
L'ora di lezione
Autore: Massimo Recalcati
Numero di pagine: 168«Un'ora di lezione può cambiare la vita».
«Un'ora di lezione può cambiare la vita».
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E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...
Fabrizio Ravaglioli (1932-2013) è stato uno storico della Pedagogia e dei processi educativo-culturali nella civiltà occidentale. Un maestro del pensiero, Questo libro non è solo un omaggio e un ringraziamento a Fabrizio Ravaglioli poiché ha le riflessioni di studiosi che, a partire dalla sua opera, tracciano un bilancio prospettico del pensiero pedagogico nel XXI secolo. I saggi e le testimonianze contenute nel volume sono arricchiti da un testo inedito dedicato da Ravaglioli alle tracce premoderne, quelle di un “duraturo Medioevo”, presenti nella pur così diversa società postmoderna.
Dieci edizioni di Convegni Erickson, venti anni di cammino insieme: dal 1997 a oggi abbiamo percorso una strada lunga e stimolante, dalla Legge quadro sulla disabilità alla Legge 170 sui DSA, fino alla recente normativa sui Bisogni Educativi Speciali, passando per l’affermazione della visione biopsicosociale ICF-OMS. Il libro festeggia questi venti anni con una selezione di alcune delle voci che hanno segnato più a fondo la storia dell’integrazione scolastica, e che tracciano la linea da seguire verso il nostro orizzonte: Orizzonte inclusione.
Il progetto artistico, culturale e sociale rappresenta una “prima assoluta” nel panorama delle iniziative culturali e formative realizzate all'interno delle carceri italiane. Un entusiasmante percorso tra didattica e creatività, un laboratorio delle idee e del fare, grazie all'apporto di quanti vivono in prima persona la reclusione, a coloro che vi operano e agli esperti che hanno contribuito alla realizzazione del progetto. Non è l'arte che entra nei luoghi di detenzione, ma è il carcere stesso che si fa opera d'arte. L'intenzione della pubblicazione è di creare, attraverso il linguaggio dell'arte, un ponte tra vita ristretta e società civile. “Credo che il progetto sia un'operazione unica in Italia, fortemente voluto da Lamarca (...) – afferma il teorico dell'arte Achille Bonito Oliva, curatore generale del progetto –. É un'emozione viverla, è un'emozione raccontarla. (...) Così il carcere di Taranto si trasforma in un'opera da esplorare. (...) Entra in una diversa lettura del tempo e dello spazio: inedita, minuziosa, capillare, attenta al dettaglio. Da qui, credo, può venire fuori una nuova regola dello sguardo e una nuova percezione.” Il critico Roberto...
In un’epoca in cui i legami sociali sembrano diventare soltanto liquidi e virtuali, l’educazione affettiva e sessuale può svolgere una funzione civile di grande rilievo perché costruisce i presupposti per vivere l’amore e gustare la possibilità di essere generativi insieme agli altri. L'autore sviluppa questo tema attingendo alla sua esperienza clinica di psicoanalista e dopo aver ulteriormente approfondito l’argomento nel corso di una ricerca triennale. Questo libro si rivolge innanzitutto a genitori, insegnanti, educatori e agli operatori impegnati direttamente sul campo. Il contributo della psicoanalisi all’educazione consiste nell’illustrare le dinamiche inconsce che entrano in gioco nel legame tra emozioni, affetti, sessualità e amore, quattro esperienze differenti ma intimamente intrecciate tra loro.
La Scholomance è una scuola di magia diversa da tutte le altre. Qui non esistono insegnanti né vacanze, e non è possibile riuscire a stringere amicizie disinteressate perché gli unici legami che si possono costruire sono strategici. Soprattutto, è una scuola dove il fallimento è sinonimo di morte certa (sul serio!). Le regole, alla Scholomance, sono drammaticamente semplici: non devi mai aggirarti da solo per i corridoi della scuola. E devi prestare continua attenzione ai mangia-anime, pericolose creature mostruose che si annidano ovunque. Sopravvivere è più importante di qualsiasi voto. Una volta entrato nella scuola, infatti, hai solo due modi per uscirne: diplomarti o morire! Ma l'ingresso alla Scholomance di una nuova studentessa, El, è destinato a cambiare le carte in tavola e a portare alla luce alcuni segreti dell'istituto. Galadriel "El" Higgins, infatti, è straordinariamente dotata. Forse, tra tutti gli studenti, è l'unica preparata a una scuola tanto pericolosa. Pur non avendo dalla sua un gran numero di alleati - la maggior parte degli studenti la tiene a distanza perché di lei ha molta paura e perché non è quel che si dice una ragazza amabile - e non...
