell’oblio: il naufragio dell’Arandora Star, carica di internati italiani e silurata dai tedeschi. Nella tragedia del 2 luglio 1940 annegano in 446, civili deportati dopo la dichiarazione di guerra di Mussolini all’Inghilterra, vittime innocenti del sospetto e della xenofobia. Una grande storia, che Caterina Soffici racconta con la potenza di un romanzo popolare civile.

Maledetta guerra

Maledetta guerra

Autore: Lorenzo Del Boca

Numero di pagine: 324

Nel centenario della Prima guerra mondiale una ricostruzione che demolisce la retorica e le bugie anche grazie alle lettere e ai diari di chi a combattere in trincea ci è andato davvero.

Il mestiere di storico (2017) vol. 2

Il mestiere di storico (2017) vol. 2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 229

Riflessioni - Marcello Flores, La totalità della guerra. - Riflessioni su La guerra-mondo - Arturo Marzano, La guerra dei Sei giorni tra storia e politica Discussioni - Gustavo Corni, Bianca Gaudenzi, Gerhard Hirschfeld, Nicolas Patin e Wolfgang Schieder, Il nazismo attraverso la biografia di Hitler (a cura di Andrea Di Michele e Filippo Triola) Rassegne e letture - Vittorio Beonio Brocchieri, Un «fenomeno globalizzante» di lunga durata - Nicola Labanca, Gli «acquerelli» del combattente Benito Mussolini - Adriano Roccucci, Un dittatore «forte». Stalin e il suo sistema di potere - Valeria Galimi, I dénaturalisés di Vichy - Agostino Giovagnoli, Aldo Moro. La parabola politica di uno statista - Maurizio Ridolfi, Un paese condannato al declino? - Andrea Graziosi, Repubbliche degli italiani: dalla democrazia consensuale alla democrazia conflittuale - Fabrizio Vistoli, Percorsi dell’etruscologia nel ’900 - Francesco Cassata, Biografie e storia della scienza

Tutto quello che hai visto ricordalo...

Tutto quello che hai visto ricordalo...

Autore: Roberto Caselli

Numero di pagine: 300

L’autore ha voluto lasciare una memoria scritta sui primi venti anni della sua vita, vissuti nel quartiere fiorentino di Santa Croce, dove i genitori gestivano una latteria. I primi ricordi coincidono con la seconda guerra mondiale e cominciano ad essere più nitidi con i giorni della “battaglia di Firenze”, nell’agosto del ’44, e con l’arrivo degli alleati, ai primi di settembre. Seguono gli anni dell’infanzia, in cui frequenta la Basilica di S. Croce, anche per la possibilità di giocare al calcio con i coetanei, ed aiuta la famiglia nella latteria. I ricordi familiari e quella della scuola, frequentata fino al diploma di scuola superiore, sono inquadrati nel contesto politico e sportivo degli anni quaranta e cinquanta, rinfrescando ai meno giovani gli avvenimenti nazionali ed internazionali ed i personaggi di quell’epoca, senza dimenticare la descrizione di un mondo che ai più giovani potrà sembrare impossibile che sia esistito. Trovano spazio anche i ricordi del nonno, che aveva partecipato alla prima guerra mondiale, e del babbo che, per primo nella famiglia, aveva lasciato la campagna per la città. I ricordi si concludono con il primo impiego , con i primi ...

Le Marche e la Prima Guerra Mondiale il 1915 (II)

Le Marche e la Prima Guerra Mondiale il 1915 (II)

Autore: Massimo Coltrinari

Numero di pagine: 358

Seguito dei precedenti, uno dedicato al 1914 e l’altro al primo semestre del 1915, il presente volume descrive lo svolgersi della guerra sulla nostra frontiera orientale. Mentre tutti si aspettavano una rapida e vittoriosa conclusione, emersero sul campo i nodi di una decisione diplomatica affrettata (il Patto di Londra) che mise in difficoltà i vertici militari. Difficoltà che si tradussero in una mobilitazione tardiva, tanto che, dichiarata la guerra il 24 maggio, la prima vera grande offensiva (la Prima Battaglia dell’Isonzo) fu lanciata solo un mese dopo, il 23 giugno 1915. Il primo mese di guerra lo chiamammo “Il balzo in avanti”, un eufemismo per dire che l’Esercito entrò in guerra impreparato; una impreparazione che ci costò cara in quanto diede tempo all’Austria-Ungheria di far affluire verso il suo confine meridionale, al momento della dichiarazione di guerra indifeso, sufficienti truppe per contrastare la nostra avanzata. Dopo la prima offensiva, ne lanciammo, nei mesi successivi, altre tre, (Seconda, Terza e Quarta Battaglia dell’Isonzo) che in sostanza non ebbero alcun successo. L’euforia del “maggio radioso” pian piano lasciò il posto alla...

