
Come accaduto per numerose innovazioni tecnologiche, la fotografia non ha avuto un solo “padre”. Molte menti, in luoghi e periodi differenti, si sono adoperate per sperimentare nuove tecniche per catturare le immagini, ma soltanto nel gennaio 1839, quando l’Académie des sciences di Parigi certificò il successo di Daguerre, vennero progressivamente alla luce i lavori di coloro che lo avevano preceduto, o che sostenevano di averlo fatto. Questo libro di Beaumont Newhall ripercorre gli albori della fotografia da un punto di vista tecnico-scientifico. Un percorso accidentato, niente affatto lineare, che mette in evidenza come un procedimento diventato presto universale sia nato dall’opera di pionieri che hanno lavorato molto spesso l’uno all’insaputa dell’altro.
La fotografia, fin dalla sua nascita e dai primi esperimenti col dagherrotipo nell’Ottocento, è stata circondata da un alone magico, unico mezzo capace di riprodurre la realtà e fermare il movimento. Dalla pratica alchemica degli esordi, quando i fotografi erano piccoli chimici alle prese con sali d’argento e fosforo, l’immagine fotografica ha conquistato l’attenzione di artisti e filosofi, via via accusata di rubare l’anima ai soggetti ritratti o di sostituire l’esperienza della realtà con un duplicato posticcio. Si è arrivati così fino agli eccessi della società tecnologica di oggi, che ha visto il moltiplicarsi delle fotocamere, ormai incluse nei cellulari che abbiamo sempre con noi, e il proliferare compulsivo della fotografia di massa, che apparentemente nega il valore stesso dell’immagine, quello di essere un mezzo per scoprire l’invisibile. Da uno dei più grandi critici e divulgatori della fotografia, un percorso accessibile, vivace e completo all’evoluzione di una delle arti più influenti e discusse dell’ultimo secolo. “Italo Zannier è nato quando la fotografia aveva 95 anni e avrà 100 anni quando la fotografia ne avrà 195. È dunque il...
Da quando, nel 1838, il dagherrotipo irruppe sulla scena della modernità, nulla fu più come prima. Obiettivi, lastre, camere oscure e bagni chimici non configurarono soltanto una nuova, rivoluzionaria tecnica per riprodurre la realtà: ebbero effetti pervasivi sui modi stessi di percepirla e di immaginarla, quindi di rappresentarla. Con la pittura, anche la letteratura ne fu investita in pieno, tanto che ancora oggi - dopo una ulteriore rivoluzione, quella digitale - romanzi e racconti continuano a denunciare la potenza attrattiva, nel bene o nel male, del mezzo fotografico. Al rapporto quasi bisecolare tra fotografia e opere letterarie Remo Ceserani dedica qui il primo saggio d'insieme, che attraverso una vastissima ricognizione comparatistica offre un repertorio unico e guidato di presenze tematiche, strategie narrative, orientamenti teorici. Sono censite le tipologie dei fotografi-personaggi e rintracciati i campi metaforici di conio inedito, vengono analizzate le mutate procedure di descrizione ed esplorate le connessioni con gli antichi riti della memoria, mentre a poco a poco si compone di fronte al lettore un quadro di ricchezza insospettata. Da Charles Baudelaire a Italo ...
La storia della fotografia: dagli albori fino ai giorni nostri, passando per i nomi di coloro che hanno reso possibile l'invenzione e la sua evoluzione
Storia - sociologia - estetica
La fotografia di famiglia è l'espressione visiva e materiale dell'idea che la famiglia vuole dare di sé. Attraverso un'accurata selezione ogni famiglia ha scritto nel corso dei decenni una biografia per immagini autorizzata ad uso dei contemporanei e dei posteri. Un diario intimo e privato che diventa un grande autoritratto collettivo quando centinaia di storie individuali convergono - come nella ricerca che è all'origine di questo libro - in un unico racconto comune, fatto di rituali socialmente condivisi, di semplici scenari della vita quotidiana e anche di separazioni, a volte momentanee a volte definitive e dolorose. Un grande intreccio di storie, ricordi ed epoche storiche diverse. Con la mostra "Familia" si chiude il cerchio intorno a un'iniziativa che è riuscita, grazie al suo valore e alla sua semplicità, a coinvolgere e appassionare cittadini di tutto il Lazio. Dalla collaborazione tra la Regione Lazio, l'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e l'Istituto per la storia del Risorgimento italiano è nato "Famiglie Laziali", un progetto fondato sull'idea della condivisione di una storia che appartiene all'intera comunità del Lazio. L'obiettivo era...
Per la prima volta in Italia un numero ampio di restauratori e studiosi della fotografia affrontano la cultura materiale e gli aspetti di prevenzione, conservazione e restauro dei maggiori processi fotografici e cinematografici, dai dagherrotipi alle tecniche argentiche, da quelle non argentiche alle stampe digitali. Le fasi di restauro conservativo sono argomentate in modo analitico, con l’intento di proporre una base metodologica e critica che serva ad affrontare il restauro dei beni fotografici e cinematografici, riconosciuti in Italia come beni culturali solo all’affacciarsi del XXI secolo. Indice: Introduzione Il restauro tra informazione materiale e immateriale: premesse metodologiche Tempo/Materia: Fotografia Pierangelo Cavanna La materialità delle fotografie: una questione ermeneutica Tiziana Serena La fotografia come fonte, tra corpo dell’immagine e informazione digitale Monica di Barbora Restituzione digitale Giorgio Pedretti Etica e metodologia di intervento nel restauro della fotografia Silvia Berselli Analisi e raccolta dei dati per la conservazione e gli interventi di restauro Laura Gasparini Tecniche fotografiche e pratiche del restauro I dagherrotipi Elvira...
Questo volume raccoglie, com'è nella tradizione della Collana, gli esiti di un seminario promosso dal Dottorato di ricerca in Scienze della Rappresentazione e del Rilievo della Sapienza e rivolto alla Scuola nazionale di Dottorato. Il seminario, che si è svolto per via telematica avvalendosi di un avanzato sistema di videocomunicazione e video presenza, era rivolto in particolare alle scuole locali di Dottorato affiliate alla Scuola Nazionale. In continuità con precedenti iniziative, il Seminario ha affrontato i rapporti tra la tecnologia informatica e i fondamenti scientifici della rappresentazione ponendo in particolare l'attenzione sulla questione del rinnovamento della disciplina con l'obiettivo di monitorare, approfondire e proseguire il dibattito e gli studi sullo sviluppo di questa scienza e presentare ai giovani allievi italiani la necessità di rivedere lo statuto stesso della disciplina nella sua dimensione storica, come processo di ricerca e di scoperta in continuo sviluppo.
Vedi maggiori dettagli