L’idea di una gara di matematica a squadre è bella perché è la realizzazione ludica di quello che è veramente la matematica: una collaborazione intellettuale tra tutti gli appassionati con l'unico scopo di trovare la soluzione al problema.In questo volume insegnanti e studenti potranno sperimentarsi in una sfida a carattere matematico e statistico capace di garantire apprendimento e soddisfazione ai lettori che optano per affrontare l’ignoto armati solo del proprio coraggio e della propria conoscenza, cogliendo lo spirito di cosa vuol dire imparare divertendosi.
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L’inesistenzialista di ca’ Manticaè il diario 1959-1960 di uno studente liceale che documenta come le dinamiche psicologiche, che portano tutti al desiderio di superare se stessi e alla sicurezza personale, assumano in ognuno peculiari e imprevedibili modalità di espressione. I passi dell’inesistenzialista per raggiungere questa meta si sono diretti su sentieri diversi da quelli che avrebbero potuto essere percorsi insieme agli altri. Questi ultimi, invece, sono stati usati come termine di paragone e come rivali in una sterile esibizione di potere che avrebbe potuto condurre a delinquenza, dissocialità, tossicodipendenza. L’inesistenzialista non ha consapevolezza di cosa lo faccia sentire incompleto e di quale sia stata la causa del suo non esistere, ma questo vuoto avrebbe potuto essere colmato solo sentendo di appartenere a una comunità con cui condividere obiettivi e modalità per perseguirli, come appare dalle puntuali notazioni psicopedagogiche del curatore. Non si tratta di un’opera di carattere analitico, ma le riflessioni quotidiane, che documentano lo stile di vita dell’inesistenzialista, fanno intravedere in fi ligrana in cosa consista il suo sentimento...
Qual è il segreto che custodisce un libro? Quali sono i libri che non abbiamo dimenticato e perché? Come può un libro essere un incontro? Cosa significa leggere un libro? In che modo l’inconscio può aprire un libro? Tutti questi interrogativi tracciano le vie lungo le quali Massimo Recalcati ci accompagna verso una nuova teoria della lettura con il racconto suggestivo dei libri che hanno segnato la sua formazione umana e intellettuale, dall’Odissea agli Scritti di Lacan. Ne scaturisce un’opera davvero unica: teorica e intima insieme, un intenso spaccato autobiografico di cosa può significare per una vita l’esperienza della lettura, un grande e appassionato elogio del libro in un’epoca che vorrebbe decretarne la morte.
La natura della scuola pubblica italiana si coglie nelle domande che si pongono gli operatori: “Mi compete fare questo? Devo fare quello? Cosa dice la norma?”, facendo prevalere la procedura sulla sostanza. Gli studenti ci guardano e ci imitano, venendo esposti ai peggiori esempi educativi. Questo libro si propone di dimostrare come quelli che si battono contro la “deriva aziendalista” della scuola italiana sono gli stessi che protestano contro i supermercati perché ci fanno utilizzare un carrello tirando fuori un euro: l’euro lo recuperi, ma il fastidio di non poter lasciare il carrello dove vuoi è pari a dover compilare il registro di classe a scuola!
Consists of separately numbered series of publications of the Parlamento as a whole, the Senato, and the Camera dei deputati. Each session is divided into Disegni di leggi; Documenti; and: Discussioni.
Questo libro nasce dall’esperienza dell’Università della strada del Gruppo Abele, nata nel 1978 e consolidatasi in decenni particolarmente impegnativi per quanto riguarda il settore della formazione. Università e strada erano nel 1978, e sono in parte ancor oggi, termini all’apparenza antitetici. Eppure l’esperienza ha dimostrato che il contatto con la strada può insegnare molto e rispondere in modo efficace e non convenzionale ai bisogni di formazione degli operatori sociali. Ne è derivata una cultura della formazione che ha come punto cardine il confronto fra formatori, operatori e protagonisti della realtà sociale, con particolare attenzione ai contesti, alle circostanze, ai mondi e alle difficoltà di chi vi opera. Così il lavoro sociale trova centralità e senso. Direttamente a vantaggio delle persone in difficoltà, indirettamente a favore di tutta la cittadinanza. E si rivela risorsa preziosa per la convivenza democratica, contro i rischi di cadute e imbarbarimenti della vita sociale.
“Il volume potrebbe avere come titolo Pagine a prova d’alunno o Scorribande narrative a scuola. Il sapore è quello dell’inchiostro e della carta. Lo si legge tutto d’un fiato come un romanzo, come un ricordo dell’anima, invece è un saggio, un testo molto documentato che racconta il rapporto tra formazione e narrazione nella scuola italiana dall’Ottocento ai giorni nostri.”