1915-1918. Notizie dal fronte

1915-1918. Notizie dal fronte

Autore: Fulvio Bernacchioni

Numero di pagine: 190

Sfogliando la notevole mole di pubblicazioni relative alla Grande Guerra capita spesso di trovare riferimenti al ruolo dei mezzi di informazione descritti come elemento di condizionamento dell'opinione pubblica. Davanti a queste asserzioni rintracciabili, con varie sfumature, nella letteratura di tutti i Paesi che hanno partecipato al conflitto, è nata l'esigenza di capire meglio cosa sia stato raccontato e cosa sia stato taciuto prima, durante e dopo quei terribili anni di guerra. L'analisi, circoscritta al caso italiano, ha l'intento di mettere in luce i fattori che hanno condizionato la libera informazione e come siano stati riferiti i fatti nel momento stesso in cui sono accaduti. Episodi noti e meno noti della Prima Guerra Mondiale sono stati messi a confronto con i Bollettini ufficiali di guerra, giornalmente diffusi dal Comando Supremo, e con le notizie diffuse dall'Agenzia Stampa Stefani comunque vagliate e verificate dalla censura. Senza tacere che già prima che l'Italia dichiarasse guerra all'Austria, la stampa, in parte finanziata da gruppi industriali che si sarebbero poi arricchiti a dismisura con le commesse militari, aveva già mostrato il proprio lato oscuro.

I soldati lunghi

I soldati lunghi

Autore: Pierluigi Romeo Di Colloredo

Numero di pagine: 359

Il 24 maggio 1915 ebbe inizio la Grande Guerra, quel grandissimo evento della storia d'Italia. Fu un'indimenticabile grandiosa vicenda della Patria, che unita, gettò tutte le sue forze nella lunga lotta e poi, duramente colpita a Caporetto, risorse con innovata energia e poi raggiunse la decisiva vittoria portando le bandiere italiane sino ai suoi confini naturali. In quella lotta tremenda di quattro anni, la Brigata Granatieri di Sardegna, con i suoi due eroici reggimenti scrisse, nel grande quadro dell'eroico sacrificio della nostra Fanteria, le più belle ed alte pagine della sua storia secolare. La salda Brigata combatté sin dai primi giorni della guerra nelle insanguinate alture del Carso, in quella tormentata lotta eroica contro le forti, preparate posizioni austriache, difese da incessante fuoco d'artiglieria, protette dagli asperrimi reticolati. Questo libro racconta questa tutta l'epica storia dei nostri "soldati lunghi" durante la prima guerra mondiale.

ANNO 2020 IL GOVERNO PRIMA PARTE

ANNO 2020 IL GOVERNO PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Gli intellettuali e la Grande Guerra - Scrittori, artisti, politici italiani nella Prima guerra mondiale tra interventismo e opposizione - VOLUME 1

Gli intellettuali e la Grande Guerra - Scrittori, artisti, politici italiani nella Prima guerra mondiale tra interventismo e opposizione - VOLUME 1

Autore: Gruppo Libro Grande Guerra

Treglio negli anni della Grande Guerra

Treglio negli anni della Grande Guerra

Autore: ORLANDO BELLISARIO

Numero di pagine: 118

Ricerca sulla storia di Treglio, piccolo paese in provincia di Chieti, negli anni della Prima Guerra Mondiale. Gli emigranti, gli arruolati, i caduti, le loro famiglie, i resoconti di guerra, i decorati, i morti per l'influenza di spagnola.

Le grandi battaglie della prima guerra mondiale

Le grandi battaglie della prima guerra mondiale

Autore: Giuliano Da Frè

Numero di pagine: 480

La nostra storia è stata scritta qui Armi, personaggi e strategie del conflitto con cui iniziò l’epoca della guerra globale La Grande guerra ha avuto tanti tristi primati – per il numero delle vittime, l’utilizzo della tecnologia in battaglia, il numero di nazioni coinvolte, le conseguenze a livello geopolitico – segnando in maniera indelebile l’evoluzione dell’Occidente e del Medio Oriente, e la storia del Novecento. Nell’anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia, questo libro vuole ricordare e raccontare le grandi battaglie che hanno caratterizzato l’evoluzione e lo svolgimento del conflitto, non solo per i nostri connazionali dell’epoca, ma per tutte le forze mondiali in gioco: dalla Marna a Verdun, da Gallipoli alla Somme, da Caporetto a Vittorio Veneto, la guerra in trincea viene presentata in tutta la sua insensata crudezza, e l’incompetenza dei generali ha il suo contraltare nel coraggio dei fanti, che si gettano ripetutamente in campo aperto contro le mitragliatrici nemiche per conquistare qualche metro di terreno. Il libro offre un resoconto dettagliato e ravvicinato delle armi, dei generali, delle strategie e della politica dell’epoca,...

SACRIFICI GUERRE EMIGRAZIONI Fossacesia e Rocca San Giovanni tra Grande Emigrazione e Grande Guerra

SACRIFICI GUERRE EMIGRAZIONI Fossacesia e Rocca San Giovanni tra Grande Emigrazione e Grande Guerra

Autore: ORLANDO BELLISARIO

Numero di pagine: 278

Una ricerca sulla vita quotidiana nell'Abruzzo contadino tra il 1860 e il 1920: i sacrifici imposti dalla crisi economica dovuta alla rivoluzione economica e dei trasporti, a sua volta causata dall'avvento delle navi a vapore e delle linee ferroviarie, la conseguente grande emigrazione verso le Americhe, le guerre coloniali e, infine, la Grande Guerra. L'autore, con un ritmo veloce e incalzante, ricostruisce la vita dei nostri antenati in quello che pu~ considerarsi il primo conflitto globale dell'et^ industriale. Il sottotitolo del libro "Fossacesia e Rocca San Giovanni: tra Grande Emigrazione e Grande Guerra" a sottolineare quelli che furono gli eventi pi rappresentativi delle prime generazioni italiane post-unitarie. Dopo la rappresentazione complessiva della situazione economica, dell'emigrazione e della guerra, l'autore si focalizza sulla vita e sul destino dei caduti di questi due piccoli paesi abruzzesi.

I caduti giulianesi e la Grande Guerra

I caduti giulianesi e la Grande Guerra

Autore: Antonella Campisi

Numero di pagine: 166

Il presente volume da un lato vuole tirare fuori dall’oblio coloro che hanno dato la loro vita per la patria, i Caduti giulianesi appunto, dall’altro fare in modo che i giovani di oggi riscoprano il vero significato della democrazia e della pace e conoscano il sacrificio che tanti fecero per tutti.

In tempo di guerra

In tempo di guerra

Autore: Concita De Gregorio

Numero di pagine: 176

«Ho trent'anni, sono il soldato di una guerra invisibile». Romanzo di formazione, cronaca famigliare e insieme manifesto politico, In tempo di guerra è anche un atto d'accusa contro le generazioni che ci hanno lasciato in eredità un universo saturo e ostile.

La comare Vecia de Guodo

La comare Vecia de Guodo

Autore: Cecilia Talamini

Numero di pagine: 200

"La Vecia Comare de Guodo narra l'avventurosa e complessa storia della levatrice Flora Belfi Talamini nella società cadorina tra ottocento e novecento. Emergono tante figure femminili, non solo il personaggio principale, la levatrice che operò a Vodo di Cadore fino a 87 anni, o la famosa "Dottora"sottoposta al giudizio del Consiglio dei Dieci, ma tante altre donne che cercano di essere protagoniste, qualcuna anche con un atto estremo, del loro destino. Preziose illustrazioni completano il testo.

Come fogli di carta igienica

Come fogli di carta igienica

Autore: Rinaldo Battaglia

Numero di pagine: 148

Se è vero che quello del soldato è un ruolo da sempre subordinato alla necessità e alla volontà di ordini superiori, mai come durante la Seconda Guerra Mondiale si ha la sensazione che intere generazioni di giovani, con la promessa di una guerra lampo e di una vittoria assolutamente certa, siano state sacrificate in nome di non si sa bene quale ideale o quale tornaconto per la nostra nazione. Usati e gettati nel water, come fogli di carta igienica; un gesto e via, non ci si pensa più... In questo toccante volume l’autore ripercorre la storia di un soldato semplice, partito dal Vicentino per la campagna di Grecia e poi, a seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943, divenuto disgraziatamente un IMI, ossia un internato militare italiano in un campo di lavoro tedesco: spersonalizzato, vessato, ridotto allo stremo e poi gettato via quando non sarà più utile, anche qui, come fosse carta igienica. Di lui, come di tanti altri IMI, perfino i libri di storia sembrano aver dimenticato il destino. In un’epoca in cui stanno scomparendo gli ultimi testimoni diretti di questa triste pagina della nostro passato, tornare a raccontare della Seconda Guerra Mondiale assume dunque un ...