Sembrano tutti d’accordo: la scuola si fa a scuola. Proprio partendo da questo assunto, però, possiamo cercare di rendere la Dad, così come le forme di didattica mista, un’occasione per far diventare gli studenti i protagonisti della vita scolastica, e cambiare la scuola anche oltre l’emergenza. Raffaele Mantegazza segue lo svolgimento di una giornata di didattica a distanza, dal primo saluto fino al termine delle lezioni, passando per le spiegazioni, l’intervallo, i lavori di gruppo, le verifiche, la socializzazione, i momenti in cui ci si prende cura gli uni degli altri. La comunità scolastica è fatta di relazioni intense che di certo non si annulleranno con la distanza, ma un errato utilizzo della Dad può disaffezionare i ragazzi alla scuola e rendere più difficile il rientro e la continuità educativa. Concentrarsi sui bisogni degli alunni e sui riti dell’insegnamento può portare a un uso consapevole e creativo di uno strumento visto con tanto sospetto.
L'idea di una gara di matematica a squadre è bella perché è la realizzazione ludica di quello che è veramente la matematica: una collaborazione intellettuale tra tutti gli appassionati con l'unico scopo di trovare la soluzione al problema. Il libro che avete in mano vi insegnerà tecniche fondamentali per risolvere problemi di gara, facendovi conoscere uno sport che non avreste mai pensato che fosse uno sport. E mi raccomando: non leggetelo da soli, ma con i vostri compagni di squadra!
Il volume indaga le radici e le ragioni storiche dell’espressione “alternanza formativa” per argomentare l’importanza di questo strategico principio pedagogico. Infatti, l’alternanza formativa non può essere considerata solo una metodologia che si concretizza in singoli percorsi di insegnamento-apprendimento come il tirocinio, il laboratorio, l’alternanza scuola-lavoro o l’apprendistato, ma rappresenta un vero e proprio orientamento della pedagogia generale che appartiene alle finalità stesse di questo sapere. La prima parte del testo approfondisce i diversi pregiudizi che appartengono alla nostra tradizione e che tendono a privilegiare la teoria e lo studio astratto rispetto al valore della pratica, dell’esperienza e del lavoro manuale, impedendo, in questo modo, un’autentica alternanza nei percorsi formativi attuali. La seconda propone un’antologia commentata di estratti dell’opera di autori che, a partire dal mondo classico fino alla contemporaneità, si sono confrontati in modo diretto o indiretto con il legame tra pratica e teoria, lavoro e studio, dimostrando che quanto finora è stato letto sotto la categoria degli “opposti” si deve recuperare...
L’opera, con FORMULARIO e GIURISPRUDENZA, affronta la tematica del “bullismo” da due punti di vista, quello psicologico e quello giuridico. Entrambi si fondano su concetti diversi per natura scientifica, ma convergono le analisi sui medesimi soggetti interessati sia attivi che passivi. Il testo è strutturato in due parti: LA PRIMA PARTE è dedicata ALL’ANALISI PSICOLOGICA del fenomeno. In particolare, ci si sofferma sulla personalità dei protagonisti degli atti di bullismo: autore e vittima. Interessante si rivela, senz’altro, la rappresentazione di casi di bullismo realmente accaduti e di cui si è occupata in prima persona una delle autrici nella sua veste di psicologo. La SECONDA PARTE del testo affronta il problema del bullismo sotto L’ASPETTO GIURIDICO. Vi è un’interessante presa dì coscienza del fatto che il legislatore, ad oggi, non ha approntato una disciplina a livello civilistico e penalistico che regoli il fenomeno e gli operatori del diritto, pur in assenza di una normativa specifica, utilizzano le disposizioni vigenti per fornire una qualche forma di tutela alle vittime del bullismo. Il testo si sofferma, altresì, sul CYBER BULLISMO in forte...
Beatrice Bonato Senso e non senso della competizioneAlessandro Dal Lago Contro la società pedagogicaGraziella Berto La responsabilità di insegnarePier Aldo Rovatti SoggettivazioniRaoul Kirchmayr La dittatura del programmaMassimo Recalcati Cosa resta della scuola? Sulla crisi del discorso educativoLuisa Accati Questioni di paternità. Studi umanistici e profitti perversiFrancesco Stoppa Il mestiere impossibileEdoardo Greblo La fabbrica delle competenzeMarco Pacini Quando la scuola incontra il web 2.0Gianluca Gabrielli Insegnare per test. La scuola primaria e lo spirito del tempoLorella Franco La scuola possibile e il bambino realeAnna Calligaris La scuola degli sprechiNicola Russo Sul venir meno delle nostre scuole
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