A scazzimma

A scazzimma

Autore: Ernesto Enzo Miranda

Numero di pagine: 252

Miranda era il cognome della sua adorata mamma e che l’autore ha assunto per firmare queste sue memorie. Nato nel 1943, mentre le bombe sganciate dai “liberatori” americani distruggevano le case, le chiese e condannavano a morte innocenti persone. I suoi nonni emigrarono in America alla fine dell’800 tra migliaia di altri con le valigie di cartone colme di ricordi tristi e vestiti vecchi, ma di speranze “nuove”. Rientrarono in Italia dopo la grande guerra con abiti nuovi, valigie nuove e portafogli colmi del biglietto verde. Il libro narra episodi di vita vissuta, del sacrificio dei nostri padri che tornarono dalla guerra con gravi mutilazioni nel corpo e nell’anima, ricchi soltanto di vacue speranze, perché i governanti di allora trattarono i reduci come stracci vecchi. Già a suo nonno Lisandro, reduce della Grande Guerra e ferito in battaglia con una sordità bilaterale dell’80 per cento, non fu riconosciuta alcuna pensione risarcitoria, ma neppure suo babbo, giovanissima recluta, ebbe alcun riconoscimento dopo la fine dell’ultimo conflitto. Anzi, la casa dei nonni, distrutta dagli americani con un assurdo bombardamento, poterono ricostruirla soltanto dopo...

Viva l'Italia!

Viva l'Italia!

Autore: Aldo Cazzullo

Numero di pagine: 168

«Viva l'Italia!» oggi è un grido scherzoso. Ma per molti italiani del Risorgimento e della Resistenza furono le ultime parole. Aldo Cazzullo respinge l'idea leghista e la retorica del Belpaese. E avanza un'ipotesi: che in fondo gli italiani siano intimamente legati all'Italia più di quanto loro stessi pensino

Prima di noi

Prima di noi

Autore: Giorgio Fontana

Numero di pagine: 896

Una famiglia del Nord Italia, tra l’inizio di un secolo e l’avvento di un altro. I Sartori, quattro generazioni, dal 1917 al 2012, dal Friuli rurale alla Milano contemporanea, dalle guerre mondiali alla ricostruzione alla globalizzazione, dal lavoro nei campi alle scrivanie delle multinazionali. Romanzo storico e corale, vasto ritratto narrativo del Novecento italiano, forse il primo di uno scrittore sotto i quarant’anni, il racconto dei Sartori affronta il fardello di un’eredità che sembra andata in malora. Se gli errori e le sfortune dei padri ricadono sui figli, come liberarsene? La risposta è nella voce di un secolo nuovo, e nello sguardo di chi si accinge a viverlo.

La battaglia di Stalingrado

La battaglia di Stalingrado

Autore: Alfio Caruso

Numero di pagine: 157

Stalingrado (l’odierna Volgograd) fu teatro della più lunga e sanguinosa battaglia della seconda guerra mondiale, uno scontro che durò dall’estate del 1942 all’inverno del 1943. Il 22 novembre, per quasi trecentomila uomini della Wehrmacht e dei suoi alleati, chiusi in una sacca dalle armate sovietiche, iniziò un tragico conto alla rovescia. Il freddo, la fame, la sete, le malattie uccisero più tedeschi degli attacchi russi. La città divenne un incubo, un cumulo di macerie, un inferno: ogni ferita era a rischio d’infezione, la sopravvivenza una sfida quotidiana. Il 2 febbraio del 1943, contravvenendo all’ordine del Führer di resistere a ogni costo, si arresero in centoventimila: di questi solo seimila tornarono a casa dopo una lunga detenzione, durata per alcuni tredici anni. Dopo oltre cinque mesi di battaglie, il mattatoio contava più di un milione e mezzo tra morti e feriti, dall’una e l’altra parte. Dei settantasette soldati italiani che avevano partecipato all’assedio se ne salvarono soltanto due. Con la sconfitta di Hitler e dei suoi eserciti nella battaglia di Stalingrado, ebbe finalmente inizio il cruento tracollo del Terzo Reich.

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